Projectat a Ribes L’Alguer: un pentagrama com un carrer

Plataforma per la Llengua ha organitzat a Ribes, al Garraf, la projecció del documentari
sobre la situació del català a l’Alguer. La projecció ha comptat de la presència de Roger
Cassany, director del documentari, i Irene Coghene, delegada de Plataforma per la Llengua
a l’Alguer
Aqueix dimarts, 13 de setembre, Plataforma per la Llengua i l’Entitat Social i Esportiva GER han
organitzat una projecció del documentari L’Alguer: un pentagrama com un carrer al municipi
garrafenc de Ribes (Catalunya). L’acte ha comptat dels intervents de Roger Cassany, director del
documentari, i Irene Coghene, delegada de Plataforma per la Llengua a l’Alguer.
Lo documentari datat l’any 2018 i s’aproxima al paper que juga la cançó algueresa en lo
manteniment de la llengua catalana a la ciutat. Mentre en los darrers cinquanta anys l’ús del català
ha perdut terrè a l’Alguer i la transmissió generacional de la llengua és en disminució, lo català
encara és important en les cançons populars, que continuen essent assai vives. Per això, les
cançons són una de les esperances més grans pel futur de la llengua i lo documentari se
pregunta si la poden salvar.
Cassany i Coghene són intervenguts després de la projecció per explicar com és anat lo procés
de producció, rodatge i presentació del documental, que és estat impulsat conjuntament amb el
llibre-disc Mans Manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons. Totes dues iniciatives
han donat una espenta sense precedents a l’ús del català entre la populació més jove de la ciutat i
tants catalanoparlants de la resta del domini lingüístic han redescobert l’Alguer.
A més de parlar del documentari, Irene Coghene també ha explicat qual és la situació actual de la
llengua a la ciutat i la feina que, de diversos anys, porta envant Plataforma per la Llengua a
través dels voluntaris i d’una delegació pròpia.
L’acte de dimarts forma part de la programació especial de celebració del 50è aniversari del GER,
una associació ribetana que s’és destacada per la defensa i la promoció de la llengua catalana
durant mig segle, i que ha impulsat iniciatives com lo Festival de Música Electrònica i Experimental
Aborigen FONA.


L’Alguer: un pentagrama con un carrer proiettato a Ribes
Plataforma per la Llengua ha organizzato a Ribes, a la zona del Garraf, la proiezione del
documentario sulla situazione del catalano ad Alghero. Per la proiezione, presenti Roger
Cassany, regista del documentario, ed Irene Coghene, delegada de Plataforma per la
Llengua a l’Alguer
Martedì scorso, 13 settembre, Plataforma per la Llengua e l’Entitat Social i Esportiva GER hanno
organitzato la proiezione del documentario L’Alguer: un pentagrama com un carrer al municipi del
Garraf, Ribes (Catalogna). L’evento ha visto l’intervento di Roger Cassany, regista del
documentario, ed Irene Coghene, delegata della Plataforma per la Llengua a l’Alguer.
Il documentaio è datato nel 2018 e racconta il ruolo della canzone algheresa per il mantenimento
della lingua catalana in città. Mentre negli ultimi cinquanta anni l’uso del catalano ha perso terreno
ad Alghero e la trasmissione generazionale della lingua è in diminuzione, il catalano è ancora
presente nelle canzioni popolari, che continuano ad essere molto vive. Per questo motivo, le
canzoni sono una delle speranze più grandi per il futuro della lingua e il documentario si domanda
se la possono salvare.
Cassany e Coghene sono intervenuti dopo la proiezione per spiegare come sono andate le

riprese, la produzione e la presentazione del documentario, che è stato creato insieme con i libro-
disco Mans Manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons. Entrambe le iniziative hanno

dato un impulso senza precedenti all’uso del catalano tra gli algheresi piú giovani e molti
catalanoparlanti delle altre zone del dominio linguistico hanno riscoperto Alghero.
Oltre a parlare del documentario, Irene Coghene ha parlato della situazione attuale della lingua in
città e del lavoro che, da diversi anni, conduce Plataforma per la Llengua attraverso i voluntari e la
sua delegazione.
L’evento di martedì fa parte di una programmazione speciale per la celebrazione del 50°
anniversario del GER, un’associazione ribetana che si è distinta per la difesa e la promozione della
lingua catalana durante mezzo secolo, e che ha creato tante iniziative come il Festival de Música
Electrònica i Experimental Aborigen FONA.

