“60 vendemmie” dell’enologo Giampaolo Parpinello

ALGHERO – Era il 1964 quando Giampaolo Parpinello, oggi decano degli enologi sardi, arriva nell’Isola per iniziare un lungo cammino professionale e umano costellato di successi e caratterizzato da una grande passione per il lavoro in vigna e per il vino. Originario di Oderzo, in provincia di Treviso, dopo aver terminato gli studi alla prestigiosa Scuola Enologica di Conegliano Veneto sbarca in Sardegna per svolgere l’attività di enologo, aveva appena 21 anni.
Con lui anche la moglie Luigina Pozzebon, radici venete come il marito e genitori che vivono ad Arborea. In quello stesso anno, 1964, Giampaolo segue la sua prima vendemmia nell’Isola, ma il rapporto con la vigna nasce molto prima.
A trasmettergli questa passione, infatti, è il padre Luigi che agli inizi degli anni ‘50 lo portava con sè durante le vendemmie nei vigneti di proprietà.
 
Gli esordi
Dal 1965 lavora nella Cantina del Vermentino di Monti per 5 anni, restando poi consulente per circa altri 12.
 
Alghero
Nel gennaio 1970 Giampaolo Parpinello viene chiamato a dirigere la Cantina Sociale di Santa Maria la Palma. Qui resterà per oltre 30 anni.
Un lungo percorso all’insegna dell’alta qualità, della tradizione e dell’innovazione tecnica.
Con una spiccata attenzione, naturalmente, ai conti economici.
Non a caso nello studio “Le cantine sociali sarde nel Novecento” (Sandro Ruju, 2000) si riporta che nel 1990 Leonardo Di Felice, responsabile del servizio assistenza dell’ERSAT, in un breve saggio scriveva: “Mentre la Cantina di Santa Maria la Palma (dotata di linee di lavorazione ad altissima tecnologia che le permettono di destinare al mercato ottimi prodotti) era in grado di ottenere ricavi soddisfacenti, una cantina storica e di dimensioni più rilevanti come quella di Quartu Sant’Elena trovava serie difficoltà a far quadrare i conti, tanto che era costretta ad offrire ai soci un prezzo di liquidazione dell’uva, inferiore di 3/5 a quello offerto dalla cantina algherese”. 
Giampaolo Parpinello è stato il papà dell’Aragosta, un Vermentino fresco e leggero che ha spopolato nell’Isola negli anni Settanta/Ottanta, in pieno boom turistico.
 ricorda lo stesso Giampaolo Parpinello nel corso di un’intervista rilasciata nel 2004 al giornalista Lucio Salis.
Sono anni in cui progressivamente anche nell’Isola la figura dell’enologo assume un ruolo strategico, non solo dal punto di vista tecnico-produttivo, ma anche sul fronte imprenditoriale.
Parpinello ha una grande preparazione e soprattutto una visione nuova delle scelte enologiche, qualitative e aziendali.
In questi anni matura una straordinaria esperienza professionale nella direzione e nelle consulenze presso importanti cantine sarde.
A lui e alla grande intesa con Billia Cherchi di Usini si deve la nascita e il successo del Tuvaoes. E sempre con il compianto Billia danno vita al primo Cagnulari in purezza, vino che lo emoziona più di altri. Parpinello capisce subito la grande potenzialità che questo vitigno poteva esprimere.
Negli anni Ottanta Sebastiano Ragnedda lo vuole ad Arzachena perché da lì a pochissimo avrebbe fatto la sua prima apparizione nel mercato internazionale il Capichera.
Contemporaneamente lavora come enologo consulente nella Cantina della Malvasia di Bosa a Flussio, Cantina Sociale Bonnanaro e Badesi.
Nel 2000 l’enologo giunto dal Veneto è consacrato come “Benemerito della viticoltura ed enologia italiana” premio Cangrande della Scala conferitogli al Vinitaly di Verona.
 
