CAGLIARI, 11 MARZO 2024. “Tutte le opere e gli interventi degli ultimi 30 anni sono stanti pensati, progettati e finanziati da Giunte di centro-destra, le uniche ‘imprese’ targate centro-sinistra sono la fallimentare Arena Grandi Eventi, l’appalto per la raccolta dei rifiuti che ancora oggi vincola la città, rinnegato perfino dai suoi autori, e la migrazione del Cagliari Calcio per disputare le partite casalinghe a Trieste. Il centro-destra si presenterà alle amministrative senza alcun complesso di inferiorità nei confronti degli avversari. Con una storia consolidata di buona amministrazione, Forza Italia è pronta a fare la sua parte con persone che hanno una vasta esperienza, idee e determinazione per rendere la città protagonista sullo scenario internazionale in forza del suo straordinario patrimonio culturale, ambientale, archeologico e paesaggistico. Il nostro partito è la seconda forza del centro-destra nel capoluogo e intende svolgere questo ruolo con responsabilità e con la consueta capacità di proposta. Nei prossimi giorni riuniremo il coordinamento di Forza Italia Cagliari-Grande Città per preparaci ai prossimi appuntamenti con quel gioco di squadra indispensabile a raggiungere gli obiettivi”. Lo ha dichiarato Alessandro Serra, segretario cittadino del coordinamento di Forza Italia, Grande Città.
POLITICA
“L’Abruzzo conferma che il campo largo di Pd e 5 Stelle è minoranza”
ROMA – “L’Abruzzo conferma che il campo largo è minoranza”. Così Ugo Cappellacci, deputato e responsabile del Dipartimento Insularità di Forza Italia commenta il risultato delle regionali. “Per settimane – prosegue Cappellacci- sui media nazionali ha imperversato la narrazione della Sardegna come una sorta di ‘Cuba dei giallorossi’, dove Fidel Conte e Che Guelly Schlein brindavano a futuri successi, che non sono arrivati. La verità è che anche in Abruzzo le liste del centro-destra superano di oltre sei punti percentuali la strana coppia PD-Cinquestelle e ‘contorno’ esattamente come nell’isola. Fortunatamente in Abruzzo non esiste il voto disgiunto e il risultato elettorale corrisponde a quello del candidato alla Presidenza. Il centro-destra – ha concluso Cappellacci- è forte, è unito con il contributo determinante di Forza Italia”.
Alghero, Comunali: Conoci verso la non ricandidatura, parte il toto-nomi
ALGHERO – Come diciamo da settimane e ribadiamo nella serie di interviste che sta realizzando il direttore Stefano Idili, dalla Regionali lo sguardo va subito alle Comunali, con anche le Europee che saranno entrambe nella stessa giornata (9 giugno). Ed è cosi che dalle chiacchiere sui candidati a sindaco si inizia ad avere delle notizie o meglio voci sempre più insistenti.
Si parte dalla conferma della non conferma di Mario Conoci. Infatti, in attesa di un suo pronunciamento ufficiale, l’attuale Primo Cittadino non dovrebbe essere presente per una candidatura a sindaco, Fratelli d’Italia, infatti, dovrebbe puntare su Marzo Di Gangi. Restando nel Centrodestra, Forza Italia, forte del risultato nella recente tornata elettorale isolana, non ha mai nascosto di volere proporre il proprio nome: l’ex-assessore Giovanna Caria. Oppure, come si mormora, lo stesso Marco Tedde. In campo, almeno come detto qualche giorno fa, potrebbe esserci anche Michele Pais, mentre anche i Riformatori sono della partita con Francesco Marinaro o Pietrino Fois.
Il Centrosinistra, alla luce anche della vittoria alle Regionali, potrebbe replicare anche su Alghero. Ma tutti sanno che, dati alla mano, la Riviera del Corallo è ancora “orientata” verso l’altro “campo” per questo, per poter pensare di strappare la vittoria al Centrodestra, è indispensabile che ci siano interlocuzioni e dunque alleanze molto ampie. Tanto ampie che vadano oltre il cosi detto “campo largo” di matrice Pd – 5 Stelle. I leader locali lo sanno a partire da Enrico Daga, Valdo Di Nolfo, Roberto Ferrara e Mario Bruno. Per adesso il nome che circola con sempre più insistenza è quello di Raimondo Cacciotto ma, a quanto pare, rispetto un’apparente calma, ci sono “forze centrifughe che lavorerebbero per altri nomi e, come detto, per una compagine molto larga che a quel punto potrebbe puntare anche su altri esponenti.
