“Gasperetti dello staff della Todde svolge altre attività di rappresentanza?”

CAGLIARI – “Dopo la lettura di un articolo, pubblicato ieri da una testata nazionale sulle intercettazioni relative a un’indagine giudiziaria, è legittimo domandarsi se a Jacopo Gasparetti, consulente in comunicazione nell’ufficio di staff tecnico della Presidenza della Regione, siano state affidate anche altre attività di rappresentanza della presidente Alessandra Todde e di mediazione in merito ad attività politiche e/o amministrative della Regione”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che ha presentato un’interrogazione per avere chiarimenti sulle caratteristiche dell’incarico di consulenza.

L’articolo racconta della partecipazione di Gasparetti, all’epoca (settembre 2021) portavoce di Alessandra Todde, viceministro dello Sviluppo economico (Mise), a una riunione con imprenditori e professionisti per discutere della cessione dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese (procedura gestita dal Mise) e, citando l’informativa dei Carabinieri, riporta alcuni passaggi riferiti alla riunione: i partecipanti “per rendere meno comprensibili a eventuali ascoltatori (intercettazioni) le loro affermazioni e le persone cui facevano riferimento, usavano allusioni abbreviativi, scrivendo su dei fogli che, dopo aver visionato, distruggevano con un tritacarte”, la prova, secondo i militari, “di quanto fossero per loro compromettenti le parole scritte su quei fogli distrutti”.

“Essendo nota l’attività di Gasparetti nei rapporti coi giornalisti per conto della presidente Todde, è urgente e opportuno che venga fatta chiarezza sul suo ruolo all’interno dell’Amministrazione regionale – ha aggiunto Meloni – Inoltre, sebbene non vi sia alcun motivo per dubitare della competenza e della correttezza del Consulente, non si può fare a meno di evidenziare come la presidente Todde non sia riuscita a individuare in Sardegna alcun giornalista o esperto di comunicazione che potesse assicurarle le medesime garanzie di fiducia e professionalità”.

Sagra del Carciofo di Uri, tra tradizione e turismo: ottima riuscita

Uri, 10 marzo 2025 – La Sagra del Carciofo di Uri si conferma ancora una volta un evento di prestigio per tutto il territorio del Coros. Domenica 9 marzo, migliaia di visitatori hanno invaso le strade del paese per celebrare il Carciofo Spinoso DOP con un programma ricco di eventi culturali, enogastronomici e musicali che ha coinvolto tutta la comunità urese.

Oltre 10.000 visitatori accorsi per l’evento. Stand enogastronomici sold out con centinaia di piatti serviti. Mostre e convegni affollati e visite guidate al percorso Centro% hanno registrato numeri importante. Grande interesse ha suscitato il Laboratorio del Gusto che ha ravvivato l’incontro del sabato sera 8 marzo. Musica dal vivo e spettacoli hanno animato la piazza fino a sera.

“Uri si conferma il cuore dell’accoglienza del Coros – ha dichiarato la presidente della Pro Loco, Antonietta Capozzoli – Quest’anno abbiamo investito molto sugli eventi paralleli e il riscontro del pubblico è stato straordinario.”

Sabato 8 marzo, la Sagra ha preso il via con il Laboratorio del Gusto, “Cronaca di un Carciofo Spinoso Sardo”, con esperti del settore tra cui Giovanni Antonio Farris dell’Accademia Sarda del Lievito Madre e lo chef Fausto Tavera. Il dibattito ha messo in luce l’importanza del carciofo nell’agricoltura sarda e le difficoltà del comparto agricolo.

Alle 12 di domenica si sono aperti gli stand enogastronomici, registrando il tutto esaurito con le deliziose proposte della Pro Loco Uri supportata dalla Pro Loco Banari e dalla Risto Pescheria Ittico Mania Alghero. Non sono mancate come da tradizione le seadas e le frittelle del Pastificio Andarinos di Usini.

La giornata è stata arricchita dalle esibizioni musicali in Piazza della Repubblica con le band “The 90’s Hits” e “Hangover”, dalla band itinerante Uglienga Street Band” e dalle esibizioni dei cori locali nella chiesa di Nostra Signora della Pazienza: Coro di Uri, Coro Polifonico di Paulis, Coro Femminile Melodias.

Porto Torres, l’ex-sede della Soprintendenza passa all’Asl

SASSARI – “La concessione di un bene dello Stato a favore della Asl di Sassari, che si è concretizzata questa mattina, è un vero esempio di buona amministrazione, dove diversi Enti hanno lavorato insieme per tutelare gli interessi dei cittadini e raggiungere un risultato di cui beneficerà tutto il territorio”. Con queste parole Rita Soddu, Direttrice Regionale dell’Agenzia del Demanio, ha firmato questa mattina l’accordo di concessione alla Asl di Sassari della palazzina della “Sede della Soprintendenza”, di via Ponte Romano a Porto Torres.

