Sardinia Film Festival: sabato il clou della kermesse, verso la premiazione

ALGHERO – Battute conclusive per il Sardinia Film Festival 2022, che giunge domani al suo momento clou: alle ore 21 di sabato 1° settembre la sala convegni del Complesso Monumentale di San Francesco, nel cuore del centro storico di Alghero (via Carlo Alberto, 46), accoglie infatti la proclamazione dei vincitori della diciassettesima edizione del premio cinematografico internazionale riservato all’animazione, che quest’anno vede in gara 53 cortometraggi e 4 lungometraggi.

Precedentemente, nel corso della giornata, la stessa sede accoglie gli ultimi appuntamenti aperti al pubblico dell’intenso programma della rassegna, offrendo ancora una full immersion nel mondo del cartoon con le proiezioni delle opere in competizione e le masterclass affidate agli ospiti del festival giunti da tutto il mondo.

Si inizia alle ore 9 con il concorso dei lungometraggi che propone il film “Metamorphosys” di Michele Fasano, lavoro ispirato a «La conferenza degli Uccelli» di Farid al-Din ‘Attar, che narra di uno stormo di uccelli in viaggio al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, capace di dare risposta a tutte le loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le Sette Valli: i più si perdono per strada, tranne i quattro di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani reali: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele).

Lo stesso Michele Fasano, regista e produttore cinematografico indipendente, allievo di Tonino Guerra, è poi il protagonista della masterclass delle ore 11 intitolata “Il cinema d’animazione tra regia e produzione: alla ricerca del vero”. Dopo di lui è il turno della seconda masterclass a chiusura della sessione mattutina, che alle ore 12 vede il produttore tedesco Thomas Meyer-Hermann trattare il tema “Autore vs. industria”.

Il programma riprende poi con un pomeriggio interamente dedicato alle proiezioni sul grande schermo delle pellicole in gara: alle 15,30 e alle 17,30 due blocchi di cortometraggi, inframezzati dal lungometraggio “The Crossing” dell’autrice francese Florence Miailhe che ha animato la storia di Kyona e di suo fratello Adriel, in fuga da un imprecisato paese dell’Europa orientale, alla ricerca di una nuova casa e nella speranza di trovare una vita migliore.

Nel corso della serata sarà proiettato “Only a Child” (6’47”) di Simone Giampaolo (2022-Svizzera) fuori competizione.

Prima della proclamazione dei film vincitori, un’anteprima al Sardinia Film Festival: il collezionista di cartoon della Golden Age americana Antonio Gabriele Fiori in esclusiva mondiale presenterà il cartone animato d’epoca in Technicolor di grandissimo valore storico  “Farm Frolics”, prodotto dalla Warner Bros nel 1941 e diretto dal maestro dell’animazione Bob Clampett, celebre regista della Warner e “allievo” di Avery, padre di personaggi come Titti.  La copia che verrà presentata al Festival, attualmente detenuta dalla Library of Congress, è la rarissima edizione originale del 1941, contenente una sequenza di chiara contestazione verso  il Codice Hays, immediatamente censurata, e considerata fino ad oggi perduta. 

Domenica 2 invece il festival dedica una giornata alla location scouting riservata a produttori e autori.

Il Sardinia Film Festival è organizzato dal Cineclub Sassari e realizzato sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Alghero e della  Fondazione Alghero. È stato insignito anche quest’anno della Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riconoscimento conferito dal Capo dello Stato a iniziative ritenute di particolare interesse culturale ad espressione della sua ideale partecipazione all’evento. 

La kermesse è in collaborazione con le principali realtà nazionali del settore, l’ASIFA – Associazione Italiana Film d’Animazione e Cartoon Italia, AFIC e FICC ed è sostenuto da un gruppo di preziosi partner, ad oggi costituito dall’Assessorato alla cultura della Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dalla Fondazione Sardegna Film Commission, da Edison, da Sella&Mosca e Toon Boom Il Media Partner dell’edizione 2022 è Rai Kids.

