Pd, alleanze: “Nel segno della discontinuità”. Sindaco? “Un federatore capace di unire”

ALGHERO – “Nei giorni scorsi, alla presenza del componente della segreteria regionale Massimo Pintus, si è riunita la direzione cittadina del partito democratico dove, in un clima particolarmente gratificato dalla vittoria della coalizione che ha visto eleggere Alessandra Todde prima donna chiamata a ricoprire la guida della nascente giunta regionale, si è affrontato il tema dell’imminente scadenza elettorale del Comune di Alghero”, cosi dalla direzione del Partito Democratico che si è riunita in questi giorni.

“In questo contesto il presidente dell’assemblea Mimmo Pirisi ha voluto ringraziare tutti gli elettori del centro sinistra e, più nello specifico, tutti i dirigenti del PD per il risultato ottenuto, sottolinendo il fatto che , grazie al contributo di tutti, il Partito Democratico è il primo partito della coalizione al governo della regione. Il segretario Enrico Daga, nel suo intervento, ha voluto sottolineare la responsabilità che il PD dovrà assumere, insieme alle altre forze politiche della coalizione, in vista delle prossime elezioni comunali, partendo dalla riproposizione della vincente coalizione uscita vincitrice alla recente competizione regionale, per consentire alla città di uscire dalle secche in cui è stata condotta”.

“Dopo i numerosi interventi, il direttivo del PD ha dato mandato alla segreteria del partito, di verificare se esistono le condizioni affinché altre forze politiche e civiche presenti in città vogliano unirsi alla nascente alleanza cittadina, perché condividano la finalità di dare una netta discontinuità rispetto agli ultimi cinque anni di governo cittadino. Un manifesto etico e di valori sul quale la coalizione da tempo sta lavorando, unito ad una condivisione di un programma di forte volontà di cambiamento, rappresenta la condizione irrinunciabile per un dialogo costruttivo con tutte le forze che condividono l’urgenza di avviare una politica nuova e produttiva”.

“In questo quadro di riferimento il PD ritiene che il futuro candidato a sindaco debba possedere le caratteristiche proprie di un “federatore”, capace di connettere i valori, le speranze e le caratteristiche di tutte le forze politiche che saranno in campo. In quest’ ottica il PD è impegnato in primo luogo a cementare la coalizione promuovendone il suo allargamento, sapendo di avere al suo interno, uomini e donne con competenze e capacità, da mettere a servizio di un percorso di rinnovamento per la città di Alghero”.

Centrosinistra algherese: “No all’ospedale a Mamuntanas, la cittadella sanitaria cresca alla Taulera”

ALGHERO – “Respingiamo totalmente – scrivono le forze di Centrosinistra Partito Democratico – Movimento 5 Stelle – Lista x Alghero – Lista Civica Uniti – Alleanza Verdi Sinistra – Futuro Comune – Progressisti – Podemos – Fortza Paris – Sardenya i Llibertat – la soluzione del nuovo ospedale a Mamuntanas, a 10 kilometri dal centro della città, prevista dalla finta delibera propaganda della Giunta Solinas, a pochi giorni dal voto. Riteniamo che occorra concentrarsi innanzitutto sulla ristrutturazione degli attuali ospedali, in particolare delle sale operatorie del civile e del marino oggi chiuse, garantendo l’abbattimento delle liste d’attesa, la riapertura del punto nascita, il potenziamento del personale medico e paramedico e il rafforzamento della sanità del territorio.

Bisogna soprattutto mettere in condizione i medici che vogliono andare via da Alghero, tra decine di richieste di trasferimento e mobilità e perfino qualche licenziamento volontario, di riavere un clima favorevole per proseguire nel lavoro delicato e faticoso.

Alghero ha necessità di un nuovo e moderno ospedale, ma ciò deve essere pianificato in modo serio, con il coinvolgimento della comunità, con risorse e impegni certi, ed intanto va fatto funzionare l’esistente.
I terreni adiacenti all’attuale ospedale civile in zona Taulera, già individuati dagli strumenti urbanistici come area per servizi, sono il luogo ideale per ubicare la futura cittadella sanitaria. L’attuale ospedale, in prospettiva, potrebbe essere convertito in un funzionale poliambulatorio con gli uffici amministrativi funzionali al servizio sanitario pubblico.
L’area Taulera è centrale rispetto all’intero territorio comunale, prossima alle principali strade di accesso alla città e alla circonvallazione (in corso di realizzazione), servita da regolari corse di autobus urbani ed extraurbani, vicina all’aeroporto e alla stazione ferroviaria. Risulta pertanto facilmente raggiungibile anche da coloro che risiedono nei comuni limitrofi.

