#mondorurale: pasta, pane e birre

ALGHERO – Va avanti #mondorurale, la rassegna promossa dall’Assessorato alle attività produttive del Comune di Alghero che sta individuando con successo nuove strategie di sostegno e rilancio del settore agricolo. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì prossimo, 29 ottobre, alle 15,00 nella sala dell’oratorio della borgata di Maristella. A cura di porto Conte Ricerche, esperti e rappresentanti del mondo scientifico daranno vita al workshop “Cibo e Tecnologia: come innovare il settore agroalimentare”, con il dott. Pasquale Catzeddu (Le paste fresche, i pani tradizionali ed il lievito naturale), con i principali risultati sulla messa a punto dei processi produttivi, con la Dott.ssa Tonina Roggio (Sistemi di confezionamento e trasformazione per i prodotti agricoli) che presenterà progetti nati, su richiesta delle imprese, per rispondere alle nuove esigenze del mercato alimentare che oggi richiede prodotti già pronti o da cucinare in modo semplice. Infine, il Dott. Luca Pretti, (Strategie per la caratterizzazione delle produzioni birrarie locali) illustrerà come Porto Conte Ricerche da anni sta dando risposte alle aziende produttrici di birre artigianali per garantire la loro qualità, la shelf-life, metodiche innovative per il controllo di produzione. Introdurrà i lavori il prof. Sergio Uzzau, Amministratore Unico di Porto Conte Ricerche, con la presentazione del modello di lavoro utilizzato dal Centro di Ricerca per affrontare le attuali sfide tecnico-scientifiche delle piccole e medie imprese sarde.

Sabato 31 Ottobre alle Tenute Delogu, a cura della Società Umanitaria, la serata comincerà alle 16.00 con la visita guidata alla cantina, e proseguirà con il reading di Raffaello Fusaro e Giammarco Spineo, Il senso della vite, leggerezza festosa di parole d’autore in un mix di racconti in cui vino e bottiglie diventano azione, ispirazione e scenografia. A seguire ci sarà una degustazione guidata offerta dalla cantina ospitante. Ancora Sabato 31 Ottobre, nella Torre di San Giovanni, in Largo San Francesco, alle 18,30, “Dal campo al piatto”, a cura dell’Associazione Culturale Gastronomica Saber I Sabor. L’Agricoltura ad Alghero tra ‘800 e ‘900, esperienze sensoriali e gustative, in cui il Prof. Valsecchi parlerà dei cambiamenti avvenuti nel territorio di Alghero in quel periodo. A conclusione della conferenza ci sarà una piccola degustazione di alcuni piatti della tradizione che verranno realizzati da un professionista della ristorazione.

Domenica 1 Novembre, presso la Fondazione Meta, dalle 10,30, “Chiediamoci Cosa Mangiamo”, incontro con il Consorzio Sardo del Grano Cappelli, modera l’incontro la dott.ssa Maria lbba, direttore Laore Sardegna. Interventi di Viviana Sirigu (Titolare Kentos), Laura Accalai (Presidente Consorzio Sardo Grano Cappelli), Pier Giuseppe Prasciolu (Agricoltore biologico), Gerardo Piras (Tecnico Laore), Alessandra Guigoni ( Antropologa ), Giulia Mugheddu (Nutrizionista). A seguire degustazione sensoriale a cura di Viviana Sirigu, Gerardo Piras e Giulia Mugheddu.

Nella foto pane sardo

M.S.R.

