Todde e Bartolazzi hanno visitato la comunità “La Collina” di Serdiana

CAGLIARI – La presidente della Regione, Alessandra Todde, e l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, hanno visitato questo pomeriggio la comunità “La Collina” di Serdiana invitati da Don Ettore Cannavera e dai ragazzi che nella stessa comunità stanno compiendo un percorso di recupero alternativo al carcere

“Ci siamo confrontati sull’importanza della scuola, dell’istruzione, del lavoro, della sanità pubblica, dell’accesso alle cure per tutte e tutti, degli strumenti di riscatto per tanti giovani esposti ad un destino di vulnerabilità a cui dobbiamo dare risposte e non voltarci dall’altra parte”, dichiarano Todde e Bartolazzi.

La presidente e l’assessore hanno inoltre ribadito l’impegno della Regione nel voler continuare a mantenere un dialogo serio e costruttivo tra esperienze virtuose e importanti per la comunità sarda.

“La Todde non conosce Cagliari e fa propaganda”

CAGLIARI – “Nella sua prima uscita ‘cagliaritana’ la Presidente Todde dimostra di non conoscere la città di Cagliari e le sue amministrazioni”. Lo ha dichiarato il segretario cittadino di Forza Italia, Alessandro Serra, commentando le dichiarazioni della Presidente della Regione a supporto della candidatura di Massimo Zedda alla carica di sindaco. “Quando si riferisce a tutto ciò che la città non ha avuto sotto altre gestioni – evidenzia Serra-, evidentemente non conosce, o finge di non conoscere, neppure i luoghi dove passa, a cominciare dal molo Ichnusa o dal lungomare del Poetto, che ha citato con disinvoltura. Ma l’elenco è molto lungo e fortunatamente conservo ancora un documento di 70 pagine redatto dal nostro ex assessore Lorrai che ricostruisce la verità di fatti, per troppo tempo sepolta dalla propaganda. Ecco un elenco, certamente non esaustivo, di ciò che è stato realizzato in città con le amministrazioni del centro-destra.

Il Parco della Musica, l’asse mediano, il parcheggio multipiano di viale Regina Elena, quello di via Amat, quello di via Manzoni e il fast parking di via S. Alenixedda. La riqualificazione del rione Castello, del quartiere Marina, di Villanova e di Stampace, le urbanizzazioni di gran parte di Barracca Manna, il recupero del Teatro Massimo, la Mediateca del Mediterraneo in via Pola, il restauro dell’ex Palazzo di Città, il recupero della Passeggiata Coperta, la manutenzione del Teatro Comunale, la riqualificazione dell’ex Teatro Civico in Castello, il restauro della Cattedrale, la ristrutturazione della Galleria Comunale, il recupero e restauro dell’ex Lazzaretto, il restauro dell’Auditorium di piazza Dettori, il restauro e recupero conservativo dell’ex Ghetto degli Ebrei, la realizzazione della casa di riposo di Terramaini e dell’ostello della Gioventù in piazza S. Sepolcro, la ristrutturazione della ex distilleria di Pirri, la realizzazione dei campi di calcio in località Terramaini, del centro sportivo-ricreativo tra via Mandrolisai, Monte Acuto, Sarrabus, l’adeguamento funzionale del campo CONI, i lavori alla terrazza Umberto I del Bastione, la sistemazione di piazza Giovanni XXIII, il lungomare di S. Elia, la sistemazione delle piazze Pascoli, Gallilei, San Cosimo, la sistemazione di via Ampere, di piazza Italia, la scalinata delle Chiese SS. Giorgio e Caterina, i lavori di consolidamento e restauro del Bastione e delle mura, il restauro di numerose chiese, la realizzazione degli accessi al pubblico della Torre dell’Elefante, la sistemazione dei cortili e dei campi sportivi di diverse scuole cittadine, la realizzazione di diversi campi di calcio.

Per vedere chi ha trasformato la città negli ultimi 30 anni, attendiamo con curiosità di leggere gli interventi curati durante le amministrazioni di centro-sinistra e su questo punto siamo pronti a confrontarci senza timore. Ne ricordiamo uno: la cosiddetta arena Grandi Eventi. Come mai – ha concluso Serra- non viene citata tra gli esempi di buona amministrazione?”

