Progetto di riqualificazione, Porto Torres e territori sperano nel rilancio

PORTO TORRES – L’area industriale di Porto Torres che verrà è stata presentata nella cittadina turritana, nella sala Filippo Canu, nel convegno intitolato “Superare il passato, costruire il futuro”, organizzato dal Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, in collaborazione con il Comune di Porto Torres.  Un evento che ha analizzato, attraverso gli opportuni approfondimenti, il tema della riconversione dell’intera zona, a partire dalla presentazione del masterplan per la riqualificazione del porto industriale e le valutazioni che hanno avuto come oggetto lo sviluppo dell’economia portuale.

“Il passato che dobbiamo superare è quello che ci ha preoccupato finora – ha detto il presidente del Cipss Valerio Scanu aprendo i lavori, moderati dal giornalista Marco Ledda – il disastro industriale che è davanti a tutti. Quindi serve una nuova visione del futuro per un’area ed un porto fondamentali per tutto il Mediterraneo. Gli imprenditori saranno attirati dalla nostra offerta, ed i nuovi insediamenti saranno all’insegna della sostenibilità ambientale. Dobbiamo anche investire sul capitale umano, in collaborazione con tutti gli enti del territorio per formare e far crescere le competenze. Ma servono anche maggiori sinergie con gli enti regionali e nazionali. Lo dobbiamo fare soprattutto per le generazioni che verranno”.

“Un progetto che riguarda non solo la nostra città, ma anche tutto il Nord Sardegna – ha sottolineato il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas – e che abbiamo costruito provando a non fare gli errori del passato, quando si è pensato più a ideologie e poltrone, senza pensare alla reale costruzione del territorio, Abbiamo provato ma cambiare metodo, trovando la giusta sintesi nell’azione del Consorzio Industriale, riappropriandoci di terreni molto sottoutilizzati. Non è più tempo di giocare partite singole, serve una visione unitaria”. In questo senso si è mossa la mattinata, intensa, dei lavori.

Infatti, hanno portato il loro saluto ed il plauso all’iniziativa, anche Maria Amelia Lai, vice presidente della Camera di Commercio di Sassari, il rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, i sindaci di Sassari e Alghero Gian Vittorio Campus e Mario Conoci, il capo di gabinetto della Provincia di Sassari Salvatore Saba e l’assessore regionale ai Trasporti Antonio Moro.

Il progetto strategico territoriale affronta la riqualificazione, il recupero e lo sviluppo di una parte dell’area industriale all’interno del comparto produttivo di Porto Torres, definendo la creazione di un nuovo sistema di sviluppo.

Tra i numerosi interventi, il presidente dell’Autorità di Sistema dei porti della Sardegna Massimo Deiana ha illustrato le strategie di sviluppo infrastrutturali dell’area. “Siamo di fronte ad una metodologia virtuosa, che chiamo il metodo Porto Torres, e mi piacerebbe che diventasse il metodo Sardegna, frutto di un’elaborazione comune, nella quale i vari piani regolatori sono già integrati fra loro. Gli interventi sul porto valgono 90 milioni di euro, ma siamo già in ritardo di cinque anni, a causa di ben 20 prescrizioni ante operam. Ma adesso ci siamo, i primi lavori partiranno nei primi mesi dell’anno prossimo”. Fra questi quelli dell’antemurale, che valgono 36 milioni, quelli per la darsena servizi (3,5 milioni), la riconversione dell’ex mercato ittico (4) e quelli per l’escavo (7). Prevista anche la realizzazione di una vasca di colmata da 310 mila metri quadri e della capacità di 2,3 milioni di metri cubi, che andrà ad accogliere i materiali di risulta delle operazioni di dragaggio del bacino commerciale di Porto Torres e parte di quelli provenienti da altri porti sardi.

Ulteriori contributi sono arrivati dal direttore del Cips Salvatore Demontis, dall’architetto urbanista Andrea Maspero che ha curato il masterplan, dal comandante della capitaneria di Porto Torres Giuseppe Cannarile e dal direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica Stefano Pagani, mentre in un secondo blocco di interventi hanno preso la parola Ugo Vanelo e Alessio Donno del Cantieri Valdettaro, il presidente di Assonautica Nord Sardegna Giovanni Conoci, Michele Spighetto di Trans Isole, il delegato della Uniss per i progetti strategici Antonio Usai e l’ Aspal Sardegna. Oltre alla componente imprenditoriale, terminale offensivo di ogni progetto di sviluppo.

