Fuga Ryanair: Alghero isolata

ALGHERO – “La riduzione dei voli Ryanair allontana la Sardegna dalla Spagna e Alghero dalla sorella Catalogna. Lo conferma anche il noto blog Sardegnainvolo “facendo un’analisi delle frequenze e dei posti persi si parla di Alghero con una diminuzione di almeno 3.780 posti settimanali, mentre su Cagliari di circa 4.120 posti.”

Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna. “E’ un vero e proprio disastro – prosegue l’esponente azzurro-, annunciato e denunciato nel novembre del 2015. L’assessore Deiana ed il sindaco Bruno, ai quali si chiedeva di intervenire in tempo reale, ammiccavano fra loro e si davano pacche sulle spalle attribuendo responsabilità alla legge 10/2010 che ciclicamente definivano “buona-dannosa-buona-dannosa etc.” L’ultimo giudizio è “buona”. Nel frattempo, come al solito, invece di sostituire immediatamente l’inadeguato Assessore Deiana Pigliaru rimane a guardare.
Di seguito i voli cancellati nel tempo e quelli attualmente aperti sugli scali Sardi da/verso la Spagna (fonte Sardegnainvolo):
Cagliari – Barcellona El Prat : Giornaliero Ryanair (Cancellato)
Cagliari – Barcellona El Prat : dai 5 ai 2 voli settimanali Vueling (Annuale)
Cagliari – Girona : dai 5 ai 7 voli settimanali Ryanair (Annuale e Cancellato)
Alghero – Girona : Giornaliero Ryanair (Annuale e Cancellato)
Cagliari – Madrid : 4 volte la settimana Ryanair (Cancellato)
Alghero – Madrid : 3 volte la settimana Ryanair (Annuale e Cancellato)
Cagliari – Siviglia : 2/3 volte la settimana Ryanair (Cancellato)
Cagliari – Valencia : 2 volte la settimana Ryanair (Cancellato)
Olbia – Barcellona El Prat : Giornaliero Vueling (Stagionale)
Olbia – Madrid : Giornaliero Iberia (da Luglio a Settembre)
Olbia – Madrid : 2 volte la settimana Meridiana (da Luglio a Settembre)
“La smettano di teorizzare il migliore dei mondi possibili e, dopo due anni persi, inizino a prendere decisioni concrete”.

Nella foto l’incontro di Forza Italia regionale all’aeroporto di Alghero

S.I.

Legge a tutela del pane sardo

CAGLIARI – “Finalmente la legge c’è e il Consiglio regionale, sia con la maggioranza che con l’opposizione, ha svolto un ruolo positivo, approvando celermente un provvedimento fortemente voluto dai panificatori associati a Confcommercio”. Lo dice il presidente dell’Associazione Panificatori della Confcommercio Sardegna, Giampietro Secchi, in merito al varo della legge che tutela il pane fresco e tipico dell’Isola, da parte dell’assemblea sarda.

“Si tratta di una disciplina che garantisce il consumatore sul pane fresco, soprattutto rispetto al prodotto surgelato e precotto – aggiunge – e in più c’è il forte richiamo alla filiera che punta alla valoroizzazione del grano sardo incentivandone l’acquisto. Quello isolano è, infatti, un tipo di grano ottimo per i pani tipici, per il civraxiu e per il carasau”.

Nella foto il pane tipico sardo

S.I.

Aerei: Olbia decolla, Alghero a terra

ALGHERO – “Ad Olbia programmi ambiziosi, ad Alghero solo la nebbia politica della Giunta Pigliaru. Il contratto di programma firmato da Enac e dalla Società di gestione dell’aeroporto di Olbia, che prevede 95 milioni di investimenti per l’ampliamento del terminal passeggeri, il prolungamento della pista di volo, interventi su infrastrutture, sugli impianti e sulla viabilità dello scalo gallurese è un masterplan di straordinaria entità che rafforzerà l’aeroporto di Olbia, a discapito di quello di Alghero, che nel frattempo perdendo Ryanair secondo l’assessore regionale al turismo “restituisce a Geasar una grande capacità organizzativa”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

“Mentre Olbia e Cagliari programmano obiettivi ambiziosi, Alghero vede sempre più depotenziato il proprio ruolo. Non ci sono più dubbi sull’esistenza di un disegno complessivo di desertificazione del territorio del Sassarese, che in questi due anni di Giunta Pigliaru ha visto l’abbandono del grande progetto della chimica verde, la perdita dell’Autorità portuale, l’ indebolimento dell’Università, la sanità letteralmente maltrattata, il rischio concreto di perdere la Corte d’Appello e l’aeroporto di Alghero che perde Ryanair nell’indifferenza della Regione. Il mancato riconoscimento di Sassari Città Metropolitana è poi il sigillo sulle politiche di una Regione che disegna una Sardegna come un piano inclinato verso sud sul quale enti, istituzioni, risorse e progetti scivolano verso Cagliari”.