Vermentino sardo trionfa a Bolzano

VILLASIMIUS – Il vermentino sardo trionfa a Fiera Bolzano aggiudicandosi il Premio Speciale Terroir alla dodicesima edizione di “Autoctoni che passione”, il forum nazionale dei vini locali che si è svolto ad “Hotel” il 19 e 20 ottobre 2015. A ricevere il prestigioso riconoscimento, assegnato all’etichetta che meglio esprime il vitigno del territorio di appartenenza è stato “‘Entu”, Vermentino di Sardegna Doc bio 2014 prodotto dall’azienda Colline del Vento di Villasimius. La rassegna ha portato a confrontarsi oltre trecento produzioni di altissimo livello qualitativo, arrivate da ogni parte d’Italia fino al cuore dell’Alto Adige. Solo sei etichette hanno ricevuto un Autochtona award per categoria. Grande soddisfazione è stata espressa da Gianluca Castangia, giovane e poliedrico architetto di Villasimius che dal 2006 ha intrapreso quest’avventura vitivinicola con forte passione. Una passione trasmessa da suo padre Mario, che ha messo a disposizione della giovane azienda tutto l’aiuto possibile e l’esperienza maturata negli anni.

Con i suoi cinque ettari di vitigni, in buona misura coltivati a vermentino e in parte a cannonau, il vigneto è immerso tra le colline di Villasimius e Castiadas, in località Brennas, affacciato verso il mare dell’Isola dei Cavoli. La zona è sferzata da venti che trasportano, in un felice connubio, le fresche fragranze tipiche della costa e i profumi agresti caratteristici delle zone interne.
Il vermentino premiato esprime quindi l’intensa sapidità del mare di Sardegna, percepibile nel gusto e nell’olfatto ma senza eccessi, con una piacevole nota dolce in perfetto equilibrio al palato verso uno sfondo persistente di mandorle amare.

Il riconoscimento degli Autochtona Award mostra ancora una volta le forti potenzialità dei vini sardi, piccole produzioni di nicchia ma di grande qualità. Il premio conferito prende il nome dal francese “terroir”, accostabile in buona misura al nostro concetto di “tipicità”: è il complesso rapporto che lega un prodotto alle caratteristiche del microclima e del suolo in cui è coltivato. A Bolzano la giuria non ha avuto dubbi: il gusto di Sardegna con “‘Entu” va davvero a gonfie vele.

Nella foto la premiazione a Bolzano

Lingua maltese: Aquilina ad Alghero

ALGHERO – Giovedì 27, alle ore 17:00, nell’Ufficio di Alghero della Delegazione della Generalitat de Catalunya in Italia (Via Columbano, 4), il professor Anthony Aquilina, docente presso l’Università di Malta, nel Dipartimento di Traduzione, Interpretazione e Terminologia, della Faculty of Arts (Lettere), illustrerà il tema: “La lingua maltese: l’oggi e il domani”. Il Prof. Aquilina è il traduttore in maltese di diverse opere letterarie, tra cui “Le Petit Prince” d’Antoine de Saint-Exupéry, “La symphonie pastorale” di André Gide o “En attendant Godot” di Samuel Beckett. I suoi settori di specializzazione sono la teoria e la pratica della traduzione dal francese al maltese.

La lingua maltese è motivo di grande orgoglio per molti maltesi. Il fatto che questa piccola nazione che si trova su un’isola ed è composta di soli 400.000 abitanti abbia mantenuto una propria lingua, unica per generazioni, nonostante le forti influenze linguistiche che la circondano, è prova della sua resilienza culturale. Con l’ingresso di Malta nell’Unione Europea, la lingua maltese è diventata una lingua ufficiale dell’Unione Europea, assicurandosi sicuramente ulteriore longevità tra le generazioni future.
Per i “non iniziati”, i suoni della lingua maltese sono simili all’arabo. Questo perché condivide le radici arabe come lingua semitica; infatti, è la sola lingua semitica a essere una lingua ufficiale dell’Unione Europea. Tuttavia, diversamente dall’arabo, il maltese è scritto utilizzando l’alfabeto latino e si legge da sinistra a destra. Il maltese include anche numerose parole prese in prestito dall’italiano, dall’inglese e presenta anche alcune influenze del catalano. Come é ovvio per ogni lingua nazionale, il maltese è onnipresente, parlato dalla maggioranza della popolazione maltese. È utilizzato anche nelle scuole, nelle trasmissioni radiotelevisive e nei giornali, in ambito politico e nei tribunali. Tuttavia, Malta, essendo stata colonia britannica, ha come lingua ufficiale non solo il maltese ma anche l’inglese, e solitamente si trovano le due lingue nei segnali informativi, nei menù e nei documenti ufficiali.