Discorso simile lo fa il anche Centrodestra o meglio parte di esso. Infatti non è un segreto, visto quanto emerso anche dalle cronache politiche recenti, che i rapporti tra Forza Italia e Fdi sono a dir poco sfilacciati e dunque pare difficile che tra essi possa esserci una ritrovata armonia. Inoltre, come sempre “ago della bilancia”, bisogna comprendere cosa farà il “Centro” ovvero UDC, Psd’Az e anche i neonati Azione e Sardegna al Centro, forze piuttosto critiche con l’attuale amministrazione ma, ad oggi, più vicine alla coalizione che governa Alghero rispetto all’altra. Ma, si sa, la politica sorprende sempre, soprattutto quella all’ombra della Torre di Sulis. Intanto, il toto- sindaco è iniziato.
Nella foto Mario Conoci e Giovanna Caria
“Il Centrodestra ha fallito, e’ l’ora del vero cambiamento”
ALGHERO – “Le dimissioni del Presidente della 5 commissione consiliare Ambiente
Cristian Mulas è a nostro avviso solo la punta dell’aisberg, il
fallimento e il malessere che cova all’interno del centro destra Sardo
leghista in città è risaputo da tempo e coivolge tutta la coalizione
nessuno escluso, oggi assistiamo ad uno scarica barile ( oltre che ad un
fuggi fuggi ) da parte di chi fino a ieri ma anche oggi continua a
governare la città in tutte le sue articolazioni ed intanto la città e
sempre più allo sbando, con una interminabile lista di incompiute, con
lavori pubblici al palo, circonvallazione, ex cotonificio, piscina
comunale, casa comunale via Columbano solo per citarne alcuni, con una
viabilità ingessata e con strade inpercorribili sia in città che in
periferia, strumenti urbanistici fondamentali non approvati è rinviati a
altra data ed intanto a macchia di leopardo nascono come funghi senza
una logica armoniosa e ragionata da chi si ha preso l’impegno disatteso
di pianificare la citta tramite appunto strumenti urbanistici
dimenticati e ancora fermi nelle stanze e sbandierati solo in campagna
elettorale, e ancora un piano del commercio e di utilizzo degli spazi
pubblici ancora nel cassetto e con la certezze di un’altra stagione
estiva da far west, appalti pubblici fondamentali non avviati e in
regime di proroga, litorali in uno stato peggiore di 5 anni fa , scuole
che fanno acqua da tutte le parti almeno quando piove, borgate
dimenticate è considerate solo in campagna elettorale, e ancora carenza
sempre più allarmante di alloggi popolari ( 5 anni senza costruire o
acquistare un alloggio ) con un conseguente aumento dei canoni di
affitto insostenibile per Ie famiglie mono reddito, e la fila ai
servizi sociali e nelle graduatorie per case è aiuti è interminabile, in
più ci si mettono anche tutti I problemi negli Enti strumentali vedi
Parco oramai avviato al giusto commissariamento ma non solo il parco
anche gli altri non sono da meno è la situazione di sfascio è sotto gli
occhi di tutti , evitare di parlare di quanto abbiamo inciso nelle
grandi opere non di competenza comunale ma ricadenti nel comune tipo 4
corsie , ospedali o aereoporto dove non riusciamo neanche ad ottenere
voli calibrati con l’inizio della nostra stagione turistica e la
nostra voce risulta tenue e non determinante e non e’ basta la buona
volontà di qualche amministratore più o meno apicale è di qualche
Presidente di commissione per riadrizzare la barca ( tra l’altro oramai
deluso e svogliato ) Alghero ha bisogno di un vero cambiamento è di un
taglio con il passato che possa riavvicinare le persone alla politica e
alle istituzioni per fermare questo inesorabile non voto che anche nella
nostra città sta raggiungendo quote del 50% dell’elettorato delusi
anche dagli slogan del “ben tornata Alghero” che hanno illuso e
allontanato di più gli algheresi dalle urne, ora è arrivato il tempo di
amministratori responsabili è di una coalizione nuova larga è
coivolgente, l’uomo solo al comando o solo un gruppetto ristretto al
comando abbiamo constatato che non risolvono I problemi della nostra
comunità, oggi serve altro, serve unità e coesione, coinvolgimento,
abnegazione,sacrificio è tanta tanta ulmilta’ i fenomeni, gli unti del
signore li lasciamo agli altri Alghero merita di meglio di un gruppo di
svogliati amministratori attenti più al proprio orticello e alla propria
carriera politica che al bene comune”.
