Stop depotenziamento Nord Isola

SASSARI – La Camera di Commercio del Nord Sardegna, per delega delle rappresentanze che ne esprimono la volontà politica, riporta sul tavolo della discussione, più che mai attuale, il tema della centralità del suo territorio e della sua economia, perché lo sviluppo dell’Isola ha bisogno che ogni componente reciti un ruolo da protagonista sia nella fase di proposta che in quella decisionale e che ogni attore si senta importante, pronto di assumersi a pieno titolo meriti e responsabilità.

“Questo territorio ha un quaderno pieno di dolorose vertenze aperte che non può essere schiacciato da un’enciclopedia di giustificazioni.” Così Gavino Sini, presidente dell’ente camerale sassarese. E se è vero che il continuo rimbalzarsi delle responsabilità in questa situazione non garantisce le risposte necessarie, le imprese del Nord Sardegna, come sempre pronte ad impegnarsi anche sulle emergenze, non sono più disponibili ad assistere al lento depotenziamento del loro sistema economico e sociale.” E la Camera di Commercio, entro maggio, chiamerà a sé l’economia del territorio, tutta, in ognuna delle sue componenti e i suoi rappresentanti politico istituzionali per avere risposte chiare da chi ha avuto il mandato di darle. Risposte certe e urgenti per un nord Sardegna che perde pezzi e potere decisionale ogni giorno che passa. Un nord Sardegna che di fatto si sta indebolendo trasversalmente in tutti i settori, e che, all’atto pratico, sta creando un corto circuito generale”.

“Dobbiamo riaccendere la luce – aggiunge il presidente della Camera di Commercio – subito. Dagli stati generali dell’economia insieme alle associazioni, sindacati, rappresentanti degli ordini professionali, che abbiamo organizzato nei giorni scorsi è scaturito un segnale importante, univoco. Il nostro territorio è stanco e nonostante gli sforzi continui per risollevarsi, ogni volta c’è sempre qualcosa che lo blocca. Variabili indipendenti di carattere globale ma troppe criticità sulle quali, seppur locali e sotto il nostro possibile controllo, non riusciamo ad intervenire, vanificando così ogni tentativo di rilancio. Ecco il motivo per cui non si può più restare fermi ed è un dovere trovare una comune azione di rilancio, di rinascita.” Il Nord Sardegna deve riappropriarsi del ruolo importante che ha sempre esercitato in funzione della crescita del “Sistema Isola”. Deve riappropriarsi dei giusti livelli di governance, competenze, programmazione e decisioni strategiche non in contrasto con Cagliari ma in funzione di una migliore ed equilibrata partita per lo sviluppo, dove “l’avversario” è un mercato sempre più veloce, complesso e competitivo”.

“Ecco perchè siamo arrivati ad alzare la voce, – prosegue Gavino Sini – per cambiare le cose e difendere i pochi punti di forza che rimangono, e devono rimanere sul territorio, e pretendere attenzione adeguata al livello del disagio e al prolungato stato di calcificazione degli storici ostacoli allo sviluppo. Una per tutte le specificità territoriali. Le nostre diversità se ben valorizzate sono la vera cifra del potenziale che potremmo esprimere sullo “scaffale” della offerta globale, sempre più affollato di prodotti indistinguibili e sempre più alla ricerca di unicità esclusive come la Sardegna. Tutta, da sud a nord.

Nella foto Gavino Sini

S.I.

Alghero: Italia Unica su low-cost

ALGHERO – Sarà dedicato ai temi dei collegamenti low cost, all’addio di Ryanair ed al futuro dell’aeroporto e della Sogeaal l’iniziativa pubblica promossa per venerdì prossimo 15 aprile alle 18,30 dal coordinamento di Alghero di Italia Unica nella sala convegni della Misericordia in via Giovanni XXIII n. 66.

Interverranno dirigenti di Italia Unica, esponenti di altri partiti ed esperti del settore, che analizzeranno gli ultimi sviluppi e proporranno soluzioni: l’obiettivo è riportare i collegamenti low cost, in particolare quelli di Ryanair, ma anche garantire un futuro certo allo scalo del nord ovest della Sardegna.

