Nobento cresce ancora e sbarca a Olmedo: nuovo stabilimento. Le parole del Sindaco Faedda

OLMEDO – L’Amministratore Unico di Nobento SPA Andrea Alessandrini ha inaugurato il nuovo stabilimento che farà parte della Cittadella del Serramento annunciata nel 2021 all’interno del piano di sviluppo quinquennale. Al taglio del nastro hanno partecipato: il Sindaco di Olmedo Toni Faedda con la giunta ed il consiglio comunale, il Sindaco di Alghero Mario Conoci, le autorità locali e i collaboratori Nobento.

“Questa nuova realtà che fa parte della grande famiglia Nobento è il compimento del cronoprogramma che ci siamo dati nel giugno 2021 e che permette di proseguire lo sviluppo della Cittadella del Serramento, unica in Italia – spiega Andrea Alessandrini prima del taglio del nastro – Siamo un’azienda solida, che ha scelto di portare avanti un progetto con i propri collaboratori che oggi, con gli ultimi assunti, sono diventati 360”.

Lo stabile di Olmedo ospita circa 50 ragazzi all’interno dei 2000 mq, mentre i 3500mq esterni facilitano la movimentazione delle merci da e verso lo stabilimento di San Marco. All’interno del caseggiato è stato dislocato il reparto dedicato ai prodotti in alluminio – dalle persiane ai battenti – con l’intenzione di aumentarne la specificità curando nel dettaglio l’intero ciclo produttivo.

Ma il progetto Nobento SPA, che continua ad ampliarsi con il nuovo caseggiato, punta ad offrire non solo un lavoro ma un progetto di vita ai propri ragazzi e ragazze, con nursery, sport e cultura, sul quale l’amministratore Alessandrini punta a 360 gradi e che proseguirà il suo sviluppo nel breve periodo.

In tempi record a dicembre scorso a San Marco (Alghero) è stata inaugurata la vetreria più grande d’Italia all’interno della quale si producono vetri per finestre, e ora il cronoprogramma quinquennale riparte con la progettazione e lo sviluppo delle altre aree della Cittadella.

Ancora una volta Nobento dimostra com’è possibile fare impresa anche in un territorio dove si diceva fossero più i problemi che soluzioni. È stata in grado di creare un’azienda di livello nazionale con determinazione, impegno e una grande squadra e mantenendo le promesse con il territorio che la ospita.

“Aeroporti ai Sardi”, incontro del Psd’Az sabato ad Alghero

ALGHERO – Esplode la questione degli aeroporti sardi. E questo dopo il tentativo (non è chiaro se ancora in atto) di inglobare l’aeroporto di Alghero a quello di Olbia vista la medesima proprietà. Una rotta sicuramente quasi obbligata vista la condizione in cui si trova negli ultimi tempi lo scalo algherese, condizione, però, che non era prevista da nessuno, tanto meno dagli annunci dei rappresentanti di F2i all’indomani dell’acquisto. Oggi, ormai, quasi fuori tempo massimo si è diffusa l’intenzione di riportare al pubblico gli aeroporti sardi. Forse, era necessario intervenire prima cercando di “guidare” i privati che, sicuramente, anche se legati ai propri interessi, hanno anche a cuore che le imprese non finiscano a carte 48, anzi. Tradotto: probabilmente sarebbe occorsa maggiore sinergia, oggi, chissà.

E, come detto, ecco per sabato un convegno del Psd’Az partito del Presidente della Regione Solinas, dell’assessore ai trasporti Moro e del sindaco di Alghero Conoci. “La gestione degli aeroporti sardi – si legge nella nota del PSd’Az – e il ruolo della Regione nelle politiche del trasporto aereo per garantire ai sardi il diritto alla mobilità. Sono questi i temi al centro dell’incontro-dibattito, promosso dal Psd’Az, dal titolo “AEROPORTI ai SARDI” in programma ad Alghero, sabato 13 maggio, nel chiostro della chiesa di San Francesco (via Carlo Alberto) con inizio fissato alle 10.