Adolescenti tra falso amore e social stalking: come tutelarli

SASSARI – Venerdì 19 aprile alle ore 16:30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Li Punti, in Via Era a Sassari, un convegno dedicato alla dimensione on-life delle relazioni fra adolescenti, ai pericoli connessi e alle conseguenze psicologiche e giuridiche.

Quella attuale è la prima generazione di adolescenti nata e cresciuta in una società in cui l’essere connessi è, di fatto, un’esperienza connaturata alla quotidianità. Per indicare tale fenomeno è stato coniato dal filosofo italiano Luciano Floridi il neologismo “on-life”, per indicare appunto quanto succede e viene agito in continuo collegamento attraverso i dispositivi interattivi, mentre la vita scorre. In questa vita “on-life” si dipanano le dinamiche relazionali e sentimentali di preadolescenti e adolescenti e il 30% delle persone adolescenti sostiene che la gelosia è un segno di amore e per il 21% condividere la password dei social e dei dispositivi con il partner è una prova d’amore. Il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni pensa possa succedere che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto. Questi sono solo alcuni dei dati contenuti nel rapporto 2024 di Save the Children dedicato alla violenza di genere e, in particolare, ai comportamenti delle giovani generazioni.

Per affrontare alcune di queste tematiche, il 19 aprile a partire dalle ore 16:30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Li Punti, in Via Era a Sassari si svolgerà un convegno dal titolo “Adolescenti tra falso amore e social stalking: come tutelarli”, aperto a famiglie, docenti, personale Ata e assistenti educative. Il programma dell’incontro prevede, dopo i saluti introduttivi di Laura Neri, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Li Punti e di Carla Puligheddu, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sardegna, gli interventi di Cristina Fanelli, presidente dell’Associazione “Gruppo Giuridico Norberto Bobbio”, Luisella Paola Fenu, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari, Giovanna Roggero, avvocata civilista del Foro di Sassari, esperta in Diritto di Famiglia e Lorenza Bazzoni, psicologa e psicoterapeuta. Gli interventi verteranno sulla dimensione on-life delle relazioni fra adolescenti, sull’uso distorto dei social network, sul fenomeno dello stalking, su quale sia in questi contesti il ruolo della comunità educante nella prevenzione, nel contrasto e nella gestione di azioni di questo tipo, perpetrate o subite da preadolescenti e adolescenti e su quali possano essere le responsabilità e le conseguenze di tali azioni. Modererà gli interventi Esmeralda Ughi, insegnante e componente della CPO dell’Istituto Comprensivo Li Punti.

«La scuola nella società contemporanea deve essere luogo di riflessione, ascolto e dialogo – sostiene Laura Neri, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Li Punti – infatti l’incontro del 19 aprile è stato concepito come un tavolo di collaborazione tra Autorità, Esperti, Scuola e Famiglie e ha proprio lo scopo di informare e tutelare le persone riguardo a fenomeni sociali che, nel corso degli ultimi anni, sono in grande crescita non solo a livello locale, ma su tutto il territorio nazionale».

L’evento, progettato nell’ambito del Piano annuale di azioni volte a promuovere la cultura dei diritti e delle pari opportunità, nonché a prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, nasce dalla collaborazione tra la Commissione Legalità, Bullismo, Cyberbullismo e Pari Opportunità dell’Istituto Comprensivo Li Punti e l’Associazione “Gruppo giuridico Norberto Bobbio. Per una diffusa cultura della legalità”.