Nasce la Poderi Parpinello
Nel 1990 l’acquisto dei primi ettari di vigneto nella zona del Lago di Baratz (Alghero) in quello che diventerà il Podere San Costantino. Negli anni a seguire la famiglia si proietta nel progetto Janna de Mare (Porta del Mare), acquisendo i primi 20 ettari tra Alghero e Sassari. La svolta arriva nel 2000 quando Giampaolo va in pensione: decide di fondare un’azienda vitivinicola di famiglia. In questo progetto è sostenuto dai figli. Oggi, la Poderi Parpinello conta 30 ettari vitati, distribuiti in due diverse località: 15 ettari si trovano a pochi passi dalla costa presso il lago di Baratz, poco a nord di Alghero e altri 15 a metà strada fra Alghero e Sassari, in località Janna de Mare, dove ha sede la cantina di produzione. Questa localizzazione implica importanti differenze ambientali (clima, geologia, etc.) che regalano ai vini dell’azienda freschezza, sapidità e un ricco corredo di mineralità. Il 70% delle uve è dato da Vermentino e Torbato. Il restante 30% è suddiviso tra Cannonau, Cagnulari e Monica.
 
Le Gemme
Ma ciò che più affascina è la storia che unisce la famiglia Parpinello al Torbato, il vitigno tipico e vera espressione di questo lembo di Sardegna.
Nel 2006 Giampaolo Parpinello assaggia del vino Torbato, prodotto da un amico vignaiolo, e ne resta entusiasta. Con lui sceglie 100 gemme di questo vitigno e procede all’innesto. Un piccolo allevamento di Torbato che dà origine alle prime “cento viti”. Negli anni seguenti se ne aggiungeranno altre, e nel 2011 le piante sono ormai 50mila. Iniziano così le prime vinificazioni e i test sulla qualità. Un meticoloso e attento studio sino ad arrivare al 2016, anno in cui Giampaolo con i figli Laura, Giusi e Paolo, soddisfatti dall’eccezionalità di quel vino, decidono di metterlo in commercio. Nasce ufficialmente il Centogemme Alghero DOC Torbato della Poderi Parpinello.
 
“60 Vendemmie”
Oggi quel sogno iniziato nel 1990 ma a lungo accarezzato negli anni giovanili è divenuto una brillante impresa: la Poderi Parpinello, una cantina all’avanguardia in fatto di tecnologie, e una mirabile coralità di passioni e professionalità che rivela la formula vincente di queste straordinarie produzioni. Sono passati 60 anni da quel lontano 1964; 60 vendemmie che la Poderi Parpinello ha deciso di onorare con un grande vino, unico e speciale, in una edizione limitata: il Cagnulari “Sessantavendemmie”, nato da uno straordinario vitigno simbolo di questa storia. 

“Dopo tanti anni trascorsi in cantina a fare vino, oggi sono più un vignaiolo e dedico il mio tempo alla cura e attenzione dei vigneti e dell’uva.  Sento di avere realizzato il sogno della mia vita: aver fondato un’azienda insieme alla mia famiglia, e aver tramandato ai miei figli la passione e i saperi di questo mestiere.”
Giampaolo Parpinello 

Nautic Event Sardegna, seconda edizione: ancora un successo

PORTO TORRES – Si è conclusa con un grande successo di pubblico la terza edizione del Nautic Event Sardegna, la manifestazione organizzata da Assonautica Nord Sardegna.

L’edizione 2024 del Nautic Event Sardegna è stata caratterizzata da un programma ricco di eventi dedicato al mondo della nautica, ai suoi porti, alle sue marine e ai suoi approdi. Ma più in generale a tutto il sistema turistico che si intreccia indissolubilmente alla nautica da diporto. Da qui una serie di incontri e dibattiti per tre giorni intensi, caratterizzati da analisi, prospettive e soluzioni. Per dare nuova linfa ad una filiera che merita più spazio e su cui si può puntare, come a Porto Torres, per sostenere lo sviluppo economico.