Il Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità riporta per la Sardegna una degenza media pari a 8,2 giorni per i ricoveri per acuti, 54 giorni per i ricoveri in riabilitazione e 21 giorni per le lungodegenze. Questo dato fa comprendere come l’ubicazione di una struttura ospedaliera lontana dal centro urbano significhi ulteriore disagio sia per i fruitori diretti dell’assistenza sanitaria, che per i familiari costretti a percorrere decine di kilometri quotidianamente per assistere i propri cari.

Ma oltre l’aspetto strutturale è indispensabile superare il dualismo tra Azienda Sanitaria Locale (ASL) e Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) che limita la piena collaborazione indispensabile ad assicurare una migliore funzionalità del servizio, già profondamente deficitario a causa della cronica carenza di personale sanitario e di apparecchiature specialistiche a cui si aggiungono una generale disorganizzazione del servizio sanitario pubblico, a tutto vantaggio di cliniche e operatori privati ma a discapito delle fasce sociali più deboli.

Le forze politiche firmatarie del presente documento, riunite sistematicamente per una proposta di governo complessiva per la nostra città, ritengono la situazione sociosanitaria uno dei principali temi da affrontare, aperti al confronto con tutte le forze politiche e sociali, i comitati di cittadini organizzati e di quartiere, al fine di inaugurare una nuova fase politica di governo partecipato della città”.

Conoci replica al Pd: “Abbiamo ereditato opere ferme e cantieri abbandonati”

“Piscine, Municipio di via Columbano ed ex Cotonificio, tre opere ereditate completamente ferme, con cantieri abbandonati e strutture chiuse. L’esempio più nitido dell’inefficienza di chi ci ha preceduto. Provare ad attaccare l’Amministrazione in carica partendo proprio dai disastri compiuti durante il proprio mandato è da smemorati”. Lo dichiara il sindaco Mario Conoci, in replica agli attacchi scomposti e strumentali degli ultimi giorni firmati da consiglieri e gruppi politici già bocciati alle ultime amministrative per l’inconcludente incompetenza con cui hanno gestito la cosa pubblica. “La piscina scoperta l’abbiamo restituita alla città già da tre anni nonostante le pessime condizioni in cui era stata lasciata nel 2019. Quest’anno addirittura ospiterà un torneo pre Olimpico di pallanuoto con le più forti nazionali al mondo. Sulla vasca coperta abbiamo già investito più di 260mila euro per l’efficientamento energetico inizialmente non previsto, senza il quale non si potrebbe gestire la struttura visti gli enormi costi energetici. Si proseguirà con i rivestimenti interni e il collegamento con gli spogliatoi, infine serviranno ulteriori risorse per riqualificare le aree esterne. Per quanto riguarda il Municipio di via Columbano – prosegue Conoci – abbiamo trovato un palazzo completamente abbandonato a se stesso, nel quale pioveva letteralmente dentro, una vera vergogna. Solo citarlo avrebbe dovuto far rabbrividire. Abbiamo così messo mano al progetto, affrontato un contenzioso ed avviato con serietà le opere. Con il rifacimento integrale dei tetti l’edificio è al sicuro ed ora si procede con gli interni. L’ex Cotonificio era un’area, completamente degradata, imbottita di amianto e lasciata alla mercé di rifiuti di ogni genere. Abbiamo avviato i lavori – prosegue Conoci – ma l’impresa purtroppo ha avuto problemi economici dovuti a vari fattori, non ha retto lasciando l’opera. Oggi siamo in fase di riavvio. Ma intanto l’area è stata completamente bonificata, e i lavori svolti hanno comunque messo in sicurezza quella parte così importante di città. La realizzazione del progetto, che riprenderà a breve, contribuirà a valorizzare il quartiere di Sant’Agostino, insieme agli altri progetti di riqualificazione voluti con forza da questa Amministrazione. Tutto questo è stato fatto nonostante gli anni del Covid che hanno fatto perdere oltre due anni e provocato aumenti spropositati dei costi. Nei cinque anni precedenti, nei quali amministrava chi oggi critica – conclude il sindaco Mario Conoci – non c’è stato ne Covid né aumenti, e nonostante una situazione favorevole nessuna opera pubblica era stata nemmeno avviata. Solo la sinistra nostrana spera nella memoria corta degli algheresi, peccato che le immagini della loro amministrazione siano lì a testimoniare il nulla di quei 5 anni.