“La Todde assume l’artefice dei ricorsi contro gli atti della Regione”

CAGLIARI – “Siamo sorpresi nello scoprire che il dott. Lo Russo, responsabile e principale artefice, dal 2011 al 2014, dei ricorsi alla Corte Costituzionale mirati a reprimere l’autonomia sarda, sia ora premiato con una nomina. Con questa mossa, Todde blocca l’autonomia della nostra isola”, afferma Ugo Cappellacci, deputato e leader del dipartimento isole di Forza Italia, criticando la scelta della Presidente della Regione. “Per Todde, il ‘merito’ del dott. Lo Russo si riduce al suo ruolo di direttore generale, dal 2011 al 2014, presso l’Ufficio per l’esame di legittimità delle leggi regionali e il contenzioso costituzionale, dove ha guidato una politica ostile nei confronti della Sardegna. Questa politica mirava a negare all’isola le risorse finanziarie dovute e a limitarne i diritti su continuità territoriale e gestione del demanio. La Sardegna ha difeso con successo la sua autonomia in tribunale, ribaltando le azioni repressive di chi, come Lo Russo, ha cercato di limitarla. Nonostante tentativi ripetuti di soffocare i nostri diritti, la Sardegna è uscita vittoriosa, proteggendo le sue risorse e la sua autonomia. Ora, con la nomina di Lo Russo, Todde sembra ignorare queste vittorie, seguendo una direzione politica che mina le competenze e l’identità sarda”, evidenzia Cappellacci, sottolineando come tale scelta politica rappresenti non solo un disprezzo per le competenze locali ma anche un’adesione a una linea politica repressiva verso l’autonomia della Sardegna.

In concreto, si affida il timone a chi operava per una politica che negava alla nostra isola i soldi dovuti in base all’articolo 8 dello Statuto, che voleva comprimere la continuità territoriale, le funzioni in materia di demanio e di paesaggio. Ricordo che su queste materie sono numerosi i ricorsi vinti in quel periodo dalla Sardegna e le sberle date a chi negava la nostra Autonomia. Davanti alla Corte Costituzionale lo Stato centrale ha dovuto soccombere quando iscrivemmo le maggiori entrate nel nostro bilancio, è stato bacchettato pesantemente quando ha negato il maggior gettito dell’IVA dai giudici che lo accusarono di causare un’emergenza finanziaria ed è stato nuovamente sconfitto per gli ennesimi tentati scippi quando decise di trattenere le maggior entrate e con il contributo di finanza pubblica. Sardegna vittoriosa anche quando si è trattato il ricorso sulla caccia, sulle unioni dei comuni, sugli enti regionali. Tanto dovrebbe bastare per capire che non la Sardegna non è certo un asino da mettere dietro la lavagna. Ora Todde riesce a fare quasi peggio di Pigliaru che, con l’accordo patacca siglato con Renzi, ritirò tutti i ricorsi ancora pendenti e rinunciò perfino agli effetti di quelli già vinti. Storica è poi la sentenza favorevole alla nostra isola sulla continuità territoriale marittima, in base alla quale la Regione non può più essere esclusa dalle decisioni riguardo ai collegamenti via mare. Più volte abbiamo chiesto ai Ministri Toninelli e Di Maio, che si occupavano della questione Tirrenia, di rispettare questo verdetto ma hanno ignorato la Sardegna. Non abbiamo notizie di alcun interessamento, neppure in termini di moral suasion, dell’allora sottosegretaria. Insomma – ha concluso Cappellacci- le nomine ‘straniere’ non sono solo una questione di residenza e di scelte che rappresentano un insulto a tutte le competenze già presenti nell’isola, ma è una questione di linea politica. Cosa diremmo di un avvocato che affida le sorti di un suo cliente a colui che fino a un minuto prima chiedeva l’ergastolo?

Accordo in Ogliastra tra Donne dell’Olio e Città dell’Olio

CARDEDU – Donne dell’Olio e “Città dell’olio” si uniscono per la prima volta in Italia e collaborano per promuovere la cultura dell’olio e rilanciare una filosofia di consumo consapevole della produzione dell’oro verde che meglio rappresenta stili di vita e paesaggi.

Sabato 20 aprile a Ilbono, alla presenza della Presidente nazionale dell’associazione Donne dell’Olio, dott.ssa Gabriella Stansfield, della delegata in Sardegna Giulia Mura e, per l’Associazione nazionale Città dell’Olio, del Presidente nazionale Michele Sonnessa, del vicepresidente nazionale Giovanni Antonio Sechi, del direttore generale Antonio Balenzano e della Coordinatrice regionale della Sardegna Maura Boi, avverrà la storica firma del primo accordo in Italia che dà il via a una collaborazione per lo sviluppo di un’offerta turistica collegata alla tradizione culinaria e alle eccellenze delle produzioni oleicole regionali: Azioni che rispondono anche alla tutela dell’ambiente e dei paesaggi, allo sviluppo sostenibile, soprattutto delle aree interne grazie al turismo, puntando sul rilancio delle produzioni e sulla conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva, con i suoi benefici per la salute e il suo corretto uso in cucina.

