ECONOMIA
Coldiretti, al via il progetto “L’Olio buono”
SASSARI – L’Olio extra vergine di oliva “sale in cattedra” e lo fa con il nome: L’Olio Buono. È stata programmata per quest’anno scolastico l’iniziativa regionale di Educazione Alimentare a cura di Campagna Amica Sardegna e dell’Apos con Campagna Amica Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano. Il percorso informativo e degustativo sull’olio extravergine d’oliva offrirà l’opportunità di esplorare tutte le fasi che contribuiscono a creare questo pregiato prodotto naturale. Durante il percorso, verranno esaminati diversi aspetti, tra cui le varietà di olive, le tecniche di coltivazione, la raccolta e la spremitura.
IL PROGETTO. Si potranno degustare oli provenienti da diverse aree olivicole della Sardegna, scoprendo le diverse sfumature di sapore e aroma che caratterizzano ogni territorio. Le degustazioni consisteranno in vari assaggi di oli, buoni e meno buoni, con l’ obiettivo di riuscire ad individuarne le caratteristiche, gli abbinamenti ai cibi, l’uso razionale in pasti equilibrati. Un progetto che abbraccia l’intera regione, con l’ausilio dell’Associazione Donne impresa, vedrà impegnati i tecnici di Campagna Amica, esperti degustatori, sommelier dell’olio e i tecnici dell’Associazione Olivicola. Con questa iniziativa, l’Apos, guidata dal presidente, Antonello Fois e Campagna Amica regionale, promuoveranno un’attività di divulgazione e conoscenza tra gli alunni delle scuole sull’importanza della dieta mediterranea, dove l’olio extravergine di oliva rappresenta un elemento insostituibile.
CAMPAGNA AMICA. “Questo è un prodotto che unisce l’intera Sardegna – afferma il responsabile regionale Campagna Amica, Serafino Mura – tutte le aree geografiche isolane producono olio extravergine di oliva di grande qualità ma, di diverse sapidità legate al territorio. Un patrimonio variegato che esalta la biodiversità ma, accomuna il prodotto nelle ottime caratteristiche organolettiche – continua – la scuola rappresenta il luogo ideale per comunicare l’importanza di un utilizzo consapevole all’interno di una dieta che preveda prodotti freschi, stagionali e locali. Motivo per cui alcune delle iniziative programmate si terranno direttamente nei mercati Campagna Amica”.
APOS. Per il presidente di Apos, inoltre, questo progetto “rappresenta ciò che per la nostra Associazione è fondamentale, ovvero contribuire alla formazione e alla divulgazione, del nobile prodotto Olio Extravergine di Oliva, legato a doppio filo con la nostra storicità regionale – sottolinea – a oggi la Sardegna sempre più è protagonista nei mercati e nei concorsi di maggior prestigio a livello nazionale e internazionale ed è importante essere però “profeti in Patria” partendo dalle nuove generazioni, allenandone capacità sensoriali e consapevolezza territoriale – conclude – una sfida che grazie al sodalizio con Campagna Amica ci vede assieme protagonisti per la costruzione di un percorso di alimentazione migliore e rispettoso delle nostre biodiversità”.
PARTNER. All’iniziativa aderiscono, tra gli altri, Comuni e Scuole. Coinvolte in particolare sono, per la provincia di Oristano le scuole di Abbasanta, Ghilarza, l’ Istituto Agrario-Alberghiero Don Deodato Meloni, le scuole primarie di S’Arrodia a Oristano, il mercato Campagna amica di Piazza San Martino; nella Provincia di Nuoro le attività si svolgeranno a Dorgali, Tortolì, Nuoro, Sorgono, nel mercato Campagna Amica ExMe; in Provincia di Sassari all’Iis N.Pellegrini di Sassari; Ipsar_Ipseoa Sassari, Liceo Scientifico G. Spano; Istituto comprensivo Pertini Biasi (scuola secondaria), il mercato Campagna Piazza Emiciclo, Scuola Primaria Alessandro Manzoni, scuola infanzia Li Punti. Nella provincia di Cagliari, infine, le attività si terranno presso alcune scuole dei comuni di Decimomannu, Assemini, Quartu, Selargius, Pirri, Cagliari, nel mercato Campagna Amica di Piazza dei Centomila.