 

IL PROGRAMMA DAY BY DAY 

SABATO 1° OTTOBRE

Alghero – Complesso di San Francesco, via Carlo Alberto 46

Concorso lungometraggi

ore 9.00 Metamorphosys di Michele Fasano, Italia 2022, 106’

ore 16.00 The Crossing, di Florence Miailhe, Francia, Germania, Rep. Ceca 2021, 84’

ore 11.00 Masterclass di Michele Fasano

Il cinema d’animazione tra regia e produzione: alla ricerca del “vero”

ore 12.00 Masterclass di Thomas Meyer-Hermann

Autore vs. industria

dalle ore 15.30 e dalle ore 21 proiezione cortometraggi

Opere in concorso, panorama italiano e internazionale (fuori concorso), Cartooncult (a cura di Antonio Fiori) 

ore 21.00 Serata finale con cerimonia di premiazione

 

DOMENICA 2 OTTOBRE

Giornata di location scouting

Evento riservato agli operatori del settore

Alghero e Tarragona si ritrovano e rilanciano la fratellanza e la collaborazione

ALGHERO – A cinquant’anni dal gemellaggio del 22 settembre del 1972, sabato scorso a Tarragona i sindaci Mario Conoci e Pau Ricomà i Vallhonrat hanno rinnovato il protocollo solenne che riconduce le due comunità ad essere protagoniste ad un nuovo capitolo delle storiche  relazioni.

Sabato mattina nella prestigiosa sede di Casa Canals si è tenuta la cerimonia della firma del testo  di rinnovamento del gemellaggio, “che – ha detto il Sindaco Mario Conoci nel suo discorso –  vuole ribadire e riprendere nuovi vincoli di amicizia per favorire ancora di più il sentimento di fraternità, così da avviare una nuova stagione di sviluppo che, partendo dalla lingua comune, porti ad affrontare ulteriori sfide in ambito culturale, economico e turistico”. Il primo cittadino di Tarragona, Pau Ricomà, ha affermato che “mezzo secolo di gemellaggio ha favorito ambedue le città. Gli scambi– ha sottolineato –   ci fanno crescere come città, ma soprattutto come società. Continuiamo a lavorare per rafforzare questi legami”.  Parole di solidarietà sono state inoltre pronunciate dal Sindaco di Alghero nei confronti della comunità di Tarragona, colpita venerdì pomeriggio  da un violentissimo nubifragio di diverse ore che ha causato danni ingenti, per fortuna senza conseguenze per le persone.  Nel mezzo dei festeggiamenti in onore di Santa Tecla, patrono della città, la firma dell’atto istituzionale si è svolta poco prima di una spettacolare esibizione dei “pilars”, eseguiti tra un mare di folla nella Plaça de la Font, dai quattro quartieri della città con una straordinaria sfilata sino al Palazzo Civico. Presente con il Sindaco Mario Conoci, l’Assessore alla Cultura Alessandro Cocco, con il delegato della Generalitat ad Alghero, Gustau Navarro. Ospiti dei festeggiamenti anche i rappresentanti istituzionali della città gemellate con Tarragona:  Klagenfurt, con il vicesindaco Bernard Hokmayan e Avignon, rappresentata da Alois Dolinar, e i membri dell’Associazione Amics de l’Alguer. Una città in festa che ha celebrato insieme ad Alghero e alle altre città gemellate un appuntamento popolare tra i più spettacolari d’Europa. Emozioni e grande partecipazione hanno caratterizzato la Festa,  esempio di coinvolgimento popolare unico.

Premio A.N.L.A.I. 2022 a Fois direttore del Museo Mase dell’Amp Capo Caccia Isola Piana |Video