“Un confronto sulle diverse posizioni, a cominciare da quella della Regione, che sostiene la presenza pubblica nelle società di gestione degli scali isolani, a fronte dell’interesse da parte dei privati di acquisire il controllo dei tre aeroporti della Sardegna”

Dopo i saluti del sindaco Mario Conoci, interverranno Antonio Moro, assessore regionale dei Trasporti, Pietrino Fois, commissario straordinario della Provincia di Sassari, Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Marco Tedde, consigliere regionale di Forza Italia, Alberto Bertolotti, presidente della Confcommercio del Sud Sardegna, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale Insularità, Renato Soru, ex Presidente della Regione Sardegna”.

Ad Alghero il “Nautic Event” dal 9 all’11 giugno |video

SASSARI – Presentato questa mattina domani, nella sede della Camera di Commercio in via Roma, il “Nautic event 2023” che si svolgerà ad Alghero dal 9 all’11 giugno prossimi. Il “Nautic event 2023” avrà l’obiettivo di promuovere non solo la filiera nautica e il turismo nautico, ma anche il territorio nel suo complesso individuato come vera e propria destinazione turistica.

L’idea dell’organizzazione è quella di dare alla nautica un valore diverso, rendendola parte di un sistema più ampio. Con Assonautica Nord Sardegna che punta a promuovere l’offerta turistica integrata regionale partendo dai porti, marine e approdi. Per scoprire il fascino di un intero territorio attraverso il “Nautic Event Sardegna 2023” I porti, le marine e gli approdi dislocati lungo tutto il perimetro costiero sardo, saranno ‘porte di accesso al territorio’ in un percorso lungo il quale poter apprezzare cultura, tradizioni, ambiente, cibo capaci di rappresentare al meglio la Sardegna che non si conosce e che generalmente si trova fuori dai circuiti turistici più noti.

Fragola, ma non solo: eccellenze che meritano sostegno | video

ALGHERO – In vista della Sagra della Fragola, come accaduto anche negli anni passati, come Algheronews siamo andati dove cresce, grazie al lavoro di mani sapienti, quella che oramai a tutti gli effetti è ritenuta un vera eccellenza del territorio. Durante la conferenza stampa in Comune, da parte del Comitato di Sa Segada, organizzatore dell’evento, è stato sottolineato più volte il valore di tali produzioni, certo è che il settore dell’agricoltura locale, cosi come la pesca, necessitano di maggiori sostegni anche sotto forma della promozione della validità dei prodotti e anche nella creazione di format volti a pubblicizzare e soprattutto commercializzare quello che offrono mare e terra. D’altra parte è anche essenziale che ci sia maggiore unità tra i vari produttori per rafforzare la loro possibilità di incidere nei grossi flussi di vendita.

Chi tutti i giorni ha che fare proprio con la terra sono gli agricoltori, anche giovani, come Damiano Manai che, con l’azienda di famiglia, ha creato un’attività di grande rilevanza dove in decine di ettari vengono fatte crescere diverse tipologie di frutta e verdura tra cui, appunto, la fragola. Di diversi tipi, tra l’altro, come ci ha raccontato nell’intervista in allegato. Prodotto eccellente che viene venduto nei mercati locali e in tutto il territorio.

https://www.youtube.com/watch?v=PtxXPNrXdYM

INTERVISTA CON L’AZIENDA MANAI DI SA SEGADA (ALGHERO)

“Comunità energetiche sono il futuro della Sardegna”

CAGLIARI – 15mila euro ai comuni per la realizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato alla costituzione di comunità energetiche da fonti rinnovabili, con priorità ai comuni privi della rete del metano e in base al numero degli abitanti: è quanto stabilito dall’ultima delibera in materia di comunità energetiche rinnovabili (CER) approvata dalla Giunta regionale nella seduta odierna su proposta dell’assessore dell’Industria, Anita Pili.