Lavoriero del Calich, “E’ ora che venga riqualificato e messo in funzione”
ALGHERO – Quasi 5 milioni di euro sono stati investiti nella laguna del Calich per valorizzare il potenziale produttivo della zona umida. Il Consorzio di Bonifica della Nurra è stato protagonista di importanti interventi per la salvaguardia ambientale nello stagno di Alghero.
Prima nel 1996, quando la Regione Sardegna incaricò il Consorzio di provvedere al riassetto della laguna, per il recupero delle sue capacità produttive e ambientali, finanziando l’opera con 5 miliardi di vecchie lire. La prima fase del progetto prevedeva la costruzione di un lavoriero all’interno dello stagno, in prossimità del canale di foce e di una zona umida di interfaccia fra le acque dolci, veicolate prevalentemente dal Rio Barca, e quelle salmastre dello stagno.
Due anni dopo la Regione Sardegna stanziò ulteriori 4,5 miliardi di lire per la bonifica del sedimento del fondo. Ancora una volta delegò i lavori al Consorzi di Bonifica della Nurra che, sotto la guida del Dipartimento di Scienze Zootecniche della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, eliminò il primo strato di fondale ricoperto di consistenti depositi di gusci di molluschi morti che impedivano una corretta l’ossigenazione della laguna.
Venerdì 17 novembre si è tenuto in incontro nell’area antistante il lavoriero, sulle sponde della laguna, promosso dal Consorzio di Bonifica della Nurra con lo scopo di accendere i riflettori sulla necessità di completare un’opera essenziale per consentire una pesca sostenibile all’interno dell’area umida. All’invito del presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, hanno risposto il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente del consiglio regionale Michele Pais e il presidente della cooperativa di pescatori “Il golfo e la laguna”, Luciano Caneo. Quest’ultimo in particolare ha sottolineato l’importanza strategica dell’infrastruttura per lo sviluppo della pesca. Il presidente Pais da parte sua ha assicurato il pieno sostegno della Regione.
Porto Torres, Psd’Az: “Si al rigassificatore, ma coinvolgendo il territorio”
PORTO TORRES – “La decisione di posizionare un rigassificatore nel porto industriale di Porto Torres, confermata pochi giorni fa dal ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, è stata presa senza alcuna consultazione e condivisione pubblica con il consiglio comunale e i cittadini. C’era tempo fino al 19 gennaio 2023 per presentare osservazioni al progetto di Snam relativo alla realizzazione di un Fsru a Porto Torres, depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’ottenimento del parere di Valutazione di impatto ambientale: a tutt’oggi cittadini e consiglio comunale sono all’oscuro di tutto. Inoltreremo immediatamente la richiesta ai presidenti delle Commissioni Ambiente e Attività produttive di convocare una seduta congiunta per audire i referenti di SNAM, dell’Autorità Portuale e del Consorzio Industriale, in modo che venga illustrato il progetto della nave rigassificatrice che si prevede di posizionare al porto industriale di Porto Torres. Sarà il primo passo per attivare un percorso di condivisione con il nostro territorio che i cittadini hanno il diritto di pretendere e di avere. Come già ribadito nell’ interpellanza discussa nell’aprile scorso vogliamo sapere, da parte di SNAM, al di là delle ricadute economiche/occupazionali, i rischi per la sicurezza e per la salute della popolazione, visto che si tratta di un impianto a rischio rilevante ( Seveso III) : un Terminale di rigassificazione su un mezzo navale permanentemente ormeggiato a lungo termine (25 anni), al fine di consentire lo stoccaggio e la vaporizzazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) per il suo trasferimento nella rete di trasporto di gas naturale a terra (tecnologia di vaporizzazione Intermediate Fluid Vaporizer – Acqua Glicole). In particolare il Terminale sarà presumibilmente costituito da una unità navale e rigassificazione flottante (Floating Storage Regasification Unit “FSRU”) di tipo chiatta (dim. 120 m x 33 m) con una capacità di stoccaggio di circa 25.000 metri cubi di GNL e una capacità di rigassificazione nominale di 3 circa 170.000 Sm3/h. Un aspetto del processo industriale, in particolare, riguarderà l’impatto sulle acque marine: parrebbe che il rigassificatore opererà a “ciclo aperto”, cioè avrà bisogno di prelevare acqua dal mare e successivamente scaricarla. Si presume il prelievo di migliaia di metri cubi all’ora di acqua di mare che dovrà essere sterilizzata con pura candeggina (ipoclorito di sodio) e scaricata fredda insieme a una concentrazione residua di candeggina. Si riuscirà a diluirla talmente tanto da renderla innocua? Quali sono le concentrazioni residue nelle acque di scarico che vengono dichiarate?
