Lavori al Lido, rinasce il ristorante Rafel

ALGHERO – Il Rafel sarà sempre il Rafel. Cambiano i proprietari dell’attività ma non il nome. Un nome che è entrato nel cuore degli algheresi e dei visitatori della Riviera del Corallo, tanto che quella parte del lido di Alghero ormai è conosciuta dai più con il nome dell’attività e non con il toponimo storico di Cuguttu. “E non poteva essere diversamente per il ristorante iconico della Porta d’Oro del turismo in Sardegna, gestito abilmente per 40 anni dalla famiglia Stagnaro”, fanno sapere i nuovi titolari. Una storia fatta anche di ospiti di fama da Marcello Mastroianni a Nilde Iotti. Da qualche mese Antonello, Vincenzo, Eliana Stagnaro e Mamma Rina hanno ceduto l’attività ad un gruppo di giovani imprenditori algheresi. A parlare per loro è l’amministratore Andrea Pinna «siamo orgogliosi di ricevere il testimone di un marchio storico della ristorazione balenare di Alghero e la scelta di mantenere il nome è il simbolo del rispetto che abbiamo per il glorioso passato e la tradizione del luogo. A queste solide radici affianchiamo il nostro know-how ormai riconosciuto e apprezzato»

“Perché Pinna e soci sono professionisti algheresi e affermati, esponenti di quella generazione around 35 che con passione, esperienza e dedizione sta cambiando il panorama della ristorazione nella Riviera del Corallo. A proposito di professionisti locali e di eccellenza, la progettazione della nuova struttura è affidata all’ArTek Studio di Sergio Murgia, ingegnere algherese specializzato in lavori nei quali l’acqua è un concept fondamentale. Ed ecco che arriva la rivoluzione ambientale: la storica costruzione in cemento lascia spazio ad una nuova più compatibile con il contesto in cui insiste, sparisce il muro perimetrale che nega la visuale del paesaggio, viene restituita la vista del mare e della rada direttamente dalla strada e, infine, il sistema sabbioso viene liberato dall’ostruzione del calcestruzzo perché la nuova pedana è rialzata rispetto alla superficie dell’arenile e non poggia più direttamente sulla spiaggia”.

La seconda vita del Rafel è fortemente green oriented come si intuisce dalle parole del progettista l’ing. Murgia «ho pensato ad una struttura che fluttuasse sulla sabbia, l’accarezzasse lasciandole il suo spazio di vita. Una struttura realizzata, in virtù di una nuova visione di architettura sostenibile e circolare, per il 70% di materiali riciclabili e riutilizzabili. Il calcestruzzo è eliminato, limitato alla compartecipazione in maniera minima ed essenziale per le sole opere di fondazione, con una riduzione rispetto all’esistente dell’85% circa. Il concept progettuale cerca, con l’utilizzo eterogeneo dei materiali, una continua relazione e rinvio ad elementi naturali: è stato come immaginare di raccogliere dopo una forte mareggiata le risulte donate dal mare ed assemblarle tra di loro.»

“Non tutte le ruspe in spiaggia vengono per nuocere, anzi. In questo caso dopo il loro passaggio il lido di Alghero avrà finalmente una struttura eco-friendly, in cui il rispetto per l’ambiente è fondamentale come dimostra il sostegno alla pratica edilizia da parte di tutti gli enti di vigilanza ambientale e paesaggistiche. Un complesso iter autorizzativo con un endoprocedimento in cui si sono espressi ben 20 uffici e soggetti competenti. La pandemia non ha fermato l’impegno di questo gruppo di giovani imprenditori amanti della ristorazione di qualità e decisi a dare una seconda vita ad un’attività storica della Riviera del Corallo e a farlo in maniera più ecologica possibile”.

 

Sanità centrale, ma pure sviluppo e lavoro

ALGHERO – E’ vero.  Viviamo un periodo storico in cui siamo sempre più oppressi dalle paure sullo stato di salute. A questo ha certamente contribuito lo stravolgimento delle vite di tutti subito dalla pandemia; e non poteva essere altrimenti. Di riflesso, questo è divenuto il principale tema del dibattito pubblico e politico. Ma se da una parte è naturale che tali timori siano cosi diffusi, dall’ altra non si possono sottovalutare altri effetti nefasti che questo periodo, e pure anche da prima, stanno colpendo attività e famiglie: la devastante crisi economica e sociale. Calo a picco dell’occupazione e crescenti problematiche che colpiscono famiglie e giovani (con la natalità, oramai, sotto zero).

