Dall’altra parte del mare arriva Liz Moore con “Il mondo invisibile”

ALGHERO – Sabato 18 settembre alle 20.15 nel cortile della parrocchia di N.S. della Mercede ad Alghero, prende il via la parte internazionale del festival Dall’altra parte del mare. Ospite della manifestazione algherese sarà la scrittrice e musicista americana Liz Moore, una delle voci più originali e interessanti della letteratura statunitense contemporanea. Dopo il successo de “Il Peso” (Neri Pozza) e “I cieli di Philadelphia” (NNE) arriva sui banconi delle librerie italiane con il nuovo romanzo “Il mondo invisibile”, sempre pubblicato da NNE: Un viaggio negli albori dell’informatica in cui si mescolano storie di complessi rapporti familiari, misteri del passato e una sapiente tecnica narrativa.

Ada Sibelius ha dodici anni, non ha mai conosciuto sua madre e vive con il padre David, un genio dell’informatica che dirige un importante laboratorio nella Boston degli anni Ottanta, dove si lavora su ELIXIR, un programma per replicare il linguaggio umano. Per Ada David è tutto, la sua infanzia trascorre tra la casa e il laboratorio del padre, e la sua fantasia è affascinata dall’esattezza di formule e codici. Ma quando la mente di David inizia a vacillare, Ada viene affidata a una collega, Liston, che la cresce insieme ai suoi trefigli. Ada scopre così la vita normale da cui è stata protetta fino a quel momento, e cerca di adattarsi senza tradire quel padre eccentrico e sfuggente, sulla cui identità inizia a emergere più di un dubbio. Anni dopo, ormai adulta e professionista insoddisfatta nella Silicon Valley, Ada riprende la ricerca della verità su di sé e sulla propria famiglia, una verità nascosta in un codice enigmatico che David le ha affidato.

Dopo I cieli di Philadelphia, Liz Moore torna con un libro profondo e appassionante che si legge d’un fiato. E ci parla dell’infinito potere dell’amore, capace di infondere una misteriosa tenerezza persino al rapporto tra uomo e tecnologia, e di travalicare i limiti e le inesattezze della vita.

Liz Moore è una scrittrice e musicista americana, e insegna Scrittura creativa alla Temple University di Philadelphia. Il suo romanzo Il peso (Neri Pozza 2012) è stato selezionato per l’International IMPAC Dublin Literary Award. Dopo aver vinto il Rome Prize nel 2014, l’autrice ha trascorso un anno all’American Academy di Roma, dove ha completato la stesura di The Unseen World, di prossima pubblicazione per NNE.

Sabato al Parco la “Giornata del Creato”

ALGHERO – Una iniziativa che ha luogo, nella sua ormai 4^ edizione, grazie alla virtuosa collaborazione tra L’Ente Parco, La Diocesi di Alghero-Bosa ed il Comune di Alghero. E’ da tutti riconosciuto che la crisi pandemica ha reso palesi le contraddizioni del nostro modello di sviluppo economico e sociale: emergenza climatica, migrazioni, frequenti calamità naturali, inquinamento delle acque, e sbilanciamento del rapporto uomo-natura, sono tutti segnali su cui gli Stati e gli organismi sovranazionali manifestano, ormai ufficialmente, le loro serie preoccupazioni per il futuro dell’Umanità. In tal senso, si rivela molto propizia e preziosa l’Enciclica “Laudato Si'” di Papa Francesco: l’invito, rivolto alle Istituzioni come anche alle singole persone, di modificare gli attuali stili di vita volti alla esaltazione del consumismo e funzionali esclusivamente alle dinamiche economiche.

Le buone relazioni umane, nella famiglia e nella società, sono in crisi; si assiste anche ad un imbarbarimento dei rapporti fra istituzioni ed il neoaccentramento dei poteri costituiscono la espressione più evidente. Modificare gli attuali stili di vita significa ridare spazio alla dimensione comunitaria, soprattutto alle Comunità Locali primi fra tutti i Comuni. L’incontro ed il confronto costruttivo sono gli antidoti all’attuale clima di indifferenza proprio della cultura odierna. Ricercare nuovi stili di vita volgendo ogni risorsa, personale ed istituzionale, verso ciò che è il Bene Comune. Garantendo il Bene Comune si tutelano soprattutto le componenti più fragili della società, ad iniziare dagli strati di popolazione più giovane come anche di quella più anziana.

Camminare insieme è l’impegno che Il Vescovo di Alghero-Bosa, Padre Mauro, Insieme con il Comune di Alghero e l’Ente Parco di Porto Conte-Area Marina Protetta Capo Caccia -Isola Piana, intendono portare avanti nel convincimento che l’attuale situazione di crisi è superabile soltanto attraverso precise dinamiche di partecipazione propositiva. L’evento prevede la Lectio Magistralis del Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa, Padre Mauro Maria Morfino e gli interventi del Direttore Mariano Mariani, Gavino Muntoni, Direttore Generale del Corpo Forestale e Ambientale della Prov. di Sassari, Alberto Cosseddu, Dottorando in Filosofia e docente del Liceo di Pozzomaggiore. Tra gli invitati il Sindaco di Scano Montiferro Antonio Flore e il Sindaco di Sennariolo Gianbattista Ledda. Coordinerà l’evento Franco Arcamone, dell’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro.