Certificazione Catalano di Alghero, 15 e 16 settembre le prove

CAGLIARI  – I prossimi 15 e 16 settembre, dalle 14:00 in poi si terranno nei locali della facoltà di Architettura di Alghero i test per ottenere il certificato di conoscenza dell’algherese. Così come per ogni altra lingua europea, l’algherese è posto allo stesso livello di certificazione secondo il quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), il sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacità linguistiche, ai sensi del comma 5 dell’art. 9 della legge regionale 22/2018. Il Comune di Alghero, grazie alla proficua attività di relazione istituzionale nell’ambito della programmazione delle  politiche linguistiche, assume un ruolo guida grazie ad un accordo con la Regione Sardegna – Assessorato alla Cultura  – che ha autorizzato la stipula di un accordo con la Generalitat de Catalunya e con l’Università di Sassari per perseguire  l’orientamento legislativo. Il Catalano di Alghero, che ha un suo standard linguistico di riferimento approvato dal 2003 e fatto proprio dalla Giunta comunale nel maggio 2021, arriva ad un traguardo storico che ripaga del lavoro svolto in tanti anni da parte della associazioni culturali che hanno lavorato incessantemente per il riconoscimento, a tutti i livelli, dell’algherese come lingua di minoranza.

“Una svolta importante e fondamentale per la nostra lingua, che premia gli sforzi fatti per promuovere iniziative congiunte con le Istituzioni – afferma il Sindaco Mario Conoci. “In particolare, si stanno evidenziando i risultati degli accordi che abbiamo siglato con la Generalitat de Catalunya nel giugno scorso che  prevedono diverse azioni finalizzate a promuovere la cultura, lo sviluppo economico e il turismo”. Tra gli iscritti al test, numerosi insegnanti in servizio che si accingono ad ottenere il certificato per poter così accedere alle opportunità della legge regionale che destina cospicui finanziamenti per i progetti da attuare nelle classi. E inoltre, operatori degli sportelli linguistici, docenti in graduatoria, docenti esterni che operano nell’ambito dei progetti. La commissione tecnica di valutazione, su indicazione del Comune di Alghero, è composta dagli esperti Luca Scala, Pere Navarro e Cristiano Becciu.

Catalano di Alghero, Regione: approvato elenco per prima prova

ALGHERO – Sono 32 gli iscritti e ammessi alle prove per la certificazione della conoscenza del Catalano di Alghero. La Regione ha approvato e pubblicato l’elenco dei candidati ammessi a sostenere la prima “storica” prova per l’ottenimento della certificazione linguistica provvisoria sperimentale e il calendario degli esami. I candidati ammessi saranno convocati a breve direttamente dalla regione per sostenere le prove per i giorni 15 e 16 settembre 2022. Le prove si terranno ad Alghero nei locali dell’Università di Sassari presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, ex Ospedale di Santa Chiara. Un traguardo storico per l’algherese, al quale si arriva dopo un lunga rincorsa sostenuta dalle Associazioni culturali locali, confluite nella  Consulta Civica per le Politiche Linguistiche del Catalano di Alghero, che vedono concretizzarsi un primo e importante tassello verso la preservazione della lingua. A ciò si arriva grazie alla Legge Regionale n. 22/2018, che prevede l’insegnamento nelle scuole in lingua algherese e stabilisce appositi finanziamenti. La norma stabilisce inoltre, e appunto,  la certificazione della conoscenza del Catalano di Alghero per gli insegnanti che vorranno svolgere lezioni in algherese nelle due ore settimanali previste dalla norma e utilizzare i finanziamenti per gli appositi progetti,  per gli addetti allo sportello linguistico e per docenti esterni impegnati in progetti specifici. “Una svolta importante e fondamentale per la nostra lingua, che premia il lavoro fatto dal Comune in pieno accordo con la Regione, che ha consentito all’Amministrazione di sottoscrivere accordi finalizzati alla concretizzazione di questo risultato  in collaborazione con la Generalitat de Catalunya e con l’Università di Sassari”, così il Sindaco Mario Conoci, a commentare questo primo evento che rappresenta una pietra miliare nella storia delle politiche linguistiche.