“Si tratta di un arricchimento per la città di Poto Torres e per l’intera Provincia, per questo la Prefettura ha collaborato attivamente per assicurare il confronto tra tutti i soggetti coinvolti, garantendo inoltre il supporto logistico con una visione territoriale vasta dell’utilizzo dei beni e che consentiranno, in un secondo momento, di avvicinare alla città anche le sedi della Polizia di Frontiera e della Polizia di Stato”, ha detto la Prefetta di Sassari, Grazia La Fauci, accompagnata per l’occasione dal Vicario del Questore Bibiana Pala.

Stamattina nella sala riunione della sede della Prefettura di Sassari si sono dati appuntamento la Direttrice regionale dell’Agenzia del Demanio, Rita Soddu, la Prefetta di Sassari, Grazia La Fauci, il Direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, e il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, per la firma dell’atto di concessione della struttura di proprietà dell’Agenzia del Demanio all’Azienda Socio Sanitaria Locale del Nord ovest dell’Isola, per una durata di 19 anni.

“Una esigenza che nasce dalla fame di spazi che grava sull’Asl di Sassari e che da oggi invece potrà contare su una importante struttura di pregio, centrale rispetto al centro abitato, che potrà diventare sede di servizi sanitari che verranno valutati sulla base di quelli con maggiore necessità di vicinanza al centro della città. Per la prima volta nella storia della Asl n. 1 ci sarà una sede dell’Azienda nel centro della città, di comoda posizione logistica per cittadini e operatori. Un importante risultato che dimostra come la burocrazia, in presenza di rappresentanti istituzionali lungimiranti e responsabili, riesca ad avere anche delle tempistiche veloci nel raggiungimento degli obiettivi”, ha dichiarato il Direttore generale dell Asl n. 1, Flavio Sensi.

Soddisfazione espressa anche dal primo cittadino turritano, Massimo Mulas: “Tutti insieme siamo riusciti a rendere semplice qualcosa di molto complicato, quando le Istituzioni riescono a raggiungere simili risultati, ci troviamo dinanzi a percorsi da esportare. Recuperiamo un immobile, rendendolo fruibile alla popolazione, con un investimento di riqualificazione che consentirà di mettere a disposizione della popolazione un importante edificio: questa è l’apoteosi del senso civico e del lavoro degli amministratori che deve esser volto al raggiungimento del bene comune”, ha detto Mulas, ringraziando personalmente la Prefetta, “che si è posta a capo della regia di questa operazione per consentire di raggiungere un obiettivo superiore in una tempistica non usuale. Ringrazio anche la Direttrice del Demanio che ha dettato tempi stretti per il raggiungimento della firma odierna, e il Direttore Generale della Asl che da sempre ha dimostrato una sensibilità non scontata verso il nostro territorio”.

Il progetto di riqualificazione redatto dalla Asl di Sassari prevede un intervento di circa 650.000 euro, (con una previsione di circa 6 mesi di lavori dall’affidamento del cantiere) per la ristrutturazione e riqualificazione dell’intero immobile che verrà destinato all’erogazione di servizi sanitari da parte della Asl di Sassari. Nell’intervento sono previsti lavori di riqualificazione e rifacimento degli impianti, in particolare su quello di climatizzazione e riscaldamento, la manutenzione degli infissi, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche e il rifacimento delle facciate.

Comunità energetiche, prima assemblea a Muros

MUROS – Si terrà giovedì 13 marzo, alle ore 17.30 nell’auditorium “Renato Loria” la prima assemblea pubblica, organizzata dall’Amministrazione comunale e dall’azienda UCNET, incaricata di effettuare un apposito studio, grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, per l’ipotesi di realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile. Saranno coinvolti i cittadini, le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati che condividono l’idea di potersi dotare di uno strumento valido, che si configura come un’alternativa seria e sostenibile all’utilizzo del combustibile fossile.

Un modello di sostenibilità ambientale che, in questo momento storico, deve sempre più rafforzarsi tra i cittadini, in quanto si configura non solo come un modello virtuoso di benefici energetici ma come un modello sociale e culturale che può creare un vero valore aggiunto alle piccole comunità. Le Comunità Energetiche Rinnovabili, basandosi sul virtuoso principio di condivisione di energia a livello territoriale, costituiscono un modello locale e collaborativo di produzione e consumo dell’energia, capace di agevolare lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dei territori.

All’assemblea parteciperanno Federico Tolu, sindaco di Muros; Ugo Cuncu CEO UCNET, Mauro Cau, responsabile area tecnica comunale e Mauro Gargiulo, presidente di Italia Nostra Sardegna.

