Riapre (anche nei weekend) il museo M.A.S.E.

ALGHERO – Riapre i battenti nella Torre Nuova del Golfo di Porto Conte ad Alghero il M.A.S.E. Una ripartenza si spera definitiva, compatibilmente con l’andamento dei contagi da Covid che paiono in costante calo. A seguito del passaggio della Sardegna in “zona gialla”, il M.A.S.E., museo dedicato all’autore del “Piccolo Principe” Antoine de Saint-Exupéry, riaprirà le porte ai visitatori dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30. Medesimi orari anche per il weekend quando, però occorrerà la prenotazione per potervi accedere. Il ticket sarà sempre di euro 5,00 per gli adulti e gratuito fino ai 12 anni.

Nel rispetto delle regole anti Covid 19, tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina, igienizzarsi le mani dalla apposita colonnina all’ingresso del museo e sottoporsi alla misurazione della temperatura. In attesa della definizione di alcune novità ed eventi, la struttura accoglierà i visitatori nella più totale sicurezza garantendo un viaggio tra immagini, reperti e documenti attraverso la straordinaria esperienza di vita dell’aviatore-scrittore arrivato ad Alghero 77 anni fa.

Alghero, catalano in atti ufficiali: plauso della Regione

CAGLIARI – Un passo importante a favore delle azioni di tutela, promozione e valorizzazione del catalano di Alghero, è stato compiuto nei giorni scorsi dal Comune di Alghero, quale organismo istituzionale referente per la politica linguistica della propria lingua minoritaria. Con una recente delibera il Comune di Alghero sancisce infatti l’ufficialità a livello istituzionale delle norme di riferimento per la lingua scritta dall’amministrazione comunale dello standard linguistico “Català de l’Alguer: un model d’àmbit restringit”.

“Siamo molto soddisfatti dell’approvazione di questo storico documento – sottolinea l’Assessore Regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu –  e con piacere, prendiamo atto che l’amministrazione comunale di Alghero ha approvato uno standard al quale faceva riferimento, certificando così l’importanza e le peculiarità linguistiche dell’algherese e del suo utilizzo”.

“Ad oggi tutte le azioni poste in essere dalla Regione Sardegna per la tutela, valorizzazione, promozione e diffusione delle proprie lingue minoritarie – continua l’Assessore Biancareddu – si manifestano come azioni di dialogo attraverso una fitta rete di relazioni intrecciate con le Autonomie Locali che concorrono al perseguimento delle finalità previste dalla legge regionale 22/2018 sulla Disciplina della politica linguistica regionale”.

Mase, anniversario arrivo Saint-Exupéry. Restyling ed eventi

ALGHERO – Il M.A.S.E. Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero, anche se momentaneamente chiuso per l’emergenza Covid 19 ed in attesa della tanto sospirata “zona gialla”, continua a raccontare la storia dell’autore de Il Piccolo Principe, ricordando che Antoine De Saint-Exupéry arrivò ad Alghero la mattina del 10 maggio del 1944. Insieme all’amico John Phillips, pioniere del foto giornalismo legato al magazine Life, ed atterrarono all’aeroporto militare di Fertilia a bordo di un aereo B 26 pilotato dal capitano Rouzard, proveniente dall’aeroporto militare di Villacidro (Ca). Al campo operava la squadra francese del Gruppo di Ricognizione Aerea II/33, associata al Quinto Squadrone americano Camera Repair. I due gruppi erano inquadrati nel Mediterranean Air Photo Reconnaissance Wing, con il compito strategico di mappatura del territorio nemico. Quella sera, la squadra francese, venne trasferita in un alloggio a Porto Conte nei pressi della Torre Nuova del 1572, ora sede del Museo dedicato al grande autore francese voluto dal Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Area Marina Protetta, Capo Caccia Isola Piana.

