Cultura, nuova format su Ejatv

CAGLIARI – Ieri, (17 ottobre, alle ore 21) è andato in onda sul canale 172 DTT, Ejatv-Sardegna2 la prima puntata di “Sa janna de su tempus”, il nuovo format in lingua sarda prodotto da Terra de Punt e dedicato all’archeologia in Sardegna. Obiettivo del progetto, finanziato dall’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali mediante i fondi della L.R. 22/2018, destinati alle produzioni televisive per l’annualità 2019, è quello di divulgare la lingua sarda attraverso i mezzi di comunicazione di massa, proponendosi – nel contempo – di contribuire alla promozione e valorizzazione di contenuti culturali inerenti la Sardegna.

In particolare, nonostante per la produzione del format vengano adottate lingue minoritarie, tutte le puntate saranno successivamente sottotitolate in lingua inglese, al fine di promuovere la più ampia diffusione dei contenuti. Il progetto audiovisivo, articolato in 12 documentari di 48 minuti ciascuno, si propone di raccontare i beni culturali archeologici della Sardegna in maniera innovativa, attraverso le più moderne tecnologie cinematografiche, con il ricorso a referenti scientifici ed impiegando quale lingua veicolare le lingue della Sardegna ammesse a tutela della Legge 482/99 e la Legge Regionale 22/2018, in attuazione dell’articolo 6 della Costituzione italiana.

Ulteriore valore aggiunto del format è costituito dall’inserimento, all’interno di ogni puntata, degli approfondimenti video realizzati nell’ambito del progetto Patrimonio Culturale – Sardegna Virtual Archaeology (virtualarchaeology.sardegnacultura.it): capaci di riproporre il contesto archeologico-monumentale dei siti all’epoca della sua frequentazione attraverso ricostruzioni 3D scientificamente accurate, sono anch’essi tradotti in lingua sarda con l’ausilio dell’Ufficio Regionale della Lingua Sarda. Conduttore della trasmissione è l’archeologo Nicola Dessì.

S.I.

Storia di Alghero nelle scuole: raccolta firme

ALGHERO – Successo al di là di ogni aspettativa per il terzo Festival dell’Associazione Vetera et Nova. Il titolo era già un programma: Futurum in praeterito radices habet e loro sono partiti proprio dalle radici, le nostre. Inaugurato con il concerto dedicato alla Cappella Musicale della Cattedrale di Santa Maria, dove il gruppo maschile della Schola cantorum Pietro Allori ha ricreato per un pubblico radunato in religioso silenzio le stesse atmosfere vissute in quell’aula fino agli inizi del secolo scorso.

Il festival è proseguito con i tre incontri tenuti dal Prof. Antonio Budruni presso la sala Mosaico del Museo archeologico, sulla storia della popolazione di Alghero dalle origini al XX secolo. Alla fine dell’ultimo incontro è stata lanciata la raccolta firme a sostegno del documento proposto ed approvato per acclamazione dal Prof. Budruni a conclusione dei lavori del work-shop Insegnare e valorizzare la storia della Sardegna. Cultura, identità, scuola e innovazione, svoltisi il 25 e 26 novembre 2016 a Cagliari. La raccolta firme a sostegno della petizione perché venga inserito l’insegnamento della storia di Alghero e della Sardegna nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado, proseguirà da lunedì 14 ottobre presso la Biblioteca San Michele al Largo Lo Quarter, secondo i seguenti orari: dal lunedì al giovedì ore 17:00 – 19:30; venerdì e sabato dalle 09:30 alle 12:30.

Nella foto Alghero

A.M.

Museo Tonnara, bilancio positivo

STINTINO – Bilancio positivo per la quarta stagione del Mut, Museo della Tonnara di Stintino, che ha accolto dal mese di aprile a quello di settembre circa 4 mila visitatrici e visitatori di differenti nazionalità. L’80% del pubblico risulta essere italiano, proveniente, oltre che dal territorio regionale, in larga parte da Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Per ciò che riguarda le presenze straniere, si è registrata una forte affluenza di turiste e turisti di nazionalità tedesca, francese, spagnola, inglese e austriaca, ma non sono mancati i fruitori extraeuropei, provenienti per lo più dalla Serbia, dal Canada e dalla Russia.

