Monumenti Aperti ad Alghero, oltre 12mila visite

Alghero, 16 maggio 2022 – Un week end straordinario caratterizzato dalla forte risposta in termini di presenze di cittadini e turisti alla ventesima edizione di Alghero Monumenti Aperti. “Il Nostro Bello”  ha attratto oltre 12 mila visitatori nei 21 siti, 19 monumenti e due itinerari, in città e nel territorio. Dai monumenti della città vecchia ai siti archeologici, ai due itinerari della Città del Cinema e del Càlic, la manifestazione ha impegnato più di 400 i volontari algheresi con la partecipazione di quasi tutti gli istituti scolastici della città. A guidare la classifica dei siti più visitati, l’aeroporto militare con circa 1200 visitatori, segue la Torre di Sulis con oltre 1000 presenze e l’ottima performance delle novità introdotte quest’anno: la Villa Las Tronas – 1000 visite – la Villa Romana di Sant’Imbenia – 700 presenze – l’Ecomuseo Egea – con 600 visitatori, le Domus de Janas di Cuguttu, che ha accolto circa 400 curiosi, e l’itinerario del Càlic, con oltre 350 visite. E poi i Musei, con la grande risposta di visite al MACOR – Museo del Corallo – con circa 1000 visite, e il MUSA – Museo Archeologico della città –  con 800 presenze.
Il format vincente e resiliente, si conferma nella ventesima edizione in città grazie alla straordinaria collaborazione tra l’associazione promotrice Imago Mundi Fondazione, Amministrazione comunale e la partecipazione attiva delle numerose associazioni locali, delle scuole e della Diocesi, le le visite d’altri tempi in abiti storici del Teatro Civico curate dall’Associazione Itinerari nel tempo Tra le numerose bellezze visitate nelle belle giornate di sabato e domenica si sono inserite le iniziative speciali ed eventi collaterali di prestigio: l’apertura del Laboratorio del Corallo animato e curato dall’Associazione Corallium Rubrum nel Museo del Corallo , le iniziative dell’aeroporto militare, con una mostra sulla storia della Brigata Sassari. “Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso speciale questa edizione delle festa della cultura – commenta il Sindaco Mario Conoci, che vuole  evidenziare  “l’impegno collettivo di studenti, docenti, volontari, interpreti autentici di un appuntamento sempre più apprezzato”. La manifestazione accompagnata dallo slogan IL NOSTRO BELLO – Insieme ci prendiamo cura del tempo, segna la ripartenza dopo due anni di stop forzato, per riprendere il ruolo di manifestazione culturale tra le più attese in città e in Sardegna. “Il format che vede la partecipazione attiva dei volontari ad illustrare il nostro patrimonio ricco di testimonianze della storia è il punto di forza di questa straordinaria manifestazione che si rivela un appuntamento molto apprezzato da cittadini e turisti”, aggiunge il presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu.  Cultura senza barriere in occasione di Monumenti  Aperti, l’Associazione Volontari Pensiero Felice Onlus ha infatti messo a  disposizione il servizio di accompagnamento delle persone con disabilità per la visita ai monumenti accessibili.