Mentre alcuni docenti e studiosi della lingua maltese ritengono che la lingua sia ancora minacciata di scomparsa, a causa del vasto numero di parole nuove prese in prestito da altre lingue che trovano posto nella lingua di tutti i giorni, altri considerano ciò come un segnale di lingua viva e dinamica.
Il professor Aquilina, quindi, ci spiegherà come il maltese affronta il fatto di essere lingua co-ufficiale, a Malta, insieme alla lingua attualmente più forte e prestigiosa, quale è l’inglese, e quali strategie di politica linguistica sono state messe in atto da parte del governo e delle istituzioni maltesi per ottenere questo piccolo miracolo che è la sopravivenza di questa piccola lingua.
L’incontro è organizzato dall’Ufficio di Alghero della Delegazione della Generalitat de Catalunya in Italia, dall’Òmnium Cultural de l’Alguer e dalla Sotziedade pro sa limba Sarda.

Nella foto Malta

S.I.

Mondo Rurale: nuovi appuntamenti

ALGHERO – La salute alimentare arriva dall’esperienza tramandata nella terra dei centenari. L’alimentazione del domani la si trova nelle ricette del passato, è fatta da ingredienti dimenticati ma fondamentali per una vita lunga e sana. Domenica 25 ottobre, ad Alghero, #Mondorurale presenta l’evento tra i più rappresentativi della rassegna promossa dall’Assessorato alle attività produttive del Comune di Alghero per individuare nuove strategie di sostegno e rilancio del settore agricolo. Nella sala convegni de Lo Quarter, alle 18,00 verrà sottoscritto un protocollo di intesa tra il Consorzio regionale degli Agriturismi e il Comitato Mondiale per la Longevità.

Un atto che unisce il livello tecnico/scientifico con quello culturale, che contiene tra le diverse finalità l’elaborazione e approvazione dei Piatti della Longevità. La firma dell’atto che definisce il quadro di cooperazione, finalizzata allo sviluppo locale, rurale e agricolo alla sostenibilità, avverrà tra Roberto Pili, presidente del Comitato Mondiale per la Longevità e Gianfranca Pirisi, presidente del Consorzio degli Agriturismi di Alghero, in rappresentanza del Comitato regionale. Al termine del convegno “I percorsi della longevità: itinerari gastronomici regionali”, verranno proposte degustazioni dei piatti che fanno parte del menu. L’iniziativa nasce dalla idea della Dott.ssa Carmela Deidda, presidente del Comitato Agriturismi del Sud Sardegna. I menu della longevità potranno essere degustati a partire da venerdì 23 Ottobre con l’avvio dell’attesa iniziativa “A tavola con i percorsi gastronomici della longevità”, presso le strutture del Consorzio degli Agriturismi di Alghero. Piatti semplici, tipici di una cucina presente nella genuina dieta di centenari e longevi, prelibatezze per costruire il cosiddetto invecchiamento sano.