La conoscenza dell’algherese sarà quindi certificata, per ora in via provvisoria,  avviata ai sensi del comma 5 dell’art. 9 della legge regionale 22/2018, come ogni altra lingua d’Europa, secondo il Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), il sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacità linguistiche. La Regione ha nominato la commissione tecnica di valutazione, su indicazione del Comune di Alghero, composta dagli esperti Luca Scala, Pere Navarro e Cristiano Becciu, che avrà il compito di accertare la conoscenza dell’Algherese a livello C1. Soddisfatto l’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero, Alessandro Cocco che sottolinea “l’importanza di questo passo che premia gli sforzi compiuti in città per il riconoscimento dell’algherese  e mette in risalto la  collaborazione con le Istituzioni che ha premesso il raggiungimento di questo obbiettivo”. Un ruolo determinante è svolto infatti dalla Generalitat de Catalunya, istituzione in grado di certificare la conoscenza linguistica, che con il delegato di Alghero Gustau Navarro sta partecipando attivamente al procedimento, così come il direttore del Dipartimento di Architettura di Alghero, Emilio Turco, che supporta l’Amministrazione mettendo a disposizione gli spazi.

Florinas in Giallo: full immersion dal 7 all’11 settembre

FLORINAS – Tantissima narrativa gialla, noir e thriller con i migliori autori italiani e internazionali, reading, spettacoli musicali, una mostra di scultura urbana, uno spettacolo su Don Chisciotte firmato dal maestro dell’illustrazione Gek Tessaro, pillole di cinema su Quentin Tarantino. E poi, tra le novità, uno spazio ancora più ampio dedicato alla sezione “Misteri d’Italia” per approfondire con giornalisti ed esperti temi scottanti dell’attualità nazionale: dallo scandalo in Vaticano, che ha portato alle dimissioni del cardinale di Pattada Angelo Becciu, alla riapertura delle indagini sul “delitto Pecorelli” e al tema del carcere con una tavola rotonda intitolata “Il carcere dentro il carcere” con Ilaria Cucchi, Luigi Manconi e Sandro Bonvissuto (coordina Costantino Cossu) e la proiezione del film “Sulla mia pelle” che ripercorre le ultime ore di Stefano Cucchi e la sua tragica morte.
Florinas in Giallo ha appena archiviato gli appuntamenti estivi e sta per rimettere in moto la XIII edizione, più interdisciplinare che mai con una full immersion di cinque giorni dal 7 all’11 settembre. L’illustrazione del festival organizzato dal Comune di Florinas con Associazione Itinerandia e il sostegno di Regione Sardegna è curata per il quinto anno consecutivo dall’impareggiabile Angelo Monne e le parole d’ordine sono come sempre brivido, mistero, suspence, illuminate dalla luce sinistra dell’inganno, tema di questa edizione: «La presentazione falsata della verità è uno dei nervi scoperti della nostra contemporaneità e ne tocca molteplici aspetti sensibili. Tutto ciò che però è avvertito nella realtà come un rischio, nella narrazione diventa invece linfa vitale e l’inganno innerva carsicamente tutte le nostre narrazioni preferite a tinte gialle e nere» spiegano i direttori artistici, i librai Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu (Libreria Cyrano) ed Emiliano Longobardi (Libreria Azuni).
Con il tema dell’inganno si misureranno tutti gli scrittori ospiti al festival con i loro nuovi romanzi, a partire da quelli internazionali: la regina del poliziesco storico, la scrittrice italo-americana Ben Pastor che arriva a Florinas per presentare “La sinagoga degli zingari” (mercoledì 7 settembre); lo scrittore, sceneggiatore e regista messicano Guillermo Arriaga (“Salvare il fuoco”, venerdì 9); la violinista e scrittrice di origine greco-russa Natasha Korsakova (“L’ultima nota di violino”, sabato 10); lo scrittore e regista teatrale tedesco Harald Gilbers (“Il ponte aereo per Berlino”, domenica 11). E, infine, uno dei più geniali autori contemporanei di gialli e uno dei più letti in Italia, Joe Lansdale, che si collegherà in diretta col festival (sabato 10) per dialogare con Luca Crovi e Daniele Serra, rispettivamente sceneggiatore e autore dei disegni della sua graphic novel “The gentleman’s hotel”, in uscita a fine settembre per Sergio Bonelli Editore ma in anteprima in esclusiva per il festival.
In rappresentanza del giallo sardo e di quello italiano ci saranno lo scrittore carlofortino Antonio Boggio (“Omicidio a Carloforte”), Mauro Marcialis (“Roma calibro zero”), Stefania Divertito che presenterà il racconto scritto durante la sua residenza nella scorsa edizione, e Federica Graziani, che ha curato la raccolta di racconti “Letterature d’evasione”, scritti dai detenuti durante un laboratorio di scrittura creativa.
L’inganno della ragione è al centro di “Il cuore di Chisciotte”, poetico e visionario spettacolo di illustrazione e animazione a cura del maestro dell’illustrazione Gek Tessaro insieme a Lella Marazzini (9 settembre). Tra gli eventi dedicati alle arti visive, la mostra urbana “Le città in nero” dello scultore Nicola Filia, a cura di Raimondo Chessa, mentre parole e musica si fondono nello spettacolo “Thelonius Monk – Jacques Prévert” di e con Andrea Pozza e Massimo Russino (7 settembre).
Una novità importante quest’anno è lo spazio ancora più ampio dato alla sezione “Misteri d’Italia” che approfondisce alcuni dei più scottanti “casi” nazionali. La giornalista d’inchiesta Raffaella Fanelli, autrice del podcast “OP-Omicidio Pecorelli”, ha avuto il merito di far riaprire le indagini a quarant’anni dall’omicidio del giornalista Mino Pecorelli e a Florinas ne racconta gli ultimi sviluppi intervistata da Stefania Divertito (8 settembre). Nel 2020 Massimiliano Coccia firma l’inchiesta “Amen” sugli affari illeciti della Segreteria di Stato che porteranno alle dimissioni del cardinale Angelo Becciu: ne parlerà con Elias Vacca domenica 11 settembre. Dal 22 ottobre 2009, data della morte in carcere di Stefano Cucchi, Ilaria Cucchi è diventata per l’opinione pubblica “la sorella di Stefano” per il coraggio con cui si è battuta per ottenere giustizia. Ilaria Cucchi sarà a Florinas (giovedì 8 settembre) per la tavola rotonda “Il carcere dentro il carcere” insieme a Lugi Manconi e Sandro Bonvissuto e per la proiezione del film “Sulla mia pelle”. Coordina Costantino Cossu.
Anche in questa edizione Emiliano Di Nolfo e la Società Umanitaria cureranno le consuete “pillole di cinema”, dedicate quest’anno a Quentin Tarantino. Torneranno anche le “Piccole storie da cimitero”, con uno storytelling a cura di Luca Crovi, Luigi Frassetto e Giacomo Salis che mescola letteratura e grande musica rock, e l’Aperitivo in Giallo della domenica, con Luca Crovi ed Enrico Pandiani che presenteranno il racconto di Stefania Divertito realizzato durante la residenza artistica del 2021. Non mancheranno i laboratori di animazione alla lettura per i bambini, curati dalla Comes, partner del festival insieme alla Biblioteca comunale di Florinas.
Programma completo su: www.florinasingiallo.it