Monumenti Aperti, weekend con 19 bellezze di Alghero |video

ALGHERO – Diciannove siti visitabili nel weekend, tra questi quattro novità assolute (Villa Las Tronas, Ecomuseo Egea, Domus de Janas di Cuguttu, Villa Romana di Sant’Imbenia) e due itinerari, uno dedicato ad Alghero Città del Cinema curato dalla Società Umanitaria di Alghero e  uno naturalistico dedicato allo stagno del Càlic. Dopo due anni di stop forzato dalla pandemia, torna una delle manifestazioni più attese della programmazione cittadina: Alghero Monumenti Aperti, in programma il 14 e 15 maggio. 
La manifestazione, accompagnata dallo slogan “IL  NOSTRO BELLO – Insieme ci prendiamo cura del tempo”, come da tradizione vedrà studenti, insegnanti, associazioni e cittadini impegnati nelle visite guidate dei principali siti culturali del territorio. Più di 400 i volontari algheresi coinvolti, con la partecipazione di quasi tutti gli istituti scolastici della città. Questa mattina la presentazione col presidente dell’associazione Imago Mundi Massimiliano Messina che coordina la manifestazione a livello regionale. Con lui la vicesindaca Giovanna Caria, il presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu e l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune, Alessandro Cocco.
Tutti hanno sottolineato il format vincente e resiliente, giunto alla ventesima edizione in città grazie alla straordinaria collaborazione tra l’associazione promotrice, Fondazione, Amministrazione comunale e la partecipazione attiva delle numerose associazioni locali, delle scuole e della Diocesi. Tra le tante bellezze visitabili sabato e domenica ad Alghero, da segnalare alcune iniziative speciali ed eventi collaterali di prestigio: l’apertura del Laboratorio del Corallo animato e curato dall’Associazione Corallium Rubrum nel Museo del Corallo , le iniziative dell’aeroporto militare, con una mostra sulla storia della Brigata Sassari e la possibilità di ammirare alcuni velivoli SIAI Marchetti modello U-208A presentati dal personale dell’Aeronautica Militare del 60° Stormo, nel Teatro Civico le visite guidate e la rievocazione storica in costume dell’Ottocento a cura dell’Associazione Itinerari nel Tempo .
Ad Alghero una cultura senza barriere. L’Associazione Volontari Pensiero Felice Onlus è infatti a disposizione per accompagnare le persone con disabilità per la visita ai monumenti accessibili nella giornata di domenica 15 maggio. Per prenotare il servizio di accompagnamento è possibile contattare il cell. +39 339 384 2790.
Partner istituzionali. Per la prima volta, la manifestazione si tiene sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Anche per questa edizione 2022 la Presidenza della Repubblica Italiana ha voluto inviare a Monumenti Aperti la Medaglia, quale Premio di Rappresentanza, insieme agli auguri per il successo dell’iniziativa. Numerosi e prestigiosi i patrocini che la manifestazione ha ricevuto per questa edizione, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che affianca la manifestazione per il secondo anno consecutivo, dal Senato della Repubblica, dalla Presidenza della Camera dei Deputati, dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna.
Informazioni sulla manifestazione e sui monumenti di Alghero sul sito di Alghero Turismo www.algheroturismo.eu e sul sito www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XX edizione della manifestazione si svolgerà sui canali Facebook @alghero.monumentiaperti, @monumentiaperti, Fb e Instagram @algheroturismo.

Maggio a Sassari, musica, danza, famiglie: programma

Musica, danza, teatro, iniziative per bambini, ragazzi e famiglie, presentazioni di libri e un appuntamento particolarmente atteso: Monumenti Aperti. Sono questi alcuni degli eventi promossi dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sassari in programma per maggio. Tutto il programma è pubblicato sul sito www.comune.sassari.it. Gli appuntamenti rappresentano un’opportunità per riappropriarsi degli spazi cittadini, sempre con le dovute precauzioni legate al momento storico.

Venerdì 6 maggio alle 19, i giardini di via Ariosto ospiteranno lo spettacolo musicale “La canzone popolare incontra la canzone d’autore” del noto cantautore e musicista Beppe Dettori accompagnato da FM Trio, a cura dell’associazione culturale Sa Perbeke. Un secondo appuntamento si avrà venerdì 20 maggio alle 19.

Prosegue anche a maggio, nella sala “Pietro Sassu” del Conservatorio di Musica, la rassegna di musica da camera “I Concerti di Primavera”, organizzata dall’associazione culturale Musicale Ellipsis. Appuntamenti il 9, il 20 e il 30 maggio. Come di consueto si terranno alle 21 nella sala “Pietro Sassu” del Conservatorio “Luigi Canepa”.

La compagnia Teatro La Botte e Il Cilindro presenta due spettacoli – al CineTeatro Astra alle 21 – all’interno della rassegna “Astrale 2022”: giovedì 12 maggio va in scena “Gavino Riva – Mappe del Cielo”. Uno spettacolo che rappresenta un viaggio tra le canzoni del musicista Gavino Riva volto ad abbattere ogni confine attraverso la musica. Venerdì 13 maggio, sarà la volta di “174 Rivoluzioni intorno al sole”. Lo spettacolo di teatrodanza origina dal progetto Overlap che indaga la relazione tra le migrazioni di esseri umani e gli uccelli.