Pesca in AMP, polemiche e richieste: “Consiglio Comunale urgente”

ALGHERO – Pesca nell’Area Marina Protetta ancora al centro del dibattito politico cittadino. Dopo le polemiche di queste settimane che vedono i pescatori chiedere un allentamento delle maglie rispetto alla rete del disciplinare, in particolare nel numero di autorizzazioni, nel periodo in cui operare e nell’uso della strumentazione tradizionale (vedi la fiocina), con i vertici dell’Amp che ribadiscono la loro impossibilità ad accogliere tali istanze, arriva la richiesta di un Consiglio Comunale aperto su questi temi e più in generale sul tema della pesca.

I consiglieri comunali Christian Mulas, Nina Ansini, Alberto Bamonti, Orenella Piras, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Valdo Di Nolfo, Pietro Sartore, Mario Bruno, Giusy Di Maio, Maria Antonietta Alivesi e Gabriella Esposito chiedono al Presidente Lelle Salvatore la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed urgente con al centro la “discussione e problematica del disciplinare dell’Area Marina Protetta”.

Inoltre gli stessi consiglieri chiedono “che alla stessa seduta vengano invitati il CDA e la direzione del Parco di Porto Conte, l’Università e tutto il personale scientifico che ha collaborato a fornire i dati sull’Area Marina Protetta, i rappresentati dei pescatori, le associazioni Ambientaliste, e tutte le associazione e società che lavorano nel contesto marittimo”. Insomma la querelle è ancora aperta.

Regionali, “sbagliato imporre nomi”. Comunali: “Programmi e persone serie e capaci”. Ma ad Alghero e Sassari non c’è unità

ALGHERO – Tra i papabili per la candidatura a presidente della Regione, per il Centrodestra, secondo alcuni (pure anche molti) c’era anche Pietro Pittalis. Il deputato, da pochi giorni anche coordinatore isolano di Forza Italia, è stato intervistato dall’Unione Sarda. Dalle sue parole emergono degli spunti interessanti in particolare sulla scelta dei candidati a Regione e a Sindaci.

Tra i volti accreditati per un posto il viale Trento c’era anche il suo. “Ringrazio chi lo disse”, ma subito sterza verso una critica neanche troppo velata. “Il centrodestra in Sardegna ha sbagliato nel non comprendere che, al di là del valore delle persone, e Truzzu è senz’altro tra queste, bisognava tenere conto degli umori e delle aspettative. Non si può pensare di imporre soluzioni solo con la forza dei numeri”.

“Spero che sia un metodo da accantonare, proprio perché ci ha portato alla sconfitta, in vista degli imminenti test di Cagliari, Sassari e Alghero”. Ci sono ipotesi sui candidati a sindaco? “Bisogna partire da programmi aderenti ai problemi delle comunità, rifuggendo dalle facili promesse e dalla politica fatta di slogan e individuando persone capaci e inattaccabili anche sotto il profilo etico, per attuare progetti seri. Se poi hanno già dimostrato di avere capacità di governo, tanto di guadagnato”.

Parole piuttosto chiare in vista della definizione delle candidature a sindaco del Centrodestra, soprattutto nei maggiori centri (Cagliari, Sassari e Alghero), fatto salvo che le coalizioni mantengano la “forma” classica. Cosa che, sia ad Alghero che Sassari, appare piuttosto complicata, se non difficile. Nel centro catalano pare esserci una spaccatura tra l’area che sostiene il sindaco Conoci Fdi, Noi con Alghero, Lega e Riformatori (seppur non all’unanimità) e dall’altra Forza Italia con alcune civiche da realizzare e soprattutto in attesa di cosa decideranno altri partiti, solitamente “ago della bilancia”, come Udc, Psd’Az e adesso anche Sardegna al Centro e Azione che, per la verità, pare abbiano interlocuzioni anche col Centrosinistra.