Alghero, la nostra storia: questa grande sconosciuta

ALGHERO – A Napoli si è riscoperta l’acqua di mare. Sul “Venerdì” di Repubblica del 27 agosto scorso, nella rubrica “Scienze” mi ha colpito l’articolo di Ilaria Urbani dal titolo: “Pane all’acqua di mare per difendere il Pianeta”. Il pezzo, ricco di dati e di riferimenti scientifici, informa su un esperimento, chiamato Breadforfuture – per ricordarci che ormai esiste solo la lingua inglese e che Greta Thunberg è sempre più un punto di riferimento mondiale – frutto dell’incontro tra un ricercatore del CNR di Portici, Giuseppe Sorrentino, e un panettiere di Napoli, Rodolfo Molettieri. La grande scoperta, secondo Molettieri, “consiste nell’utilizzo dell’acqua di mare nel processo produttivo”.
A questo punto ho interrotto la lettura e mi è spuntato un sorriso leggermente spocchioso. Ma come? Dopo sette o otto secoli di pane impastato con farina e acqua del “pou salit”, ad Alghero, qualcuno scopre adesso l’acqua di mare?
Le donne algheresi, sin dalla fondazione del centro abitato hanno usato a profusione l’acqua salmastra del “pou salit” per il “pa punyat”, il “pa de sòu” e per tutte le altre varietà di pane, tra le quali il “bescuit”, diventato poi “galeta”, ed oggi scopriamo che a Napoli hanno inventato il pane all’acqua di mare per salvare il pianeta?
Poi mi fermo a riflettere e mi rendo conto che l’incapacità di trasferire informazioni sulla propria storia e le proprie tradizioni è un limite che si sconta. Se avessimo diffuso e fatto conoscere la secolare pratica locale di confezionare il pane con l’acqua salmastra ricavata dal “pou salit”, il ricercatore del CNR e il panificatore napoletano non avrebbero potuto attribuirsi il merito di questa grande ed importante scoperta.
La nostra storia: questa grande sconosciuta!

Tonino Budruni, professore, storico e scrittore

Riparte la stagione, ritorno in Teatro per il Cedac

ALGHERO – Si alza il sipario sulla Stagione di Prosa Danza e Teatro Circo 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Civico di Alghero, con il sostegno della Fondazione Alghero e il patrocinio del Comune di Alghero: undici titoli in cartellone tra settembre e aprile tra immortali capolavori e testi di autori contemporanei per affrontare temi importanti e attuali. Viaggio sul filo delle storie e delle emozioni con i nomi di punta della scena italiana e internazionale da Laura Curino e Lucia Vasini a Jurij Ferrini, da Marisa Laurito a Edy Angelillo con Paolo Triestino e Giancarlo Ratti, Giorgio Colangeli (David di Donatello per “L’aria salata”), Valentina Valsania, Roberto Turchetta, Laura Nardi e Luchino Giordana, l’inviato speciale de “Le Iene” Shi Yang Shi, oltre a registe come Cristina Pezzoli e Serena Sinigaglia.

In cartellone classici come “Le allegre comari di Windsor” e “L’uomo, la bestia e la virtù” ma anche l’intrigante “Vertigine di Giulietta” ispirata alla celebre tragedia shakespeariana, accanto a testi come “Lucido” del regista e drammaturgo argentino Rafael Spregelburd per un feroce e grottesco ritratto di famiglia “in un inferno” e “Home, I’m Darling” della drammaturga e sceneggiatrice britannica Laura Wade per una riflessione sui fragili equilibri della vita di coppia, sull’emancipazione femminile e la libertà di scelta alle soglie del terzo millennio. Il ruolo delle donne nella società nell’Italia del Novecento, tra il mondo rurale e la realtà operaia è al centro de “L’Anello Forte” dall’omonimo saggio di Nuto Revelli, una storia d’amore e d’amicizia con “Que Serà” di Roberta Skerl e un vivace affresco della società in “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, che mostra una Napoli non “da cartolina”, tra destini incrociati, amarezza e rabbia, eros e tabù.

Il gioco delle passioni ne “I Temperamenti dell’Amore” del Balletto di Siena sulle note di Ludwig van Beethoven e un’indagine alla riscoperta dell’«universalità dell’essere umano» oltre i pregiudizi con “Without Color” di Gruppo e-Motion con le coreografie di Francesca La Cava che mette al centro «il corpo, la sua pelle» su cui sono impressi i segni, le tracce del vissuto. Una vita tra due mondi e due culture in “Arle-Chino / Traduttore-traditore di due padroni” di e con Shi Yang Shi in cui l’eclettico attore di teatro, tv e cinema e “inviato” de “Le Iene”, racconta la sua storia: nato in Cina e trasferitosi in Italia a undici anni con la madre, il protagonista incarna il dilemma degli immigrati, con radici e legami in più continenti, nella ricerca della propria identità.