“E oggi questo accordo di programma gallurese anche per altro verso ci dà la certificazione che questo territorio ha un futuro grigio. La misura è oramai colma. Non è possibile continuare a vedere i politici sassaresi della maggioranza di centrosinistra che governa la Regione asserviti a questo nefasto progetto o, quantomeno, colpevolmente distratti. Attori e registi, comunque, di un “Sassari-marginalismo” che è sempre più palpabile e di cui l’abbandono dello scalo algherese, assecondato dall’atteggiamento pavido del sindaco e del suo manifesto timore di scontrarsi con Pigliaru, costituisce la “asseverazione plastica”. Occorre una presa di coscienza del territorio, che non può continuare a fidarsi di una politica negligente, e uno scatto di reni collettivo – ha concluso Tedde- per invertire questa tendenza al declino che rischia di diventare irrecuperabile”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Portovesme: via libera al dragaggio

CAGLIARI – Strada spianata per i lavori di dragaggio nel porto di Portovesme. Ieri a Cagliari si è svolta la Conferenza di servizi istruttoria per l’esame e l’approvazione del progetto dei lavori che prevede una spesa di 15 milioni e 800 mila euro finanziati dal Piano Sulcis.

La Conferenza di servizi ha dato parere favorevole al progetto, presentato dal Consorzio Industriale di Carbonia-Iglesias su delega dell’assessorato dell’Industria. Espletato l’ulteriore iter burocratico la gara per l’appalto dovrebbe essere bandita entro il 15 aprile. Si tratta di un intervento fondamentale per il rilancio delle attività imprenditoriali nel polo industriale sulcitano. Il dragaggio del porto, infatti, consentirà l’utilizzazione della banchina est, finora impedita dai bassi fondali, e l’eliminazione delle interferenze all’interno del porto tra traffici di natura diversa, compreso il rilevante traffico commerciale e turistico da e per Carloforte. In più, l’intervento porterà a una gestione ottimale dell’intero sistema portuale attribuendo allo scalo un ruolo strategico a servizio del comparto industriale, soprattutto come attrattore di nuovi insediamenti.

Nella foto delle banchine a Portovesme

S.I.

“La grande bufala del dopo Ryanair”

ALGHERO – «Il momento è delicatissimo, stiamo affrontando una situazione d’emergenza in cui non c’è un solo secondo da perdere. Ci muoviamo con notevole ritardo, perché negli aeroporti normali solitamente in questo periodo si programma la stagione invernale o addirittura quella estiva del prossimo anno. Ecco perché qualunque cosa riusciremo a ottenere sarà un risultato importante se non straordinario». Abbiamo voluto inziare questo comunicato con un’ affermazione attribuita al dott. Mario Peralda, direttore generale della Sogeaal, in una intervista rilasciata alcune settimane fa”. Cosi il movimento Patto Civico Alghero riguardo il delicato tema dei collegamenti aerei da Alghero.

“Da quando è stato annunciato il disimpegno da parte di Ryanair, in particolare sull’aeroporto di Alghero, abbiamo assistito all’atteggiamento irresponsabile dall’assessore Deiana, sostenuto dal Presidente Pigliaru, che ha fatto spallucce rispetto al disastro da lui stesso provocato.
A questo atteggiamento è corrisposto quello accondiscendente e passivo del sindaco di Alghero Mario Bruno e del management Sogeaal che hanno provato a rassicurare tutti con la promessa di nuove rotte che avrebbero salvato la così detta “Summmer 2016”; i termini in inglese possono forse distrarre ma non riescono a nascondere quello che oggi appare purtroppo drammaticamente evidente, cioè che la prossima estate l’aeroporto di Alghero è ancora privo di collegamenti all’altezza degli anni passati e quindi la tanto decantata Summer 2016 corre il rischio di essere un flop”.