Costante, come negli anni precedenti, l’attività culturale, con un fitto calendario di eventi a cura del Centro Studi sulla Civiltà del Mare. Nelle 37 serate in programma da maggio a settembre il Mut ha ospitato presentazioni di libri, proiezione di documentari, concerti di musica classica, reading di poesia. Non sono mancati, come di consueto, gli appuntamenti scientifici, con approfondimenti archeologici, storici e antropologici, che si concentrati, per fare qualche esempio, sugli insediamenti preistorici in Sardegna, sulle vittime della Grande guerra e sul fenomeno migratorio in Italia.

Importante il focus sulle tonnare del Mediterraneo, con la proiezione del film “Diario di Tonnara” di Giovanni Zoppeddu, che dà voce ai pescatori di tonno di Bonagia, in Sicilia, con l‘allestimento della mostra “The Trap: catching the red tuna”, reportage in bianco e nero realizzato nella Tonnara di Portoscuso, e con il percorso guidato alla scoperta della collezione permanente del Mut, dedicata ai temi della pesca e alla vita in tonnara, tratteggiata da artisti come Stanis Dessy, Elio Pulli, Ausonio Tanda e Nani Tedeschi, solo per citarne alcuni.

«Concentrandosi soprattutto nel periodo estivo, il cartellone degli appuntamenti offre alla comunità temporanea, quella vacanziera, l’occasione di conoscere da vicino il patrimonio, materiale e immateriale, del territorio – sottolinea la direttrice del Mut, Esmeralda Ughi -. Ma il museo, che ha una breve sospensione delle aperture durante l’inverno, resta per tutto l’anno un punto di riferimento per la comunità del luogo, della quale custodisce la storia e l’identità».

Fino al 31 dicembre il Mut sarà aperto il venerdì dalle 15.30 alle 19, il sabato e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. Per i gruppi (in numero non inferiore alle 10 unità) e per le scolaresche sono previste aperture straordinarie, che si posso prenotare chiamando il 3459718686.

Nella foto il Museo della Tonnara

S.I.

Obra Cultural, Premio Sari: tutti i risultati

ALGHERO – Una sala così gremita non si era mai vista alla cerimonia di premiazione del concorso di poesia e prosa “Rafael Sari” organizzato dall’Obra Cultural de l’Alguer giunto alla 36^ edizione. Protagonisti assoluti nella prima parte della serata sono stati i bambini delle scuole materne, elementari e medie che con le loro canzoni, recitazioni e poesie hanno incantato i presenti dimostrando una padronanza e soprattutto una  disinvoltura nell’uso della lingua algherese che avrà fatto piacere ai loro maestri e genitori ma ha fatto piacere ai dirigenti dell’Obra Cultural che da 36 anni cercano di alzare una barriera contro l’abbandono dell’uso della lingua da parte delle famiglie anche attraverso questo concorso e non solo.

Quest’anno la conduzione della serata è stata affidata a due giovani dell’Associazione teatrale Analfabelfica, Martina Copersito e Michela Addis che hanno mostrato di districarsela bene con la lingua e la particolare complessità della scaletta vista la presenza di tanti bambini e classi che si alternavano sul palco. Parole d’elogio ha avuto per loro due il Presidente Pino Tilloca e grande soddisfazione è stata espressa per i lavori presentati dalle scuole e per l’alto numero di poesie arrivate (ben 31) nella sezione algherese, con la partecipazione anche di nuovi poeti rispetto al passato che hanno dimostrato ancora una volta la vivacità e l’attualità del premio Sari che continua a essere un punto di riferimento ben preciso nel panorama culturale e letterario della città. Un accorato appello è stato rivolto dal presidente Pino Tilloca alle famiglie dei tantissimi bambini presenti: “Non diffidate di questi progetti anzi collaborate con gli insegnanti e non rinunciate a trasmettere questa lingua ai vostri figli e/o nipoti (vista la presenza di molti nonni), uscitene dal pregiudizio che la lingua algherese possa essere di impedimento per l’apprendimento scolastico. Oggi le neuroscienze hanno dimostrato che chi in casa parla due lingue, oltre che una persona più ricca culturalmente, ha più facilità di apprendimento rispetto a chi ne parla una sola. Non mollate e siate orgogliosi di quello che hanno fatto i maestri per i vostri figli!”.

Subito dopo l’intervento del presidente, Carlo Sechi ha ricordato la figura del maestro Rafael Sari e la professoressa Maria Antonietta Salaris, presidente della commissione giudicatrice, composta da Ginetta Amadori, Marianina Delrio, Giusi Pascalis e Franco Sanna,  ha parlato del valore delle opere arrivate e dei criteri di valutazione adottati.