E’ comprensibile e doveroso parlare di sanità, ma appare sempre più impellente puntare i riflettori su questioni che possano da subito, o al più presto, rimettere in moto sviluppo e crescita. Nei luoghi già virtuosi, occorre poco per riaccendere il motore anche se spento da mesi, ma in quelli con più difficoltà il riavvio è molto più complicato. Per questo, va bene che la politica si occupi di Covid, vaccini, sale operatorie, personale medico, etc, ma non è più procrastinabile attivare progettualità, vecchie e nuove, utili a creare subito le condizioni per sostenere famiglie, imprese e professionisti per iniziare a riprendere un cammino che possa evitare un pericoloso tracollo, come detto, economico e sociale.

Le potenzialità (enormi) ci sono. Anche se è arrivato il momento, si spera definitivo, di andare oltre la stagionalità. E dunque pensare ad uno sviluppo che passi per dei luoghi attrattivi anche fuori dai mesi caldissimi. Oggi pare, quasi, impossibile, ma così non lo era fino qualche anno fa. Certo bisogna che tutti facciano la loro parte come, forse, mai accaduto prima. Del resto solo con le forze migliori, con un grande impegno di tutti (singoli, enti, categorie, politica, etc) e con un’ampia e sapiente regia si può superare il periodo peggiore di sempre. Altrimenti, purtroppo, sarà sempre più dura.

V. P.

Covid, sostegni e crisi: attività a rischio |video

ALGHERO – Ristori, sostegni, bonus, etc, misure adottate in questo annus horribilis che, però, non hanno riscontrato l’efficacia prevista. Non basta che tale azioni venga sponsorizzate a più non posso sui media e social con reiterate info-grafiche, famiglie, imprese, attività e professionisti hanno visto poco o niente. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti con una crisi epocale che, se non interrotta subito da interventi tangibili e atti a creare subito sviluppo e occupazione, può veramente fungere da capolinea per molte comunità.

Il dott. Marco Spirito, commercialista algherese, ha il polso della situazione e tramite Algheronews commenta quella che la situazione generale connessa alle suddette misure e in generale a quanto dovrebbe essere messo in atto. La condizione, come detto, è di estrema difficoltà, perciò sono attese iniziative immediate e anche inedite per rimette in moto i vari processi produttivi, altrimenti i riflessi sociali saranno sempre più devastanti. Una flebile luce è oramai visibile, bisogna lavorare affinché diventi sempre più luminosa e radiosa, per tutti.

 

Daga di nuovo in moto con Confesercenti

SASSARI – Andare oltre la propria missione, legata alla capacità di rappresentare le esigenze degli operatori economici in uno scenario mutato radicalmente e di assicurargli efficaci servizi di assistenza e formazione, per porsi come interlocutore autorevole delle istituzioni e degli attori politici, economici, sociali e culturali territoriali e regionali, ritagliandosi un ruolo attivo nei processi di sviluppo in cui il Nord Sardegna è coinvolto e fungendo da agenzia di programmazione, pianificazione e progettazione di un futuro basato su innovazione e sostenibilità. È la missione che Confesercenti Sassari-Gallura affida al processo di rinnovamento organizzativo varato dal suo management.

Per l’associazione delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e del piccolo artigianato del Nord Sardegna, la stagione storica cui si va incontro è un punto di svolta. L’agognata ripartenza del “sistema Paese”, dopo un’emergenza che ha fiaccato economia e mercato del lavoro, nelle intenzioni del presidente Giuseppe Boccia e del direttore Gianni Simula è «un’opportunità per ripensare modalità e finalità con cui Confesercenti Sassari-Gallura interpreta attivamente il suo ruolo e il suo mandato strategico».

Superata la fase di restyling organizzativo, con l’implementazione dei servizi alle imprese e ai cittadini e l’efficientamento della macchina e delle risorse umane, finanziarie e strumentali, l’associazione guarda al presente e al futuro con ambizioni rinnovate, proponendosi agli imprenditori come consulente per assistere ogni fase di gestione e sviluppo delle loro attività e per coinvolgerli nella definizione del modello di crescita che il territorio intende cucirsi addosso, per cui è imprescindibile il coinvolgimento attivo del sistema produttivo attraverso processi di partecipazione e confronto di cui l’organizzazione si farà promotrice.

Confesercenti vuole aprirsi al coinvolgimento degli imprenditori disposti a contribuire al rilancio del territorio, andando oltre gli interessi singoli e settoriali, inserendoli in un più ampio ragionamento che garantisca al Nord Sardegna uno sviluppo complessivo e duraturo.