“Il programma di iniziative di #mondorurale nasce per costruire una visione strategica di valorizzazione del comparto agricolo – spiega l’Assessore Natacha Lampis – e che tenga conto anche, attraverso la divulgazione della cultura della buona alimentazione, della promozione delle produzioni di qualità con il sostegno alle imprese e la creazione di nuove opportunità per favorire il ricambio generazionale e la nuova occupazione in agricoltura”. Il calendario di #mondorurale propone l’appuntamento con il cinema sabato 24 Ottobre alla Cantina di Santa Maria La Palma. La serata a cura della Società Umanitaria di Alghero comincerà alle 17,30 con la visita guidata alla cantina, e proseguirà con la proiezione del documentario Ab Origine di Ignazio Figus, che racconta l’impegno, le speranze e le aspettative di un gruppo di persone che vedono nel ritorno alla terra l’unico modo per affrancarsi dai veleni e dall’alienazione del vivere contemporaneo. Saranno presenti il regista e l’agronomo-poeta Mario Fadda che, al termine del film, si fermeranno a dialogare con il pubblico. A seguire ci sarà una degustazione guidata offerta dalla cantina ospitante. Tutte le iniziative della serata sono gratuite ma, per la visita guidata, è necessario prenotare tramite telefono allo 079 999008 o all’email vini@santamarialapalma.it.
Per dettagli e informazioni su #mondorurale, è possibile seguire l’iniziativa completa, trovare gli agriturismi e i singoli menu della longevità sul sito mondorurale.alghero-turismo.it.

Nella foto l’agriturismo i Vigneti

Berlino: mostra a Cagliari

CAGLIARI – La Mem Mediateca del Mediterraneo in Via Mameli 164, ospita da ieri 15 ottobre al 27  la mostra Der Weg zur Deutschn einheit, già presentata in moltissime città tedesche ed ora approdata in Italia. L’iniziativa si concluderà con l’intervento dell’Ambasciatore di Germania in Italia Susanne Marianne Wasum-Rainer, che il 27 ottobre presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari terrà una lezione-conferenza sulla Germania di oggi.

La mostra è organizzata a Cagliari da Acit Associazione Culturale Italo-Tedesca, Mem Mediateca del Mediterraneo, Cagliari 2015 Capitale Italiana della Cultura, in collaborazione con La Memoria Storica, Agorà Sardegna, Coop Culture, Karalimedia, e col patrocinio di Comune di Cagliari – Servizio Istruzione, Politiche Giovanili, Sport, Cultura e Spettacolo, Ambasciata di Germania in Italia, Goethe-Institut.

Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino, ma l’Unità Tedesca fu sancita ufficialmente il 3 ottobre 1990, data che è poi divenuta festa nazionale per la Germania. Quest’anno si celebrano dunque i 25 anni della riunificazione. Il Ministero Federale degli Affari Esteri e la Fondazione Federale per la rielaborazione critica della dittatura della SED hanno realizzato una mostra fotografica che ricostruisce Il cammino verso l’Unità Tedesca dalla rivoluzione pacifica della fine degli anni ’80 al “Trattato 2+4” del 1990, col quale la Germania riacquista la propria sovranità e ridiventa una Nazione.

Nella foto il muro di Berlino

Il mondo delle Malvasie

SASSARI – Dal Piemonte al Friuli, dall’Alto Adige alla Sicilia, da Madera alla Slovenia: in tutte queste aree la Malvasia è prodotta ancora in purezza. E pensare che in molti credono sia coltivata solo a Bosa o a Cagliari. Tutti i segreti di questo straordinario vitigno saranno svelati a San Pietro in Silki sabato 17 e domenica 18 ottobre durante la terza edizione delle Vie della Malvasia, tra dibattiti, assaggi e abbinamenti. L’evento, promosso dal noto giornalista gastronomico Gilberto Arru, è dedicato al “Mondo delle Malvasie & Le Malvasie del Mondo”: due giornate ideali per approfondire la conoscenza delle zone di produzione, le tecniche di lavorazione, i diversi vitigni e i vini che si ottengono nelle varie regioni del pianeta. Saranno illustrate la storia e le tradizioni.

La produzione di Malvasia è documentata nelle isole Canarie, in Catalogna, nel centro della Spagna, in Austria, Germania, Istria, Croazia e Grecia. Ma vi sono tracce anche in California e pare anche in Cina, in forma sperimentale. «È un mondo tutto da scoprire – spiega Gilberto Arru – è forse l’unico vitigno al mondo che dà origine a tutte le tipologie dei vini esistenti, oltre a essere prodotto nelle versioni bianco, rosato e rosso. Conoscere gli altri vuol dire conoscere se stessi, capire quali sono le nostre vere potenzialità produttive, in qualità e quantità».