Il Nautic Event Sardegna ha offerto anche un ricco susseguirsi di eventi collaterali, come convegni, workshop, mostre e spettacoli nelle serate organizzate dal programma camerale Salude&trigu. Un’occasione che tutti gli appassionati del mare hanno colto per approfondire le loro conoscenze e al tempo stesso per vivere un’esperienza unica insieme a molte delle manifestazioni programmate non solo nei mesi estivi ma anche in periodi di bassa stagione. Un altro successo colto grazie alla collaborazione degli organizzatori degli eventi in cartellone.

“Siamo molto soddisfatti del successo anche di questa edizione del Nautic Event,” ha dichiarato il presidente di Assonautica Nord Sardegna, Giovanni Conoci. “Abbiamo avuto un grande afflusso di pubblico e un feedback positivo da parte di tutti coloro i quali si sono avvicinati al nostro evento dedicato non solo alla nautica, ma più in generale a tutto il territorio promosso in chiave turistica. Questo ci conferma che il Nautic Event è un’importante manifestazione per la promozione della nautica associata all’accoglienza, capace di coinvolgere tutta la Sardegna”.

Il Nautic Event Sardegna 2024 -che ha avuto come testimonial il velista Andrea Mura, seguitissimo dal pubblico così come le sue imprese- si è confermato un evento di grande richiamo come lo scorso anno ad Alghero, contribuendo a promuovere la nautica in Sardegna in un quadro più ampio di crescita e consolidamento dell’offerta turistica. In un percorso che non finisce qui. L’appuntamento a questo punto è per la prossima edizione che si preannuncia ancor più ricca di idee, contenuti ed eventi.

Nautic Event Sardegna 2024 è un’azione di marketing territoriale organizzata da Assonautica nord Sardegna che può contare sul sostegno concreto della Camera di Commercio di Sassari con il programma Salude&Trigu. Per un’azione che ha registrato la collaborazione del Comune di Porto Torres, insieme a Consorzio industriale provinciale di Sassari, Parco dell’Asinara, Capitaneria di Porto Torres e Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna.

In allegato l’analisi di filiera dell’Istituto Tagliacarne

https://1drv.ms/u/s!AlyvLBVIL6WQnaU_TuIbOYHxptO2iA?e=kHridz

“Continuità Territoriale, Alghero emarginata: occorre intervenire subito”

ALGHERO – “In materia di Continuità territoriale aerea da e per Alghero aumentano le mie preoccupazioni. Di seguito le dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Aeroitalia al quotidiano Travel: Meno Sardegna e più Sicilia

Grande attenzione andrà alla Sicilia, «dove per certo aumenteremo la capacità su Catania, Comiso e Palermo, scali dove ci sentiamo molto ben strutturati. Sicuramente parteciperemo nuovamente al bando su Comiso, dove già abbiamo un velivolo basato e operiamo per Roma e Milano (oltre agli stagionali estivi, ndr). E non escludo che inizieremo a operare anche da Trapani». La Sicilia «è il nostro primo mercato, e se durante la winter opereremo solo voli domestici, per l’estate successiva apriremo a rotte internazionali».

La Sardegna, invece, data inizialmente come terreno ideale per le operazioni di Aeroitalia Regional e i suoi Atr, subisce una frenata: «La Sardegna, purtroppo, ha problematiche legate ai costi che non rendono competitivo per noi l’utilizzo di questi aerei: i due aeroporti del Nord sono peraltro tra i più costosi in Italia».

Resta il tema della continuità territoriale: «Dobbiamo decidere se e a quali bandi partecipare. Probabilmente non a quello su Alghero, benché siamo cresciuti molto lì, siamo a +20% (con i voli giornalieri sia su Roma sia su Linate). Ma, come dicevo, i costi aeroportuali sono elevati».

E’ evidente come Aeroitalia stia meditando di cambiare strategia e pensi di lasciare Alghero.
Aumenta quindi il rischio che, entro luglio, nessun vettore, come già avvenuto nel recente passato, partecipi alla gara per collegare Alghero.