Il 13 e il 14 maggio i giardini pubblici di viale Mancini ospitano un evento dedicato alle famiglie, al benessere dei bambini, dei ragazzi e dei loro genitori. È il “Family Friendly Fest: Sassari un territorio amico della famiglia 2022”: seminari tematici, attività ludico-ricreative e di intrattenimento, laboratori e letture sotto gli alberi, due giorni di festa per bambini, ragazzi e genitori da vivere come occasione di conoscenza e riflessione verso nuove prospettive per la famiglia. L’iniziativa, organizzata dalla rete Baby and Family e dall’associazione Link – Legami di fraternità APS, è gratuita.

Il Palazzo d’Usini in piazza Tola, sede centrale Biblioteca comunale, ospiterà martedì 17 maggio alle 18 la presentazione del libro Cristian T di Gianni Usai con Alessandro Marongiu (Edizioni Il Maestrale). Martedì 31 sarà la volta del libro La famiglia Tancas di Paolo Cuccuru (Maxottantotto edizioni) previsto per le 19.

Nel giardino dell’Archivio storico comunale in via dell’Insinuazione si terrà il primo festival di musica antica rivolta ai giovani talenti “SYEMF Sassari Youth Early Music Festival”, organizzato dall’associazione Aps Musicale “Dolci Accenti”. Il primo appuntamento è previsto per giovedì 19 maggio alle 20.30, il secondo giovedì 26, e l’ultimo il 30, sempre alle 20.30.

Sabato 21 maggio dalle 10 fino a tarda serata il parco di Baddimanna sarà la cornice dell’evento “Monte Rosello c’è…” organizzato dall’Asd Dance School Number One. I bambini e i ragazzi saranno coinvolti nella presentazione diverse discipline sportive, dal karate alla pallavolo, dal crossfit al calcio per proseguire con spettacoli di danza latino americana e intrattenimento

Sabato 21 e domenica 22 maggio torna in città la manifestazione “Monumenti Aperti”. Nonostante le oggettive difficoltà legate all’emergenza sanitaria, il Comune di Sassari ha aderito all’iniziativa dell’associazione Imago Mundi OdV, che coordina la rete nazionale di Monumenti Aperti. Quest’anno, compatibilmente con la situazione pandemica e le disposizioni legislative dei prossimi mesi, si ritorna dunque alla formula tradizionale realizzata fino all’edizione del 2019, che prevede che nei giorni della manifestazione, sabato e domenica, siano aperti e raccontati al pubblico quanti più monumenti, in particolare quelli normalmente chiusi, grazie alle visite guidate condotte dagli studenti delle scuole e da volontari.

Dal 27 al 29 maggio i giardini pubblici ospiteranno una tre giorni con appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie: si terrà infatti la terza edizione di “Bardunfula Festival delle culture e delle letterature di bambini e bambine” promosso da Il Colombre associazione Culturale e di Promozione Sociale. Sabato 28 maggio alle 16 l’Aula Magna dell’Università Sassari ospiterà la XXVII edizione del Concorso letterario di poesia in sassarese, sardo e italiano promosso dall’associazione culturale Culleziu.

Sempre il 28 maggio alle 18 e alle 21 al CineTeatro Astra andrà in scena la commedia “Le signore di Rosafol”, atto unico brillante composto nel 1869 dal commediografo francese Eugène Labiche, a cura del gruppo teatrale del CRUS (Circolo Ricreativo dell’Università di Sassari). Gli incassi dello spettacolo saranno devoluti in beneficenza alla parrocchia del Cristo Redentore di Sassari.