ALGHERO – Ennesimo riconoscimento per lo scrittore Massimiliano Fois, che il 21 settembre ha ricevuto a Cremona il Premio A.N.L.A.I. 2022 con la motivazione: “Una vita dedicata alla promozione dell’arte e della musica”. Fois, saggista, narratore e poeta, è dal 2019 Direttore artistico del Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero, dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e continua a collezionare premi importanti per la sua carriera tra i quali ricordiamo il primo Premio Salvatore Quasimodo, finalista al Premio Alda Merini e innumerevoli altri. A breve, in stampa nuove pubblicazioni dell’autore, tra le ultime, ricordiamo la recente seconda edizione aggiornata del saggio “Fratelli nel silenzio. Massoneria e associazioni Filantropiche ad Alghero” con la prefazione di Annita Garibaldi per le Edizioni Nemapress. Nel corso degli anni ha dimostrato una maturità artistica raggiunta con lo studio e con l’allestimento di esposizioni a carattere storico legate al territorio, soprattutto Alghero, sua città natale. Il maggior carattere della sua capacità espositiva è quello di suscitare emozioni nascoste e non ancora rilevate nell’animo del visitatore, come è avvenuto nel caso della mostra “Bagagli in sospeso. Ebrei in transito dall’Idroscalo di Porto Conte” in collaborazione con Valentina Piredda Sardinia, che ha visto esposti capi di abbigliamento e casse da viaggio di famiglie ebree in fuga dall’invasione nazista nei paesi dell’Est e lasciati in deposito presso alcune famiglie di Alghero. Ultimamente, sta portando in scena anche un suo monologo dal titolo “Un amore di suora ” con la regia e interpretazione di Elisabetta Dettori e le musiche di Quirico Solinas. L’Academia Cremonensis ha riconosciuto l’impegno dell’autore nella divulgazione della storia e della cultura. Il M.A.S.E. custodisce dentro lo storico scrigno della Torre Aragonese di Porto Conte, una copia, eseguita dai liutai dell’Academia, del violino Stradivari che fu di propietà dello scrittore francese. Ad accompagnare lo scrittore, si è recato a Cremona anche il Presidente del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana Raimondo Tilloca.

San Michele, Obra Cultural: teatro, musica e poesia

ALGHERO – L’Obra Cultural de l’Alguer ha preparato per le festività di San Michele, patrono della città, un programma ambizioso e importante che mette in evidenza la grande attenzione posta dall’associazione nei confronti dei vari aspetti culturali che caratterizzano l’algheresità e non solo. Martedì 27 settembre 2022, alle ore 20.30, al Teatro Civico, l’Obra Cultural esce per un attimo dalla tradizione della commedia popolare in algherese per dare spazio e far emergere due giovani talenti che hanno scritto di proprio pugno soggetto e sceneggiatura di “Cesare Pavese e Salvador Espriu, due identità allo specchio”, uno spettacolo teatrale che nasce durante il lockdown con la precisa volontà di mantenere vivi la ricchezza dell’amicizia, la preziosità della lettura, la vivacità della curiosità, il patrimonio del sapere e la riscoperta di se stessi, tutti valori confluiti nella passione per il teatro. Ideatori ed interpreti di questo spettacolo sono Michela Addis e Saverio Sarritta, due giovani algheresi di ventiquattro anni, formatisi, per oltre un decennio, presso l’associazione teatrale Analfabelfica, dove hanno preso parte a produzioni che spaziano dal teatro classico alla commedia dell’arte e alle tragedie shakespeariane.

Mercoledì 28 settembre 2022, alle ore 20.00, nel giardino della Villa Mosca, via Gramsci n. 17, sarà di scena la musica algherese con un concerto del cantautore Paolo Dessì. L’iniziativa è inserita nel ciclo “Parcs en concert” della Diputació di Barcelona.

Paolo Dessì massimo esponente della “Nova cançó algueresa” ha musicato poesie degli autori algheresi più rappresentativi del panorama culturale del Novecento, che vanno da Rafael Catardi a Antonio Coronzu, da Antonio Ballero de Candia a Pasquale Scanu, da Guido Sari ad Antonio Canu. Ha prodotto canzoni senza tempo, interpretando la contemporaneità, la vita intima più profonda, offrendo un canto “nuovo” di sentimenti universali . Ad accompagnare Paolo Dessì ci saranno Bachisio Ulgheri alla chitarra, Gian Cristian Cherchi al pianoforte e Dario Pinna al violino, tutti musicisti di grande personalità e di notevole spessore e temperamento.

Giovedì 29 settembre 2022, alle ore 17.30, sempre nel giardino della Villa Mosca, via Gramsci n. 17, si terrà la cerimonia di consegna dei premi del concorso di poesia e prosa “Rafael Sari” giunto oramai alla 39^ edizione. Il concorso, l’unico in lingua catalana di Alghero, è tra i più longevi in Sardegna e ha permesso e continua a permettere a tanti poeti algheresi e catalani di farsi conoscere e a tanti giovani e studenti di confrontarsi con la lingua del proprio paese. In tutti questi anni il Premio Sari ha costruito una barriera, una muraglia contro l’abbandono della lingua da parte degli algheresi ed è diventato un punto di riferimento essenziale nel panorama culturale della nostra città soprattutto per la promozione e la valorizzazione della lingua algherese.