La conseguenza sarà che, ancora una volta e solo per il nostro scalo, partirebbe una procedura d’emergenza.

Ritengo quindi sia indifferibile aprire un dialogo con tutti i vettori potenzialmente idonei a concorrere alla gara, per verificare se esistono reali criticità legittimamente sanabili, prima della scadenza dei termini di presentazione delle offerte”

Umberto Borlotti
Già D.G. SoGeAAl

Trasporti, Continuità Territoriale in proroga: “Non c’erano alternative”

CAGLIARI – “Non c’erano alternative al bando pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione per evitare l’interruzione della continuità territoriale in scadenza ad ottobre 2024”, così spiega l’assessora dei trasporti, Barbara Manca, la quale fa notare che per varare la nuova continuità, che vedrà la luce ad ottobre 2025, sia indispensabile riavviare le trattative con il Ministero e con la Commissione Europea.

“Questo impone dei tempi tecnici non compatibili con i vincoli imposti dal calendario e dalle norme Ue, che, si ricorda, prevedono che i bandi siano pubblicati almeno sei mesi dell’avvio del servizio in continuità”. In parallelo gli uffici dell’assessorato stanno lavorando al nuovo modello di continuità partendo da un’attenta analisi dei dati storici e delle criticità emerse negli ultimi 20 anni, al fine di arrivare ad una proposta forte, efficace e condivisibile con le altre istituzioni coinvolte. Sul tema relativo al budget finanziario per la continuità, l’esponente dell’Esecutivo chiarisce il perché i fondi a disposizione per la gara d’appalto siano inferiori rispetto al passato.

“Si tratta, infatti, di 26,5 milioni di euro per un anno a fronte di una base d’asta che precedentemente si aggirava intorno a 48 milioni ma per un periodo più lungo, 20 mesi. Pertanto, se si rapportasse il valore del precedente bando all’anno, la differenza sarebbe di circa 4 milioni. Tale contrazione è diretta conseguenza dell’incremento del numero di passeggeri trasportati, che nel corso del 2023 sono sensibilmente aumentati con un trend in continua crescita. Questo, infatti, ha consentito alle compagnie aeree di conseguire maggiori ricavi ed è dunque calata la necessità di compensazione dei costi, così come è previsto dalle norme del Trattato in materia di aiuti di Stato”.

Considerando inoltre i ribassi proposti dalle compagnie in fase di gara, la Regione attualmente spende meno di 18 milioni all’anno ben al di sotto dei 26,5 milioni messi a base di gara.

L’assessora Manca precisa che il numero dei voli giornalieri “è stabilito dal Decreto Ministeriale 466/2021, quindi identico a quello del precedente bando. Quelli in più, messi a disposizione attualmente dalle compagnie aeree sulle varie tratte, derivano da successive iniziative delle stesse aziende che, in virtù della crescita della domanda, hanno incrementato l’offerta”.

“Il nuovo regime di continuità territoriale aerea – conclude Barbara Manca – verrà accompagnato dal neonato sistema di aiuti sociali, che prevede il rimborso parziale dei biglietti aerei per alcune categorie residenti di passeggeri (in particolare i giovani con meno di 26 anni e gli over 65) in tutte le tratte con l’eccezione di quelle per Fiumicino e Linate. Il provvedimento è stato definito dalla Giunta precedente, ma ora il nuovo Esecutivo guidato da Alessandra Todde potrebbe estendere i contributi ad altre categorie di viaggiatori in modo da migliorare ulteriormente il servizio per i cittadini”.

Unci, “Regolamentare pesca sportiva per non penalizzare settore professionale”

ROMA – “Consideriamo utile ed opportuna una regolamentazione della pesca sportiva e ricreativa, soprattutto con un monitoraggio delle catture, su cui oggi ci sono evidenti distorsioni. La sostenibilità ambientale non può essere una preoccupazione da imputare soltanto alla pesca professionale, che da tempo sta adeguando metodi e strumenti delle proprie attività”. Così Gennaro Scognamiglio, al termine della riunione del tavolo istituzionale, svolta a Roma, con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ed il sottosegretario, Patrizio Giacomo La Pietra.

