“Secal fondamentale, rilancio e’ priorità”

ALGHERO – “L’amministrazione intende dare un forte impulso alla valorizzazione della Secal, una società che rappresenta il 40% delle entrate.
Il rilancio di questa realtà è quindi una priorità per l’Amministrazione. L’ordine del giorno presentato da una parte dell’opposizione, con l’eccezione del Consigliere Pais, ha permesso di illustrare le azioni intraprese in pochi mesi, a partire dalla delega al progetto entrate affidata dal Sindaco all’assessore Daga e ci ha consentito di mettere in fila tutte le azioni che in pochi mesi l’Amministrazione Comunale ha messo in campo. Non solo. Fin dall’insediamento della Giunta sono state portate avanti piccole ma significative azioni volte proprio alla valorizzazione della Secal, come ad esempio la sistemazione degli spazi di Sant’Anna, che garantiscono un’accoglienza più decorosa ai nostri concittadini, l’aver dato corso ai concorsi già avviati e che, a oggi, consentono di avere un organico di quindici unità e la dotazione di un nuovo software gestionale. Quello che ci pare evidente, e che ci fa intravedere un prossimo futuro positivo e proficuo, è l’inaugurazione di una nuova stagione di collaborazione e scambio tra uffici comunali e Secal, un vero e proprio cambio di passo.
Il nostro obiettivo rimane quello di dare alla concessionaria tutti gli strumenti affinché l’accertamento e la riscossione dei tributi avvenga in maniera efficace, a beneficio di tutti, con conseguente miglioramento di un servizio pubblico basilare.
In riferimento al trasferimento della Secal in via Michelangelo, rimane la volontà dell’Amministrazione di proseguire con la ristrutturazione dei locali, valutati come destinazione idonea, in un’ottica di razionalizzazione complessiva degli uffici comunali. Proseguire quindi l’opera di razionalizzazione posta in essere dall’Amministrazione fin dai primi giorni del suo insediamento che nasce con l’istituzione del progetto Entrate ottenuto nella delega istituita appositamente”.

AVS
Città Viva
Futuro Comune
Movimento 5 Stelle
Noi Riformiamo Alghero
Partito Democratico
Orizzonte Comune

Autonomia Differenziata, bocciato il referendum: vittoria per Meloni e Salvini

ROMA – La Consulta boccia il referendum abrogativo sull’Autonomia differenziata delle Regioni ma promuove quelli sul lavoro e quello sulla cittadinanza per gli extracomunitari, cosi l’Agenzia Ansa.

La sentenza più attesa, l’inammissibilità del quesito sulla cosiddetta ‘legge Calderoli’, fa tirare un respiro di sollievo al governo, che intanto si prepara a rimettere le mani sulla riforma. Esulta in particolare la Lega, che vince una battaglia simbolo del Carroccio, osteggiata da quasi tutti i partiti all’opposizione e da varie associazioni, i quali – sostenendo il referendum – chiedevano di eliminare interamente la norma approvata a giugno dal Parlamento, che definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.

A pronunciarsi sono stati undici giudici anziché quindici, a causa del mancato accordo in Parlamento sulla nomina dei quattro membri di nomina politica: “L’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari – hanno rilevato -. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”.
Per questo “il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata”: ciò “non può essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale”, spiega la Corte, che si era già espressa il mese scorso in merito alla stessa legge, sottolineando – ai fini di compatibilità costituzionali – la necessità di correzioni su sette profili della stessa legge: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi.
Prima dello stop definitivo arrivato in queste ore, il percorso del quesito promosso dalle opposizioni aveva avuto un primo ok a metà dicembre, quando la Cassazione – già chiamata a pronunciarsi – aveva ritenuto regolare la richiesta del referendum (respingendo però i quesiti di abrogazione parziale).

Ma la legge Calderoli aveva spaccato i governatori fin dalla sua promulgazione sei mesi fa, tanto che quattro Regioni guidate dal centrosinistra avevano sollevato le questioni di legittimità di fronte alla Corte. Lo scorso dicembre la Consulta, nelle motivazioni della sentenza 192, ha quindi specificato che ci sono alcune materie – dall’energia ai trasporti, passando per la scuola – che non vanno trasferite alla competenza dei territori.
Per questo l’Autonomia differenziata subirà comunque una decisa revisione in Parlamento, così come suggerito dalla stessa Corte.

“Stiamo già lavorando a una legge”, aveva assicurato la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno. Ma il timore – trasversale tra gli alleati – è che con una ulteriore riformulazione dei Livelli essenziali delle prestazioni si riaprano anche i distinguo e i dubbi all’interno della stessa maggioranza (e tra i governatori). Anche per questo c’è chi pronostica tempi lunghi perché una riforma veda la luce.