Il direttore artistico Massimiliano Fois del M.A.S.E., autore del libro “Pizzicaluna a l’Alguer. Antoine De Saint-Exupéry ad Alghero” (Nemapress Edizioni), annuncia che a breve ci saranno novità sia negli allestimenti che negli eventi. Attività che, Covid permettendo, si stanno programmando in vista della stagione estiva alle porte. Durante il periodo di pandemia il Museo non ha perso mai il suo fascino, attirando l’attenzione dei più importanti notiziari nazionali e riviste patinate.

Musei Sardegna, Muscolino nuovo direttore

CAGLIARI – Francesco Muscolino è il nuovo Direttore della Direzione Regionale Musei Sardegna. Dal 1 maggio sostituisce Bruno Billeci alla guida dell’Ufficio del Ministero della Cultura che si occupa della gestione e valorizzazione dei musei statali in Sardegna. Il dottor Muscolino ricopre dal 9 novembre 2020 il ruolo di Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, incarico che ricopre attualmente. Archeologo del MiC che ha rivestito responsabilità direttive presso il Parco Archeologico di Pompei, di Taormina, classe 1976, è una figura di elevato livello professionale e scientifico, presenta una rilevante attività di ricerca in ambito archeologico e una notevole esperienza nell’ambito della tutela e della gestione del patrimonio.

Il nuovo Direttore vanta un ampio curriculum nel settore e ha ricoperto il ruolo di funzionario archeologo al Ministero. Dal 2010 ha prestato servizio alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza – Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, al Polo Museale della Campania, nella Struttura di supporto al Direttore generale del Grande Progetto Pompei e infine presso il Parco Archeologico di Pompei, fino alla nuova nomina conseguita al Museo di Cagliari.

L’archeologo ha maturato esperienze lavorative in Italia e all’estero, tra missioni archeologiche, docenze universitarie e incarichi in istituzioni museali e pubbliche. Il nuovo ruolo rappresenta un passo importante per la continuità amministrativa e per assicurare sul territorio regionale le linee programmatiche messe in campo fino ad oggi dalla Direzione. Un circuito importante che rappresenta la maggior offerta culturale presente in Sardegna e che vede protagonisti i siti museali e le aree archeologiche statali in tutto il territorio regionale.

Setmana Santa de l’Alguer senza riti, ma sempre viva

ALGHERO – Sarà una Pasqua ancora senza i tradizionali riti di coinvolgimento popolare che accompagnano le celebrazioni della Settimana Santa, in particolare del Venerdì Santo. In conseguenza della restrizioni, non si potrà svolgere alcuna processione né dentro né fuori delle chiese. Nonostante le regole imposte dal della pandemia, la città mantiene viva, anche simbolicamente, la suggestione di un evento identitario unico.

L’immagine della Settimana Santa è rappresentata dal prezioso contributo del Liceo Artistico F.Costantino di Alghero, che ha prodotto un altro splendido risultato. L’immagine che rappresenta i riti 2021 è opera Angelica Ara, frequentante la classe IV A dell’indirizzo di Architettura e Ambiente.  La vincitrice del “Concorso Settimana Santa” ha realizzato un elaborato grafico che mostra in primo piano uno dei simboli della Passione di Cristo: la corona di spine che rimanda al terzo mistero doloroso del santo rosario e invita il fedele alla preghiera. “Ci apprestiamo per la seconda volta costretti a vivere l’evento mantenendo alta la responsabilità e con lo stesso spirito di sacrificio che ha caratterizzata la comunità in tutto questo periodo  – evidenzia il Sindaco Mario Conoci – con l’augurio che si possa tornare a riprenderci il senso della nostra appartenenza connesso a  questo evento che da secoli è immutato e conserva orgogliosamente la sua impronta catalana che ne ha fatto il più importante momento di fede tra quelli che si svolgono in Sardegna.  Le funzioni saranno  trasmesse via streaming sul canale Youtube della Diocesi di Alghero – Bosa e il Desclavament del Venerdì Santo  in diretta sull’emittente   Catalan Tv. Il rito tradizionale del Desclavament sarà strettamente vincolato al rispetto delle regole sul distanziamento che determina il numero massimo di presenze già previsto per ogni chiesa.