Adiós a Ciro Fadda, Alghero saluta un protagonista della cultura popolare

ALGHERO – Si è spento all’età di 89 Ciro Fadda, uno dei più apprezzati protagonisti della cultura popolare algherese. Musicista, studioso delle cultura popolare, protagonista dei rapporti culturali con la Catalogna, autore di pubblicazioni sulla tradizione musicale algherese, Ciro Fadda ha segnato con le sue opere la storia della canzone algherese e non solo. Il Sindaco Mario Conoci lo ricorda così : “Alghero perde una delle personalità più importanti che hanno contribuito alla tutela della lingua come pochi hanno sputo fare. Le sue canzoni fanno parte della storia della canzone algherese, le sue opere dedicate alla cultura popolare restano una testimonianza fondamentale per tutti noi. È stato, soprattutto, un uomo del popolo, raro esempio di attaccamento  ad Alghero e di amore verso la nostra identità così preziosa”. Recentemente, il 20 aprile scorso,  proprio il primo cittadino lo aveva insignito del premio “Fidelitat a l’Alguer”, il riconoscimento che il Comune di Alghero attribuisce appunto alle persone che si sono distinte distinte maggiormente nell’ambito della valorizzazione della cultura, della lingua e delle tradizioni algheresi. Il premio, viste le condizioni di salute di Ciro Fadda, era stato consegnato nel corso della cerimonia al Teatro Civico  nelle mani della moglie, Signora Giovannina Piras,  alla quale  Mario Conoci rivolge insieme alla famiglia “le più sentite condoglianze e il senso di vicinanza di tutta la città”.

Classe 1932, nel corso della sua lunga attività Ciro Fadda  affina le sue doti musicali di compositore e mandolinista partecipando a svariate collaborazioni per progetti musicali, con diversi artisti e cantanti algheresi. Nelle sue composizioni si avvale di illustri poeti locali tra i quali Rafel Catardi, Pasqual Scanu, Antonella Salvietti, dando vita a famose canzoni oramai facenti parte del repertorio classico della canzone algherese, una su tutte Cor Meu. Cofondatore dell’emittente radiofonica Radio Sigma, propone e realizza programmi per la sensibilizzazione e la divulgazione dell’algherese. Nel 1991 viene encomiato quale compositore di musiche tradizionali algheresi dall’Institució de les Llettres Catalanes; è stato componente attivo dell’Obra Cultural fin dalla sua nascita, nonché assiduo collaboratore della “Escola de Algueres”. Nel 2009 riceve il Premio Pino Piras per la sua attività a favore della lingua catalana di Alghero.

Catalano di Alghero e lingue sarde, linee guida per finanziamenti

CAGLIARI – Per la tutela delle minoranze linguistiche storiche sono state approvate le linee guida per l’annualità 2022. L’intervento, proposto dall’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, prevede un finanziamento per la lingua sarda di 1 milione e 186 mila euro di assegnazioni statali per il sardo, con oltre 55 mila euro destinati al catalano di Alghero, mentre, prioritariamente per il gallurese, sassarese, e tabarchino vengono stanziati 120 mila euro di fondi regionali. Le risorse saranno assegnate mediante avviso pubblico a Enti locali, Camere di Commercio e Aziende Sanitarie della Sardegna.

“All’interno della disciplina della politica linguistica regionale – sosttolinea Biancareddu – le Autonomie locali, le Camere di commercio e le aziende sanitarie possono presentare alla Regione progetti, anche a carattere culturale che, nel rispetto della legge sulla lingua sarda, prevedano di realizzare a livello locale ulteriori gradi di tutela, valorizzazione e diffusione delle lingue delle minoranze storiche. Inoltre nel corso degli ultimi anni, la Regione ha garantito la presenza di Sportelli linguistici in moltissimi Comuni e territori della Sardegna, grazie all’utilizzo delle assegnazioni statali, integrate con fondi regionali, sostenendo l’occupazione e l’erogazione di servizi linguistici alla comunità.”

In relazione ai fondi per il 2022, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DAR), ha stabilito la somma destinata alla Regione Sardegna. I progetti, di durata annuale, dovranno quindi riguardare l’attivazione di Sportelli linguistici, per la formazione linguistica e per progetti culturali presentati da aggregazioni di almeno 5 mila abitanti.

Si intende in questo modo rafforzare il ruolo degli sportelli come presidi territoriali con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica Amministrazione e di sensibilizzazione della popolazione con conseguente rafforzamento dello status linguistico. Dovrà essere utilizzato inoltre personale in possesso di comprovate competenze specifiche nell’uso delle lingue ammesse a tutela, oltre che garantito il supporto alla comunicazione istituzionale e all’attività di promozione anche attraverso la creazione di siti web plurilingue.   Nella programmazione dei fondi, si intende privilegiare l’attività degli Sportelli linguistici operanti con il sistema del “Front Office”, ovvero che curino il rapporto diretto col pubblico, riducendo l’attività di traduzione degli atti amministrativi/politici dell’Ente.

