Basta Ryanair. Privati cruciali

ALGHERO – E’ evidente che scrivere di Ryanair porti lettori e dunque click, ma oramai questo “trucchetto” totalmente slegato dai reali interessi del territorio, è stato smascherato anche se, ripetiamo, alcuni continuano con la solita litania. La Ryanair, come (nostro malgrado) anticipato il primo di febbraio, ha detto addio ad Alghero [Leggi]. Almeno come “hub” ovvero aeroporto dove “dormono” alcuni suoi velivoli e soprattutto come personale che soggiornava nella Riviera del Corallo. Dopo gli annunciati tagli, da aprile dovremmo avere solo Londra, Francoforte, Orio (Milano), Pisa e Bologna. Questo fino a fine ottobre. Dopo di che la livrea giallo e blu sarà solo un ricordo. Possibile, ad essere ottimisti, che qualche collegamento venga ripristinato nella stagione primavera/estate del 2017.

Ma tutto, come già detto più volte, è legato alla privatizzazione in atto della Sogeaal (nuova scadenza il 31 marzo) e ai partner che rileveranno la società. Le voci sono tante. Si parla di un gruppo di finanziatori importanti che già gestiscono degli scali nazionali in collegamento con fondazioni bancarie e la Cassa Deposito e Prestiti. E anche di un importante gruppo internazionale con base a Londra che, però, non avendo avuto ancora degli interlocutori credibili sul territorio (diciamo nell’asse Alghero-Sassari-Cagliari) avrebbe deciso di fare un passo indietro o almeno di stare alla finestra. E in questo caso stiamo parlando di una realtà le cui capacità economiche sono enormi, diremmo infinite.

Dunque, altro che Ryanair, la partita (con protagonista anche l’attuale management) si sta giocando su altri campi. Speriamo che alla fine Alghero e la Sardegna ne escano vincenti con l’arrivo di un gruppo finanziario forte che sappia attivare diverse e nuove rotte in connessione con la risposta turistica (servizi, infrastrutture, eventi, etc) oggi totalmente insufficiente del territorio. Altrimenti sarebbe un dramma vista la portata sociale che rappresenta lo scalo (con i tanti posti di lavoro in ballo) e soprattutto i collegamenti dal punto di vista turistico ed economico.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Tasse imbarco: Pigliaru agisca

CAGLIARI – “Ora la volontà del Governo Renzi, anticipata dal ministro Franceschini, viene confermata dal suo collega dei Trasporti”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commenta la risposta del ministro Delrio ad un’interrogazione sull’aumento dell’addizionale sui diritti di imbarco.

“Quello che emerge – prosegue Tedde- è uno scandaloso no alla deroga per la Sardegna, nascosto da un rinvio a giugno, concepito solo per scavalcare le elezioni amministrative. Insomma – sottolinea l’esponente azzurro- le interlocuzioni Giunta Governo sono il solito flop. In due anni sono riusciti nel miracolo al contrario di cancellare le rotte minori e di causare la fuga di Ryanair. O il presidente della Regione prende in mano la situazione o la Sardegna subirà le conseguenze di una politica dei trasporti aerei al ribasso, gravemente lesiva sia per il diritto alla mobilità dei cittadini che per l’economia turistica. Basta proclami – ha concluso Tedde-, è già da un pezzo tempo di agire”.

Nella foto Marco Tedde

S.I.

“Tasse imbarco da eliminare”

CAGLIARI – “Altro che tardive verifiche da qui a Giugno, il Governo elimini l’aumento della tassa di imbarco per la Sardegna”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, che sulla questione ha già presentato una mozione firmata dall’intero gruppo azzurro, commentando la risposta del ministro Delrio ad un’interrogazione sul balzello che rischia di far fuggire Ryanair dalla Sardegna.