Mimmo Pirisi, Partito Democratico
“Nuovo Ospedale, notizia positiva. Ora coinvolgere il Consiglio”
ALGHERO – “Ad Alghero è ormai necessario un nuovo ospedale. Un’esigenza chiara, che non riguarda solo Alghero, entrata finalmente nella programmazione regionale, fatto non del tutto scontato. Se la Regione fa dei passi per fare studi di fattibilità e soprattutto individuare le risorse – siamo intorno ai 350 milioni – mi pare si possa parlare di grande passo in avanti. Sulla dislocazione, come amministrazione abbiamo indicato due aree: quella dell’attuale ospedale con la parte retrostante della Taulera e un’altra, che era stata richiesta dalla Regione, in un’area pubblica, ed è quella di Mamuntanas, peraltro di proprietà regionale. Sarà uno studio di fattibilità a stabilire quale sarà la più opportuna e dirci quali spazi sono necessari per costruire una struttura moderna che abbia un respiro e una vita propria di almeno 50-60 anni da quando viene costruita. Penso però che la notizia positiva sia che nella programmazione regionale c’è un nuovo ospedale per Alghero. Sulla dislocazione è importante il coinvolgimento del Consiglio Comunale, della comunità algherese e anche delle comunità vicine, perché il nostro non è un ospedale solo della città. Dobbiamo avere una visione e un’apertura territoriale più ampia. Così come è importante la costruzione di un nuovo ospedale a Sassari, perché quello di Sassari è un ospedale territoriale al quale molti di noi si rivolgono”. Lo dichiara il sindaco di Alghero, Mario Conoci, all’indomani della pubblicazione della delibera regionale che, di fatto, avvia l’iter per la realizzazione della nuova e moderna struttura ospedaliera in città.
Regionali e non solo, “Ottimo risultato, mentre per Alghero c’è tanto fare, noi ci siamo”
ALGHERO – Per essere la prima volta come candidata alle Regionali non può che essere soddisfatta. E, certamente, non lo nasconde. Giovanna Caria, già assessore comunale con l’attuale amministrazione, dirigente di Forza Italia, ha partecipato alle recenti elezioni isolane ottenendo 1702 preferenze. Questo, è oggettivo, anche grazie al lavoro “in coppia” svolto con l’altro candidato forzista algherese Marco Tedde. Come analisi della tornata di fine febbraio e in vista delle comunali, oltre che per fotografare l’attuale panorama politico locale, continua la nostra serie di interviste, in questo caso con l’azzurra Giovanna Caria.
L’INTERVISTA INTEGRALE CON GIOVANNA CARIA:
https://www.youtube.com/watch?v=_Ng0PTuIZcY
“Istanze e proposte inascoltate”, Mulas in rotta con la maggioranza si dimette
ALGHERO – “Il dramma dei pescatori algheresi è lo specchio del grado del valore che la politica oggi è in grado di dimostrare. La politica deve difendere i diritti dei cittadini : ha un dovere nei confronti della comunità. Oggi si è resa evidente la mancanza di responsabilità, il senso del mettersi al servizio della collettività. Quando mancano questi elementi essenziali significa che la politica fallisce. Vedere questi pescatori manifestare con preoccupazione, da oltre 8 mesi non possono pescare all’interno dell’Area Maina Protetta, fa capire che bisogna interrogarsi tutti sul significato profondo del nostro ruolo. C’è molta amarezza nel constatare lo stato di inerzia in cui ci si trova, e da Presidente della Commissione Ambiente non posso che trarre le dovute conclusioni annunciando le mie dimissioni da questo ruolo. Un ruolo che ho svolto con abnegazione e passione, spesso senza trovare riscontri. In questi 4 anni e mezzo ho lavorato tantissimo nell’organismo consiliare che presiedo per tentare di risolvere tantissime problematiche del territorio, convocando oltre 400 commissioni consiliari, affrontando i problemi della sanità, dell’ambiente, dell’igiene urbana, dei servizi cimiteriali ecc. Al cospetto di una serie infinita di istanze disattese, di proposte inascoltate, ritengo opportuno farmi da parte”.