La visione futura è stata approntata grazie ad un cambio paradigmatico e percettivo dei territori industrializzati, dove il tema del paesaggio assume una valenza e presenza fattiva nel cambiamento e ne ri-definisce la forma urbis, dove i due mondi, marino e terrestre, possono entrare in legame, definire logiche di rispetto e cura, favorendo lo sviluppo territoriale. Partendo dai principi storici che negli anni hanno definito, trasformato e plasmato lo sviluppo di quelle aree, lo studio territoriale ha analizzato i processi del cambiamento e le prospettive di area vasta, definendo i rapporti di forza per un cambiamento fisico economico e produttivo all’interno di un piano strategico, il cui obbiettivo ultimo è aumentare l’attrattività territoriale. E il relativo sviluppo in termini economici e sociali. La visione del progetto ha analizzato nel corso della mattinata dei lavori gli impatti alle diverse scale, dal bacino del Mediterraneo alla dimensione isolana, dalla Rete metropolitana del Nord Sardegna. Il tutto in una visione legata all’agglomerato urbano e all’integrazione dello stesso nel processo di sviluppo urbanistico territoriale futuro.

Stabilizzazione lavoratori Olmedo, “Grande risultato”

CAGLIARI – “Finalmente arriviamo alla soluzione di un’altra difficile situazione riguardante un’area produttiva del nostro territorio. Grazie all’approvazione unanime di un emendamento al collegato alla finanziaria, da parte del Consiglio Regionale, diamo il via alla stabilizzazione dei lavoratori della miniera di Olmedo che da troppo tempo ormai vivevano una situazione di precarietà e angoscia. L’occupazione e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie sono la base essenziale per la prosperità delle nostre comunità e il motore dell’economia della nostra Isola”. Lo afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas, in seguito alla firma, questa mattina a Olmedo, da parte dell’Assessore dell’Industria Anita Pili, dell’atto che dà il via alle procedure di stabilizzazione da parte dell’amministratore unico della Miniera di bauxite, che sarà così posta in sicurezza.

“Il Consiglio Regionale – afferma l’assessore Pili – aveva votato all’unanimità l’emendamento al collegato che prevedeva, nelle more delle leggi vigenti e del rispetto dei requisiti da parte dei lavoratori, che si potessero avviare le procedure di stabilizzazione per i venticinque minatori che dal 2018 vivono una situazione di instabilità lavorativa e contrattuale. Un risultato – sottolinea l’assessore dell’Industria – frutto del costante monitoraggio della situazione da parte dell’assessorato dell’Industria in questi anni, e conseguito in seguito grazie al lavoro del Consiglio Regionale: un esempio di buona politica che, nell’interesse comune e al di là dei colori politici, porta avanti iniziative che restituiscono dignità ai nostri lavoratori”. Presenti alla firma anche il Sindaco di Olmedo, Avv. Mario Antonio Faedda insieme ad esponenti dell’amministrazione comunale, e il Presidente della V Commissione Permanete del Consiglio Regionale On.  Piero Maieli

Nuova Continuità Aerea, Moro: “Andiamo a completare percorso”

CAGLIARI – Presentate due nuove Delibere che riguardano il completamento del percorso di costruzione del percorso sardo per la nuova continuità territoriale che avevamo annunciato tempo fa. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il Presidente della Regione, Christian Solinas.

“Andiamo a completare il percorso sugli aiuti diretti ai vettori che ci consentiranno di aprire 20 nuove linee  stabili che completino ulteriormente quel modello di aiuti sociali, spesso evocato sulle isole Baleari, che prevede una forma di contribuzione diretta ad ogni singolo passeggero, che avrà quindi la possibilità di scegliere il vettore aereo che predilige o la rotta all’interno dello spazio economico europeo. Noi, come Regione, daremo un rimborso, un contributo, un aiuto  sociale che consentirà di calmierare il prezzo di queste relazioni. Sostanzialmente la filosofia è quella di dare alla Sardegna tutti gli strumenti attualmente presenti e legittimati nell’Unione Europea. Con queste misure, che vanno dagli oneri di servizio pubblico agli aiuti diretti, ai vettori, agli aiuti sociali diretti ai cittadini, avremo in Sardegna il modello più ampio di continuità territoriale attualmente esistente.  Questo ci consentirà anche di avere dati e sperimentare e studiare questi modelli in maniera tale da delineare per il futuro un modello nuovo che tenga conto di tutte le aspirazioni e le esigenze di trasporto dei sardi, nonché del diritto all’accessibilità verso l’isola. Questo diritto garantirà al nostro sistema economico produttivo, soprattutto quello turistico, di poter programmare al meglio i propri flussi.”

