Forza Italia difende Alghero In House

ALGHERO – Fin dall’inizio della scorsa consiliatura, l’Assessore alle manutenzioni di Forza Italia ha creduto nelle straordinarie potenzialità di Alghero In House che non ha tradito le aspettative nonostante le ristrettezze finanziarie. Infatti, con una scelta politica diametralmente opposta a quella della precedente amministrazione, che aveva ridotto ai minimi termini le manutenzioni e la cura per il verde, l’Assessorato alle Opere Pubbliche e Manutenzioni ha rafforzato il ruolo della Alghero in House nei settori strategici del verde pubblico e delle manutenzioni, strutturando adeguatamente l’azienda grazie all’assunzione di personale qualificato e specializzato.

Oggi, purtroppo, dalla maggioranza del Campo Largo arrivano giudizi negativi immotivati sull’operato della Società partecipata, che fanno emergere una non approfondita conoscenza del Capitolato manutentivo che disciplina le obbligazioni di Alghero in house, e gettano ombre su chi, quotidianamente, si impegna per gestire con professionalità e dedizione le manutenzioni cittadine.

All’Alghero In House, a tutti i suoi operatori e alla sua Direzione, il nostro totale sostegno e il profondo ringraziamento per l’attività quotidianamente svolta e per l’impegno profuso, – conclude il gruppo di Forza Italia-.

Sanità, difesa di Alghero riunisce la Maggioranza: “Grazie Fadda, opposizione sbilenca”

ALGHERO – “Crea stupore sentire le dichiarazioni sgangherate di una parte dell’opposizione, quella che interpreta liberamente e a proprio piacimento le parole del Sindaco e, probabilmente, senza neanche rileggere gli atti consiliari.
La tanto decantata unità va ricercata prima di tutto informandosi sulle reali parole pronunciate dal Sindaco durante l’audizione nella VI Commissione, Salute e Politiche Sociali a Cagliari e, peraltro, anticipate nel corso della Commissione consiliare di lunedì.
Ad una attenta lettura dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale, le parole del Sindaco sono del tutto coerenti.
Chi decanta unità e cerca invece divisioni è proprio una parte dell’opposizione, accecata da contrapposizioni politiche che mal si sposano con la ricerca del bene comune e la necessità di garantire la qualità dei servizi sanitari nel nostro territorio. La sanità non deve diventare un campo di battaglia politica, ma piuttosto il fulcro di un’azione politica finalizzata a difendere il diritto fondamentale di tutti i cittadini ad avere accesso a cure di qualità. L’audizione di ieri a Cagliari è stata un’occasione per portare all’attenzione le problematiche di un sistema sanitario che sta attraversando gravi difficoltà e che necessita di interventi urgenti e condivisi. Ringraziamo, invece, il consigliere Fadda che, presente a Cagliari e udite le parole del Sindaco, ha preso le distanze da un certo modo di fare politica ben poco utile alla comunità”.

AVS
Città Viva
Futuro Comune
Movimento 5 Stelle
Noi Riformiamo Alghero
Partito Democratico
Orizzonte Comune

Sanità, difesa bipartisan di Alghero: “Subito più cardiologi, pediatri e ampliamento del Civile”

ALGHERO – Le fibrillazioni, ci sono. Inutile nasconderli. Del resto la sanità, vista anche la preponderante fetta di bilancio che consuma, oltre che la disponibilità di garantire risposte e anche importante visibilità, è sempre un tema scivoloso. Gli occhi sono puntati sull’assessore Bartolazzi, ma non solo. Almeno per quanto riguarda il Nord Ovest Sardegna ci sono frizioni che, anche nell’audizione di ieri, sono emerse.

Non certo nella “delegazione algherese” che, seppur bipartisan e con diverse visioni sulla gestione del Marino (Pd e Sinistra sono per il ritorno all’Asl, mentre l’area centrista e le opposizioni di centrodestra sono per l’Aou, si vedrà), si è comunque presentata unita con la volontà di non produrre strappi, neanche a posteriori.

Infatti, si spera sia così: del resto solo uniti si può salvare questa parte settentrionale dell’Isola che già, vede Gallura e Olbia mettere la freccia e scappare via lontano, ma deve stare anche attenta da un evidente volontà di rilanciare i comuni del litorale più nord con una regia sassarese, sorsese e castellanese e con Porto Torres pronta a guardare là.