“Ricordiamo che le cancellazioni di Ryanair, operative da fine marzo 2016, interesseranno ben 14 rotte su 22 e che numerose fra quelle che permarranno fino ad ottobre subiranno una contrazione passando da 7 voli alla settimana a 3 voli la settimana. A partire poi da ottobre 2016, a seguito dell’incremento delle tasse aeroportuali su scala nazionale, volute dal governo Renzi, Ryanair cancellerà altri 5 collegamenti, portando la propria operatività su Alghero dalle originarie 22 rotte alle future 3 rotte, i cui operativi verranno a loro volta contratti passando da 7 a 3 voli settimanali”.

“A fronte di tutto questo leggiamo di risultati straordinari per la conferma di collegamenti charter più che ventennali, di rotte pseudo low-cost già operate da alcuni anni, di nuove rotte con una copertura stagionale, da giugno e con coperture bi-settimanali. Desta più di una perplessità, e suona come una presa in giro, il fatto che il management Sogeaal faccia passare l’idea che le conferme di rotte e di vettori che atterrano ad Alghero da anni, che l’attivazione di un paio di nuove rotte, vengano spacciati come risultati “straordinari”.

“Non si è inoltre a conoscenza se le nuove rotte annunciate dalla Sogeaal abbiano avuto il sostegno dei proventi della raccolta del fondo salva low-cost attivato dai privati, nè quanto sia stato eventualmente riconosciuto alle singole compagnie aeree. Tralasciando la raccolta fondi, desideriamo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su quanto effettivamente sta facendo il management Sogeaal”.

“Per l’estate 2016 Cagliari avrà complessivamente 72 rotte, Olbia 56 ed Alghero 36; nel prendere atto di questa impietosa realtà ci colpisce molto quanto affermato dal dott. Peralda quando afferma “solitamente in questo periodo si programma la stagione invernale o addirittura quella estiva del prossimo anno”; a questo punto viene da chiedersi come mai la Sogeaal si è mossa con questo ritardo mostruoso. Se inoltre la Sogeaal conosceva da tempo, come tanti del resto, le intenzioni di Ryanair di abbandonare Alghero, se era a conoscenza prima di tutti che la Regione non avrebbe dato risposte al vettore irlandese, non capiamo perchè oggi si trova a programmare l’estate 2016 e non quella dell’anno prossimo”.

“Non sappiamo se sia un caso che a fronte di questa lentezza di Alghero corrisponda una grande velocità e maggior concretezza di Olbia e Cagliari, di certo gli altri due aeroporti sardi hanno definito i collegamenti con incrementi importanti rispetto alla passata stagione, ed Olbia in particolare annuncia per quest’anno una crescita di almeno 300.000 mila passeggeri. È di tutta evidenza quindi come i nuovi collegamenti annunciati sino ad ora con enfasi dal sindaco e dalla Sogeaal non sostituisco quelli persi se non in modo del tutto marginale. L’aeroporto di Alghero, ovvero del centro-nord-ovest della Sardegna, è fermo al palo, anzi è l’unico a regredire”.

“Appare bene evidente il danno causato al nostro territorio, alla nostra economia, ai cittadini, ma nè il sindaco nè il sistema delle imprese oggi prendono posizioni a difesa di Alghero e del suo aeroporto, con la compiacenza della Regione che dà pieno sostegno al management Sogeaal che chiude bilanci in rosso, ne ricostituisce il capitale con dieci milioni di euro, e ritiene evidentemente che il ritardo sulla programmazione voli di questa estate sia un gran risultato. Lo slogan della campagna elettorale di Pigliaru era “cominciamo il domani“. Ci appare chiaro per chi doveva “cominciare il domani”: sicuramente per Cagliari, non certo per Alghero”.

Nella foto Stefano Lubrano di Patto Civico

S.I.

Aerei su Olbia: Morandi chiarisca

ALGHERO – “Siamo fiduciosi che la sintesi giornalistica abbia giocato un brutto scherzo all’Assessore Morandi, che dalle notizie di agenzia pare ricollegare con una punta di soddisfazione la crescita dell’aeroporto di Olbia agli odierni problemi dell’aeroporto di Alghero legati alla riduzione dei voli operata da Ryanair”.