Christian Mulas ex-presidente commissione ambiente e sanità
Parco ancora “campo di battaglia” politico, ribaltone in Assemblea: rinvio Bilancio, passano i pescatori
ALGHERO – Ribaltone politico ad Alghero. Oggi, durante lo svolgimento dell’assemblea del Parco di Porto Conte, è stato stravolto l’ordine del giorno dei lavori. Sebbene, come detto più volte in questi anni, l’organismo assembleare dell’Ente con sede a Casa Gioiosa dovrebbe spogliarsi delle appartenenze politiche, nonostante rispecchi il Consiglio Comunale, ciò non accade quasi mai. Difficile, del resto, che le questioni politiche non si riflettano, anche, sul Parco, e così è. D’altra parte mai si era visto, almeno dalla fondazione delle aree protette, che tali effetti fossero cosi deflagranti da ripercuotersi su ogni atto, decisione, scelta in capo all’Azienda speciale di Porto Conte.
Ed è cosi che, trascorse le regionali, la prima seduta ha visto l’assenza di alcuni esponenti di Centrodestra con il rinvio dell’approvazione del Bilancio di Previsione. Atto fondamentale per poter far andare avanti l’Ente. Oggi stesso film o quasi. Infatti, oltre a non esserci, ancora i 9 necessari per procedere con la discussione e approvazione del documento contabile, c’à stato una sorta di “ribaltone politico” ovvero il Centrosinistra insieme all’Udc hanno dettato la linea dell’assemblea facendo si che si discutesse dell’annosa questione dei pescatori che operano nell’Area Marina Protetta.
La loro attività, a seguito dell’atteso via libera del disciplinare dell’Amp da parte del Ministero competente, è bloccata e questo sta causando, a dir poco malumori, che stanno sfociando in diverse prese di posizioni e proteste. “Strappando” rispetto a quanto previsto dell’ordine del giorno, Christian Mulas, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Valdo Di Nolfo, Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio hanno chiesto, e ottenuto dal presidente facenti funzioni Adriano Grossi che, in tale occasione, altro non avrebbe potuto fare, di discutere e approvare una “risoluzione” volta a permettere la riapertura della pesca in area protetta in attesa delle decisioni ministeriali.
Ciò che ha lasciato un po’ perplessi, segno che denota delle evidenti sfilacciature nella maggioranza, che anche gli esponenti di Centrodestra hanno votato a favore della risoluzione. Forse, altro non si poteva fare, ma la scelta certo non era attesa. Il Direttore Mariani e Presidente facente funzioni Grossi non hanno fatto altro che prendere atto di tale indirizzo che dovrà essere esaminata dal direttivo del Parco stesso e da cui ne deriveranno delle decisioni e atti che, a quanto emerso, anche oggi “di fatto non autorizzano la pesca che può essere solo riammessa da proroghe decise dal Ministero”.
Non è da adesso che il Parco è “terreno fertile” per i conflitti politici, ma, forse, oggi, si è giunti all’apice. Tutto questo in attesa del Bilancio che, se non approvato, potrebbe portare a Casa Gioiosa un commissariamento con buona pace di tutti. Condizione che, se si alzasse lo sguardo oltre gli steccati, non converrebbe a nessuno. Ma tant’è, la politica decide.
Regionali e non solo, “In prima linea per la rinascita di Alghero”: intervista con Marinaro |video
ALGHERO – Anche grazie al suo ottimo risultato i Riformatori Sardi si sono assetati al secondo posto tra i partiti a livello regionale, dopo il Pd, e locale, dopo Forza Italia. Francesco Marinaro, noto avvocato, già candidato a sindaco, ha ottenuto quasi 2450 preferenze. Purtroppo, anche in questo caso, grazie all’exploit dell’assessore uscente, coordinatore regionale del partito ed ex-sindaco di Bonorva, Aldo Salaris, non è stato possibile, con la vittoria di Alessandra Todde, accedere al Consiglio Regionale, coi Riformatori che hanno eletto solo lo stesso Salaris.