Considerando che tra il porto industriale e le spiagge cittadine c’è qualche miglio marino, e qualche miglio più a nord dal Porto industriale si trova l’Area Marina Protetta della Parco Nazionale dell’ Asinara, ci chiediamo se è plausibile che possano crearsi situazioni nelle quali questi sversamenti provochino schiume e quindi il cumulo di inquinamento? Può essere veramente cosi inquinante come alcuni operatori della piccola pesca temono? Quale sarà l’impatto sull’industria turistica legata al Parco Nazionale dell’Asinara? Sono stati eseguiti degli studi comparativi che valutino l’impatto con l’inquinamento marino già esistente nello specchio acqueo portuale e nell’area limitrofa? Ricordiamo che è in procedura autorizzativa, proponente EP Produzione, anche un annunciato impianto fotovoltaico flottante offshore da 40 MW nelle acque prospicenti il porto industriale. Quali sono gli studi e le simulazioni sulla coesistenza dei due impianti industriali, e quale l’impatto combinato che avranno sull’ambiente e sulle attività produttive e turistiche del nostro territorio?
Anche in questo caso passano i mesi. Ma la città ed i suoi cittadini rimangono all’oscuro di tutto. Vorremmo inoltre conoscere l’analisi sanitaria dell’impatto che il Terminale metanifero avrà in fase di esercizio dell’impianto e se tale analisi prendano in considerazione la contemporaneità delle emissioni legate alla fase di esercizio del rigassificatore con le emissioni in essere presenti nel territorio (impianto gomme Versalis, impianti chimica verde, Butan Gas centrale a carbone di fiume santo e traffico in Area portuale); questo in modo che la cittadinanza tutta abbia gli strumenti per capire quale sia la sommatoria degli effetti risultante dal combinato disposto dato “dall’attuale soglia di inquinamento marino/terrestre e dall’ulteriore effetto impattante del Terminale metanifero”. L’impianto infatti non andrà ad operare in un’area priva di altre sorgenti inquinanti e dunque deve essere preso in considerazione lo scenario peggiore di sovrapposizione degli effetti nelle condizioni ambientali più sfavorevoli. Non ultimo, ma non meno importante, tutt’altro, vorremmo capire le iniziative dell’amministrazione comunale in merito alle eventuali compensazioni ambientali che, come avvenuto recentemente in altre realtà cittadine della penisola, costituiscono un elemento imprescindibile per la progettazione e messa in esercizio di impianti industriali di tale importanza. Porto Torres e la sua comunità sono comparse e figuranti non protagonisti? Su questo importante progetto, ancora una volta calato dall’alto, non dobbiamo essere spettatori, ma attori principali. Porto Torres in 50 anni di politica industriale ha solo subìto. Prendiamoci cura di quel poco di territorio che ci è rimasto da governare e da consegnare
alle future generazioni”.
Il Gruppo Consiliare Psd’Az
La Segreteria cittadina
Bidenda, doppio prestigioso riconoscimento per Accademia Olearia
ALGHERO – Una stagione autunnale ricca di nuovi importanti riconoscimenti internazionali per la produzione dell’azienda algherese.
Bibenda, il libro guida tra i più influenti del settore enogastronomico, celebra anche quest’anno le eccellenze del Made in Italy, delineando il panorama produttivo italiano e la storia delle sue realtà più caratterizzanti.
Tra i protagonisti dell’edizione 2024 l’azienda algherese Accademia Olearia e i suoi prodotti, annoverati tra gli Oli e i Vini italiani di eccellente qualità.
