Porto Torres, Spanu: “Emergenza abitativa in città: azioni urgenti e decisive”

PORTO TORRES – “Sono oltre 140 le famiglie turritane che vivono senza una casa. Questo dato allarmante è emerso dall’ultima graduatoria redatta a seguito del recente bando per l’assegnazione di alloggi popolari. Tuttavia, né il Comune di Porto Torres né AREA dispongono attualmente di abitazioni da assegnare.

Da troppo tempo il problema della casa grava sulla nostra comunità, raggiungendo oggi livelli insostenibili. La crisi economica e la precarietà lavorativa non solo mettono a rischio chi una casa non ce l’ha, ma anche chi rischia di perderla a causa dell’incapacità di sostenere il mutuo. A questo si aggiunge la crescente difficoltà di trovare abitazioni in affitto: molti proprietari stanno convertendo le loro seconde case da affitti tradizionali a locazioni turistiche a breve termine, aggravando ulteriormente la carenza di immobili disponibili per periodi lunghi.

La casa è un diritto fondamentale e l’emergenza abitativa richiede risposte immediate e incisive. Proponiamo l’istituzione di un tavolo permanente sull’emergenza abitativa, un organo stabile e operativo per affrontare il problema in modo sistematico, individuare soluzioni concrete e monitorarne l’attuazione. Servono investimenti nell’edilizia sociale, partendo dall’identificazione e dal censimento degli edifici dismessi di proprietà statale o regionale presenti in città, da convertire in alloggi pubblici a canone agevolato destinati alle fasce più deboli della popolazione.

Bisogna inoltre incentivare fiscalmente i proprietari che scelgono l’affitto tradizionale rispetto a quello turistico e creare un fondo di garanzia per tutelare sia gli inquilini che i locatori, promuovendo così la stabilità abitativa. La collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni non profit e aziende del settore immobiliare è essenziale per ampliare l’offerta di abitazioni accessibili.

È tempo di dimostrare con i fatti che chi governa e chi siede all’opposizione è capace di affrontare questa emergenza con coraggio e determinazione. Non possiamo più permetterci di ignorare il problema o di rimandare soluzioni. Serve agire ora per restituire dignità e sicurezza a tutte le famiglie che lottano per un diritto fondamentale: avere un tetto sopra la testa”.

BASTIANINO SPANU
CAPO GRUPPO
PORTO TORRES AVANTI

Aeroporto ed eventi, “Alghero messa all’angolo: urge scatto di reni della politica”

ALGHERO – “La gestione dell’aeroporto di Alghero da parte di Sogeaal, sotto la direzione della Regione Sardegna a guida 5 Stelle, sinistra e centro-sinistra, sembra seguire un disegno politico preoccupante e ben definito: declassare lo scalo algherese, trasformandolo in un aeroporto stagionale a favore di Olbia e Cagliari. Le politiche regionali in corso, infatti, sembrano mirare a rafforzare gli scali galluresi e cagliaritani a discapito di Alghero, mettendo così a rischio la crescita e lo sviluppo del Nord Ovest dell’isola.

Il recente dato sul traffico passeggeri di novembre, con Olbia che segna un aumento del 33% dei voli mentre Alghero fatica a crescere, conferma la tendenza al progressivo isolamento dell’aeroporto algherese. La nostra città e il nostro territorio non possono permettersi di essere marginalizzati a favore di altre realtà.

I disagi causati dalla nuova continuità aerea, con orari inadeguati e voli insufficienti, hanno costretto molti cittadini, anche algheresi, a ricorrere all’aeroporto di Olbia per i loro spostamenti verso Roma e Milano. Un fatto inaccettabile, che penalizza i residenti e l’economia locale.

È urgente che tutte le forze politiche, economiche e sociali della Sardegna si uniscano per scongiurare il rischio di ridurre l’aeroporto di Alghero a una struttura stagionale. Difendere lo scalo significa tutelare non solo Alghero, ma un’intera parte dell’isola, la sua crescita e il suo sviluppo. È il momento di agire con determinazione e responsabilità per garantire un futuro solido e sostenibile per il nostro aeroporto e per il nostro territorio.