Per l’Assessore dei Trasporti, Antonio Moro,  è  un giorno lieto per la Sardegna. “ A 22 anni di distanza dall’introduzione degli oneri di Servizio Pubblico inseriamo le prime norme strutturali che possono sopperire a quelle che in questi anni hanno rappresentato le carenze e le criticità che più volte abbiamo evidenziato, cioè quella dell’assenza di collegamenti specie nella stagione invernale e con gli aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuove rotte stabili crediamo di poter dare risposta a questa criticità. Ringrazio inoltre anche le compagnie aeree che svolgono servizi in continuità, per l’ulteriore sforzo che hanno fatto proprio in questi giorni soprattutto sullo scalo di Cagliari, incrementando ancora il numero di voli che nella stagione invernale soltanto sul Cagliari Milano Linate ha superato dell’80 per cento in più, del numero dei voli stabilito dal bando. La combinazione di  tre strumenti ci darà sostanzialmente la più ampia offerta di aiuti attualmente presente all’interno dell’Unione Europea. Questo serve anche da un punto di vista sperimentale, per acquisire dati numerici che saranno fondamentali per l’elaborazione finale, all’esito della fase sperimentale, di un progetto di continuità territoriale sarda che tenga conto delle migliori pratiche che si saranno rivelate all’esito di questo periodo sperimentale.

La delibera di oggi traccia il percorso con il quale andare ad aprire, stimiamo, circa 20 nuove rotte, la maggior parte delle quali a carattere internazionale, che consentiranno così di sopperire a quella che è la criticità evidente durante la stagione invernale in Sardegna, quello dell’assenza di collegamenti punto a punto derivanti da un mercato che le Compagnie giudicano non idoneo a supportare nuove rotte. Fondamentale poi la terza misura che riguarda invece gli aiuti sociali, gli aiuti diretti al passeggero, l’abbattimento del costo del trasporto e l’abbattimento dei costi del trasporto aereo. Siamo la prima Regione che ha, di fatto, replicato, seppur con le diversità e gli accorgimenti necessari dalla differenza della realtà, quello che comunemente viene chiamato il modello Baleari. Crediamo oggi di aver contribuito a garantire ai sardi maggiori quote di quel diritto alla mobilità di cui la Sardegna è estremamente bisognosa.”

Trasporti locali, “Alghero lascia Arst per entrare in Atp Sassari”

ALGHERP – Il Consiglio Comunale di Alghero si è espresso chiaramente nell’ultima seduta di stasera (13 dicembre 2023), votando all’unanimità un ordine del giorno storico per la città di Alghero, presentato dal consigliere dei Riformatori Sardi Alberto Bamonti che prevede l’ingresso del Comune di Alghero in un sistema urbano di trasporto consorziato e di abbandonare il servizio offerto dall’Arst.

«Lo stesso Assessore Piras e i consiglieri comunali di opposizione hanno riconosciuto la validità della mia proposta – commenta l’esponente dei Riformatori – considerando che il servizio pubblico attualmente offerto dall’Arst non rispecchia le esigenze di una città come Alghero e del suo territorio oltre che del suo ruolo di località turistica di livello internazionale».

