ALGHERO – “L’amministrazione Cacciotto continua a trattare gli spazi pubblici come proprietà privata del PD. L’ultimo caso con Villa Maria Pia, appena ristrutturata con soldi pubblici, viene inaugurata con un evento organizzato dall’associazione “Maestrale” dell’ex sindaco Mario Bruno, il vero regista occulto di questa maggioranza.
Un evento che, dietro la consueta facciata di “dibattito pubblico”, si rivela in realtà l’ennesima passerella politica per la sinistra, con la partecipazione di esponenti del PD regionale e locale.
Ma il Sindaco Cacciotto cosa ne pensa?
Sta davvero tollerando che gli spazi comunali vengano utilizzati come sedi secondarie del Partito Democratico? O, più probabilmente, teme Mario Bruno e le sue manovre, come quelle già viste in passato che hanno portato alla rimozione di Stefano Lubrano?
Questo è un precedente gravissimo. Gli spazi pubblici devono essere al servizio di tutta la comunità, non strumenti di propaganda per una sola parte politica.
Con Fratelli d’Italia chiediamo immediata chiarezza: se l’amministrazione ritiene legittimo concedere questi spazi a soggetti di evidente matrice politica, allora per par condicio anche altre associazioni di natura politica devono avere lo stesso diritto di accesso a locali e strutture pubbliche.
L’uguaglianza di trattamento non è un optional: il sindaco garantisca la parità di accesso agli spazi comunali o spieghi alla città perché certe regole valgono solo per alcuni”
ALGHERO – Il prossimo lunedì 24 marzo alle ore 18, organizzato dall’Associazione Culturale Maestrale, con il patrocinio del Comune di Alghero, nella sala del Comune di Alghero a Villa Maria Pia, in Via Salvatore Burruni 6, (struttura che dovrà andare a ospitare a breve le sedute del Consiglio Comunale e pare anche le assemblee del Parco ndr) si terrà un incontro-dibattito dedicato alla nascita della Città Metropolitana.
Interverranno il Vicepresidente della Regione Sardegna Giuseppe Meloni, l’Assessore degli Enti Locali della Regione Sardegna Francesco Spanedda, l’Amministratore Straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru, il Commissario Straordinario della Provincia di Sassari Gianpiero Scanu, il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto e il Sindaco di
Porto Torres Massimo Mulas.
Sono stati invitati al dibattito tutti i Sindaci dei Comuni che fanno parte della Città Metropolitana di Sassari. Introduce il Presidente dell’Associazione Maestrale, Roberto Tedde. Coordina Gabriella Esposito, VicePresidente dell’Associazione. Una opportunità, aperta a tutti, per riunire i protagonisti, presentare il nuovo ente locale e discutere in merito al valore statutario e politico della Città Metropolitana, alla sua incidenza per lo sviluppo del territorio e ai passi concreti da fare in rapporto con i cittadini. L’evento si colloca nell’ambito degli incontri propedeutici alla scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Progetto Città Nord Ovest”, co-finanziata dalla Fondazione di Sardegna.
ALGHERO – “Oggi in occasione della Commissione speciale sul Treno ad Idrogeno, si è appreso che la conferenza unificata decisoria, tenutasi il 13 di marzo alla presenza di tutti gli enti pubblici coinvolti e l’amministrazione comunale, si è conclusa con esito positivo, con medesimo parere del Comune di Alghero. Pertanto l’opera si farà. Tra 30 gg il progetto esecutivo e l’avvio dei lavori entro l’estate”. A comunicarlo il Consigliere comunale della Lega, Michele Pais, all’esito della seduta di commissione speciale che ha visto l’audizione dell’Ing. Paolo Zedda di ARST e del dirigente comunale, Arch. Giuliano Cosseddu.
Una decisione contraria rispetto alle reiterate richieste, istanze e appelli delle borgate e di associazioni, tra l’altro molti di questi “vicini” al Partito Democratico che, al netto di qualche “posto al sole”, sembra sia in totale sofferenza riguardo le sue volontà politiche e ammnistrative.