Inoltre, la perdita di Ryanair e il recente progetto del “Capodanno diffuso” sono ulteriori segnali di un trend penalizzante per Alghero. Nonostante la campagna mediatica a favore di questa iniziativa, che ha portato a una vera e propria “guerra tra poveri” senza generare un reale ritorno economico se non quello proveniente dalla stessa Sardegna, siamo di fronte a una gestione inefficace delle risorse regionali. Come dichiarato dal sindaco di Castelsardo, con il sostegno dell’assessore regionale e comunale al turismo, e delle cospicue risorse messe a disposizione dalla Regione, l’amministrazione del piccolo borgo ha affermato che “ognuno debba fare per sé”. Un segnale di una grave mancanza di coordinamento e di una visione limitata, che mette ulteriormente in evidenza la necessità di uno scatto di reni dalla politica algherese, ma non solo, a tutti i livelli per difendere e rilanciare questa parte fondamentale del Nord Sardegna”.

Christian Mulas, capogruppo Orizzonte Comune

“Da 5 Stelle e Sinistra disprezzo delle regole e dilettantismo: la Todde chieda scusa e lasci”

ROMA – “In Sardegna M5S e sinistra certificano il loro completo disprezzo delle regole, insieme al dilettantismo politico ed amministrativo. Dovrebbero chiedere scusa ai sardi per il pressappochismo con cui hanno approcciato la gestione della Regione sin dalla campagna elettorale. E invece di fare sciacallaggio sui treni, soprattutto dopo anni di zero iniziative da parte della sinistra, chiedano a Todde di fare un passo indietro, dicendo prima la verità su quei conti elettorali. La Sardegna merita di più”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

“I 5 Stelle abbiano la decenza di non parlare di soldi altrui, visti i problemi con i contratti di Grillo e la mancata rendicontazione delle spese elettorali. Sono dilettanti da 4 soldi, la Sardegna torni subito al voto”. Così il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione Antimafia a Palazzo Madama e responsabile dipartimento Antimafia del partito.

“Il presidente regionale Todde ha commesso errori imperdonabili per i quali le scuse non bastano. Un passo indietro è a dir poco necessario perché lo prevede la legge. Ma non lo fa: è evidente che le sta a cuore solo la sua poltrona e non il bene dell’isola”. Così il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia.

“Decadenza Todde, dai 5 Stelle difesa assurda”

ROMA – “Il Movimento 5 Stelle in Sardegna, per fare quadrato intorno alla sua Presidente Alessandra Todde, replica alle iniziative della Lega che questi ultimi non possono certo puntare il dito o chiedere le dimissioni perché in passato avrebbero in qualche modo sottratto 49 milioni. Che difesa è? Siccome in passato dei dirigenti della lega hanno sbagliato, ora i 5 stelle possono fare di peggio? Siamo a questo punto. Intanto hanno già annunciato che prima di 90 giorni non potranno pronunciarsi. Scherzi? Non solo non hanno ancora chiesto scusa per l’orrore procedurale compiuto ma replicano pure con aggressività. Guai a chi li tocca”

Salvatore Deidda Sasso, deputato Fratelli d’Italia

Ambiente, “Amministrazione Cacciotto in ritardo sulla posidonia, perde 55mila euro”

ALGHERO – “La Regione Sardegna in data 24 ottobre 2024 ha pubblicato sul BURAS l’avviso relativo alla concessione dei contributi ai Comuni per “attività di gestione della posidonia depositata sui litorali”, con scadenza della domanda prevista entro le ore 24 dell’8.11.2024”, cosi il segretario cittadino del Partito Sardo d’Azione Giuliano Tavera che interviene su uno dei temi più discussi e delicati della Riviera del Corallo che però, in questa occasione, nostro malgrado, vede, come riportato nella nota dei 4 Mori catalani, un errore che costa alcune decine di migliaia di euro.

“Poiché il comune di Alghero ha presentato la relativa domanda oltre il termine previsto, lo stesso non è rientrato nella graduatoria per l’assegnazione dei contributi . In data 23.12.2024, con deliberazione n. 52/37, la RAS, poiché, al termine della ripartizione dei fondi tra le amministrazioni comunali che avevano presentato la domanda entro i termini previsti sono risultate economie pari a € 277.989,03, ha proceduto all’esame ed al recupero delle domande tardive”.