L’ingresso è libero per tutte e tre le manifestazioni che godono del supporto della Diputació di Barcellona, della Fondazione Alghero, dell’Ufficio di Alghero della Generalitat di Catalunya.

Projectat a Ribes L’Alguer: un pentagrama com un carrer

Plataforma per la Llengua ha organitzat a Ribes, al Garraf, la projecció del documentari
sobre la situació del català a l’Alguer. La projecció ha comptat de la presència de Roger
Cassany, director del documentari, i Irene Coghene, delegada de Plataforma per la Llengua
a l’Alguer
Aqueix dimarts, 13 de setembre, Plataforma per la Llengua i l’Entitat Social i Esportiva GER han
organitzat una projecció del documentari L’Alguer: un pentagrama com un carrer al municipi
garrafenc de Ribes (Catalunya). L’acte ha comptat dels intervents de Roger Cassany, director del
documentari, i Irene Coghene, delegada de Plataforma per la Llengua a l’Alguer.
Lo documentari datat l’any 2018 i s’aproxima al paper que juga la cançó algueresa en lo
manteniment de la llengua catalana a la ciutat. Mentre en los darrers cinquanta anys l’ús del català
ha perdut terrè a l’Alguer i la transmissió generacional de la llengua és en disminució, lo català
encara és important en les cançons populars, que continuen essent assai vives. Per això, les
cançons són una de les esperances més grans pel futur de la llengua i lo documentari se
pregunta si la poden salvar.
Cassany i Coghene són intervenguts després de la projecció per explicar com és anat lo procés
de producció, rodatge i presentació del documental, que és estat impulsat conjuntament amb el
llibre-disc Mans Manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons. Totes dues iniciatives
han donat una espenta sense precedents a l’ús del català entre la populació més jove de la ciutat i
tants catalanoparlants de la resta del domini lingüístic han redescobert l’Alguer.
A més de parlar del documentari, Irene Coghene també ha explicat qual és la situació actual de la
llengua a la ciutat i la feina que, de diversos anys, porta envant Plataforma per la Llengua a
través dels voluntaris i d’una delegació pròpia.
L’acte de dimarts forma part de la programació especial de celebració del 50è aniversari del GER,
una associació ribetana que s’és destacada per la defensa i la promoció de la llengua catalana
durant mig segle, i que ha impulsat iniciatives com lo Festival de Música Electrònica i Experimental
Aborigen FONA.


L’Alguer: un pentagrama con un carrer proiettato a Ribes
Plataforma per la Llengua ha organizzato a Ribes, a la zona del Garraf, la proiezione del
documentario sulla situazione del catalano ad Alghero. Per la proiezione, presenti Roger
Cassany, regista del documentario, ed Irene Coghene, delegada de Plataforma per la
Llengua a l’Alguer
Martedì scorso, 13 settembre, Plataforma per la Llengua e l’Entitat Social i Esportiva GER hanno
organitzato la proiezione del documentario L’Alguer: un pentagrama com un carrer al municipi del
Garraf, Ribes (Catalogna). L’evento ha visto l’intervento di Roger Cassany, regista del
documentario, ed Irene Coghene, delegata della Plataforma per la Llengua a l’Alguer.
Il documentaio è datato nel 2018 e racconta il ruolo della canzone algheresa per il mantenimento
della lingua catalana in città. Mentre negli ultimi cinquanta anni l’uso del catalano ha perso terreno
ad Alghero e la trasmissione generazionale della lingua è in diminuzione, il catalano è ancora
presente nelle canzioni popolari, che continuano ad essere molto vive. Per questo motivo, le
canzoni sono una delle speranze più grandi per il futuro della lingua e il documentario si domanda
se la possono salvare.
Cassany e Coghene sono intervenuti dopo la proiezione per spiegare come sono andate le