Un servizio di trasporto urbano deficitario nei collegamenti tra le borgate e il centro urbano, ma anche l’assenza in diversi punti della città di paline con le informazioni necessarie e pensiline adeguate, queste alcune delle problematiche più volte denunciate dal consigliere comunale e coordinatore cittadino dei Riformatori che ora confida in una presa di posizione forte e chiara dell’Amministrazione comunale per far valere le ragioni di Alghero: «Non possiamo più tollerare disagi e un servizio di trasporto pubblico locale non all’altezza, è venuto il momento che il nostro Comune entri in un’azienda autonoma locale e/o consorziata che garantirebbe l’organizzazione di un sistema urbano dei trasporti capace di maggiore funzionalità, efficienza e soddisfazione per i cittadini»

Ccn Alghero, 200mila euro per rivitalizzare i quartieri. Conoci: “Grande risultato”

ALGHERO – “Grande risultato per Alghero ed il suo comparto commerciale, che grazie alla stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale e la qualità della progettazione, porta a casa circa 200mila euro di contributi regionali che daranno nuova linfa al tessuto economico del territorio, contribuendo a vivacizzare la città e il commercio di prossimità ed attrarre nuove opportunità di crescita”. Lo dichiara il sindaco Alghero, Mario Conoci, che si congratula con i tre Centri Commerciali Naturali di Alghero – Ccn Al Centro Storico, Sant’Agostino e Fertilia – per aver centrato un ottimo risultato a valere sul bando regionale di categoria, incassando i finanziamenti destinati alle associazioni tra commercianti sardi, a cui si aggiungono i contributi comunali.

“Un sostegno concreto nell’organizzazione di eventi di qualità, arredi urbani e manifestazioni che rivitalizzano i quartieri cittadini e contribuiscono a sostenere le numerose attività di prossimità” sottolineano gli assessori alle Attività produttive e Cultura, Giorgia Vaccaro e Alessandro Cocco. Una collaborazione attenta e costante quella con i presidenti dei tre Ccn algheresi, Daniela Riu (Centro storico), Anna Sigurani (Fertilia) e Niky Gesu (Sant’Agostino), come dimostrano i successi degli ultimi eventi realizzati ad Alghero.

Nasce l’associazione “Pescatori della Riviera del Corallo”

ALGHERO  – Nasce una nuova associazione dedicata alla pesca ad Alghero. Settore primario e tradizionale per l’economia della Riviera del Corallo. Ed è proprio il rappresentante Tullio Esposito a presentarla e inoltre chiede che la stessa associazione venga ascoltata dalla Commissione Ambiente che ha anche come delega quella del Parco e Amp, presieduta da Christian Mulas.

“Oggi la pesca ha assunto connotati industriali che si effettua con pescherecci sempre più accessoriati per l’impiego di moderne tecnologie: radio, radar, sonar; imbarcazioni sempre più grandi che si portano sempre più al largo per la cattura di pesce sempre più grande e pregiato, spiega “Il porta voce della neo Associazione “pescatori della Riviera del Corallo” nata per rappresentare le istanze di questa categoria“Tullio Esposito”, l’esigenza di creare una associazione è nata perché questa tradizione non è rappresentata, lo dimostra l’adesione di oltre 25 imbarcazioni iscritte all’associazione – il porta voce Esposito, spiega, a noi pescatori della tradizione con piccole imbarcazioni é rimasta la curiosità di sapere cosa sia rimasto degli antichi saperi e tradizioni che hanno fatto la storia e le tradizioni per questa città, di quei gesti antichi e culturali che ancora si tramandano da padre in figlio lungo le nostre coste, che se non vengono salvaguardati si perderanno per sempre. Le finalità dell’Associazione sono: la protezione e la promozione di comuni interessi e obiettivi professionali, ambientali, culturali, informativi, scientifici, sociali, nonché il miglioramento e lo sviluppo del settore della tutela della piccola pesca esercitata”

Il porta voce dell’associazione “pescatori della Riviera del Corallo”
Tullio Esposito

