“Sogeaal va privatizzata e basta”

CAGLIARI – Il ministro Madia e la Giunta regionale devono smetterla con queste trovate: l’aeroporto di Alghero va privatizzato senza se e senza ma. Ogni altra strada porterà allo spreco di denaro pubblico e alla probabile chiusura dello scalo. Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois che attacca frontalmente il ministro Madia.

«Il ministro – dice ancora Fois – sa benissimo che gli aeroporti a gestione pubblica raramente funzionano e creano solo buchi e debiti. Ci sorprende, dunque, che si ipotizzi di mantenere la gestione in mano al pubblico. Il ministro Madia dovrebbe lottare contro lo sperpero di denaro pubblico col controllo degli sprechi e il taglio di enti e controllate per garantire il pareggio di bilancio al Paese: dunque siamo davanti a una contraddizione palese, vedremo come si comporterà la Giunta. E se per il momento la privatizzazione non è andata a buon fine è per colpa di una Giunta incapace e incompetente.

Fois conclude: «Non si capisce invece l’atteggiamento di qualcuno che tempo addietro si era pubblicamente schierato per la privatizzazione e, considerate anche le sue idee liberiste, oggi contraddice facendo marcia indietro. Così come non capiamo l’atteggiamento di altri che oggi governano e che nel giro di un mese hanno cambiato idea tre volte».

Nella foto Pietrino Fois

S.I.

Sogeaal: 28/11 ultima chiamata

ALGHERO – “Con riferimento alla Procedura di Selezione del Socio Privato, il Consiglio di Amministrazione della Società comunica che il termine per la presentazione delle offerte, scadente in data odierna, è stato prorogato al 28 novembre 2016 alle ore 12:30, ferma l’assenza di offerte pervenute”. E’ il Consiglio d’Amminsitrazione della Sogeaal a confermare quanto anticipato da Algheronews [Leggi] ovvero che anche oggi la vendita della società è andata deserta. Per questo è stato deciso che ci sarà un ulteriore proroga e questa sarà l’ultima.

“Tale decisione è stata assunta in ragione di molteplici valutazioni e considerazioni. Il percorso deciso dagli Azionisti in ordine alla ricostituzione del capitale sociale, come formalizzato in atti, non contempla – per effetto del “pari passu” – alcuna soluzione alternativa utile alla salvaguardia ed alla conservazione della Società, la quale pertanto, sulla base di imprescindibili considerazioni in tema di continuità aziendale, dovrebbe essere avviata alla sua liquidazione. Il Consiglio, tuttavia, ha appreso della recente promulgazione di un provvedimento legislativo nazionale, in materia di operazioni sul capitale di società partecipate o controllate da parte delle pubbliche amministrazioni, che potrebbe consentire alla Proprietà la programmazione di autonome iniziative, ovvero di scongiurare lo scenario precedentemente richiamato, ma non è però a conoscenza di eventuali valutazioni al riguardo da parte degli Azionisti, che intende incontrare quanto prima per un rigoroso confronto in merito”.

“Nel frattempo, con grande senso di responsabilità, si è assunto l’onere di mantenere aperta e percorribile, sino alla data di cui sopra, ogni possibile soluzione tesa a salvaguardare la Società, avendo piena coscienza del valore che, strategicamente ed economicamente, essa riveste per i suoi dipendenti, per le comunità locali e per il territorio, nonchè piena consapevolezza del fatto che una decisione di segno opposto ne pregiudicherebbe definitivamente la sopravvivenza. Entro la data sopra indicata, quindi, dovranno ultimativamente manifestarsi, con adeguati atti amministrativi, le eventuali diverse soluzioni individuate da parte degli attuali azionisti o, in alternativa, potranno formalizzarsi le offerte dei privati”.

“Riguardo quest’ultima ipotesi, il Consiglio comunica che, come previsto e regolato dalla Procedura, più soggetti hanno ad oggi interagito con la Società riguardo la privatizzazione, a conferma che ad un’assenza di offerte non è certo corrisposta una carenza di interessi nei confronti della Società stessa. E’ tuttavia doveroso evidenziare con fermezza che al raffreddamento di alcuni di tali interessi ha contribuito, in maniera significativa, la calunniosa e costante opera di disinformazione attuata da alcuni, ben individuati, soggetti. Anche questo aspetto, unitamente al materiale già raccolto, verrà opportunamente argomentato ed adeguatamente posto all’attenzione degli organi inquirenti”.