Fantasmi? Non proprio. Infatti anche ieri il consigliere regionale di “Sardegna 20Venti” Antonello Peru si è soffermato sul fatto che Alghero ha due importanti strutture anelando ad una possibile volontà di ospitare in altre luoghi i servizi realizzati dal Marino. Il Sindaco Cacciotto, così come il consigliere regionale Di Nolfo, forti anche del supporto del presidente della commissione comunale sanità Mulas e assessore Salaris, hanno ribadito che, al netto della più volte sbandierata volontà (perfino con copertura finanziaria) di realizzare un nuovo polo ospedaliero per Alghero, “la nostra Città e suo Territorio non possono più rimandare la nascita di una nuova struttura a ridosso del Civile al fine di ampliare l’offerta sanitaria di un luogo che, sebbene nei mesi freddi cali la sua popolazione, dalla primavera fino a ottobre arriva a oltre 100mila residenti e questo, chi governa la Regione, non può non considerarlo”.

Proposta che, tra l’altro, l’attuale guida della commissione locale sanità, perora già da diversi anni: “Come ho già scritto e detto più volte, dal tempo dei Giovani Uniti in avanti, per me e noi, è utopico pensare ad un nuovo ospedale, ma va invece usato il terreno della Taulera, per creare una nuova ala del Civile che possa modernizzare e ampliare l’offerta sanitaria in base alle esigenze attuali della popolazione locale e turisti”, cosi Christian Mulas.

Sono tre i punti principali che riassumono le criticità del sistema sanitario cittadino manifestate dal Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto. “Una visione d’insieme di area vasta sull’organizzazione dei servizi, in stretta sinergia con Sassari, per il bene dell’intero territorio del nord-ovest. In secondo luogo, la necessità di condividere un modello di governance che garantisca maggiori certezze in termini di risorse umane, di organizzazione del lavoro, di medicina del territorio e di logistica adeguata per gli ospedali, perché la priorità sono e resteranno sempre i servizi ai cittadini. E poi la carenza di personale medico specialistico : il problema che più attanaglia la nostra città, in particolare di anestesisti, cardiologi e pediatri”.

Nella foto il presidente della commissione Mulas ieri in Regione

Maristella, ritorna l’acqua potabile. Di Nolfo soddisfatto plaude alla “nuova Abbanoa”

CAGLIARI – «I continui solleciti hanno portato al risultato sperato. Ora continuiamo sulla strada del diritto all’acqua pubblica, pulita e accessibile a tutte e tutti» – questo il primo commento del Consigliere Regionale, on. Valdo Di Nolfo, dopo la notizia del rientro dei parametri nella borgata marina della Riviera del Corallo.

L’unico consigliere regionale di Alghero si complimenta con la nuova gestione di Abbanoa, targata centrosinistra, per l’attenzione e la dedizione verso la soluzione del problema ma non si accontenta: «Questo rappresenta un passo importante, ma ancora parziale. A breve arriveranno i miglioramenti tecnologici previsti, ma la vera soluzione resta la sostituzione delle condotte».

La sostituzione delle condotte è richiesta da tutti i 500 cittadini e rappresenta la soluzione definitiva al problema. «Continuerò a vigilare e a sollecitare affinché si raggiunga questo obiettivo», conclude Di Nolfo.

Sanità algherese, “Incontro proficuo in Regione”

ALGHERO – “Sul tema della Sanità occorre la massima responsabilità da parte di tutti, ed è per questo che oggi a Cagliari, insieme all’Assessora Maria Grazia Salaris e ai Consiglieri Massimiliano Fadda e Christian Mulas, ho rappresentato alla Commissione Sanità, presieduta dall’On. Carla Fundoni, le criticità del sistema sanitario cittadino”. Così i sindaco Cacciotto che, insieme a l’assessore Salaris, presidente Mulas e vice Fadda, sono stati auditi dalla commissione regionale sanità della presidente Fundoni incontrando anche il consigliere regionale Di Nolfo.

“Sono tre i punti principali manifestati durante l’audizione di stamattina: crediamo innanzitutto che sia indispensabile una visione d’insieme di area vasta sull’organizzazione dei servizi, in stretta sinergia con Sassari, per il bene dell’intero territorio del nord-ovest. In secondo luogo, ciò che abbiamo sottolineato, è la necessità di condividere un modello di governance che garantisca maggiori certezze in termini di risorse umane, di organizzazione del lavoro, di medicina del territorio e di logistica adeguata per gli ospedali, perché la priorità sono e resteranno sempre i servizi ai cittadini. La terza istanza riguarda infine la carenza di personale medico specialistico, il problema che più attanaglia la nostra città, in particolare di anestesisti, cardiologi e pediatri. Una mattinata proficua sotto tutti i punti di vista a cui daremo seguito con la massima attenzione attraverso ulteriori momenti di discussione sul territorio tra autorità regionali e sanitarie, Consiglio comunale, forze politiche e comitati”.