riprese, la produzione e la presentazione del documentario, che è stato creato insieme con i libro-
disco Mans Manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons. Entrambe le iniziative hanno

dato un impulso senza precedenti all’uso del catalano tra gli algheresi piú giovani e molti
catalanoparlanti delle altre zone del dominio linguistico hanno riscoperto Alghero.
Oltre a parlare del documentario, Irene Coghene ha parlato della situazione attuale della lingua in
città e del lavoro che, da diversi anni, conduce Plataforma per la Llengua attraverso i voluntari e la
sua delegazione.
L’evento di martedì fa parte di una programmazione speciale per la celebrazione del 50°
anniversario del GER, un’associazione ribetana che si è distinta per la difesa e la promozione della
lingua catalana durante mezzo secolo, e che ha creato tante iniziative come il Festival de Música
Electrònica i Experimental Aborigen FONA.

Certificazione Catalano di Alghero, 15 e 16 settembre le prove

CAGLIARI  – I prossimi 15 e 16 settembre, dalle 14:00 in poi si terranno nei locali della facoltà di Architettura di Alghero i test per ottenere il certificato di conoscenza dell’algherese. Così come per ogni altra lingua europea, l’algherese è posto allo stesso livello di certificazione secondo il quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), il sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacità linguistiche, ai sensi del comma 5 dell’art. 9 della legge regionale 22/2018. Il Comune di Alghero, grazie alla proficua attività di relazione istituzionale nell’ambito della programmazione delle  politiche linguistiche, assume un ruolo guida grazie ad un accordo con la Regione Sardegna – Assessorato alla Cultura  – che ha autorizzato la stipula di un accordo con la Generalitat de Catalunya e con l’Università di Sassari per perseguire  l’orientamento legislativo. Il Catalano di Alghero, che ha un suo standard linguistico di riferimento approvato dal 2003 e fatto proprio dalla Giunta comunale nel maggio 2021, arriva ad un traguardo storico che ripaga del lavoro svolto in tanti anni da parte della associazioni culturali che hanno lavorato incessantemente per il riconoscimento, a tutti i livelli, dell’algherese come lingua di minoranza.

“Una svolta importante e fondamentale per la nostra lingua, che premia gli sforzi fatti per promuovere iniziative congiunte con le Istituzioni – afferma il Sindaco Mario Conoci. “In particolare, si stanno evidenziando i risultati degli accordi che abbiamo siglato con la Generalitat de Catalunya nel giugno scorso che  prevedono diverse azioni finalizzate a promuovere la cultura, lo sviluppo economico e il turismo”. Tra gli iscritti al test, numerosi insegnanti in servizio che si accingono ad ottenere il certificato per poter così accedere alle opportunità della legge regionale che destina cospicui finanziamenti per i progetti da attuare nelle classi. E inoltre, operatori degli sportelli linguistici, docenti in graduatoria, docenti esterni che operano nell’ambito dei progetti. La commissione tecnica di valutazione, su indicazione del Comune di Alghero, è composta dagli esperti Luca Scala, Pere Navarro e Cristiano Becciu.

Catalano di Alghero, Regione: approvato elenco per prima prova

ALGHERO – Sono 32 gli iscritti e ammessi alle prove per la certificazione della conoscenza del Catalano di Alghero. La Regione ha approvato e pubblicato l’elenco dei candidati ammessi a sostenere la prima “storica” prova per l’ottenimento della certificazione linguistica provvisoria sperimentale e il calendario degli esami. I candidati ammessi saranno convocati a breve direttamente dalla regione per sostenere le prove per i giorni 15 e 16 settembre 2022. Le prove si terranno ad Alghero nei locali dell’Università di Sassari presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, ex Ospedale di Santa Chiara. Un traguardo storico per l’algherese, al quale si arriva dopo un lunga rincorsa sostenuta dalle Associazioni culturali locali, confluite nella  Consulta Civica per le Politiche Linguistiche del Catalano di Alghero, che vedono concretizzarsi un primo e importante tassello verso la preservazione della lingua. A ciò si arriva grazie alla Legge Regionale n. 22/2018, che prevede l’insegnamento nelle scuole in lingua algherese e stabilisce appositi finanziamenti. La norma stabilisce inoltre, e appunto,  la certificazione della conoscenza del Catalano di Alghero per gli insegnanti che vorranno svolgere lezioni in algherese nelle due ore settimanali previste dalla norma e utilizzare i finanziamenti per gli appositi progetti,  per gli addetti allo sportello linguistico e per docenti esterni impegnati in progetti specifici. “Una svolta importante e fondamentale per la nostra lingua, che premia il lavoro fatto dal Comune in pieno accordo con la Regione, che ha consentito all’Amministrazione di sottoscrivere accordi finalizzati alla concretizzazione di questo risultato  in collaborazione con la Generalitat de Catalunya e con l’Università di Sassari”, così il Sindaco Mario Conoci, a commentare questo primo evento che rappresenta una pietra miliare nella storia delle politiche linguistiche.