Nella foto i vertici della Sogeaal con l’assessore Deiana

S.I.

Sogeaal, fallimento politico epocale

ALGHERO – Arrivano i primi commenti alla notizia data in anteprima da Algheronews [Leggi]. E’ il deputato di Unidos Mauro Pili ritornare sul tema dell’aeroporto e in particolare della, ad oggi, mancata privatizzazione della Sogeaal con un lungo iter che oramai pesa in maniera grave sullo sviluppo del territorio. Questo fa il paio le disastrose politiche turistiche. “Non resta che prendere atto di questo fallimento e porre tardivamente rimedio a questa vicenda che segna il punto più basso del governo dei trasporti in Sardegna con l’insediamento dell’assessore più incapace della storia autonomistica. Serve una decisione rapida per scongiurare un tracollo definitivo e irrimediabile del progetto di sviluppo legato all’aeroporto pubblico di Alghero”.

“Guai a pensare di bypassare tale nefasta voglia di privatizzazione con accordi capestro con altri aeroporti. La gestione di Cagliari e Alghero deve restare pubblica. Guai – conclude Pili – regalare il monopolio degli aeroporti ai privati che pensano solo a fare soldi e non allo sviluppo del territorio. Non abbasseremo la guardia per salvaguardare infrastrutture fondamentali per la crescita della Sardegna”.

Nella foto Mauro Pili ad Alghero

S.I,

“Trasporto aereo in picchiata”

ALGHERO – “Nuovo smacco per il settore del trasporto aereo. È una situazione allarmante quella che abbiamo davanti, Alghero continua a decrescere per l’assenza di Ryanair e Cagliari, nella sua seppur lieve flessione, vedrà sparire un vettore presente da decenni sullo scalo, Meridiana”. E’ il segretario generale di Uil Trasporti William Zonca a fotografare la realtà del trasporto aereo. Ed emerge un’immagine impietosa della realtà che riporta l’Isola indietro di decenni creando di fatto ingenti danni all’economia sarda che, sebbene ci sia stata la crescita degli arrivi via nave, sta perdendo “appeal” in anni in cui dovrebbe invece incassare arrivi e presenza record visti anche i gravi problemi del Nord-Africa. Invece turismo e trasporti soffrono delle gestioni non all’altezza e gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti come raccontano i dati.

“Analizzando i dati (progressivi da Gennaio ad Agosto 2016 su base 2015) si può notare facilmente che sul piano Regionale i risultati siano -6,8% sui passeggeri e -3,7% sui movimenti, dovuti prevalentemente ai dati negativi di Alghero. Singolarmente, i tre Aeroporti, hanno dati contrastanti: – Cagliari -0,8% sui passeggeri e + 1% sui movimenti sul totale così suddivisi: Passeggeri Nazionali +3,1% Passeggeri Internazionali -16,1%. Movimenti Nazionali +4,8% Movimenti Internazionali -13,4% – Alghero -19,3% sui passeggeri e -16,3% sui movimenti sul totale così suddivisi: Passeggeri Nazionali -12,5% Passeggeri Internazionali -33,2% Movimenti Nazionali -10,9% Movimenti Internazionali -30,6% – Olbia +13% sui passeggeri e +11,6% sui movimenti sul totale così suddivisi: Passeggeri Nazionali +7,7% Passeggeri Internazionali +20,6% Movimenti Nazionali +11,8% Movimenti Internazionali +19,7%”

