Alghero, concerti del Verdi: i martedi di Natale

ALGHERO – Per il primo appuntamento, il 14 dicembre alle 19.00, saliranno sul palco Francesca Apeddu al flauto e Maria Luciani alla chitarra. Il duo di musica da camera ha debuttato come Cordas et Bentu Duo nel 2013.  Nel programma della serata troviamo brani di Jaques Ibert, Astor Piazzolla, Atanas Ourkouzounov, Miroslav Tadic e Béla Bartók

Martedì 21 dicembre 2021, alle 20.30 protagonista della serata saranno le sonorità jazz del Brass Quintet, un quintetto di ottoni composto da Emanuele Dau e Dario Zara (trombe), Michele Garofalo (corno), Giuseppe Nuzzaco (trombone) e Roberto Greco (tuba). Il programma della serata troviamo, tra le altre, Just a Croser Walk, Amazing Grace, American Patrol, Londonderry air, Summertime, Buster Keaton Blues

L’ultimo appuntamento martedì 28 dicembre alle 19.00 vedrà l’esibizione di Maristella Patuzzi, talentuosa violinista italosvizzera che ha iniziato la carriera a soli 5 anni, suonando in duo con suo padre Mario. Vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto concerti in Europa, Russia, Asia, Stati Uniti, Africa, Canada, Australia e America Latina.  Nel libretto di sala si leggono Astor Piazzolla, Sergej Prokofiev, Niccolò Paganini, Eugène-Auguste Ysaÿe e Heinrich Wilhelm Ernst. Tutti i concerti sono gratuiti, per partecipare è necessaria la prenotazione on line e il Green Pass.

Patrimonio culturale, 2milioni: c’è anche l’Egea di Fertilia

CAGLIARI – Nella programmazione degli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna, sono stati previsti diversi interventi di competenza del Servizio patrimonio culturale, editoria e informazione della Regione per un importo complessivo di due milioni e 255 mila euro, di cui due milioni e 155 mila euro per l’anno 2021 e 100 mila euro per l’anno 2022. L’Assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, precisa che la Regione promuove e coordina progetti per la valorizzazione dei beni culturali, l’organizzazione delle connesse attività, l’allargamento delle capacità e delle competenze di fruizione culturale. Interventi, ricorda l’assessore legati all’Identità culturale e della conoscenza del vasto patrimonio della Sardegna attraverso una politica organica di rilancio culturale del territorio regionale. La realizzazione di tali interventi si attua attraverso azioni di riqualificazione, conservazione e restauro del patrimonio culturale della Sardegna. “Si tratta – sottolinea Biancareddu – di azioni di carattere strutturale per il restauro e recupero del patrimonio, la messa in sicurezza dei siti e lo scavo archeologico e più in generale alla creazione di spazi idonei anche all’erogazione di servizi finalizzati alla fruizione del patrimonio, nella convinzione che tali interventi costituiscano un’opportunità non trascurabile di sostegno all’economia locale per le Comunità, in termini di incremento dell’occupazione, di indotto e di orientamento, con conseguente rafforzamento dell’offerta turistico-culturale.” I contributi andranno per gli interventi di restauro conservativo della Chiesa parrocchiale San Giorgio di Donori, per la Chiesa di San Simplicio ad Olbia, per la manutenzione della Chiesa San Pietro dei Pescatori di Cagliari, la Chiesa di San Pietro a Pirri, messa in sicurezza della parrocchia San Nicolò di Guspini, per il Complesso di Santa Caterina di Elmas, il rifacimento della copertura del Convento dei Frati Cappuccini di Sorso, per il Convento di Sant’Antonio di Cagliari, la messa in sicurezza della Chiesa campestre di Birori, la Chiesa di San Leonardo a Dualchi, il restauro conservativo della Chiesa di San Nicola ad Orroli, la manutenzione del Museo d’Arte contemporanea di Lula, la Parrocchia Immacolata Concezione di Stintino. Inoltre, l’implementazione, digitalizzazione e classificazione di atti di interesse storico dell’Archivio Storico di Sassari, la digitalizzazione dell’Ecomuseo EGEA di Fertilia, manutenzione del Parco archeologico di Santa Cristina a Paulilatino ed un contributo per la campagna di scavi archeologici del sito nuragico di S’Iscobalzu ad Osidda