“Non si può ignorare – prosegue l’esponente azzurro- che la Sardegna sia un’isola e che l’aereo, come la nave, rappresenta una scelta obbligata per turisti e residenti. Introdurre nuove tasse e aumentare il costo finale del biglietto è un’azione discriminatoria nei confronti dei cittadini e un colpo basso alla nostra economia, in particolare al settore turistico. Non solo Rynair – prosegue Cappellacci- ma qualsiasi progetto, con qualsiasi compagnia parte da 2,5 euro in più a passeggero, per un biglietto in cui le tasse rappresentano già il 40% del prezzo finale”.

“Se poi consideriamo che, a causa dell’accordo Soru-Prodi del 2006, la Sardegna paga di tasca propria la continuità aerea, risulterà evidente la beffa di una Regione che spende per abbassare il costo dei biglietti e di uno Stato centrale che lo fa aumentare nuovamente a suon di tasse. Ci sono ragioni oggettive – conclude Cappellacci- per introdurre una deroga a favore dei passeggeri che volano da e per la Sardegna. Ignorarle è una scelta politica sbagliata di cui il Governo si assume tutte le sue responsabilità”.

Nella foto i vertici di Forza Italia con Ugo Cappellacci all’aeroporto di Alghero

S.I.

Aeroporto, Pais: chiusura notturna?

ALGHERO – “Rischio concreto di chiusura notturna dell’aeroporto di Alghero. Continuano le brutte notizie per l’aeroporto di Alghero, che da oggi risulta concreto il rischio della chiusura nelle ore notturne.
Infatti stamattina si è tenuta una riunione a Roma presso la sede dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) per valutare la possibilità di chiudere, nelle ore notturne, un aeroporto nel Nord della Sardegna tra Olbia e Alghero, a seguito della richiesta in tal senso avanzata dall’Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), impegnata in un’operazione di “spending rewiew”, in funzione della imminente privatizzazione”. Cosi il consigliere d’opposizione Michele Pais

“E’ facile pensare che tale proposta incontrerebbe il benestare da parte della Sogeaal che prenderebbe al balzo tale opportunità per conseguire anch’essa risparmi di gestione (personale, energia ecc), così come, stante i rapporti di forza tra gli scali di Alghero e Olbia, la scelta squisitamente “politica” su quale scalo penalizzare ricadrebbe senza dubbio su quello di Alghero. Di certo, se si osservano gli accadimenti della travagliata storia recente dell’aeroporto di Alghero, a partire dal disimpegno di Ryanair, passando per le difficoltà aziendali e la problematica procedura di privatizzazione, sino ad arrivare alla chiusura dell’aeroporto nelle ore notturne, se pur non possono configurarsi come elementi organici di un piano prederterminato e ordito a tavolino, portano a vedere all’orizzonte lo spettro, sempre più concreto ed attuale, di un declassamento dello scalo e di una sua marginalizzazione nell’ambito del trasporto aereo regionale”.

“D’altronde più di un autorevole esponente del governo regionale in carica si è spinto ad affermare che 3 aeroporti in Sardegna siano troppi (sic!!!). Unico nostro alleato vero, considerata l’assoluta inconsistenza della politica cittadina annichilita e prona su ogni decisione calata da Cagliari, risulta essere la Prefettura di Sassari che considererebbe inopportuna la chiusura dello scalo algherese nelle ore notturne, stante la necessità di garantirne l’operatività quantomeno per i voli di emergenza e sanitari che in nessun caso potrebbero essere assolti da Olbia a causa dell’eccessiva distanza. Insomma, ancora una volta, ci si deve rivolgere al Prefetto o ai Carabinieri per chiedere la difesa ed il governo di un territorio ormai abbandonato e sgovernato a tutti i livelli, a partire naturalmente da quello cittadino”.

“Chiedersi cosa farà il Sindaco di Alghero è sin troppo facile: niente! Come niente ha fatto o sta facendo concretamente, anche in termini di proposte, per la salvaguardia del sistema aereo “low cost”, per la privatizzazione dell’aeroporto e dei relativi livelli occupazionali, per l’Ospedale di Alghero indegno anche nel terzo mondo, così come per la riforma degli Enti locali che esclude Alghero dalla possibilità di beneficiare di finanziamenti europei per adeguamenti infrastrutturali. Ma per fortuna, ci sono il Prefetto e i Carabinieri!”