Si intendono anche valorizzare tutte quelle attività di animazione culturale che siano in grado di arrivare direttamente alla popolazione come la realizzazione di brochure culturali o turistiche, laboratori e iniziative nei siti archeologici, nei musei e nei parchi, visite guidate nei luoghi della cultura in lingua minoritaria. Presentazione di libri e animazione linguistica presso ludoteche e biblioteche comunali, prodotti di comunicazione e valorizzazione della lingua e della letteratura in lingua, animazione linguistica e tutoraggio nelle scuole di ogni ordine e grado.

Particolare attenzione verrà inoltre rivolta alla collaborazione con le imprese del territorio per la presentazione, l’etichettatura e la vendita di prodotti delle tipicità gastronomiche della Sardegna in lingua minoritaria e la promozione delle attività economiche della Sardegna con laboratori e visite in lingua minoritaria

“Il viaggio incantato”, ebrei ad Alghero: nuovo libro della Desogus

ALGHERO – Dopo il successo delle fiabe sarde con “Il viaggio incantato” (Premio Nabokov Kids 2020), la scrittrice cagliaritana Claudia Desogus torna con un nuovo libro dal titolo “Gli ultimi ebrei”, che racconta le vicende della più potente famiglia ebraica del quattrocento sardo.
La storia è ambientata ad Alghero negli anni novanta, ha come protagonisti due ragazzi e si dirama a partire dal Palazzo Carcassona, appartenuto all’omonima famiglia, che esiste ancora oggi nel centro storico della città. Il libro ricostruisce la tragica storia di questa famiglia che visse in Sardegna nel quindicesimo secolo e che si trovò confrontata a una decisione drammatica e a un evento che investì la storia degli ebrei e dell’Europa nel 1492 (l’espulsione degli ebrei dal Regno di Spagna).

Un’indagine moderna e appassionante che si svolge tra passato e presente, eventi prodigiosi e un viaggio rivelatore a Castelsardo (che consente di conoscere anche l’opera di uno dei più grandi artisti della storia sarda). Un interessante excursus nella storia ebraica in Sardegna, che, a distanza di vari secoli, ha comunque lasciato nell’isola tracce e testimonianze importanti. Il libro è edito dalla casa editrice sassarese Catartica Edizioni.

Naix “Al Portal, veus de l’Alguer” lo nou periòdic de cultura i actualitat algueresa

L’ALGUER –  La revista eixirà tres voltes a l’any, gràcies al treball del Centre Cultural “Antoni Nughes”, Obra Cultural de l’Alguer i Plataforma per la Llengua L’Alguer, 27 d’abril. “Al Portal, veus de l’Alguer”, és lo nou periòdic en alguerés que entra a fer part del panorama cultural de la ciutat catalana de Sardenya i al món de la catalanofonia, gràcies al treball del Centre Cultural Antoni Nughes, Obra Cultural de l’Alguer i Plataforma per la Llengua. La revista és estada presentada durant les cerimònies dedicades a la festa de Sant Jordi: se ne publicaran i distribuiran tres números a l’any, que tocaran temes culturals sobre l’Alguer, actualitat, llengua, identitat, història i ambient. “Al Portal, veus de l’Alguer” siguerà disponible al preu de 3,00 euros en les edícoles de la ciutat. La presentació ha tengut lloc dissabte 23 d’abril a les 7 de la tarda a la Torre de Sulis, on eren presents lo director professor Federico Francioni, ensenyant, jornalista, escriptor, nacionalista sard i profund coneixedor de les minories en Itàlia i de les nacions sense estat i los representants de les tres associacions, Antoni Torre (Centre Cultural Don Nughes), Giuseppe Tilloca (Obra Cultural de l’Alguer) i Irene Coghene (Plataforma per la Llengua). Ha coordinat la tardada Carlo Sechi, que ha evidenciat la importància per una comunitat lingüística com aquella de l’Alguer de tendre instruments divulgatius en grau de donar visibilitat a la llengua pròpia, contribuint a fer creixir lo sentiment identitari de les persones que ne fan part. La presència d’una revista és indispensable per alimentar un debat en llengua i donar als joves i al món de l’escola un suport concret i viu per ajudar-los a recuperar l’ús de l’alguerés en forma oral i escrita. La redacció és composta de Irene Coghene, Salvatore Manca, Mauro Mulas, Giusy Pascalis, Luigi Saiu, Salvatore Scala, Carlo Sechi, Giuseppe Tilloca, Antonio Torre, membres de les associacions responsables del periòdic. En aqueix primer número hi és estada la col·laboració de Miquel Fort, que ha recordat la figura de Joan Ibba i de Carlo Martinez, que ha firmat l’artícol de la rubrica Caminem amb el Centre Excursionista de l’Alguer. Lo projecte gràfic i les il·lustracions són de Margherita Sechi. La nova publicació té l’ambició de continuar la tradició de les publicacions periòdiques editades a l’Alguer, que pot comptar de títols importants i assai coneixuts, també a fora de la nostra ciutat.