Grazia Deledda: presentata la giornata celebrativa

CAGLIARI – È stato presentato questa mattina nella sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari il programma della giornata celebrativa dal titolo “Ricordo del Premio Nobel Grazia Deledda – La Donna che non mise limiti alle Donne” che si svolgerà venerdì 10 dicembre, alle ore 10:30, nell’aula del Consiglio Regionale della Sardegna alla presenza del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. A 150 anni dalla nascita e a 94 anni dalla consegna del Premio Nobel, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais ha voluto ricordare l’importanza di “questa figlia di Sardegna che ha rappresentato in modo esemplare la nostra cultura e la nostra identità, grazie a uno stile che giustamente ha avuto un riconoscimento internazionale”. La presenza della terza carica dello Stato, ha ricordato Pais, dimostra la grande attenzione di tutti i livelli istituzionali nei confronti di Grazia Deledda. L’auspicio, secondo il presidente dell’Assemblea, è che da parte delle scuole ci sia maggior attenzione nei confronti di una scrittrice che ancora oggi si studia poco. Il direttore artistico del ricco programma promosso dal comitato istituzionale guidato dalla Provincia di Nuoro, il giornalista Anthony Muroni, ha posto l’accento sul carattere internazionale delle attività che verranno promosse per tutto il 2022 per celebrare i 150 anni della nascita della scrittrice sarda, con eventi che si svolgeranno a Stoccolma (Svezia), San Pietroburgo (Russia) ed Emirati Arabi Uniti (Dubai). Dopo le giornate di Nuoro (con la presenza del Presidente della Regione Christian Solinas) e Roma (convegno al Senato con la presidente Maria Elisabetta Casellati e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini) quello di Cagliari è il terzo appuntamento di carattere istituzionale messo in campo per celebrare l’unica donna italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Premio consegnato proprio il giorno 10 dicembre del 1927.

La giornata in Consiglio regionale si aprirà con l’introduzione musicale di Piero Marras: il cantautore eseguirà un brano “tributo a Grazia”. Dopo gli interventi dei presidenti Pais e Fico, l’attore Giovanni Carroni presenterà una lettura tratta dal romanzo “Canne al vento”. A seguire le relazioni di Costantino Tidu (Amministratore della Provincia di Nuoro) e Andrea Soddu (Sindaco di Nuoro). Seguiranno gli interventi della scrittrice Neria De Giovanni (“Grazia e il Nobel”), del collettivo delle scrittrici sarde Chiara Miscali, Valeria Usala, Valeria Pecora e Cristina Caboni, una lettura del giovane scrittore sardo Matteo Porcu e la performance del giornalista Giacomo Mameli (“Deledda nella lezione di Carlo Bo”). Chiuderà i lavori il presidente della Regione Christian Solinas. Nel corso della conferenza stampa, è intervenuto anche l’amministratore della Provincia di Nuoro Costantino Tidu che ha illustrato l’importanza del progetto è “150 anni di Grazia. Una donna dei nostri tempi”, il più importante della storia dell’autonomia sarda dedicato alla scrittrice sarda il cui messaggio – per la forza e lo stile della sua poetica – è caratterizzato da una grandissima modernità. Tidu ha ricordato come la scrittrice abbia saputo vincere la diffidenza e l’ostilità dell’ambiente in cui ha vissuto, a partire da quello nuorese, rompendo schemi culturali in cui alla donna veniva sempre dato un ruolo minore rispetto all’uomo. L’attualità del pensiero di Grazia Deledda è non aver mai sottaciuto sulla condizione femminile del tempo, invocando parità effettiva e non formale. Un riscatto che è anche un messaggio per il popolo sardo e per le sue rivendicazioni. L’incontro con la stampa si è chiuso con la proiezione dello spot celebrativo che verrà trasmesso prossimamente dalle emittenti televisive regionali e nazionali. Lo spot è stato realizzato dal creativo Giorgio Pitzianti: “La voce narrante ci guida nel cuore di Grazia e recita un estratto del testo che lei stessa scrisse e proclamò in occasione del ritiro del Nobel. La scelta dei sottotitoli in sardo, vuole simboleggiare come dietro ad ogni opera letteraria della Deledda ci fosse la propria identità e le proprie radici, alle quali lei mai ha rinunciato ma piuttosto ne hanno esaltato la personalità e la creatività. Lo spot porta – ha concluso Pitzianti – un messaggio valido per la società contemporanea: Nessuna donna deve rinunciare a essere sé stessa nella sua totalità nemmeno dinanzi alle più ignobili declassazioni sociali che permangono solo nell’ignoranza”.