Un cartellone ricco e variegato, che spazia dal Teatro Circo alla Danza, alla Prosa per raccontare il presente attraverso la trasfigurazione delle arti sceniche e attrarre e coinvolgere differenti fasce di pubblico, offrendo a spettatori e abbonati una vetrina sulle più interessanti produzioni del panorama nazionale, con raffinate e immaginifiche mises en scène, intriganti performances e progetti originali che arricchiranno la vita culturale della città con preziosi spunti di riflessione sul mondo contemporaneo.

IL CARTELLONE

Il sipario si alza su “Vertigine di Giulietta” della Compagnia blucinQue in co-produzione con Fondazione Cirko Vertigo, in cartellone giovedì 9 settembre alle 21 a Lo Quarter di Alghero (fuori abbonamento): ouverture all’insegna del nouveau cirque con la pièce liberamente ispirata a “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, con ideazione, coreografia e regia di Caterina Mochi Sismondi. Sotto i riflettori Alexandre Duarte, Elisa Mutto, Federico Ceragioli, Vladimir Ježić, Rio Ballerani e Michelangelo Merlanti sulle note del violoncello di Beatrice Zanin (che firma anche il sound design dello spettacolo), danno vita a «una composizione onirica in cui corpi in movimento, luce e musica sono voci di un medesimo canto d’amore e riconoscenza».

La Stagione 2021-2022 entra nel vivo – dopo l’affascinante “preludio” en plein air – a partire da ottobre al Teatro Civico di Alghero: focus sulla “diversità” e sull’«universalità dell’essere umano» mercoledì 13 ottobre alle 21 con “Without Color – Trilogia sull’abitare (2018/2021)” di Gruppo e-Motion con regia e coreografia di Francesca La Cava e musiche originali di Flavio Pescosolido, in una partitura che recupera la centralità del corpo e della pelle come “mappa” delle passioni e delle emozioni. Un viaggio alla ricerca dei tratti comuni che caratterizzano le etnie, in una creazione “corale” in cui si intrecciano le differenti sensibilità, le storie e i ricordi dei performers – Timothé Ballo, Sellou Blagone, Stefania Bucci, Francesca La Cava e Antonio Taurino – in un gioco di “contaminazioni” e osmosi, con un’apertura al confronto e al dialogo per costruire una nuova armonia.

Ironia e dramma si fondono nei toni grotteschi de “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello – in un duplice appuntamento giovedì 21 e venerdì 22 ottobre alle 21 – con Giorgio Colangeli e Vincenzo De Michele, Valentina Perrella, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Alex Angelini, Alessandro Solombrino e Giacomo Costa per la regia di Giancarlo Nicoletti (produzione I Due della Città del Sole & Altra Scena). Una commedia divertente e amara che mette in luce l’ipocrisia della società insieme alle umanissime fragilità: per salvaguardare il buon nome di una donna che, tradita e trascurata dal marito, ha trovato consolazione tra le braccia del professor Paolino, è necessario ricondurre il marito recalcitrante ai doveri coniugali, onde dare una paternità legittima al nascituro e evitare lo scandalo e i pettegolezzi. Un tema da farsa trasfigurato dal fine umorismo pirandelliano.

Jurij Ferrini – uno dei più interessanti artisti della scena contemporanea – firma la regia di “Lucido” di Rafael Spregelburd, in programma domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre alle 21 (produzione Progetto U.R.T.): una commedia originale e spietata sui legami di sangue e la sfera degli affetti, con una trama quasi da “telenovela”, in cui una donatrice pretende la “restituzione” di un rene “prestato” al fratello, per salvare la vita del proprio marito. Sotto i riflettori Rebecca Rossetti, Agnese Mercati, Federico Palumeri e lo stesso Jurij Ferrini prestano corpo e voce ai protagonisti di una storia surreale, ai limiti dell’assurdo, in cui si richiede una vita in cambio di una vita, e si affrontano delicate questioni etiche e morali, in una pièce avvincente e attuale in cui l’autore – sottolinea Ferrini – «sbugiarda i falsi valori e l’ipocrisia su cui si impernia il nostro patto sociale».

Ritratto di un seduttore domenica 14 e lunedì 15 novembre alle 21 con “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, nell’adattamento di Edoardo Erba per la regia di Serena Sinigaglia, con Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Cristina Parku, Virginia Zini e Giulia Bertasi alla fisarmonica (coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e ATIR Teatro Ringhiera). La crudele beffa ai danni di Falstaff, un’esemplare punizione per lo sfrontato gentiluomo pianificata dalle sue “vittime”, la signora Page e la signora Ford, insieme con la giovane Anne Page e la serva Quickly, diventa un gioco immaginifico. Ma in fondo – ricorda la regista – «per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà; nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire».

Quattro colori per raccontare “I Temperamenti dell’Amore” con la creazione di Marco Batti per il Balletto di Siena – giovedì 20 gennaio alle 21– sulle note di Ludwig van Beethoven: l’Amore Ideale si tinge di rosso, è un sentimento quasi astratto, mentre il grigio, in un’atmosfera burrascosa e tormentata alla ricerca di un ordine nel caos, rappresenta l’Amore Libero; il blu corrisponde ala fatica e alle battaglie di un Amore Ostacolato, stemperate da una sublime dolcezza cui si contrappone una «melodia languida ed instabile, dal carattere patetico» che sottolinea l’Amore Irrealizzato. Stati d’animo e temperature emotive differenti in cui danza e musica si fondono e si compenetrano per dipingere le differenti sfumature della passione, tra l’ardore e la rinuncia, la malinconia e il desiderio.