L’accordo prevede azioni di co-branding da realizzare nei comuni, nelle aziende di produzione e trasformazione, creando sinergie di comunicazione e puntando alla realizzazione di un modello di “turismo dell’olio” poi replicabile per il mercato nazionale e internazionale. Saranno implementate le iniziative volte alla valorizzazione dei territori di origine dell’olio extra vergine di oliva italiano (Città dell’Olio) attraverso iniziative specifiche già esistenti (es. Giornata nazionale Camminata tra gli Olivi; Merenda nell’Oliveta, Concorso nazionale Turismo dell’Olio …), la realizzazione di conferenze, seminari, workshop, la promozione di progetti comunitari, nazionali e regionali, la realizzazione di programmi formativi e culturali per la valorizzazione dei piccoli borghi promuovendo l’olio extravergine di oliva e gli altri prodotti tipici del territorio.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio comprende circa 500 Comuni (in Sardegna gli Enti soci sono 44, 2^ Regione più rappresentata), Camere di Commercio, GAL, Parchi regionali e nazionali ed Enti pubblici che danno nome ad un olio che proviene da un’affermata tradizione olivicola. L’Associazione nazionale Donne dell’Olio APS, nata nel 2000, aggrega oltre 70 associati, esponenti di un universo femminile accomunato dall’olio: imprenditrici, produttrici, scienziate, comunicatrici, cuoche, operatrici del comparto del turismo, e altre figure. L’Associazione costituisce una realtà affermata nel panorama culturale nazionale.

“Il protocollo d’intesa che verrà firmato il 20 aprile sarà una tappa importante – ha detto la rappresentante nazionale delle Donne dell’Olio Gabriella Stansfield – è importante rilanciare e spingere sul valore di questo alimento che, non solo è buono e fa bene, ma è un prodotto fondamentale per la bellezza del nostro territorio. Fare in modo che l’olio sia dentro il circuito del turismo credo sia una sfida che la Sardegna deve portare avanti per fare dell’olio un elemento di attrazione”. ( da modificare anche in toto… è solo una base)

“Non a caso abbiamo stimolato la nascita della legge sull’oleoturismo – aggiunge la delegata regionale per le Donne dell’Olio Giulia Mura – e non a caso i frantoi stanno diventando sempre più luoghi apprezzati e di possibile destinazione turistica. Credo che se riusciamo a far capire quanto l’olio sia un prodotto di qualità, ci potremo avvicinare sempre di più a una cultura dell’olio che possa partire dalle tecniche di raccolta, dalla molitura, dall’assaggio fino alla conservazione per diventare veri esperti di olio”.

“Non si scopre oggi il valore evocativo dell’olio – afferma Giovanni Antonio Sechi, vicepresidente nazionale delle Città dell’Olio – sia come prodotto, ma anche come icona dell’ambiente e del paesaggio della nostra isola, ma anche della salute grazie alle proprietà nutraceutiche e salutistiche dell’olio EVO, particolari, questi, ancora poco conosciuti. È per questo che avevamo presentato alla Regione Sardegna la proposta della Legge regionale sull’oleoturismo, approvata all’unanimità sia nella competente commissione consiliare che dal consiglio regionale, diventata operativa recentemente. L’accordo che firmeremo il 20 aprile a Ilbono è un passaggio ulteriore perché si possa consolidare un nuovo approccio che lega tutto il mondo delle produzioni agricole e dell’enogastronomia sarda. E il fatto che si possa stringere un’intesa di questo genere ci consolida e rafforza questa traiettoria che ora tutti insieme intendiamo perseguire con grande attenzione fin dai primi passi che faremo”.