Vandalismo, furti e rapine: Fratelli d’Italia, “Basta annunci, Cacciotto intervenga”

ALGHERO – “Almeno 10 i fatti di cronaca gravi da inizio anno in città, fra furti, rapine, auto incendiate o vandalizzate. È questo il ritmo drammatico che segna la cronaca di Alghero da inizio anno: un conto che sta minando la sicurezza della nostra città. L’ultimo episodio, avvenuto l’altra sera in un noto bar del quartiere San Agostino, non è che l’ennesima dimostrazione di una situazione critica.

Gli operatori economici e i cittadini vivono un momento di sconforto. Occorre una risposta concreta per fermare rapidamente questa escalation di criminalità. A questi episodi, inoltre, si aggiungono atti vandalici che troppo spesso vengono sbrigativamente attribuiti ai giovani e alla movida. È inaccettabile scaricare la responsabilità su una categoria senza lavorare a soluzioni reali e strutturate.

Fratelli d’Italia chiede che il sindaco Cacciotto prenda immediatamente in mano la situazione. È necessario aprire un tavolo di confronto con il prefetto e le forze dell’ordine per costruire un piano d’azione incisivo, che garantisca sicurezza e protezione per i cittadini di Alghero.

Abbiamo già sottolineato quanto sia fondamentale il presidio del territorio, a partire dalla presenza della nostra Polizia Locale, che rappresenta un punto cardine per la sicurezza. In attesa di vedere concretizzarsi gli annunci fatti dall’amministrazione sulle nuove dotazioni degli agenti, continuiamo a trovare inaccettabile la scelta di lasciare a casa 14 agenti già formati, i quali potevano essere tenuti in servizio per mezzo del quarto rinnovo.

Terremo alta l’attenzione sul tema della sicurezza. La nostra solidarietà va agli algheresi che in questi giorni hanno dovuto affrontare situazioni di pericolo e insicurezza e che oggi chiedono un intervento deciso e concreto. Non possiamo permettere che Alghero resti ostaggio di questa situazione”.

Alessio Auriemma
Dirigente Fratelli d’Italia Alghero

Non c’è pace per il Consiglio Comunale di Alghero: sedute rinviate “per problemi tecnici”

ALGHERO – Non c’è pace per il Consiglio Comunale di Alghero. Oltre il “nomadismo” oramai pluriennale della massima assise locale e oltre anche la segnalazione di assenza di atti da votare, oltre mozioni e ordini del giorno (fatto che significa la necessità di maggiore attivismo di commissioni e altri organismi amministrativi e tecnici), e dopo anche la mancata presenza nelle commissioni dei verbalizzanti, adesso c’è anche il rinvio delle sedute per “problemi all’impianto audio e luci”. Per carità, tutto può accadere, ma, come ha commentato sardonicamente sui social “fatevi la medicina dell’occhio”. A prescindere da presunte macumbe, il Consiglio Comunale, al netto di imprevedibili problemi tecnici, sebbene da tempo è noto che audio e video hanno dei problemi, occorre in generale, da tutti, come emerso dalle parole di più un addetto ai lavori, più rispetto per l’Aula che accoglie le massime rappresentanze politiche cittadine.

Questa la nota del presidente del Consiglio Pirisi. “Nonostante i ripetuti tentativi da parte del tecnico audio presente in sala consiliare al qualter (de Lo Quarter ndr) non si è potuta garantire la registrazione audio e video della seduta odierna. Ragion per cui mio malgrado ho dovuto annullare la seduta e di conseguenza anche la seduta prevista per domani per problemi tecnici, la garanzia di una seduta visibile, registrata e con la possibilità di ascolto non era minimamente garantita così come previsto da regolamento. Il Consiglio Comunale sarà riconvocato non prima dei 5 giorni previsti da regolamento presumibilmente agli inizi della prossima settimana”.

