Festività: tutti i nuovi voli aerei

CAGLIARI – Aggiunti nuovi voli e numerosi upgrade sulle rotte sarde in continuità territoriale gestite da Alitalia e Meridiana. A seguito delle criticità prontamente segnalate dalla Regione ed emerse già dalle scorse settimane sulla disponibilità di posti per Fiumicino e Linate, questi gli incrementi messi in campo dalle compagnie.
Complessivamente dal 28 ottobre al 2 novembre sono stati inseriti nella programmazione 58 voli, aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal decreto ministeriale e così suddivisi:
Venerdì 28 ottobre: 6 voli sulla Cagliari-Linate-Cagliari, 4 sulla Cagliari-Fiumicino-Cagliari, 2 sulla Alghero-Linate-Alghero, 2 sulla Alghero-Fiumicino-Alghero, 6 su Olbia-Linate-Olbia.
Sabato 29 ottobre: 4 voli sulla rotta Cagliari-Linate-Cagliari, 2 su Cagliari-Fiumicino-Cagliari, altrettanti sulla Alghero-Linate-Alghero e 4 sulla Olbia-Linate-Olbia.
Martedì 1 novembre: 4 voli su Cagliari-Linate-Cagliari, 2 voli su Cagliari-Fiumicino-Cagliari, 4 voli su Alghero-Linate-Alghero e 8 voli su Olbia-Linate-Olbia.
Mercoledì 2 novembre: 4 voli su Cagliari-Linate-Cagliari, 2 voli Alghero-Linate-Alghero e 2 voli su Olbia-Linate-Olbia.
L’assessorato dei Trasporti sta monitorando costantemente l’andamento dei collegamenti e sono state richieste ulteriori aggiunte di posti in via di definizione. Sono state anche riscontrate e segnalate ad Alitalia alcune anomalie nel sistema di prenotazione on line relative all’assegnazione dei posti e dovute all’aggiornamento del sistema non ancora totalmente perfezionato.

Nella foto un velivolo Alitalia

S.I.

Sardegna: +887 imprese nel 2016

CAGLIARI – Ancora un segno positivo nel saldo delle imprese sarde. Nei primi nove mesi dell’anno lo stock delle imprese iscritte alle Camere di commercio dell’Isola è aumentato di 887 unità, tra 1285 cessazioni e 2172 iscrizioni, con un tasso di crescita nei nove mesi pari allo 0,53%, a fronte di 168.264 registrate. E' quanto emerge dai dati Unioncamere diffusi oggi e rielaborati da Confcommercio Sardegna. Quasi la metà del risultato rimanda alla dinamicità di tre settori: il turismo con 217 imprese, il commercio con 187 e i servizi alle imprese con 31. Vanno meglio anche l’industria e le costruzioni (entrambe segnano un + 43). A trainare maggiormente sono le ditte individuali (+564) insieme con le società di persone (+133, ma con un tasso di crescita lievemente negativo -0,04%), mentre solo terze sono le società di capitale (+294) che però registra il tasso di crescita maggiore (+0,86%), seguite dalle altre forme di organizzazione (+39).

Su base provinciale il maggior contributo arriva da Nuoro con un saldo positivo di 305 imprese e un tasso di crescita dell’1,1%, da Sassari con 277 e un tasso di quasi lo 0,5% e da Cagliari con 224 (+0,3%). Chiude Oristano con 81 nuove imprese ma un tasso di crescita dello 0,5%, superiore al capoluogo di regione. La vivacità del terziario è un fatto positivo e testimonia come gli imprenditori siano maggiormente stimolati ad investire, realizzando nuove imprese, proprio nei momenti di maggior crisi. – commenta il presidente di Confcommercio Sardegna, Alberto Bertolotti – E’ tuttavia altrettanto importante valutare quanto le nuove imprese siano capaci di stare su un mercato agguerrito e fortemente competitivo; ecco allora che la parola d’ordine deve essere quella di superare il digital divide, il vero gap che frena le nostre imprese rendendole deboli e spesso incapaci di stare al passo con marciare con un passo e nella direzione giusta”.