Play Alghero al Future Film Festival

ALGHERO – L’esperienza di Alghero e il rivoluzionario sistema integrato al game design che la Fondazione presieduta da Andrea Delogu sta sperimentando e mettendo a punto per promuovere il suo patrimonio artistico e culturale, al centro del Future Film Festival 2021, inaugurato nelle giornate del 1 e 2 dicembre con l’anteprima a Modena, appena nominata Città Creativa Unesco per le Media Arts. Fabio Viola, game designer tra i più affermati, fresco di selezione tra i 12 nominati come Italian Tech Person of the Year e coordinatore del progetto Play Alghero, ed Eleonora Cattogno, referente per la Fondazione Alghero per MED GAIMS, il progetto finanziato dal programma ENI CBC MED 2014 -2020 con un contributo di 2.1 milioni di euro, hanno preso parte a “Mode on: Gamification”, conferenza sulla gamification dalle esperienze italiane, come quella di Alghero, al Centre Pompidou, coordinata dal giornalista Maurizio di Fazio. Organizzata da Doc Servizi e dalla sua area Doc Games, Comics & Cartoons, che associa professionisti di rilievo nei campi delle nuove tecnologie e dei new media, la manifestazione di carattere internazionale ospita quest’anno proiezioni e contenuti legati al mondo dell’animazione, workshop sulla realtà aumentata e virtuale, con esperti di gamification e professionisti del settore.

“Quella che vede protagonista la città è un’esperienza da sviluppare e far conoscere all’esterno. Una scommessa che punta sulle nuove generazioni, che partendo dal gioco e da un patrimonio storico ben identificabile come quello di Alghero si rivolge a decine di milioni di potenziali fruitori” sottolinea il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu. Proprio in queste settimane si chiude la fase di test e visite studio nei paesi partner con i rappresentanti del Dipartimento della Cultura del Ministero Libanese e dell’Università Americana di Beirut, della Fondazione I2CAT (Barcellona) e dell’Agenzia di Innovazione Neapolis di Vilanova i La Geltru, dell’Università JUST e il Dipartimento delle Antichità giordano, partner della Fondazione Alghero nel progetto europeo MED GAIMS. Un percorso sviluppato nei quattro paesi che ha portato alla realizzazione di dieci giochi, sia fisici e digitali, finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale dei territori coinvolti, disponibili a partire dall’estate 2022.

Due ancore dell’Ammiragliato del ‘700 al Mase

ALGHERO – Dai fondali del mare di Alghero al M.A.S.E. Nel mese di novembre sono state posizionate all’ingresso del Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero, due ancore di tipo “Ammiragliato del ‘700”, che sostavano da qualche anno in una delle officine del Comune di Alghero. L’interessamento per la posa è partito dal Sindaco di Alghero Mario Conoci e, in concerto con il Parco Naturale Regionale di Porto Conte Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, sono stati attivati i rispettivi operai che hanno posato le due ancore proprio all’ingresso della sede del Museo, una Torre Aragonese edificata nel 1572, che per lungo tempo è stata anche di competenza della Regia Marina ed in seguito della Marina Militare. Il primo a visionare i due reperti, accompagnato per una visita privata dall’avv. Fabio Bruno, è stato l’Ammiraglio Mario Rino Me, già capo di Gabinetto presso il Comitato Militare della Nato, che, con l’aiuto del Capitano Chiappetta, Idrografo della Marina Militare, ha potuto datare i due importanti manufatti. Soddisfatto il direttore artistico del M.A.S.E. Massimiliano Fois che ha dichiarato: “ogni oggetto, anche un piccolo chiodo, nasconde dietro di sé una storia, ed i musei, sono luoghi dove le storie vengono rivelate a tutti” e ancora “le due ancore, fanno parte della storia del nostro territorio, ma a quale vascello appartenevano? A quale Brigantino? Per ritornare alla metafora del chiodo, quale dipinto sorreggeva? Tutte le ipotesi sono aperte”, chiude Fois.