Ryanair, cercasi assessore ai Trasporti

ALGHERO – “Dichiarazioni sconcertanti e preoccupanti”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia, definisce le nuove esternazioni dell’assessore ai Trasporti sui voli low cost. “Con buona pace della svolta millantata nei giorni scorsi, Deiana dopo due anni torna al punto di partenza. Questa è la settimana in cui sostiene che il sostegno alle low cost è illegittimo, la settimana prossima tornerà a dire il contrario e a dire che sono allo studio soluzioni concrete e percorribili. Il problema è che, giunti a quasi metà legislatura, Deiana e il suo presidente non hanno posto in essere alcun atto concreto che consentisse di proseguire un percorso che ha portato notevoli benefici al territorio, alle imprese e alle famiglie”.

“Se la legge 10 fosse stata sbagliata, loro hanno avuto tutto il tempo per approvarne un’altra; se invece, come sostiene perfino l’assessore nella settimana sì, è stato uno strumento valido, la mancata riproposizione dei suoi contenuti è stata un danno gravissimo per tutta la Sardegna. Ciò che Deiana non può ignorare è che oggi il quadro normativo è cambiato e, come avviene in altri Paesi, esistono delle soluzioni che consentono di tenere in vita il sistema low cost. Noi non ci permetteremmo mai di accusare di ignoranza dei professori di chiara fama, ma, se non è ignoranza, allora ci troviamo di fronte ad una pervicace volontà politica di abbattere una risorsa che finora ha funzionato e di cancellare non solo Ryanair ma qualsiasi progetto di voli a basso costo. Anziché fare l’opinionista e il commentatore, Deiana dica che cosa intende fare. Cercasi assessore ai Trasporti, astenersi perditempo”.

Nella foto il consigliere regionale Tedde in Consiglio

S.I.

“L’Aeroporto di Alghero resti regionale”

ALGHERO – “L’ attesa manifestazione organizzata dalle sigle sindacali, svoltasi oggi in aeroporto aveva come titolo #ciprendonoperilculoday e mai titolo fu più azzeccato di questo”. Così, sulla manifestazione di ieri [Leggi] Ncd, Patto Civico e Psd’Az che continuano “lo abbiamo capito ascoltando i deludenti e soprattutto imbarazzati interventi del sindaco Bruno e del sindaco Sanna, i quali hanno continuato a cercare su marte i responsabili del disastro dell’abbandono del low cost del nostro aeroporto, e hanno fatto emergere le loro posizioni attendiste e tutte rivolte alla difesa di Pigliaru e Deiana.

“Non abbiamo sentito infatti alcuna denuncia sulle gravi responsabilità dall’assessore Deiana, che ha colpevolmente rifiutato di riconoscere a Ryanair il contributo di co-marketing, spingendola ad abbandonare Alghero, quel contributo che, di inprovviso tutti scoprono si puó erogare senza alcuna attesa del pronunciamento della UE. Il sindaco Bruno che insieme alla sua maggioranza, ha impedito al consiglio comunale di esprimersi attraverso un deliberato della città, dichiara solo a parole unità d’intenti, fatto salvo poi recarsi a Roma ed attendere fuori dalla porta del Ministro Delrio che nella stanza dei bottoni si decida il futuro dei suoi concittadini”.

“Nonostante lo stesso Mario Bruno si sia sentito in dovere di ringraziare Pigliaru per aver tentato tardivamente e timidamente di portare oltre mare il grido di dolore della sua terra, l’esito del vertice romano fa salire ancora di più le nostre preoccupazioni. Il sindaco Bruno si è espresso a favore della procedura di privatizzazione dell’aeroporto di Alghero e l’idea di fare un bando aperto a tutte le compagnie low-cost risulta altrettanto impraticabile.