“Per il Comune di Alghero, a fronte di una richiesta complessiva di contributi pari a € 332.421,50, la Regione ha valutato la richiesta ammissibile per l’intero importo richiesto, concedendo al comune la somma residua di 277.989,03. Se non fossero avanzati fondi, il Comune di Alghero non avrebbe avuto alcun finanziamento dalla RAS e la presentazione tardiva della domanda ha, comunque, causato una perdita di € 54.432,47”.

“Questa vicenda si è conclusa con un mancato introito di € 54.432,47 soltanto perché sono avanzate le economie dall’assegnazione dei contributi regionali. Ci auguriamo che non si ripetano più tali errori poiché vicende del genere potrebbero causare danni economici per il nostro Comune peggiori di quanto avvenuto in questa occasione”.

Decadenza Todde, Maninchedda “mette a nudo” il Consiglio Regionale e non solo

CAGLIARI – “Mi pare che tra i consiglieri regionali più del diritto poté il tifo (interessato).
Nessuno prende atto dell’ordinanza del Collegio di Garanzia Elettorale sulla decadenza della Presidente Todde; tutti si pronunciano, maggioranza e opposizione (fa più la paura della verità!) per dichiararla ultra legem, come ha fatto anche ieri il presidente del Consiglio regionale Comandini.
Grazie a Dio i giudici, sebbene risentano – e non poco – dell’opinione pubblica, debbono condursi secondo le leggi anche verso chi pretende di non essere soggetto a esse, in ragione della carica rivestita (questa è la pretesa abnorme, elitaria, sfacciata e insopportabile dei legali della Todde).
Si chiama sovranità della legge ed è un caposaldo dello Stato di Diritto. L’État c’est moi = Lo Stato sono io diceva (forse) Luigi XIV di Francia, facendo di se stesso la legge; dopo la Rivoluzione inglese, dopo Hume e Locke, dopo la parte liberale della Rivoluzione Francese, anche il re è soggetto alla legge. Anche la Todde e Comandini sono soggetti alla legge. Cominciamo a fissare questo sano principio.

Mi costituirò contro di voi Io, ormai, vivo abbastanza isolato, non perché mi piaccia, ma perché ho capito che la parte peggiore di me viene domata dal silenzio. Tuttavia, non vorrei che si pensasse che mi sono rincoglionito.
Mi dispiacerebbe assai.
Mi ha fatto specie il coretto negazionista dei consiglieri regionali, orientato, a cuncordu, a negare la decadenza della Presidente, già dichiarata, e del Consiglio regionale (da dichiararsi). Non che non capisca il dramma di chi ha un ruolo in società perché ha un ruolo politico e non per il contrario, però questa non è una partita di opinioni dove ha ragione chi ha più consenso.
Questa è una partita di regole, violate o rispettate, e un giudice si è già pronunciato nel dire che le regole sono state violate.
Ora la legge mette in capo al Consiglio regionale ulteriori adempimenti e ho la netta sensazione che il Consiglio non voglia adempiere.
Perfetto.
Vorrei dire ai consiglieri regionali che qualora la loro decisione fosse ai miei occhi difforme dal dettato della legge, io mi costituirò in giudizio contro di loro. Ho già chiesto a tre avvocati la disponibilità a costituire un collegio difensivo della tesi della decadenza della presidente e del Consiglio dinanzi alla Curia competente.
La legge me lo consente in quanto elettore e io difenderò la tesi della decadenza, perché sono sicuro della violazione delle norme da parte della Presidente Todde e perché ho un giudizio di ignobiltà civica di questo Consiglio regionale che, con un’intesa tra maggioranza e opposizione, ha votato due mini finanziarie con le quali ha distribuito 22 milioni di euro a amici e conoscenti, coprendo un peculato di fatto con l’azione più alta che un Consiglio possa esercitare, quella legislativa.
Insomma, i consiglieri regionali non pensino di giocare a football in uno stadio chiuso e senza arbitri.
Loro assumano le decisioni che ritengano più opportune; io, da elettore, valuterò e, nel caso, agirò in giudizio contro di loro. Non appena gli avvocati mi daranno conferma definitiva della loro disponibilità, aprirò un conto corrente dedicato per i versamenti di coloro che vorranno sostenere la causa.