La conoscenza dell’algherese sarà quindi certificata, per ora in via provvisoria,  avviata ai sensi del comma 5 dell’art. 9 della legge regionale 22/2018, come ogni altra lingua d’Europa, secondo il Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), il sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacità linguistiche. La Regione ha nominato la commissione tecnica di valutazione, su indicazione del Comune di Alghero, composta dagli esperti Luca Scala, Pere Navarro e Cristiano Becciu, che avrà il compito di accertare la conoscenza dell’Algherese a livello C1. Soddisfatto l’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero, Alessandro Cocco che sottolinea “l’importanza di questo passo che premia gli sforzi compiuti in città per il riconoscimento dell’algherese  e mette in risalto la  collaborazione con le Istituzioni che ha premesso il raggiungimento di questo obbiettivo”. Un ruolo determinante è svolto infatti dalla Generalitat de Catalunya, istituzione in grado di certificare la conoscenza linguistica, che con il delegato di Alghero Gustau Navarro sta partecipando attivamente al procedimento, così come il direttore del Dipartimento di Architettura di Alghero, Emilio Turco, che supporta l’Amministrazione mettendo a disposizione gli spazi.

Florinas in Giallo: full immersion dal 7 all’11 settembre

FLORINAS – Tantissima narrativa gialla, noir e thriller con i migliori autori italiani e internazionali, reading, spettacoli musicali, una mostra di scultura urbana, uno spettacolo su Don Chisciotte firmato dal maestro dell’illustrazione Gek Tessaro, pillole di cinema su Quentin Tarantino. E poi, tra le novità, uno spazio ancora più ampio dedicato alla sezione “Misteri d’Italia” per approfondire con giornalisti ed esperti temi scottanti dell’attualità nazionale: dallo scandalo in Vaticano, che ha portato alle dimissioni del cardinale di Pattada Angelo Becciu, alla riapertura delle indagini sul “delitto Pecorelli” e al tema del carcere con una tavola rotonda intitolata “Il carcere dentro il carcere” con Ilaria Cucchi, Luigi Manconi e Sandro Bonvissuto (coordina Costantino Cossu) e la proiezione del film “Sulla mia pelle” che ripercorre le ultime ore di Stefano Cucchi e la sua tragica morte.
Florinas in Giallo ha appena archiviato gli appuntamenti estivi e sta per rimettere in moto la XIII edizione, più interdisciplinare che mai con una full immersion di cinque giorni dal 7 all’11 settembre. L’illustrazione del festival organizzato dal Comune di Florinas con Associazione Itinerandia e il sostegno di Regione Sardegna è curata per il quinto anno consecutivo dall’impareggiabile Angelo Monne e le parole d’ordine sono come sempre brivido, mistero, suspence, illuminate dalla luce sinistra dell’inganno, tema di questa edizione: «La presentazione falsata della verità è uno dei nervi scoperti della nostra contemporaneità e ne tocca molteplici aspetti sensibili. Tutto ciò che però è avvertito nella realtà come un rischio, nella narrazione diventa invece linfa vitale e l’inganno innerva carsicamente tutte le nostre narrazioni preferite a tinte gialle e nere» spiegano i direttori artistici, i librai Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu (Libreria Cyrano) ed Emiliano Longobardi (Libreria Azuni).