“Il territorio e i lavoratori chiedono che l’aeroporto resti regionale e che vengano ripristinati i voli low-cost con i contributi co-marketing dichiarati legittimi dalla commissione europea. I due sindaci, facendo finta di difendere l’aeroporto e i lavoratori hanno sposato la linea di Deiana che porta dritti verso il baratro ed insieme a lui saranno responsabili di questo disastro”.

Nella foto Mario Conoci (Psd’Az) e Maria Grazia Salaris (Ncd) alla manifestazione di ieri

S.I.

Vertice Ryanair: Pigliaru soddisfatto

ROMA – Soddisfazione è stata espressa dal presidente Pigliaru al termine della riunione, ieri a Roma, con il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio sul tema dei collegamenti aerei low cost, alla quale hanno partecipato il presidente della Conferenza Regioni Stefano Bonaccini, il presidente della regione Abruzzo Luciano d’Alfonso e i vertici della compagnia Ryanair.

“L’incontro è stato positivo e l’assunzione di impegni specifici da parte del governo è un passaggio fondamentale”, ha detto Francesco Pigliaru. “È stato riconosciuto che il recente incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco ha un effetto negativo in modo particolare per gli aeroporti minori ma ancor di più per quelli insulari. Il ministro Delrio ha confermato l’impegno di ridurre la tassa e di farlo in tempi certi. Noi, da parte nostra, abbiamo chiesto di azzerarla per quanto riguarda gli aeroporti insulari, perché sappiamo bene che ogni incremento di tassazione aumenta gli svantaggi derivanti dalla condizione geografica, creando una condizione di diseguaglianza competitiva e facendo venir meno il diritto alle pari opportunità”.

“È stata poi accettata la possibilità di modificare le linee guida riconoscendo la specificità dell’insularità e la particolare attenzione che deve essere attribuita ai nostri aeroporti. Si tratta di punti essenziali anche per chiarire il contesto di riferimento in cui affrontare le situazioni e preservare le prospettive di aeroporti come quello di Alghero. E si è convenuto quanto la rapidità sia altrettanto essenziale. La direzione è questa – ha concluso il presidente Pigliaru -, ora continuiamo a lavorare.”

Nella foto l’incontro a Roma tra i vertice Ryanair e la Regione

S.I.

Addio Ryanair: chi paga i danni?

ALGHERO – “Una interlocuzione tardiva, colpevolmente tardiva, che speriamo possa produrre gli effetti sperati”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia, commenta l’esito dell’incontro tra il presidente Pigliaru, l’assessore Deiana, il ministro Delrio e i vertici Ryanair. “Nessun risultato tangibile in un incontro fuori tempo massimo per salvare la stagione -incalza l’ex sindaco- in cui ci si limita a prendere atto che occorre intervenire nel rispetto del quadro normativo attuale. Tradotto dal politichese, hanno scoperto l’acqua calda e cioè direttive adottate già due anni fa da Bruxelles. Si sprecano le dichiarazioni ad effetto per coprire il vuoto di un incontro che ha visto anche l’incomprensibile esclusione dei sindaci di Sassari e Alghero, lasciati sull’uscio ad aspettare il nulla. Ai due primi cittadini non è rimasto altro che attendere all’esterno del ministero per scattare un selfie con il CEO di Ryanair”. Ma Tedde punta il dito contro gli “strani ritardi” di Pigliaru.

“Se pur “in differita” di due anni, almeno sembra che Pigliaru abbia compreso che il low cost non è un fenomeno turistico spontaneo e che la politica da Ponzio Pilato interpretata finora dalla Giunta regionale ha causato danni incalcolabili al territorio, mettendo in crisi un sistema che in 15 anni ha generato un vero e proprio sistema economico basato su accoglienza e su una infinità di servizi che occupa migliaia di persone. Un sistema economico fatto di piccole imprese ma anche di famiglie che integrano il loro reddito nel rispetto della legge”.

Non si può mandare a gambe levate un’intera economia -commenta amaramente Tedde- solo perché la Giunta regionale rimane inerte. Da novembre chiedevamo, inascoltati e sbeffeggiati, che Pigliaru incontrasse urgentemente i vertici della compagnia irlandese. Ora auspichiamo che non debbano trascorrere altri 5 mesi per vedere il Governo Renzi cancellare velocemente i balzelli sugli imbarchi e Pigliaru pubblicare il bando. Ma a margine -chiude un preoccupato Tedde- siamo costretti a chiederci: chi pagherà i danni derivanti da questi colpevoli ritardi?”