Relativamente alla sezione A, quella riservata alle scuole di Alghero, queste sono state le scuole premiate:

  1. Scuola dell’Infanzia del Carmine per la “Cançó de les vocals” presentata dai maestri Franco Cano, Giulia Veronese e Francesca Spanu.
  2. Scuola dell’Infanzia di via Matteoti per il progetto “Cantem en alguerés” presentato dall’associazione culturale Panta Rei di Antonello Colledanchise con la collaborazione delle maestre Gianna Delrio e Lina Caterina Meloni.

Per la scuola elementare il premio “Vera Sari Paolini” è stato assegnato all’Istituto Comprensivo n°2 per il progetto di canzoni/poesie presentato dalla classe seconda A della maestra Carmelita Zedda del plesso Maria Immacolata”; per il progetto presentato dal maestro Franco Cano con le due canzoni “Babai” interpretata da Sofias Cadoni con la classe III D e “La bidella de l’escola” interpretata da Sofia Salvio con la classe III A sempre del plesso “Maria Immacolata”. Il terzo progetto premiato è arrivato sempre dall’Istituto Comprensivo n. 2 ma dalla classe terza A del plesso della “Pedrera” ed era intitolato “Bocinet a l’Alguer” una piccola rappresentazione recitata e cantata curata dalle maestre Anna Maria Bruno, Valeria Salis e Daniela Marras con la elaborazione musicale di Caludio Sanna.

Per le scuole medie ha vinto il premio la poesia “Amistat” dell’alunna Beatrice Laura Soggiu della classe seconda H del plesso “Maria Carta” dell’Istituto Comprensivo n. 2. 

Nella sezione B, quella riservata ai catalani, nella prosa sono state premiate le seguenti opere:

  1. Al terzo posto si è classificato il racconto intitolato “Ramon Clavellet” di Emigdi Subirat i Sebastià;
  2. Al secondo posto si è classficata l’opera intitolata “Xirrìu, xìu, xìu” di Leonard Torres Gil;
  3. Al primo posto si è classificato il racconto intitolato “ El darrèr acte rivoluzionari” de Carlos Garcìa Cadiz 

Nella sezione B di poesia sono state premiate le seguenti opere:

  1. La terza classificata è la poesia “Reflitint al sol de la tarde” di Ramon Minoves;
  2. Al secondo posto si è classificata la poesia “Els teus ulls” di Pierrette Cherbonnier;
  3. Al primo posto si è classificata la poesia intitolata “Colors” di Pepa Molina.

Per la Sezione C di prosa nella variante algherese, i sono classificati:

  1. Al terzo posto il racconto “Maria” di Fidel Carboni;
  2. Al secondo posto il racconto “Te taparé amb un bas” di Egidio Camerada.
  3. Al primo posto il racconto “Cercant Carlo” di Luigi Saiu.

Per la Sezione C di poesia nella variante algherese, la Commissione ha deciso di segnalare la poesia “Gotes de somni” di Franco Achenza.

Le opere premiate sono state le seguenti::

  1. Al terzo posto si è classificata la poesia “Deixaré” di Franco Cano.
  2. Al secondo posto si è classificata la poesia “A Joan” di Carmelita Zedda.

Al primo posto e quindi ha vinto la 36^ edizione del Premio Sari la poesia “Rosa d’hinvern” di Cinzia Paolucci. Durante la serata, così come  annunciato, l’Obra Cultural ha consegnato il Premio Fidelitat alla poetessa  Anna Fenu, inoltre, ha voluto riconoscere un premio speciale a Sergio Bolgeri per la sua lunga e luminosa attività artistica e culturale svolta ad Alghero e all’Associazione teatrale Analfabelfica per la commedia in algherese di Gavino Ballero “Lo Forister” portata in scena nel mese di aprile al Teatro Civico. Un ringraziamento particolare è stato fatto all’Università delle tre età per la messa disposizione della sala. La cerimonia si è chiusa con la canzone “Nadal” interpretata da Franco Cano.

Storia di Alghero con Budruni

ALGHERO – Venerdì 4 ottobre ci sarà l’incontro conclusivo sulla storia della popolazione di Alghero con il Prof. Antonio Budruni, organizzato nell’ambito del Festival 2019 dall’associazione Vetera et Nova. Dopo aver ripercorso l’epoca medievale e quella moderna, grazie ad alcuni documenti del periodo tra il XVIII e il XX secolo, scopriremo attraverso quali trasformazioni si è arrivati all’attuale composizione della popolazione algherese. Appuntamento quindi per venerdì 4 ottobre alle ore 18:00 presso la sala Mosaico del Museo archeologico in via Carlo Alberto.