“Sanità, complimenti agli onorevoli Fundoni e Di Nolfo”

ALGHERO – “Come coordinamento femminile di Orizzonte Comune, vista la gravità della situazione della sanità in Sardegna e in particolare ad Alghero, volevamo complimentarci con l’on. Regionale Valdo di Nolfo per aver portato a conoscere la presidente della commissione sanità On. Carla Fundoni, la situazione drammatica dei nostri servizi sanitari. Noi non ci siamo certamente sorprese per la visita ISPETTIVA non annunciata…al contrario plaudiamo alla stessa perché è proprio questa segretezza che GARANTISCE il risultato della visita, la sua trasparenza e la sua efficacia. Sappiamo per certo che il Sindaco Raimondo Cacciotto era in Spagna per lavoro per cui restiamo stupite del comunicato stampa fatto da un membro dell’opposizione che, evidentemente, pecca di inesperienza e ingenuità sull’argomento”.

Coordinamento Femminile di Orizzonte Comune Alghero

Sanità, audizione a Cagliari: la relazione del presidente di commissione Mulas

ALGHERO – In vista dell’audizione di domani a Cagliari dell’Amministrazione Comunale, in particolare del sindaco Cacciotto e del presidente della commissione Mulas, ecco la relazione sullo stato attuale del comparto a firma proprio del consigliere comunale. Si tratta di una “relazione sulla situazione degli interventi ortopedici, delle prestazioni sanitarie e delle consulenze in pediatria e cardiologia, nonché l’impatto dell’incertezza sul passaggio definitivo da ASL a AOU”, cosi Mulas

Alla Commissione Consiliare Sanità
Oggetto: Analisi degli interventi ortopedici, delle prestazioni sanitarie offerte dai servizi di pediatria e cardiologia, e della chiusura del reparto nascite presso l’ospedale di Alghero.

Gentili membri della Commissione,
Il presente documento fornisce un’analisi dettagliata riguardo agli interventi ortopedici, alle prestazioni sanitarie offerte dall’ospedale di Alghero, nonché alle problematiche legate alla chiusura del reparto nascite, una questione che sta avendo un impatto significativo sull’assistenza sanitaria territoriale.

1. Interventi ortopedici – Evoluzione dal 2021 al 2025

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Evoluzione degli Interventi Ortopedici dal 2021 al 2025
Nel corso degli ultimi anni, abbiamo osservato un notevole incremento degli interventi ortopedici, che riflette il miglioramento delle capacità operative della nostra struttura, specialmente dal passaggio ad Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU). Di seguito i dati aggiornati sugli interventi chirurgici:
• 2021 (ASL – 2 sale operatorie disponibili al Marino)
Totale interventi: 226
o Protesi anca: 21
o Protesi ginocchio: 3
• 2022 (AOU – Chiusura sale operatorie del Marino dal 7/3/2022, interventi successivi presso il Civile)
Totale interventi: 181
o Protesi anca: 16
o Protesi ginocchio: 0
o Protesi spalla: 3
• 2023 (Sale disponibili al Civile)
Totale interventi: 263
o Protesi anca: 33
o Protesi ginocchio: 8
• 2024 (Gennaio/Febbraio – Riapertura parziale delle sale operatorie del Marino dal 7/3/2024)
Totale interventi al Civile: 88
Totale interventi al Marino (marzo 2024): 842
o Protesi anca: 67
o Protesi ginocchio: 44
o Revisione protesi anca: 8
o Revisione protesi ginocchio: 6
o Artroprotesi di spalla: 3
o Artroscopie: 50
• 2025 (Interventi al 25/1/2025)
Totale interventi: 84
L’incremento costante degli interventi ortopedici è una chiara testimonianza della crescente efficienza della nostra struttura. Con l’ampliamento delle sale operatorie, si prevede un ulteriore incremento, con un obiettivo di oltre 1500 interventi annuali.
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Prestazioni Ambulatoriali e Sala Gessi
In parallelo all’aumento degli interventi chirurgici, anche le prestazioni ambulatoriali e di sala gessi sono in forte crescita. I dati relativi agli accessi sono i seguenti:
• 2021
o Ambulatorio (1ª visita): 155
o Controlli: 2300
o Consulenze PS: 1978
o Accessi diretti: 1981
o Prestazioni sala gessi: 10.287
• 2022
o Ambulatorio (1ª visita): 255
o Controlli: 3300
o Consulenze PS: 3299
o Accessi diretti: 269
o Prestazioni sala gessi: 10.934
• 2023
o Ambulatorio (1ª visita): 403
o Controlli: 3500
o Consulenze PS: 3979
o Accessi diretti: 0
o Prestazioni sala gessi: 11.991
• 2024 (aggiornato a luglio)
o Ambulatorio (1ª visita): 416
o Controlli: 4700
o Consulenze PS: 4074
o Accessi diretti: 46
o Prestazioni sala gessi: 14.424