Nella foto alcuni turisti si imbarcano su un volo Ryanair

S.I.

Ryanair, Lai: palla passa a Dublino

ALGHERO – Il vertice al Ministero dei Trasporti tra Delrio, Bonaccini, i presidenti di Sardegna e Abruzzo, l’amministratore delegato della Ryanair O’Leary, tiene aperta una partita sulla presenza in Italia del vettore irlandese che in tanti consideravano erroneamente chiusa. Si lavora al mantenimento della presenza della compagnia in alcuni scali italiani seguendo la linea del rispetto delle normative attuali e ottenendo dal governo la disponibilità a valutare azioni concrete.” È quanto affermano i senatori del Pd Marco Filippi, capogruppo PD in commissione trasporti e Silvio Lai, senatore eletto in Sardegna commentando le notizie sul vertice di oggi a Roma.

“Per ciò che riguarda il dibattito in Sardegna, dopo l’audizione del presidente Enac alla Camera è la seconda smentita per tutti coloro che in questi mesi hanno criticato l’azione della Regione. Le garanzie chieste da Ryanair erano e sono di competenza governativa, dal tema delle tasse alle normative nazionali sulle gare negli aeroporti, Lo spiraglio c’è, occorre rimanere con i piedi per terra perché, come dice l’unico comunicato ufficiale, si è concordato di intervenire nel rispetto del quadro normativo attuale, italiano ed europeo, anche se il Governo può ragionare sulla possibilità di applicare in maniera diversificata la tassazione per passeggero in ragione dei vincoli territoriali, se questo fosse l’unico ostacolo. In ogni caso ora la palla passa a Dublino e a Ryanair”.

“Il tentativo però andava fatto e Pigliaru e D’Alfonso hanno fatto bene ad essere presenti con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che si è particolarmente adoperato per questo incontro. Incontro delicato perché inquadrato in una fase molto diversa dal passato rispetto ai rapporti tra aeroporti e compagnie aeree. Anche alle compagnie aeree i soldi pubblici non possono essere dati se non trasparentemente, come ricorda spesso anche il Presidente dell’Anac Cantone. E che la linea del rispetto delle regole e delle leggi fosse l’unica percorribile lo dimostrano anche le parole del presidente di Enac Vito Riggio in audizione alla Camera ieri sera. La nuova normativa europea e le norme italiane approvate recentemente richiedono un bando per l’assegnazione di risorse alle compagnie e non gli strumenti utilizzati sinora che sono al vaglio dell’Unione Europea e di diverse procure italiane. La Regione non può fare niente di diverso dalla via del rispetto delle normative, ma la presenza del Governo, come di altre iniziative individuali a sostegno, rafforza l’idea di una attenzione e disponibilità verso la conferma della compagnia irlandese, ad Alghero e Cagliari come a Pescara”.

Nella foto il Parlamento italiano

S.I.

Ryanair, fine vertice: spiragli positivi

ROMA – Si è concluso da poco il lungo incontro al ministero dei Trasporti convocato dal ministro Graziano Delrio sulla questione dei voli low cost, e in particolare sulla “fuga” di Ryanair dagli scali di Elmas (Cagliari), Alghero e Pescara. Presenti i vertici della compagnia Ryanair, il presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, e quello dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, mentre a guidare la delegazione sarda c’erano il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana.

I due esponenti della Giunta prima dell’incontro con Delrio si sono confrontati con i sindaci di Sassari e di Alghero, Nicola Sanna e Mario Bruno che non hanno partecipato direttamente all’incontro ma hanno interagito con Micheal O’ Leary prima che iniziasse il vertice, oltre che manifestare le problematiche legate all’aeroporto di Alghero. E con Bruno e Sanna “riguardo alla questione dei voli low cost si è concordato sulla necessità di intervenire nel rispetto del quadro normativo attuale – si legge in una nota della Regione – e al Governo si chiedono soluzioni per definire il rapporto con i vettori e rilanciare lo sviluppo del traffico aereo”.