Le giornate si arricchiranno con degustazioni guidate da esperti delle varie associazioni, Ais, Onav e Fis, oltre alla collaborazioni delle diverse Confraternite sempre più attive e numerose in Sardegna. Con quest’iniziativa, Arru vuole sensibilizzare i consumatori ma soprattutto i produttori sardi a uscire dall’immobilismo, abbattendo i personalismi e i campanili, che da sempre ostacolano la valorizzazione di questo pregiato vino. Le giornate hanno una finalità benefica perché il ricavato sarà devoluto all’associazione Stelle del Sud Onlus che da anni opera in Madagascar e servirà a ultimare l’infermeria e iniziare la costruzione della casa dell’accoglienza per una ventina di bambini, orfani o abbandonati.

IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Sabato 17 ottobre
Ore 09,30
> Tavola Rotonda
Le Malvasie del Mondo a cura di Gilberto Arru
(Storia, area, di produzione, tradizioni)
> Dibattito
Il mondo delle Malvasie, dalla produzione alla tavola
Modera Tommaso Sussarello
Intervengono produttori, giornalisti, distributori, enotecari, ristoratori, sommelier e confraternite enogastronomiche
Ore 13
Pausa pranzo
Abbinamenti cibo & vino * a cura di Tommaso Sussarello e Marisa Usai di Gran Galà Catering
Ore 15
Banco di assaggio Malvasia (secca) *, a cura di Gianmario Tosi
Ore 16,30
Banco di assaggio Malvasia (rossa)* a cura di Roberto Dessanti
Ore 18
Banco d’assaggio Malvasia (amabile, dolce e passita)* a cura di Gilberto Arru

Domenica 18 ottobre
Ore 10,30
Apertura degli stand
Banco espositivo con tutte le Malvasie pervenute e Malvasia da collezione; banchi d’assaggio A cura dell’Ais, Fis, Onav
Ore 11,30
“Facciamo i biscotti” – Laboratorio di pasticceria con i bambini a cura di Mauro Loi
Pausa pranzo *
Abbinamenti cibo & vino * a cura di Tommaso Sussarello e Marisa Usai di Gran Galà Catering
Ore 15,00
Lettura di poesie dedicate al vino, a cura di Pier Luigi Alvau
Poesia contemporanea, aneddoti, detti antichi e proverbi dedicati al vino, a cura di Giovanni Fancello e Rita Bonomo.
Ore 17,30
“S’ora de sos drukes” La Malvasia incontra i dolci della tradizione e la pasticceria fresca, a cura di Marisa Usai

Porcini star del Ristorante O

ALGHERO – “Siamo entusiasti di proporvi i primi funghi Porcini dal Piemonte”, cosi il Masterchef O’Neill, del Ristorante O di via Sant’Erasmo ad Alghero, che ha creato con i funghi porcini un menu stimolante e classico per pranzo che a cena. Cibo tipico di questo periodo, i funghi porcini sono caratterizzati da un cappello carnoso a forma circolare, facile da riconoscere, che può raggiungere un diametro di 30 cm con colore castano/bruno con numerose sfumature, a seconda del luogo di provenienza. La parte sotto al cappello è solitamente di colore bianco giallognolo nel fungo giovane, mentre col passar del tempo questa parte assume un colore che da sul verdognolo.

Il gambo dei funghi porcini è molto robusto, ingrossato verso la base e di colore biancastro con sfumature brune, la sua carne è soda, bianca e non cambia colore dopo essere stata tagliata; odore e sapore sono piacevoli. Il noto ristorante apre il periodo autunnale preparando dei piatti col prelibato fungo che vede tanti amanti e appassionati divenendo anche un cibo molto ricercato e addirittura prezioso. “Non vediamo l’ora di vedervi tutti”, dice il cuoco Masterchef finito per i suoi meriti culinari anche sulle pagine del famoso Sunday Times.