La favola Coinu Mi sono addormentato felice dopo aver letto sull’Unione Sarda la favola Coinu. Mi è piaciuta. Ben argomentata, suggestiva, consolatoria, arguta.
Resto, però, della mia idea.
Il presidente della Regione Sardegna viene eletto contestualmente al Consiglio regionale, nella stessa tornata elettorale, con la stessa scheda, ne determina la composizione, perché sul voto a lui si calcola il premio di maggioranza, ha lo stesso trattamento economico e gli stessi diritti/doveri degli altri consiglieri regionali (ha diritto di voto, di iniziativa legislativa e di sindacato…) ecc. ecc. Insomma, è un consigliere regionale a tutti gli effetti.
Si argomenta che la 515/1993 è una vecchia legge che non ha contemplato il caso della decadenza del consigliere che determina la decadenza di tutti i consiglieri.
Che strano che la stessa logica non venga applicata alla norma elettorale sarda che determina sul voto al presidente il premio di maggioranza.
Intendo dire che chi si oppone al riverbero su tutti delle azioni di uno, fino a ipotizzarne la incostituzionalità (vorrei ricordare che i non pochi che, durante i processi per i Fondi dei gruppi, si affidarono alla tesi difensiva fondata sulla pretesa incostituzionalità dell’azione penale contro il Consiglio, la presero in testa in malo modo), dovrebbe contestarlo anche quando queste azioni determinano i vantaggi per tutti. Invece no; si pretende che il simul stabunt simul cadent, che lega in Sardegna il destino del Presidente a quello dei consiglieri, valga solo per il consistere e non per il cadere. Ci sarà da divertirsi in giudizio.
Come pure si argomenta che la 515/93 sia una legge ‘antica’ (argomento del sen. Meloni che, se esibita in sede di esame universitario, temo avrebbe avuto esiti infausti) che non tiene conto del mutato quadro delle leggi elettorali regionali.
Benissimo.
Prendiamo allora una legge più recente, per esempio la Severino L. 190/2012, e il Decreto legislativo 235/2012 che dà attuazione alla disposizione di cui all’art.1, comma 63 della legge. Sono le norme sulla decadenza degli amministratori colpiti da condanne in primo grado che, anche in Sardegna, hanno già trovato applicazione. Ebbene, la norma non si preoccupa di differenziare i casi di decadenza se il decaduto è consigliere o sindaco o presidente di Regione, ed è ovvio che sia così. Se a decadere è il sindaco, decade anche il Consiglio comunale e mi pare sia già accaduto.
Dunque, ci si sbracci pure, ma sempre con un po’ di logica e, se possibile, con un residuo di dignità.

Il brufolino si è infettato Nel frattempo, i media hanno cominciato a scandagliare i documenti presentati dalla Todde e oggetto della censura del Collegio di Garanzia, nonché quelli presentati dai consiglieri regionali.
Io suggerirei a tutti di tacere e di non aggiungere balla a balle.
Per esempio. L’ex Presidente Solinas ha contestato alla Todde di aver usato non una, ma due sedi, di cui solo una presente nel rendiconto, non della Todde, sebbene sia stata usata dalla Todde, ma del Comitato pro Todde. Solinas ha ricordato che la Todde avrebbe così violato un’altra norma di trasparenza e, per tutta risposta, la Todde ha diffuso una nota nella quale si dice che la seconda sede è stata usata solo per due giorni.
Sicuri?
Sicuri che se un ispettore di PG andasse dai vicini, dal proprietario dell’immobile, dai fornitori dei servizi durante la campagna elettorale, troverebbe conferma di un uso limitato a quarantotto ore? Io ci andrei cauto.
Come pure andrei cauto, fossi un consigliere regionale, a sbandierare di aver speso solo 500 euro dopo aver tappezzato il collegio elettorale con i manifesti del proprio faccione. Solo di affissioni, il buon ispettore di PG troverebbe più di qualche migliaio di euro di spesa.
Nel merito del rendiconto Todde, L’Unione sta finalmente facendo la sua parte e ne sta mostrando le imbarazzanti contraddizioni che convergono tutte a dare ragione al Collegio: il rendiconto presentato non è quello delle spese della Todde, per cui la Todde non ha presentato e non è in grado di presentare, oggi per allora, il rendiconto delle spese elettorali che pure ci sono state, motivo della decadenza. Il brufolino di Ballero è infettato”.