Le risorse, stanziate con la legge regionale n.22 dello scorso dicembre, ammontano a 2 milioni per l’annualità 2023 e altrettanti per quella 2024, ad integrazione delle risorse che arriveranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“La Regione porta avanti l’impegno della transizione energetica e lo fa incentivando la costituzione delle comunità – afferma l’assessore Pili. Con la legge sull’Energia approvata ad ottobre abbiamo messo a punto le disposizioni in materia di energia, finalizzate a garantire lo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale. Vogliamo favorire la riduzione delle emissioni climalteranti e assicurare un equo accesso alle risorse energetiche da parte di tutti gli attori, produttori e consumatori coinvolti, e sostenere le pubbliche amministrazioni nella creazione di comunità energetiche da fonti energetiche rinnovabili e la loro partecipazione diretta”

“La comunità energetica –ricorda Pili – incentra la sua attività sul valore dell’energia prodotta e non sulla

realizzazione di un profitto. I membri della comunità partecipano alla generazione distribuita di energia da fonte rinnovabile e all’esecuzione di attività di gestione del sistema di distribuzione, di fornitura e di aggregazione dell’energia a livello locale. Nella distribuzione delle risorse ci è sembrato opportuno dare priorità ai comuni non raggiunti dalla rete del metano, affinché questi possano condividere il risparmio energetico e l’autoconsumo all’interno del territorio comunale con un equo accesso alle risorse energetiche. Ciò vale anche per la tutela di soggetti e comunità socialmente, territorialmente ed economicamente svantaggiati, e per i comuni caratterizzati da un minor numero di abitanti, ai fini di contrastare lo spopolamento”.

Questi i comuni finanziati, privi della rete del metano, per l’annualità 2023: Baradili, Monteleone Rocca Doria, Soddì, Semestene, Bidonì, Setzu, Tadasuni, Modolo, Boroneddu, Sennariolo, Las Plassas, Siris, Pompu, Tinnura, Albagiara, Assolo, Asuni, Bessude, Borutta, Curcuris, Esporlatu, Genuri, Noragugume, Nureci, Pau, Sant’Antonio Ruinas, Sorradile, Villa Verde, Turri, Cheremule , Aidomaggiore , Mogorella, Senis, Armungia, Flussio, Montresta, Gonnoscodina, Nughedu Santa Vittoria, Goni, Lei, Bulzi, Martis, Ula Tirso, Sini, Giave, Romana, Ussaramanna, Birori, Banari, Escolca, Pauli Arbarei, Esterzili, Baressa, Magomadas, Dualchi, Tergu, Ruinas, Padria, Serri, Villanovaforru, Bottidda, Erula, Gonnosnò, Usellus, Gadoni, San Nicolò Gerrei, Bortigiadas, Ballao, Ardara, Nughedu San Nicolò, Illorai, Seulo, Collinas, Gesico, Ardauli, Gonnostramatza, Nuragus, Burgos, Fordongianus, Laerru, Oniferi, Sadali, Tramatza, Bonnanaro, Tuili, Villasalto, Suni, Masullas, Villanova Tulo, Atzara, Ortueri, Silius, Segariu, Tresnuraghes, Pimentel, Zeddiani, Gergei, Norbello, Nurallao, Gesturi, Aglientu, Busachi, Barumini, Aritzo, Bortigali, Sedini, Codrongianos, Florinas, Lula, Santa Maria Coghinas, Aggius, Scano Montiferro, Nuxis, Sant’Antonio di Gallura, Milis, Villaurbana, Chiaramonti, Furtei, Sorgono, Sarule, Domus de Maria, Viddalba, Meana Sardo, Sindia, Lunamatrona, Castiadas, Laconi, Sant’Andrea Frius, Seneghe, Nurachi, Mores, Badesi, Soleminis.

