Sito internet per il mitico Pino Piras

ALGHERO – Pino Piras mai del tutto ancora valorizzato e la sua figura e il suo enorme contributo lasciato alla cultura algherese mai abbastanza riconosciuto. Una piazza, intitolatagli nel 2007 a diciott’anni dalla sua morte prematura nel 1989, tante le iniziative a suo favore da parte della associazioni algheresi. La sua figura finalmente viene vista unanimemente come la più importante della cultura popolare algherese. Pino Piras è sicuramente il più amato dalla città, e quello che più le è mancato.

Le sue canzoni sono entrate nel corso di pochi anni nella tradizione della canzone algherese, prendendone un posto preponderante e formando una vasta schiera di attuali cantautori. Il repertorio di Pino Piras è diventato repertorio comune, come accade solo con gli autori che sanno interpretare lo spirito profondo di una città o di un tempo, la leggerezza e il divertimento più autentici, ma anche l’ingiustizia sociale e il disagio della gente dei quartieri popolari, gente a cui lui stesso apparteneva e che sapeva raccontare con l’acume tipico della lingua madre, il dialetto catalano di Alghero, sferzante o commovente, dolce e amaro.

Un sito internet (www.pinopiras.it) dove trovare la sua discografia edita e soprattutto una parte della grande produzione inedita, fotografie, video, testi con accordi per chitarra. L’iniziativa è dell’Insitut d’Estudi Catalans, presentata nei giorni scorsi al Quarter dai referenti Toni Torre e Francesco Ballone, alla presenza del Sindaco di Alghero Mario Bruno. Pino Piras ha lasciato alla città un repertorio infinito e ancora non del tutto svelato di canzoni difficili da catalogare. Perché suo non è solo lo stile dello stornello pungente contro le autorità e i caratteri sociali della sua Alghero, spesso diretto senza panegirici a volti conosciuti in città, ma anche appassionate composizioni che appartengono alla migliore canzone d’autore, canzoni d’amore, di dolore, di malinconia, che toccano con le dita il tragico in una dei più bei momenti della storia musicale algherese, Passa Jesus Crist.

Una parte dei contenuti del sito fanno parte di un tesoro recuperato nel 2008 da un’attenta opera di digitalizzazione fatta da Claudio Gabriel Sanna e Marco Pampiro, che comprende anche opere teatrali, anche queste caratterizzate dall’uso, mai ordinario, del dialetto algherese, dal tagliente sarcasmo nel disegnare i tipi e i vizi della comunità, dal desiderio viscerale di una società più giusta. Pino Piras ha arricchito la cultura algherese ed è un patrimonio riconosciuto della Città del Corallo.

Pino Piras, nato nel ’41, ha vissuto ad Alghero ed è stato emigrato in Germania e a Milano. Tra lo svolgersi delle dure vicende della sua vita ha inseguito con una frenetica produzione e una determinazione mai spenta il sogno di un riconoscimento che ora finalmente la città gli tributa. Ma nel 1989 ad appena quarantotto anni una rara malattia l’ha portato via, mentre si accingeva a mettere ordine tra i suoi tanti scritti ancora non pubblicati.

Nella foto il sito di Pino Piras

S.I.

Generalitat, encontre de l’Omnium

L’ALGUER – Després de l’encontre d’avant-d’ahir amb Marta Garsaball, Directora de serveis del Departament d’Afers Exterior de la Generalitat de Catalunya, ahir lo president Esteve Campus i la vicepresidenta Carla Valentino d’Òmnium Cultural de l’Alguer han encontrat la Consellera de Cultura de la Generalitat, Laura Borràs, lo Director de la Institució de Lletres Catalanes, Joan-Elies Adell i el Vicepresident primer del Parlament de la Generalitat, Josep Costa.

Amb la foto l’encontre de ahir

S.I.