Va in questa direzione il primo “innesto” operato in un direttivo che opererà collegialmente, senza eccessive gerarchie o categorizzazioni, proponendo tra le tante novità anche un diverso modello di gestire e comunicare l’associazione. Si tratta di Enrico Daga, 51enne imprenditore algherese, che dopo la “gavetta” nelle attività di famiglia si è occupato a lungo di politiche di sviluppo, col pensiero sempre rivolto al protagonismo delle imprese, tanto nelle istituzioni locali quanto nel sistema di rappresentanza delle imprese. Smessi gli abiti da amministratore locale – è stato tra l’altro assessore provinciale della Programmazione, della Pianificazione territoriale, del Turismo e delle Attività produttive – e detto addio alle sue precedenti esperienze in rappresentanza della sua categoria di riferimento, Daga entra nel direttivo, cooptato dal presidente Boccia come coordinatore territoriale della programmazione e dello sviluppo locale.

“C’è bisogno di modelli nuovi di organizzazione e di energie nuove, per imboccare una strada che consenta a Confesercenti di svolgere il proprio ruolo pienamente, contribuendo agli interessi delle imprese associate e alla crescita del territorio”, dichiara Giuseppe Boccia per spiegare il rinnovamento avviato. “Ripensare il modo di rappresentare le imprese significa immaginare un’organizzazione in grado di svolgere attivamente il ruolo di promotore delle strategie di sviluppo locale”, è la scommessa di Enrico Daga. “Vogliamo diventare un’agenzia di programmazione territoriale – aggiunge – ponendoci come modello anche per altri territori e interagendo efficacemente con gli altri attori territoriali”.

Fipe incontra Peru: aiutare subito bar e ristoranti

SASSARI – “Prosegue con grande determinazione il lavoro della Fipe Confcommercio dell’area nord ovest Sardegna, la Federazione che rappresenta nella sola area nordoccidentale sarda oltre 600 imprese della ristorazione e dell’intrattenimento. Imprese colpite con particolare veemenza dalle continue restrizioni dovute al rispetto delle normative tese al contenimento della pandemia in atto. Negli ultimi giorni il coordinamento generale della Fipe Confcommercio dell’area nord ovest ha incontrato il Consigliere regionale, espressione del territorio, Antonello Peru”. Cosi il Fipe del Nord-Ovest Sardegna ovvero la rappresentanza dei ristoratori della Confcommercio.

“Al Consigliere Peru è stata rimarcata l’assoluta necessità di un intervento più deciso da parte della Regione per “dare ossigeno” al comparto dei pubblici esercizi e consentirgli, dunque, di scavallare questo drammatico periodo, ad esempio attraverso una moratoria sui pagamenti Abbanoa; mitigando (anche attraverso specifico accordo con l’Anci) l’impatto della Tari; favorendo contributi attraverso appositi bandi semplificati, dedicati al settore. Ma soprattutto cercando di dare concreta attuazione – una volta terminata la vaccinazione delle categorie protette e delle fasce di età più avanzate – al protocollo firmato dal Governo nazionale con Confcommercio, le altre Associazioni di Categoria e i Sindacati dei Lavoratori, che prevede la vaccinazione dei lavoratori delle aziende”.

“Questa situazione è particolarmente sentita nel comparto dei pubblici esercizi e del turismo, dove i lavoratori e i titolari (in particolare nella stagione estiva ormai alle porte) entrano in contatto con migliaia di persone. Sempre recentemente i coordinatori della Fipe Confcommercio della città di Sassari Alberto Fois, Giuseppe Marras e Antonio Paoni, insieme ad una ristretta delegazione dei pubblici esercizi sassaresi, hanno affrontato con l’Assessore comunale alle Attività produttive Nicola Lucchi una serie di tematiche di stringente attualità per le imprese di pubblico esercizio, ad iniziare dall’utilizzo del suolo pubblico e dal piano dei dehors in fase di rivisitazione”.