Quelle estati stintinesi… Al MuT un evento per ricordare Enrico Berlinguer

STINTINO – “Le estati stintinesi. Mare, amici, confidenze e poca politica”, così recita il sottotitolo del libro di Salvatore Patatu dedicato all’Enrico Berlinguer meno conosciuto. L’autore tratteggia con scrittura vivace e incisiva, la sfera del privato, che il segretario del PCI ha voluto sempre tenere al riparo da occhi curiosi e penne indiscrete, regalando a lettrici e lettori uno spaccato di vita vissuta in Sardegna durante le vacanze stintinesi di Berlinguer, circondato della sua numerosa famiglia e dagli amici più cari. Salvatore Patatu – la sua “ombra” per due stagioni estive, nel 1972 e nel 1973, incaricato dal PCI di occuparsi della sicurezza del Segretario– è stato molto più che una guardia del corpo. In quei mesi è riuscito ad aprire spiragli nelle barriere di riservatezza e ad accogliere riflessioni e confidenze: al mare, durante le partite di calcio e le allegre cene, nelle veleggiate, compresa quella che stava per concludersi con un naufragio e che scatenò la collera del vicesegretario Armando Cossuta sull’inconsapevole “irresponsabile compagno Patatù”. In occasione del centenario dalla nascita il MuT vuole ricordare così il Berlinguer più intimo, amante del mare e delle regate, giocoso e sorridente nella “sua” Stintino: semplicemente Enrico