“Generalitat, si riprende rapporto”

ALGHERO – “Ieri l’incontro a palazzo civico di via Columbano nel corso del quale al sindaco Mario Bruno e alla Giunta la notizia è stata confermata direttamente dai vertici del dipartimento Esteri della Generalitat: Natàlia Mas, segretaria degli affari esteri e per l’Unione Europea, Marta Garsaball direttrice dei servizi del dipartimento di affari esteri e Luca Bellizzi, delegato della Generalitat de Catalunya in Italia”. Cosi dall’amministrazione Bruno riguardo l’importante e attesa riapertura della Sede della Generalitat come annunciato già dal consigliere regionale Marco Tedde [Leggi]

“All’incontro erano presenti parte il vicesindaco Gabriella Esposito e gli Assessori Angela Cavazzutti, Alessandro Balzani, Gavino Tanchis, Raniero Selva. La città di Alghero si è adoperata, nel novembre 2017, con atti ufficiali, con iniziative di associazioni e di singoli cittadini, nonché con mobilitazioni, affinché la chiusura della sede venisse scongiurata”.

“Con grande piacere riprendiamo un rapporto che di fatto non si è mai interrotto ma ora si ricostituisce anche materialmente con la presenza della Generalitat – ha detto Mario Bruno ai rappresentanti catalani. “Oltre ai rapporti che abbiamo intensificato in questi anni c’è il grande lavoro compiuto dalle associazioni e dal mondo imprenditoriale che pone le basi per lo sviluppo economico che deve affiancare le relazioni culturali con la Catalogna”.

Nella foto il Centro Storico di Alghero

S.I.

Riapre la Sede della Generalitat

ALGHERO – “La notizia della probabile riapertura della sede non può’ che riempirci di soddisfazione e speranza per un riavvio di proficui rapporti economici e politici con uno Stato amico.” Questo è il commento a caldo del consigliere regionale Marco della notizia della riapertura della sede di rappresentanza del Governo della Catalogna ad Alghero. Era il 2009 quando l’allora sindaco Marco Tedde inaugurò col vicepresidente del Governo Catalano la sede di rappresentanza, dopo trattative durate due anni con la fattiva partecipazione di uomini di cultura algheresi. A seguito dell’inasprirsi dei rapporti fra la Calalogna e la Spagna conseguenti al referendum per l’indipendenza la sede venne chiusa.

“Abbiamo reagito politicamente a quest’atto sconsiderato, provocando l’intervento di censura del consiglio regionale –ricorda Tedde, oggi consigliere regionale della Sardegna-. E’ stato un vero sopruso. Così come sono state eccessive le violenze della Guardia Civil durante il referendum pacifico, al quale su invito del governo catalano ho partecipato in qualità di “osservatore”. ” Tedde sottolinea che i rapporti fra Alghero e la Catalogna ora potranno essere riallacciati, e potranno trarre linfa vitale dalla nuova legge regionale sulla lingua che ha recepito gli emendamenti formulati da Tedde su proposta di Stefano Campus e Carla Valentino dell’Omnium Cultural e di Guido Sari dell’Associazione per la salvaguardia del patrimonio storico cultuale algherese. E che ha visto collaborare fattivamente l’altro consigliere regionale algherese Cacciotto.

“Ma occorre che finalmente l’amministrazione comunale prenda coscienza di questo enorme patrimonio culturale, lo valorizzi e lo promuova anche in chiave di volano per lo sviluppo di rapporti economici in generale e turistici in particolare, emarginando atteggiamenti da convegnistica sterile –chiude Tedde-.”

Nella foto l’inaugurazione della Sede nel 2009 da parte dell’allora amministrazione di centrodestra

S.I.

Università Catalana, Obra presente

ALGHERO – L’Universitat Catalana D’Estiu è, da 50 anni, uno spazio di libertà e di incontro per studenti, professori, professionisti e politici che arrivano dai sette paesi di lingua catalana: Alghero, Andorra, Catalogna, Catalogna Nord, La Francia di Ponente, le Isole Baleari e il Paese Valenziano. Dal 16 al 23 di agosto 2018 Prada (F) e la Comarca del Conflent organizzano una delle più grandi manifestazioni culturali dove è possibile sentire tutti e sette gli accenti della nostra lingua. Durante questi sette giorni l’UCE offre corsi, programma atti e giornate dedicate a diverse tematiche, come scienze della natura, scienze e tecnologia, diritto, storia, scienze della salute, economia, letteratura, lingua, musica e cinema; in più programma corsi di formazione culturale specifica, seminari di ricerca e esposizioni.