Per Andrea Delogu, Presidente della Fondazione Alghero “ci si prepara a vivere l’evento a distanza con lo stesso coinvolgimento, ma anche con l’auspicio che i Riti della Settimana Santa torneranno presto a rappresentare oltre che un evento popolare di straordinaria suggestione, anche l’atteso momento di apertura della stagione turistica con una calendario di eventi collaterali di richiamo turistico”.  La Setmana Santa a l’Alguer inizia le funzioni religiose il 28 marzo con la Domenica delle Palme e si chiude il 5 aprile.

Poste Italiane, ad Alghero si celebra il “Dantedì”

ALGHERO – Anche ad Alghero Poste Italiane celebra il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Quest’anno, nell’ambito delle iniziative per i settecento anni dalla scomparsa del Sommo Poeta, Poste Italiane ha realizzato una cartolina filatelica che ad Alghero sarà disponibile da giovedì 25 marzo nell’ufficio postale di Alghero Centro (via Carducci).
Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera ricordare in modo originale la ricorrenza e il genio di Dante, padre della lingua italiana e uno dei più importanti simboli dell’Italia nel mondo. Tra le altre iniziative per celebrare l’importante anniversario, Poste Italiane ha selezionato 70 Piccoli Comuni – tra quanti avevano richiesto un sostegno – che a diverso titolo sono collegati alle vicende artistiche e alla vita di Dante Alighieri. In particolare, in Sardegna l’Azienda ha sostenuto il comune di Santa Maria Coghinas.

La partecipazione di Poste Italiane alle iniziative per l’anniversario della scomparsa dell’Alighieri è parte del programma presentato in occasione del secondo incontro con i Sindaci d’Italia, nel corso del quale l’amministratore delegato Matteo Del Fante aveva preannunciato le nuove iniziative dedicate alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti per rinnovare il dialogo diretto e permanente sulle esigenze specifiche del territorio. Inoltre, lo scorso anno Poste Italiane ha realizzato un folder filatelico con undici francobolli su Dante e sulle località italiane i cui dialetti sono stati citati nell’opera “De Vulgari Eloquentia”, come un percorso della lingua volgare parlata all’epoca in Italia, e all’interno è stata riprodotta una cartina della penisola italiana dell’epoca “Claudius Ptolemaeus Cosmographia”.

Nàrami de Coghina: Laboratorio didattico a Sa Mandra

ALGHERO – Nei prossimi giorni, nel pieno rispetto dei protocolli Covid19, nell’Azienda Agrituristica Sa Mandra si terranno tre giornate di laboratorio didattico dove ci si potrà ritrovare per cucinare, parlare e degustare: Nàrami de Coghina, tre appuntamenti pensati per raccontare la storia di piatti patrimonio della nostra tradizione gastronomica. Inizieremo il percorso il giorno 27 marzo con “Sas casadinas”: sono torte e tortine ripiene di formaggio o ricotta, dolci e salate. Casadina è un nome latino che deriva da casu, casada, formaggio e così si afferma nella lingua sarda. Con semola, formaggio e sapienti mani, si racconterà un cibo che sazia e allieta da tempo immemore.

Nel secondo appuntamento, quello del 24 aprile, si parlerà della pasta, semola, farina, acqua che si veste a festa, che alimenta e sfama. Sono i calibrati movimenti, che frenetici danzano, o con placida fermezza modellano le forme e restituiscono ataviche conoscenze. Sarà un viaggio nelle Barbagie, nel Campidano, in Gallura, nella Baronia alla scoperta di cibi, di paesaggi che ci appartengono e ci identificano. Riti da condividere e tramandare. Specificare quali tipologie di pasta e descrizione breve delle stesse. Il 29 maggio si terrà il terzo appuntamento de Narami de coghina, per imparare e conoscere sa impanada. Il cibo viaggia, si contamina e si arricchisce. S’impanada è grande o piccola, da monoporzione. È ripiena di carne, di pesce o di verdure. Si cuoce al forno o si frigge. Lussuriosa sgocciola sugo e si lascia addentare. Nasce nel campidano, è lugodorese. Traccia percorsi, si inerpica sui monti lascia impronte. Attraversa oceani e mari, ricompare nelle strade di mondi lontani. Ma come si fa e che leggende tradisce.