Un viaggio dalla Germania all’Italia per la pace all’insegna della musica

ALGHERO – “L’année de pèlerinage”, così è stato chiamato il lungo e impegnativo viaggio musicale in bici che ha portato un gruppo di pellegrini ciclisti, attraversando la Germania e la Svizzera, a Città del Vaticano. Quindici in tutto, tra loro anche il sardo Giovanni Solinas, organista della Basilica di St. Cornelius a Viersen-Dülken e direttore artistico della casa editrice Motette-Psallite di Düsseldorf. Il progetto musicale è supportato dal Goethe-Institut e ha un duplice obiettivo: vuole rafforzare il segnale di pace, di cui oggi abbiamo particolare bisogno, e la necessità della sostenibilità e salvaguardia della natura.

Il gruppo è partito da Aquisgrana (nord ovest della Germania) e in totale ha percorso più di 1.650 chilometri, affrontando anche tappe particolarmente impegnative, come la scalata delle Alpi a più di 2000 metri di altezza (Passo dello Spulga). Ma soprattutto ogni tappa si è trasformata in una preziosa occasione per offrire alle comunità ospitanti le note di importanti brani liturgici e riflessioni sui temi cardine dell’iniziativa: la sostenibilità ambientale e la pace.

Temi particolarmente cari anche a Papa Francesco, che con grande commozione ha concesso la Benedizione Apostolica al gruppo di pellegrini ciclisti. Non poteva mancare la tappa in Città del Vaticano. Qui il giovane organista algherese ha avuto l’onore di suonare l’organo nella Basilica Vaticana, proponendo anche il tema dell’Ave Maria in sardo, e successivamente un concerto nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù al Castro Pretorio a Roma.

Il progetto proseguirà ora in Sardegna e si concluderà il 19 agosto. Fra gli impegni di rilievo l’incontro con il Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa, Mons. Mauro Maria Morfino, per discutere approfonditamente sui temi portanti di questo progetto.

“Ogni bambino della terra vuole la pace e non la guerra e allora proprio non riesco a capire perché tanti popoli debbano soffrire. Vorrei che la pace potesse regnare, vorrei che non esistesse il dolore, ma che ovunque ci fosse l’amore – afferma Giovanni Solinas – La pace come desiderio di tutti i popoli, come grande speranza dell’umanità contro l’odio e la distruzione della guerra; una pace da raggiungere attraverso la conoscenza reciproca, la tolleranza, il rispetto delle diverse culture”.

“Siamo chiamati a costruire un mondo di pace e questo lungo viaggio in bicicletta dalla Germania fino a Roma di più di 1650 Km vuole trasmettere proprio questo messaggio – aggiunge il giovane organista sardo – Come sarebbe bello un mondo tranquillo senza conflitti, guerre, morti, necessità di rifugiarsi o scappare dal male, pianti di dolore. Abbiamo tutti bisogno di un mondo di pace e solo insieme, uniti, possiamo costruirlo”.

Agosto ad Alghero con le “Letture d’estate a Villa Edera”: programma

ALGHERO – Lunedì 3 agosto alle ore 19,30 come già annunciato, riprendono le “Letture d’estate a Villa Edera”, presentazione degli autori Nemapress con la direzione artistica di Neria De Giovanni. La Rassegna “Letture d’estate a Villa Edera” è organizzata dalla Associazione Salpare in collaborazione con l’Associazione Orion, La Rete delle Donne di Alghero e la FIDAPA sez. di Alghero. E’ stata inserita in “Alghero Experience-un anno così” Cartellone ufficiale degli eventi estivi  del Comune di Alghero,  Assessorato alla Cultura e Turismo e Fondazione Alghero. Ad aprire l’undicesima edizione del 2022 saranno Guido Ambrogi con “Santi a Roma” e Alessandra Derriu con “L’eredità di Angela”, introdotti e intervistati da  Neria De Giovanni. Così la scrittrice Danila Marsotto presenta il libro dell’architetto Guido Ambogi : «Dal primo gennaio al 31 dicembre sono elencati, giorno per giorno, i santi ricordati e accanto è indicato dove recarsi per venerare: il corpo, le reliquie e le immagini. Ho pensato subito: che bella Guida! Guida perché ha uno schema da elenco telefonico seguendo i giorni del calendario e perché, soprattutto, al giorno lega una memoria. Per chi è forestiero, ma anche per noi romani è la possibilità di poter dire una preghiera dedicata in quel preciso giorno. E prima di tutto è la possibilità di andare a trovare Gesù. Ringrazio Guido Ambrogi che, con questo suo libro, mi permette, tutti i giorni, buttando un occhio la mattina, di dire: “Guarda oggi, 4 novembre, sono proprio dalle parti di via del Corso e posso passare nella chiesa dei SS. Ambrogio e Carlo al Corso per andare a dire una preghiera a San Carlo!”.»