Ma intanto il presidente del Veneto Luca Zaia plaude al pronunciamento dei giudici che – sostiene – “contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”. E il numero uno della Lombardia, Attilio Fontana, aggiunge soddisfatto: “Il tentativo portato avanti dai comitati referendari e dai partiti di sinistra di contrapporre il Nord al Sud è stato smontato dalla Corte”.

Gli stessi giudici hanno invece dichiarato ammissibili gli altri cinque referendum abrogativi che riguardano quello proposto da +Europa sulla cittadinanza per gli extracomunitari e quelli promossi dalla Cgil su Jobs Act, indennità di licenziamento nelle piccole imprese, contratti di lavoro a termine e responsabilità solidale del committente negli appalti.

“Il riconoscimento della cittadinanza, nel rispetto dei valori della Costituzione, non viziato da tempi di permanenza nel nostro Paese inutilmente lunghi e da meccanismi penalizzanti, renderebbe più facilmente partecipi gli immigrati di una sfida sul futuro dell’Italia che è di tutti”, sostiene il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.

Alghero, emergenza sanità, Fadda: “Che fine ha fatto Valdo Di Nolfo?”

ALGHERO – “Durante il Consiglio comunale di oggi 20 gennaio 2024, ho ricordato ai colleghi ed al Sindaco Cacciotto che nell’ottobre scorso, in un precedente Consiglio comunale, sono intervenuto, per l’ennesima volta, sui tanti problemi che affliggono la Sanità algherese, segnatamente ai suoi due Ospedali a mezzo servizio e con alcuni Reparti chiusi.
In quel Consiglio si era votato all’unanimità un ordine del giorno per chiedere il potenziamento dei Servizi sanitari di Alghero e, soprattutto, è stata espressa la necessità di recarsi a Cagliari per sollecitare la presidente Todde e l’assessore alla Sanità Bartolazzi di intervenire per “sanare” i tanti disservizi.
Nel frattempo, l’apposita Commissione del Consiglio Regionale della Sardegna ha avviato l’esame del disegno di legge nr. 40 che recita:” disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale.”
Nel suo intervento in Consiglio, l’assessore Bartolazzi, dopo undici mesi, comunica che il testo della Giunta nasce da coinvolgimento dei territori, dei Comitati e dei Sindacati e sentenzia che: “ho riscontrato nella Sanità Sarda molta disorganizzazione nella erogazione dei servizi …abbiamo toccato il fondo ed ora non si può che migliorare.”
L’Assessore, dopo undici mesi ci propina delle ovvietà che conosciamo da anni. Undici mesi di interventi a tampone, distribuendo risorse che non hanno sortito alcun effetto positivo,
Quando ci dice che abbiamo roccato il fondo e quindi non si può che migliorare, significa che vaga nel buio più assoluto.
Ho chiesto quindi una apposita convocazione di tutti i capigruppo del nostro Consiglio comunale, con tempistiche certe e veloci.
Lungi da me l’intenzione di far polemiche ma ho ricordato che l’On. Di Nolfo, unico algherese in Consiglio Regionale ed esponente della Maggioranza, non ha ancora fatto sentire la sua voce che, vista la posizione che occupa, sarebbe importante, così come diceva nel suo profilo Facebook il 15 novembre 2023:” la chiusura del punto nascita di Alghero grida vendetta…nel silenzio complice di chi amministra la Città e dell’unico Consigliere Regionale del Territorio…basta distruggere il diritto alla salute.”.
La storia si ripete a parti invertite, oggi a tacere è Valdo di Nolfo, ma non dispero, che batta finalmente un colpo per far capire da che parte si colloca, ovvero con la maggioranza in Regione che sta per approvare una riforma che ucciderà la nostra Sanità, oppure dalla parte del territorio che lo ha eletto”

Massimiliano Fadda, consigliere comunale Prima Alghero

Centrodestra: “Sicurezza e decoro sono una priorità che non può essere trascurata”

ALGHERO – “La sicurezza e il decoro della nostra città sono una priorità che non può essere trascurata. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento del vandalismo negli spazi pubblici cittadini: la città si è riempita di graffiti d’odio che deturpano edifici pubblici e privati. Frasi oscene hanno imbrattato i muri della nostra città. Ciò rappresenta un atto di vandalismo nei confronti della proprietà oltre che un attacco ai valori di rispetto e convivenza civile che contraddistinguono la nostra comunità”. Con queste parole i rappresentanti del centrodestra algherese hanno presentato un ordine del giorno, primo firmatario Alessandro Cocco, per intensificare le misure contro il vandalismo nella città di Alghero.