“Da quanto sopra si evince che Cagliari, nonostante una forte riduzione dell’offerta sui voli internazionali, è riuscita a compensare con l’aumento del traffico nazionale dovuto soprattutto alla crescita delle tratte in CT1, andate in saturazione, a causa dell’assenza della CT2. L’analisi più drammatica che si possa fare è sullo scalo di Alghero che attraversa una drastica perdita di passeggeri e movimenti limitando di fatto il diritto alla mobilità dei cittadini del Nord-Ovest Sardegna e riducendo il flusso turistico ai minimi storici. Chi invece ha avuto una crescita a doppia cifra è lo scalo di Olbia che è riuscito ad intercettare il traffico internazionale lasciato al prato da Alghero e sfruttando la saturazione delle rotte nazionali. Per questo, come Uil Trasporti, riteniamo essenziale ed ormai improcrastinabile un piano regionale del trasporto aereo, ritenendo strategica l’acquisizione delle quote inoptate di Alghero da parte delle altre due Società di Gestione, Sogaer e Geasa, riconfermando così la nostra contrarietà verso la scelta, esclusivamente politica, di privatizzare la Sogeaal con queste modalità e tempistiche. Inoltre è Impensabile che un’azienda come Meridiana possa abbandonare uno scalo importante come Cagliari disinteressandosi delle potenzialità di crescita del traffico aereo e del personale che oggi è dirottato su altri scali Regionali/Nazionali, utilizzando vere modalità da vettore low cost, per poi ripresentarsi nella stagione estiva esclusivamente per il proprio interesse economico”.

“La Politica Regionale sicuramente, nel suo essere attendista e semplicistica, ha perso l’ennesima occasione per incrementare e sviluppare quelle risorse che fanno la nostra Regione unica nel panorama turistico nazionale. Chi oggi dovesse vantarsi di aver ottenuto un risultato positivo dovrebbe probabilmente fare una seria riflessione, dubitando al contempo delle proprie capacità di pianificazione e sviluppo del territorio, non riuscendo, tra l’altro, ad intercettare totalmente il traffico da e per il nord Africa, diretta concorrente sul piano turistico. Come Uil Trasporti ribadiamo con forza la necessità di discutere, insieme alle Società dei tre scali sardi e la Regione Autonoma della Sardegna, un piano di salvaguardia e di rilancio del nostro territorio”.

Nella foto un volo Ryanair

S.I.

Aeroporto, Volotea: +23% ad Alghero

ALGHERO – Volotea, la compagnia aerea che collega città di medie e piccole dimensioni, vola sempre più in alto e raggiunge un altro importante obiettivo ad Alghero: durante l’estate 2016, infatti, sono stati più di 14.000 i passeggeri che hanno scelto la low cost per volare da e per Alghero, con un incremento del 235% rispetto allo stesso periodo del 2015. Un risultato che riconferma il trend positivo registrato anche a livello nazionale con un +27% (850.000 passeggeri giu-ago 2016 vs 670.000 passeggeri giu-ago 2015) e internazionale (più di 1.507.000 passeggeri in Europa, +31% rispetto all’anno precedente).

“Abbiamo incominciato a volare in Italia dal 2012 e, anno dopo anno, ci siamo impegnati per ampliare il nostro carnet di destinazioni, offrendo un ventaglio sempre più ampio di mete in cui trascorrere le vacanze. – afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager di Volotea – Chiudere l’estate con segno positivo per noi è molto importante: è un segnale di quanto i nostri passeggeri apprezzino i collegamenti proposti, sempre diretti, comodi e veloci tra aeroporti di medie e piccole destinazioni”.

Sono state 3 le destinazioni raggiungibili nel periodo estivo 2016 da Alghero: Genova, Venezia e Verona. “Siamo davvero orgogliosi dei risultati ottenuti presso l’aeroporto di Alghero, dove, nel periodo estivo, abbiamo registrato un aumento del 235% nel numero dei passaggeri trasportati rispetto al 2015. Inoltre il 92% dei passaggeri sardi ci raccomanderebbe ad amici e parenti – conclude Rebasti -. Per questo, non vogliamo fermarci qui: stiamo collaborando con il management dell’aeroporto di Alghero per esplorare tutte le possibilità di sviluppo e possibili nuove rotte per i mesi a venire”. Volotea, operativa in Italia dall’aprile 2012, ha recentemente celebrato un altro importante traguardo, raggiungendo quota 9 milioni di passeggeri trasportati a livello internazionale. Un risultato che premia l’obiettivo della compagnia di collegare tra loro solo aeroporti di medie e piccole dimensioni e che fa ben sperare per la futura crescita della low cost. Tutte le rotte Volotea da e per Alghero sono disponibili sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggio o chiamando il call center Volotea all’895 895 44 04.

Nella foto un velivolo Volotea

S.I.