Lo primer periòdic alguerés, “La Sardenya catalana” dirigit de Ramon Clavellet, és estat publicat l’any 1908. Aqueix projecte ambiciós, portat envant amb entusiasme de Clavellet no ha tengut èxit i se n’és publicat sol un número. Tenen de passar més de 50 anys fins a quan, al 1960 lo Centre d’Estudis Algueresos publica “Renaixença nova”, amb editor responsable Antoni Simon Mossa, que reseixi a publicar dos números. “Bastió, la veu de l’Alguer” és lo següent projecte de periòdic alguerés, que se publica entre lo 1980 i 1982, amb 12 números. Finalment, al 1988 se dona vida a “L’Alguer, periòdic de cultura i informació”, que per 27 anys (1988/2014) és estat una presència fonamental per la promoció cultural de l’Alguer, gràcies sobretot al treball de don Antoni Nughes, que n’era lo cap redactor. Entre los tants mèrits d’aqueixa revista hi és lo fet d’ésser estada un laboratori lingüístic que a poc a poc ha construït un estàndard alguerés, avui acceptat de la major part dels algueresos i de l’Institut d’Estudis Catalans. I per celebrar aqueix important resultat, los responsables presentaran lo periòdic a Barcelona lo pròxim 10 de juny.

L’Alguer, presentaciò de lo llibre “L’home que plantava arbres”

L’ALGUER – Dissabte 23 de abril, a les sis de la tarda, a la sala conferències del Quarter, largo Lo Quarter, Dissabte 23 de abril, a les sis de la tarda, a la sala conferències del Quarter, largo Lo Quarter, a l’Alguer, venguerà presentat lo llibre “L’home que plantava arbres”, traducció en alguerés, a cura de Carla Valentino, del conte “L’homme qui plantait des arbres” de l’escriptor francés de orígine italiana Jean Giono. Publicat al 1953, lo conte de Giono, ambientat en la primera meitat del sècul XX,  és la història de un pastor (successivament apicultor), que, amb un empenyo constant i amb tanta paciència, resixi a fer nàixer una foresta en una vall àrida, a costat de la Provença. Lo tema, encara avui actual, és aquell de l’amor per la natura i de la tutela ambiental, i de com un home, també de sol, amb una gran força de voluntat pot triar de se dedicar a “construir” i no a “destruir” l’ambient natural.
“L’home que plantava arbres” és lo tercer treball de traducció integral de la llengua original de una obra literària de Carla Valentino. Com les altres dues traduccions, “Lo Petit Príncip” de A. De Saint-Exupéry, i “Història d’una lloca marina i de la gata que li ha emparat a volar”, de Luis Sepúlveda, és estada publicada de l’editorial sarda Papiros, de Núoro, i fa part del projecte “La minoranza linguistica di Alghero. Risorsa culturale ed economica. Progetti di tutela e valorizzazione” de l’Òmnium Cultural de l’Alguer, cofinanciat de la Fondazione di Sardegna.

La presentació del llibre “L’home que plantava arbres” és a dins del programa de activitats de “El dia del llibre i de la rosa. Sant Jordi a l’Alguer 2022″ i, oltres a la traductora i vicepresidenta de l’Òmnium Cultural de l’Alguer, Carla Valentino, intervengueran: Stefano Campus, president de l’Òmnium Cultural de l’Alguer; Diegu Corràine, traductor, activista cultural  i director editorial de Papiros Edicions; Gustau Navarro, director de l’Ofici de l’Alguer de la Generalitat de Catalunya.