L’ordine del giorno, depositato presso il Consiglio comunale, richiama l’importanza di combattere i graffiti contenenti messaggi d’odio, discriminatori o offensivi, che violano i principi fondamentali della nostra Costituzione, ispirata alla libertà, all’uguaglianza e al rispetto reciproco. “Non possiamo permettere che Alghero si presenti ostaggio di vandali ed estremisti che minano la serenità e l’immagine della nostra città”, hanno aggiunto i capigruppo firmatari Fadda, Pais, Salvatore e Tedde.

“Chiediamo all’Amministrazione di collaborare per mettere in atto un piano di cura del decoro: insieme alla cura necessaria per le strade, i marciapiedi e il verde cittadino, occorre prevedere anche la rimozione dei graffiti offensivi da tutti gli edifici pubblici e una attiva collaborazione con i proprietari privati per restituire a tutti i quartieri adeguato decoro. Accanto a questo occorrerà avviare, in accordo con le scuole e le altre istituzioni, delle campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani, per promuovere rispetto e la tolleranza. Occorrerà anche proseguire nel progetto avviato dal centrodestra per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei punti più vulnerabili. Infine promuovere, in collaborazione con le associazioni locali, una valorizzare dell’arte urbana come strumento positivo di espressione e riqualificazione.

“Ci aspettiamo che questa proposta venga accolta con senso di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale e speriamo di poterla discutere in aula il prima possibile, vista anche la vicinanza alla Giornate della Memoria e al Giorno del Ricordo. Agire tempestivamente contro il vandalismo non è solo una questione di decoro, ma anche di sicurezza e di tutela dei valori che uniscono la nostra comunità”, sollonineano dal centrodestra.

Cocco Alessandro (Fratelli d’Italia)
Tedde Marco (Forza Italia)
Salvatore Raffaele (UdC – Patto per Alghero)
Pais Michele (Lega)
Fadda Massimiliano (Prima Alghero)

“Decadenza Todde, 5 Stelle nervosi: Conte non getti fango, ma aiuti la presidente”

ALGHERO – “Emerge nervosismo e insofferenza avverso l’applicazione delle vigenti norme in materia elettorale. Ma anche una sorta di frustrazione, derivante dalla consapevolezza che anche i seguaci del M5S sono obbligati a rispettare la legge e dalle potenziali conseguenze della pronuncia di decadenza. È bene che pacatamente facciano valere le loro ragioni, se ne hanno, davanti al Tribunale di Cagliari. E smettano di “schizzare fango” sul Collegio di garanzia. A margine: tutto ciò che è accaduto e sta accadendo al M5S ha origine nella scarsa adeguatezza della sua classe dirigente. Anche per l’Avv. Conte vige un principio: se è convinto della bontà delle sue tesi sostenga professionalmente la Todde nell’impugnazione della decadenza davanti al Tribunale di Cagliari e accantoni contumelie e minacce”

Marco Tedde (Forza Italia)

“Licheri la smetta di offendere e si occupi dei gravi errori con decadenza della Todde”

ALGHERO – “Sarebbe stato più utile alla Presidente Todde se il Sen. Licheri avesse continuato a serbare un rigoroso silenzio sugli inadempimenti suoi e della Todde rispetto alle regole della campagna elettorale. Regole valide per tutti i cittadini italiani, anche per i seguaci del M5S. Oggi il Sen. Licheri offre una improbabile narrazione nella quale lui e la Todde avrebbero adempiuto scrupolosamente ai doveri imposti dalla vigente normativa. Aggiungendo che comunque la normativa non è applicabile alle elezioni sarde. Tanto rumore per nulla, dice richiamando la commedia di William Shakespeare. E giù accuse di “indecenza”, di “arlecchini senza pudore” e “sciacalli” nei confronti di chi osa commentare un provvedimento di decadenza pronunciato dal Collegio di garanzia elettorale costituito presso la Corte d’Appello. Licheri ha perso una buona occasione per tacere. Sappiamo che il Sen. Licheri ha dato una grossa mano alla Presidente Todde a violare tutte le regole della campagna elettorale. Ma ora abbandoni gli insulti gratuiti e la sostenga nel difficile compito di scardinare un provvedimento che è stato indubitabilmente assunto a seguito di errori e omissioni plateali. Rispetti gli avversari, ma anche il Collegio di garanzia e faccia valere le sue ragioni, giuridiche questa volta, davanti al Tribunale di Cagliari”.