Nella foto il Presidente Bertolotti

S.I.

Alghero: Porto ancora di salvezza

ALGHERO – E’ come se in una famiglia dovesse mancare la maggiore fonte di reddito, ma allo stesso tempo ci fosse a disposizione un attività di prestigio, potremmo dire una gioielleria, però non gestita come dovrebbe esserlo. Che viene aperta ogni tanto, ferma a 30 anni fa, con scarsa pubblicità dei suoi prodotti e soprattutto con gli interni fatiscenti e anche gli accessi poco decorosi. In questo modo, calano gli introiti, il giro d’affari, vista la nomea del luogo che ospita il negozio, resiste ma non produce tutti quei benefici che potrebbero sopperire la perdita della maggiore fonte di reddito alla famiglia e comunque generare benessere per tutti i componenti.

Aeroporto e turismo, maggiori fonti di reddito della famiglia. Porto negozio di gioielli in decadenza. Questo potrebbe essere un esempio che inquadra al meglio la situazione delle due infrastrutture di Alghero. Di fatto sono, o meglio, sarebbero le maggiori fonti di reddito insieme al turismo. Ma come fotografato dai dati di Federalberghi [Leggi] e ribadito purtroppo dagli accadimenti, come la chiusura invernale di un simbolo qual è l’Hotel Las Tronas [Leggi], il comparto turistico attraversa la peggiore stagione di sempre, l’aeroporto, causa o effetto, altrettanto, tutto questo mentre il porto, altra possibile preziosa fonte di reddito è ai minimi termini rispetto quanto potrebbe offrire.

Anche in questo caso, come negli altri, siamo nel momento in cui le diverse trasversalità non permettono alla politica di esprimersi in maniera forte e adeguata al fine di portare a casa il risultato. Infatti basta ricordare la parole del sindaco, che ad oggi solo in pochi hanno evidenziato, quando disse a gennaio del 2016: “nessun ritardo, tutti svegli”, quando venne criticata la presunta ignavia della Giunta Regionale e soprattutto degli uffici con sede a Cagliari, Bruno rispose in quel modo. E’ trascorso quasi un anno, che si aggiunge agli altri quattro da quando è stato avviato l’iter per l’avvio del processo che potrebbe vedere la riqualificazione del porto, a seguito della proposta di un privato, e ancora oggi è quasi tutto fermo. Bonaccia.

Tutto questo mentre, come detto, le altri maggiori fonti di reddito della “famiglia Alghero”, aeroporto e turismo, stanno soffrendo come non mai. Eppure il porto è là. Davanti a tutti noi che attende solo lo sblocco degli incartamenti da parte degli uffici regionali per assegnare il progetto e partire coi lavori. Sul tavolo del Presidente Pigliaru, e in particolare degli assessore Maninchedda ed Erriu, ci sono due progetti quello di Marine di Alghero e del Consorzio. Prodotte le richieste di modifica al progetto, periodo prolungato dalla richiesta di proroga da parte del Consorzio, per il decesso del progettista, oggi le carte sono di nuovo in mano agli uffici. In questo caso di quello al Demanio di Sassari che, per essere chiari, fa riferimento sempre alla regione e dunque al Governatore pro-tempore. Insomma è giusto protestare per l’aeroporto, ma non è chiaro perchè il porto appaia in prima pagina sono per l’interessamento di una parte della stampa e dei diretti interessati e poco altro. Mentre assistiamo ad un rimpallo di responsabilità e di lettere e documentazione a dir poco stucchevole e che rischia di far definitivamente tramontare anche la possibilità per la “famiglia Alghero” di avere un exit-strategy economica, dunque sociale visto il tracollo di aeroporto e turismo per poter uscire dalla calma piatta e poter lasciare gli ormeggi e navigare nel mare del benessere.

Nella foto il porto di Alghero

S.I.