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

“Le rotte da Alghero alla Meridiana”

ALGHERO – “Nonostante si cerchi di minimizzare il fatto o di distrarre l’attenzione della gente con argomenti di nessuna rilevanza pratica ma di forte richiamo populistico, Alghero ed il Nord Sardegna si apprestano ad affrontare la stagione estiva con minori collegamenti aerei da moltissimi anni a questa parte, con tutto ciò che ne consegue in termini ingentissime perdite economiche che ciò naturalmente comporterà”. Proposta molto importante e da non sottovalutare da parte del consigliere comunale di opposizione Michele Pais riguardo il sistema aereo sardo.

“Purtroppo qualcuno pensa di poter esorcizzare questo disastro economico ormai alle porte, che si trasformerà immediatamente in dramma sociale dagli esiti ben peggiori, non affrontando col giusto piglio questa difficilissima situazione, facendo finta che il problema non esista, continuando a mandare messaggi rassicuranti che hanno come unico effetto quello di farci fare la fine della “rana bollita” di Chomsky. E’ invece necessario reagire vigorosamente per mettere in campo ogni azione utile capace di dare una scossa vitale a questo stato di torpore mentale in cui la politica (soprattutto regionale) pare sia caduta”.

“Una cosa, purtroppo, pare ormai cosa certa: Ryanair molto difficilmente tornerà indietro sulle proprie strategie aziendali che vedono esclusa Alghero. La Regione sta dimostrando di non volere e/o potere incidere positivamente in questo senso e sperare in una resipiscenza dell’Assessore regionale, ormai impegnato in una crociata ideologica contro le low cost, sembra cosa impossibile. Pertanto, nell’attesa e nella speranza che la Giunta Pigliaru lasci prima possibile il proscenio della politica regionale, e quindi porre fine alla stagione delle peggiori riforme che, a memoria d’uomo, la Sardegna abbia vissuto (non solo trasporti, ma anche quelle disastrose della sanità e degli enti locali su tutte), mi sento di fare una proposta concreta che, penso, incontri meglio le corde dell’Assessore “anti low cost” Deiana”.

“Perché non studiare la possibilità, in via inizialmente provvisoria e temporanea almeno per l’imminente stagione, di affidare le rotte dismesse da Ryanair (e, perché no, delle nuove) alle compagnie italiane, prima fra tutte Meridiana, consentendo così di ridurre, se non eliminare, gli ulteriori 700-900 esuberi annunciati per il piano di salvataggio della Compagnia area? Perché, se si deve rischiare in qualche modo di “forzare” la normativa europea, non farlo per le compagnie di casa nostra ed evitare, così, un emorragia di posti di lavoro che la Sardegna non può assolutamente permettersi? Meridiana, o meglio la nuova Alisarda, oggi si sta dotando di una nuova e moderna flotta di aerei che ben potrebbe essere utilizzata allo scopo, con il duplice risultato di salvare migliaia di posti di lavoro diretti e dell’indotto ed evitare che la Sardegna riviva l’isolamento dal testo d’Europa conosciuto fino a tutti gli anni ‘90”.

“Ma bisogna muoversi in fretta e in maniera decisa. Politica, sindacati, rappresentanti di lavoratori ed azienda, dovrebbero lavorare perché tale iniziativa possa immediatamente “decollare”, rendendosi disponibili a mettere ciascuno un pochino del proprio, aprendo magari a nuove forme di relazioni industriali che, se anche imponessero qualche piccolo sacrificio da parte di tutti i soggetti convolti, potrebbero aprire ad una nuova stagione del trasporto aereo sardo più florida rispetto a quella conosciuta fin ora e che maggiormente potrebbe trovare impulso una volta definito l’iter del riconoscimento della condizione di insularità avviato. D’altronde non mi sembra ci siano alternative all’orizzonte”.