“Su questo versante – ha proseguito il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – siamo in piena sintonia con gli esponenti del governo nazionale, che intendono predisporre un decreto per la gestione oculata della pesca con il sistema dei palamiti, su cui si sono registrate diverse criticità. Da parte nostra, proponiamo un confronto con le associazioni della pesca sportiva, per individuare soluzioni idonee, con la piena assunzione di responsabilità di tutti, nel preservare gli stock ittici, proteggere la biodiversità marina e salvaguardare la risorsa mare, come patrimonio e bene comune. Il comparto della pesca professionale è stato fin troppo penalizzato dalle politiche dell’Unione europea, che in maniera iniqua e contraddittoria hanno scaricato sul settore l’intero peso degli squilibri dell’ecosistema, rendendo quasi impraticabile l’attività, soprattutto per le piccole realtà, senza porsi alcuna preoccupazione sulle gravi ricadute occupazionali o sulle conseguenze per i consumatori sulla qualità del pescato, mentre non si spende una parola sui processi di inquinamento delle acque e su ciò che c’è a monte o sullo sversamento di rifiuti da terra, che nuociono gravemente alla salute del mare. Apprezziamo, quindi, la scelta dei rappresentanti istituzionali italiani di presentare un ricorso alla Corte di Giustizia contro le nuove misure di controllo introdotte da Bruxelles, che criminalizzano lavoratori ed imprese, gravando con spese e procedure burocratiche asfissianti”.

“Lo sforzo che si sta compiendo in queste settimane – ha concluso Scognamiglio – ed il confronto avviato sono una pietra miliare di un percorso virtuoso, che potrà risultare fruttuoso, coniugando la difesa delle attività di pesca con la sostenibilità ambientale, garantendo un’armonica regolamentazione a trecentosessanta gradi e costruendo le condizioni per garantire una prospettiva a imprese e lavoratori”.

Da Olbia decolla il volo per Dubai

OLBIA – La Regione Sardegna parteciperà, dal 6 al 9 maggio 2024, all’Arabian Travel Market, la più importante fiera internazionale dedicata al turismo inbound e outbound degli Emirati Arabi, presso il Dubai World Trade Center.

Per la Sardegna sarà un’importante occasione per raccontarsi a un potenziale nuovo mercato in espansione, che si preannuncia strategico per le prossime stagioni turistiche dell’isola anche grazie all’inaugurazione della rotta Olbia-Dubai, operata dal vettore flydubai del gruppo Emirates.
Il nuovo volo, che sarà operativo ogni martedì e sabato dal 15 giugno al 31 agosto 2024, verrà dunque presentato in una conferenza stampa all’Arabian Travel Market, in cui interverranno l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu insieme a Jeyhun Efendi, Senior Vice President Commercial Operations flydubai, e a Mario Garau e Giovanna Loriga, rispettivamente direttore e vicedirettore commerciale Aviation e marketing Aeroporto di Olbia.

“È la prima fiera alla quale partecipo in veste di assessore – dichiara Cuccureddu – e sono fiducioso che possa essere l’opportunità per approcciare un nuovo interessante mercato: sono convinto che il target che potremo intercettare in quest’occasione, con l’attivazione della nuova tratta, attivata sperimentalmente già nella scorsa estate, possa essere particolarmente importante per il turismo della nostra Isola. L’obiettivo è quello di lavorare al meglio sui nostri prodotti turistici, che possono andare incontro alle esigenze del pubblico degli Emirati, in termini di qualità e varietà. Ringraziamo flydubai per aver programmato questo collegamento diretto di linea intercontinentale, già sperimentalmente attivato lo scorso anno, e ci auguriamo che in futuro si possa ulteriormente ampliare l’offerta di voli diretti di linea con Paesi extra Unione europea, in termini di frequenza, di destinazioni e di aeroporti sardi coinvolti”.