Nella foto piatto coi porcini del Ristorante O

M.S.R.

In 400 per Famiglie al Museo

ALGHERO – “Circa 400 i biglietti staccati tra adulti e bambini nella Giornata delle Famiglie al Museo, sono gli allegri visitatori del Museo Diocesano e del Museo del Corallo, ai quali vanno aggiunte le famiglie che hanno partecipato al solo spettacolo teatrale”. Cosi dal Comune di Alghero e ricordano che “i Musei sono stati inondati dalle voci dei più giovani fin dai percorsi della mattina, oltre 50 famiglie hanno goduto della possibilità di visitare le collezioni dei musei osservandole con lo sguardo dei loro bambini, seguendo le due mascotte, Forchettina e Kuralì, e godendo anche dei racconti del naturalista dott. Roberto Barbieri, che accompagnato da un simpatico polpo, ha accolto le famiglie nella parte di esposizione da lui curata al Museo del Corallo”.

“Al pomeriggio ancora più numerosi sono stati i partecipanti ai due laboratori creativi, le cui prenotazioni hanno registrato in breve tempo il tutto esaurito. Genitori e bambini impegnatissimi nella riproduzione di rami di corallo in pasta di amido, guidati da Tina Cocco, e nell’arte pittorica e grafica dei frutti d’autunno con Antonella Marras, hanno letteralmente colorato i nostri musei. I lavori dei bambini rimarranno esposti e visibili al Museo del Corallo e al Museo Diocesano per le prossime due settimane. La riuscita dei laboratori è stata garantita anche dall’animazione truccabimbi curata da Stefania Ambroggi e Viola Carta, che hanno riempito visi e braccia dei giovani artisti di frutti e animali marini, e dalla merenda offerta dal negozio di Commercio Equo e Solidale & Bio Altormercato&CuoreBio di Alghero”.

“Durante la giornata sono stati distribuiti ai bambini il Taccuino dell’esploratore di musei e gli adesivi delle mascotte nazionali, Matì e Dadà, oltre alle colorate guide dei percorsi dei nostri musei. Chi ha voluto ha inoltre composto un elaborato per partecipare al Concorso L’albero dei Musei. Tra gli oltre 100 partecipanti verranno selezionati gli 8 vincitori algheresi che prenderanno parte alla fase nazionale. E infine un Teatro Civico pieno in tutti gli ordini di palchi è impazzito per lo scoppiettante spettacolo Gnam Gnam, della compagnia Ilfilodeldiscorso, con Elena Solinas nei panni della cameriera Rondinella e Ignazio Chessa in quelli dello chef Jean Bon Bon. Una piacevolissima ora e mezza di spettacolo per divertirsi sul tema del cibo, ma anche riflettere con allegria sui temi della sana alimentazione e della condivisione. Sorpresa finale: il lancio di palloncini dal loggione con la collaborazione dei migranti ospiti del Vel Marì”.

“L’intera giornata è stata realizzata a cura dagli operatori didattico-museali della Smuovi, sostenuta dall’Amministrazione comunale e dalla Fondazione Meta, con la collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Alghero-Bosa. Il tutto in adesione all’iniziativa nazionale, giunta alla sua terza edizione, ideata da Kids Art Tourism e promossa dall’Associazione Famiglie al Museo, con il patrocinio tra gli altri di Mibact, Rainews, Icom, e la sponsorizzazione della Tnt”.