La ricerca della felicità e l’affermazione di sé oltre stereotipi e convenzioni – giovedì 27 gennaio alle 21 – in “Home, I’M Darling” di Laura Wade (Premio Laurence Oliver Award per la miglior commedia) nella traduzione di Andrea Peghinelli, con Valentina Valsania, Roberto Turchetta, Laura Nardi e Luchino Giordana (che firma la regia insieme con Ester Tatangelo) accanto a Elena Callegari e Roberta Mattei (Produzione Hermit Crab – coprodotto con Compagnia Dracma e Teatro del Carro). Una coppia sperimenta un curioso idillio, nello stile degli Anni Cinquanta, dove lei nonostante una laurea e una carriera ha scelto di trasformarsi in una casalinga, mentre il marito si dedica al lavoro: ruoli “tradizionali” per una ben collaudata routine, che suscita dubbi e polemiche in amici e parenti e fatalmente si infrange alla prima crisi, mettendo a nudo la solitudine della protagonista, “ribelle” alle regole dell’emancipazione, ma costretta a fare i conti con se stessa.

Tra Oriente e Occidente, il dilemma di una generazione di giovani immigrati sabato 12 febbraio alle 21 in “Arle-Chino / Traduttore – traditore di due padroni” di e con Shi Yang Shi, con drammaturgia e regia di Cristina Pezzoli (produzione Nidodiragno CMC): una pièce (auto)biografica in cui l’artista ripercorre la sua infanzia in Cina e l’arrivo in Italia, a undici anni, i tanti lavori, da lavapiatti a venditore ambulante, ma anche interprete per ministri, imprenditori e registi di fama internazionale, prima di approdare alla recitazione. Attore di teatro, cinema e televisione nonché inviato speciale de “Le Iene”, Shi Yang Shi ha affrontato in prima persona lo spaesamento di chi si trova in bilico tra due culture e due mondi. “Arle-Chino” (spettacolo Vincitore Premio Teatro Nudo Noh’ma Teresa Pomodoro) fotografa la realtà complessa di una società liquida e multietnica, apparentemente senza confini, ma anche senza salde radici per costruire un’identità.

S’intitola di “Que Serà” la commedia di Roberta Skerl interpretata da Paolo Triestino, Edy Angelillo e Giancarlo Ratti in cartellone domenica 20 febbraio alle 21 per una riflessione sull’importanza delle relazioni umane e degli affetti. Filippo, Giovanni e Ninni, amici da sempre e per sempre si ritrovano per una cena tra profumi d’estate e ritmi brasiliani: una sera serata tranquilla, da trascorrere in allegria fra ricordi, racconti, musica e risate. Finché una rivelazione inattesa cambia tutto e i protagonisti si trovano a fare i conti con le questioni fondamentali dell’esistenza, a chiedersi quanto sarebbero disposti a sacrificare in nome dell’amicizia. “Que Serà” affronta con ironia e leggerezza temi scomodi ma di fortissima attualità, per mettere a nudo fragilità e paure, ma anche il coraggio e la forza di affrontare insieme le difficoltà, in una storia d’amore e d’amicizia avvincente e poetica.

Ritratti al femminile sullo sfondo delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche nell’Italia del Novecento – domenica 27 marzo alle 21 – con “L’Anello Forte” dall’omonimo libro di Nuto Revelli, con due interpreti del calibro di Laura Curino e Lucia Vasini e drammaturgia e regia di Anna Di Francisca (produzione Il Contato del Canavese/Teatro Giacosa di Ivrea – Teatro Stabile di Torino). Voci di donne che hanno rappresentato “l’anello forte” nel passaggio dalla civiltà contadina alla realtà operaia, con le testimonianze delle protagoniste: «ruvide, ironiche, taglienti, esse si raccontano senza mai indulgere a compatirsi, anzi, cercano sempre l’aspetto divertente e paradossale delle loro vicende. La tenerezza viene mascherata con pudore e quando emerge commuove. La gioia, quando c’è, è assoluta.». Storie di emancipazione e soprusi, sulle tracce di una “rivoluzione” culturale che ha cambiato (e sta cambiando) il volto del Belpaese.

Finale con brio – mercoledì 6 aprile alle 21 – con “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, con Marisa Laurito e con Guglielmo Poggi, Giancarlo Nicoletti e Livio Beshirun, per la regia di Giancarlo Nicoletti (produzione Altra Scena): una tragicommedia cruda e poetica, un testo provocatorio e ancora sorprendentemente attuale che mette in scena figure apparentemente marginali, ma emblematiche, tra cinismo e malizia, ribellione e ansia di libertà. Quattro solitudini a confronto in una notte di Capodanno a Napoli, tra i litigi di Donna Violante, padrona di casa e ex serva in un bordello con un travestito, Mariacallàs, in cui trovano sfogo cattiveria e rassegnazione e l’incontro tra Fred e Byron, uno studente e uno scrittore, l’uno stanco di nascondere la sua omosessualità e l’altro con in corpo la rabbia e la voglia di vendicarsi di secoli di umiliazioni, mentre fuori la città celebra il nuovo anno.