Questo l’elenco dei comuni, sempre privi della rete del metano, che rientrano nell’annualità 2024: Luogosanto, Orotelli, Donori, Borore, Silanus, Padru, Riola Sardo, Nurri, Orroli, Paulilatino, Villa San Pietro, Villanova Monteleone, Trinità d’Agultu e Vignola, Telti, Ottana, Santu Lussurgiu , Perfugas, Galtellì, Golfo Aranci, San Vero Milis, Pozzomaggiore, Bolotana, Luras, Cuglieri, Villamar, Isili, Abbasanta, Bitti, Nulvi, Burcei, Orani, Calasetta, Samugheo, Thiesi, Jerzu, Oschiri, Bonorva, Teulada, Bono, San Vito, Loiri Porto San Paolo, Villasimius, Calangianus, Sardara, Palau, Ploaghe, Villaputzu, Gonnesa, Portoscuso, Santa Teresa Gallura, Sarroch , Muravera, Castelsardo, San Giovanni Suergiu, Domusnovas, Carloforte, Oliena, Pula, Bosa, San Gavino Monreale, Decimomannu, Uta, Cabras, Elmas, Dolianova, La Maddalena, Sant’Antioco, Arzachena, Tempio Pausania, Capoterra, Iglesias, Assemini, Carbonia, Selargius.

Questi infine i comuni in cui è già presente la rete del metano e che verranno finanziati nell’annualità 2024: Sagama, Osidda, Simala, Villanova Truschedu, Lodine, Siapiccia, Allai, Onanì, Tiana, Ittireddu, Ussassai, Loculi, , Mara, Elini, Belvì, Anela, Cargeghe, Siddi, Teti, Neoneli, Bauladu, Morgongiori, Putifigari, Onifai, Osini, Austis, Cossoine, Siamanna, Genoni, Olzai, Siligo, Piscinas, Muros, Bultei, Ortacesus, Siamaggiore, Torralba, Guamaggiore, Talana, Tratalias, Zerfaliu, Villaperuccio, Buggerru, Triei, Suelli, Barrali, Ollastra, Urzulei, San Basilio, Villanovafranca, Ollolai, Seui, Baradili San Pietro, Masainas, Loceri, Girasole, Nule, Selegas, Gairo.
Restano esclusi dall’elenco i comuni già beneficiari di risorse per le comunità energetiche; permane la possibilità di scorrere l’elenco in caso di rinunce o di ulteriori stanziamenti finanziari

Caos Aeroporti, l’Enac sospende la fusione tra Alghero e Olbia. Moro soddisfatto

CAGLIARI – Tanto tuonò che piovve. Come previsto, da alcuni e sottolineato più volte da Algheronew,s la fusione tra Alghero e Olbia non s’ha da fare. Almeno per adesso vista l’intervento dell’Enac. Una questione piuttosto caotica che riguarda, però, l’assett maggiore del territorio e che vede lo stesso quasi come passeggero che guarda dai finestrini quanto accade. Quasi fosse impotente. Come se le concessioni volare e per far funzionare l’Aeroporto non siano pubbliche con anche il 30% in capo alla Regione, oltre la partecipazione statale al fondo F2i.

“Apprendo con soddisfazione della sospensione, da parte di Enac, del parere favorevole alla fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia (Geasar) e Alghero (Sogeaal). Auspico che gli ulteriori approfondimenti istruttori di competenza dell’Ente nazionale dell’aviazione civile possano fare chiarezza sulle criticità che caratterizzano le operazioni societarie condotte unilateralmente dal fondo di investimento privato F2i, senza alcuna condivisione da parte dell’amministrazione regionale”. Lo afferma l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, commentando la decisione dell’Enac di sospendere, in seguito all’intervento dell’assessorato dei Trasporti, il parere favorevole al progetto di integrazione industriale degli aeroporti del Nord Sardegna, “al fine di ulteriori approfondimenti istruttori di competenza”.

“Estromettere la partecipazione della Regione sarda dalla ipotizzata gestione unica degli aeroporti sardi è inaccettabile e dannoso – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – anche alla luce dei concreti e fattivi contributi erogati alle tre società di gestione degli aeroporti, da parte della Regione sarda che ha nel tempo finanziato investimenti infrastrutturali, contratti pluriennali di pubblicità e per prestazioni di servizi, assicurando a Sogeaal, Geasar e Sogaer quella quota dei ricavi cosiddetti ‘non aviation’, senza la quale non sarebbe stato possibile sottoscrivere gli accordi con le compagnie low cost”.