Tour del Presidente Pais tra le realtà produttive, avvio con Abinsula

SASSARI – “Oggi ho fatto visita ad una realtà ad altissimo valore tecnologico e informatico tra le più importanti d’Italia. Si chiama Abinsula e nasce dall’intuizione visionaria di Pierluigi Pinna, 10 anni fa ha avuto il coraggio di lasciare la Ferrari dove lavorava, per scommettere sua Sardegna e sulle capacità dei sardi”. Cosi il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais che ha avviato una serie di visite nelle realtà produttive del territorio. Sia quelle più importanti sia quelle  meno note ma sempre importanti per il tessuto economico del territorio.
“Oggi Abinsula è un mondo tecnologico che impiega 200 sardi, perlopiù ingegneri, fisici, matematici e informatici, capaci di sviluppare software e produrre hardware per collaborazioni con le più grandi aziende mondiali in campo automobilistico, agricolo e in tutti i settori in cui c’è bisogno di tecnologia.
Tra le più importanti collaborazioni con Ferrari, FCA, BMW, VW, Giugiaro, Iveco e molti altri.
Ma tanti sono i settori in cui ha aperto nuove startup, tra cui la gloriosa Torres Calcio… quindi non solo tecnologia ma anche tanto cuore. Rossoblu”
“Sono ammirato e orgoglioso di questa realtà che è partita da Sassari, che oggi ha sedi a Cagliari, Torino, Reggio Emilia e Barcellona, ma la cui attività si proietta a livello mondiale. Davvero complimenti”.

Coldiretti, al via il progetto “L’Olio buono”

SASSARI – L’Olio extra vergine di oliva “sale in cattedra” e lo fa con il nome: L’Olio Buono. È stata programmata per quest’anno scolastico l’iniziativa regionale di Educazione Alimentare a cura di Campagna Amica Sardegna e dell’Apos con Campagna Amica Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano. Il percorso informativo e degustativo sull’olio extravergine d’oliva offrirà l’opportunità di esplorare tutte le fasi che contribuiscono a creare questo pregiato prodotto naturale. Durante il percorso, verranno esaminati diversi aspetti, tra cui le varietà di olive, le tecniche di coltivazione, la raccolta e la spremitura.

IL PROGETTO. Si potranno degustare oli provenienti da diverse aree olivicole della Sardegna, scoprendo le diverse sfumature di sapore e aroma che caratterizzano ogni territorio. Le degustazioni consisteranno in vari assaggi di oli, buoni e meno buoni, con l’ obiettivo di riuscire ad individuarne le caratteristiche, gli abbinamenti ai cibi, l’uso razionale in pasti equilibrati. Un progetto che abbraccia l’intera regione, con l’ausilio dell’Associazione Donne impresa, vedrà impegnati i tecnici di Campagna Amica, esperti degustatori, sommelier dell’olio e i tecnici dell’Associazione Olivicola. Con questa iniziativa, l’Apos, guidata dal presidente, Antonello Fois e Campagna Amica regionale, promuoveranno un’attività di divulgazione e conoscenza tra gli alunni delle scuole sull’importanza della dieta mediterranea, dove l’olio extravergine di oliva rappresenta un elemento insostituibile.

CAMPAGNA AMICA. “Questo è un prodotto che unisce l’intera Sardegna – afferma il responsabile regionale Campagna Amica, Serafino Mura – tutte le aree geografiche isolane producono olio extravergine di oliva di grande qualità ma, di diverse sapidità legate al territorio. Un patrimonio variegato che esalta la biodiversità ma, accomuna il prodotto nelle ottime caratteristiche organolettiche – continua – la scuola rappresenta il luogo ideale per comunicare l’importanza di un utilizzo consapevole all’interno di una dieta che preveda prodotti freschi, stagionali e locali. Motivo per cui alcune delle iniziative programmate si terranno direttamente nei mercati Campagna Amica”.

APOS. Per il presidente di Apos, inoltre, questo progetto “rappresenta ciò che per la nostra Associazione è fondamentale, ovvero contribuire alla formazione e alla divulgazione, del nobile prodotto Olio Extravergine di Oliva, legato a doppio filo con la nostra storicità regionale – sottolinea – a oggi la Sardegna sempre più è protagonista nei mercati e nei concorsi di maggior prestigio a livello nazionale e internazionale ed è importante essere però “profeti in Patria” partendo dalle nuove generazioni, allenandone capacità sensoriali e consapevolezza territoriale – conclude – una sfida che grazie al sodalizio con Campagna Amica ci vede assieme protagonisti per la costruzione di un percorso di alimentazione migliore e rispettoso delle nostre biodiversità”.