Marco Tedde, consigliere comunale e dirigente di Forza Italia

“Commissione Garanzia non è applicabile alla Sardegna: Alessandra leonessa contro sciacalli”

ALGHERO – “Alessandra Todde ha fatto tutto quello che doveva fare. Il Comitato elettorale ha adempiuto con rigore alle prescrizioni di legge, la normativa richiamata dalla Commissione di garanzia non è applicabile alle elezioni sarde, e la stessa decadenza di cui si parla è tassativamente prevista per due ipotesi che la Commissione stessa ha escluso.
Insomma tanto rumore per nulla con la vecchia destra che non ha perso l’occasione per mostrare la sua faccia più congeniale: quella dell’indecenza .
Immaginare che i recordman della storia sarda per numero di indagini, perquisizioni e sequestri collezionati in soli cinque anni, oggi osino richiamare l’esigenza di un maggior rispetto delle regole, farebbe sbellicare dalle risate se non fosse che questi arlecchini senza pudore sono ancora in giro ad infinocchiare la gente.
A costoro suggerisco di utilizzare i banchetti in strada per domandare perdono ai cittadini sardi.
Che piaccia o no, alla guida di un’isola ribollente di energia e di coraggio c’è una leonessa. Se volete passare Alessandra Todde ai raggi X per delle inezie accomodatevi pure, ma ricordate che le leonesse restano leonesse e gli sciacalli rimangono sciacalli”.

Ettore Licheri, senatore e coordinatore regionale della Sardegna dei 5 Stelle (ha seguito la campagna elettorale della presidente Todde)

“Decadenza Todde, ecco come ha ‘adempiuto con rigore’: Lichieri chieda scusa o taccia”

CAGLIARI – “È riapparso! Dopo il provvedimento di decadenza di Alessandra Todde, Ettore Licheri, senatore del Movimento 5 Stelle, era sparito.
Licheri è uno dei tre responsabili del “pasticcio” delle spese elettorali, come emerge dall’ordinanza del collegio di garanzia.

Lui però, in un post su FB, oggi, sostiene che il comitato elettorale ha adempiuto «con rigore» alle prescrizioni di legge.

Leggiamo allora, dall’ordinanza, come hanno adempiuto «con rigore»:
«la depositata dichiarazione di spesa e di rendiconto non è conforme»;
«non risulta essere stato nominato il mandatario»;
«non risulta essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi»;
«non risulta l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario»;
«non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale»;
«non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti per la campagna elettorale»;
«non risulta su quale conto corrente siano confluite le somme indicate nell’elenco operazioni Paypal prodotto dalla candidata».

Ecco come hanno adempiuto «con rigore»!

Licheri avrebbe fatto meglio a chiedere scusa o almeno a rimanere in silenzio.

Questa sera, alle 21.00, sarò ospite della trasmissione Zoom, condotta da Anthony Muroni e in onda su TeleSardegna. Si parlerà del “caos” Todde”.

Pierluigi Saiu, ex assessore regionale

Convocato il Consiglio: regolamento nido infanzia e commissione treno idrogeno

ALGHERO – Per i giorni 20 e 21 gennaio a Lo Quarter (alle ore 16.30) è stato convocato il Consiglio Comunale dii Alghero. In agenda, come da predisposizione del presidente Mimmo Pirisi a seguito degli input della “macchina amministrativa”, 21 punti tra cui due riguardanti l’attività facente capo all’Ente comunale: l’adozione del nuovo regolamento comunale per il funzionamento del nido d’infanzia e del micro-nido e l’istituzione e nomina della commissione consiliare speciale sul

Rifiuti, Pirisi attacca Selva e assessorato: “In Maggioranza non si parlano, promesse già naufragate”

ALGHERO – “Prima che la politica mastichi la faccenda e la trasformi in altro, precisiamo una cosa: le immagini di degrado e sporcizia dell’oasi ecologica di Guardia Grande non sono tollerabili. I cittadini e i rappresentanti della borgata hanno già chiesto interventi a riguardo e di certo non possiamo attendere sino a novembre per una soluzione.
Ora, detto questo, trovo anche io singolare la presa di posizione pubblica del Presidente del Consiglio Mimmo Pirisi contro l’Assessore Selva. Il ruolo di PresdelCons è per definizione un ruolo super partes.
Trovo ingeneroso e ingiusto suggerire che le esternazioni di Pirisi siano dettate da logiche di tornaconto elettorale. Avendo imparato a conoscere Mimmo Pirisi – da cui evidentemente mi dividono convinzioni ideologiche e politiche – personalmente ritengo che le sue dichiarazioni siano la dimostrazione che davanti ad una cosa inaccettabile non risparmia neppure la sua stessa maggioranza.
Certo questo però denuncia anche un altro fatto: in maggioranza non si parlano. A sei mesi dall’insediamento, le promesse di coesione sono già naufragate. Ora però pensiamo a come risolvere il problema di Guardia Grande.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia (social)