Ryanair conferma: perdete tempo

CAGLIARI -“Se avevamo bisogno di una conferma dell’incapacità del Governo regionale in tema di trasporti oggi ce la dà John Alborante, in una intervista rilasciata ad un settimanale specializzato di turismo. Il “sales & marketing” della compagnia low cost irlandese ha dichiarato che Ryanair punta sull’aeroporto di Olbia mentre languono le trattative sullo scalo di Alghero in quanto “il processo di privatizzazione dello scalo ha rallentato la discussione in corso”. ” Così il vice capogruppo di FI Sardegna commenta le preoccupanti dichiarazioni del manager del vettore low cost. “Anche dai toni felpati del manager della compagnia irlandese emerge la chiara censura per l’ incapacità della Regione di affrontare il nodo del sostegno al low cost in modo efficace. Dopo oltre due anni e mezzo dal loro insediamento – attacca l’ex sindaco di Alghero- Pigliaru e Deiana continuano a tentennare e a non sapere che pesci prendere”.

“Nel frattempo la Sogeaal prosegue con una procedura di privatizzazione che marginalizzando l’offerta tecnica oltre ad essere potenzialmente dannosa per la società di gestione e per il territorio è contraria alle norme. Mentre nell’attesa dei dati sicuramente negativi di settembre l’aeroporto di Alghero si lecca le ferite per la perdita di 230 mila passeggeri nei primi otto mesi dell’anno che affonda l’economia del territorio. Per l’ennesima volta chiediamo che venga con procedura d’ urgenza approvata la proposta di legge di FI che mette in sicurezza Ryanair con una ricapitalizzazione slegata da questa privatizzazione bislacca, così come prevede il decreto legislativo 175, e si vari il piano di sostegno al traffico aereo low cost applicando le norme vigenti”.

“Procedura d’urgenza ad oggi negata dai capigruppo della maggioranza di centrosinistra.
I sardi non possono più assistere a queste dannose manifestazioni di incapacità di Pigliaru e Deiana di affrontare i nodi del trasporto aereo. Sappiamo che l’insularità costa ai sardi 600 milioni all’anno: quanti di questi milioni -commenta Tedde in chiusura- sono addebitabili alle negligenze di Pigliaru e Deiana?”

Nella foto Michael O’Leary numero uno di Ryanair

S.I.

Latte italiano: storico traguardo

CAGLIARI – Adesso è ufficiale: il latte e i suoi derivati avranno l’etichetta con l’indicazione obbligatoria dell’origine. Ieri a mezzanotte sono scaduti, infatti, senza obiezioni, i tre mesi (dalla presentazione della notifica del Governo italiano alla Ue) previsti dal regolamento 1169/2011 quale termine per rispondere agli Stati membri che ritengono necessario adottare una nuova normativa in materia di informazioni sugli alimenti.

La notizia arriva dal Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio dove la Coldiretti oggi ha presentato in anteprima le confezioni di latte, burro e mozzarella con le nuove etichette per aiutare i consumatori a scegliere. “E’ una giornata storica per gli allevatori e per i consumatori – commenta da Cernobbio il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu dove sta partecipando al Forum insieme al direttore Luca Saba – che adesso saranno tutelati dalle etichette trasparenti che ci diranno dove è stato munto e trasformato il latte. Un risultato fondamentale per la Sardegna dove mungiamo il 67% del latte ovino, il 45% di quello caprino e oltre 200milioni di litri di latte vaccino. Abbiamo l’arma che ci serviva per tutelarci dai falsi formaggi made in Italy e Sardinia, compresi quelli rumeni”.

Coldiretti Sardegna, che ha partecipato a tante manifestazioni per sollecitare l’etichetta trasparente soprattutto con gli allevatori dell’oristanese, era presente anche a Milano, quando il 31 maggio scorso, durante la Giornata nazionale del latte Italiano promosso dalla Coldiretti, il premier Matteo Renzi annunciò la firma del decreto interministeriale che sarebbe stato di li a poco notificato all’Unione europea.

Con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy con 3 cartoni su 4 di latte a lunga conservazione venduti in Italia che sono stranieri; cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero. “Ma nessuno poteva saperlo fino a oggi – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – non essendo obbligatorio riportarlo in etichetta”.