Nella foto il Centro Storico

S.I.

Il Labirinto, Guido Croci ad Alghero

ALGHERO – Lunedì 23 settembre alle ore 19,30 presso lo storico caffè L’Ambat (bastioni Colombo 1) l’autore Guido Croci, ex Direttore Generale dell’Università degli studi di Sassari appassionato di scrittura, presenterà assieme al professor Fabio Bacchini e alla professoressa Margherita Solci la trilogia noir pubblicata con Pendragon.

Con il recente “Il peso dell’amore” (2019), Croci chiude la trilogia che ha per protagonista il raffinato e caustico detective Francesco de Stisi, ex insegnante, amante di Montaigne, del cinema e della buona cucina. Francesco De Stisi era un professore di lettere. Ora è un investigatore privato. E’ così bravo a ritrovare persone scomparse perché le persone gli interessano. Gli interessa capire cosa pensano, come vivono, come si comportano di fronte all’amore, all’odio, ai soldi. Gli interessa capire perché fuggono, perché uccidono, e perché si lasciano morire. E soprattutto è uno che non ha più nulla da perdere. 

“Il peso de”amore” è un romanzo su tre casi giudiziari che coinvolgono delle giovani donne: la figlia di un boss della malavita fuggita a Parigi con il suo fidanzato; la nipote di un senatore sposatasi in segreto con un anziano professore spagnolo; la sorella di un famoso industriale alle prese con un amico dalle ardue pretese. Tre intriganti rebus investigativi che mettono in gioco il più nobile dei sentimenti, il quale, come si dimostrerà, può risultare anche il più gravoso.Già autore di sei romanzi, Guido Croci ha pubblicato con Pendragon i romanzi Humane (2002), Victor (2006), Lilì, la vita è tutta qui (a quattro mani con Clelia Cristina Contini, 2007), Un gatto rosso mattone (2008), Il peso della giovinezza (2008), Il peso della bellezza (2018), e l’ultimo, Il peso dell’amore (2019)

Nella foto Guido Croci

S.I.

Politica e populismi, Occhetta ad Alghero

ALGHERO – “Ricostruiamo la politica” è il titolo del libro di Francesco Occhetta che sarà presentato Giovedì 19 Settembre alle 18:15 nella sala conferenze Lo Quarter ad Alghero. Interverranno, oltre all’autore, il professor Tonino Baldino, direttore diocesano dell’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro, ed il Vescovo Padre Mauro Morfino, al quale saranno affidate le conclusioni. Introdurrà i lavori Giuseppe Manunta, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, mentre l’intervista sarà curata da Alessandro Porcheddu, segretario regionale UCSI.

Nel libro la riflessione di padre Occhetta muove dai problemi dell’oggi, analizzando anzitutto il contesto storico e politico che contraddistingue le democrazie contemporanee e in particolare quella italiana, calandosi nelle problematiche dei populismi verso cui sembrano dirigersi molte democrazie liberali occidentali. E’ dall’interno di questo frangente storico che padre Occhetta torna ad interrogarsi su quale possa e debba essere il ruolo dei cattolici nella vita pubblica.

Francesco Occhetta è un gesuita, scrittore della rivista La Civiltà Cattolica e consulente spirituale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI). Dopo la laurea in giurisprudenza a Milano, ha conseguito la licenza in teologia morale a Madrid e il dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. E’ specializzato in diritti umani all’Università degli Studi di Padova. Ha completato la sua formazione a Santiago del Cile. Giornalista professionista dal 2010, è consulente spirituale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI). Tra le sue pubblicazioni: Le radici della democrazia. I principi della Costituzione nel dibattito tra gesuiti e costituenti cattolici (2012); La giustizia capovolta. Dal dolore alla riconciliazione (2016). Il lavoro promesso. Libero, creativo, partecipativo e solidale (2017).

Nella foto Occhetta

S.I.

Alghero, recital per la Diada

ALGHERO – L’11 settembre di 1714 significò la fine della Guerra di Successione nella Catalogna e l’inizio di un’època nella quale si persero le libertà secolari. La “Diada Nacional de Catalunya” ricorda la sconfitta e la perdita delle libertà, in una giornata, l’undici settembre, per la affermazione nazionale.