In tutti i laboratori proposti s’include una visita nell’azienda agricola di Sa Mandra, verrà raccontata la storia di famiglia e si recupereranno i prodotti per poterli trasformare in un piatto della tradizione, che ha una storia e una rappresentazione nella nostra cultura. Le giornate si concluderanno con un pranzo nel quale verrà raccontato il cibo e la storia del suo popolo, perché il cibo è vita, è l’elemento primario e necessario. Produrre cibo è sinonimo della cura della terra e del mondo vegetale che l’abita. Per seguire l’evento per una o più giornate è necessario prenotarsi chiamando il numero 320 968 7641 o inviando una mail al seguente indirizzo: rita@aziendasamandra.it Nel rispetto dei protocolli sanitari anti-Covid19, il numero di partecipanti è limitato. Orari: dalle 11.00 alle 16.00

Questa è l’articolazione delle 3 giornate:
SABATO 27 MARZO 2021: SAS CASADINAS
SABATO 24 APRILE: LA PASTA
SABATO 29 MAGGIO: SA IMPANADA

Politiche linguistiche: progetti per la promozione del catalano algherese

ALGHERO – Il progetto “Pino Piras i l’Alguer” intende contribuire alla promozione e alla salvaguardia della lingua algherese attraverso la realizzazione di un laboratorio artistico musicale ispirato grande artista, musicista, poeta e divulgatore della lingua algherese, scomparso nel 1989 e a tutt’oggi indimenticato. L’impegno di Pino Piras (1941-1989) verso la lingua algherese e le tradizioni della sua gente è un patrimonio identitario che ancora oggi vive attraverso le canzoni più popolari. “La lingua è la ricchezza più grande che possa aver l’uomo – diceva – dopo viene la salute e la bellezza; però la lingua, specie quella dialettale, è l’anima di un popolo”.

Chissà cosa penserebbe oggi, e cosa direbbe con la sua acutezza a proposito della sua città, di ciò che le accade e dei suoi problemi E chissà cosa penserebbe della politica, della disoccupazione, dei vizi e virtù di una società che cambia nella forma ma nella sostanza è sempre la stessa. La sua grandezza di autore stava nella capacità di raccontare il dolore con straordinaria veridicità e la leggerezza e il divertimento con cui si prendeva gioco, senza mai cadere nella volgarità, dei difetti degli algheresi. “La felicità è il dolore che ride” amava dire. La Ypnos società cooperativa sociale, da anni impegnata nella salvaguardia e promozione dell’algherese, è entrata a far parte del Catalogo dei Laboratori Culturali nelle lingue minoritarie parlate in Sardegna per l’annualità 2020/2021 L. 482/1999, artt. 9 e 15 e L.R. 22/2018 – DGR 9/5 del 05.03.2020 e 17/6 del 01.04.2020 ed in collaborazione con il Comune di Alghero propone un laboratorio musicale e culturale sul grande artista algherese attraverso degli incontri on-line che si terranno tutte le settimane dal 17 Marzo 2021 sino alla fine di Maggio, con l’esperto d’ambito e coordinatore del Progetto Maria Vittoria Porcu e l’esperto d’ambito e musicista Matteo Scala.

Tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni e partecipare al progetto possono scrivere un’email alla coopypnos@gmail.com o telefonare allo 0792491648 o al cellulare 3497582698 oppure inviare un messaggio whatsApp al 3497582698. “Il progetto – spiega così l’Assessore alla Cultura Marco Di Gangi – rientra nei quattro elaborati per la promozione e valorizzazione dell’algherese che stanno andando in attuazione in questi giorni con il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero nell’ambito delle politiche linguistiche coordinate con la Regione Sardegna”.