PARTNER. All’iniziativa aderiscono, tra gli altri, Comuni e Scuole. Coinvolte in particolare sono, per la provincia di Oristano le scuole di Abbasanta, Ghilarza, l’ Istituto Agrario-Alberghiero Don Deodato Meloni, le scuole primarie di S’Arrodia a Oristano, il mercato Campagna amica di Piazza San Martino; nella Provincia di Nuoro le attività si svolgeranno a Dorgali, Tortolì, Nuoro, Sorgono, nel mercato Campagna Amica ExMe; in Provincia di Sassari all’Iis N.Pellegrini di Sassari; Ipsar_Ipseoa Sassari, Liceo Scientifico G. Spano; Istituto comprensivo Pertini Biasi (scuola secondaria), il mercato Campagna Piazza Emiciclo, Scuola Primaria Alessandro Manzoni, scuola infanzia Li Punti. Nella provincia di Cagliari, infine, le attività si terranno presso alcune scuole dei comuni di Decimomannu, Assemini, Quartu, Selargius, Pirri, Cagliari, nel mercato Campagna Amica di Piazza dei Centomila.

Lavoriero del Calich, “E’ ora che venga riqualificato e messo in funzione”

ALGHERO – Quasi 5 milioni di euro sono stati investiti nella laguna del Calich per valorizzare il potenziale produttivo della zona umida. Il Consorzio di Bonifica della Nurra è stato protagonista di importanti interventi per la salvaguardia ambientale nello stagno di Alghero.

Prima nel 1996, quando la Regione Sardegna incaricò il Consorzio di provvedere al riassetto della laguna, per il recupero delle sue capacità produttive e ambientali, finanziando l’opera con 5 miliardi di vecchie lire. La prima fase del progetto prevedeva la costruzione di un lavoriero all’interno dello stagno, in prossimità del canale di foce e di una zona umida di interfaccia fra le acque dolci, veicolate prevalentemente dal Rio Barca, e quelle salmastre dello stagno.

Due anni dopo la Regione Sardegna stanziò ulteriori 4,5 miliardi di lire per la bonifica del sedimento del fondo. Ancora una volta delegò i lavori al Consorzi di Bonifica della Nurra che, sotto la guida del Dipartimento di Scienze Zootecniche della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, eliminò il primo strato di fondale ricoperto di consistenti depositi di gusci di molluschi morti che impedivano una corretta l’ossigenazione della laguna.

, commenta Gavino Zirattu presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra e di Anbi Sardegna, ricordando che anche nel 2017 furono investiti ulteriori 100mila euro di risorse per un restyling sulle parti deteriorate.

Venerdì 17 novembre si è tenuto in incontro nell’area antistante il lavoriero, sulle sponde della laguna, promosso dal Consorzio di Bonifica della Nurra con lo scopo di accendere i riflettori sulla necessità di completare un’opera essenziale per consentire una pesca sostenibile all’interno dell’area umida. All’invito del presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, hanno risposto il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente del consiglio regionale Michele Pais e il presidente della cooperativa di pescatori “Il golfo e la laguna”, Luciano Caneo. Quest’ultimo in particolare ha sottolineato l’importanza strategica dell’infrastruttura per lo sviluppo della pesca. Il presidente Pais da parte sua ha assicurato il pieno sostegno della Regione.

Porto Torres, Psd’Az: “Si al rigassificatore, ma coinvolgendo il territorio”