Paolo Maninchedda da Sardegna e Libertà

Aeroporto Alghero e CT, “Massima attenzione dalla Regione, ma per altri territori meno difficoltà”

ALGHERO – Migliore servizio di continuità territoriale e aumento dei passeggeri del 6,96% rispetto all’anno precedente: l’impegno della Regione per l’aeroporto di Alghero è massimo. “Leggere i dati mensili del traffico aereo è assai riduttivo della realtà che negli ultimi anni ha interessato il Riviera del Corallo”. Lo dichiara l’assessora dei Trasporti Barbara Manca replicando alle dichiarazioni del suo predecessore Antonio Moro in merito ai dati di traffico del mese di novembre riguardante i tre aeroporti sardi che vede Cagliari e Olbia in crescita, rispettivamente, del 9% e del 33%, e Alghero del 2,6%.

Anche perché a dicembre l’aumento per Alghero, dato appena comunicato, è del 5%, quasi il doppio rispetto a novembre. “Innanzitutto va detto che l’Aeroporto di Alghero non versa in una crisi irreversibile come sostenuto ingenerosamente da molti – spiega Manca -. Sicuramente la crescita degli altri due scali è sensibilmente superiore, a testimonianza di un territorio che ad oggi viene ritenuto più attrattivo da parte delle compagnie. Questo è stato evidenziato nell’ultimo bando di continuità territoriale, in cui le rotte di Cagliari e Olbia sono state assegnate senza criticità, anzi con un forte ribasso della base d’asta, mentre per quelle di Alghero è stato necessario bandire una seconda gara investendo molte più risorse”.

“Ed è proprio grazie a questo secondo bando che i collegamenti sono stati messi in sicurezza – prosegue l’assessora -. Per questo parlare di “scarsa attenzione” della Regione risulta decisamente fuori luogo. Il nostro assessorato ha messo in campo tutte le azioni necessarie per assicurare la continuità territoriale e garantire servizi efficienti su Alghero. Abbiamo tenuto conto dei tempi ottimali utili a permetterci di bandire una seconda gara con procedura ordinaria e non di urgenza, avendo così la possibilità di investire le risorse necessarie a rendere attrattivo per i vettori lo scalo algherese. L’attenzione della Regione è proseguita nelle settimane immediatamente successive all’assegnazione delle rotte, con l’aggiornamento del decreto ministeriale e il conseguente aumento delle frequenze giornaliere e il miglioramento degli orari dei voli. Un intervento, quest’ultimo, che si è reso necessario poiché il Decreto Ministeriale 2021 concordato dalla Giunta precedente non aveva messo in sicurezza il primo volo da Alghero per Milano”.

Con il secondo bando assegnato e l’accordo trovato con Ita Airways a dicembre infatti il servizio di continuità territoriale da Alghero dal 20 dicembre prevede tre coppie di voli al giorno con Milano Linate e quattro coppie di voli con Roma Fiumicono.

Per quanto riguarda il primo volo per Milano Linate si è passati dalla partenza alle 8 e 55 prevista inzialmente all’attuale previsto alle 7,00, con un anticipo di quasi due ore.

“C’è poi da fare una considerazione sui dati di novembre, primo mese di esercizio della nuova continuità e quindi soggetto a piccole criticità da migliorare – precisa Manca – . A dicembre infatti si registra su Alghero una crescita importante con un +5% rispetto allo stesso mese del 2023. Il dato annuale, inoltre, rivela una crescita dello stesso aeroporto tra il 2023 e il 2024 di +6,96%, un dato in linea con quello di Cagliari che registra +6,36% (Olbia invece vola con un +18,2%). Possiamo prevedere che questo trend resti costante nei prossimi mesi, soprattutto grazie all’aumento delle frequenze giornaliere e al miglioramento degli orari dei voli in continuità territoriale”.

“A questo vanno aggiunti un piano di interventi da 4,75 milioni per potenziare la sicurezza e l’efficienza dello scalo e il progetto di collegamento ferroviario portato avanti in questi mesi – conclude l’esponente della Giunta Todde -. Non sono pochi gli elementi che denotano tutto fuorché una scarsa attenzione da parte della nostra Giunta nei confronti dell’aeroporto di Fertilia”.

