“Deluso e tradito da false promesse, basta con Orizzonte Comune”

ALGHERO – “È con un senso di profonda indignazione e disillusione e amarezza che apprendo la nomina del sassarese Antonio Cardin nel consiglio di amministrazione dell’Alghero in house, nonostante le reiterate interlocuzioni con il sindaco Cacciotto, in cui avevo espresso con fermezza, chiarezza e determinazione la mia totale contrarietà. La mia opposizione non ha nulla a che fare con la persona, ma con il tradimento di un percorso politico in cui ho investito tempo, impegno e passione, e che oggi vedo completamente vanificato.

A fronte di un impegno politico che ha visto la mia costante dedizione per la vittoria elettorale, a favore di un progetto che si dichiarava “nuovo, alternativo e soprattutto trasparente”, ci troviamo oggi a fare i conti con la realtà: un sindaco che ignora accordi precisi, sottoscritti con il coordinatore regionale di Orizzonte Comune, l’assessore regionale Cuccureddu, e lo stesso Cacciotto, che ci avevano assicurato una politica di condivisione e di valorizzazione del nostro impegno. Di tutto ciò, non è rimasto nulla.

Non solo siamo stati ignorati, ma veniamo oggi beffati da nomine che non tengono minimamente conto del sacrificio mio e di quasi 700 elettori che hanno creduto in un’alleanza che oggi si sta rivelando una farsa. È un atto di assoluta mancanza di rispetto nei nostri confronti e nei confronti dei cittadini che hanno riposto fiducia in un progetto di cambiamento, tradito a ogni livello.

Non è più accettabile accettare promesse vuote e false dichiarazioni di intenti. È gravissimo che si continui a prendere in giro chi, come me, ha lavorato per costruire una coalizione basata sulla trasparenza e sull’impegno condiviso. A quanto pare, il sindaco Cacciotto e l’assessore Cuccureddu si sono dimenticati delle loro stesse parole e degli impegni presi. O forse, più semplicemente, hanno preferito voltare le spalle a chi ha contribuito in maniera fattiva e decisiva a questa alleanza, sacrificando la propria credibilità per un obiettivo che, evidentemente, non era mai stato raggiungere il bene comune, ma solo il potere.

“Io non ci sto”. Non posso e non voglio continuare a lavorare a favore di un progetto che tradisce i propri alleati e soprattutto tradisce i cittadini che hanno creduto in un cambiamento che si sta rivelando solo una menzogna. La mia politica è e sarà sempre al servizio dei miei elettori , e di tutti i cittadini non di chi si fa beffe di loro. Per quanto riguarda il futuro, prendo atto delle scelte di Cacciotto e Cuccureddu e mi riservo di decidere il da farsi nelle prossime ore. Una cosa è certa: il mio impegno e la mia passione non saranno più al servizio di un partito che ha dimostrato, in maniera incontrovertibile, di non meritare né la mia fiducia né quella dei cittadini che ho l’onore di rappresentare”.

Christian Mulas, consigliere comunale presidente della V commissione consiliare del Comune di Alghero

Nuova Cda Alghero In House, Orizzonte Comune esprime soddisfazione

ALGHERO – “Il coordinamento locale di Orizzonte Comune esprime  grande soddisfazione per la nomina  di Antonio Cardin nel consiglio di amministrazione della società partecipata Alghero In House e ringrazia il Sindaco Raimondo Cacciotto per aver accolto la nostra indicazione . Motivo che ci inorgoglisce tutti e che ci carica della giusta responsabilità per dare il meglio di noi stessi al servizio della partecipata. I migliori auguri di buon lavoro ad Antonio Cardin , a Lucia Malavolti ed al Presidente Luca Nurra”.

Orizzonte Comune Alghero

“Cap d’Any, Gioventù Nazionale esprime profonda preoccupazione”

ALGHERO – Gioventù Nazionale Alghero esprime profonda preoccupazione per i ritardi che stanno compromettendo l’organizzazione del tradizionale evento di Cap d’Any ad Alghero, una manifestazione che -animando la città nel cuore della stagione invernale- rappresenta da anni un momento essenziale per la nostra comunità locale. L’incertezza sullo svolgimento dell’evento non solo minaccia di danneggiare l’economia cittadina, ma priva gli algheresi – e in particolare i giovani – di una fondamentale opportunità di ritrovo e partecipazione.