Bandi Psr: mese di proroga

CAGLIARI – Slitta di non più di un mese l’apertura dei bandi delle sottomisure 4.1, 4.2 e 6.1 (Pacchetto giovani) del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. L’ha stabilito un decreto firmato ieri dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. “Queste sottomisure – che riguardano il sostegno a investimenti nelle aziende agricole, alla trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli e gli aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori – sono le prime ad adottare le procedure a sportello e la completa dematerializzazione attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN)” spiega l’esponente della Giunta. “La sospensione dei bandi si è resa necessaria per apportare al PSR modifiche strategiche sollecitate dai potenziali beneficiari e dai consiglieri regionali durante l’audizione nella Commissione agricoltura del Consiglio e concordate coi portatori d’interesse nel corso del workshop dello scorso luglio. Sono state sottoposte all’inizio di agosto a Bruxelles nel corso dell’incontro con il capo-unità della direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della UE Gianfranco Colleluori e verranno presentate al comitato di sorveglianza nei prossimi giorni”. Riuso dei fabbricati esistenti. In particolare, dice Elisabetta Falchi, “per le sottomisure 4.1 e 4.2 abbiamo voluto introdurre anche la possibilità di acquisto e riuso di fabbricati esistenti quando sono funzionali all’attività di trasformazione dei prodotti agricoli: un aspetto che riteniamo molto importante per favorire la riconversione delle aree industriali e artigianali dismesse e scongiurare il consumo di suolo agricolo”.

Per quanto riguarda invece gli interventi del Pacchetto giovani, l’assessore sottolinea che “le modifiche hanno voluto introdurre l’accesso plurimo dei giovani, per evitare la frammentazione aziendale: la parola d’ordine è aggregare le aziende per renderle più forti, a maggior ragione quando si tratta di giovani imprenditori agricoli. Inoltre, viene introdotta la possibilità di ammettere a domanda anche i giovani che si siano già insediati nei 12 mesi antecedenti l’apertura dei bandi. L’obiettivo è quello di facilitare quanto più possibile l’accesso agli aiuti del PSR e garantire pari condizioni di accesso a tutti i possibili beneficiari”.

Nella foto l’assessore Falchi

S.I.

Sogeaal, nuove norme: stop bando

CAGLIARI – “Abbiamo un motivo in più per chiedere l’annullamento dell’avviso pubblico della Sogeaal e la ricapitalizzazione senza contestuale privatizzazione”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia-Sardegna. “Se già oggi le norme e la giurisprudenza escludono che un privato attraverso l’acquisto del pacchetto di maggioranza possa acquisire l’affidamento del servizio aeroportuale senza un’evidenza pubblica e un progetto di gestione del servizio stesso, a decorrere dal 23, vigilia della scadenza del nuovo termine per le offerte, entra in vigore il nuovo testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Tali norme in primo luogo confermano che la ricapitalizzazione della Sogeaal è consentita anche in difetto di contestuale privatizzazione in presenza di un piano di risanamento comunicato alla Corte dei Conti, che preveda il raggiungimento dell’equilibrio finanziario in tre anni. Prevedono, inoltre, ulteriori adempimenti per l’ipotesi di cessione di pacchetti azionari di cui sono titolari pubbliche amministrazioni. Fra questi, la prescrizione che l’individuazione del privato debba avvenire con procedura di evidenza pubblica e deve avere il contemporaneo oggetto della sottoscrizione o acquisto di alienazioni di partecipazioni sociali e l’affidamento del contratto di concessione aeroportuale. Il bando deve poi contenere, tra le altre cose, criteri di aggiudicazione che garantiscano una concorrenza effettiva fra i privati offerenti in modo da individuare un “vantaggio economico complessivo per l’amministrazione pubblica”. Può altresì contenere -sottolinea l’ex sindaco di Alghero- criteri di aggiudicazione molto interessanti, che includono aspetti qualitativi ambientali e sociali: tutte cose che oggi l’avviso della Sogeaal non prevede. Ora si alzerà qualcuno a dire che la Regione dovrà prima recepire queste norme, ma sarebbe comunque profondamente iniquo che principi così garantisti verso il bene pubblico non si applichino immediatamente anche nell’isola. Si ritorni in aula – chiede Tedde-, si modifichi la legge e si preveda una immediata ricapitalizzazione slegata dalla privatizzazione. Nel mentre, si annulli il bando avviato dalla Sogeaal e si faccia una gara ad evidenza pubblica, con tutti i crismi di legge e attenta agli interessi dei sardi”.