Omaggio alla Deledda, Nemapress a “Più libri, più liberi”

ALGHERO – Dal 4 all’8 dicembre riprende in presenza Più libri più liberi la Fiera Nazionale del libro di Roma ospitata alla Nuvola dell’EUR. Martedì 7 dicembre alle ore 14 nella sala Giove la Nemapress edizioni presenta un doveroso omaggio per i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, (Nuoro, 27 settembre 1871),  l’unico premio Nobel femminile delle lettere italiane, assegnatole nel 1927. Grazia Deledda dopo il matrimonio si trasferì a Roma nel 1900 e vi rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1936. A parlarne saranno Stanislao de Marsanich, in quanto Galtellì, paese dove sotto il nome di Galte in cui Grazia Deledda ha ambientato “Canne al vento”, il suo romanzo più famoso, fa parte della Rete dei Parchi letterari di cui de Marsanich è presidente.

Giovanni Santo Porcu, sindaco di Galtellì, che illustrerà come nel nome di Grazia Deledda un’intera comunità ha saputo realizzare la micro-economia di accoglienza culturale portando avanti notevoli iniziative ed eventi tra cui il Premio Internazionale “Canne al vento”.

Infine sarà Neria De Giovanni, direttora editoriale della Nemapress e presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari, ad illustrare la fondamentale presenza della Deledda nel panorama letterario nazionale ed internazionale. La De Giovanni è autrice di 17 volumi su Grazia Deledda di cui 8 pubblicati con la Nemapress presente in Fiera con un proprio Stand: D03.

Lunedì 6 dicembre saranno gli autori Nemapress che presenteranno le loro opere nella sala Nettuno sempre alle ore 14: Giuseppe Procaccini con il romanzo “Vite all’incrocio”, Antonio Maria Masia con le poesie di “I silenzi di pietra”, Danila Marsotto con il romanzo giallo “ Le stelle in parallelo” e Mario dal Bello con “Il paradiso”.

Alghero, torna “La Nostra Cançò”

ALGHERO – Torna “La Nostra Cançò”, la grande rassegna della canzone algherese in programma sabato 11 e domenica 12 dicembre, al Teatro Civico, organizzata dall’Associazione Culturale Cabirol nell’ambito del calendario degli eventi del Cap d’Any de l’Alguer. Due serate con i protagonisti e gli interpreti più noti, affiancati da voci nuove che proporranno le più belle canzoni della tradizione.  Maria Dolores Silanos, Gina Marrosu, Franco Mulas, Antonello Colledanchise, Angelo Maresca, Franco Cano, Elisabetta Caria, Piero Sotgiu, Liliana Cocco, Loredana Pais, Gabriella Caria, si alterneranno sul palco interpretando canzoni di tutti i più grandi autori algheresi, da Pasqual Gall a Pino Piras, da Antoni Cao a Ceravola, a Francesco Chessa, Nannarelli, Josep Loi, Ciro Fadda, Rafael Catardi  e a tanti altri ancora. Presenta le serate Elisabetta Dettori.