La Stagione di Prosa Danza e Teatro Circo 2021-2022 ad Alghero è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione Alghero e con il patrocinio del Comune di Alghero, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.

Sassari, L’Astra ritorna a vivere

SASSARI – Dopo vent’anni di chiusura e lavori, lo spazio sarà luogo di spettacolo e cultura. Un iter iniziato vent’anni fa, con la prima Amministrazione Campus, finalmente vede la sua conclusione, con la seconda Giunta Campus, e la restituzione di un importante spazio di cultura alla città. Giovedì 9 settembre il sindaco Nanni Campus, l’assessora Rosanna Arru e gli assessori Niccolò Lucchi Clemente e Gianfranco Meazza, con i presidenti delle due Compagnie del RTA (Raggruppamento Temporaneo di Associazioni) CineTeAstra, Mario Lubino per la Compagnia Teatro Sassari e Pier Paolo Conconi per la Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro, hanno presentato alla stampa gli spazi del Cine Teatro Astra (Ex Astra). All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, la dirigente del settore Cultura Chiara Seazzu e quello dei Lavori pubblici Piergiovanni Melis, i tecnici e gli artisti.

I lavori. Nel 2004 la prima Giunta Campus, per la ristrutturazione del vecchio cinema Astra, dopo aver ottenuto la proprietà dell’immobile grazie a una transazione con la famiglia Guarino a cui l’ex Astra apparteneva, ha chiesto e ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro dai fondi europei del Piano Integrato d’Area (Pia) SS04. I lavori sono iniziati soltanto nel 2010 ed eseguiti dall’Ati, composta da Vacomic srl e Cosaco srl, e hanno visto gli operai impegnati a rifare completamente i solai del vecchio cinema. Le strutture prima in cemento armato sono state eliminate, abbattute, e sostituite con solai in acciaio. I pilastri, poi, sono stati rinforzati con travi in fibra di carbonio. Il cinema teatro ha una superficie di 1200 metri quadri, 361 posti, dei quali 261 in platea e 100 in galleria, cinque bagni più uno per persone con disabilità destinati al pubblico. Il palcoscenico ha una superficie di 130 metri quadri; ci sono cinque locali per i camerini e un locale destinato ad area presidiata per i vigili del fuoco e un deposito. Al primo piano, dove si trova l’ingresso, è stata predisposta un’area per il bar, la biglietteria e il guardaroba. Al piano galleria, poi, è stata installata e funzionante una cabina di proiezione. I lavori per bar, biglietteria e guardaroba saranno eseguiti più avanti. Il RTA ha già provveduto all’acquisto di un traliccio con argano su cui saranno installate ulteriori luci per appianare l’insufficiente illuminazione esterna, necessaria per la messinscena degli spettacoli. Considerato che l’accesso al palco presenta delle difficoltà oggettive dovute alle due ripide rampe di scale (12 gradini ciascuna), si ritiene necessaria l’installazione di una rampa/scivolo/scala, utile non solo per le persone con disabilità ma anche per gli attori e tecnici in caso di difficoltà logistiche (trasporto scene, attrezzeria, costumi, etc).

La storia. L’edificio, realizzato nel 1935 su progetto dell’ingegner Emanuele Paolini, faceva parte dell’ampio complesso della Casa del Balilla, all’epoca gestito dall’ente di regime G.I.L. (Gioventu ltaliana Littorio) trasformato nel dopoguerra in G.l. (Gioventu ltaliana). La forma architettonica è dichiarata come “razionalista”, priva di orpelli, presuntivamente ricondotta a misura essenzialmente connessa ai bisogni. La storia d’uso dell’edificio è quella di locale cinematografico di terza categoria, destinato, sin dal dopoguerra a proiezioni di quinta e sesta visione, a basso costo d’entrata. Nei primi anni del dopoguerra la gestione fu direttamente affidata alla G.l. e, in seguito, da questa ceduta in concessione e fitto a diversi piccoli gestori. La struttura venne poi concessa a gestori di locali cinematografici sassaresi che ne hanno di fatto gestito le attività per diversi anni. In seguito si assistette a un nuovo rapido abbassamento dell’offerta e infine, almeno per l’ultimo decennio della gestione, a un uso di proiezione di sola pornografia. La struttura passò nel possesso della Regione Sardegna per effetto delle leggi che posero fine alla vita di numerosi enti fra i quali Ia G.l.. Nel 2004 il Comune ha approvato il progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione del Cinema Astra, perché diventasse luogo di attività teatrali, musicali, artistiche e culturali. Nella primavera 2020, è stato pubblicato il bando di concessione in comodato d’uso per l’utilizzo del “CineTeatro ex Astra” di proprietà comunale. Con questo atto il Comune ha inteso porre fine a un travagliato percorso burocratico durato vent’anni, tra chiusura e abbandono della struttura, reperimento fondi, progettazione, realizzazione e collaudi. I lavori sono infatti stati interrotti nel 2015 ma la struttura non poteva ancora essere utilizzata in attesa del suo completamento e del superamento di numerose criticità. Per arrivare all’affidamento in gestione sono così trascorsi altri cinque anni. A ciò si è aggiunta la pandemia, che ha posticipato di un altro anno la consegna ufficiale delle chiavi.