Il pubblico di riferimento, spiega l’assessore Franco Cuccureddu, non è solo quello degli Emiratini, ma anche, forse soprattutto, quello dei numerosi liberi professionisti, molti europei e americani che vivono a Dubai e negli Emirati Arabi, e che in estate, quando lì le temperature sono molto elevate, cercano un luogo dal clima più mite per le loro vacanze.

In questo senso, la Sardegna rappresenta per loro la destinazione perfetta, con la sua offerta marino-balneare che, visto il periodo estivo, sarà certamente al centro della narrazione che verrà portata a Dubai, ma anche con gli altri prodotti, commercializzabili tutto l’anno. L’offerta culturale (con la civiltà Nuragica ad esempio, unica nel Mediterraneo, comparabile alla civiltà egizia per originalità e maestosità delle opere, o con le Domus de Janas, ufficialmente candidate a entrare nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità stilato dall’Unesco), quella escursionistica (con percorsi come il leggendario “Selvaggio Blu”, una delle reti ferrate più famose al mondo), quella naturalistica o quella enogastronomica. Senza dimenticare il turismo dei borghi, che è in forte crescita anche perché, grazie al lavoro sul territorio, si arricchisce di nuovi eventi, o l’attrattiva dei grandi eventi di spettacolo, con artisti di livello internazionale che, soprattutto d’estate, si ritrovano in Sardegna per festival e concerti.

“Nel periodo estivo, è ovvio, il nostro punto di forza è certamente il mare – conclude l’assessore Franco Cuccureddu – ma tutti gli altri attrattori contribuiscono a completare un’offerta di vacanza che confidiamo possa trovare grande interesse negli Emirati ma va ricordato che l’aeroporto di Dubai è anche uno dei principali hub del trasporto aereo e così questo collegamento diretto rende potenzialmente accessibile la Sardegna a visitatori provenienti da ogni parte del mondo”.

Regione, approvata la graduatoria dei finanziamenti ai Gal

CAGLIARI – Dopo la preventiva valutazione da parte di una commissione tecnica dell’assessorato dell’agricoltura e dell’assessorato del lavoro, le Autorità di Gestione del CSR (Complemento regionale per lo sviluppo rurale) Sardegna 2023-2027 e del PR FSE+ 2021-27 (Fondo sociale europeo plus) hanno approvato la graduatoria dei 17 Gruppi di azione locale (GAL) con diritto di accesso ai fondi per la realizzazione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. In riferimento al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), si tratta complessivamente di 50 milioni di euro destinati allo sviluppo delle aree rurali, integrati da risorse del Fondo Sociale Europeo per migliorare l’accesso all’occupazione e la qualità del “capitale umano” nelle suddette aree.

Sono stati ammessi al finanziamento i seguenti GAL individuati nell’ambito del Piano Strategico della Politica agricola comune (PAC) 2023/2027, già operanti nella programmazione 2014-2022: Gal Anglona Coros, Gal Barbagia, Gal Barigadu Guilcer, Gal Campidano, Gal Distretto Rurale Bmg, Gal Gallura, Gal Linas Campidano, Gal Logudoro Goceano, Gal Marghine, Gal Marmilla, Gal Nuorese Baronia, Gal Ogliastra, Gal Sarcidano Barbagia Di Seulo, Gal Sarrabus Gerrei Trexenta, Gal Sinis, Gal Sulcis Iglesiente e Gal Terras De Olia.