Il libro di Alessandra Derriu “L’eredità di Angela”: Orotelli, Angela, una donna processata nel 1900 dal Tribunale di Nuoro, per “truffa” ed uso del “gioco della carte”. Una vicenda giudiziaria e umana che ci racconta di un tesoro di credenze e devozioni trasmesse per secoli. Dagli atti d’Archivio emerge un prezioso documento inedito e una storia realmente accaduta che ci riporta nel mondo delle fattucchiere, delle curatrici e delle indovine. Il libro è arricchito di notizie molto importanti sulle tradizioni popolari del paese di Orotelli, in particolare sugli usi magico-religiosi durante le feste di san Giovanni Battista praticate ancora oggi. A concludere ogni incontro un brindisi con l’autore offerto da Villa Edera. Posti liberi e distanziati. E’ gradita la prenotazione al cell. 3203462657 o 3neria@gmail.com

Neria – Villa Edera Locandine 2022 (2)

 

Dal Corso serale Roth i primi diplomati a luglio 2022

ALGHERO – Dall’autunno del 2020 l’IIS A. Roth di Alghero ha dato il via ai nuovi corsi serali e da quest’anno può vantare i primi diplomati. Il corso è relativo al settore economico per l’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing e riguarda il mondo aziendale, assicurativo e finanziario, la gestione della produzione e della promozione dei prodotti del mercato. A luglio, dopo aver sostenuto l’Esame di Stato, gli studenti hanno conseguito il diploma anche con risultati più che soddisfacenti.

I corsisti, adulti, lavoratori, giovani che desideravano concludere il proprio percorso formativo, hanno seguito dapprima i corsi online e, durante l’anno scolastico appena concluso, le lezioni in presenza nella sede centrale del Tecnico Roth.

Numerose le attività svolte e le competenze acquisite. Tra le discipline trattate, l’economia alla lingua inglese e francese, la matematica e l’informatica, la lingua italiana e la storia, il diritto, che permetteranno ai neo-diplomati di accedere sia a percorsi professionali sia a diverse facoltà universitarie. Il corso è aperto anche a studenti di madre lingua non italiana per i quali è previsto un tutoraggio linguistico.

Anche nel prossimo anno scolastico i corsi ripartiranno a partire da ottobre, per i diversi anni scolastici, divisi in tre periodi diversi. Le iscrizioni sono aperte tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di licenza media, a coloro che abbiano frequentato altri istituti superiori per cui saranno riconosciuti gli anni precedenti, con eventuali integrazioni ai programmi, a chi volesse conseguire un ulteriore diploma. Per inoltrare le domande, per verificare le condizioni normative per poter frequentare, per conoscere la struttura del corso, le informazioni di riferimento saranno disponibili nella sezione “Corsi Serali” nel sito di Istituto https://www.istituto-roth.edu.it; contattando telefonicamente dal lunedì al sabato, dalle ore 11:00 alle 13:30, la segreteria della sede centrale di Istituto, sita in via Diez, 9 ad Alghero, al numero 079 951627; scrivendo all’indirizzo e-mail della scuola ssis019006@istruzione.it o a corsiseraliroth@gmail.com lasciando i propri recapiti per poter essere ricontattati. Le indicazioni sui documenti richiesti saranno fornite all’atto dell’iscrizione.

Obra Cultural, presentazione di “Gavino torna al mare” di Tore Frulio

ALGHERO – L’Obra Cultural de l’Alguer e il “Centre Cultural Antoni Nughes” presentano, mercoledì 27 luglio 2022, alle ore 19.00, al giardino del Museo del Corallo, via XX settembre n. 8, per la rassegna letteraria “Encontres amb l’autor”, il libro di Tore Frulio “Gavino torna al mare” editato da Carlo Delfino. Questo libro è una descrizione romanzesca di uno spaccato di vita economica e sociale con al centro la città di Alghero, i suoi trascorsi marinareschi, le sue potenzialità che nel tempo si sono perdute. Il filo conduttore del racconto è un dialogo immaginario tra padre e figlio che ci porta al passato e arriva fino ai giorni nostri dando una lettura del futuro ipotizzando un ritorno di Gavino proprio al mare che per la generazione della famiglia Frulio è stato fonte di ricchezza, di lavoro, di commercio, di economia. Il titolo è indicativo della ipotesi che Tore Frulio ha dentro si sé: creare le condizioni per fare in modo che Alghero e la Sardegna tornino al mare.