Nella foto un momento di domenica al Museo

Accademia Sironi: anno di crescita

SASSARI – Un nuovo anno accademico sta per iniziare. Un nuovo anno ricco di contenuti per l’Accademia di Belle Arti ‘Mario Sironi’. Unica istituzione di Alta Formazione Artistica dell’isola, l’Accademia prevede diversi percorsi formativi e sta dimostrando di poter crescere in modo esponenziale.
La qualità della formazione resta elemento caratterizzante dell’Accademia con i sui corsi triennali che si articolano nel Dipartimento di Arti visive con i corsi di studi in Decorazione, Grafica d’Arte e Progettazione, Pittura e Scultura, nel Dipartimento di Comunicazione cui afferisce il corso di studi in Didattica dell’Arte e il Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate che ha attivi i corsi di studi in Arte e Media (Nuove Tecnologie) e in Scenografia. In tutto, dunque, 7 percorsi triennali di primo livello.

I corsi di studio per conseguire il diploma accademico di primo livello del Dipartimento di Arti Visive hanno l’obiettivo di formare competenze artistiche e professionalità qualificate che tengano conto del pluralismo dei linguaggi e delle innovazioni delle tecniche che possano trovare spazio nella pittura, nella grafica, decorazione e nella scultura per sperimentare nuove tecniche sulle conoscenze tradizionali. Conoscenza e ricerca che si avvale anche di strategie comunicative e di specifiche competenze artistiche e professionali che possano trasmettere, come accade in Didattica dell’Arte, le modalità di studio e realizzazione delle opere d’arte, ma non solo. I corsi di Didattica consentono di formarsi nella gestione di spazi e strumenti per la divulgazione del patrimonio culturale sia attraverso i mezzi tradizionali che le nuove tecnologie plurimediali con particolare riguardo agli eventi espositivi e artistici in generale e di divulgazione scientifica e tecnologica.
Nel corso di Arte e Media (Nuove Tecnologie) l’acquisizione di strumenti e competenze circa i linguaggi espressivi e le tecniche sono il faro per nuove espressioni performative nel vasto campo delle nuove professioni legate al mondo dei new media, soprattutto nel cinema e in ambito internet. Scenografia punta sulla progettazione e costruzione delle scene e dei costumi in ambito teatrale e cinematografico, sviluppando l’approfondimento e la ricerca sull’interazione tra i linguaggi artistico visivi.
La durata di tutti i corsi di primo livello è di tre anni e per conseguire il diploma accademico di primo livello lo studente deve aver acquisito 180 crediti formativi.

L’Accademia trova nella tradizione le linee strategiche per il futuro con nuovi laboratori di montaggio, una nuova biblioteca, una nuova aula plurimediale, un nuovo centro stampa oltre ad un’area comune di ristoro per consentire una migliore fruizione degli spazi dedicati agli studenti. Una nuova proposta per un’Istituzione di Alta Formazione che dimostra di fare la differenza e i numerosi riconoscimenti in campo nazionale lo testimoniano. L’Accademia cresce e sono i numeri a parlare chiaro: negli ultimi tre anni gli studenti della Sironi sono cresciuti di circa il 30%. Motivi, facili da intuire, legati a una programmazione e guida strategica legata alla produttività della didattica ed a un sempre più proficuo e continuo scambio di relazioni e stimoli con gli attori culturali del territorio.

“Le ultime convenzioni per il Mas.edu e per l’ExMa’ sono la dimostrazione tangibile di quanto la nostra Accademia abbia intenzione di relazionarsi propositivamente con il territorio, per consentire ai suoi studenti di avere nuovi spazi nei quali fare ricerca e produzione”, commenta il direttore dell’Accademia, Antonio Bisaccia. “Quanto di buono – continua il direttore – è in grado di fare l’Accademia al suo interno è fondamentale che lo si conosca anche fuori. Ma soprattutto che i nostri allievi possano confrontarsi artisticamente con il loro ambiente di riferimento, oltre al confronto con l’ambiente artistico nazionale. In tal senso molto è stato fatto e tantissimo c’è ancora da fare.” Tradotto, vuol dire che lo studente è al centro di un’attenzione tesa a sviluppare ogni talento. E i numeri premiano le scelte strategiche di lungo respiro e di larghe prospettive. Una cosa fondamentale è la forza dell’Accademia nell’intercettare il mondo del lavoro, in controtendenza rispetto ad altre professioni. Qualsiasi lavoro, nell’arte, richiede un grande sforzo di ricerca e sperimentazione. L’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” lo sa bene, ed è questo il comune denominatore che i suoi corsi offrono: competenza tecnica e consapevolezza dei contenuti, ovvero teoria e prassi per consentire ai progetti di prendere vita e corpo.