Il partenariato che nascerà in Sardegna il prossimo 20 Aprile ha una valenza nazionale, e rappresenterà un passo determinante, perché l’oleoturismo possa continuare a diventare un fenomeno crescente, confermato dalla scelta del turista contemporaneo che è sempre più alla ricerca di esperienze nuove che possano integrarsi con altre motivazioni di viaggio, un turista che è consapevole e che cerca elementi concreti di tipicità che nel caso dell’olio, hanno il vantaggio anche di essere organizzati turisticamente.

Firma protocollo e convegno

Il programma della giornata del 20 aprile prevede tra gli appuntamenti più importanti al mattino alle ore 11.30 la firma del partenariato a Ilbono, il primo paese dell’Ogliastra ad aderire all’Associazione Città dell’Olio. Al pomeriggio il convegno sulla storia olivicola della Sardegna, dal passato, al presente e al futuro, con la presentazione dei progetti nazionali e regionali delle due Associazioni. Saranno presenti il presidente dell’Associazione Città dell’Olio Michele Sonnessa e la presidente dell’Associazione Donne dell’Olio Gabriella Stansfield.

Il convegno, che avrà luogo nella sede dell’Azienda Agricola Pelau della famiglia Mura, prevede l’intervento dei maggiori esponenti del settore nell’isola. Prenderà parola Manfredi Mura, il fondatore dell’Azienda Agricola Pelau, Maura Boi, coordinatrice regionale dell’associazione Città dell’Olio, Cinzia Loi, archeologa e presidente dell’Associazione Paleoworking Sardegna, Michele Sonnessa presidente dell’associazione Città dell’Olio, Antonio Balenzano, direttore generale dell’Associazione Città dell’Olio, Gabriella Stansfield, Presidente Nazionale dell’Associazione Donne dell’Olio, Daniela Capogna, delegata Regione Sicilia per le Donne dell’Olio, Giovanni Antonio Sechi, vicepresidente nazionale dell’Associazione Città dell’Olio e Giulia Mura, delegata regionale dell’Associazione Donne dell’Olio.

Poetry slam ed elettronica allo Spazio Bunker di Sassari

SASSARI – Venerdì 12 (h.21.00) si terrà il concerto di The Future Sound of Koyaanis Naqoy.
Andrea Doro, in arte Koyaanis Naqoy, sperimenta tra trame dronizzate su paesaggi sonoramente distopici pubblicando una prima uscita, un EP intitolato KN, per l’etichetta “HysM?” di Jacopo Fiore e Stefano Spataro. Il sodalizio nasce dall’attività di Stefano e Andrea all’interno del progetto letterario de La Nuova Carne, che racchiude vari sottogeneri weird, prima sotto forma di rivista web e poi estesa ad associazione culturale e successivamente anche a casa editrice.

Le tessiture del suono in KN appaiono armonicamente intense o estese, trasmettendo una certa creatività onirica e oscura, in chi campioni di note diversificate appaiono raffigurazioni in rilievo all’interno di una scultura barocca, giocando quindi tra elementi micro e macro in maniera ondivaga e ipnotica.
The Future Sound of Koyaanis Naqoy è il primo stadio di interazione e scambio tra Koyaanis Naqoy e il batterista campano Antonio Vessa. Il progetto vuole estendere, amplificare, distorcere e stravolgere le già dense atmosfere death ambient/noise che caratterizzano il suono di Koyaanis Naqoy per inoltrarsi in nuovi incroci di territori ritmico/stilistici. In contrappunto alla rarefazione dronica, il drumming di Antonio Vessa tesse una pluralità di stilemi ampia e incisiva. Il risultato è una incessante ricerca verso nuove considerazioni di specie.
Formazione: Andrea Doro, elettroniche; Antonio Vessa, batteria.

La serata sarà aperta dall’eccezionale ritorno sulle scene dei paesaggi sonori distorti di Vargtimmen.
Vargtimmen nasce come progetto “drone” a Sassari nel 2014, chitarra elettrica ed effettistica varia. Vargtimmen non è solo drone, ambient e post-rock ma anche improvvisazione ad alto volume. Il recente completatamento del triennio di chitarra jazz al Conservatorio di Sassari ha influenzato le modalità di lavoro e l’approccio al set di Vargtimmen, che ora è all’ulteriore ricerca di un certo minimalismo nella forma e nella composizione.