“I Gal – ha sottolineato l’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco Satta – recitano un ruolo strategico e fondamentale, reso ancora più determinante dall’importante risultato raggiunto in quanto, a differenza della gran parte dei bandi europei, il finanziamento delle strategie LEADER scaturisce dall’utilizzo di una metodologia partecipativa che, a part i “dal basso”, individua e implementa strategie di sviluppo locale su scala sub-regionale elaborate dagli attori pubblici e privati dei territori rurali interessati. L’obiettivo raggiunto è la risposta alle esigenze di sviluppo: si punta a favorire la vitalità e la crescita delle zone rurali in contrasto al fenomeno dello spopolamento e del divario esistente tra zone rurali e urbane, con particolare riguardo a servizi di base, infrastrutture, disoccupazione, povertà, inclusione sociale, parità di genere e gruppi vulnerabili”.

“Tavolini, confrontarsi per fare un nuovo regolamento”

ALGHERO – “La possibilità dei comuni di prorogare, fino al 31 dicembre di quest’anno, le disposizioni sul suolo pubblico
per l’emergenza covid, appare secondo Confesercenti, una possibilità da valutare con attentamente, con
l’intento di ritornare gradualmente alla normalità. La pandemia, finalmente oggi è un brutto ricordo e in
questi anni passati, abbiamo chiesto più volte un confronto serio con l’amministrazione comunale, per
discutere le varie proposte e iniziare finalmente un percorso per la stesura di un nuovo regolamento sul
suolo pubblico. Un regolamento che deve essere aggiornato alle esigenze della città, che guardi oltre
l’emergenza Covid e torni a vedere una città turistica accogliente per cittadini e visitatori, moderna e
vivibile, ecologica, pulita e sicura. Un regolamento in cui la parola “pubblico” sia l’espressione che coinvolge
tutti e sia davvero alla portata di tutti, imprese e cittadini. Proprio perché crediamo in tutto ciò, abbiamo
chiesto un confronto serio, che coinvolga tutto il sistema ricettivo, della somministrazione, dei pubblici
esercizi, del commercio e dell’artigianato, che insieme all’amministrazione e ai cittadini organizzati in
comitati di quartiere, vedano le soluzioni migliori, condivise e in sintonia, per poter accompagnare la città e
le sue attività alla normalità. Scopriamo, invece, dalla stampa e dai social, che il Sindaco, insieme ad una
associazione di categoria, hanno aperto un confronto a due, sulla possibilità di un’ulteriore proroga della
concessione di suolo pubblico, senza coinvolgere né tantomeno considerare, le altre parti interessate, come
se, la questione da affrontare, sia interesse esclusivo di alcuni e non di tutti. Confesercenti, ha dato a suo
tempo la disponibilità per partecipare attivamente ai tavoli di confronto, ma evidentemente il sindaco,
ritiene più utile ascoltare le richieste di questi e non di quelli, senza alcun criterio democratico, di fatto
escludendo altre parti che, in una fase di confronto possono, e devono, dare il proprio contributo fatto di
proposte e idee. A questo punto, viste le imminenti elezioni comunali, Confesercenti guarda avanti e si
rivolge direttamente ai candidati che si proporranno per la guida futura di Alghero, affinchè in un confronto
serio e plurale, siano sentite tutte le voci che possono contribuire ad esaltare e rendere attuabili tutte le
opportunità. La rivisitazione e la stesura del nuovo regolamento del suolo pubblico e del piano
commerciale, sarà compito della prossima amministrazione comunale e non dovrà essere appannaggio di
questa o di quella associazione, bensì la sintesi di tutte le parti in campo che, ognuna con il proprio ruolo,
possono contribuire al miglior risultato per il benessere di cittadini, di turisti e delle attività commerciali a
360 gradi. Solo con soluzioni condivise tra imprese e cittadini, si potrà ottenere quella coesione sociale che
dovrà supportare l’amministrazione comunale nell’approvazione di regolamenti atti a fissare nel tempo, la
giusta ed equilibrata vivibilità della città. Restiamo, quindi a disposizione, per affrontare insieme alla
politica, alle altre associazioni di categoria e ai cittadini, in particolare quelli del Centro Storico, le
opportunità concrete per ottenere il giusto equilibrio tra tavolini e aree di vendita e la possibilità di far
visitare i luoghi di interesse, le piazze, i monumenti, il bel vedere alla gente che oltre a camminare
liberamente in questa bella città turistica, utilizza al meglio gli spazi messi a disposizione dalle attività
commerciali. Alghero ha necessità di crescere, in tutti i sensi, e Confesercenti è pronta a fare la sua parte”