“È chiaro che si esce dall’ambiguità che fino ad ora ha caratterizzato la posizione del Sindaco e della maggioranza di sinistra, peraltro divisa al proprio interno sul tema, e le richieste di ripensamento dei comitati di borgata su un’altra modalità di trasporto come la realizzazione di una metrotranvia, non abbiamo trovato accoglimento e condivisione proprio dal Primo cittadino. Piaccia o no, questa è la conclusione” continua Pais.
“Oggi c’è da capire se vi siano falle nel procedimento amministrativo a cui potranno appellarsi i cittadini contrari all’esecuzione dell’opera. Ma quanto meno è stata fatta chiarezza sulla posizione favorevole del Sindaco, che fino ad ora mancava” conclude Pais.
ALGHERO – “Sul campo boe nella rada di Alghero è necessario un adeguato approfondimento e la realizzazione di uno studio, ambientale ed economico, per valutarne impatto ed effetti”.
Michele Pais, che sul punto aveva lanciato l’allarme dell’autorizzazione imminente, annuncia di aver presentato due ordini del giorno, al consiglio comunale di Alghero e all’assemblea del parco, per chiedere una moratoria urgente.
“Prima di procedere con l’installazione di boe, che potrebbero avere delle ricadute drammatiche sullo strategico settore della nautica e, al contempo, limitare drasticamente la possibilità di attracco della rada a nord di Alghero, da sempre vissuti dagli algheresi, è necessario fermarsi, approfondire il tema e solo successivamente decidere. Spendere i soldi solo perché si hanno dei finanziamenti, oltre che essere uno spreco di denaro pubblico, non può certamente costituire un ricatto nei confronti di chi è chiamato a prendere una decisione in maniera responsabile e consapevole” dichiara Pais.
“Su questo punto è fondamentale attivare un tavolo di studio e confronto, riprendere il dialogo con la categoria della nautica, gli esperti in materia ambientale ed economica, l’Università di Sassari, ma anche valutare le esperienze di altre aree e parchi marini” continua Pais.
“Oggi, però, Sindaco e Presidente del Parco devono procedere alla immediata sospensione di ogni tipo di attività” diffida Pais.
“Il parco deve essere strumento di protezione e valorizzazione ambientale, volano di crescita economica e sociale, sempre però in armonia con l’uomo che lo abita e non, come accade per la piccola pesca, limite e ostacolo ad ogni attività e vivibilità” conclude Pais.
ALGHERO – Non poteva che essere il Teatro Civico a ospitare il psicodramma che ha caratterizzato il Consiglio Comunale dell’altro giorno. Unico atto dell’Amministrazione, il nuovo regolamento dei “Suoli pubblici”, del resto oramai sta diventando una consuetudine dedicare un’intera seduta a tematiche, seppur interessanti, di fatto non vincolanti per la struttura governativa cittadina e tanto meno regionale Da una parte chi voleva mantenere lo status quo, dall’altra alcuni, neanche tanti, mutamenti voluti dalla maggioranza Caciotto.
Le opposizioni, divise tra chi in sintesi, avrebbe voluto poter garantire alle attività maggiori spazi e chi, in particolare FI, avrebbe voluto appena “stringere le viti”. Alla fine è emerso che s vogliono dare indirizzi precisi agli organi di controllo (oltre la stessa politica, ovviamente la Polizia Municipale) affinché vengano rispettate le regole. Nè più nè meno di quello che è la normalità. Ma, è evidente, che la normalità, ad Alghero, non solo nei “Suoli pubblici” è spesso straordinarietà con attività che restano chiuse 8 mesi all’anno, titolari che, senza colpo ferire e senza che nessuno sollevi la questione, chiudono attività storiche (vedi Chez Michel e unico negozio di musica) altre che vivono esasperando il concetto del “tavolino in più” e altri ancora che, a fronte di spazi interni esegui, hanno un vasto spazio esterno, spesso togliendo posti auto e aree pubbliche.