Implicazioni per l’Ortopedia Isolana e la Spesa Sanitaria
Il nostro ospedale ha un’importanza fondamentale non solo per Alghero, ma per tutta l’isola, servendo territori come Sassari, Nuoro e Olbia. La recente chiusura del reparto di ortopedia a Nuoro ha aumentato le richieste per i nostri servizi. La direttore del pronto soccorso di Nuoro ha recentemente riconosciuto il nostro ruolo cruciale nell’assistenza ortopedica a livello regionale. La spesa sanitaria legata agli anestesisti a gettone è una problematica che coinvolge anche altre strutture ospedaliere. Tuttavia, i risparmi derivanti da altre strutture, come a Nuoro, vengono reinvestiti ad Alghero per garantire un servizio ortopedico di alta qualità.
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Indecisione sul Passaggio da ASL ad AOU e Impatti Critici
L’incertezza legata al passaggio definitivo da ASL ad AOU ha avuto gravi ripercussioni sulla gestione operativa del nostro ospedale. Questo periodo di indecisione ha bloccato diversi aspetti cruciali, tra cui:
• Forniture di ferri chirurgici: La difficoltà nell’approvvigionamento ha causato ritardi nelle operazioni quotidiane, compromettendo la qualità e la tempestività degli interventi chirurgici.
• Lavori sulle sale operatorie: I lavori di ampliamento, già finanziati, sono stati posticipati, impedendo l’espansione della capacità chirurgica. La riapertura della seconda e terza sala operatoria, prevista per i prossimi mesi, è fondamentale per raggiungere una capacità di almeno 1500 interventi annui.
• Assegnazione di personale: La carenza di anestesisti e la necessità di due specialisti ortopedici aggiuntivi sono diventati ostacoli critici. La nostra struttura resta tuttavia attraente per specialisti provenienti da altre regioni, come dimostrato dalle numerose richieste di trasferimento.
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Prospettive Future e Ampliamento delle Sale Operatori
La riapertura e l’ampliamento delle sale operatorie rappresentano un’opportunità fondamentale per aumentare la capacità chirurgica dell’ospedale. Con l’ampliamento delle sale, il nostro ospedale sarà in grado di gestire un numero significativamente maggiore di interventi ortopedici, migliorando la risposta alle esigenze della popolazione.

2. Servizio di Pediatria
La pediatria dell’ospedale di Alghero ha visto un significativo impegno e una crescita nel numero delle consulenze, con un totale di circa 3500 consulenze annuali, nonostante la presenza di solo 4 pediatri che operano su turni H12. La pediatria garantisce il servizio fino alle ore 20:00, un dato significativo che evidenzia la capacità del reparto di rispondere alle necessità della popolazione infantile del territorio.

3. Servizio di Cardiologia
Anche il reparto di cardiologia, con 4 cardiologi che operano a mezzo servizio, è riuscito a gestire oltre 1500 consulenze annuali, dimostrando una buona capacità di risposta nonostante le risorse limitate.

4. Chiusura del reparto nascite e impatti sulla natalità
Un aspetto critico che merita attenzione riguarda il reparto nascite dell’ospedale di Alghero, che è stato chiuso a novembre 2023 per urgenti lavori di ristrutturazione. A seguito della chiusura, i vertici dell’ASL di Sassari avevano promesso che il reparto sarebbe stato riaperto entro il mese di aprile 2024. Tuttavia, a distanza di quasi due anni da quella data, il reparto continua a rimanere chiuso e la situazione non è cambiata.
Questa situazione ha avuto un impatto significativo sulla capacità dell’ospedale di garantire un servizio adeguato in termini di assistenza alle partorienti e alla maternità, minando il supporto per la natalità e la fertilità sul territorio. La chiusura di un reparto così importante, senza un piano chiaro di riapertura, rischia di compromettere ulteriormente la capacità della nostra struttura di garantire assistenza a tutte le donne che necessitano di supporto sanitario durante il parto.
Dati preoccupanti sulle nascite a Alghero: Secondo i dati forniti dall’anagrafe, nel 2024 sono state registrate solo 140 nascite ad Alghero, un dato estremamente preoccupante che evidenzia un calo significativo della natalità nella nostra comunità. Questo dato, che rispecchia una tendenza preoccupante per il futuro del territorio, rende ancora più urgente la riapertura del reparto nascite, poiché senza un adeguato supporto e senza un’offerta sanitaria di qualità per la maternità, la natalità potrebbe subire ulteriori flessioni.