Un’orchestra guidata dal maestro Raimondo Dore accompagna gli interpreti e soprattutto garantisce l’alto livello musicale, improntato dalla presenza di musicisti professionisti, quali Bachisio Ulgheri e Antonio Fortunato alle chitarre, Paolo Zuddas alle percussioni, Pierino Dore alla viola, Gianluca Porcu al basso, per una formula che mette in rilievo la qualità della canzone algherese. Il progetto de “La Nostra Cançó” già collaudato con grande successo nelle stagioni 2007/2008, nasce con la volontà di tenere vivo il grande valore della canzone popolare algherese, una parte importante del patrimonio linguistico e culturale della nostra città.   L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione Alghero, con il Patrocinio dell’Amministrazione comunale. La prevendita  inizia dal 3 dicembre presso la Torre di San Giovanni. Il costo del biglietto è di 8 euro. Info 3498024059. Inizio spettacoli ore 20,30.

Monumenti Aperti ad Alghero, il Parco c’è col Calich

La XXV edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV, per il suo settimo fine settimana sabato 4 e domenica 5 dicembre arriva ad ALGHERO dove grazie alla volontà e l’impegno dell’amministrazione comunale e alla passione dei volontari, si potranno visitare 4 monumenti: l’Aeroporto Militare, la Cattedrale di S. Maria, il MACOR Museo del corallo e il MUSA Museo Archeologico di Alghero e esplorare la città attraverso 4 itinerari. Nello stesso fine settimana in Sardegna saranno aperti i monumenti a Castelsardo, Muravera, Ossi, Padria, Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta, mentre nella penisola a Cantù, Como e Montorfano. Con queste parole l’amministrazione comunale di Alghero accoglie i visitatori nella sua edizione numero diciannove: Alghero celebra la grande festa della cultura che si rinnova e migliora ogni anno e raccoglie attorno al patrimonio della città tantissima attenzione. Questa edizione, nonostante l’emergenza sanitaria che ha imposto una rimodulazione dell’iniziativa in termini logistici e di fruizione, continua a rappresentare un motivo di forte valenza culturale per la città. Alghero tra le prime in Sardegna ha proposto Monumenti Aperti, mettendo in vetrina il suo unico patrimonio artistico, storico e culturale che racconta secoli di storia intrisi di una particolarità linguistica che attribuisce suggestione e interesse. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato 4 e domenica 5 dicembre secondo gli orari consultabili sul sito www.monumentiaperti.com. L’Associazione Volontari Pensiero Felice Onlus è a disposizione per accompagnare le persone con disabilità per la visita ai monumenti accessibili nella giornata di sabato 4 dicembre dalle 15 alle 18 e domenica 5 dicembre dalle 10 alle 13. Informazioni e brochure della manifestazione anche in lingua straniera presso l’ufficio informazioni turistiche in Via Cagliari 2 e sul sito ufficiale di Alghero Turismo https://www.algheroturismo.eu/ Questi i 4 monumenti aperti: l’Aeroporto Militare fu inaugurato il 28 marzo 1938 e gli edifici, come tuttora visibili, presentano l’architettura tipica dell’epoca “denominata tipo Balbo” che ancora oggi è possibile notare in altri aeroporti. L’aeroporto è rimasto continuativamente operativo durante la guerra e alla squadriglia del gruppo da ricognizione delle Forze Alleate di stanza all’aeroporto, venne assegnato, dopo la reintegrazione, il pilota-scrittore francese Antoine De Saint-Exupéry a cui è stata dedicata la sala transiti; la Cattedrale di S. Maria la cui costruzione ebbe inizio nella seconda meta del XVI secolo, ed è caratterizzata da un imponente pronao neoclassico, progettato nel 1862 dall’ingegnere Michele Dessi Magnetti, addossato all’antica facciata rinascimentale; il MACOR Museo del corallo ospitato all’interno di Villa Costantino, rappresenta per la Città di Alghero un primo “tassello” di un articolato sistema di presidi culturali denominato Musei Alghero, parte integrante di un moderno e aggiornato strumento di conoscenza e valorizzazione della storia della città e del suo territorio e infine il MUSA Museo Archeologico di Alghero, nato per acquisire, custodire e comunicare la memoria storica, sociale e culturale della città, conserva reperti riconducibili ai primi insediamenti umani nel territorio, dal Neolitico fino al Medioevo. Sono poi previsti 4 itinerari che si svolgeranno sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20: Itinerario delle chiese cittadine dedicate alla Madonna: un percorso tra i monumenti sacri edificati in onore della Madonna, alla scoperta della storia di Alghero attraverso le chiese della città antica: la Cattedrale di Santa Maria Immacolata, la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa del Rosario, la Chiesa della Misericordia e la Chiesa del Carmelo. L’Itinerario delle chiese cittadine dedicate ai Santi è un percorso tra le chiese della città e le antiche tracce degli edifici ecclesiastici ormai non più esistenti, in cui si ripercorre il legame tra Alghero e i santi a cui i cittadini sono devoti: la Chiesa di San Michele, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di Santa Barbara, la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa di Santa Chiara. Itinerario Las Tronas: dal giardino alla villa. Arte, storia e società: Villa Las Tronas venne edificata intorno al 1880, per opera del conte Alessandro di Sant’Elia. In origine adibita a casotto di caccia, ha subito importanti trasformazioni che ne hanno modificato l’assetto originario dando all’edificio la fisionomia di castello medievale, secondo la moda diffusa tra le famiglie nobiliari nei primi decenni del XX secolo. La villa per diversi anni è stata luogo di villeggiatura per nobili e letterati. Vi hanno soggiornato alcuni membri della casa Savoia e della famiglia imperiale dei Romanov; lo scrittore e aviatore Antoine de Saint Exupery. Sul finire degli anni ‘50, la villa ebbe nuovi proprietari che la adibirono a hotel, in cui hanno soggiornato, tra gli altri, il drammaturgo Samuel Beckett; gli attori Virna Lisi, Liz Taylor e Richard Burton; le cantanti Gianna Nannini e Madonna; e infine l’ Itinerario naturalistico del Calich (solo la mattina dalle 9 alle 13) con la laguna del Calich, parte integrante del parco di Porto Conte, che è uno dei siti naturalistici più significativi della Riviera del Corallo e di tutta la Nurra. La zona umida comunica col mare attraverso il grande canale di Fertilia, accogliendo il porticciolo della borgata, il cui insediamento originario era esattamente il villaggio Calich. Laddove si affaccia sul mare, la laguna è sovrastata dai ruderi di un ponte di epoca romana, poi ricostruito nel Medioevo. Il racconto in diretta della XIX edizione locale di Monumenti Aperti ad Alghero si svolgerà sui canali Facebook @alghero.monumentiaperti; @monumentiaperti e Instagram @algheroturismo @MONUMENTI APERTI ONLINE. L’EDIZIONE 2021 Rispetto a quella del 2020, quella di quest’anno sarà una edizione prevalentemente in presenza che vedrà, finalmente, il ritorno dei ragazzi nei monumenti, nelle strade e nelle piazze, pur con il mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza. Per poter visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà infatti richiesta la prenotazione. Pur essendo infatti non più obbligatoria la distanza interpersonale nei luoghi della cultura, Imago Mundi, in accordo con le amministrazioni partecipanti, preferisce gestire comunque prudentemente la partecipazione a visite e itinerari, evitando gli assembramenti. Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito www.monumentiaperti.com e visitando la pagina dedicata al singolo comune. Per Informazioni sulle prenotazioni si può scrivere a prenotazioni@monumentiaperti.com Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti che Monumenti Aperti ha ricevuto a partire dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica che si unisce al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che affianca la manifestazione per la prima volta, oltre a quelli inviati dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari. Sono 27 i comuni sardi che aderiscono alla manifestazione, cui se ne aggiungono 7 nella penisola: 23/24 ottobre Cossoine e Gavoi; 30/31 ottobre Bosa, Castiadas, Genoni, Iglesias, Oristano e Villaputzu; 6/7 novembre Santo Stefano Belbo (Piemonte); 13/14 novembre Cagliari; 20/21 novembre Neoneli, Ploaghe, Pula, San Gavino Monreale e Quartu Sant’Elena; 27/28 novembre Cuglieri, Monastir, Porto Torres e Serrenti; 4/5 dicembre Alghero, Cantù, Castelsardo, Como, Montorfano, Muravera, Ossi, Padria (solo 5 dicembre), Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta; 11/12 dicembre Bitonto, Ferrara e Roma (solo 11 dicembre).