Il Cap d’Any ad Alghero infatti non è soltanto una festa: è una tradizione radicata che permette alla città di aprirsi al turismo anche in un periodo fuori stagione, offrendo ai giovani, alle famiglie e ai visitatori la possibilità di partecipare gratuitamente a concerti e spettacoli di altissimo livello. È proprio per questo che ci preoccupa il rischio che l’investimento in questa importante manifestazione sia stato trascurato o addirittura dimenticato da un’amministrazione che sembra non comprendere appieno l’impatto positivo e inclusivo che tali iniziative hanno sul territorio.

L’amministrazione comunale deve smettere di vivacchiare alla giornata e deve superare incertezze, litigi e ritardi, assicurando alla città e ai suoi abitanti un Cap d’Any all’altezza delle aspettative. Condividiamo infatti con preoccupazione il timore che un atteggiamento ostile verso i grandi eventi porti a una carenza di iniziative durante il periodo invernale, rendendo Alghero meno vivace e attrattiva. Già in passato, del resto, amministrazioni di centrosinistra hanno trascurato l’importanza del periodo invernale, privando la città di appuntamenti significativi per il turismo e il coinvolgimento della cittadinanza.

Gioventù Nazionale, a nome di una intera generazione di algheresi, chiede quindi con fermezza che venga fatta chiarezza sul futuro del Cap d’Any e che l’amministrazione si impegni a garantire continuità a un evento di grande rilevanza, sia per i cittadini che per l’economia locale.

Fondazione, “Cocco in totale confusione: stia sereno, si faranno Capodanno e tanti altri eventi”

ALGHERO – “Leggo con attenzione il comunicato dell’ex assessore Cocco e non posso che essere d’accordo con lui: Ora c’e’ da preoccuparsi. Nonostante la laurea in Economia e Gestione Aziendale infatti, l’ex Assessore al Turismo Cocco dimostra una totale confusione a riguardo delle più basilari nozioni di economia aziendale. La dimostrazione pratica è l’incapacità dell’ex assessore di comprendere quale sia la differenza tra Bilancio di Previsione e Flussi di Cassa, anche se, ed in sua difesa, potrei sostenere che è possibile che ne abbia perso dimestichezza visto che dal giorno della sua laurea, invece di mettere in pratica gli insegnamenti, si è occupato solo di strategie di campagne elettorali e di social media management. Ed allora, prendendo spunto dal suo comunicato, in questo caso si, un vero minestrone di nozioni di amministrazione aziendale, vorremmo cogliere l’occasione per ricordargli la differenza tra il bilancio di previsione e i flussi di cassa che sono due strumenti finanziari fondamentali per la gestione di un’azienda, ma si concentrano su aspetti diversi. Il Bilancio di previsione infatti è una stima dettagliata delle entrate e delle uscite previste per un determinato periodo (solitamente un anno) ed ha lo scopo di pianificare le attività aziendali, allocare le risorse e prendere decisioni strategiche. Include voci come ricavi previsti, costi operativi, investimenti, finanziamenti e risultati di esercizio attesi e si concentra sulla redditività dell’azienda, ovvero sulla capacità di generare profitti.

I flussi di cassa invece misurano le entrate e le uscite di denaro effettive in un determinato periodo. Lo scopo è quello di valutare la liquidità dell’azienda, ovvero la sua capacità di far fronte agli impegni finanziari a breve termine e si focalizzano sulle variazioni della cassa, considerando le entrate da vendite, i pagamenti ai fornitori, i costi del personale, gli investimenti e i finanziamenti. Concentrandosi sulla solvibilità dell’azienda, ovvero sulla sua capacità di pagare i debiti. Questo vuol dire, in parole povere, che il Bilancio di Previsione permette di anticipare le esigenze finanziarie dell’azienda e di prendere decisioni strategiche in tempo. I Flussi di cassa, al contrario, garantiscono la sopravvivenza dell’azienda nel breve termine, evitando situazioni di crisi legate alla mancanza di liquidità. Nel mio comunicato dunque non ho assolutamente asserito che la Fondazione, ad oggi, e guardando il Bilancio di Previsione, non sia una azienda sana, ma solo che ingenti spese potrebbero non permettergli, nell’immediato futuro, e visto i carenti flussi di cassa, di affrontare pagamenti per possibili operazioni di marketing da pianificare o, addirittura, pagare gli stipendi dei dipendenti che magari hanno una famiglia alle spalle e non possono attendere fino ad aprile. Per quanto riguarda l’invito ad approfondire meglio i dossier della Fondazione poi, e nonostante io sia in carica da soli 14 giorni, posso affermare con certezza di conoscerli già meglio di lui che ha ricoperto l’incarico di Assessore per oltre due anni. Del milione e mezzo investito nel 2023 per il Capodanno infatti, è sì vero che quasi un terzo è arrivato dai contributi pubblici (Regione) e privati (sponsor e concessionari dei servizi di somministrazione), ma è anche vero che non ci si è attivati per sollecitare la corresponsione dei 350.000 euro da parte della Regione contribuendo in maniera decisiva alla mancanza di prospettiva dei flussi di cassa. Cosicché appena insediato (ripeto da non più di due settimane) ho da subito sollecitato personalmente il completamento dell’iter che ci consentirà a breve l’accreditamento dei fondi 2023, così come mi sono da subito adoperato, sempre in Regione, per avere certezza della sub concessione della Grotta di Nettuno anche per gli anni a venire, altro capitolo del quale lei si è “scordato”.