5. Implicazioni per la fertilità e la natalità
La chiusura del reparto nascite rappresenta un grave ostacolo per la promozione della natalità, un tema fondamentale per il futuro del nostro territorio. L’ospedale di Alghero svolge un ruolo cruciale nella rete sanitaria locale e, se il reparto non verrà riaperto come promesso, si rischia di vedere un ulteriore aumento del ricorso alle strutture sanitarie di altre aree, con inevitabili disagi per le famiglie algheresi.
La situazione richiede un intervento urgente e la definizione di un piano di riapertura concreto, che veda la sala operatoria dedicata alle nascite pienamente attiva e funzionale. Inoltre, è essenziale rafforzare la rete di collaborazione con il consultorio e il distretto sanitario, al fine di garantire una continuità di cura e un servizio integrato che possa rispondere alle necessità della comunità.

Conclusioni
La chiusura prolungata del reparto nascite, unita ai dati preoccupanti sulla natalità, è una problematica che non può essere ignorata, soprattutto in un contesto in cui si cerca di promuovere la natalità e di garantire servizi di assistenza sanitaria completi per tutte le famiglie. È necessario che la Commissione Sanitaria prenda in considerazione con urgenza la questione, sollecitando la riapertura del reparto e il rafforzamento della rete di supporto per la maternità, compreso l’ampliamento delle sale operatorie, la disponibilità di personale specialistico e il sostegno ai servizi consultoriali.

Nella foto Christian Mulas

Ritorna in auge la “sanità”: ancora incontri, commissioni e proposte: le idee del Partito Democratico

ALGHERO – Come un fiume carsico, da svariati anni, il tema della sanità scompare e riappare, scompare e riappare. Salvo, ancora ad oggi, non esserci, almeno a quanto si apprende, degli oggettivi e radicali cambiamenti verso una crescita dei servizi e soprattutto dell’agognata struttura, o se si vuole “nuovo ospedale” (per cui è nato anche un comitato=, da affiancare all’attuale civile o da realizzare in qualsivoglia area.

Nuova Giunta Regionale e nuove istanze da registrare. Ed è così che riparte il “valzer” degli incontri con i vari territori e dunque le proposte di modifica allo stato attuale del comparto. Domani saranno auditi i rappresentanti locali da parte della commissione regionale presieduta dalla Fundoni che, proprio in questi giorni, insieme al collega Di Nolfo, ha effettuato un sovralluogo al Civile. Oggi è fissata la commissione presieduta da Christian Mulas che domani sarà presente, insieme al sindaco, a Cagliari.

Intanto sul tema arriva una sorta di “vademecum” da parte del Partito Democratico con destinatari i vertici della Regione.

All’Assessore Regionale della Sanità
Alla Presidente della Commissione Sanità in Consiglio Regionale
Al Sindaco di Alghero

Il DL 40 in discussione in Commissione Sanità del Consiglio Regionale affronta, nell’ambito di una riorganizzazione complessiva, anche i rapporti fra AOU e Sistema Sanitario Regionale e tra Università e Regione. In particolare, per quanto riguarda gli ospedali di Alghero, propone il “rientro” dell’Ospedale Marino nella ASL di Sassari.

Premesso che la problematica che riguarda Alghero è soprattutto legata alla carenza di personale medico-specialistico e, in particolare, di anestesisti, cardiologi e pediatri, riteniamo vada superato l’effetto di concentramento di risorse umane nella AOU di Sassari, che ha portato al collasso della stessa AOU per eccesso di domanda sanitaria e all’indebolimento della capacità operativa degli ospedali territoriali, Alghero compreso.

Si sta osservando un crescente flusso migratorio dei pazienti dalla provincia di Sassari verso altre aziende sanitarie, specialmente per procedure complesse, come quelle interventistiche in campo cardiologico. Questo fenomeno, legato a una percepita maggiore qualità assistenziale in altre sedi, sottolinea la necessità di un modello sanitario più decentralizzato e olistico. È essenziale considerare il contesto socioeconomico e demografico del territorio. Una città come Alghero, che durante la stagione estiva raggiunge un numero di abitanti paragonabile a Sassari e serve un vasto bacino territoriale, non può continuare a essere trattata come un centro micro-satellite subordinato all’hub regionale.

L’AOU ha preso in carico l’Ospedale Marino dal 1° gennaio 2022. Tutti ricordiamo come, senza alcuna preventiva discussione con il territorio e senza alcun passaggio nel Consiglio Comunale di Alghero, con un blitz in Consiglio Regionale, nella scorsa legislatura a guida centrodestra, sia stato sancito il passaggio dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.