Anche qui, ci vuole buon senso. E’ chiaro, essendo precipitata l’economia di questa città che ormai vive, quasi esclusivamente di “tavolini e sedie”, di reiterate demolizioni e ricostruzioni, di un minimo terziario, qualcosa di artigianato, troppa poca nautica e portualità, enogastronomia, di molto (troppo) “pubblico”, anche quel “paio di coperti” in più diventano vitali. Certo, visto anche il declino dell’Alberghiero e le voci degli studenti, queste economie spesso non sono del tutto circolari, ma piuttosto unilaterali, ma anche questo sta nelle scelte del libero mercato che, però, poi ne paga le conseguenze dove una città è piombata nell’opposto per cui era nata: dalla pionieristica diffusione e continua ricerca di qualità (eventi, spiagge servizi, intrattenimento, bellezze, negozi, bar, ristoranti, etc) alla più totale e mediana massificazione, spesso, purtroppo, sempre più verso il basso.
E in questo si innestano gli annuali festeggiamenti e inni alla gioia per celebrare numeri che, poi di fatto, hanno anche ricadute economiche, dunque di crescita e sviluppo, molto esigue. Ma, del resto, cosa ci si può attendere da una cittadina che, seppur registrando nel 2023 1milione e 300mila presenze si trova ad avere, ad esempio, per diversi mesi tutte, ma proprio tutte, le strade e i marciapiedi ricoperti di auto perchè non ci sono parcheggi a sufficienza. Per non parlare degli altri servizi a partire, appunto, dai trasporti urbani e molto altro. C’è tanto da fare anche se basterebbe guardarsi indietro (vedasi l’allora Hotel Esit in piazza Sulis) per vedere quanto eravamo avanti. Anche nella gestione, moderata e di qualità, dei suoli pubblici.
ALGHERO – “Sabato 22 marzo alle ore 10:00, presso la sala conferenze del Polisoccorso in via Liguria 14, Fratelli d’Italia organizza un incontro pubblico aperto agli operatori economici, alla politica e a tutti i cittadini, per affrontare le criticità di un progetto che oggi appare poco chiaro e privo del necessario confronto con il territorio.
Il progetto del Campo Boe a Porto Conte infatti continua a sollevare forti dubbi e preoccupazioni tra gli operatori del settore nautico e l’intera comunità algherese.
Noi di Fratelli d’Italia Alghero riteniamo sia importante aprire un momento di confronto aperto per ascoltare gli operatori e tutti i cittadini.
Sarebbe inaccettabile ogni posizione preconcetta e di parte sul tema. La politica deve affrontare le preoccupazioni dei cittadini che oggi temono che questo progetto possa avere gravi ripercussioni sull’economia del mare e sulle attività legate alla nautica da diporto.
“Quali saranno i costi e le regole per chi utilizzerà le boe? È stata valutata un’alternativa che concili tutela ambientale ed esigenze degli operatori?” sono solo alcune delle domande a cui vogliamo dare una risposta.
Fratelli d’Italia Alghero ribadisce la necessità di un dibattito aperto e trasparente, affinché il futuro della nautica e dell’economia cittadina non venga danneggiato.
Invitiamo tutti a partecipare. L’economia del mare è una risorsa fondamentale per Alghero e va difesa con il coinvolgimento di chi ogni giorno lavora sul territorio”.
ALGHERO – Il Partito Sardo d’Azione ritorna tra i banchi del Consigli Comunale di Alghero. “Dopo la nostra autorevole, importante, fiera e operativa rappresentanza da parte di Mauro Giorico, i Quattro Mori trovano nuovamente spazio nella massima assise cittadina e per noi questo non può che essere motivo d’orgoglio”, così il segretario cittadino del Psd’Az Giuliano Tavera autore, insieme al presidente del partito, Antonio Moro, dell’ingresso nella forza politica storica e autonomista di Christian MUlas. Ieri, in una sala gremita e con diversi esponenti, dal centrodestra al centrosinistra, tra cui il presidente Pirisi, consiglieri Sartore, Arcasedda, Podda, Salvatore, Ansini e Tedde e anche l’ex-presidente del consiglio regionale Pais, si è svolta la presentazione.
Già qualche anno fa i due destini si erano sfiorati, ma alla fine il matrimonio non si fece. Adesso, grazie, come detto, all’azione diplomatica dei vertici locali e isolani dei Quattro Mori, e non solo, Mulas, forte dei suoi 450 voti ottenuti alle ultime elezioni con Orizzonte Comune, a cui vanno aggiunti anche quelli di Eliana Montesu, 220, candidata “in coppia” con lo stesso Mulas, rappresentano un bel bottino utile a garantire nuova linfa al Psd’Az.