NORME DI SICUREZZA La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni di legge, l’accesso a tutti i luoghi della cultura al chiuso e all’aperto sarà consentito solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass ottenuto anche con l’esecuzione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo). L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 non si applica nel caso in cui gli eventi si svolgano in piazze, vie o parchi pubblici. Sono esenti dall’obbligo del Green Pass bambini sotto i 12 anni e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione in possesso di idonea certificazione medica. Durante le visite sarà̀ in ogni caso sempre necessario rispettare tutte le norme di sicurezza: indossare la mascherina, evitare di creare assembramenti, disinfettare le mani con gli appositi gel posizionati lungo i percorsi. Per tutte le informazioni dettagliate su disposizioni e orari delle edizioni locali consultare le pagine dedicate.

La nit de San Pasqual, mini-serie su Sardegna Live

ALGHERO – È stata presentata ad Alghero, nel corso di un incontro partecipato e suggestivo, “La Nit de San Pasqual”, una miniserie web di genere documentario prodotta da Sardegna Live, con il contributo della Regione Sardegna, bando Imprentas dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, per la regia di Marco Antonio Pani. Il lavoro racconta, con la voce dei sopravvissuti, la storia del bombardamento anglo-americano che il 17 di maggio del 1943, la notte di San Pasquale, colpì il centro storico di Alghero, uccidendo circa centocinquanta civili, la metà dei quali in tenera età.

“La Nit de Sant Pasqual vuole essere un regalo per la città di Alghero – dice Roberto Tangianu, responsabile della produzione di Sardegna Live -. Un omaggio che ha una valenza culturale, storica e che lascia spazio a emozioni e suggestioni. Siamo orgogliosi di aver sostenuto e prodotto un lavoro come questo che da una parte esalta il catalano e che dall’altra aiuta a tenere viva la nostra memoria storica”. In un’altalena di racconti, foto e filmati d’epoca, musica e animazioni pittoriche, la serie serve anche per ricordare la vita quotidiana del centro storico di Alghero nei tempi andati, quando la semplicità e la solidarietà erano più che valori radicati, l’unico modo di vivere possibile. Il documentario è impreziosito dalla canzone originale di Claudia Crabuzza, che sottolinea con trasporto ed emotività ogni passaggio. La fotografia e le riprese sono di Bruno Cattari, l’animazione pittorica di Paolo Bandinu, mentre l’esperta linguista per l’algherese è Giuliana Portas. La presentazione della miniserie web, organizzata da Sardegna Live, si è tenuta presso l’Enoteca della cantina di Santa Maria La Palma in collaborazione col CSC di Alghero della Società Umanitaria. “Lavorare a La nit de Sant Pasqual – dice il regista Marco Pani – è stata una sfida nuova per me perché non avevo mai realizzato un documentario pensato per la serialità. Farlo, per raccontare in algherese la storia del bombardamento di Alghero ha rappresentato un po’ la chiusura dl un ciclo iniziato nel 2009 con una lunga serie di interviste a testimoni di quei giorni, testimoni che oggi purtroppo, per la maggior parte, non ci son più. È stato bello raccogliere nuove testimonianze ma allo stesso tempo poter rendere onore a quelle persone valorizzando i loro racconti.

Da quel 2009 ad oggi sono stati realizzati altri meritevoli lavori documentari sullo stesso tema, per cui era importante per me trovare una chiave narrativa ed estetica  nuova e diversa e in questo mi ha aiutato moltissimo il fatto di essermi avvalso della collaborazione di Claudia Crabuzza, con la sua canzone Lluna i pols, ispirata a una delle tante storie raccolte durante il lavoro, e appositamente composta come sigla della serie, delle musiche di Fabio Sanna, e delle ispirate animazioni pittoriche di Paolo Bandinu”. La serie, realizzata con la collaborazione della Società Umanitaria di Cagliari, Carbonia e Alghero e con le immagini provenienti dall’Archivio della Cineteca Sarda La tua memoria è la nostra storia, andrà online su Sardegna Live ogni lunedì, alle 21, a partire dal 29 novembre.