Per il sesto anno consecutivo, Bibenda premia il valore della produzione olivicola di Accademia Olearia conferendo ai suoi Extravergini il massimo riconoscimento previsto, con le prestigiose 5 Gocce per gli Oli EVO Gran Riserva Giuseppe Fois 2022 e il Monocultivar Bosana 2022.
Ma non solo.
La grande “bibbia” a cura della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), guidata da Franco Ricci, premia in questa 26° edizione anche la produzione vitivinicola delle Tenute Fois conferendo gli ambiti 5 Grappoli al Vermentino di Sardegna DOC Chlamys 2022.
Attestati di qualità importanti, che arrivano insieme ad altri due riconoscimenti di grande valore internazionale.
L’inserimento tra le 500 realtà d’eccellenza selezionate da Flos Olei – la più importante guida di riferimento del settore a livello mondiale – con un punteggio di 98/100, il più alto ottenuto in Sardegna.
La presenza come unica realtà italiana vincitrice in occasione di Olivinus 2023: la più rilevante e storica competizione di tutta l’America Latina, infatti, ha premiato i due Extravergini Gran Riserva Giuseppe Fois e DOP Sardegna Bio, rispettivamente con le medaglie GRAN PRESTIGIO ORO e PRESTIGIO ORO.
L’algherese Pensè, socio del Consorzio del Porto di Alghero, nel direttivo nazionale di Assormeggi
ALGHERO – Raffaele Pensè, socio del Consorzio del Porto di Alghero, entra a far parte del nuovo Consiglio Direttivo di Assormeggi Italia. Negli scorsi giorni, infatti, nella città di Sapri, nel Cilento, è stato nominato l’organismo che guiderà dal 2024 l’Associazione nazionale delle imprese della nautica da diporto.
La cerimonia si è svolta nell’auditorium Pisacane alla presenza dell’assessore al Turismo del Comune di Sapri, che ha ben evidenziato l’importanza di sinergia tra pubblico e privato nel settore della nautica da diporto ed il Capo del Circondario Marittimo di Palinuro Com.te Samantha Losito, che ha competenza su un’importante tratto costiero del Cilento con un ruolo, quindi, di rilievo nel contesto della portualità turistica e della attività connesse alla politica del mare,
Tra i vari temi discussi, i consulenti tecnici e legali Arch. Francesco Cimmino, Avv. Nicolò Maellaro e Avv. Alfonso Mignone hanno relazionato il pubblico sui temi delle concessioni demaniali marittime sia sui temi relativi ai lavori del tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha visto Assormeggi Italia sempre presente con apporto di propri contributi tecnici proprio con l’Arch. Cimmino.
Nel pomeriggio si è proceduto, come detto, al rinnovo delle cariche dell’Assemblea Nazionale di Assormeggi che, oltre al presidente Fabio Mazzitelli, ha visto anche la nomina, in qualità di consigliere (in totale sono 8), dell’algherese Raffaele Pensè.
Academy Nobento, corso sul “Family Audit”
ALGHERO – I corsi di formazione dell’Academy Nobento proseguono con un fitto calendario fino al mese di dicembre. Dopo gli appuntamenti dedicati alla formazione interna e quelli dedicati al pubblico esterno su Neuromarketing e l’approfondimento su Comunicazione Integrata, giovedì 26 ottobre il focus sarà sul Family Audit.
Il corso, tenuto dalla formatrice Eleonora Cesarani sarà incentrato sul percorso di Conciliazione Famiglia-Lavoro e sulle attività che le aziende possono mettere in atto per intraprendere il percorso di certificazione Family Audit. Per ottenere la certificazione, le Organizzazioni si sottopongono, infatti, a un processo di auditing accompagnato da consulenti e valutatori iscritti all’Albo degli auditors dello standard “Family Audit”.
Il corso, aperto a tutti, si terrà online e in presenza nella sede dell’Academy Nobento a San Marco giovedì 26 ottobre dalle 15 alle 17 e guiderà i partecipanti sul lavoro delle Organizzazioni nel percorso triennale verso la Certificazione e sull’importanza dello strumento Family Audit per garantire il benessere dei propri collaboratori e, di conseguenza, quello aziendale.