Con il tema dell’inganno si misureranno tutti gli scrittori ospiti al festival con i loro nuovi romanzi, a partire da quelli internazionali: la regina del poliziesco storico, la scrittrice italo-americana Ben Pastor che arriva a Florinas per presentare “La sinagoga degli zingari” (mercoledì 7 settembre); lo scrittore, sceneggiatore e regista messicano Guillermo Arriaga (“Salvare il fuoco”, venerdì 9); la violinista e scrittrice di origine greco-russa Natasha Korsakova (“L’ultima nota di violino”, sabato 10); lo scrittore e regista teatrale tedesco Harald Gilbers (“Il ponte aereo per Berlino”, domenica 11). E, infine, uno dei più geniali autori contemporanei di gialli e uno dei più letti in Italia, Joe Lansdale, che si collegherà in diretta col festival (sabato 10) per dialogare con Luca Crovi e Daniele Serra, rispettivamente sceneggiatore e autore dei disegni della sua graphic novel “The gentleman’s hotel”, in uscita a fine settembre per Sergio Bonelli Editore ma in anteprima in esclusiva per il festival.
In rappresentanza del giallo sardo e di quello italiano ci saranno lo scrittore carlofortino Antonio Boggio (“Omicidio a Carloforte”), Mauro Marcialis (“Roma calibro zero”), Stefania Divertito che presenterà il racconto scritto durante la sua residenza nella scorsa edizione, e Federica Graziani, che ha curato la raccolta di racconti “Letterature d’evasione”, scritti dai detenuti durante un laboratorio di scrittura creativa.
L’inganno della ragione è al centro di “Il cuore di Chisciotte”, poetico e visionario spettacolo di illustrazione e animazione a cura del maestro dell’illustrazione Gek Tessaro insieme a Lella Marazzini (9 settembre). Tra gli eventi dedicati alle arti visive, la mostra urbana “Le città in nero” dello scultore Nicola Filia, a cura di Raimondo Chessa, mentre parole e musica si fondono nello spettacolo “Thelonius Monk – Jacques Prévert” di e con Andrea Pozza e Massimo Russino (7 settembre).
Una novità importante quest’anno è lo spazio ancora più ampio dato alla sezione “Misteri d’Italia” che approfondisce alcuni dei più scottanti “casi” nazionali. La giornalista d’inchiesta Raffaella Fanelli, autrice del podcast “OP-Omicidio Pecorelli”, ha avuto il merito di far riaprire le indagini a quarant’anni dall’omicidio del giornalista Mino Pecorelli e a Florinas ne racconta gli ultimi sviluppi intervistata da Stefania Divertito (8 settembre). Nel 2020 Massimiliano Coccia firma l’inchiesta “Amen” sugli affari illeciti della Segreteria di Stato che porteranno alle dimissioni del cardinale Angelo Becciu: ne parlerà con Elias Vacca domenica 11 settembre. Dal 22 ottobre 2009, data della morte in carcere di Stefano Cucchi, Ilaria Cucchi è diventata per l’opinione pubblica “la sorella di Stefano” per il coraggio con cui si è battuta per ottenere giustizia. Ilaria Cucchi sarà a Florinas (giovedì 8 settembre) per la tavola rotonda “Il carcere dentro il carcere” insieme a Lugi Manconi e Sandro Bonvissuto e per la proiezione del film “Sulla mia pelle”. Coordina Costantino Cossu.
Anche in questa edizione Emiliano Di Nolfo e la Società Umanitaria cureranno le consuete “pillole di cinema”, dedicate quest’anno a Quentin Tarantino. Torneranno anche le “Piccole storie da cimitero”, con uno storytelling a cura di Luca Crovi, Luigi Frassetto e Giacomo Salis che mescola letteratura e grande musica rock, e l’Aperitivo in Giallo della domenica, con Luca Crovi ed Enrico Pandiani che presenteranno il racconto di Stefania Divertito realizzato durante la residenza artistica del 2021. Non mancheranno i laboratori di animazione alla lettura per i bambini, curati dalla Comes, partner del festival insieme alla Biblioteca comunale di Florinas.
Programma completo su: www.florinasingiallo.it