Una nota a parte poi, e per completare lo scenario in maniera corretta, merita il discorso CDA della Fondazione: lei infatti continua ad accusare la presente amministrazione di averlo cambiato dopo le pressioni esercitate per dimissionare il precedente CDA, dimenticandosi però di ricordare a tutti i cittadini che lo stesso CDA, quest’anno, è stato rivoluzionato già lo scorso aprile, a soli due mesi dalle elezioni di giugno, proprio dalla sua maggioranza. Nello specifico del capodanno poi, e per evitare falsi allarmismi verso il tessuto economico cittadino da parte di un ex assessore che sembra essere l’unico a non averlo capito, si farà e come al solito sarà all’altezza della tradizione. Quindi la smetta di fare polemiche noiose ed inutili che a niente servono e si impegni per il bene della città, sempre nel rispetto dei ruoli. Per finire però, ed una volta per tutte, vorrei tranquillizzarlo anche sotto il punto di vista del rapporto con gli operatori perché, grazie anche alle campagne di promozione e marketing che attueremo in futuro, potranno passare dei mesi invernali tranquilli senza dover attendere la sola notte di capodanno per poter lavorare come meritano. La sfida infatti, e mi dispiace che un esperto come Cocco non l’abbia colta, è quella di far sì che il forte impulso a tutta la città, 365 giorni l’anno, arrivi dalla Fondazione e non il contrario: Questo è il motivo per cui, se l’ex assessore volesse mettersi a disposizione della Fondazione, gratuitamente, per svolgere il lavoro che di solito svolge, e cioè Social Media Manager… le porte sono e saranno sempre aperte”.

Graziano Porcu, presidente della Fondazione Alghero

Nuovo Consiglio d’Amministrazione per la Società In House, Nurra presidente

ALGHERO – La Società In House ha il nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Sindaco Raimondo Cacciotto ha proceduto oggi alla nomina del Presidente Luca Nurra e dei consiglieri Lucia Malavolti e Antonio Cardin.

Il Sindaco ha voluto ringraziare i precedenti amministratori della Società, il Presidente Gennaro Monte, e i componenti Giuseppe Cardi e Nadia De Santis, per il lavoro svolto e per il senso di responsabilità istituzionale mostrato in questa ultima fase. Al nuovo Presidente e ai membri del Consiglio di Amministrazione il Sindaco ha rivolto i più sinceri auguri di proficuo lavoro al servizio della città.

Pratobello, protesta di Forza Italia in Regione: “La Todde non ascolta i sardi”

CAGLIARI – “Ribadiamo la nostra urgenza per la legge di Pratobello”. Si sono alzati in piedi dai banchi della minoranza, i consiglieri di Forza Italia Piero Maieli, Gianni Chessa e Angelo Cocciu, e hanno tirato fuori due striscioni esponendoli all’Aula e al presidente del Consiglio Piero Comandini: “Pratobello 24 l’unica legge”, cosi è apparso sui manifesti.

Subito l’intervento di uno degli assistenti d’Aula, che ha strappato gli striscioni dalle mani dei tre rappresentanti dell’opposizione che appoggiano la legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 211mila firme, e che premono perché arrivi immediatamente alla discussione del Consiglio regionale. Un gesto che strizza l’occhio al presidio che si sta svolgendo sotto il palazzo di via Roma convocato dai comitati contro la speculazione energetica. Protesta sfociata anche nello sciopero della fame indetto dall’avvocato del coordinamento, Michele Zuddas.

Dopo il siparietto il presidente Comandini ha sospeso la seduta per mezz’ora. I lavori sono poi ripresi con il voto sul passaggio agli articoli del ddl sulla variazione di bilancio da circa 630 milioni di euro. L’Aula si è quindi chiusa con la trasmissione del testo alla terza commissione per consentire da questo pomeriggio l’esame degli emendamenti. L’Assemblea ritorna a riunirsi oggi.