“Abbiamo fortemente voluto questo corso per incentivare la Certificazione Family Audit sul territorio e abbiamo scelto questa data perché centrale all’interno dell’Alguer Family Festival che ha dato avvio alla sensibilizzazione sul territorio alla conciliazione famiglia-lavoro e all’accoglienza Family. La formatrice Eleonora Cesarani saprà coinvolgere e spiegare nel dettaglio il processo e i suoi benefici”, commenta Giampietro Moro, responsabile dell’Academy.
I successivi corsi dell’Academy Nobento aperti al pubblico saranno dedicati alla fotografia, alla comunicazione, al giornalismo e alla Negoziazione e Gestione dei Conflitti. Per iscriversi al corso sul Family Audit è possibile seguire il link: https://www.nobento.it/evento/family-audit/
Interreg, Alghero il Comune con più progetti finanziati
ALGHERO – Alghero è il Comune con più progetti finanziati in Sardegna a valere sul P.O Interreg Marittimo 2021-2027 1° Avviso. “Un risultato straordinario raggiunto dai nostri uffici della programmazione, dalla struttura, da consulenti che ci collegano alle altre realtà europee” le dichiarazioni del sindaco Mario Conoci. Di seguito i dettagli.
“Una bella notizia arrivata dal comitato di sorveglianza che il 12 ottobre scorso si è riunito per valutare il finanziamento di alcuni progetti presentati dalle comunità transfrontaliere tra Sardegna, Corsica, Francia del Sud, Toscana e Liguria. Alghero è stato il Comune con più progetti finanziati in Sardegna, ben quattro: tre dell’amministrazione comunale e uno della Fondazione Alghero. Un risultato importante, soprattutto in riferimento all’oggetto dei finanziamenti: due riguardano, infatti, il nostro agro. In particolare il bacino imbrifero del Calich, con la prosecuzione del progetto Retralags, ma anche il progetto riguardante i cambiamenti climatici che, come sappiamo, hanno inciso anche di recente sulla delicatezza del nostro sistema agricolo. L’alluvione di qualche anno fa aveva messo in crisi le nostre colture, e in particolare le vigne. Il terzo progetto riguarda la valorizzazione dello sport quale veicolo di coesione sociale. Sono tre progetti importanti, ai quali si aggiunge quello della Fondazione Alghero legato al turismo. Un risultato straordinario raggiunto dai nostri uffici della programmazione, dalla struttura, da consulenti che ci collegano alle altre realtà. È una bella soddisfazione essere la città che complessivamente ha avuto più finanziamenti in Sardegna”. Lo dichiara il sindaco di Alghero, Mario Conoci, particolarmente soddisfatto per le risultanze del Comitato di Sorveglianza del P.O Interreg Marittimo 2021-2027 con l’approvazione dei progetti finanziati a valere sul 1° Avviso. Tutti progetti che saranno avviati nel primo trimestre del 2024.
Nonostante l’alta competizione, e la qualificata concorrenza, determinata dalla possibilità di partecipare all’avviso per tutte le amministrazioni pubbliche ed i soggetti privati della Corsica, Region Sud, Liguria, Sardegna e Toscana, il Comune di Alghero è risultato assegnatario del finanziamento per 3 progetti: RICREA, ADAPTWISE e SPORTACT (Amministrazione comunale sarda con più progetti finanziati). I progetti finanziati consentiranno al territorio urbano di Alghero di affrontare alcune sfide prioritarie attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative finalizzate a gestire e risolvere problematiche che condizionano il territorio e che per la loro complessità non possono essere affrontati da soli con strumenti ordinari. Di seguito i dettagli dei progetti.
RICREA – Rete di collaborazione e sviluppo per la Capitalizzazione di REtrAlags.
L’obiettivo del progetto è il rafforzamento della capacità di adattamento e resilienza dei sistemi fluviali, lacuali, lacustri delle aree umide agli effetti dei cambiamenti climatici e, conseguentemente, alla prevenzione dei rischi di catastrofi. Il progetto prevede la valorizzazione di “innovativi” processi di governance basati sulla proattività delle comunità locali con l’obiettivo di fare acquisire agli stakeholder la consapevolezza della propria responsabilità nella gestione delle risorse territoriali, ambientali e paesaggistiche, ed il coinvolgimento attivo. Il Comune di Alghero focalizzerà gli interventi e gli investimenti previsti dal progetto sullo stagno del Calich. Il budget previsto per il Comune di Alghero è pari a 253,995.00 euro.