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Sabato 13 aprile (h.21.00) è la volta del terzo round del Torneo del CAATS di Poetry Slam
Il torneo di Poetry Slam, giunto al terzo round, promette una serata vibrante di espressione poetica e creativa. Questo evento, organizzato da “Meridiano Zero Teatro” e “CAATS – Consorzio Artisti Artigiani Turritani Sardi” in collaborazione con il collettivo CLIP e Poetry Slam Sardegna, rappresenta un momento imperdibile per gli amanti della parola poetica.

Il Poetry Slam è un gioco poetico in cui gli artisti si sfidano a suon di versi e performance, cercando di conquistare la giuria e il pubblico con la forza delle proprie parole, del proprio stile e della propria capacità di comunicazione emotiva.

A condurre la gara nelle vesti di MC sarà Andrea Doro, mentre gli ospiti della serata saranno i membri dell’associazione sassarese “CLIP – Collettivo Letterario Informale Performativo”, un’associazione che, oltre a organizzare e collaborare a numerosi eventi, si riunisce con regolarità un paio di venerdì al mese per condividere racconti, poesie e testi performativi. L’incontro tra Andrea Doro e il collettivo CLIP sembra essere, quindi, un crocevia temporale tra il passato e il presente dei collettivi di lettura operanti a Sassari e dintorni. Andrea Doro, infatti, fu tra i fondatori del collettivo di letture pubbliche “Grande Nave Madre”, gruppo storico ormai non più attivo che promuoveva la lettura performativa.

La prenotazione è caldamente consigliata, data l’affluenza ai precedenti eventi.
Per info e prenotazioni: spaziobunker@gmail.com

Pagine Instagram per restare aggiornati sui prossimi eventi:
@spaziobunker
@ac_caats
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Andrea Doro nasce in Sardegna nel 1986. Dal 2009 si occupa di poesia e letteratura in giro per l’Italia. Nel 2015 fonda a Sassari il collettivo di letture pubbliche Grande Nave Madre, a cadenza settimanale e aperto a tutti. Nel 2018 pubblica il suo primo libro di poesie Oggetti Abbastanza Smarriti edito dalla casa editrice Ensemble Edizioni. Durante una notte di tempesta, in uno scantinato pieno zeppo di strumenti musicali dà vita al progetto Koyaanis Naqoy.

Antonio Vessa crittore e laureando in filosofia presso l’università degli studi di Salerno, appassionato di storia dell’arte, cinema e musica. Si avvicina alla batteria jazz nel 2019 dopo circa dieci anni da chitarrista meramente indipendente. Appassionato dell’arte bruegheliana cerca di fondere in chiave ritmica le suggestive note ambientali del pittore cinquecentesco.

Brotzu, protesta dipendenti: “Sottopagati e mazziati, cresce costo mensa”

CAGLIARI – “Quando le cose vanno male, niente esclude che possano andare peggio. E così se da un lato i dipendenti del Brotzu continuano a essere i meno pagati del sistema sanitario regionale, dall’altro l’Azienda li punisce ulteriormente e, senza neanche darne preventiva notizia al personale, a partire dal mese di novembre 2023 ha provveduto a incrementare il costo per l’utilizzo del servizio mensa di ben il 35,5%”.

“Una situazione ormai insostenibile che rende la vita dei lavoratori sempre più difficile. Ci si chiede, a questo punto, se siano aumentati i costi dei buoni pasto anche per la dirigenza (che, da regolamento non ha neanche diritto al servizio ma nonostante tutto ne usufruisce) e se siano aumentati, sempre nella stessa proporzione, anche i costi dei buoni mensa per il personale delle ditte esterne e delle agenzie interinali.”