PORTO TORRES – “La decisione di posizionare un rigassificatore nel porto industriale di Porto Torres, confermata pochi giorni fa dal ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, è stata presa senza alcuna consultazione e condivisione pubblica con il consiglio comunale e i cittadini. C’era tempo fino al 19 gennaio 2023 per presentare osservazioni al progetto di Snam relativo alla realizzazione di un Fsru a Porto Torres, depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’ottenimento del parere di Valutazione di impatto ambientale: a tutt’oggi cittadini e consiglio comunale sono all’oscuro di tutto. Inoltreremo immediatamente la richiesta ai presidenti delle Commissioni Ambiente e Attività produttive di convocare una seduta congiunta per audire i referenti di SNAM, dell’Autorità Portuale e del Consorzio Industriale, in modo che venga illustrato il progetto della nave rigassificatrice che si prevede di posizionare al porto industriale di Porto Torres. Sarà il primo passo per attivare un percorso di condivisione con il nostro territorio che i cittadini hanno il diritto di pretendere e di avere. Come già ribadito nell’ interpellanza discussa nell’aprile scorso vogliamo sapere, da parte di SNAM, al di là delle ricadute economiche/occupazionali, i rischi per la sicurezza e per la salute della popolazione, visto che si tratta di un impianto a rischio rilevante ( Seveso III) : un Terminale di rigassificazione su un mezzo navale permanentemente ormeggiato a lungo termine (25 anni), al fine di consentire lo stoccaggio e la vaporizzazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) per il suo trasferimento nella rete di trasporto di gas naturale a terra (tecnologia di vaporizzazione Intermediate Fluid Vaporizer – Acqua Glicole). In particolare il Terminale sarà presumibilmente costituito da una unità navale e rigassificazione flottante (Floating Storage Regasification Unit “FSRU”) di tipo chiatta (dim. 120 m x 33 m) con una capacità di stoccaggio di circa 25.000 metri cubi di GNL e una capacità di rigassificazione nominale di 3 circa 170.000 Sm3/h. Un aspetto del processo industriale, in particolare, riguarderà l’impatto sulle acque marine: parrebbe che il rigassificatore opererà a “ciclo aperto”, cioè avrà bisogno di prelevare acqua dal mare e successivamente scaricarla. Si presume il prelievo di migliaia di metri cubi all’ora di acqua di mare che dovrà essere sterilizzata con pura candeggina (ipoclorito di sodio) e scaricata fredda insieme a una concentrazione residua di candeggina. Si riuscirà a diluirla talmente tanto da renderla innocua? Quali sono le concentrazioni residue nelle acque di scarico che vengono dichiarate?
Considerando che tra il porto industriale e le spiagge cittadine c’è qualche miglio marino, e qualche miglio più a nord dal Porto industriale si trova l’Area Marina Protetta della Parco Nazionale dell’ Asinara, ci chiediamo se è plausibile che possano crearsi situazioni nelle quali questi sversamenti provochino schiume e quindi il cumulo di inquinamento? Può essere veramente cosi inquinante come alcuni operatori della piccola pesca temono? Quale sarà l’impatto sull’industria turistica legata al Parco Nazionale dell’Asinara? Sono stati eseguiti degli studi comparativi che valutino l’impatto con l’inquinamento marino già esistente nello specchio acqueo portuale e nell’area limitrofa? Ricordiamo che è in procedura autorizzativa, proponente EP Produzione, anche un annunciato impianto fotovoltaico flottante offshore da 40 MW nelle acque prospicenti il porto industriale. Quali sono gli studi e le simulazioni sulla coesistenza dei due impianti industriali, e quale l’impatto combinato che avranno sull’ambiente e sulle attività produttive e turistiche del nostro territorio?
Anche in questo caso passano i mesi. Ma la città ed i suoi cittadini rimangono all’oscuro di tutto. Vorremmo inoltre conoscere l’analisi sanitaria dell’impatto che il Terminale metanifero avrà in fase di esercizio dell’impianto e se tale analisi prendano in considerazione la contemporaneità delle emissioni legate alla fase di esercizio del rigassificatore con le emissioni in essere presenti nel territorio (impianto gomme Versalis, impianti chimica verde, Butan Gas centrale a carbone di fiume santo e traffico in Area portuale); questo in modo che la cittadinanza tutta abbia gli strumenti per capire quale sia la sommatoria degli effetti risultante dal combinato disposto dato “dall’attuale soglia di inquinamento marino/terrestre e dall’ulteriore effetto impattante del Terminale metanifero”. L’impianto infatti non andrà ad operare in un’area priva di altre sorgenti inquinanti e dunque deve essere preso in considerazione lo scenario peggiore di sovrapposizione degli effetti nelle condizioni ambientali più sfavorevoli. Non ultimo, ma non meno importante, tutt’altro, vorremmo capire le iniziative dell’amministrazione comunale in merito alle eventuali compensazioni ambientali che, come avvenuto recentemente in altre realtà cittadine della penisola, costituiscono un elemento imprescindibile per la progettazione e messa in esercizio di impianti industriali di tale importanza. Porto Torres e la sua comunità sono comparse e figuranti non protagonisti? Su questo importante progetto, ancora una volta calato dall’alto, non dobbiamo essere spettatori, ma attori principali. Porto Torres in 50 anni di politica industriale ha solo subìto. Prendiamoci cura di quel poco di territorio che ci è rimasto da governare e da consegnare
alle future generazioni”.

Il Gruppo Consiliare Psd’Az
La Segreteria cittadina