Uniti per la Todde diventa lista civica e sarà presente anche ad Alghero

CAGLIARI – «L’esperienza di “Uniti per Alessandra Todde” non si esaurisce qua, la lista elettorale diventa ora un progetto politico destinato alla costruzione di un movimento saldamente radicato nei territori, con l’obiettivo di promuovere e favorire quelle dinamiche tipiche di una politica fatta dal basso, dall’ascolto e dal confronto, per riportare nelle istituzioni le istanze reali della comunità sarda». L’ha deciso l’assemblea di tutte le candidate e di tutti i candidati che hanno vissuto in prima linea il battesimo di fuoco dell’esperimento civico in occasione delle elezioni regionali celebrate lo scorso 25 febbraio. Sabato a Tramatza hanno partecipato circa 40 su 52 aventi diritto, a dimostrazione dell’entusiasmo e della voglia di partecipazione che sta animando l’inizio di questa nuova esperienza. Lo riprova anche il fatto che tutti i partecipanti hanno preso la parola nel corso dei lavori.

Il meeting a metà strada tra Cagliari, Sassari e Nuoro è stata l’occasione per molti di conoscersi e di condividere priorità e speranze riposte nel nuovo governo regionale, al quale “Uniti per Alessandra Todde” sarà chiamato a partecipare attivamente con l’indicazione, come quarta forza della coalizione, di una o un assessore. Nel corso dei lavori i tre consiglieri regionali eletti, Valdo Di Nolfo, Sebastian Cocco e Giuseppe Frau, hanno ricevuto per acclamazione il mandato di rappresentare il nascituro progetto al tavolo della coalizione regionale e in occasione degli incontri bilaterali con la Presidente della Regione. Inoltre è stato definito il percorso interno di organizzazione che si concluderà con l’elezione degli organi statutari.

Infine l’assemblea ha deliberato a favore dell’utilizzo del simbolo per la costruzione di liste civiche da presentare alle prossime elezioni amministrative in programma in diversi Comuni della Sardegna, a iniziare da Cagliari, Sassari e Alghero. Assunto il mandato affidatogli dai loro compagni di viaggio, Frau, Di Nolfo e Cocco, dopo i ringraziamenti dovuti «al lavoro di tutti per un risultato che è merito del grande sforzo collettivo», hanno promosso l’idea di «organizzare degli incontri a cadenza fissa nel corso dei quali recepire le istanze dei diversi territori per poi sintetizzarle nell’impegno all’interno dell’aula, avendo come unico obiettivo l’interesse dei sardi».

Pesca in Amp, ancora polemiche: intervento di Pirisi

ALGHERO – “Fumata nera dal Cda del Parco, – cosi si apre il comunicato di Mimmo Pirisi del PD – la risoluzione voluta, sostenuta e votata dell’assemblea del parco non viene trasformata in atto deliberativo dal parco che scarica la responsabilità di questa decisione al ministero disattendendo l’indirizzo dell’assemblea del parco e nei fatti allontanandosi sempre di più come Cda e direzione del Parco da chi li aveva indicati per quei ruoli , ci saremo aspettati a questo punto le dimissioni di entrambi gli organismi fosse solo perché non
rapresentato più chi li ha nominati ma sicuramente le dimissioni non sono nelle corte di queste persone, aspetteremo con pazienza nuove elezioni per questo.
Per ora facciamo il punto sulla vertezza pesca nell’area marina
protetta alla luce del nulla osta rientrato dal Ministero da poche ore,
in fretta e furia la direzione del parco publica l’avviso per Ie domande
da compilare da parte dei pescatori per poter rientrare ad esercitare la
pesca nell’area marina dopo mesi di stop forzato e voluto dal management
del parco dando pochi giorni di tempo per consegnare la modulistica che
conti alla mano prima del 22 marzo non potra autorizzare nessuno quasi
un mese di ritardo bruciando di fatto un mese di pesca per pescatori
nell’Amp, procedura che poteva essere anticipata se la direzione del
parco avesse fatta partire prima la procedura ma si sa che la
sensibilita’ della Direzione del parco e l’interesse per il settore non
è tra le loro priorità , inoltre non si riesce ancora a capire perché si
voglio continuare ad autorizzare solo 22 imbarcazioni scaricando anche
qui la responsabilità al ministero invece è chiaro a tutti che il numero
di barche autorizzate e stato deciso dal Cda del parco e dalla sua
Direzione sulla base di uno studio scentifico commissionato dallo stesso
parco studio che a più riprese e con forza abbiamo chiesto una
rivisitazione e modifica sia per il numero di barche e sia per il
periodo di pesca questo se si vuole dare risposte al settore pesca, per
quanto riguarda le altre scelte ci auguriamo che il Parco cambi
indirizzo e filosofia di gestione perché in questi ultimi anni si è
allontanato sempre di più dal territorio e dai settori produttivi”.