Quelle estati stintinesi… Al MuT un evento per ricordare Enrico Berlinguer

STINTINO – “Le estati stintinesi. Mare, amici, confidenze e poca politica”, così recita il sottotitolo del libro di Salvatore Patatu dedicato all’Enrico Berlinguer meno conosciuto. L’autore tratteggia con scrittura vivace e incisiva, la sfera del privato, che il segretario del PCI ha voluto sempre tenere al riparo da occhi curiosi e penne indiscrete, regalando a lettrici e lettori uno spaccato di vita vissuta in Sardegna durante le vacanze stintinesi di Berlinguer, circondato della sua numerosa famiglia e dagli amici più cari. Salvatore Patatu – la sua “ombra” per due stagioni estive, nel 1972 e nel 1973, incaricato dal PCI di occuparsi della sicurezza del Segretario– è stato molto più che una guardia del corpo. In quei mesi è riuscito ad aprire spiragli nelle barriere di riservatezza e ad accogliere riflessioni e confidenze: al mare, durante le partite di calcio e le allegre cene, nelle veleggiate, compresa quella che stava per concludersi con un naufragio e che scatenò la collera del vicesegretario Armando Cossuta sull’inconsapevole “irresponsabile compagno Patatù”. In occasione del centenario dalla nascita il MuT vuole ricordare così il Berlinguer più intimo, amante del mare e delle regate, giocoso e sorridente nella “sua” Stintino: semplicemente Enrico

Un viaggio dalla Germania all’Italia per la pace all’insegna della musica

ALGHERO – “L’année de pèlerinage”, così è stato chiamato il lungo e impegnativo viaggio musicale in bici che ha portato un gruppo di pellegrini ciclisti, attraversando la Germania e la Svizzera, a Città del Vaticano. Quindici in tutto, tra loro anche il sardo Giovanni Solinas, organista della Basilica di St. Cornelius a Viersen-Dülken e direttore artistico della casa editrice Motette-Psallite di Düsseldorf. Il progetto musicale è supportato dal Goethe-Institut e ha un duplice obiettivo: vuole rafforzare il segnale di pace, di cui oggi abbiamo particolare bisogno, e la necessità della sostenibilità e salvaguardia della natura.

Il gruppo è partito da Aquisgrana (nord ovest della Germania) e in totale ha percorso più di 1.650 chilometri, affrontando anche tappe particolarmente impegnative, come la scalata delle Alpi a più di 2000 metri di altezza (Passo dello Spulga). Ma soprattutto ogni tappa si è trasformata in una preziosa occasione per offrire alle comunità ospitanti le note di importanti brani liturgici e riflessioni sui temi cardine dell’iniziativa: la sostenibilità ambientale e la pace.

Temi particolarmente cari anche a Papa Francesco, che con grande commozione ha concesso la Benedizione Apostolica al gruppo di pellegrini ciclisti. Non poteva mancare la tappa in Città del Vaticano. Qui il giovane organista algherese ha avuto l’onore di suonare l’organo nella Basilica Vaticana, proponendo anche il tema dell’Ave Maria in sardo, e successivamente un concerto nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù al Castro Pretorio a Roma.

Il progetto proseguirà ora in Sardegna e si concluderà il 19 agosto. Fra gli impegni di rilievo l’incontro con il Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa, Mons. Mauro Maria Morfino, per discutere approfonditamente sui temi portanti di questo progetto.

“Ogni bambino della terra vuole la pace e non la guerra e allora proprio non riesco a capire perché tanti popoli debbano soffrire. Vorrei che la pace potesse regnare, vorrei che non esistesse il dolore, ma che ovunque ci fosse l’amore – afferma Giovanni Solinas – La pace come desiderio di tutti i popoli, come grande speranza dell’umanità contro l’odio e la distruzione della guerra; una pace da raggiungere attraverso la conoscenza reciproca, la tolleranza, il rispetto delle diverse culture”.

“Siamo chiamati a costruire un mondo di pace e questo lungo viaggio in bicicletta dalla Germania fino a Roma di più di 1650 Km vuole trasmettere proprio questo messaggio – aggiunge il giovane organista sardo – Come sarebbe bello un mondo tranquillo senza conflitti, guerre, morti, necessità di rifugiarsi o scappare dal male, pianti di dolore. Abbiamo tutti bisogno di un mondo di pace e solo insieme, uniti, possiamo costruirlo”.