A titolo di esempio, l’assessore Moro ricorda che tra il 2010 e il 2023 i mandati di pagamento – quindi somme già erogate – in favore delle tre società aeroportuali, ammontano a 121.276.459 euro. Alla Sogeaal sono stati corrisposti 24.769.942 (8.161.676 per lavori infrastrutturali; 3.933.999 per copertura perdite; 11.467.466 per la promozione del sistema aeroportuale: 1.186.800 per spese varie). Alla Geasar sono stati corrisposti 43.139.045 euro (28.508.560 per lavori infrastrutturali; 75.167 per politiche sul lavoro; 13.678.890 per la promozione del sistema aeroportuale; 876.427 per spese varie). Alla Sogaer sono stati corrisposti 53.367.472 euro (26.171.276 per lavori infrastrutturali; 26.553.395 per la promozione del sistema aeroportuale e 642.800 per spese varie).

“Aeroporti sardi ai privati contro le finalità della Regione”, su a F2i

ALGHERO – La fusione per incorporazione dell’aeroporto di Olbia con quello di Alghero è una decisione assunta unilateralmente dal fondo di investimento, F2i, che detiene la maggioranza azionaria di Geasar e Sogeaal, ed è una decisione che non registra la condivisione della Regione”. Lo ha detto all’ANSA l’assessore dei Trasporti Antonio Moro poco prima di entrare in audizione nella seduta della quarta commissione, riunita per fare il punto sulla fusione degli aeroporti del Nord Sardegna, il relativo piano industriale, investimenti programmati, tutela dei lavoratori, proiezione dell’operazione e sul programma di sviluppo. L’audizione è stata chiesta dal capogruppo della Lega, Michele Ennas.

“Al di là delle perplessità per la forma e la sostanza dell’operazione – ha spiegato Moro anticipando il contenuto della sua relazione ai commissari – mi preme evidenziare che consegnare le chiavi di accesso della Sardegna, e cioè gli aeroporti sardi, a un fondo privato di investimento che ha come missione quella di massimizzare i profitti per remunerare il capitale dei suoi investitori, sia in netta contraddizione e in antitesi con le finalità che persegue la Regione, orientate a garantire ai sardi il pieno godimento del diritto alla mobilità, nonché la massimizzazione del traffico passeggeri negli scali di Cagliari, Olbia e Alghero, per garantire sviluppo e crescita alla nostra Critico anche sull’operazione che riguarda l’aeroporto di Cagliari-Elmas, l’assessore specifica che anche questo percorso intrapreso “non è volontà della Regione”. “Ho avuto modo di leggere nella nota integrativa al bilancio – ha sottolineato l’assessore – che gli amministratori della Sogaer hanno già deliberato l’apertura di un tavolo di confronto con F2i, definito partner ‘infungibile’, e che siano in corso le attività di Due Diligence. Mi sembra dunque di capire che abbiano valutato di superare la gara a evidenza pubblica per il passaggio delle quote dall’azionista pubblico a quello privato, cioè dalla Camera di commercio di Cagliari a F2i, cosa che non rappresenta affatto una valutazione condivisa con l’amministrazione regionale, né una volontà della Regione”.

Olbia capitale della Nautica, la Fiera “un successo, comparto trainante”

CAGLIARI – “Settore tra i più importanti dell’economia della Sardegna, che dimostra di avere il potenziale per esprimere al meglio le opportunità di sviluppo dell’intero comparto”. Così gli Assessori della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino, e dell’Industria, Anita Pili, a Porto Rotondo, nel corso della seconda edizione della ‘Fiera nautica di Sardegna’.