Dopo l’introduzione di Pino Tilloca, intervengono Eugenio Cossu e lo stesso autore. Le letture sono a carico di Giampaola Soggiu. Questa iniziativa è inserita nel programma #ALGHEROEXPERIENCE, un anno così… e gode del patrocinio della Diputació de Barcelona e della Fondazione Alghero nonché della collaborazione di Plataforma per la llengua de l’Alguer.

1milione per le biblioteche del Sud Italia, Sardegna compresa

ALGHERO – La lettura per “fare rete” al Sud. Online la seconda edizione del bando “Biblioteche e Comunità” Valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali nel Sud Italia come luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana. Con questo obiettivo prende il via la seconda edizione del Bando “Biblioteche e Comunità”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD con il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).

Fino a un milione di euro le risorse disponibili: 500 mila euro sono messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD; gli altri 500 mila euro dal Centro per il libro e la lettura, a valere sul Fondo per la promozione del libro e della lettura. Il Bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e punta a sostenere progetti socio-culturali che coinvolgano le biblioteche nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2020-2021. I progetti, della durata di 24 mesi, dovranno essere orientati a produrre un cambiamento nel rapporto tra istituzione bibliotecaria e territorio, avviando processi che includano: da un lato, il miglioramento dell’accesso agli spazi (extra-orario, serale, nel fine settimana), al patrimonio bibliotecario (letterario, audiovisivo, musicale, multimediale, ICT, etc.) e ai servizi di supporto alla lettura e allo studio; dall’altro, modalità innovative di partecipazione, di confronto e di coinvolgimento di persone svantaggiate e tradizionalmente escluse dai processi culturali.

“Partire dalla cultura per generare coesione sociale e, dunque, sviluppo. È l’obiettivo generale del bando – ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD – che per la seconda volta, attraverso una proficua collaborazione tra pubblico e privato sociale, portiamo avanti concretamente. E lo facciamo puntando sulla valorizzazione e sul potenziamento delle biblioteche comunali, presidi importantissimi non solo di cultura, ma anche di incontro, scambio e crescita umana”.

Il progetto mira a favorire la crescita di reti territoriali senza le quali qualunque iniziativa legata al mondo del libro e della lettura è destinata a risultare astratta o deperire rapidamente – afferma il Presidente del Centro per il libro e la lettura Marino Sinibaldi –. Le comunità devono sentire come propri i luoghi della lettura, in particolare le biblioteche che sono i nodi cruciali di questa rete e i luoghi principali di accesso a un diritto che è elemento fondamentale di cittadinanza”.

Secondo dati Istat 2021, sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019 (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca; due biblioteche su tre (il 68,5%) sono biblioteche civiche a titolarità comunale e più della metà delle biblioteche è al Nord (58,3%). Secondo l’Osservatorio sulla povertà educativa Con i Bambini – Openpolis, le biblioteche che dichiarano una apertura al pubblico superiore alle 40 ore settimanali sono il 15,4% nel centro Italia, il 9,4% nel nord-est, il 7,7% nelle isole, il 6,8% nel nord-ovest e il 6,6% al Sud.

 Per partecipare è necessaria la creazione di un partenariato composto da almeno tre organizzazioni: una del terzo settore (soggetto richiedente), una o più biblioteche comunali e un’altra organizzazione che potrà appartenere al mondo del terzo settore, delle istituzioni, delle imprese e della scuola, dell’università e della ricerca. I progetti ritenuti meritevoli e in linea con gli obiettivi del bando potranno ricevere un contributo massimo di 100 mila euro (fino al completo utilizzo delle risorse disponibili). Il finanziamento non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo del progetto stesso. Le proposte dovranno essere presentate on line, attraverso la piattaforma Bandi del Centro per il libro e la lettura https://bandi.cepell.it/ entro e non oltre le ore 13 del giorno 16 settembre 2022.  Tutte le informazioni sono disponibili all’interno della sezione bandi.