Dal momento della sua creazione, l’anno 2009, la rappresentazione della Generalitat di Catalunya nella città catalana di Sardegna, ha commemorato la “Diada” de l’11 settembre con attività culturali e di approfondimento storico. Soltanto l’esecuzione dell’articolo 155 da parte de lo stato spagnolo ha impedito la realizzazione degli eventi della Diada Nacional del 2018, conseguenza della chiusura delle Delegazioni catalane all’estero.

Adesso, con la ripresa delle attività, l’Ofici de l’Alguer de la Delegazione del Governo della Generalitat de Catalunya in Italia, è lieto di organizzare e invitare a tutti i cittadini al recital poetico musicale “Emparaulant la vida” di Sílvia Bel, accompagnata della musica e del canto flamenco di Juan Manuel Galeas & Company. Sílvia Bel, reconosciuta attrice catalana di teatro, cinema e televisione, offrirà un spettacolo che è un recital di poesia catalana contemporanea e allo stesso tempo un concerto.

Nella foto Silvia Bel

S.I.

Diputació e Generalitat più vicine

ALGHERO – incontro a Porta Terra del Sindaco Mario Conoci  con la delegazione catalana presente in città ospite dell’Obra Cultural per le tradizionali Festes del 31 Agosto.

Il Sindaco ha ricevuto Josep Tarín, Consigliere della Diputació de Barcellona, delegato per la mobilità e parchi naturali, Jordi Padrós, coordinatore delle aree parco della stessa  Diputació, Xavier Roget, responsabile della commissione bilaterale e Oriol Ponsatí – Murlà , direttore  de l’Institució Lletres Catalanes della Generalitat de Catalunya.  

Insieme a loro, Pino Tilocca e Antonio Torre, presidente dell’Obra Cultural e delegato dell’Institut d’Estudis Catalans di Alghero. 

Mario Conoci ha ribadito la volontà dell’Amministrazione di sostenere e approfondire i rapporti con la Catalogna, in special modo le relazioni culturali ed economiche tra le due comunità. 

Il Sindaco di Alghero al riguardo sarà presente, ospite d’onore,  al prestigioso appuntamento con l’inaugurazione  del corso di studi 2019/2020 dell’Institut d’Estudis Catalans di Barcellona, previsto per il mese di Ottobre.

Villa Edera, venerdi di letture

ALGHERO – Venerdì 23 agosto sempre con inizio alle ore 19,30 ritornano le “Letture d’estate a Villa Edera”, Rassegna diretta da Neria De Giovanni col patrocinio del Comune di Alghero, Assessorato alla Cultura e turismo.

Incontro con la poesia di Concetta Casu dal volume “Amati Amando” e Domenico Marras di “Poesie di paesi e pastori”, entrambi I libri pubblicati dalla Nemapress. Neria De Giovanni e Antonio Maria Masia dialogheranno con gli autori. Antonello Colledanchise interverrà in veste di cantautore.
“Amati amando” di Concetta Casu  raccoglie le poesie scritte nell’intero anno del 2018 fino alla prima parte del 2019. Pensieri ed emozioni della vita di tutti i giorni, con particolare riferimento alla sofferenza ed alla malattia, ma con un’ottica di speranza e fiducia nel futuro, dovuta anche alla grande fede in Dio e nell’amore. 

Il libro è corredato da venti tavole a colori, omaggio di tre artisti internazionali, Carlo Cecchi, Alberta Grossi ed Alberto Olivetti, che le hanno dedicate a queste liriche. colpiti dalla liricità e profondità del pensiero. 
“Poesie di paesi e pastori” di Domenico Marras presenta in versi quadretti di vita quotidiana soprattutto del paese di Uri di cui è originario il poeta insieme a considerazioni esistenziali aperte alla riflessione di tutti. 

Antonello Colledanchise, noto poeta e cantautore  di Alghero, interpreta alcune sue poesie in algherese da lui stesso musicate che ripropongono delicati sentimenti familiari e acute analisi sociali. 
Le “Letture d’estate a Villa Edera” ( BeB , via Biasi n.21, Alghero) registrano un crescente successo e gradimento di pubblico dimostrando la necessità di momenti e spazi di aggregazione culturale per la cittadinanza.
Anche l’incontro del 23 agosto si concluderà con un social dinner e brindisi con Ivan Perella direttore di Villa Edera e Umberto Perella dello staff. Ingresso libero fino  ad esaurimento posti. INFO : 3388386584

Nella foto uno degli incontri a Villa Edera

S.I.