Intanto si apre uno spiraglio perchè Ryanair possa tornare indietro sui suoi passi di chiudere le basi di Pescara, in Abruzzo, e di Alghero, in Sardegna. E’ quanto comunica l’Ansa al termine del vertice svoltosi questa mattina a Roma, al ministero dei Trasporti, tra il ministro Graziano Delrio, i vertici del vettore low cost, il Ceo Michael O’Leary e il responsabile commerciale David O’Brien, e i governatori di Abruzzo e Sardegna, Luciano D’Alfonso e Francesco Pigliaru. Ryanair ha avuto garanzie da parte del Governo su tre punti considerati centrali per la permanenza in Italia: la revisione delle linee guida nazionali sul trasporto aereo, che sono emanazione di quelle europee ma che il vettore legge come più restrittive; tempi certi per la riduzione delle tasse addizionali aeroportuali e l’impegno per la strategicità degli aeroporti minori che puntano ad ottenere pari opportunità rispetto agli scali più importanti della Penisola.

Nella foto l’incontro di queste ore a Roma tra i vertici Ryanair, Governo e vertici regionali

S.I.

“Salvare subito Sogeaal e Ryanair”

ALGHERO – “La forte polemica in atto, fra le forze politiche, sulle responsabilità e sulle azioni da porre in essere per evitare o almeno alleviare l’annunciato disastro, conseguente all’abbandono dell’aeroporto di Alghero da parte di Ryanair, appare più un tentativo di fuga dalle responsabilità che la ricerca di una proposta condivisa nell’interesse del territorio, piuttosto che del proprio schieramento politico di appartenenza”. Cosi la segreteria dei Riformatori Sardi riguardo il tema dei temi dell’aeroporto e Ryanair.

“La verità è, infatti, che, ad oggi, classe dirigente locale e regionale non hanno ancora prodotto alcun atto o delibera utile al conseguimento di quegli obiettivi che urlano di voler raggiungere. La delibera della Giunta Regionale 6/17/16 sulla ricostituzione del capitale sociale della Sogeaal per 10.000.000 euro, alla data odierna, è rimasta solo sulla carta, in quanto nulla risulta nel bilancio di previsione della RAS, forse perché il Presidente Pigliaru ne ha chiesto il nulla osta preventivo alla UE, la cui risposta sarà data in tempi molto lunghi. Negli ultimi cinque anni la Sogeaal ha accumulato debiti per circa dieci milioni di euro, che devono essere coperti con la ricapitalizzazione, indipendentemente dal contestato contributo co-marketing regionale per l’incentivazione dei voli low cost. I Riformatori sardi di Alghero a questo punto si chiedono fino a che punto il Presidente Pigliaru; gli onorevoli e i Sindaci del territorio abbiano reale consapevolezza del fatto che la mancata ricapitalizzazione costringerà la Sogeaal ad una progressiva difficoltà economico- finanziaria il cui atto finale sarà, purtroppo, il fallimento. La Legge regionale 10/2010, al vaglio della Commissione europea, aveva posto come limite perentorio, al menegement Sogeaal, l’obbligo del pareggio di bilancio con l’esercizio anno 2013″.

“Obiettivo totalmente fallito, perché, dai bilanci pubblicati, il totale delle perdite della Sogeaal al 31/12/2013 ammonta ad oltre 5.300.000 euro. I Riformatori, pertanto, sollecitano Ras ed Enti locali a prendere ogni iniziativa utile per recuperare il rapporto con Ryanair, presentando un nuovo progetto che giustifichi il ricorso alla contribuzione co-marketing, come previsto dalla normativa europea vigente. Non è dato sapere se Sogeaal stia predisponendo un progetto capace di rispettare le rigide norme europee per il superamento del problema degli aiuti di stato. L’inerzia sarebbe inaccettabile in quanto trascinerebbe il nord ovest della Sardegna verso un ritorno indietro di almeno dieci anni, con gravissime conseguenze economiche e di lavoro”.