Mimmo Pirisi, capogruppo Partito Democratico

Dimissioni Mulas da presidente di Commissione: ecco il documento

ALGHERO – “Un ruolo – questo il documento di Christian Mulas riguardo le sue dimissioni dal presidente della Commissione Ambiente e Sanità – che ho svolto con abnegazione e passione e soprattutto con grande responsabilità, spesso senza trovare riscontri, in questi 5 anni di consiliatura, ho lavorato tantissimo nell’organismo consiliare che ho presieduto rappresentando le istanze e le problematiche del territorio, convocando moltissime commissioni, affrontando problemi importanti come la sanità,l’ambiente, dell’igiene urbana, i servizi cimiteriali ecc. Credo che bisogna essere coerenti e riconoscere il fallimento della politica e non certamente il mio personale, ma al cospetto di una serie infinita di istanze disattese, di proposte inascoltate da parte di questa Amministrazione, ritengo opportuno farmi da parte».
Sono stato eletto in questa maggioranza per lavorare, ma in questa maggioranza ho trovato il fuoco amico, voglio dire se oggi sono arrivato a queste conclusioni e perché in questa maggioranza della maggioranza ho trovato solo muri. Oggi mi assumo le mie responsabilità di queste dichiarazioni e formulo le miei dimissioni a questo consiglio comunale dal mio ruolo di presidente della V commissione consiliare”.

Christian Mulas, consigliere comunale del Comune di Alghero

“Giu le mani dai nuovi ospedali”

ALGHERO – “Giù le mani dai nuovi ospedali! Non sono ancora in Regione e già vengono ventilate ipotesi di scippo al nostro territorio delle due strutture che ridisegneranno la Sanità pubblica dei prossimi 50 anni” – Il presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale della Lega, Michele Pais, commenta le dichiarazioni della candidata governatrice Alessandra Todde.

“I nuovi ospedali di Alghero e Sassari, non solo garantiranno standard di assistenza sanitaria superiori rispetto alle strutture datate, ma consentiranno anche un utilizzo ottimale del personale sanitario, sempre più esiguo nel numero e vero problema di difficile soluzione” – continua Pais – “Mi auguro che tutte le forze politiche e sociali del territorio difendano questa importante conquista, che non è di destra o di sinistra, ma di tutti i cittadini”. “Tralasciando le polemiche sulla localizzazione degli ospedali, che verranno decise di concerto tra amministrazioni locali e la Regione, è il momento di fare fronte comune contro possibili e già annunciati passi indietro”.

“Senza nasconderci dietro un dito, la vera sfida e il grande problema del presente e del prossimo futuro, sono quelli legati al reperimento del personale medico. Ci si concentri su questo, sul numero chiuso nelle facoltà di medicina, sulle borse di studio di specializzazione e non per sconfessare conquiste raggiunte solo perché arrivano dalla compagine politica opposta alla propria.”