Indennità comandante Polizia Locale, “Sinistra e Bruno ancora una volta incoerenti”

ALGHERO – “Con delibera di giunta n. 385 del 31 dicembre 2024, l’amministrazione Cacciotto ha approvato l’attribuzione di un’indennità “ad personam” di 30.000 euro annui per il nuovo comandante della Polizia Locale. Una decisione che segna l’ennesima dimostrazione di incoerenza politica da parte della sinistra cittadina”, così Fratelli d’Italia che difende, ancora una volta, l’operato della precedente giunta di Centrodestra a guida del sindaco Conoci. In questo caso il partito della Meloni si sofferma sulla questione del pagamento del comandante dei Vigili Urbani che, al netto della dichiarata volontà di cambiare, eppure molto e in meglio il servizio, secondo Fdi otterrà la stessa indennità (criticata dalla sinistra) che venne assegnata al precedente comandante.

“Non più tardi di due anni fa, Mario Bruno e i suoi alleati – Cacciotto incluso – avevano criticato aspramente la Giunta Conoci e il centrodestra per aver adottato la stessa misura nei confronti dell’allora comandante Bertocchi. Bruno definiva questa scelta “un insulto alla trasparenza e alla buona gestione delle risorse pubbliche”. Oggi quella stessa indennità è stata confermata senza battere ciglio, dimostrando che le argomentazioni declamate allora dalla sinistra erano solo propaganda ipocrita”.

“Questa vicenda non è solo simbolo di incoerenza, ma la dimostrazione che, durante i cinque anni di amministrazione di centrodestra, la sinistra si è limitata a critiche sterili e strumentali, lontane dai veri bisogni degli algheresi”

“Saremmo curiosi di sentire oggi l’opinione dell’ex sindaco Bruno, ma anche di sentire il sindaco spiegare questa palese contraddizione. Se quelle indennità erano inaccettabili ieri, perché oggi sono perfettamente legittime? Oppure, dobbiamo forse pensare che le loro critiche del passato non fossero altro che un mero esercizio di propaganda politica? La coerenza non è un optional, ma un dovere verso la comunità. E su questo, noi non facciamo sconti”

Punto Nascita chiuso, “Alghero faccia sentire la sua voce, basta subire”

ALGHERO – “L’Asl di Sassari il 13 novembre 2023 comunicava la chiusura temporanea del Punto Nascita al secondo piano dell’ala nord dell’Ospedale Civile di Alghero. Motivava tale chiusura per improrogabili lavori straordinari di adeguamento di opere edili ed impiantistiche, quali quelle dei gas medicali, impianti elettrici, di ventilazione, di condizionamento, e antincendio, oltre al rifacimento della pavimentazione. Dalla stessa data ha anche rimodulato l’attività ambulatoriale e le consulenze specialistiche pediatriche, garantendole solo dalle ore 8 alle 20, motivando tale decisione legata alla carenza di Pediatri. I lavori straordinari si sono conclusi nel maggio 2024.

Seppure tali decisioni sono frutto di una gestione maldestra che negli anni hanno visto affossare la Sanità del territorio della Asl di Sassari, siamo in attesa che la nuova Giunta regionale insediatasi nel febbraio 2024, assuma concrete decisioni per una netta inversione di marcia in particolare nel settore Sanità.

Infatti, per tale importante settore che coinvolge tutti i cittadini sardi, sembrerebbe che nulla sia cambiato, anzi per diversi servizi sanitari la situazione si è ulteriormente aggravata.

I comitati esprimono “profonda preoccupazione e crescente malcontento” per una chiusura che, seppur definita temporanea, perdura da oltre un anno, costringendo le famiglie a sacrifici enormi.

Chiediamo per l’ennesima volta, la riapertura del Punto Nascita di Alghero e la riattivazione del servizio di Pediatria ospedaliera nell’arco delle 24 ore. Se la risposta tarderà ancora, i comitati preannunciano nuove manifestazioni di protesta, al fine di combattere logiche che non corrispondono ai bisogni dei cittadini, e per impedire l’impossibilità di “nascere ad Alghero”.

Chiamiamo a raccolta la città, il territorio, le forze sociali e politiche, e le organizzazioni sindacali per chiedere con determinazione la riattivazione di questi importanti servizi”.