“Nel frattempo – prosegue il vice-capogruppo azzurro- si vari un piano di sostegno al traffico aereo low cost, in applicazione del quadro normativo europeo e nazionale. Ma adesso! La Sardegna sta attendendo da circa tre anni un cenno del Governo regionale in questo campo. Noi non faremo mancare il nostro sostegno, ma solo se Pigliaru e Deiana ammetteranno finalmente di avere intrapreso una strada sbagliata e rivedranno le loro posizioni ottuse modificandole osservando le norme vigenti e – ha concluso Tedde- avendo come obbiettivo il bene della Sardegna”.

Nella foto Marco Tedde

S.I.

“Alitalia, nessun accordo segreto”

CAGLIARI – “Nessun accordo segreto tra Regione e Alitalia, ma un intervento straordinario, ovviamente previsto e consentito dalle norme, necessario per soddisfare al massimo le esigenze di trasporto dei sardi e per garantire il diritto costituzionale alla mobilità”. Lo dice l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, a seguito di quanto affermato oggi da un organo di stampa. “La segretezza negli atti amministrativi non riguarda certo questa Giunta, ma, come annunciato in sede di conferenza stampa il 25 maggio scorso, e in diverse altre occasioni, il potenziamento con nuova ‘capacità aggiuntiva strutturale’ rispetto agli incrementi previsti dalle clausole contrattuali, è stato illustrato pubblicamente con tutti i dettagli richiesti”.

L’intervento straordinario varato dalla Regione per l’aumento ulteriore dei posti disponibili nelle rotte aeree di continuità territoriale – che si è aggiunto agli strumenti indicati dalla convenzione risultati non più sufficienti – è servito dunque a potenziare l’offerta, vista la crescita esponenziale della domanda registrata a partire soprattutto dal 2015, causata anche da fenomeni geopolitici e di mercato assolutamente imprevedibili al momento dell’attivazione della CT aerea nel 2013. “Abbiamo così fatto fronte a delle criticità di carattere sistemico e non più emergenziale ricorrendo a tutte le soluzioni possibili dal punto di vista normativo, così come ritenevamo fosse opportuno e necessario, e così come ci veniva richiesto dalle segnalazioni di cittadini e operatori a vari livelli – continua Deiana -. Ciò ha consentito che anche durante i tre mesi dell’estate in corso ben oltre un milione di passeggeri potesse viaggiare da e per la Sardegna in continuità territoriale riducendo al minimo e spesso eliminando qualunque disagio anche nei periodi di picco”.

Il 30 giugno, in occasione della presentazione delle linee guida della Regione per la continuità territoriale, l’intervento straordinario veniva presentato con tutti i particolari in sede di conferenza stampa e con i dettagli sugli oneri. Questo il testo allora divulgato: “Otto voli in più con un aereo Alitalia dedicato su Cagliari, Fiumicino e Linate tutti i giorni dal 15 luglio al 15 settembre, con una sperimentazione già a partire dall’8 all’11 luglio. Un ulteriore e importante incremento di 80mila posti, sulle rotte che hanno evidenziato maggiori criticità, che si somma ai 314mila messi in campo in estate per la continuità territoriale aerea principale della Sardegna. Si raggiunge così la quota record di 400 mila poltrone aggiuntive (1,3 milioni totali da giugno a settembre), il 45 % in più rispetto alla programmazione ordinaria. I collegamenti, distribuiti nell’arco dell’intera giornata, andranno a rinforzare l’offerta nel periodo di massimo traffico”.

Riguardo alle risorse previste per l’intervento straordinario, l’assessorato spiega che si tratta di una ipotesi di compensazione massima. Il bilancio sarà fatto a consuntivo e, nel caso in cui i ricavi del vettore risultassero pari ai costi sostenuti per l’espletamento del servizio, non si corrisponderà alcuna compensazione. “La trasparenza è sempre stata una nostra prerogativa indiscutibile – conclude Deiana – serenamente continuiamo a lavorare nell’interesse della Sardegna e per migliorare sempre di più i servizi di trasporto aereo con gli strumenti disponibili, in attesa del nuovo bando per la continuità territoriale del 2017”.