Le norme contenute nella legge regionale 22/2018 in materia di tutela e disciplina delle minoranze linguistiche storiche, in applicazione della legge 482/1999 consente nell’annualità 2020 di mettere a disposizione risorse per i progetti in lingua catalana di Alghero attraverso il programma denominato “Algueresitat”. Il progetto comprende quattro iniziative presentate alla Regione da altrettante associazioni culturali locali che hanno partecipato alla composizione del catalogo dei progetti predisposto dall’Assessorato regionale alla pubblica istruzione. Il progetto complessivo comporta l’ erogazione del contributo regionale di complessivi 21.484, 00 euro.

Le associazioni che hanno ottenuto la ammissione al finanziamento sono Ateneu Alguerés, con il laboratorio linguistico di promozione turistica “Itinerari culturali identitari”, Mediatica Srl, con il progetto “Cuina de l’Alguer – l’he fet per vos altros”, Cooperativa Ypnos, con il progetto “Pino Piras i l’Alguer”, e l’Associazione culturale Anèmone, con il progetto “L’Escola de Anèmone”.

Alghero, il Teatro riapre con Antonio Marras

ALGHERO – Il 27 marzo, l’Amministrazione comunale vuole celebrare la Giornata Mondiale del Teatro e della riapertura dei luoghi della Cultura in Italia. Alghero riapre con lo straordinario spettacolo che ha per protagonista lo stilista Antonio Marras. Al Teatro Civico Gaví Bal·lero di Alghero Marras presenta il suo progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission. Nella sua città l’artista e stilista Antonio Marras mostra al Teatro Civico di Alghero alle 18,00 il cortometraggio Su Nuraxi, prodotto dalla Fondazione Sardegna Film Commission con la collaborazione di Fondazione Barumini e Sardegna Teatro – Centro di Inizitaiva Teatrale, che organizza in Sardegna la Giornata Mondiale. del Teatro e dalle cui fila emerge la partecipazione di Lia Careddu, attrice di grande esperienza e carisma, nel ruolo della Dea Madre. Compaiono inoltre tre attori della produzione Macbettu: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeone Felice Montervinone anche le attrici Noemi Medas e Francesca Ventriglia e Massimo Melis.

Un racconto magico realizzato in occasione della Milano Fashion Week: «Si realizza quello che ho sempre perseguito nel mio lavoro, quello che ho sempre sostenuto: la moda è alchimia – racconta lo stilista Antonio Marras – riunisce e racchiude tutto ciò che amo: cinema, teatro, danza, musica, letteratura, storia e stracci. A Su Nuraxi, la reggia, luogo sacro e magico costruito dai miei avi quattromila anni fa, ho ambientato la mia nuova storia dedicata alla mia terra, generosa e fertile di idee». In occasione della proiezione ci sarà Antonio Marras, insieme a alcune/i partecipanti del video. L’evento è programmato su iniziativa della Giunta Conoci che ha approvato la proposta dell’Assessorato alla Cultura finalizzata a promuovere la riapertura dei luoghi di cultura con l’impronta e la firma dello stilista algherese.

La giornata celebrativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, con la Fondazione Alghero. “Riaprire con un evento di questa rilevanza è di forte valenza per la città. Celebriamo questa giornata così sentita con Antonio Marras, un segnale importante per la nostra comunità che vuole ripartire, guardando con fiducia al futuro”, afferma il Sindaco Mario Conoci. Ribadisce i concetti espressi in occasione della presentazione del corto Su Nuraxi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero, Marco Di Gangi : “Alghero vuole fortemente condividere le magie dell’opera di Antonio Marras, presentate al mondo tramite la Milano Fashion Week”. Non possiamo che essere orgogliosi di avere questo privilegio per celebrare la giornata mondiale per del teatro»