Comitato spontaneo a difesa della salute
Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa
Comitato nuovo Ospedale
Comitato uniti contro la chiusura dell’Ospedale Marino

Eventi e Aeroporto, Alghero penalizzata

ALGHERO – Non bastano certo i capodanni e nemmeno qualche spot sulle tv nazionali per rilanciare l’attrattività di questo territorio. Come noto, occorrono, da tempo, politiche e progetti, anche di grande portata, per creare un sistema di format artistici, promozione e servizi che, ad oggi, non pare sia sufficiente per resistere alle nuove “proposte concorrenziali”.

Basti pensare ai soliti trasporti locali che vedono ancora trionfare “la gomma” quando, come ripetuto più volte, manchino i parcheggi sufficienti per sostenere un turismo basato in maniera preponderante sugli autonoleggi. Senza considerare l’agognata, quasi utopica, possibilità di creare un programma di appuntamenti ogni weekend dell’anno con magari mesi dedicati a particolari tematiche (ambiente, enogastronomia, musica, arte, teatro, etc) per culminare col cartellone estivo che necessita di essere definito e promosso mesi se non un anno prima.

Alghero era capofila degli eventi, musicali e non solo. Adesso, oltre al “capodanno diffuso”, scelta che oggettivamente va a incrinare la posizione di vantaggio costruitasi in 30 anni di concerti ed eventi di fine anno, c’è la crescita, sostenuta, di altre località che vogliono reiterare il “modello Alghero”, che ha visto il comune catalano primeggiare per quasi 3 decadi. E questo a favore di altri centri anche in periodi dell’anno in cui, e qui ritorna il nodo centrale, ci sono pochissimi collegamenti aerei. Tutto questo, più altre lacune legate sia al “sistema territorio” che allo stesso scalo, fanno si che, come commenta l’ex-assessore ai trasporti regionale, Antonio Moro, Alghero paghi in maniera pesante la “brillante” creazione degli “aeroporti del Nord Sardegna”.

!”I dati del traffico passeggeri degli aeroporti sardi, nell’ultima statistica ufficiale disponibile (Assaeroporti) e riferita al novembre 2024, confermano le penalizzanti politiche regionali in danno dell’aeroporto Alghero, a vantaggio dello scalo di Olbia. Novembre è, infatti, il primo mese di riferimento del bando della continuità territoriale aerea della Giunta Todde (identico a quelli precedenti ma con meno risorse e con durata inferiore ad un anno) e segna, per l’aeroporto di Alghero una riduzione dei movimenti (decolli e atterraggi) dell’1,1% (in totale sono stati 520) a cui corrisponde una crescita passeggeri del 2,6% (62.863) rispetto all’analogo periodo 2023, inferiore non soltanto alla media italiana (+ 10.6%) ma molto più bassa rispetto a quella registrata a Olbia e Cagliari”, cosi il presidente del Psd’Az Antonio Moro.

“Lo scalo gallurese nel novembre 2024 ha avuto un incremento di passeggeri del 33% (92.986 tra arrivi e partenze) e ha registrato il 29,4% in più di movimenti (987 in totale). A Cagliari i passeggeri sono cresciuti del 9% (280.970, in linea dunque con le percentuali italiane) e i movimenti del 5.6% (2.243). Per comprendere ancora meglio il divario crescente tra gli scali del Nord dell’Isola è sufficiente considerare che tra gli aeroporti italiani, il traffico passeggeri cresce meno rispetto ad Alghero soltanto negli scali ormai saturi di Bergamo e Ciampino e in quello non certo strategico di Forlì. Mentre la crescita che si è riscontrata ad Olbia (+33%) è la settima tra quelle registrate nei 41 aeroporti italiani”.

“I numeri, confermano dunque la scarsa attenzione della Regione alle esigenze di Alghero, dimostrata dalla disincentivante gestione dei servizi del trasporto aereo della continuità territoriale del governo Todde, nonché l’inerzia nel procedere con la pubblicazione del bando per gli aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuove rotte stabili (legge approvata e finanziata con 30 milioni di euro dalla Giunta Solinas) e certificano ancora una volta come la gestione unica e privatizzata degli aeroporti di Alghero e Olbia, minacci il futuro dello scalo del Nord Ovest ad esclusivo vantaggio di quello gallurese”.