Nella foto l’assessore Deiana

S.I.

Sogeaal fallita? Meglio i privati

ALGHERO – “Tra la prospettiva del fallimento della società di gestione, così come è stata prospettata ieri dalla Giunta Regionale e l’acquisizione delle quote dei privati, preferiamo – se posto in tali termini – quest’ultima, se non altro perché si perderebbe ulteriore tempo per definire accordi strategici, anche con i vettori low cost. Ma non solo per questo, lo si capisce bene. Parole dette e confermate dai direttori della Regione, i più alti dirigenti della Regione Autonoma della Sardegna, presenti all’incontro a Villa Devoto”. Lo dichiara il sindaco Mario Bruno, nel giorno in cui il Consiglio regionale esamina il disegno di legge che prevede interventi sul capitale della società di gestione dell’aeroporto di Alghero Sogeaal Spa.

“Addirittura, già in assemblea dei soci si sarebbe affrontato il nodo, ma la Regione, di fatto socio unico, avrebbe manifestato la impossibilità di ricapitalizzare. Da una Istituzione come la Regione così autorevolmente rappresentata, a livello tecnico e politico, non ci possiamo aspettare inganni, soprattutto nel rapporto tra istituzioni, che per quanto a tratti anche fortemente conflittuale, deve essere sempre basato sulla leale collaborazione. È chiaro che ricapitalizzare e avviare subito il sistema di incentivi sarebbe la soluzione migliore, quella che da mesi chiediamo per mettere in sicurezza l’aeroporto, realizzare un piano regionale dei trasporti, garantire il rilancio e poi, eventualmente, privatizzare. A noi interessa garantire flussi di traffico importanti per il nostro scalo, mantenere la base Ryanair, moltiplicare e diversificare rotte e vettori. Questo è anche garanzia per i lavoratori e per il territorio”.

“Per questo vogliamo esserci, dall’interno. Per questo continuerà l’azione di vigilanza dei sindaci e del sistema territoriale, anche in un rapporto sistematico e formalizzato con la Regione. Oggi la palla passa al Consiglio Regionale che autonomamente farà le proprie scelte. Non ci sono avalli da parte nostra, ma senso di responsabilità, con l’unica arma che abbiamo: fare pressione su coloro che devono decidere solo per il bene dei sardi”.

Nella foto Mario Bruno

S.I.

Aerei, Alghero -21%: una svendita

CAGLIARI – “Nel mese di Luglio Alghero ha perso il 20,7% dei passeggeri rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: ecco la differenza tra privatizzare e svendere”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia commenta i dati diffusi da Assaeroporti mentre in Consiglio regionale approda il dibattito sulla privatizzazione dello scalo.

“Mortificare lo scalo catalano mentre si prepara la privatizzazione della società di gestione non è certo il miglior modo di ‘piazzarlo’ sul mercato e di ottenere il massimo beneficio possibile per la collettività. Poiché la dietrologia non appartiene alla nostra cultura né ci interessa praticarla, lo diciamo chiaramente: è solo incapacità. L’incapacità di assumere decisioni e di mantenere vivo almeno ciò che funziona già da parte di una giunta regionale che in due anni ha dichiarato di lavorare per realizzare il miglior sistema possibile, ma nel frattempo ha cancellato la continuità territoriale per le rotte minori, ha pervicacemente ostacolato le low cost, come Ryanair, e, per parlare di trasporti via mare, ha fatto da zerbino ai signori del mare di Tirrenia”.

“Sono rimasti fermi su tutto, mettendo a rischio anche la prossima stagione, ma sulla privatizzazione hanno una gran fretta. Solo su quella. I sardi si attenderebbero altrettanta sensibilità sul potenziamento della continuità per Roma e Milano, sul ripristino della continuità per le rotte minori e sull’abbassamento della tariffe Tirrenia. Su questi punti, però, basta scorrere le quotidiane dichiarazioni della giunta regionale per comprendere che il programma è stato stracciato e che non esiste né una linea né una guida politica”.

Nella foto Ugo Cappellacci

S.I.