“Questa proposta la formalizzerò ufficialmente anche in Consiglio comunale, allorchè, spero prima possibile, l’Amministrazione consentirà che venga discussa la nostra Mozione sul trasporto aereo e sull’Aeroporto iscritta all’OdG, impegnando in tal senso il Sindaco di Alghero. Mi auguro che l’Assessore Deiana ci stupisca in questo senso, dimostrando di avere maggiore coraggio rispetto a quello dimostrato fin ora. Non c’è in gioco la sua reputazione politica, ma la vita di un’Isola che, per un colpevole immobilismo, rischia di pagare un prezzo troppo alto e difficilmente recuperabile”.

Nella foto Michele Pais

S.I.

Ryanair e Sogeaal: parla Cossa |video

ALGHERO – E questa mattina il coordinatore dei Riformatori Michele Cossa si è soffermato con Algheronews.it sulla privatizzazione della Sogeaal e anche sull’intero sistema aeroportuale sardo. L’esponente regionale ha ricordato quanto sia necessario accelerare riguardo l’ingresso dei privati nella società di gestione e soprattutto sia il caso di finire il periodo di monopolio della Ryanair.

Video-intervento di Michele Cossa:

Nella foto l’incontro di questa mattina all’aeroporto di Alghero

S.I.

Aeroporto: le idee dei Riformatori

ALGHERO – Incontro con la stampa, questa mattina, da parte dei Riformatori Sardi. Al centro uno dei tanti temi che stanno tenendo banco in queste settimane: l’aeroporto. Presente il coordinatore regionale Michele Cossa, il coordinatore cittadino Nicola Salvio, diversi sostenitori e l’ex-assessore al Turismo Roberto Frongia. “La pessima gestione in tutti questi anni è evidente. La Regione è già intervenuta a più riprese a ripianare i debiti della società, ma non è possibile che siano i contribuenti sardi a pagare clientelismo e sprechi. Il termine per le offerte relative alle azioni inoptate è stato ulteriormente prorogato al 31 marzo 2016 (siamo alla sesta proroga)”.

“In Toscana sono bastati 8 mesi per privatizzare il sistema e costituire una nuova società di gestione degli aeroporti di Pisa e Firenze. Questo nodo, che minaccia di diventare una storia infinita, dev’essere immediatamente affrontato dalla Regione, che deve nominare un commissario che provveda in modo trasparente ed efficace a mandare avanti le procedure per la privatizzazione. I potenziali acquirenti devono avere a disposizione infatti tutte le informazioni necessarie per poter formulare le offerte. Noi Riformatori abbiamo sempre sostenuto che solo con la privatizzazione dell’aeroporto si possono creare le condizioni per una gestione virtuosa, responsabile ed economicamente sostenibile. Per quanto non vi siano problemi di ricapitalizzazione, il problema della privatizzazione si pone anche per l’aeroporto di Cagliari”.

“Un accordo commerciale e di management in tal senso permetterebbe a) di diversificare e ottimizzare le rotte in base alle vocazioni delle aree di riferimento, offrendo ai sardo molte più opportunità di viaggiare; b) creerebbe quella massa critica sempre più necessaria per poter stare sul mercato, aumentando la forza contrattuale del “sistema Sardegna”, e impedendo a singoli vettori (come Ryanair) di esercitare intollerabili pressioni sui singoli aeroporti e di condizionare pesantemente le prospettive di sviluppo economico di intere aree dell’Isola; c) diventare una potente infrastruttura economica, in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale, facendo della Sardegna uno snodo essenziale dei trasporti nell’area mediterranea. Naturalmente, occorre preliminarmente attivare un efficiente e razionale sistema di trasporti via terra da/verso i tre aeroporti.

“CT1 (Roma e Milano): scade a nov. 2016 (salvo proroghe). C’è tutto il tempo per ripensare e riprogettare la struttura del sistema, per non essere costretti ogni volta a rincorrere l’emergenza come è puntualmente accaduto in questi anni nei periodi di punta, che hanno visto la Sardegna pressoché isolata. È necessario introdurre quegli elementi di flessibilità e competitività indispensabili per soddisfare pienamente la domanda dell’utenza. Questo significa agire sulla base di una visione globale e di rete del sistema, che tenga conto anche dell’utenza che si indirizza verso gli scali della CT2 (continuità verso gli aeroporti minori)”.