Enrico Daga. Confesercenti

Nobento e Avis sono una partnership per la solidarietà

ALGHERO – Nobento SPA e Avis sono una partnership consolidata all’insegna della solidarietà. La III Giornata della Donazione per l’Avis è un regalo di Pasqua per la Sardegna che da una continuità al progetto dell’Amministratore Unico Andrea Alessandrini di dedicarsi al sociale.

A distanza di sei mesi dalla II Giornata della Donazione del Sangue, organizzata lo scorso autunno, l’azienda di San Marco ha calendarizzato il terzo appuntamento invitando all’adesione tutti i collaboratori. L’attività di raccolta è stata predisposta dall’Avis Comunale di Alghero in collaborazione con l’Avis Provinciale di Sassari che ha messo a disposizione la propria autoemoteca, oltre al personale sanitario e tecnico. Le due giornate – tenutesi ieri 27 marzo e oggi 28 marzo – hanno permesso di raccogliere oltre 15 mila ml di sangue che andranno a supportare le tante emergenze dell’isola e le trasfusioni periodiche.

“La squadra Nobento ha confermato l’appuntamento con la solidarietà – spiega l’Amministratore Unico Andrea Alessandrini – Le donazioni periodiche hanno consentito a tanti collaboratori di associarsi all’Avis e supportare la comunità, noi li aiutiamo a rispettare quest’impegno. Ringraziamo tutti i collaboratori e le collaboratrici che hanno partecipato a questo regalo di Pasqua firmato Nobento, il presidente dell’Avis Provinciale di Sassari Antonio Dettori e il presidente dell’Avis Alghero Giorgio Landi che ci consentono questi bellissimi gesti di generosità”.

Odissea Trasporti aerei, “Mancanza voli, costi alle stelle: Continuità da rivedere subito”

CAGLIARI – “Quanto sta avvenendo questi giorni con la mancanza di voli, l’aumento dei prezzi da parte di Volotea e Ita, l’assenza di controllo sulla gestione della continuità, conferma quanto la nostra organizzazione denuncia da mesi purtroppo inascoltata: ci troviamo davanti ai limiti di una continuità territoriale obsoleta, non più aderente alla realtà e alle esigenze della Sardegna”. Lo dichiara la segretaria regionale della Uiltrasporti Sardegna Elisabetta Manca.

“Non appena sarà nominato il nuovo assessore ai trasporti l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga vettori, società di gestione e parti sociali che lavori al prossimo bando di continuità non sarà più rimandabile- evidenzia – bando che dovrà considerare le diverse specificità dei tre aeroporti sardi, regole non interpretabili da parte dei vettori e un maggior numero di collegamenti a prezzi sostenibili”.

Accogliamo con estremo favore la notizia che, a seguito delle nostre segnalazioni sia stato rilevato un errore da parte degli uffici Aeroitalia e che questo abbia portato all’eliminazione degli aumenti rilevati nei giorni scorsi sulle tratte in continuità territoriale da Alghero e Olbia verso Roma Fiumicino e Milano Linate – prosegue Manca -. Non risultano ancora in vendita invece i voli aggiuntivi dallo scalo algherese dal mese di giugno dichiarati per mezzo stampa dall’Ad Intrieri. Ricordiamo che il sindacato ha il dovere di tutelare tutti i diritti, in primis quello alla mobilità. Nessuno ha mai contestato la puntualità dei voli piuttosto una serie di distorsioni alle regole di continuità finora applicate dai vettori che negli ultimi 20 anni hanno gestito i collegamenti, generando una difformità di servizi garantiti nei tre scali sardi e ai quali speriamo venga posto rimedio nel minor tempo possibile”.