Assalto eolico, il Ministero stoppa il Comune: il presidente Mulas fa le barricate

ALGHERO – “Con una decisione tanto incredibile quanto grave, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha respinto la richiesta del Comune di Alghero per l’indizione di un’inchiesta pubblica sul progetto del parco eolico flottante “Mistral” nel Mar di Sardegna. Questa scelta, contenuta nella nota prot. n. 200922 del 5 novembre 2024, rappresenta un atto che non solo disconosce il valore della partecipazione democratica, ma smentisce la necessità di un dibattito pubblico aperto e trasparente su un progetto che ha il potenziale di impattare in maniera irreversibile sull’ambiente e sulle comunità locali.

Il rifiuto a consentire un’inchiesta pubblica su un tema così cruciale per il futuro della nostra isola è una decisione miope e incomprensibile. Il progetto Mistral, proposto dal gruppo Acciona, impone una riflessione profonda non solo sul suo impatto ambientale, ma anche sul modello di sviluppo che intendiamo perseguire. La mancata consultazione delle popolazioni locali, dei rappresentanti istituzionali e di tutte le parti interessate non è semplicemente una violazione del principio di partecipazione, ma una gravissima ingerenza in un diritto fondamentale: quello di essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che riguardano il nostro territorio e il nostro futuro.

In qualità di presidente della V Commissione consiliare Ambiente, insieme ai 7200 cittadini che hanno firmato la petizione per la legge Pratobello, sono pronto a fare le barricate per difendere i diritti della nostra comunità e per chiedere, con forza, che venga garantito il diritto a una valutazione pubblica approfondita. Non possiamo accettare che il Ministero e le grandi aziende impongano decisioni senza tenere conto della volontà delle persone che vivono quotidianamente sul territorio e che ne conoscono meglio di chiunque altro le peculiarità e le fragilità.

Basta con questa superficialità! È inaccettabile che si continui a trattare temi così delicati senza un confronto reale e senza il coinvolgimento diretto dei cittadini. Il nostro impegno sarà massimo affinché venga ripristinato un giusto equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale, tra le esigenze delle imprese e i diritti delle comunità. È ora che le istituzioni centrali ascoltino la voce di chi vive e respira l’ambiente che queste scelte potrebbero compromettere.

La nostra battaglia non si ferma qui. La trasparenza, la democrazia e il rispetto per l’ambiente devono prevalere!“

Christian Mulaa, presidente V Commissione

“Nomi Capodanno, tra Fondazione e Giunta è caos: ritardi ed errori mai visti”

ALGHERO – “Ancora incertezze e confusione intorno agli eventi di Capodanno. Dopo le pressioni esercitate per dimissionare il precedente cda, l’amministrazione comunale e il nuovo consiglio di amministrazione non sembrano riuscire a chiudere.

Fumata nera anche oggi, con una riunione concentrata più sullo scegliere gli organizzatori che il nome dell’artista, con pressioni provenienti persino da Cagliari.

Dopo le indiscrezioni sui nomi di Mika ed Elisa, le trattative ora sembrano spostarsi su un nome meno competitivo come quello di J-Ax. Inutile nascondere la preoccupazione su questa gestione disordinata, senza guida, che rischia di allontanare artisti di alto livello, accumulando ritardi e riducendo al minimo l’attrattività di un evento così importante per il turismo algherese.

Gli operatori economici e tutta la città meritano un Capodanno all’altezza, con una programmazione che rispetti le aspettative dei cittadini e dei visitatori. Sindaco e assessori competenti non giochino con l’economia della città e facciano presto”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia

Atti Punta Giglio, “Opposizione imbavagliata, schiaffo ai diritti dei consiglieri”