L’obiettivo era migliorare le attività integrate nel campo dell’ortopedia, della traumatologia e della riabilitazione. Ma il percorso per raggiungere tale obiettivo non è stato tracciato. Anzi, all’inizio di marzo 2022 sono state chiuse le sale operatorie e l’attività chirurgica è stata spostata presso il Civile, con un andirivieni di ortopedici e pazienti e l’impossibilità di intervenire su patologie che necessitavano di chirurgia protesica, chirurgia della mano e del piede, artroscopia del ginocchio e della spalla. Solo il 23 febbraio 2024 è stata riaperta una delle sale operatorie. Ciò ha comportato la ripresa dell’attività chirurgica di ortopedia all’Ospedale Marino, ma i lavori necessari nelle altre sale, ai fini della sicurezza, risultano sospesi. La stessa attività su un’unica sala è stata resa possibile solo grazie al ricorso a prestazioni aggiuntive o a contratti a gettone: inammissibile!

L’AOU, che pure dispone di oltre cento anestesisti su Sassari, non ha disposto il trasferimento sul Marino di Alghero di nessuno di questi medici, agendo solo su interventi tampone e a tempo, come quelli relativi ai contratti aggiuntivi. Anzi, ha disposto – sulla base di un accordo con la ASL e con modifica in questo senso dell’atto aziendale – che il responsabile dell’unica struttura di Anestesia presente ad Alghero, all’Ospedale Civile, fosse una Universitaria: altro fatto fortemente discutibile. Ci risulta che diversi anestesisti abbiano fatto domanda di trasferimento e che ci siano in atto anche almeno quattro assenze di dirigenti medici per malattia!

Lo diciamo chiaramente: non serve solo il passaggio da un’azienda sanitaria all’altra, ma un progetto vero e condiviso sulla sanità algherese e sulla rimodulazione del modello assistenziale, che consentirebbe al centro hub di Sassari di concentrarsi sulle patologie di alta complessità, come neurochirurgia e cardiochirurgia, delegando una quota di procedure comuni, seppure anche complesse ma ormai routinarie, ai presidi territoriali, come quello di Alghero. Questa riorganizzazione migliorerebbe l’efficienza complessiva del sistema, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’accesso alle cure.

Un progetto che tenga conto delle risorse umane da assegnare:

Quante andranno ad Alghero ad espletamento del concorso per anestesisti?
È stato valutato, relativamente al possibile rientro della ASL nella gestione dell’Ospedale Marino, la disponibilità della Regione e della ASL ad assegnare il personale necessario per il funzionamento e il potenziamento, quali infermieri, strumentisti, medici ortopedici e anestesisti?
Quanti cardiologi verranno assegnati per sanare la vergognosa assenza di specialisti tutti i giorni dalle ore 20 in poi e nei giorni festivi?
E quanti pediatri? Posto che anche loro sono assenti dalle 20 in poi e nei giorni festivi e che tale lacuna, indirettamente, ha comportato la chiusura del punto nascita su Alghero.
Quando verrà aperta la terapia intensiva, posto che è stata finalmente accreditata, ma non si può aprire senza anestesisti dedicati né si può pensare di fare affidamento solo sugli specializzandi?
Non solo.

La struttura complessa di Urologia ha, da atto aziendale, 5 posti letto: negli ultimi anni c’è stato un incremento considerevole dei ricoveri e delle giornate di degenza per ottimizzazione dell’utilizzo dei posti letto. Contestualmente, c’è stato un calo importante degli interventi in day surgery, in quanto non disponibili le sale dell’Ospedale Marino (dove venivano eseguiti tali interventi) per cessione alla AOU. La richiesta di pazienti affetti da patologia urologica è aumentata, probabilmente per una inversione del flusso verso Alghero, legata sia alla buona pratica clinica sia all’aumento delle liste d’attesa presso la AOU di Sassari. È indispensabile aumentare i posti letto ad almeno 12, previsti per una struttura complessa e come prevedono i lavori di ristrutturazione, anche perché fino al 2019 i posti letto in urologia, non disponibili ma accreditati in Regione, erano 15