L’Obra Cultural de l’Alguer è membro del Patronato della Fondazione Catalana D’Estiu e partecipa, da oltre 30 anni, con propri rappresentanti alle iniziative dell’UCE, e, in modo particolare per i 50 anni d’attività, sarà presente con una numerosa delegazione composta da relatori, professori e studenti. Specificatamente, lunedì 20 Agosto, l’Obra Cultural organizza la “VII JORNADA ALGUERESA” che ha come titolo “Quale futuro per il catalano di Alghero?”, e, considerato che il 2018 è un anno particolare per gli algheresi perché, oltre alla ricorrenza dei 50 anni dell’UCE, è anche l’anno della scomparsa di Don Antonio Nughes, sicuramente il più grande intellettuale algherese contemporaneo che nel 2011 ha ottenuto, per la sua attività a favore del catalano di Alghero, proprio dall’UCE, il Premio Canigò, l’avvio della giornata sarà dedicata, con un intervento di Carlo Sechi, direttore dell’Obra Cultural, a un suo ricordo. Successivamente lo stesso Carlo Sechi farà una relazione sopra l’attività svolta dall’UCE in favore della promozione del catalano di Alghero.

La mattinata continuerà con la presentazione del contributo della Delegazione ad Alghero dell’Institut d’Estudis Catalans per la valorizzazione del catalano di Alghero a cura di Antonio Torre, membro della sezione di Scienze Biologiche e Delegato ad Alghero del presidente dell’IEC. Al pomeriggio, il programma prevede diverse conferenze iniziando da quella sulla “Normativa attuale e nuove prospettive per l’algherese” a cura di Irene Coghene, presidente della “Consulta Cívica de les politiques lingüístiques del català de l’Alguer” seguita da una relazione della professoressa dell’Escola d’Alguerés “P.Scanu” Maria Antonietta Salaris avente per titolo “La situazione dell’insegnamento del catalano di Alghero”. Si continuerà poi con una relazione di Salvatore Izza, presidente de “Edicions de l’Alguer” sopra l’editoria in lingua ad Alghero, al quale seguirà la presentazione del progetto “Mans, Manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons” a cura di Mauro Mulas della Plataforma per la Llengua.

Alle 20.30, ci sarà il momento della rappresentazione teatrale della commedia in algherese “Les Núvoles” di Aristofane a cura del Gruppo teatrale “I compagni di Luca” costituito da studenti e professori dei licei di Alghero. La VII Jornada Algueresa si concluderà con la proiezione del documentario “L’Alguer: un pentagrama com un carrer” dedicato alla città di Alghero prodotto dalla Plataforma per la Llengua. Durante tutta la giornata sarà organizzata una esposizione di libri in algherese a cura dell’Obra Cultural.

Nella foto Alghero

S.I.

Libri a Villa Edera, giovedi 2 agosto

ALGHERO – Il parco di Villa Edera, B&B di Alghero (via De Biase, 21) ospiterà per il mese di agosto la Rassegna “Letture d’estate a Villa Edera”, scrittori e poeti con incontri a cura di Neria De Giovanni, direttore del portaleletterario.net e della Nemapress Edizioni. Ad inaugurare gli eventi, giovedì 2 agosto, in collaborazione con l’Associazione Primigenia all’interno del format di arte e musica “Versatile” e la libreria Il Labirinto – Mondadori, Veronica Raimo parlerà del suo fortunato libro “Miden” (Mondadori 2018), in traduzione in Inghilterra, Stati Uniti e Francia, dialogando con il giornalista Stefano Idili, direttore di algheronews.it. Interverranno Speranza Piredda, presidente della Commissione di pari opportunità del Comune di Alghero e Marisa Castellini, vicepresidente della Rete delle donne.

Il 10 agosto alle ore 20,30 ci sarà il consueto meeting di poeti, giunto alla settima edizione, per la notte di San Lorenzo, in ricordo di Giovanni Pascoli che a questa notte ha dedicato una famosissima poesia. Il 17 agosto Massimiliano Fois, autore Nemapress con i recentissimi “Pizzicaluna a l’Alguer – Antoine de Saint-Exupéry ad Alghero”, e le curatele di “Esorcismi e formule medico-magiche in Alghero “ di Pasqual Scanu e “La pesca dei tonni” di Emilio Salgari, presenterà “Breviario per notturni campestri. Pensieri, luoghi e ricordi a sei corde”, accompagnato dalle musiche e la chitarra di Quirico Solinas.