“L’abbandono della CT2 da arte della Regione, partendo dall’erroneo presupposto che Roma e Milano siano la destinazione finale della gran parte dei viaggiatori, ha avuto come conseguenza l’ingolfamento delle due rotte principali e un aggravio di spese per gli utenti, i quali debbono sobbarcarsi gli oneri delle ulteriori modalità di trasporto fino alla loro destinazione finale. Non si tratta infatti soltanto, come si è sostenuto, di un problema di “comodità” di una piccola parte di utenti, ma di rispondere ad esigenze concrete e perfettamente misurabili sulla base dei dati in possesso della Regione. Gli ulteriori trenta milioni di euro recentemente messi a disposizione dallo Stato devono essere destinati almeno per il 50% alla CT2 (proprio al fine di decongestionare Roma e Milano). Il restante 50% può essere destinato alle principali rotte europee (tre per aeroporto). Naturalmente, conformandosi alle direttive europee che consento di incentivare i vettori a operare sulle rotte prescelte”.

Nella foto un momento della conferenza stampa di oggi

S.I.

Canton Marittimo Sardo: avanti tutta

CAGLIARI – Dopo due anni di intense pubbliche relazioni con la Svizzera, mercoledì scorso, i due promotori del progetto Canton Marittimo, Andrea Caruso ed Enrico Napoleone, si sono recati a Losanna in compagnia dei presidenti regionali delle più importanti categorie imprenditoriali sarde, Agostino Cicalò e Alberto Bertolotti di Confcommercio, Alberto Scanu di Confindustria e Gianfrancesco Lecca di Confapi, per una giornata di incontri istituzionali tra l’imprenditoria sarda e l’imprenditoria svizzera.

A fare gli onori di casa, la gemella svizzera dell’associazione sarda fondatrice, la Société Suisse Sardaigne Canton Maritime, che ha organizzato il programma della giornata e ha fatto da catalizzatore negli incontri tra i rappresentanti sardi e i loro omologhi svizzeri del Canton Vaud (Il Cantone con Losanna capitale, 750.000 abitanti e un PIL pari a quello del Costarica e della Tunisia). Nei colloqui tenutisi nella sede della Camera di Commercio del Canton Vaud, i presidenti di Confindustria, Confcommercio e Confapi hanno avuto, con i colleghi svizzeri, uno scambio sulle reciproche dinamiche operative e si sono accordati per definire un progetto di cooperazione e scambi economici e culturali.

L’evento più significativo della giornata è stata la visita e il pranzo all’École Hôtelière de Lausanne, la scuola di discipline del turismo più prestigiosa del mondo. Nel corso del pranzo di lavoro, Andrea Caruso ha avuto un lungo colloquio col responsabile delle relazioni esterne e del marketing, M. Olivier Roux e con Mme. Alexia Muteke del dipartimento di consulenza agli affiliati, accompagnato da una presentazione Keynote del progetto di apertura di una scuola turistica internazionale in Sardegna affiliata alla EHL, esempio del pragmatismo con cui i due ideatori e soci fondatori di Canton Marittimo, Napoleone e Caruso, affrontano il percorso che nei loro intenti vorrebbe una Sardegna che funzionasse secondo il modello svizzero. L’Associazione Sardegna Canton Marittimo, insieme a Confcommercio, Confindustria e Confapi, avendo ognuna in gestazione da tempo l’idea di una scuola turistica d’eccellenza, hanno siglato un patto per procedere uniti nella realizzazione di questo progetto ritenuto da tutti di straordinaria importanza culturale, strategica e economica e, come già ipotizzato da Bertolotti di Confcommercio dalle prime battute della sua presidenza, hanno convenuto che l’ubicazione ideale sarebbe rappresentata dall’area della Fiera della Sardegna a Cagliari (che proprio in questi giorni è balzata agli onori della cronaca per una crisi finanziaria che rischia di provocarne la chiusura), opportunamente ristrutturata e riqualificata come Campus Universitario.