8 Marzo, riflessione dell’assessore Di Gangi

ALGHERO – L’8 marzo , in occasione della giornata internazionale delle donne, con il sindaco Mario Conoci, l’assessore regionale Quirico Sanna, la Presidente della Rete delle Donne dott.ssa Speranza Piredda, la Presidente della FIDAPA Alghero, professoressa Silvana Pinna, la critica letteraria professoressa Neria De Giovanni, gli studenti del Liceo Scientifico Fermi e la docente Anna Solinas, abbiamo fatto una riflessione sulla attuale condizione femminile.
L’otto marzo rappresenta l’occasione annuale per riflettere sullo stato dell’arte dell’uguaglianza di genere, sui progressi compiuti e sugli sforzi ancora da compiere per raggiungere la piena parità dei diritti sostanziali tra uomini e donne.
Nonostante i grandi passi avanti questa uguaglianza è ancor lontana dall’esser raggiunta, ostacolata spesso da scogli legislativi e culturali.
L’otto marzo è una ricorrenza che ogni anno consente di riflettere sulle molte questioni ancora aperte che, in questo ultimo anno, sono prepotentemente riemerse a causa dall’emergenza sanitaria. Il lock down, le nuove modalità di organizzazione del lavoro, e la mancanza di un adeguato welfare per le famiglie, hanno costretto a ripensare al “lavoro” di gestione delle famiglie e di cura dei bambini e degli anziani.
Si tratta di un lavoro che ricade ancora oggi troppo spesso sulle donne, rendendo ancora più difficile per loro la conciliazione del lavoro con la famiglia. Una situazione, questa, che può modificarsi solo se vi sarà una vera condivisione dei compiti familiari, che coinvolga allo stesso modo uomini e donne.
Questa situazione ha anche comportato nel corso del 2020 che i posti di lavoro persi a causa della pandemia siano stati per il 70% femminili. Un altro dato che evidenzia le gravi difficoltà del momento è che nel corso dell’anno trascorso sono state chiuse ben 4.000 imprese femminili. Questa ricorrenza è fondamentale anche per fare il punto sulla violenza di genere in Italia e nel mondo, fenomeno che, purtroppo, non accenna a regredire.
Nell’epoca della denuncia sulle molestie sessuali, del ‘MeToo’ e dell’allarmante escalation di femminicidi è fondamentale implementare ogni sforzo per garantire concretamente alle donne una reale protezione contro ogni tipo di violenza che le vede sempre come principali destinatarie.
Ci sarà un momento in cui verranno superati tutti i pregiudizi sociali e culturali, Oggi possiamo già evidenziare qualche cambiamento nella società e soprattutto nei giovani di entrambi i generi, ma è prioritario accelerare questo processo. Bisogna rafforzare gli spazi che prevedano entrambi, che includano e sfruttino le potenzialità delle diverse modalità di lavoro, di gestione, di potere e di esistenza di tutti in modo inclusivo e non esclusivo.
Vedo anche un futuro nel quale lo Stato e le Istituzioni metteranno la famiglia nella condizione di crescere in modo sostenibile. Dove la cura dalla famiglia non dovrà necessariamente richiedere la rinuncia o il ritardo nella realizzazione delle aspirazioni individuali, dei propri talenti, della soddisfazione individuale.
L’otto marzo è la Giornata Internazionale della donna, ma dobbiamo ricordare che i cambiamenti della società sono quelli che sono prima compresi e poi promossi dalla società nella sua interezza.
Si deve partire sempre da una presa di coscienza condivisa, sia delle specificità che delle differenze.
Sono certo che questa giornata non possa limitarsi al suo valore commerciale, alla celebrazione di un genere promuovendo una separazione fine a sé stessa, ma ci faccia riflettere e prendere coscienza per poter costruire, nel più breve tempo possibile, una società realmente inclusiva che promuova la crescita sostenibile e il benessere per tutti. Durante l’incontro, allietato dagli intermezzi del musicista Mauro Uselli, l’artista algherese Tonino Alfonso ha consegnato dopo un intervento di restauro la propria opera realizzata per dire no al femminicidio.

Marco Di Gangi
Assessore comunale alla Cultura