“Oggi fermiamo l’inganno del falso latte e derivati made in Italy, un problema che incide tantissimo sulle nostre produzioni lattiero casearie. E noi sardi siamo tra quelli a beneficiarne maggiormente essendo leader in campo ovino e caprino in quantità e qualità: la Sardegna è la Regione che già oggi può certificare il latte come proveniente da allevamenti che rispettano il benessere animale. Siamo la Regione che ha investito per prima e maggiormente su questo aspetto e che vanta un sistema di controlli come quello dell’Aras, tra i più sicuri e collaudati. Inoltre tutela dall’omologazione l’identità dei nostri 17 diversi tipi di formaggi tradizionali tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza ovine, caprine e bovine che alleviamo.

“Adesso attendiamo il via libera per l’etichetta di origine per il grano” conclude Saba ricordando l’annuncio del prossimo decreto dato da Renzi il mese scorso a Firenze durante l’olio day della Coldiretti”.

L’ entrata in vigore dell’etichetta di origine per latte e derivati è fissata 60 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e quindi auspicabilmente dal primo gennaio 2017 come è stato previsto per un testo analogo in Francia.

ECCO COME SI DECLINERA’ IL PROVVEDIMENTO

Riguarda l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari che dovrà essere indicata in etichetta con:

a) “paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte”;

b) “paese di condizionamento: nome della nazione nella quale il latte è stato condizionato”

c) “paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato”;

Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta – precisa la Coldiretti – con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte: nome del paese”. Se invece le operazioni indicate avvengono nei territori di più paesi membri dell’Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi UE” per l’operazione di trasformazione. Infine se le operazioni avvengono nel territorio di più paesi situati al di fuori dell’Unione Europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di trasformazione.

Enogastronomia: Isola protagonista

SASSARI – Un lungo viaggio attraverso la storia, il cibo e i profumi di una terra di mare ricca di sapori unici e di ospitalità. La Sardegna si è presentata ai buyers, tour operator, giornalisti e food blogger di Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera e Belgio nel corso di un intenso fine settimana organizzato nell’ambito dell’iniziativa internazionale “ItalianfoodXp” realizzata dall’Isnart, l’istituto italiano di ricerche turistiche delle Camere di Commercio italiane in collaborazione con il ministero per i Beni Culturali e il Turismo. La tappa in Sardegna è stata organizzata dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio per mezzo della Camera di Commercio di Sassari-Nord Sardegna e della propria Azienda Speciale Promocamera. Un’azione che prosegue per rafforzare la presenza dell’offerta turistica dell’Isola sui mercati esteri.

Trenta produttori dell’agroalimentare bio e certificati (under 40) sardi selezionati, oltre trenta strutture ricettive e 10 tour operator hanno incontrato la delegazione di sette dei dodici Paesi europei individuati per il mercato della Sardegna per rafforzare gli scambi commerciali e i flussi turistici grazie a “ItalianfoodXP”, l’iniziativa di promozione delle produzioni enogastronomiche certificate delle regioni del Sud Italia che sta coinvolgendo nel Regno Unito, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria fino ad ottobre, circa 400 produttori under 40 selezionati con bando pubblico, la rete dei Ristoranti Italiani nel mondo certificati da Isnart, le Camere di Commercio italiane all’estero e oltre 400 tra buyer, professionisti del food e del turismo, giornalisti, stakeholder e istituzioni italiane e straniere. Il roadshow estero ha preso il via in settembre a Londra e proseguirà fino a metà ottobre in 15 città europee mentre nelle sei regioni del Sud sono previsti incontri professionali e tour in alcune località turistiche.