Si allega il link relativo al regolamento aziendale per il servizio mensa.
https://www.aobrotzu.it/documenti/9_384_20170804103933.pdf

Sono sempre più gli stranieri che vivono in Sardegna, boom acquisizioni cittadinanze

CAGLIARI – Sono sempre più gli stranieri che vivono in Sardegna. Alla fine del 2023 si contavano 51.980 residenti, con un aumento di 41.652 unità rispetto al 2001 e un’incidenza sulla popolazione complessiva che passa dallo 0,6% al 3,3%. Questa incidenza arriva al 4,2% se si considera che l’aumento dei matrimoni misti e la maturazione dell’anzianità di ingresso delle prime ondate migratorie ha permesso a 13.235 residenti stranieri di avere la cittadinanza italiana nel corso dell’ultimo ventennio.
È quanto emerge dall’ultimo report del Centro Studi della Cna Sardegna che considera le dimensioni reali della attuale presenza straniera in Sardegna alla luce delle acquisizioni di cittadinanza. Un fenomeno che, come vedremo, riguarda soprattutto le principali aree urbane: a Cagliari, già oggi, la percentuale di residenti di origine non italiana (stranieri o cittadini italiani di recente acquisizione) arriva infatti addirittura al 7,5%.

“Nell’arco dell’ultimo ventennio la Sardegna si è trasformata da regione storicamente caratterizzata da intensi fenomeni di emigrazione, a regione destinataria di flussi migratori”, commentano Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna. “Ci si è trovati a fronteggiare, senza molta esperienza, le problematiche dell’accoglienza e dell’integrazione che costituiscono l’asse portante di una società multietnica armonica e coesa. Considerando che si tratta di un fenomeno in crescita, destinato a protrarsi nei prossimi decenni e a raggiungere valori importanti soprattutto nelle principali aree urbane sarà necessario gestirlo in maniera appropriata. Per definire strategie adeguate all’integrazione culturale e la convivenza civile, bisognerà porre il tema della società multietnica ai primi posti dell’agenda politica”.

Il report della Cna

La ricerca evidenzia in primo luogo come l’andamento in calo della popolazione residente in Sardegna trovi inesorabile conferma ad ogni nuovo rilascio della statistica demografica. Si tratta infatti di un fenomeno ormai consolidato, frutto del processo di invecchiamento della struttura per età della popolazione che, facendo prevalere in maniera sempre più vistosa il numero di decessi rispetto a quello delle nascite, porta il bilancio naturale in negativo, fino a superare, dal 2010 in poi, il valore del saldo estero.
Grafico 1. – Popolazione residente in Sardegna (valore in migliaia)

* Dato provvisorio
Fonte: elaborazione Cna Sardegna su dati ISTAT

In assenza di movimenti migratori, il calo demografico sarebbe iniziato già da un ventennio e oggi sarebbe ancora più imponente. Osservando i dati sulla popolazione residente in Sardegna per cittadinanza, la dimensione del fenomeno emerge in maniera inequivocabile: alla fine del 2023 l’ISTAT contava 1.516.579 residenti italiani, registrando un calo rispetto al 2001 pari a -103.097 unità (-6,4%).
Grafico 2. – Popolazione residente in Sardegna per provenienza e incidenza dei residenti stranieri (valore indice 2001=100)

Fonte: elaborazione Cna Sardegna su dati ISTAT

Sul fronte degli stranieri, invece, alla fine del 2023 si contavano 51.980 residenti, con un aumento di 41.652 unità rispetto alle rilevazioni del 2001, e un’incidenza sulla popolazione complessiva che è passata dallo 0,6% al 3,3%.

Tabella 1. – Popolazione residente in Sardegna per cittadinanza

CITTADINANZA
TOTALE
Incidenza stranieri sul totale
Italiana
Straniera
2001
1.619.676
10.328
1.630.004
0,6%
2023 *
1.516.579
51.980
1.568.559
3,3%
Variazione assoluta
-103.097
41.652
-61.445

Variazione percentuale
-6,4%
403,3%
-3,8%

STIME AL NETTO DEI CAMBI DI CITTADINANZA
Cambi cittadinanza (2002-2023)
-13.235
13.235