I colloqui riprenderanno con la presentazione di un Business Plan a cui lavoreranno insieme le organizzazioni proponenti. La giornata si è chiusa con una cena sarda in un ristorante sulla riva del Lago Lemano, il lago che bagna Ginevra e Losanna, al quale hanno partecipato una settantina di persone, tutti entusiasti sostenitori di parte svizzera del progetto Canton Marittimo e membri dell’associazione svizzera, che hanno tributato un lungo applauso al discorso con cui, il presidente Jacques Perrin, ha dichiarato ufficialmente aperte le relazioni privilegiate tra Sardegna e Svizzera. Per fine febbraio Canton Marittimo riceverà in Sardegna il vice presidente dell’associazione svizzera, Daniel Trolliet, per un programma di incontri e una conferenza che si terrà nel pomeriggio del 26 febbraio presso la sede della Confcommercio di Cagliari.

Nella foto Augusto Cicalò

S.I.

Aerei, Tedde: Pigliaru inchiodato

CAGLIARI – “Mentre la Giunta Pigliaru finge di lambiccarsi per inventare chissà cosa, altri agiscono, prendono decisioni, le difendono in Europa”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia, interviene sulla decisione della Commissione UE richiamata oggi dal coordinatore regionale di Forza Italia che dà via libera alle esenzioni dalle tasse decise dalla Germania per i passeggeri residenti nelle isole.

“Come un automobilista che resta fermo anche quando il semaforo è verde – osserva Tedde-, Pigliaru non adotta nessun atto neppure nei casi in cui l’Europa non pone nessun ostacolo. Lo abbiamo visto per la CT2, per la legge 10 di cui solo ora l’assessore Deiana ammette la legittimità e perfino per quell’aumento dell’addizionale di imbarco, confezionata dal PD, che rischia di far traboccare il vaso dei rapporti con Ryanair. Tra una settimana il presidente della Regione soffierà la candelina dei due anni dalla sua elezione, ma a parte dividere la torta per i partiti della sua composita coalizione finora poco ha fatto”.

Lai: niente fermo auto se rateizzi

“Chi decide di rateizzare il proprio debito con Equitalia non subirà il fermo amministrativo del proprio mezzo, al di là della data di presentazione della domanda. Questa notizia non può che essere accolta con grande soddisfazione perché rimuove le preoccupazioni da noi espresse nei giorni scorsi in seguito alle segnalazioni di tanti cittadini.” Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai che nei giorni scorsi aveva fatto proprie le denunce di numerosi contribuenti riguardo ad una differenza di trattamento in ragione della data di richiesta di rateazione.

“Si trattava di una vera e propria ingiustizia nei confronti di chi si trovava costretto a dover fare a meno del proprio mezzo a causa del dlgs 159 del 2015 che consentiva, tenendo ferme le decisioni precedenti, la sospensione del fermo solo a chi aveva ottenuto la rateizzazione dopo il 25 Ottobre 2015, data di entrata in vigore del dlgs. Era evidente che si trattava di una ingiusta disparità di trattamento. La nostra preoccupazione – prosegue Lai – era poi legata all’avvio di numerose procedure di fermo che stavano per partire e che avrebbero creato gravissimi disagi, soprattutto a chi per motivi di lavoro non può fare a meno della propria automobile o furgone. Le tante sollecitazioni ricevute ci avevano spinto a chiedere un immediato intervento e una verifica riguardo alla reale volontà espressa dal legislatore e alla corretta interpretazione della norma”.

“Questa mattina rispondendo ad un quesito posto in commissione finanze dal Pd l’Amministratore Delegato di Equitalia ha affermato che il fermo sarà sospeso anche a chi ha fatto richiesta prima del 25 Ottobre. Apprezziamo la decisione e la sensibilità dimostrata dall’Ad di Equitalia e non possiamo che accogliere molto positivamente quanto emerso oggi, soprattutto perchè viene incontro alle legittime attese di tanti cittadini e professionisti. La possiamo considerare una vittoria del buon senso.”

Nella foto Silvio Lai nella sede del Pd algherese

S.I.