“La centralità della nostra azione punta alla valorizzazione della filiera turistica e alla divulgazione delle proposte che il mercato isolano è in grado di offrire – è il commento del Presidente di Unioncamere regionale, Agostino Cicalò – filiera che comprende a pieno titolo anche i prodotti locali di qualità che rappresentano un veicolo di grande appeal. Siamo convinti che eventi come questo possano accrescere la competitività del nostro comparto anche sotto il profilo delle azioni di internazionalizzazione che consentono di posizionarci proficuamente anche al di fuori dei confini nazionali.” In parallelo, rispetto agli incontri del Workshop in Sardegna che si sono svolti nella giornata di ieri, è stato organizzato un Educational Tour per la stampa internazionale in Gallura – dalla Tomba dei giganti al Nuraghe la Prisgiona – e nel Nuorese – nel corso di Cortes Apertas a Gavoi, poi Orgosolo, e infine Oliena – finalizzato a favorire un percorso comunicazionale e promozionale dei territori, produzioni e attrazioni turistiche locali, per attrarre potenziali consumatori/turisti del con programmi e percorsi distinti tra le diverse componenti interessate al Food o al Tourism.

“Il mercato estero è un elemento imprescindibile per la nostra economia legata al turismo – dice il Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini – ed avere, qui in Sardegna, tour operator ed esperti di comunicazione che arrivano da paesi nei quali la conoscenza del nostro territorio ha ampi margini di crescita, rappresenta un’occasione da cogliere al meglio. I nostri imprenditori hanno dimostrato, e non ci sono dubbi, la qualità delle loro produzioni e dei loro servizi.”

In particolare, gli operatori della comunicazione coinvolti, soprattutto stampa specializzata e blogger, sono entrati in contatto non solo con il mondo produttivo locale (anche visitando alcune strutture selezionate ad hoc) e con gli operatori e le organizzazioni turistiche del territorio, per conoscere anche le tradizioni locali, gli eventi culturali e folcloristici, tra le gente, in modo da poter cogliere l’essenza vera territori e trasmetterla sui media e sui social network. A fine Progetto verranno premiati con riferimento alla delegazione estere coinvolte, il miglior articolo pubblicato(off e on line), il miglior blog e i migliori reportage foto/video che hanno meglio saputo raccontare i temi di fondo del Progetto. Oltre 200 ristoranti italiani in 12 Paesi europei con 9 milioni di clienti l’anno, selezionati tra gli oltre 2000 certificati all’estero con il marchio Ospitalità italiana coinvolti nell’iniziativa, e 200mila persone che tra settembre e ottobre potranno vivere le emozioni dei prodotti, dei piatti tipici delle 6 regioni del Sud Italia e scoprire le località turistiche. Si tratta della prima iniziativa internazionale che mette insieme i territori e le località turistiche delle sei regioni meridionali e l’eccellenza della produzione certificata (Dop e Bio), attraverso un’azione di promo-commercializzazione off e on line.

E’ attiva una piattaforma multimediale (http://www.italianfoodxp.it www.italianfoodxp.it) e una pagina Facebook multilingue per tutte le nazioni coinvolte con la possibilità di condividere tutti i contenuti sui social network. I produttori selezionati, inoltre, potranno far conoscere il proprio brand ai clienti dei ristoranti attraverso link ai menu realizzati durante le settimane tematiche del food delle regioni meridionali, organizzate in collaborazione con le Camere di Commercio italiane all’estero, e i clienti potranno acquisire informazioni sui prodotti dei piatti proposti e scoprirne la zona d’origine anche per una futura vacanza, accompagnati dall’apposita app dell’iniziativa che li guiderà in percorsi enogastronomici e turistici di eccellenza. Per un’intera settimana, nel periodo settembre-ottobre, in ciascun Paese i ristoranti italiani certificati proporranno un menu del Mezzogiorno ispirato alla cucina tipica del Sud Italia. Nell’ambito della settimana in alcuni ristoranti sono previsti eventi interamente dedicati al Sud, con serate di animazione, presentazioni e degustazioni di prodotti certificati insieme alla promozione delle località turistiche del Mezzogiorno, con la partecipazione di operatori agroalimentari locali, giornalisti, stakeholder e autorità locali e italiane.

Nella foto l’incontro / roadshow su turismo ed enogastronomia

S.I.