Il futuro. È intendimento del RTA che si è costituita fra la Compagnia Teatro Sassari e la Compagnia La Botte e il Cilindro favorire l’accesso alla cultura ai cittadini di Sassari e a un bacino di utenza il più ampio possibile, integrando le diverse realtà operanti nel territorio non solo comunale, ma anche regionale, nazionale e internazionale, al fine di promuovere, armonizzare, valorizzare, incrementare il patrimonio culturale, nonché lo sviluppo economico-sociale. Vi sarà una condivisione dello spazio al fine di svolgere le attività del progetto condiviso del RTA e dei progetti che saranno presentati da altri organismi. Il progetto di gestione si basa, infatti, su un accordo, tra la Compagnia Teatro Sassari e la Compagnia Teatrale “La Botte e il Cilindro”, costituito per obiettivi di programmi culturali condivisi, con un progetto di amministrazione gestionale formalizzato con apposito regolamento organizzativo interno. Dopo l’inaugurazione le due Compagnie presenteranno i loro programmi per la stagione 2021-2022. La Compagnia Teatro Sassari aprirà la stagione il 14 e 15 settembre con 4 eventi nella rassegna “Autunno a Teatro”, due nuovi allestimenti del Teatro Sassari e due ospitalità di compagnie sarde. Tra novembre 2021 e marzo 2022 si terrà la XXXI edizione del Festival Etnia e teatralità, che vedrà sul palco oltre la Compagnia Teatro Sassari, diversi ensamble del panorama sardo e nazionale. Seguiranno laboratori e spettacoli per le scuole superiori. La Compagnia la Botte e il Cilindro darà il via il 17 settembre alla nuova rassegna denominata “Famiglie a Teatro” ideata per bimbi e famiglie. Dal mese di ottobre si conta di poter riavviare la programmazione di spettacoli in matinée per le scuole. Sempre da fine settembre ripartiranno i laboratori teatrali per bimbi, ragazzi e giovani. Il Comune di Sassari ha mantenuto alcune giornate del calendario per l’organizzazione di propri eventi. Sono già in programma due iniziative: una a fine novembre per ricordare Dante Alighieri e un’altra ai primi di dicembre sulla figura di Grazia Deledda.

Le dichiarazioni. «Abbiamo finalmente restituito alla città un pezzo della sua storia, un luogo che sarà finalmente usato per fare cultura, per creare momenti di aggregazione e spettacolo per tutte le fasce di età – ha dichiarato il sindaco Nanni Campus -. proseguiamo anche in questo caso con il nostro progetto di consegnare e affidare strutture comunali a operatori del territorio specializzati e competenti, così come abbiamo già fatto in ambito sportivo e culturale, col teatro comunale che ora è gestito dall’Ente lirico». Il primo cittadino ha anche sottolineato come:«Fin dall’inizio, quando nel 2004 avevo chiesto il finanziamento, nel progetto c’era la volontà di dare in gestione la struttura a compagnie teatrali cittadine di vernacolo sassarese, detentrici di un’ampia fetta della tradizione e della cultura locale. Un’alternativa più fruibile e polivalente rispetto al teatro civico, che va tutelato come patrimonio monumentale e che ha anche un numero più limitato di posti».

«Ce l’abbiamo fatta, un sogno si realizza, sia per il Comune, per la nuova giunta Campus, sia per le due Compagnie, il Teatro Sassari che per 30 anni ha gestito il Teatro Parodi di Portotorres non avendo spazi in Città e la Botte e Cilindro che ha sino a oggi gestito il Teatro Ferroviario» ha commentato la RTA che si è costituita fra la Compagnia Teatro Sassari e la Compagnia La Botte e il Cilindro. «È importante che la Città si riappropri dopo tanti anni di una nuova struttura, che dovrà fungere da centro propulsore di iniziative teatrali, musicali e coreutiche, per soddisfare la domanda delle associazioni culturali che operano nel territorio e non» hanno concluso.

Anninnia Volando, nuovo racconto di Massimiliano Fois ad Olmedo

OLMEDO – Giovedi alle ore 20.30 in Piazza Giovanni XXIII ad Olmedo, continuano gli appuntamenti all’interno del Programma “Ri-Usciamo Olmedo 2021” – Sarà la volta dello scrittore algherese Massimiliano Fois che presenta la sua ultima opera “Anninnia Volando-Una nera favola sarda” (Edizioni Nemapress 2020) Illustrazioni a cura di Gifo.
La serata sarà animata da alcune letture a cura dell’Autore, con l’accompagnamento di Quirico Solinas alla chitarra.
Lo scenario all’interno del quale si sviluppa la serata è la Sardegna magica, misteriosa, intrigante che ancora una volta stupisce per la profondità del linguaggio, dei paesaggi, delle metafore della vita, catturando l’ascoltatore in un continuum di suoni e di affabulazioni che richiamano la Sardegna più arcaica con la quale ciascuno di noi fa i conti: “una pecora con le ali, un omicidio, un esorcismo, amori campestri, miracoli, maledizioni ed un vento cattivo che scende dalle valli per sconvolgere Suentu, al Centro della Sardegna”. Una serata che unisce la cultura e il benessere mentale in un contesto di socializzazione e condivisione.
L’evento è patrocinato dal Comune di Olmedo-Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Associazione Turistica Proloco Olmedo.