“La Sardegna e l’area del Nord Est in particolare ha molto da offrire – ha detto l’Assessore Fasolino questa mattina nel corso di uno degli eventi legati alla Fiera nautica – Dobbiamo essere bravi a intercettare gli investimenti, soprattutto esteri, utilizzando principalmente tre leve: la piena conoscenza e valorizzazione dell’ambito territoriale/industriale perché è fondamentale avere un luogo in cui l’impresa possa insediarsi; il sistema di Rete tra Pubbliche Amministrazioni (regionali e locali), Università e Centri di Ricerca, Associazioni (camerali, Industriali), Comunità locali perché in Sardegna possiamo offrire un sistema ‘corto’ di collegamenti istituzionali rispetto alle altre realtà territoriali, qui è possibile far sedere allo steso tavolo Regione, Comune, Associazioni, Enti di Sviluppo, Comunità Locali. Infine – ha proseguito l’Assessore Fasolino – la terza leva a nostro favore è rappresentata dalla qualità della vita che andrà a vantaggio dell’impresa che si insedia, del suo gruppo dirigente e dei lavoratori, si tratta di un surplus che dà valore alla proposta insediativa e che spesso non siamo in gradi di valorizzare”.

Questi tre elementi definiscono “un’area localizzativa appetibile”, ha proseguito l’Assessore Fasolino che in chiusura del suo intervento ha evidenziato “la necessità di lavorare con il Mimit per costruire tavoli di lavoro comuni Stato-Regione-Istituzioni locali”.

Sempre sull’importanza del comparto si è soffermata l’Assessore dell’Industria, Antita Pili, che ha definito il settore della nautica della Sardegna – cantieristica navale e portuali turistica – uno dei più importanti per l’economia regionale. “La Sardegna è la seconda regione italiana per numero di porti attivi (118) preceduta solo dalla Sicilia e la prima per numero di posti barca disponibili – ha spiegato l’Assessore Pili – Raccoglie oltre 1.700 imprese. Di queste, oltre 700 sono localizzate in Gallura, che conferma la sua centralità nel contesto regionale”.

Il potenziamento del sistema produttivo regionale, secondo l’esponente della Giunta Solinas, “passa anche attraverso le opportunità commerciali che si creano nei mercati internazionali per le aziende sarde”. Da qui l’urgenza, ha spiegato l’Assessore, di “richiamare due concetti citati nel saluto iniziale in video conferenza dal vice Ministro Valentino Valentini, a partire dalla valorizzazione delle Produzioni Industriali all’interno delle eccellenze del Made in Italy. L’obiettivo – ha proseguito – è quello di concentrarsi nelle produzioni industriali a basso impatto ambientale ad alto valore aggiunto, con una discontinuità rispetto al passato. Si tratta di creare degli ambiti di specializzazione per ciascun territorio dove ognuno possa esprimere le proprie potenzialità e la propria vocazione territoriale. Come ad esempio quella che definirei ‘Industria del Mare’ e non ‘Settore della Nautica’, proprio per indicare tutti i settori di filiera che ruotano attorno a questo comparto”.

Altrettanto importante è, secondo l’Assessore Pili, il secondo richiamo del Ministro, ovvero portare buyers internazionali: “Questo concetto – ha spiegato – si esplica attraverso due direttive all’interno delle ‘azioni di internazionalizzazione’ che porterà avanti l’Assessorato dell’Industria. La partecipazione alle più importanti fiere, anche in collaborazione con ICE a livello nazionale, ma anche portare i buyers qui da noi per far conoscere quello che possiamo offrire a livello industriale ma anche come Isola, penso all’ambiente, alle bellezze del nostro territorio, al benessere”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Nautica, settore in crescita: accompagnare lo sviluppo

CAGLIARI – “Nonostante la pandemia, la guerra in Ucraina, l’aumento esponenziale dei costi di materie prime ed energia, che si ripercuote in modo pesante sulla nostra economia, il mercato delle nuove imbarcazioni continua crescere. È opportuno riflettere insieme, tra istituzioni e operatori del settore, sulle grandi opportunità che il settore della grande nautica da diporto, particolarmente caro alla Sardegna, offre”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, a Porto Cervo nel corso del convegno dedicato alla nautica, che ha accompagnato l’inaugurazione della seconda edizione della Fiera nautica di Sardegna.