È necessario potenziare il servizio di Endoscopia Chirurgica che, nonostante le lunghe liste di attesa, essendo l’unico servizio all’interno della ASL, è stato inspiegabilmente depotenziato. Attualmente opera in locali inadeguati e fuori norma, nonostante siano stati da tempo disponibili i locali appositamente ristrutturati al terzo piano dell’Ospedale Civile.
Attualmente, nella Chirurgia Generale dell’Ospedale Civile risultano in servizio solo due medici: il direttore della struttura e un altro chirurgo strutturato. Da qualche anno è stato creato il servizio Week Surgery con un dirigente di struttura semplice, un altro medico strutturato e altri tre medici a contratto. Per una migliore funzionalità del servizio, è indispensabile la riorganizzazione della Chirurgia Generale del presidio di Alghero.
È prioritario assegnare adeguato personale al Centro di Salute Mentale, nonché riattivare il Centro Diurno, già operativo in passato e con buoni esiti assistenziali, trattandosi di pazienti estremamente fragili che necessitano di cure e attenzioni continuative.
È necessaria la trasformazione di alcuni servizi ambulatoriali in unità operative integrate ospedale–territorio, come il Presidio di Pneumologia, avente come obiettivo la gestione più completa e multidisciplinare dei pazienti, sia ricoverati che ambulatoriali. Questo approccio consentirebbe una maggiore presa in carico del paziente nei percorsi diagnostico-terapeutici, attuabili a breve-medio termine, in post-dimissione ospedaliera, in fase di instabilità clinica o per diagnostica invasiva. Si ridurrebbe così il flusso verso il Pronto Soccorso di pazienti con malattie polmonari croniche e di coloro che necessitano di procedure diagnostiche invasive con breve periodo di osservazione.
È urgente dotare la Riabilitazione dell’Ospedale Marino di medici strutturati, poiché quelli attualmente in organico non possono assicurare la copertura dei turni. Con la presenza stabile di anestesisti, e quindi con maggiore copertura rianimatoria, la struttura potrebbe servire pazienti con un grado maggiore di complessità, soprattutto se affiancata dalla presenza o dalla pronta disponibilità di un cardiologo.
È indispensabile aprire un reparto di lungodegenza, per destinare il sovraffollato reparto di Medicina solo agli acuti.
È necessario garantire la piena funzionalità al reparto di Dialisi.
È fondamentale rafforzare la Medicina del Territorio, anche per creare un filtro per il Pronto Soccorso.
È urgente ripensare l’assistenza sanitaria in ambito cardiologico, redistribuendo risorse e competenze in modo equilibrato.
Inoltre, una volta riforniti i presidi territoriali di personale e competenze adeguate, presenti nella maggior parte dei casi ma limitati a causa della carenza di dirigenti medici, sarà possibile distribuirvi anche gli specializzandi in maniera razionale. Questo cambiamento non solo migliorerebbe l’efficienza dei servizi sul territorio, ma porterebbe un valore aggiunto alla formazione stessa. Gli specializzandi, attualmente concentrati in gran numero su un unico centro come Sassari, sono spesso costretti a emigrare verso centri della penisola per completare la propria formazione, con il risultato che molti di loro non fanno più ritorno in Sardegna. Tale dinamica contribuisce ulteriormente all’impoverimento del tessuto sociale sardo.

Una distribuzione razionale degli specializzandi tra i diversi presidi territoriali, integrati e ben funzionanti, garantirebbe loro una formazione completa e variegata, aumentando le probabilità di una loro permanenza nell’isola e rafforzando il sistema sanitario locale. La redistribuzione degli specializzandi, quindi, non deve essere vista come una semplice esigenza organizzativa, ma come una strategia strutturale per garantire una formazione sanitaria più diffusa, efficace e sostenibile. È necessario adottare criteri rigorosi, ma oggettivi e verificabili, per selezionare i presidi territoriali destinati alla formazione, valorizzandoli come parte integrante di un sistema sanitario policentrico e resiliente. Solo attraverso una pianificazione accurata e lungimirante sarà possibile invertire il trend migratorio dei giovani professionisti e trasformare i presidi territoriali in risorse formative e assistenziali di eccellenza.

Capitolo a parte, ma altrettanto urgente, riguarda l’edilizia ospedaliera. Reiteriamo la richiesta della costruzione del Nuovo Ospedale da realizzare nel territorio di Alghero (come previsto dal Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008), con l’aggiornamento dello studio di fattibilità predisposto dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari con sede in Alghero. Nel frattempo, è indispensabile richiedere l’ampliamento dell’Ospedale Civile, con un nuovo blocco operatorio e la creazione di nuovi spazi da destinare a diverse specialità, che assicurino il DEA di primo livello”.