ADAPTWISE – Comunità per l’adattamento.
L’obiettivo è quello di dare nuovo impulso alla pianificazione, realizzazione e monitoraggio di azioni di adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici nelle città italiane e francesi dell’area transfrontaliera dell’alto Tirreno attraverso 1) l’aggiornamento delle linee guida, del piano congiunto e del manifesto ADAPT alla luce della nuova Strategia Europea sull’Adattamento, del PNACC Italiano e francese, della politica di Coesione 2021-2027, dell’Agenda 2030, del Green Deal e del Nuovo Bauhaus europeo, 2) includendo il rischio siccità, oltre a quello delle alluvioni urbane da acque meteoriche, 3) attivando e sperimentando 8 comunità ADAPTWISE nelle zone urbane più vulnerabili a piogge intense e siccità, in cui gli stakeholder collaboreranno 4) all’identificazione e alla realizzazione / co-gestione degli interventi di adattamento più adeguati a tali contesti. Il budget previsto per il Comune di Alghero è pari a 172,200.00 euro.
SPORTACT – SupPORTare la competitività economicA e la Coesione sociale attraverso la valorizzazione dello sporT.
L’obiettivo del progetto è qualificare e valorizzare lo sport quale volano per assistere la nascita ed il rafforzamento dei processi di rigenerazione urbana valorizzando lo sport come volano di sviluppo economico (con particolare attenzione al turismo), promozione sociale e tutela ambientale, coerentemente con le priorità definite dall’Agenda 2030 e con gli obiettivi della Politica di Coesione 2021-2027. Il progetto sostiene l’integrazione dei potenziali creati dall’innovazione sportiva all’interno delle strategie di pianificazione e sviluppo territoriale e regionale. Il budget previsto per il Comune di Alghero è pari a 180.810,00 euro.
Mirabilia post tour, buyer internazionali alla scoperta del territorio
SASSARI – Da oggi e fino al 21 orrobre l’ente camerale sassarese in partnership con il Mirabilia Network – l’associazione che raggruppa le 18 Camere di Commercio del suolo nazionale accomunate dalla presenza nel proprio territorio di un sito o un bene materiale o immateriale riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità – ha organizzato un Post Tour nel Nord Sardegna.
Nel dettaglio, la Camera di Commercio di Sassari ospiterà in questi giorni un gruppo di buyer internazionali alla scoperta, in chiave culturale e turistica, delle peculiarità e delle bellezze paesaggistiche e culturali del territorio. L’ente camerale partecipa al Network grazie alla presenza dei Candelieri che rientrano nella rete delle grandi macchine a spalla (4 in Italia) dal 2013 Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Prendono parte al Post Tour sei buyers internazionali – agenzie di viaggio, tour operators e wholesaler – provenienti da Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, accompagnati da un operatore IEG. La prima giornata ha visto coinvolti gli ospiti in una visita alla spiaggia de La Pelosa a Stintino ed è proseguita a Sassari con la visita guidata del centro storico per ripercorrere l’itinerario della discesa dei Candelieri. Tutti gli ospiti sono stati accolti in Camera di Commercio dal presidente Stefano Visconti e dall’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Sassari, Laura Useri. Entrambi hanno ribadito l’importanza non solo delle relazioni ma soprattutto dello sviluppo di queste in termini di incoming per il territorio isolano a partire dal nord Sardegna.
Nella seconda giornata, giovedì, il programma prevede una visita guidata presso l’altare prenuragico di Monte d’Accoddi, per poi proseguire verso Alghero con la visita guidata al Nuraghe Palmavera ed effettuare una sosta per ammirare il panorama nella splendida cornice del Belvedere Capo Caccia. La giornata si concluderà con la visita del centro storico del centro catalano e delle sue strutture ricettive.