Ci saranno cambiamenti in seno alla Maggioranza? “Per adesso no”, fanno capire gli interlocutori “continuerà la mia azione di rappresentanza delle istanze e problematiche di Alghero e territorio lavorando per proporre progetti e idee insieme al partito – commenta Mulas – dipenderà poi dal sindaco e dagli alleati, se ci sarà disponibilità e collaborazione, il percorso, seppur sempre connesso a scelte di voto non aprioristiche ma valutando atto per atto, potrà continuare, altrimenti valuteremo”.
Ma, al netto delle ovvie frasi che emergono sempre in questi casi, almeno restando ancorati all’attualità, tutto o molto dipende dalle vicende cagliaritane e nello specifico della Todde: se, come pare, la decadenza prenderà definitivamente forma, è difficile che l’attuale schema politico governativo a sostegno di Cacciotto possa reggere, altrimenti non dovrebbero esserci, nell’immediato, scossoni. Nel frattempo non dovrebbero, anche qui, per adesso, mutare gli assetti di governo e sotto-governo, ma tutto, come detto, è legato ai “rapporti di forza” tra lo stesso Mulas, il Psd’Az e Primo Citadino e resto delle forze politiche.
ECCCO LE PAROLE DEL SEGRETARIO TAVERA E DEL CONSIGLIERE MORO
ALGHERO – “Il progetto del Campo Boe nel Golfo di Porto Conte e nelle aree circostanti continua a sollevare dubbi e preoccupazioni tra i cittadini e gli operatori del settore nautico. Fratelli d’Italia Alghero chiede risposte immediate e un confronto pubblico prima che vengano prese decisioni che potrebbero penalizzare l’intera economia del mare.
L’installazione delle boe – il cui numero esatto non è ancora chiaro – potrebbe stravolgere l’assetto della nautica locale, con un impatto diretto su cantieri, noleggiatori, pescatori e diportisti. Quali saranno le regole di gestione? Chi potrà utilizzarle e a quali condizioni? Sono domande legittime, ma al momento nessuna risposta ufficiale è stata data.
Anche sul fronte ambientale servono certezze. Il Parco ha parlato della necessità di tutelare la Posidonia, ma dove sono gli studi scientifici che dimostrano l’effettivo danno causato dagli ancoraggi? È stato valutato se esistono alternative che possano conciliare la tutela dell’ambiente con il diritto di lavorare degli operatori del settore?
A destare ulteriore preoccupazione è la decisione di estendere il Campo Boe oltre i confini del Parco, occupando zone come Cala dell’Olandese e Il Rosso, gli ultimi spazi liberi in cui ormeggiano da sempre le imbarcazioni algheresi. Perché questa scelta? Quali sono le motivazioni?
Un fatto è certo: il Parco non sta rispondendo alle richieste di incontro. Anche Assoormeggi, che rappresenta un’ampia fetta di operatori del settore, ha già chiesto un confronto senza ricevere alcun riscontro. Questo silenzio è inaccettabile: il futuro della nautica algherese non può essere deciso a porte chiuse.
Fratelli d’Italia Alghero chiede con urgenza un incontro pubblico in cui il Parco e le istituzioni spieghino con chiarezza quali sono i piani e quali garanzie verranno offerte agli operatori del settore.
L’economia del mare è un pilastro per Alghero, e ogni scelta deve essere presa con trasparenza, coinvolgendo chi ogni giorno lavora sul territorio. Aspettiamo risposte. E le aspettiamo subito”.
ALGHERO – “Le vicende legate all’ospedale Marino, al centro del dibattito di questi giorni, risultano ora più chiare dopo l’incontro a distanza tra il sindaco e l’assessore regionale alla Sanità. Ciò che emerge con evidenza è l’assenza di un valido motivo alla base della decisione di trasferire l’ospedale dall’AOU alla ASL.
L’impressione è che l’obiettivo principale dell’incontro fosse più che altro di natura “eupeptica”, ovvero volto a far accettare alla nostra comunità una decisione imposta per legge, senza una reale motivazione, senza un progetto concreto e, soprattutto, senza garanzie. Di conseguenza, le perplessità espresse trasversalmente dalle forze politiche di maggioranza e opposizione trovano ulteriore conferma.