2023
1.503.344
65.215
1.568.559
4,2%
Variazione assoluta
-116.332
54.887
-61.445

Variazione percentuale
-7,2%
531,4%
-3,8%

* Dato provvisorio
Fonte: elaborazione Cna Sardegna su dati ISTAT

Le dimensioni del fenomeno – evidenzia l’associazione artigiana – sono più rilevanti di quanto appaia. I dati sulla presenza straniera, infatti, assumono una connotazione diversa se vengono interpretati alla luce delle acquisizioni di cittadinanza italiana da parte degli stranieri che, nel corso dell’ultimo ventennio con l’aumento dei matrimoni misti e la maturazione dell’anzianità di ingresso delle prime ondate migratorie, hanno registrato un’accelerazione, giungendo al record storico di quasi 1.700 acquisizioni di cittadinanza nel 2023.
Grafico 3. – Acquisizioni di cittadinanza italiana da parte di stranieri in Sardegna

Fonte: elaborazione Cna Sardegna su dati ISTAT

Effettuando un bilancio per l’intero periodo 2002-2023, il conto dei nuovi cittadini italiani porta ad una cifra ragguardevole, precisamente 13.235 abitanti che dal conto dei residenti stranieri sono confluiti nel conto dei residenti italiani.

Alla luce di questa riflessione la ricerca della Cna sarda definisce le proporzioni reali del fenomeno in Sardegna: senza il contributo derivante dai cambi di cittadinanza, la riduzione effettiva dei residenti italiani sarebbe stata assai maggiore, da 103mila residenti in meno ad oltre 116mila, in termini relativi, dal -6,4% al -7,2%.

Inoltre, considerando complessivamente i residenti stranieri e gli stranieri che nell’ultimo ventennio hanno acquisito la cittadinanza italiana, l’incidenza sulla popolazione complessiva passa dal 3,3% al 4,2%. Il fenomeno è destinato a protrarsi nei prossimi decenni raggiungendo valori importanti soprattutto nelle principali aree urbane: già oggi a Cagliari la percentuale di residenti di origine non italiana (stranieri o cittadini italiani di recente acquisizione) arriva al 7,5%.

Per eventuali informazioni e/o chiarimenti chiamare il segretario regionale della CNA Francesco Porcu al 338 65 21 788

“Salute, Conte mente: il Governo Meloni investe molto di più”

ROMA – “Per la Salute il Governo investe molto di più di quanto Conte aveva previsto quando era in maggioranza”. Così Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera replica alle parole del leader del movimento cinquestelle. “Se andiamo a vedere i rispettivi NADEF, per il 2022 Conte aveva indicato 122,020 miliardi, per il 2023, 122,515 miliardi, per il 2024 124,428 (era nella maggioranza del Governo Draghi), Nel 2023 Meloni ha stanziato in bilancio 128,8 miliardi ai quali vanno aggiunti anche circa 3 miliardi del DL Sanità e bollette e per il 2024 134,7 miliardi Insomma, se la volontà politica si misura in numeri, quella del Governo Meloni è sicuramente molto più forte di quella del passato recente e anche in rapporto al decennio in cui i governi guidati dagli attuali alleati di Conte hanno tagliato oltre 37 miliardi al diritto alla salute. Su questi temi occorrerebbe il coraggio di fare ragionamenti costruttivi e lasciar perdere un miserabile sciacallaggio politico che si schianta contro la prova dei fatti”.

La Gallura dice No alla speculazione del territorio: incontro a Luras

LURAS – Continuano gli incontri sul territorio organizzati dal Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica. Sabato 6 aprile, alle ore 17:00, sarà il comune di Luras ad ospitare l’incontro pubblico organizzato per discutere sui progetti di impianti eolici e fotovoltaici ricadenti sul territorio sardo, sulle dinamiche di speculazione che ci ruotano attorno e sugli impatti che la mole di tali impianti potrebbe avere.

Nascosto dalle parole “green” e offuscato dietro lo schermo delle energie pulite, il progetto di transizione energetica, in Sardegna, fa rima con “speculazione”. Le anomalie sono evidenti: dai 6 Gw di potenza deputati alla regione Sardegna nel decreto Draghi/Frattin del 2021, si è passati a richieste di allacci a Terna per 56 Gw; quasi dieci volte tanto.

L’incontro, a cui interverranno diversi esponenti del Coordinamento, sarà anche l’occasione per confrontarsi sulla questione con tutti i presenti.