Il 24 agosto sarà la volta della scrittrice, attrice e performer toscana Ilaria Drago che proporrà “Donne che non si arrendono” brani tratti dai suoi libri Nemapress “Di polvere e di resurrezione” (Teatro) e “L’inquietudine della bestia” (poesia, Premio13). Il 31 agosto la Rassegna si chiude con altri due autori Nemapress: Marco Balbina e il suo ultimo libro “Nessuna come lei” e il poeta romano Raffaele Ciminelli con la raccolta “INsolitudine”. Tutti gli incontri, tranne la Notte dei poeti, avranno inizio alle ore 19,00 e si chiuderanno alle ore 20,00 con un brindisi con l’autore offerto da Ivan Perella, direttore di Villa Edera.
Ingresso libero ad esaurimento posti.

Nella foto Veronica Raimo protagonista della prima serata a Villa Edera

S.I.

Catalano di Alghero nelle scuole: è legge

CAGLIARI – “Dopo 21 anni la Sardegna ha una nuova legge sulla lingua sarda e algherese. Un cammino laborioso, iniziato 3 anni fa e conclusosi a fine giugno con l’approvazione della nuova norma in tema di Disciplina delle politiche linguistiche, che mi ha visto impegnato in Consiglio regionale a combattere contro le tante contraddizioni e contrapposizioni nella maggioranza politica che governa la Regione Sarda”. E’ il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, a commentare la positiva notizia dell’approvazione della legge sulle lingue catalana di Alghero e Sarda.

“La proposta di legge originaria non lasciava spazio al catalano di Alghero, però grazie al lavoro di gran pregio scientifico di Òmnium Cultural de l’Alguer ed in particolare del suo Presidente, Stefano Campus e della Vicepresidente Carla Valentino ed ai consigli di Guido Sari, e con la collaborazione del collega on. Raimondo Cacciotto che aveva appena fatto il suo ingresso in Consiglio Regionale abbiamo dato la giusta dignità alla nostra lingua”.

“Come ho evidenziato lo scorso 19 luglio, durante l’incontro pubblico organizzato dall’Òmnium Cultural de l’Alguer e tenutosi nella Sala Consiliare del Comune, alla presenza dei rappresentanti politici algheresi, la nuova Legge definisce i principi stabiliti dalla Legge statale 482/99, e grazie ai numerosi emendamenti (inizialmente 47) che ho presentato in Consiglio regionale, che hanno tratto origine dal gran lavoro di Òmnium Cultural, sono stati introdotti principi di tutela e valorizzazione importanti per il catalano di Alghero che non erano presenti nella proposta di legge originaria”.

“Innanzitutto, contrariamente alla lingua sarda che non possiede uno standard linguistico e una norma ortografica, grazie ad un emendamento proposto da noi, per il catalano di Alghero si fa riferimento allo standard già in uso nel Comune di Alghero (ovvero al “Català de l’Alguer: criteris de llengua escrita model d’àmbit restringit de l’alguerés ”. Documento a cura di Luca Scala approvato nel 2003 dall’Institut d’Estudis Catalans). Un altro aspetto importante inserito nella nuova legge, grazie a detti emendamenti, riguarda l’attestazione di conoscenza della lingua di livello C1 (secondo il quadro Comune Europeo di Riferimento, QCER), che devono avere i docenti scolastici e gli operatori di Sportello Linguistico, che, nel caso del catalano di Alghero, viene rilasciata da riconosciuti e qualificati Istituti di lingua e cultura catalana attraverso l’Università di Sassari”.

“La nuova legge definisce, inoltre, l’uso della lingua minoritaria all’interno degli uffici della regione e delle amministrazioni comunali, sia per ciò che riguarda il personale ma anche negli atti amministrativi ed all’interno degli organi collegiali. Uno dei 47 emendamenti presentati su sollecitazione di Stefano Campus, Carla Valentino e Guido Sari, non approvato dal Consiglio Regionale, proponeva che negli aeroporti sardi gli annunci dei voli venissero fatti anche in lingua sarda ed in quello di Alghero in algherese: un tema carissimo al nostro concittadino, scomparso dieci anni fa, Rafael Caria”.