Analizzando ciò che l’assessore ha detto – e soprattutto ciò che non ha detto – emerge chiaramente l’assenza di elementi fondamentali:Non esiste una motivazione concreta per il passaggio dall’Università alla ASL;Non c’è un piano dettagliato sugli investimenti che la ASL intende destinare all’ospedale; Mancano garanzie sul personale e sui livelli di assistenza; Non esistono progetti concreti sulla cosiddetta “rete formativa allargata”.
L’unica promessa avanzata è una generica “integrazione” tra ASL e AOU, che di fatto si traduce in un mero cambio di gestione senza alcuna certezza aggiuntiva. Il tempo verbale usato dall’assessore è stato il futuro: sappiamo a cosa stiamo rinunciando oggi, ma non abbiamo alcuna certezza su ciò che avremo domani. Nel frattempo, il disimpegno dell’Università sarà la prima inevitabile conseguenza.
Facendo un passo indietro, è utile ricordare che tutto ciò che l’assessore ha dichiarato – in particolare l’intenzione di mantenere i rapporti con l’Università – si sarebbe potuto realizzare semplicemente lasciando il Marino sotto l’AOU e siglando il protocollo d’intesa previsto dalla precedente normativa. Questo avrebbe responsabilizzato direttamente l’Università, come avvenuto in questi anni, garantendo investimenti in strutture, personale e formazione, e avrebbe regolato in modo chiaro la collaborazione con la ASL, valorizzando le grandi professionalità presenti in entrambe le aziende. Il tutto a vantaggio dei pazienti e di un’integrazione più efficace tra i due enti pubblici, evitando inoltre sterili divisioni tra la sanità algherese e quella sassarese, che alcuni ancora oggi alcuni strumentalmente alimentano.
Invece, ci troviamo di fronte all’ennesima fase di transizione, con lo smantellamento dell’attuale assetto e senza alcuna garanzia scritta. L’incontro tra sindaco e assessore non ha fatto altro che certificare questa incertezza. Le parole dell’assessore sono troppo vaghe per soddisfare le aspettative della nostra comunità e troppo deboli per giustificare una scelta che rischia concretamente di indebolire ulteriormente i già fragili servizi sanitari del nostro territorio.
ALGHERO – “Dopo 13 ore di Consiglio Comunale, la maggioranza ha imposto un regolamento sui suoli pubblici scritto senza alcun reale dialogo con le associazioni di categoria, ignorando le reali esigenze degli operatori economici e trasformando un tema cruciale in un attacco sistematico nei confronti di chi investe e lavora ad Alghero. Fratelli d’Italia ha presentato 40 emendamenti migliorativi, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia per gli operatori, garantire maggiore chiarezza e certezze normative, aprire nuovi spazi di socialità e presidio del territorio, dare più tempo agli esercenti per adeguarsi alle nuove norme, prevedere incentivi e premialità per chi investe, assume e offre servizi di qualità. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati senza alcuna motivazione, con una semplice prova di forza, dimostrando quanto la maggioranza fosse sorda a ogni proposta migliorativa, lontana dai suoi stessi ipocriti richiami alla condivisione. A rendere ancora più grave questa vicenda è l’assoluta inopportunità politica nel far presentare il regolamento all’Assessore Daga (PD), in evidente conflitto di interesse. Chissà cosa avrebbe detto e fatto la sinistra se le parti fossero state invertite! Un regolamento ipocrita ed equilibrista, che crea trattamenti diseguali tra gli operatori, aprendo così la strada a possibili impugnazioni davanti al TAR, e che non migliora in alcun modo l’equilibrio necessario tra libera impresa e vivibilità della nostra città. Fratelli d’Italia ha votato contro questo scempio, perché la nostra idea di regolamentazione non è quella di punire le imprese, ma di garantire regole chiare, sostenibili e realmente applicabili, accompagnate dai giusti incentivi e dai necessari controlli. Continuiamo a credere che serva un regolamento che non soffochi il commercio e che non penalizzi chi investe e lavora ad Alghero”.
Alessandro Cocco – Fratelli d’Italia Alghero
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