E’ il vice presidente del Gruppo di Forza Italia Marco Tedde a commentare le dichiarazioni di Morandi secondo il quale “ciò che è successo ad Alghero, con l’abbandono di Ryanair “restituisce” una grande capacità organizzativa alla Geasar. Capacità che evidentemente le era stata tolta dall’aeroporto di Alghero. “Poichè conosciamo la sua serietà siamo certi che le interpretazioni volte a rappresentare una malcelata soddisfazione per i problemi dell’aeroporto algherese siano infondate. Ma siamo fortemente preoccupati -prosegue l’ex sindaco di Alghero- per il protrarsi dell’immobilismo della Giunta regionale sul tema low cost”.

“In un primo momento a detta di Pigliaru e Deiana l’ostacolo era il procedimento di infrazione sulla legge 10, che in modo schizofrenico da “buona” era diventata “cattiva” e che adesso è ritornata nell’ambito delle buone leggi. Non ci sono più scuse. Esistono delle direttive europee che disciplinano il sostegno ai voli a basso costo che possono e debbono essere applicate. Insomma, sul tema dei trasporti aerei -chiude Tedde- Pigliaru e Deiana dicano e facciano qualcosa da Presidente e Assessore”.

Nella foto Tedde in Consiglio Regionale

S.I.

Deiana: fiducia nella Sogeaal

ALGHERO – “La Regione, in questo momento molto complesso per l’aeroporto di Alghero, si rende disponibile a facilitare il dialogo e le relazioni tra le organizzazioni sindacali e la società di gestione dello scalo”. Lo ha detto l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, stamane, all’incontro con i rappresentanti dei lavoratori della Sogeaal.

“Ora è necessario assicurare il massimo della distensione e della serenità nei rapporti tra le parti – ha continuato l’assessore – E’ infatti in corso un delicato processo di ricapitalizzazione della società finalizzato alla privatizzazione e dobbiamo garantire che non si verifichino turbative di alcun genere”. In questa fase la Regione è validamente supportata dal management della Sogeaal, “sull’operato della quale l’amministrazione ripone completa fiducia”, conclude Deiana.

Come è stato già ricordato più volte, il 31 marzo scado l’ulteriore termine (forse l’ultimo) per la proroga della privatizzazione della Sogeaal. Un passaggio fondamentale per tutto il territorio. Sul tavolo della Sogeaal ci sono già alcune importanti proposte alcune facenti capo a realtà finanziarie e altre a grosse realtà anche estere, come una in particolare con base a Londra. Dalla scelta dipende il futuro di Alghero e anche di tanti lavoratori, diretti e indiretti.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

“Più attenzione agli artigiani sardi”

CAGLIARI – Burocrazia, carico fiscale, accesso al credito, sviluppo territoriale, infrastrutture, trasporti ed energia oltre che riforma dell’artigianato sono stati gli argomenti che sono stati trattati durante l’incontro tra il Gruppo consiliare di Forza Italia con la Presidente Folchetti e i vertici di Confartigianato. E’ stata una occasione di confronto sui temi cari al comparto, ma anche un momento nel quale discutere della produttività del Consiglio regionale valutata da Confartigianato attraverso uno strumento di analisi definito “Rating” messo a punto da Open polis, istituto che opera misurazioni simili anche in campo parlamentare.

“Avviamo con la Confartigianato un nuovo metodo di lavoro – ha dichiarato il capogruppo Pittalis -, basato su consultazioni periodiche e collegamento stretto sulle questioni che interessano il comparto ma anche all’economia dell’intera isola. Esprimiamo soddisfazione per l’approfondito lavoro di analisi fatto da Confartigianato che ha certificato che il Gruppo di Foza Italia è quello di gran lunga più attivo fra i gruppi di opposizione e secondo solo al partito di maggioranza relativa che vanta un numero di consiglieri ben più consistente.

“E’ evidente – ha aggiunto MarcoTedde, terzo membro del Consiglio per produttività secondo l’analisi di Confartigianato- che la Giunta e la maggioranza, ma anche la Commissione competente sono “distratti” sulle questioni che interessano il comparto artigiano che, evidentemente, non ritengono trainante per l’economia della Sardegna. Ma su queste tematiche intensificheremo il nostro lavoro e staremo al fianco degli artigiani sardi”. “Occorre rivedere e attualizzare la normativa di settore – ha concluso Alessandra Zedda, e mettere in campo strumenti finanziari che sostengano il comparto che è una delle colonne portanti dell’economia isolana”.