La manifestazione sarà realizzata nel rispetto della normativa anticovid con particolare riferimento al DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 il quale prevede che alle manifestazioni culturali può partecipare solo chi è in possesso di una Certificazione verde Covid-19 (green pass) che attesti di aver fatto almeno una dose di vaccino, oppure essere risultati negativi ad un tampone molecolare o rapido nelle ultime 24 ore, oppure essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti.
Il pubblico avrà accesso all’area della manifestazione opportunamente transennata e sino al raggiungimento del numero massimo di sedie disponibili, opportunamente distanziate nel rispetto della normativa.

Deledda, Neria De Giovanni ad Archeomusicando

ALGHERO – Da anni a Mamoiada si rinnova la magìa di un evento multidisciplinare, “Archeomusicando”, progetto di promozione del patrimonio archeologico sardo, attraverso la contaminazione artistica di Musica-Teatro-Poesia e paesaggio. La manifestazione propone concerti, performance e suggestioni poetiche, combinandoli anche con attività capaci di agevolare la scoperta e riscoperta degli spazi della memoria attraverso visite guidate, escursioni, convegni, degustazioni enogastronomiche a tema e rievocazioni, valorizzando l’enorme patrimonio archeologico, ambientale e culturale sardo e permettendo a turisti e residenti di vivere emozioni intense e indimenticabili.

Quest’anno per i 150 anni di Grazia Deledda il convegno di apertura, venerdì 3 settembre, è dedicato a : “L’universo femminile sardo tra archeologia e letteratura, dalle Janas a Grazia Deledda”. Neria De Giovanni parlerà del patrimonio archeologico che Grazia conosceva ed amava, inoltre illustrerà anche alcuni luoghi letterari da lei inseriti nelle sue opere, romanzi e novelle famose ma anche elzeviri e articoli pubblicati sulla stampa nazionale.
Insieme a Neria De Giovanni parleranno le archeologhe, Pina Corraine e Giovanna Fundoni. Coordiamento e anima di tutta la la manifestazione l’archeologa Viviana Pinna.
Il convegno sarà chiuso dalla lettura di Neria De Giovanni del monologo “Cosima”, tratto dal suo ultimo libro “Le donne di Grazia” (Nemapress edizioni): Grazia Deledda si chiamava anche Cosima proprio per la chiesa dedicata a San Costa e Damiano, sulla strada tra Mamoiada e Nuoro, cui la famiglia Deledda era molto devota.

Weekend enogastronomici, termini prorogati

ALGHERO- È possibile aderire entro il 10 settembre prossimo all’avviso esplorativo per il progetto dell’evento enogastronomico Plaçaalguer, previsto per i mesi di bassa stagione, da ottobre a dicembre 2021. Il termine di adesione all’avviso, inizialmente previsto al 31 agosto, è stato prorogato per ulteriori 10 giorni. L’avviso è rivolto ai ristoratori algheresi per proporre un menù costituito prevalentemente da piatti della tradizione locale.

Il progetto dell’Amministrazione Comunale, tramite gli assessorati al Turismo, alla Cultura e allo Sviluppo Economico, con la Fondazione Alghero, il Parco di Porto Conte e altri partner privati, nasce dall’esigenza di sviluppare delle iniziative finalizzate a creare animazione locale e ad attrarre visitatori tramite una mirata offerta ricettiva, della ristorazione e di eventi ed iniziative di varia natura.

Saranno coinvolti in questo itinerario del gusto anche le cantine vitivinicole, i birrifici artigianali e gli oleifici locali che aderiranno. Tutte le informazioni, il modulo di adesione, le modalità di invio delle domande, sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Alghero al seguente link: https://www.comune.alghero.ss.it/it/documenti/documento/RASSEGNA-ENOGASTRONOMICA-PLACAALGUER-GUSTO-ARTE-E-TRADIZIONE/

Architetti in mostra nel centro di Alghero

ALGHERO – l Centro Commerciale Naturale “ Al Centro Storico” da lunedì 23 Agosto ospita la mostra dedicata alla RigenerAzioneUrbana, progetti, esperienze e realizzazioni in Sardegna. La mostra organizzata dall’Ordine degli Architetti APPC di Sassari si inserisce all’interno della ottava edizione del “Festival al di là del mare”. L’obiettivo è quello di promuovere le nuove politiche di gestione del territorio, che puntino al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla valorizzazione dei centri storici, alla drastica riduzione del consumo di suolo, alla riattivazione delle economie urbane e alla promozione di modelli di sviluppo sostenibile. Il Centro Commerciale Naturale “Al Centro Storico “ ospita con entusiasmo questa iniziativa che vedrà coinvolgere attivamente la popolazione e le attività del CCN, che accoglieranno i pannelli espositivi dei progetti all’esterno delle loro attività creando una sorta di galleria d’arte tra le vie del centro storico. “ Non poteva esserci battesimo migliore per questo nuovo direttivo, e siamo sicuri che questa prima collaborazione con l’ordine degli architetti di Sassari super positiva, ci vedrà lavorare ancora insieme. “