“Per quanto riguarda l’insegnamento nelle scuole, a partire dalle scuole dell’infanzia e fino alle scuole secondarie, vengono definiti i principi già stabiliti dalla Legge statale 482/99, ossia l’insegnamento del catalano di Alghero in orario curriculare, 2 o tre ore settimanali, che potrà essere inserito dalle istituzioni scolastiche nei relativi programmi educativi. È importante precisare che l’insegnamento della lingua minoritaria non è materia obbligatoria, bensì dovrà essere esercitata la scelta al momento dell’iscrizione. La Regione sarda sosterrà finanziariamente le istituzioni scolastiche che inseriscono nella programmazione l’insegnamento della lingua e/o l’utilizzo veicolare del catalano di Alghero”.

“Ora si tratta di lavorare tutti insieme per l’obiettivo comune, lasciando da parte inutili personalismi e fantasiose primogeniture. Siamo convinti che per combattere il processo di estinzione della nostra lingua e per promuoverla e valorizzarla sia necessaria la collaborazione di tutti”.

Nella foto Alghero

S.I.

Palmavera, nuova scoperta: incontro

ALGHERO – Avviato quest’anno per celebrare in particolare l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, il programma “Alghero per l’Archeologia”, come dice il titolo, è il manifesto che il Comune ha voluto assumere come impegno della Città di restituire quanto ricevuto dalla storia. Con questa linea guida si presentano i prossimi appuntamenti, presso la sala mosaico del museo della città, con una ricca proposta di argomenti di straordinario interesse. Venerdì 6 luglio (ore 18.30) è prevista la conferenza “Il Progetto di Restauro del nuraghe Palmavera”, presentata da Gabriella Gasperetti (funzionario ABAP), Patrizia Tomassetti (architetto del Segretariato Regionale MiBact), in collaborazione con l’archeologo Luca Doro e l’Ingegnere Alberto Luciano, che illustreranno l’importante lavoro di salvaguardia che sta interessando proprio in questi giorni uno dei più significativi lasciti dell’architettura nuragica. Interverranno la Dott.ssa Patricia Olivo (Segretario regionale del MiBACT per la Sardegna) ed il Dott. Francesco di Gennaro (Soprintendente ABAP per le province di Sassari e Nuoro). Durante la conferenza si parlerà anche della straordinaria scoperta degli attuali lavori di restauro che hanno consentito l’individuazione di una terza torre, che cambia radicalmente la storia del nuraghe (di seguito il link del sito del Segretariato regionale che ha annunciato la notizia http://www.sardegna.beniculturali.it/it/393/notizie/18355/il-restauro-del-nuraghe-palmavera-rivela-una-sorpresa).

Sabato 7 luglio (ore 17.00) è la volta della conferenza dal titolo “ Potpourri Sant’Imbenia: dallo scavo alla scienza”, in cui il prof. Marco Rendeli dell’Università degli studi di Sassari, con la collaborazione di una squadra di rinomati studiosi (L. Sanna, F. Taccetti, E. Fiorini, M. Clemenza, S. Nisi, M. Ferrante, V. Sipala, P. Oliva, B. De Rosa, A. Santoriello, F. Nunez Calvo), ci introdurrà nel mondo continuamente sorprendente del nuraghe di S. Imbenia, guardiano della baia di Porto Conte. Interverranno il dott. Francesco di Gennaro (Soprintendente ABAP) e la dott.ssa Gabriella Gasperetti (resp. tutela archeologica ABAP). A parte gli archeologi (scienziati dell’antichità), importante la presenza dell’eccellenza della ricerca italiana, con i Ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del LABEC (Laboratorio di Tecniche Nucleari Applicate ai Beni Culturali) e LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso). La conferenza sarà preceduta da una speciale “overture” con la visita guidata al sito archeologico di S. Imbenia a cura del direttore degli scavi Marco Rendeli, dalle ore 9 alle ore 13. Le conferenze sono presentate dal dott. Pietro Alfonso, archeologo e delegato dell’Ufficio Eventi del Comune di Alghero, con i saluti del Vice Sindaco ed Assessore alle Politiche Culturali, dott.ssa Gabriella Esposito.