“In attesa della realizzazione dei nuovi ospedali di Alghero e Sassari è comunque già in attuazione un poderoso piano di adeguamento funzionale e di sicurezza delle strutture esistenti. Le opere, già finanziate negli ultimi 3 anni, per gli ospedali di Alghero ammontano a oltre 25 milioni di euro. Altrettante ingenti somme a Sassari. Progetti che includono le nuove sale operatorie, la terapia intensiva di Alghero, l’ammodernamento tecnologico, l’implementazione della telemedicina e la creazione di una Casa di comunità. Aggiungendo i 27,6 milioni di euro già stanziati per il distretto e gli ospedali negli ultimi 2 anni, il totale degli investimenti si supera i 50 milioni di euro”.

“Un impegno finanziario per la Sanità del Nord Ovest che non trovava precedenti nel passato e che deve costituire un punto di partenza e una conquista generale che vigileremo affinché non ci venga portato via nella prossima legislatura”.

“Nuovi Ospedali, la Regione prosegua l’iter e rilanci le strutture esistenti”

ALGHERO – Negli ultimi giorni si è creato un ampio dibattito politico relativamente alla delibera con la quale la giunta regionale uscente, alla luce di uno studio di fattibilità che in verità doveva essere pronto già da qualche mese, individua risorse e ipotesi di localizzazione per la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero; Regione, che è bene ricordarlo é l’ente che ha la competenza in materia sanitaria e finanziatrice dell’opera.
Il consiglio comunale attraverso l’approvazione del progetto preliminare del piano urbanistico aveva già indicato due ipotesi, quella in zona Taulera, per la quale era stata approvata una variante urbanistica nel lontano 2007 e quella dell’area di proprietà regionale in zona Mamuntanas.
A questo punto la palla per la decisione deve necessariamente passare al consiglio comunale, il quale giustamente e doverosamente dovrà esprimersi su quella che dovrà essere in futuro l’ubicazione più idonea del nostro nuovo ospedale. Alla luce anche di questa delibera, comunque attesa dalla città da quasi 20 anni, certamente le prime considerazioni e valutazioni da fare sono quelle legate allo stato attuale delle nostre strutture e della situazione del sistema sanitario del nostro territorio in generale, che, nonostante il grande impegno quotidiano del personale sanitario, e qualche “sparuto” investimento in attrezzature degli ultimi anni, versa davvero in condizioni critiche.
Su questo è necessario intervenire in maniera drastica e tempestiva, prima di tutto potenziando ed efficientando le strutture esistenti dell’ospedale civile e Marino; ma soprattutto definendo quale debba essere il ruolo di un ospedale come quello di Alghero rispetto al sistema sanitario provinciale, tenendo sempre a mente che nella riforma é indicato come DEA di primo livello, che quindi deve poter “sostenere” diverse specialità che, oltre alle già sottolineate esigenze strutturali, necessitano di un adeguato aumento di personale sanitario, per far sì che la progettualità, che avrà di sicuro un lasso di tempo molto lungo per la sua realizzazione possa essere compensata dalle dall’efficienza nel breve termine del sistema ospedaliero esistente.
Se dovessimo ragionare poi invece su quelle che devono essere le scelte per il futuro della nostra città nel medio-lungo termine, ma a questo punto del territorio dell’area vasta, in un contesto più ampio di città metropolitana, cercando di non fare “ragionamenti di pancia” o strumentali come fatto da altri esponenti politici nelle ultime ore, pensiamo che l’ ubicazione migliore sia proprio quella di Mamuntanas, fatta salva ovviamente l’attuale destinazione urbanistica “sanitaria” degli esistenti ospedali, proprio per la sua “baricentricità” rispetto ai paesi vicini, e perché sicuramente può rispondere al meglio alle esigenze di un sistema ospedaliero moderno; considerando anche il fatto che verrà realizzato l’ultimo tratto della quattro corsie e la circonvallazione, e verrà migliorato il sistema ferroviario con anche la fermata dedicata, tutte infrastrutture che permetteranno di raggiungere facilmente il polo ospedaliero e di altri servizi che nasceranno a supporto, con le ovvie realizzazioni di opere di urbanizzazione.
Ora attendiamo con grande attenzione quelle che saranno le scelte e le determinazioni della nuova giunta regionale che avrà il gravoso ma onorevole compito di portare avanti un progetto che la nostra città finalmente può vedere realizzato, alla luce di atti e non di parole, dopo anni di vane promesse”.

Gruppo Politico “Noi con Alghero”