La presentació és oberta al públic i l’entrada és llibre.

 

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Sabato 23 aprile, alle ore 18, nella sala conferenze del Quarter, in largo Lo Quarter, ad Alghero, verrà presentato il libro “L’home que plantava arbres”, traduzione in algherese, a cura di Carla Valentino, del racconto “L’homme qui plantait des arbres” dello scrittore francese di origine italiana  Jean Giono. Pubblicato nel 1953, il racconto di Giono, ambientato nella prima metà XX secolo,  è la storia di un pastore (successivamente apicultore), che, con un impegno costante e con tanta pazienza, riesce a far nascere una foresta in una arida valle, vicino alla Provenza. Il tema, ancor oggi attuale, è quello dell’amore per la natura e della tutela ambientale, e di come un uomo, anche da solo, con una gran forza di volontà possa scegliere di dedicarsi a “costruire” e non a “distruggere” l’ambiente naturale.

“L’home que plantava arbres” è il terzo lavoro di traduzione integrale da lingua originale di un’opera letteraria di Carla Valentino. Come le altre due traduzioni,  “Lo Petit Príncip” di A. De Saint-Exupéry, e “Història d’una lloca marina i de la gata que li ha emparat a volar”, di Luis Sepúlveda, è stata pubblicata dalla casa editrice sarda Papiros di Nuoro, nel 2021, ed è parte del progetto “La minoranza linguistica di Alghero. Risorsa culturale ed economica. Progetti di tutela e valorizzazione” dell’Òmnium Cultural de l’Alguer, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna.

La presentazione del libro  “L’home que plantava arbres” è inserita nel programma di attività de “El dia del llibre i de la rosa. Sant Jordi a l’Alguer 2022” e, oltre alla traduttrice e vicepresidente dell’Òmnium Cultural de l’Alguer, Carla Valentino, interverranno: Stefano Campus, presidente dell’Òmnium Cultural de l’Alguer; Diegu Corràine, traduttore, attivista culturale e direttore editoriale della casa editrice Papiros; Gustau Navarro, direttore dell’Ufficio di Alghero della Generalitat de Catalunya.

La presentazione è aperta al pubblico e l’ingresso è libero.

 

Barumini, boom di visite nel weekend pasquale

CAGLIARI  – “Una gestione virtuosa che dimostra ancora una volta, pur nelle grandi difficoltà di questi tempi, le enormi potenzialità, anche turistiche, del nostro immenso patrimonio storico e culturale, sul quale vogliamo costruire un nuovo modello di crescita”.

Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta con soddisfazione i dati relativi all’afflusso di visitatori a Barumini, che tra Su Nuraxi, Casa Zapata e il Centro Giovanni Lilliu ha accolto, nel ponte Pasquale, 3505 persone, tornando sui livelli del 2019.

Nell’ultimo anno pre-Covid i visitatori erano stati 3760. Dopo 2 anni nei quali i numeri del ponte si erano fermati a zero, i turisti sono dunque finalmente ritornati a Barumini.

“Il ‘modello Barumini’ – dice il Presidente Solinas – è la scommessa vincente di un sistema perfettamente integrato che, mettendo insieme archeologia, enogastronomia e tradizione, ha creato un circuito virtuoso che rappresenta la prima azienda del territorio. Il grande ritorno dei visitatori conferma il positivo sforzo di promozione fatto dalla Giunta regionale, che fin dal primo momento ha puntato sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio identitario della nostra Isola”.

Archeologia, lingua, cultura, patrimonio paesaggistico, tradizioni, riti, fanno della Sardegna una realtà unica. “L’Italia – dice ancora il Presidente Solinas – è il Paese al mondo che custodisce la maggiore quantità di beni archeologici; un quinto di questi è in Sardegna. Nonostante i libri di storia ne parlino assai poco, migliaia di anni prima della fondazione di Roma in Sardegna è esistito un popolo capace di esprimere una civiltà di altissimo valore, di erigere strutture architettoniche complesse come i nuraghi, il primo esempio di arte statuaria e l’unica ziqqurat del Mediterraneo, quel fenomeno ancora misterioso e magico che sono i pozzi e gli altari sacri legati al culto dell’acqua. A queste testimonianze materiali – una delle quali, proprio Barumini, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità – sono strettamente legate quelle testimonianze immateriali che sono l’emblema della cultura sarda, che in ogni sua declinazione e sfaccettatura esprime il carattere di una terra dalla storia millenaria”.