Aeroporto: incontro Pigliaru-Delrio

CAGLIARI – “Incontro tra il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio questo pomeriggio a Roma, al Ministero dei Trasporti“. Cosi dalla Giunta Regionale che fanno sapere che “argomento della riunione, alla quale ha preso parte anche l’assessore Massimo Deiana, è stata l’attuale situazione dell’aeroporto di Alghero, su cui prosegue l’azione coordinata di Regione e Ministero per giungere rapidamente alla soluzione. In particolare, è stata affrontata l’opzione dell’intervento pubblico per la ricapitalizzazione, come eventuale alternativa al processo di privatizzazione in corso. Nei prossimi giorni si continuerà a lavorare sull’analisi tecnica avviata per esaminare la percorribilità e i tempi dell’ipotesi alla luce della normativa nazionale ed europea”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

Riforma camerale: esercitare specialità

CAGLIARI – “La Giunta regionale può e deve assumere un ruolo importante nel processo di riforma che a breve interesserà le Camere di Commercio di tutto il paese e dunque anche della nostra isola.” Lo scrive in una nota il senatore del PD Silvio lai. Entro i prossimi sei mesi le Camere di Commercio saranno interessate da una razionalizzazione che le porterà dalle attuali 105 a non più di 60. È prevista anche una sostanziale rivisitazione delle funzioni Ovviamente anche quella della Sardegna sono destinate ad essere riformate nel numero, nei compiti e nei servizi che saranno chiamate a svolgere nel territorio. Lo prevede il Decreto Legge approvato dal Governo alla fine di agosto che entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore trasformerà le Camere di Commercio.

“Si tratta di un provvedimento che avrà un grande impatto anche sulla nostra regione ed è fondamentale riuscire a farsi trovare pronti e a governare il più possibile gli ormai inevitabili cambiamenti. Se si dovesse rimanere ai numeri fissati dal DL la Sardegna non avrebbe più di 2 Camere di Commercio. È stato infatti fissato il tetto minimo di imprese iscritte per ogni Ccia che dovrà essere di almeno 75 mila. In caso non dovesse essere raggiunto si procederà all’accorpamento con una provincia limitrofa. Nella nostra regione ad oggi nessuna Camera di Commercio arriva a quel numero di imprese ma la legge prevede che possa essere mantenuta una Ccia in ogni città metropolitana ma anche nelle province montane. Questo vuol dire che per la Sardegna si potrebbe ragionare anche su una terza Camera di Commercio. Ma anche sulle funzioni i discorsi sono ancora aperti. La nostra regione potrebbe far valere la sua specialità e assumere una parte attiva. La riforma infatti è nazionale ma le funzioni esercitate hanno effetti diretti sullo sviluppo locale di tutta l’isola”.

“Ci sono spazi per esercitare la specialità pensando a nuove e innovative funzioni che possono essere delegate dalla regione, anche contribuendo alla salvaguardia delle professionalità e delle iniziative avviate. Questo a partire dalle potenzialità che le camere hanno di sviluppare relazioni con le comunità estere, per esempio nel Mediterraneo o nei mercati dei prodotti sardi in tutto il mondo. La Regione non lasci il sistema camerale da solo in questa fase di cambiamento e pensi alle opportunità che insieme possono essere sviluppate. In estrema sintesi il processo di riforma se governato nella maniera migliore può definire gli strumenti e gli interventi da adottare per puntare ad un rilancio del nostro tessuto imprenditoriale. Come detto, si tratta di un appuntamento al quale bisogna arrivare preparati e siamo certi che la nostra giunta regionale saprà assumere il ruolo e le decisioni più adeguate.”

Nella foto Silvio Lai

S.I.

Nuova in vendita. Loi in lizza

ALGHERO – Mentre continua la serie di appelli da parte delle Istituzioni e di alcuni rappresentanti politici sassaresi e non solo, sembra andare avanti a grandi passi la cessione della Nuova Sardegna. Il gruppo Espresso, infatti, avendo acquisito “La Stampa” e il “Secolo XIX” visto quanto prevede la legge antitrust che un gruppo editoriale non può controllare oltre del 20% di copie diffuse fissato dalla legge 416 del 1981 al giorno, ha scelto di cadere parte di alcuni organismi di informazione in suo possesso. “Il gruppo L’Espresso – come ha scritto in una nota – ha deciso di cedere due giornali del suo esteso gruppo di quotidiani locali: Il Centro di Pescara e La Città di Salerno, molto rilevanti nelle rispettive regioni di diffusione. La decisione è stata presa in base al “piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX” in seguito alla fusione delle due società editoriali decisa lo scorso marzo”.