Coloro i quali conseguiranno il Diploma Accademico, giuridicamente equipollente al diploma di laurea – secondo la nuova normativa di settore -, potranno svolgere attività professionali in numerosi ambiti: nella libera professione artistica, nel campo delle arti visive e nelle attività creative legate alle nuove professioni tecnologiche. Per favorire un legame più concreto con il mondo del lavoro l’Accademia organizza in accordo con enti pubblici e privati, stage e tirocini adeguati rispetto al conseguimento di professionalità specifiche adeguando per ogni corso di studi, i modelli formativi più adeguati. Inoltre, ogni anno, artisti, studiosi e professionisti di fama internazionale tengono seminari che integrano la formazione didattica primaria.

Gli studenti che finiscono il triennio si possono iscrivere ai bienni di secondo livello in fase di attivazione e autorizzati dal MIUR: Cinematografia e fotografia documentaria, Decorazione, Didattiche dei territori e comunicazione globale, Grafica d’arte e progettazione, Pittura, Progettazione plastica e costume per lo spettacolo, Scultura monumentale e arte pubblica. E’ in fase di preparazione anche il corso quinquennale, con valore abilitante alla professione di restauratore, con profilo professionalizzante PFP1 sul restauro di “materiali lapidei e derivati e Superfici decorate dell’architettura”, che avrà i laboratori realizzati presso l’ExMa’, anche grazie all’accordo con il Comune di Sassari.

Nella foto gli studenti all’accademia

M.S.R.

Iscol@: progetto ad Alghero

ALGHERO – “La scuola media di via Tarragona sarà al centro di un progetto pilota da 3 milioni di euro previsto dal Piano Straordinario di edilizia scolastica Iscol@, il programma della Regione Sardegna al quale l’Amministrazione Bruno ha aderito scorso con una decisiva serie di interventi negli istituti scolastici cittadini, a seguito di una mappatura degli edifici e dell’individuazione delle molteplici priorità di intervento”. Cosi dal Comune di Alghero riguardo la scuola.

“La Scuola del Nuovo Millennio, così è definito l’asse di riferimento degli interventi regionali, avrà il volto in Sardegna delle nuove scuole medie di via Tarragona, dove sarà costruito un moderno e funzionale auditorium per sostenere la vocazione musicale che in questi anni l’istituto comprensivo ha sviluppato con ottimi risultati. Il programma regionale Iscol@ prevede inoltre, con l’Asse II, interventi straordinari sulle strutture scolastiche cittadine per ulteriori 3,5 milioni di euro. Un investimento fondamentale sull’edilizia scolastica, 6,5 milioni di euro complessivi, a cui si aggiunge su iniziativa della Provincia, la candidatura per la costruzione del nuovo istituto alberghiero della città. Domani, giovedì 8 Ottobre, con inizio alle 09,30 presso il Complesso di Santa Chiara, aula Architettura, si terrà il workshop regionale su questi temi e su come progettare le nuove scuole”.

“Sarà una giornata dedicata ad Iscol@ e alla sua componente pedagogica legata alla scuola come ambiente di vita. Una intensa giornata di lavori aperta dall’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino con il sindaco di Alghero, Mario Bruno e il direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, Nicola Sechi. La mattina numerosi dirigenti scolastici si alterneranno sul tema del piano pedagogico nelle scuole del nuovo millennio, con il coordinamento di Alessandra Berry, della Struttura regionale Iscol@. Nel pomeriggio, al lavoro i gruppi sulla sperimentazione e simulazione della definizione del piano pedagogico inserito nei diversi territori”.

S.I.