Gli abbinamenti delle attività del CCN con le installazioni della mostra dedicate alla Rigenerazione urbana sono:

Frida l’Angolo Vintage
via Simon 16
ospita David Foddanu
Concorso riqualificazione dell’edificio pubblico “ Ex-serD” quartiere di Latte Dolce – Sassari

La Corallina
via Roma 79
ospita Enrico Achenza
Tesi di laurea interateneo La Valle Eba-Giara Rosello – Un parco agro urbano per lo sviluppo di nuovi scenari nella periferia di Sassari

Coricrea
via Roma 59
ospita Alberto Loche
Progetto del Parco dei Suoni nelle cave dismesse di arenaria del Sinis

Ristorante Posada del Mar
vicolo Adami 29
ospita Elisabetta Mattu
Riqualificazione sostenibile dell’area P.zza Umberto I Florinas

Agostino Marogna Gioielli
p.zza Civica 34
ospita Ayllon Architects
Il sentiero dell’arte – p.zza Porto Rotondo

Corallium Rubrum Oreficeria
p.zza Civica 18
ospita Sergio Spanu
Centro sportivo polifunzionale Campo Mariotti Alghero

Gioie di Sardegna
p.zza Civica 1
ospita Daniele Curedda
Recupero e riqualificazione edilizia ex caserma via Simon- Alghero

Promemoria
via Carlo Alberto 36
ospita Fabrizio Asara
Spiagge ecosostenibili AMP- San Teodoro

Gioielleria Ibba
via Carlo Alberto 50
ospita Davide Fancello
Pedonalizzazione e riqualificazione della circonvallazione di Dorgali

Ristorante La Lepanto
via Carlo Alberto 135
ospita Pixel Studio
Riqualificazione urbana area Don Bosco – Mariotti Alghero

N’Aria Profumeria Artistica
via Gilbert Ferret 105
ospita Daniela Idda
Museo diffuso di Arte Contemporanea- Lula

Equivalenza
via Gilbert Ferret 69
ospita Maria Piera Maciocco Valorizzazione Parco Archeologico Naturalistico San Giovanni – Viddalba

Gioielleria Placidi 2.0
via G.Mazzini 3
ospita Francesco Deriu
Valorizzazione del tracciato delle mura medievali della città di Oristano

L’Ambat
Bastioni Cristoforo Colombo 1
ospita Alessandro Sabino
Vecchio Mercato Civico – Sassari

Torre San Giacomo
Bastioni Cristoforo Colombo
Ospita Sebastian Peitta
L’acqua nel paesaggio urbano – Un progetto sostenibile per L’ex artiglieria Santa Cecilia – Olbia

Ristorante Movida
Bastioni Magellano
ospita Francesco Spanedda Completamento del restauro, riallestimento e valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale Etnografico G.A.Sanna

Al Vecchio Mulino
via Don Deroma 3
ospita Studio Oppo
Recupero di un edificio da adibire a Museo dell’immigrazione dei sardi Mea – Asuni

L’ Altra Isola
via Maiorca 107
ospita Maria Giorgia Pisano
Polo Scolastico Santu Lussurgiu

La Botteghina
via Principe Umberto 63
ospita Leonardo Masala
AD MAJOR(i)A- Riqualificazione della Piazza Manno – OristanoE

Il Breviario Poetico di Fois a Senmori

ALGHERO – Giovedi 19 agosto dalle ore 20.30 presso le Domus De Janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale a Sennori andrà in scena, patrocinato dal’Amministrazione Comunale di Sennori, la 19esima data del concerto poetico “Breviario per notturni campestri”, testi e voce Massimiliano Fois, chitarra, armonica e voce Quirico Solinas, Manuele Costantino alla tromba, Dario Pinna al violino e Riccardo Pinna al pianoforte. Nello spettacolo, a metà strada tra teatro e musica, il sacro ed il profano si fondono tra musica, parole e ricordi, in una Sardegna ancestrale e magica che riecheggia tra preghiere e rituali tramandati a fior di labbra, vibrazioni radio temporali di suoni d’altri tempi, la fine del mare, amori ermetici, attese in silenzio e canti dispersi nella notte. Il testo, opera dello scrittore Massimiliano Fois e pubblicato dalle EdizioniNemapress, nel 2019 è arrivato alla terza ristampa e recentemente, l’opera, ha ricevuto il Primo Premio Poesia Edita al Premio Letterario Osilo, tra i più longevi e importanti dell’isola.

Come Assessora alla Cultura ho fortemente voluto questo evento che reputo di alto valore culturale sardo e proprio per questo ho pensato di incorniciarlo nel magico scenario delle Domus De Janas. Penso che la cultura sarda abbia davvero tanto da raccontare e questo spettacolo lo fa davvero in maniera esemplare, teniamo alla sua diffusione ed inoltre diamo la possibilità al pubblico di ammirare le nostre Domus che vengono citate per le protoni taurine nel suo interno ancora intatte.