Nonostante questo, Marinaro, così come altri esponenti e partiti, con lo sguardo verso le Comunali e soprattutto con la voglia, già più volte palesata negli anni, di far rinascere la sua Alghero, vuole essere presente in prima linea proprio per contribuire al bene del proprio territorio. A prescindere dalla parte vincente, si potrebbe arrivare a dire, l’impegno non mancherà. Ad oggi è ancora tutto in divenire e, alla luce anche di tanti accadimenti, isolani e cittadini, non sono chiari i confini delle varie coalizioni e di conseguenze le rispettive candidature. Anche se, per la verità, qualcosa si sta iniziando a muovere. Nel frattempo, anche per comprendere meglio questo periodo fondamentale per la Riviera del Corallo e i suoi abitanti, continua la serie di interviste, in questo caso, proprio con Francesco Marinaro.
“Nuovo Ospedale, altro che passi avanti: si ritorna indietro di circa 20 anni”
ALGHERO – “Altro che passi avanti. Con il bliz di fine legislatura la Giunta regionale sardo- leghista, dimostrando tutta la protervia e l’arroganza con la quale ha amministrato per cinque anni, sul tema del nuovo ospedale fa fare alla città di Alghero un passo indietro fino al 2007.
Con un iter di piano urbanistico ancora in corso e solo adottato nella sua
versione preliminare, la Giunta Solinas si arroga un diritto di scelta che spetta
indiscutibilmente al Consiglio Comunale. La programmazione urbanistica, infatti, è
materia di competenza dei Consigli Comunali ed è bene ricordare a tal proposito che
l’area dove realizzare il nuovo ospedale era stata già individuata, con tanto di
variante urbanistica approvata dal consiglio comunale nel 2008, allora il sindaco era
Marco Tedde, e il dettagliato studio di fattibilità della facoltà di Architettura
valorizzava la nicchia archeologica presente nell’area della Taulera che, a leggere lo
striminzito studio che accompagna la delibera della giunta Solinas, sembra invece
essere un insuperabile problema per far propendere la scelta verso Mamuntanas.
Uno studio di fattibilità c’era allora e uno ce n’è adesso. Quale concretezza?Quale passo avanti?
Da questo studio emerge, peraltro, difformemente dall’orientamento dichiarato del Presidente Pais sul futuro del Marino, che
l’intendimento della Asl sia quello in prospettiva di procedere “al contestuale
smantellamento dei vetusti e costosi ospedali cittadini esistenti”.
Come opposizione abbiamo rappresentato la nostra ferma contrarietà fin dal
diffondersi delle intenzioni dell’Amministrazione comunale di prevedere il nuovo
ospedale di Alghero a Mamuntanas. Penso e pensiamo che di Mamuntanas, dove
l’Amministrazione vuole fare un po’ di tutto, dal “polo sanitario”, a strutture sportive e ricettive,
debba essere salvaguardata e valorizzata la valenza produttiva incoraggiando lo sviluppo agricolo.
Confidiamo che la Giunta della neopresidente Todde possa essere presto operativa
e possa sospendere in autotutela le ultime delibere del governo precedente. Si
concerti con gli enti locali e si rispetti il principio di autodeterminazione delle
comunità. Basta imposizioni da parte di chi non vive e non conosce i territori e si
limita ad approssimative considerazioni tutte da dimostrare pur di avvalorare le
proprie tesi.
Basta, soprattutto, parole al vento. Lo sforzo immediato della nuova
amministrazione regionale sia per restituire ai sardi il diritto a curarsi. Il 16% dei
sardi, oggi come oggi, rinuncia alle cure perché non ha i soldi per pagarle e accedere
alle strutture pubbliche comporta sfidare sfiancanti lunghe liste d’attesa.
Mentre coltiviamo, pertanto, l’aspirazione che un nuovo, moderno ed efficiente
ospedale venga costruito nella nostra città, si riparta dalla priorità di garantire la
prevenzione e le cure primarie”.
Raimondo Cacciotto
consigliere comunale Futuro Comune