“I Riformatori auspicano che l’aeroporto venga prima di tutto posto in sicurezza attraverso la ricapitalizzazione, e poi necessariamente ed opportunamente privatizzato, in quanto la dirigenza attuale sta dimostrando di non essere in grado di raggiungere l’obiettivo di pareggio di bilancio che era e rimane la ragione aziendale per cui è stata ingaggiata, e che invece si è potuta fino ad oggi reggere solo grazie ai consistenti contributi regionali ottenuti e non, come è del tutto evidente, su di un’attenta, doverosa e lungimirante strategia manageriale”.

Nella foto i dirigenti dei Riformatori Sardi: Spirito, Montis e Marinaro

S.I.

“Revoca del passaporto per Deiana”

SASSARI – Quali sono i progetti della Regione sull’aeroporto di Alghero? E i voli low cost rimarranno nello scalo del nord ovest della Sardegna? «Il 2016 è quasi compromesso ma qualcosa può essere salvato; per il 2017 invece la stagione è tutta da costruire. E allora chiediamo: è stato predisposto un piano per riportare i low cost ad Alghero? La Giunta regionale cosa ha intenzione di fare?». I coordinamenti provinciale e cittadino di Sassari di Italia Unica intervengono su un tema che rimane di stretta attualità: la scelta di Ryanair di lasciare l’aeroporto di Alghero, diventata operativa proprio nei giorni scorsi. Il vettore irlandese smobilita dopo 15 anni e terrà solo tre rotte interne a partire dal prossimo autunno. «Siamo molto preoccupati. Il nostro auspicio è che la Regione per il 2017 abbia almeno avviato interlocuzioni serie per ristabilire i contatti con Dublino. Lo scorso gennaio abbiamo notificato all’Amministrazione regionale un documento (http://www.italiaunica.it/29264-2/), in cui Italia Unica spiegava molto bene che il sostegno alle compagnie low cost è tuttora possibile senza infrangere le direttive europee».

Non è finita. «A parte però questa nostra sollecitazione sui voli low cost, c’è un altro aspetto che ci preoccupa. Riguarda la situazione di Sogeaal e la sua privatizzazione», riprendono i dirigenti dei due coordinamenti di Italia Unica. «L’assessore regionale dei Trasporti Deiana ai primi di febbraio ha presentato in Giunta un apposito disegno di legge per la ricapitalizzazione della società di gestione dello scalo algherese. Si tratta di dieci milioni di euro, che garantiranno la sopravvivenza nei prossimi mesi. E dopo? Siamo sempre in attesa della decisione della Ue sull’ammissibilità dei contributi co-marketing stabiliti dalla legge regionale 10 del 2010. Se la decisione dell’Unione Europea non arriva subito la Regione si rende conto del danno che potremmo avere?». Di fronte al rischio che la Sogeaal chiuda e il territorio possa così perdere un miliardo di euro di presenza turistica, la sanzione della Ue sarebbe trascurabile. «La Regione incassa comunque il 90 per cento dell’iva qui prodotta: ecco perché la sanzione sarebbe il male minore».

Quali sono dunque gli obiettivi reali? «Non possiamo permetterci di attendere. La condotta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana sta creando un danno al territorio e a tutta la Sardegna». È necessario capire cosa vuole fare la Regione. «Invitiamo Deiana a partecipare ad un confronto pubblico, qui, nel nord ovest», è la proposta di Italia Unica. E se dalla Regione non dovesse arrivare nessuna risposta? «Nei mesi scorsi, ed era ovviamente una provocazione, abbiamo proposto la revoca della cittadinanza sassarese al presidente Pigliaru, che con le decisioni della sua Giunta sta umiliando la sua città di origine, a cominciare dal no alla città metropolitana. Per Deiana adesso, con lo stesso spirito, chiediamo la revoca del passaporto”

Nella foto Piana e la dirigenza dei Italia Unica

S.I.