“Fortemente operativo anche il Coordinamento Fipe Confcommercio della città di Alghero guidato da Alessandro Pesapane che nei prossimi giorni incontrerà nuovamente il Sindaco Conoci e gli Assessori comunali di riferimento per proseguire l’interlocuzione già avviata. In piena azione anche il Coordinamento Fipe Confcommercio di Porto Torres capitanato da Massimiliano Cilia, che ha inviato una nota circostanziata al Presidente del Consiglio comunale Satta, al Sindaco Mulas e all’intera Giunta comunale. Senza sosta anche il lavoro portato avanti dai Coordinamenti Fipe Confcommercio di Sorso e di Castelsardo, guidati rispettivamente da Giuseppe Marras e Samuel Corso. Su questi due Comuni è ancora in atto una fase interlocutoria finalizzata all’ascolto ed al coinvolgimento degli imprenditori del settore”,

Pesca, Vaccaro: “apprezzato il lavoro dell’assessorato”

ALGHERO –  L’Assessore alle Attività Produttive, Giorgia Vaccaro, ha incontrato giovedì il responsabile regionale pesca dell’Associazione Generale Cooperative italiane (AGCI), Giovanni Angelo Loi, ( presenti anche il Dott. Martinez, funzionario dell’Assessorato, e il consigliere Maurizio Pirisi.). L’incontro segue quello tenutosi recentemente con il presidente dell’Associazione Imprese di Pesca Banchina Millelire. Numerosi i punti discussi nell’incontro, tenutosi in videoconferenza: dai fondi per la portualità e valorizzazione dei prodotti della pesca, alle problematiche legate allo sforzo di pesca nei nostri mari.

Si è parlato di vendita diretta dei prodotti del mare e degli interventi di efficientamento energetico che in questi giorni stanno interessando il mercato per la prima vendita del pescato sito in area portuale; e inoltre, delle attività praticate nella laguna del Calik, con rilevazione di alcune criticità che si cercherà di affrontare in maniera congiunta. Altro tema al centro dell’incontro, i ricci di mare. Apprezzata iniziativa del centro di spedizione nel mercato della Pietraia. “Il responsabile regionale, che rappresenta pescatori lagunari, di mare, operatori del corallo e subacquei professionali dell’area di Alghero – afferma Giorgia Vaccaro – ha  espresso il suo apprezzamento per le iniziative condotte dall’Assessorato allo sviluppo economico e per le prospettive di azione presentate”.

Pesca, lavori e mercato: incontro

ALGHERO – I temi del comparto della pesca locale, in particolare quelli della piccola pesca, sono stati al centro dell’incontro proficuo tenuto ieri dall’Assessore alle Attività Produttive Giorgia Vaccaro con il presidente dell’associazione imprese banchina millelire, Leonardo Zinchiri. L’Assessore e il referente dei pescatori algheresi hanno discusso, inoltre, sull’iter del progetto di realizzazione del marchio del pescato locale, punto del programma presente nel Dup; Amministrazione e operatori stanno collaborando anche sulla messa a punto sui lavori di miglioramento generale e di efficientamento energetico che si stanno eseguendo nel mercato del primo pescato, sulla banchina del porto di Alghero, al cui interno operano 20 dei 62 operatori facenti parte dell’Associazione. All’incontro ha partecipato il consigliere comunale Maurizio Pirisi.

Sardegna, reddito di cittadinanza per 38mila famiglie

ALGHERO – In Sardegna il reddito e la pensione di cittadinanza arrivano a 37.822 nuclei familiari, con 75.064 persone coinvolte ed un importo medio mensile di 531 euro. Sono i dati, aggiornati al mese scorso, forniti dalla direzione regionale dell’Inps. Il numero più elevato si registra nella provincia di Cagliari con 4.361 nuclei familiari per un totale di 28.705 persone coinvolte. Al secondo posto Sassari con 2.838 famiglie e 17.765 persone coinvolte. Ultima l’Ogliastra. Tra gennaio e febbraio del 2021, invece, è stato revocato il beneficio a 686 nuclei che non ne avevano diritto, con la conseguente sospensione e l’avvio dell’azione di recupero del pregresso.

Crisi e Recovery, subito una regia del Nord-Ovest

PORTO TORRES – “Per i sardisti è urgente istituire una cabina di regia permanente tra la Provincia di Sassari, i Comuni dell’Area Vasta, il Consorzio Asi e le Parti Sociali, per concertare le priorità del nord-ovest. Altrimenti del Recovery Plan rischiamo di raccogliere solo le briciole. Il piano di finanziamento europeo Next Generation, che comprende il Recovery Fund, mette sul piatto cifre senza precedenti per l’Italia e, di conseguenza, rappresenta un’occasione storica senza eguali per la Sardegna”. E’ il Psd’Az di Porto Torres ad avanzare una proposta più che condivisibile e da fare propria da parte dei principali attori del territorio.