ALGHERO – “Chiediamo che ci venga consentito di esercitare i nostri doveri di Consigliere comunale nell’interesse dei cittadini algheresi-. Il Gruppo consiliare di Forza Italia interviene per lamentare il mancato rilascio di copie di atti nel termine di 3 giorni previsto dal Regolamento. “Uno schiaffo alle nostre prerogative e un ostacolo all’esercizio dei nostri doveri di tutela dei cittadini algheresi –attaccano i Consiglieri azzurri Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini-.” L’insostenibile ritardo è relativo alla richiesta di copia di atti per esercitare i poteri di sindacato ispettivo relativo al bizzarro e dannoso procedimento per l’acquisto di un’area a Punta Giglio in violazione della necessaria evidenza pubblica e al servizio di igiene urbana il cui contratto è in regime di proroga e ha già prestato il fianco a forti disservizi e altrettanto pesanti critiche. “Chiediamo che ci venga consentito di esercitare correttamente il nostro ruolo di oppositori, nell’interesse dei cittadini algheresi. Siamo certi che l’inammissibile ritardo non sia da ascrivere agli operatori comunali, ma a carenza di personale nel servizio deputato al rilascio di copie di atti. Cacciotto si attivi immediatamente per rafforzare il servizio e per darci la possibilità di svolgere i nostri compiti di controllo della scarsa e qualitativamente insufficiente attività dell’Amministrazione. Siamo costretti anche a preavvisare che ci stiamo accingendo a ricorrere davanti al TAR Sardegna contro l’illegittimo silenzio dell’Amministrazione algherese –chiudono gli azzurri catalani-.”

“Amministrazione Cacciotto, cittadini delusi: giudizio negativo. Problema igiene e appalto rifiuti”

ALGHERO – “A oltre quattro mesi dall’insediamento della nuova amministrazione è doveroso fare un primo
bilancio. E, ad essere oggettivi, tale analisi non è positiva. Attenzione non per evidenti e sole
responsabilità di chi è alla guida dalla città da poco tempo, ma perchè è altrettanto palese che quel “cambiamento”, quella “nuova prospettiva”, quel “rinnovamento”, tanto decantati in campagna
elettorale non hanno trovato spazio nell’azione amministrativa. Qu
esto, come detto, nel massimo rispetto delle varie rappresentanze scelte ed elette dai cittadini algheresi che attendono, ormai delusi, un cambio di passo.
Un esempio, tra i diversi che potremmo fare, è quello dell’importante, se non cruciale, nuovo appalto di igiene urbana. A meno che non si stiano facendo percorsi “carbonari”, non se ne sa niente.
Nessuna commissione, nessun incontro pubblico con le associazioni di categoria o con i residenti
che, essendo gli utenti che pagano il servizio di raccolta, meritano sicuramente di essere consultati
e coinvolti nelle scelte.
Per cercare soluzioni efficaci, che non sono facili in una città turistica, è giusto prendere spunto da
altre realtà che, nostro malgrado, stanno crescendo in maniera considerevole rispetto a noi.
Ad Olbia, realtà turistica che sta trainando la Gallura, hanno deciso, grazie alla positiva azione
amministrativa della giunta Nizzi, di eliminare nelle zone più problematiche, il “porta a porta”
durante l’estate appena trascorsa. Perchè? Stesso problema di Alghero: troppe seconde case e tanti alloggi affittati in nero. Seppure Olbia ci supera per numero di posti letto alberghieri, anche loro hanno il problema delle seconde case che, nella nostra città, sta oramai sfuggendo di mano con numeri alle stelle di nuovi B&B aperti ogni anno. Capiamo e ci rattristiamo rispetto a chi fa questo per sbarcare il lunario in una città che offre sempre meno opportunità di lavoro e che non ha uno sviluppo sostenibile, ma senza una regia, questo fenomeno rischia di diventare un grosso problema da gestire, a partire proprio dalla raccolta dei rifiuti. Il comune di Olbia ha sostituito in alcuni quartieri della città il porta a porta con un Centro ambientale mobile, con annesso sistema di video sorveglianza e tale sperimentazione ha prodotto buoni risultati facendo venir meno i rifiuti a bordo strada.
Durante l’estate appena trascorsa abbiamo visto rifiuti di ogni genere abbandonati nei marciapiedi, nei cestini e nei box dei locali commerciali utilizzati come cassonetti ma non è lecito sapere quale siano le intenzioni di chi ci governa. Puntare sul porta a porta con tutte le problematiche di una città che dai 42.000 residenti in estate arriva a 100.000 presenze o ripristinare la raccolta con cassonetti come avviene a Sassari? Oppure attuare un sistema “misto” come ha sperimentato Olbia? Quattro mesi e oltre possono essere pochi o abbastanza per un giudizio su un Sindaco e la sua maggioranza. Sicuramente non si vede il coinvolgimento della cittadinanza, la condivisione tanto decantata durante la campagna elettorale e soprattutto non si vede il “cambiamento” annunciato.
Ci auguriamo che, per il bene dei nostri concittadini, non siano finite nei cestini dei rifiuti anche le promesse fatte durante la campagna elettorale!

Giuliano Tavera
segretario cittadino Psd’Az