Grande soddisfazione anche da parte del Segretario Generale della Fondazione, Tonino Chironi. “Il dato relativo al ponte di Pasqua ci conforta e ci sprona a fare sempre meglio nel futuro. Il fascino del nostro patrimonio archeologico – sottolinea Chironi – è un’attrazione formidabile e rappresenta una grande forza economica. La Fondazione  Barumini, infatti, è un esempio di gestione virtuosa, e garantisce il lavoro a oltre 60 persone”. “I numeri più importanti sono quelli de Su Nuraxi”, dice il presidente della Fondazione, Emanuele Lilliu. “Per visitare la fortezza sono stati staccati 1927 biglietti nell’arco delle 3 giornate, 16, 17 e 18. Ma buoni numeri si sono registrati anche a Casa Zapata e nel Centro Lilliu. Un dato davvero confortante – conclude Lilliu – che dimostra quanto sia importante valorizzare, proteggere e rendere fruibile il nostro patrimonio”.

Pasqua ad Alghero, Grotte e musei: orari e nuova illuminazione

ALGHERO – Grotta di Nettuno, Musei cittadini e Parchi Archeologici pronti ad accogliere turisti e algheresi all’insegna della cultura, dell’ambiente e del relax. Alghero ed il suo straordinario patrimonio storico e naturalistico, a cui si affianca una ricca programmazione artistica e culturale, si presenta al meglio. E’ il caso della Grotta di Nettuno, ancora più affascinante grazie alla riqualificazione completa dell’illuminazione.  Nel lungo weekend di Pasqua tutti aperti il luoghi della cultura: non soltanto i tradizionali riti della coinvolgente Settimana Santa ad impreziosire il suggestivo centro storico, aperture straordinarie programmate in tutti i siti. “Il graduale ritorno alla libera fruizione dei musei nel lungo fine settimana di Pasqua, unito alla straordinaria vetrina internazionale del Billie Jean King Cup di tennis con le Nazionali di Italia e Francia, aprono nel migliore dei modi una lunga stagione che vedrà il territorio di Alghero protagonista tra le mete più ambite dell’Isola” sottolinea il presidente della Fondazione, Andrea Delogu.

Di seguito gli orari in vigore fino a martedì 31 Maggio 2022.

MACOR 
Lunedì: 16:30 – 19:00
Martedì: CHIUSO
Mercoledì: 10:30-12:30
Giovedì: 16:30-19:00
Venerdì: 10:30-12:30
Sabato: 10:30-12:30 –  16:30-19:00
Domenica: 10:30-12:30 – 16:30-19:00

MŪSA
Lunedì: 10:30-13:00
Martedì: 17:30-19:30

Mercoledì: CHIUSO
Giovedì: 10:30-13:00
Venerdì: 17:30-19:30
Sabato: 10:30-13:00 – 17:30-19:30
Domenica: 10:30-13:00 – 17:30-19:30

Lunedì di Pasquetta, 18 aprile, il MŪSA sarà aperto in via eccezionale dalle 10:30-13:00 – 17:30-19:30 e il MACOR dalle 10:30-12:30 – 16:30-19:00


ATELIER#3

da sabato 16 aprile:
venerdì: 11:00 – 13:00 / 17:00 – 20:00
sabato: 11:00 – 13:00 / 17:00 – 20:00
domenica: 17:00 – 20:00

 

GROTTA DI NETTUNO

Tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19.00

Attivo il servizio barche NAVISARDA E FRECCE DELLE GROTTE (eventuali dettagli orari/costi qui)

 

AREE ARCHEOLOGICHE

Palmavera tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 – Anghelu Ruju dalle 10 alle 14. Entrambi aperti a pasqua e pasquetta.

Nella foto allegata: la “spiaggia della foca” all’interno della Grotta di Nettuno, mai illuminata fino ad oggi