“Il tempo che ci separa dalla scadenza di fine aprile, entro la quale gli stati membri dovranno presentare i rispettivi piani di rilancio alla Commissione europea, è molto breve. Ad oggi, nelle sedi istituzionali del nord-ovest ( comuni dell’area vasta e provincia ) non si è ancora discusso dei progetti da presentare alla regione per rilanciare i siti produttivi del nord-ovest, soprattutto non si è discusso di progetti sull’industria 4.0 sulla quale si gioca la grande partita dei finanziamenti europei. Il Recovery Plan rappresenta un salto di qualità nella risposta europea alla crisi provocata dalla pandemia e dobbiamo sfruttare questa occasione storica per rimettere in moto l’economia del nostro territorio, disegnare un nuovo modello di sviluppo per creare un contesto nel quale le imprese, in particolare le più piccole, possano crescere e trovare nuove opportunità di valorizzazione delle produzioni che fanno leva su qualità, identità e unicità”.

“Dobbiamo mettere al centro della politica del nord-ovest il bene delle nuove generazioni che rischiano di lasciare per sempre la nostra terra, attraverso l’istituzione di una cabina di regia permanente tra Provincia, comuni, consorzi e parti sociali. Dobbiamo evitare di ripetere errori commessi in passato disperdendo le risorse in tanti rivoli senza capitalizzarne i benefici. Il Recovery Plan non deve essere una sommatoria di idee e progetti pasticciati e scollegati dalle realtà locali, ma la traduzione di una visione condivisa per il rilancio del territorio”.

Accademia Olearia di Alghero: premio Olio Geniale

ALGHERO – Nuovo riconoscimento per l’olio extravergine di Accademia Olearia, premiato come ingrediente ideale anche nella preparazione del dessert. L’olio il Bosana Monocultivar è tra i vincitori del premio Olio Geniale 2021, prestigioso premio internazionale, con la proposta di un piatto molto originale: il Dessert di gelato al limone, realizzato con l’aggiunta dell’olio Bosana di Accademia Olearia.

Una ricetta gustosa e diversa rispetto al solito capace di conquistare la giuria di qualità, che ha deciso di premiare l’idea e il valore dell’olio in gara, posizionandolo tra i primi in un panel di oli provenienti da tutto il mondo. Il concorso Olio Geniale è stato indetto nel 2000 dal Frantoio Celletti per valorizzare e promuovere l’olio giornaliero utilizzato dalle famiglie, ribattezzato Olio Geniale, corrispondente a precisi requisiti di qualità e prezzo. I produttori partecipanti presentano il proprio olio all’interno di una ricetta speciale, pensata per valorizzarlo. L’olio geniale è un alimento dalla qualità accertata, prezzo sostenibile, eleganza sensoriale, legato alla flessibilità nell’uso in cucina e a un forte legame con la salute, argomento molto caro al concorso che sposa ogni anno una campagna di prevenzione oncologica legata alla corretta alimentazione a base di olio di olive. Corretta alimentazione, stile di vita attivo, cura della cucina di tutti i giorni con l’uso di ingredienti di qualità e rispetto per l’ambiente rappresentano i temi fondamentali su cui si basa l’azione dell’azienda algherese di Giuseppe Fois e dei suoi due figli Alessandro e Antonello, impegnati a lavorare ogni giorno alla ricerca continua dell’eccellenza, sia nella qualità del prodotto che nel ciclo di produzione.

Lo stabilimento produttivo di Accademia Olearia lavora nel rispetto della natura, utilizzando un impianto fotovoltaico che lo rende completamente autosufficiente in rapporto al fabbisogno di energia elettrica, mentre la produzione di acqua calda e il riscaldamento sono garantite da una caldaia a nocciolino alimentata dagli stessi scarti della lavorazione delle olive, in quello che può essere ritenuto un esempio di economia circolare.

La famiglia Fois insieme a tutto il team di dipendenti e collaboratori esprime una grande soddisfazione e gratitudine per il premio ricevuto. «Nonostante il periodo particolare che viviamo» sottolinea Antonello Fois, responsabile commerciale dell’azienda »«continuiamo a lavorare nel processo di crescita avviato da tempo, con lo stesso impegno di sempre e la stessa passione e amore per la tradizione che la nostra famiglia impiega da quattro generazioni, per la valorizzazione della natura di Alghero e della sua produzione agroalimentare». Il premio Olio Geniale 2021 certifica la qualità dei prodotti di Accademia Olearia: un olio talmente buono da essere adatto anche per gelati e dessert.