La comunicazione è di qualche giorno fa. Ma, come detto, la stessa sorte pare quasi sicuro toccherà anche alla Nuova Sardegna per cui sembra ci siano già delle trattative avanzante di acquisto e non è esclusa una cordata sarda. Rumors danno in lizza per divenire i nuovi editori del cartaceo sardo gli imprenditori fratelli Loi, imprenditori del ramo alberghiero di fama mondiale. “Con circa 10 mila posti letto nell’isola la Iti Hotels è una delle più potenti compagnie turistiche della Sardegna. Una holding che ha però propaggini praticamente in tutti i continenti del mondo. Dall’America del nord e del sud all’Asia. A capo di questo impero turistico la figura carismatica dell’ingegnere Antonio Corbeddu. Di origini orgolesi, ma nato e cresciuto ad Orosei. La sua epopea è incominciata in Costa Smeralda all’epoca dell’Aga Khan Karim quando con la sua prima impresa edile ha cominciato a tirare su ville e alberghi”, così recitava proprio la Nuova in un articolo del 2012. Oltre a loro si vocifera, ma pare si tratta di spifferi meno fondati, anche di un interessamento dei Fratelli Pinna di Thiesi a capo di una solida e importante a livello internazionale industria casearia.

Giornalisti e dipendenti della Nuova in apprensione. Ovviamente questo passaggio ha creato diverse preoccupazioni tra i lavoratori che chiedono garanzie per il loro posto e soprattutto per la futura sopravvivenza del giornale. Ad oggi, ciò che si sa è che il quotidiano è vicino ad essere ceduto. Mentre su linea editoriale e altro tipo di scelte aziendali non trapela assolutamente nulla. Certamente, al netto della giusta attenzione delle maestranze, è interessante verificare la possibilità che anche la Nuova, oltre che l’Unione, possano essere acquistati e gestisti da gruppi imprenditoriali sardi.

Nella foto la sede della Nuova Sardegna

S.I.

Business in Nord-America: incontro

SASSARI – American Chamber of Commerce in Italy, in collaborazione con la Camera di Commercio del Nord Sardegna, informa dell’incontro con il mondo imprenditoriale e professionale, le istituzioni e la stampa locale per annunciare la presenza di AmCham nella Regione Sardegna con la nomina di Alessio Tola, Docente presso l’Università degli Studi di Sassari, a Rappresentante Locale. Questo appuntamento testimonia la volontà di AmCham Italy di essere sempre più presente sul territorio italiano per supportare i processi di internazionalizzazione delle imprese locali verso le opportunità di business nel mercato nordamericano. Saranno presenti all’incontro Gavino Sini, Presidente Camera di Commercio del Nord Sardegna, Pierluigi Pinna, Presidente Associazione Industriali del Nord Sardegna e Maria Grazia Piras, Assessore dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna.

Agenda dell’incontro: Ore 15.00 Registrazione dei partecipanti. Ore 15.15. Saluti introduttivi. Gavino Sini, Presidente Camera di Commercio del Nord Sardegna. Pierluigi Pinna, Presidente Associazione Industriali del Nord Sardegna. Maria Grazia Piras, Assessore dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna. Ore 15.45. Interventi: Simone Crolla, Consigliere delegato, AmCham Italy. Opportunità per le imprese italiane nel mercato americano. Alessio Tola, Rappresentante Locale Regione Sardegna, AmCham Italy. Il mercato USA e i settori strategici del tessuto produttivo locale: sinergie e opportunità. Ore 16.15. Sessione Q&A. Ore 16.40. Chiusura dei lavori. Networking coffee gentilmente offerto da Smeralda Consulting e Associati. La partecipazione è gratuita ed è possibile confermare la propria adesione all’indirizzo eventi@amcham.it.

Nella foto un vertice della Camera di Commercio del Nord-America

S.I.