Analizzando i numeri della nautica in Italia ed esaminando il successo del comparto, il Presidente Solinas ha evidenziato come “questa economia forte e resistente alla crisi e alle crisi internazionali necessita di un approccio sistematico e scientifico. Vince sul mercato chi è in grado di vendere un sistema e ancora prima di creare un sistema, che sia diversificato per fasce di offerta e che sappia valorizzare le eccellenze. Serve un salto di qualità culturale – ha proseguito il Presidente – Da decenni in Sardegna parliamo di destagionalizzazione, di valorizzazione delle aree interne, di esaltazione delle potenzialità naturali che la Sardegna ha in alcuni settori che sono garanzia di sicuro avvenire dell’offerta turistica. Oggi sono qui tra voi a Porto Cervo per confermare la volontà di un cambio di marcia, e sono convinto che questo cambio possa avvenire solo cavalcando i trend, non contrapponendo a questi trend idee vecchie”.

La Sardegna, ha evidenziato il Presidente Solinas, “vanta già delle eccellenze riconosciute in campo mondiale. Dobbiamo incrementarle, partendo dalla infrastrutturazione e dal potenziamento non solo dall’ospitalità e dei porti ma anche dalla cantieristica”.

“Vogliamo far crescere concretamente il turismo nautico in Sardegna, promuovendola come sede ideale per un polo nautico al centro del Mediterraneo”, ha detto ancora il Presidente ricordando le azioni intraprese dalla Giunta. “Abbiamo avviato un piano regionale per potenziare le strutture portuali sarde, 24 del Nord Sardegna, il Piano regionale della Rete di Portualità turistica. Obiettivo di questo piano è elevare la funzionalità delle strutture portuali, la modernità e la fruibilità, sia in termini di accessibilità, dalle piccole imbarcazioni sino ai maxi yacht, sia in termini di stagionalità.

Vogliamo costruire e incrementare un’offerta di qualità che valorizzi la centralità della posizione della Sardegna nel Mediterraneo”.

In chiusura del suo intervento il Presidente ha definito ancora una volta il settore “una delle punte di diamante dell’economia sarda del futuro. Puntiamo ad una Sardegna sempre più green e sempre più blu, sempre più legata al mare e ad un approccio con esso che sia di salvaguardia e di sviluppo economico. E certamente la nautica da diporto può giocare un ruolo fondamentale”, ha concluso il Presidente Solinas.

“Concorsi Laore: tante promesse, pochi fatti, graduatoria immobile”

CAGLIARI – “Sono ormai trascorsi quasi due anni dalla determinazione di approvazione degli atti relativi al concorso bandito da Laore per l’assunzione di Periti Elettrotecnici e Meccanici. Due anni durante i quali, nonostante la volontà di uscire con una graduatoria di idonei ben più lunga dei posti messi a concorso (45 idonei a fronte dei 4 posti da coprire) e nonostante le promesse provenienti da più parti, la graduatoria è rimasta praticamente immobile. In particolar modo la graduatoria dei periti elettrotecnici risulta essere la meno utilizzata con l’assunzione di circa il 20% degli idonei.
A ciò si aggiunga il fatto che la Regione negli anni ha assunto diversi amministrativi per poi utilizzarli come tecnici. Per molti di questi si è provveduto a modificare il profilo da amministrativo a tecnico ed è ancora possibile, su richiesta degli interessati, procedere in tal senso (così si legge in una nota che il Direttore Generale del personale Silvia Cocco ha trasmesso qualche giorno fa).
Il risultato è che in regione ci ritroviamo diversi tecnici che hanno superato il concorso come amministrativi e probabilmente, a seguito di queste “migrazioni” e alla conseguente riduzione del numero di amministrativi in pianta organica, si continueranno ad assumere ancora amministrativi.
Dispiace molto rilevare che le istituzioni ancora oggi non abbiamo compreso il ruolo e le specificità dei periti industriali e dispiace ancora di più constatare che le promesse sbandierate ai quattro venti continuano a rimanere tali e, probabilmente, verranno nuovamente utilizzate in prossimità delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale”

Il rappresentante del Comitato dei Periti Industriali
Massimiliano Roggio