Nella foto il Nuraghe Palmavera

S.I.

Istitut d’Estudis Calatans a l’Alguer

ALGHERO – La massima istituzione scientifico-culturale della Catalogna, l’Istitut d’Estudis Calatans, la sera dello scorso mercoledì 20 giugno si è insediata ufficialmente nei locali che la ospitano ad Alghero. Fondato nel febbraio 1907, l’IEC si articola in cinque sessioni tematiche, ventotto società filiali e sei delegazioni periferiche, alle quali si aggiunge ora, come settima, quella algherese presso lo storico Palazzo Serra di Piazza Civica, sede peraltro dell’Assessorato ai Servizi Culturali. Al simbolico taglio del nastro hanno preso parte il Sindaco Mario Bruno, il presidente ed il vicepresidente dell’Istitut d’Estudis Calatans, Joandomènec Ros e Jaume de Puig, il delegato dell’IEC ad Alghero Antoni Torre con i membri e delegati della Secció filologica Francesco Ballone e Notero Piccinini.

Con loro tutti i presidenti e referenti delle associazioni che ad Alghero sono impegnate nella promozione e valorizzazione della cultura e della lingua algherese, da qualche giorno riunite nella Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques dal Català de l’Alguer. Nel suo discorso introduttivo il Sindaco, dopo aver sottolineato l’importanza della collaborazione con l’IEC, con numerosissime pubblicazioni, importanti studi e progetti all’attivo, ha voluto ricordare Rafael Caria e Antoni Nughes, rivolgendo un ringraziamento agli uffici ed a quanti hanno permesso che l’Institut potesse finalmente avere una delegazione stabile ad Alghero, con l’obiettivo di collaborare con l’Amministrazione comunale e con le altre Istituzioni del territorio offrendo supporto alle associazioni che già da anni lavorano per la lingua catalana nella variante algherese.

“Non è esagerato definire quella attuale una settimana di rilevante importanza per la città, l’associazionismo e la cultura linguistica algherese” ha detto il Sindaco Mario Bruno, incassando con favore il generale rafforzamento dei rapporti con i Paesi catalani, le loro istituzioni e la collaborazione per la crescita, lo sviluppo e la promozione delle politiche culturali e linguistiche. In allegato uno scatto dell’incontro tra il Sindaco di Alghero e i vertici dell’IEC, Joandomènec Ros (presidente) e Jaume de Puig (vice) a Porta Terra, e il link al video caricato sul canale istituzionale del Comune, liberamente condivisibile, con le immagini dell’insediamento della delegazione nella sede di Palazzo Serra.

Nella foto l’incontro del Sindaco coi vertici dell’Istitut

S.I.

Catalano, tutela e lacune| video

ALGHERO – Mentre qui ad Alghero nasce monca e con già polemiche e problemi la Consulta per la Lingua Catalana di Alghero, in Consiglio Regionale si discute la legge per la tutela del Sardo che, grazie all’impegno in primis del consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, con anche il collega del Pd, Raimondo Cacciotto, deve trovare anche spazio per il giusto supporto alla variante appunto del Catalano parlato da inizio 1300, dunque sette secoli, ad Alghero. E’ lo stesso Tedde a rapportare sul lavoro realizzato a Cagliari, non senza sottolineare che nella Riviera del Corallo, con chiare responsabilità dell’attuale amministrazione Bruno, come ricorda il leader regionale azzurro, i legami con la Catalogna siano oramai ridotti al lumicino dimenticando l’importanza di continuare il percorso avviato in passato di sostegno all’avvio di legami commerciali messi in atto dall’allora sindaco Tedde e poi anche dal suo successore Stefano Lubrano. A seguire l’intervista di questa mattina col consigliere regionale di Centrodestra riguardo i lavori nella massima assise regionale.

Nella foto un recente incontro degli ex-sindaci di Alghero per la tutela del Catalano di Alghero e per sostenere la riapertura della sede della Generalitat che, nonostante gli annunci, è ancora chiusa