Nella foto Tedde durante l’incontro sugli artigiani

S.I.

Porti turistici: Regione tagli Iva

CAGLIARI – “Egregio Presidente, ci permettiamo di segnalarti un intervento urgente per il quale, alla vigilia della stagione turistica, solo la finanziaria ora all’esame della commissione che tu presiedi può porre rimedio.” Inizia così la lettera indirizzata da Silvio Lai, componente della commissione bilancio, e Giuseppe Cucca, della commissione giustizia del Senato, al presidente della commissione bilancio del consiglio regionale Franco Sabatini. I parlamentari segnalano gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale 21 del 2016 che annulla la riduzione dell’IVA al 10%, prevista dalla legge di stabilità 2015 e confermata da quella del 2016, estinata ai porti turistici, in particolare alle strutture ricettive all’aria aperta dentro gli stessi porti, i Marina Resort, per le regioni che non hanno legiferato in merito”.

Una sentenza, apparsa anche sui principali quotidiani economici che riporta al 22% l’Iva con effetto anche retroattivo tanto da richiedere il versamento della parte non richiesta agli stessi clienti che ne avessero usufruito. “Come tu sai, dopo la sentenza, solo i Marina Resort di Friuli, Emilia Romagna e Liguria potranno contare sulla riduzione dell’Iva dal 22 al 10% perché le Regioni hanno provveduto a legiferare in merito, e potranno così contare su un vantaggio competitivo sui porti delle altre regioni. Stiamo parlando di un settore, quello appunto dei Marina Resort, in forte crescita le cui potenzialità in Sardegna rischiano di essere limitate rispetto alle Regioni sopra citate. Mentre il ministero dell’economia sta lavorando per porre rimedio sul piano generale, tra notevoli difficoltà, penso sia giusto suggerirti che all’interno della finanziaria regionale, trovi spazio una normativa regionale, analoga a quelle delle tre regioni virtuose, che consenta di mettere al sicuro le strutture ricettive all’aperto, che altrimenti perderebbero competitività rispetto alle altre.”

“La nostra volontà in legge di stabilità era quella di dare continuità a questa norma, che costa circa 20 milioni di euro di mancate entrate per lo Stato ma che tende a proteggere la ripartenza di un settore strategico per un paese ricco di coste, di porti e di tradizione marinara e nautica. Per questo motivo siamo pronti a supportare il Mef nella ricerca di una soluzione ma penso sia necessario evitare il rischio che a poche settimane dall’avvio della stagione turistica, la Sardegna si trovi scoperta su questo piano e colga invece l’occasione per normare in analogia alle altre regioni, i marina resort, anche semplicemente estendendo a tali fattispecie la normativa già esistente delle strutture ricettive all’aria aperta.”

Nella foto Porto Ottiolu

S.I.

Cantina Santa Maria la Palma al top

ALGHERO – Le uve della Cantina di Santa Maria la Palma continuano a dare grandi soddisfazioni ai soci produttori ed a tenere alto il nome di Alghero nel mondo. Nei giorni scorsi è arrivato, da un contesto tecnico di assoluto valore internazionale, un premio che riguarda il Vermentino Aragosta doc di Sardegna, il vino bianco DOC più venduto in Italia.

Il Berliner Wein Trophy 2016, appuntamento prestigioso al quale partecipano ogni anno 5785 produttori ha deciso che il famoso vermentino di Alghero curato dagli enologi Gianni Foddai e Paolo Coradin meritasse la medaglia d’oro. La selezione sulla qualità dei vini in concorso , durata 4 giorni, è stata particolarmente severa e affidata a 185 giudici sotto il controllo dei funzionari dell’Oiv e Uioe . Il risultato conseguito rappresenta un riconoscimento per il lavoro dei soci e degli enologi ma anche una grande vittoria per il Vermentino sardo e di conseguenza per Alghero.

Il risultato di Berlino, va ad aggiungersi alla medaglia silver del parallelo concorso Asian Wine Trophy2015 che conferma la qualità delle produzioni vitivinicole della Cantina di Santa Maria La Palma. Costituisce un elemento di giudizio assolutamente positivo anche per la conduzione dell’azienda, costituita da 300 soci conferitori, con una estensione di 700 ettari di vigneti, il cui attuale consiglio di amministrazione è presieduto dal professor Mario Peretto.

Nella foto l’ingresso alle cantine di Santa Maria La Palma

S.I.

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