Infine, il 20 ottobre, con l’obiettivo di rendere ancora più ricco l’itinerario culturale dedicato ai buyers, si effettuerà una visita guidata della Basilica della SS. Trinità di Saccargia per poi spostarsi nelle coste del nord est per apprezzare non solo il paesaggio ma anche le strutture ricettive della zona.
Giornata del Pane, calano i consumi: supportare la filiera
CAGLIARI – Anche nelle tavole dei sardi c’è sempre meno pane. Come per il versante nazionale che vede il crollo dei consumi in Italia, al minimo storico, con appena 80 grammi a testa al giorno per l’addio a una pagnotta su 3 (-33%) in poco più di un decennio (analisi Coldiretti diffusa al Villaggio contadino di Roma). Cambiano consumi e prezzi, dunque, ma il tutto segue un’annata del grano che in Sardegna è stata di poche luci e tante ombre, dettate soprattutto da un calo della produzione per il 2023 di circa il 20%, secondo i dati Coldiretti Sardegna, che mostrano anche una media di 34 centesimi al chilo pagati ai cerealicoltori isolani. Prezzi ben al di sotto dei 40 centesimi al chilo individuati come soglia minima per non andare sotto i costi di produzione, contando anche i circa 30 quintali per ettaro come resa media nell’Isola.
GIORNATA DEL PANE. E proprio nella giornata dell’Alimentazione e del Pane il messaggio di Coldiretti Sardegna resta in scia rispetto al grido d’allarme lanciato quest’estate per una stagione cerealicola isolana in difficoltà. “Anche gli ultimi rilevamenti mostrano come stiamo affrontando una vera emergenza grano nell’isola e non solo – sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna – la marginalità dei nostri agricoltori è sempre più bassa e in tantissimi casi i guadagni restano al di sotto dei costi di produzione. Ecco perchè abbiamo lavorato alla creazione delle filiere isolane e al progetto ‘Solo Sardo’ che sostiene la giusta remunerazione ai cerealicoltori – concludono – considerata la forbice sempre più ampia tra il prezzo del pane e quello del grano, è necessario sostenere i produttori primari con ogni strumento a disposizione”.
COSTI. E proprio la differenza tra costi di pane e grano continua a preoccupare Coldiretti considerato che il prezzo aumenta di oltre 17 volte tenuto conto che il prezzo del pane al momento viaggia nel Paese tra i 3 e i 5 euro a seconda dell’area. In base all’elaborazione Coldiretti Sardegna sui dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico ad agosto emerge che normalmente a Cagliari per comprare una pagnotta da un chilo, in media, ci vogliono quasi 4 euro (da un minimo di 3,3 euro a 5 euro) mentre un anno fa il costo era di 3,74 euro, contro i 4,21 euro di Sassari (da un minimo di 4 euro a un massimo di 4,5 euro) dato rimasto invariato rispetto al 2022. Cifre che si uniscono a quelle di città come Bologna (5,15 euro per una pagnotta da un chilo), Milano (4,33) o Palermo (4,14) che viaggiano ad alti costi del pane e altre dove va meglio come Roma dove la stessa pagnotta costa in media 3,25 euro o Napoli dove si paga mediamente 2,26. Numeri che gravano sui cerealicoltori considerato che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito.
FOTOGRAFIA. Sempre sul fronte del pane a essere preferito, anche se il consumo è in costante calo, continua a essere il pane artigianale che rappresenta l’84% del mercato ma – sottolinea la Coldiretti – cambia la pezzatura più gettonata che scende del 50% nei dieci anni, da 1,5 chili ad un solo chilo. La spesa familiare in Italia per il solo pane ammonta a 6,7 miliardi all’anno, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. Il tutto legato a una situazione che vede il nostro Paese dipendere dalle importazioni straniere già per il 64% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci. Per questo Coldiretti rilancia la richiesta di introdurre anche per pagnotte e panini l’obbligo dell’indicazione in etichetta, se confezionato, o sul libro degli ingredienti, se non confezionato, dell’origine del grano impiegato, proprio come accade per la pasta. Oggi il pane non confezionato non ha etichetta, ma nel punto vendita deve essere presente il libro degli ingredienti, a disposizione dei clienti.