Sanità della Todde, Centrodestra e Sindacati tutti contro e critici

CAGLIARI – “Non era ciò che ci aspettavamo per risollevare le sorti della sanità pubblica sarda e confermiamo le perplessità e le preoccupazioni per l’ulteriore rinvio dell’approvazione della manovra finanziaria e del bilancio. A questo punto ci aspettiamo un’accelerata da parte di Giunta e Consiglio regionale, perché davvero i Sardi non possono più aspettare”. È il commento del segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, all’indomani dell’approvazione della riforma sanitaria in Consiglio regionale. “Ora il sistema sanità deve recuperare il tempo perso: sulle liste d’attesa, sugli organici carenti, sull’organizzazione ospedaliera e sui servizi territoriali. C’è tanto da fare e i commissari vanno nominati al più presto. Altrettanto rapidamente – prosegue Ledda – commissioni e Consiglio devono varare legge finanziaria e bilancio: l’esercizio provvisorio e la ridotta capacità di spesa stanno creando già adesso problemi a cittadini e imprese che, direttamente o indirettamente, attendono stanziamenti dalla Regione. Non ci stancheremo di ripetere – conclude il leader della Cisl sarda – che i problemi in campo e le sfide di questi tempi e della condizione sarda richiedono coraggio e visione”.

“Un provvedimento che rappresenta un vero pastrocchio amministrativo, una riforma che non riforma assolutamente nulla, ma che evidenzia soltanto la sete di potere, la fame di poltrone di una maggioranza che ha scelto questo carattere distintivo. È rimasta silente in aula, abbandonando l’assessore ‘a tempo’ Bartolazzi nell’ingrato ruolo di difendere da solo l’indifendibile”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato l’approvazione della riforma sanitaria in Consiglio regionale.

“Un atteggiamento pessimo con l’aggravante di aver preso in giro i portatori di interesse (sindacati, ordini professionali, associazioni datoriali, enti locali) che in Commissione hanno dato inutilmente i loro contributi e la maggioranza già sapeva che non ne avrebbe tenuto conto. Fatto ancora più grave della mortificazione del dibattito nella massima Assemblea del popolo sardo. Ma al centrosinistra interessavano solo le poltrone, e si è ben capito”, ha aggiunto Meloni.

“Non è il momento di una mini riforma che punta solo ad affrontare il nodo del governo delle Asl e degli ospedali. A un anno dalle elezioni regionali bisogna intervenire sui problemi strutturali e le emergenze del disastro della sanità in Sardegna”. Lo aveva detto Fausto Durante, segretario regionale della Cgil, durante il sit-in di protesta organizzato dal sindacato sotto il palazzo del Consiglio regionale, in concomitanza con la discussione del ddl che punta al commissariamento delle aziende sanitarie.

Sassari, siglato ennesimo “Patto per il rilancio industriale”

SASSARI – “Il protocollo siglato oggi segna una svolta importante per il rilancio industriale del Nord Sardegna e dell’intera isola, dopo anni di incertezze”. Così interviene il segretario generale della Cisl sarda, Pier Luigi Ledda, firmatario del documento che vede insieme la Regione, i Comuni di Sassari, Alghero e Porto Torres, la Città metropolitana di Sassari, i sindacati, il Consorzio industriale sassarese, Confindustria del Centro Nord Sardegna. “Un’intesa che, forse per la prima volta, vede tutte le istituzioni, le parti sociali, il mondo industriale unito per lo sviluppo e il lavoro: l’area industriale di Sassari e Porto Torres – sottolinea Ledda – ha tutte le caratteristiche per diventare un centro di sviluppo strategico per l’economia green e circolare, fondamentale per la transizione ecologica del Paese”. Per la Cisl è importante che “il futuro della Chimica Verde non sia separato dal tema delle bonifiche e della reindustrializzazione dell’area, ma è necessario un quadro chiaro degli interventi programmati da ENI, con un ruolo attivo del Governo Nazionale per garantire trasparenza e vincoli precisi sugli impegni dell’azienda. Il nostro impegno sarà quello di vigilare affinché gli investimenti promessi si traducano in occupazione stabile e crescita economica per il territorio”. Anche per il segretario generale della Cisl di Sassari, Sergio Mura, “ora è il momento della concretezza. Chiediamo che il Governo convochi al più presto la Cabina di Regia nazionale e che ENI rispetti gli impegni assunti. Il Nord Sardegna ha tutte le potenzialità per diventare un hub industriale strategico, ma servono certezze, tempi certi”.

Porto Torres annuncia l’evento di Pasquetta: Max Gazzè e l’Orchestra Jazz della Sardegna

PORTO TORRES – A Porto Torres prende il via la macchina organizzativa dell’evento “Note sotto la Torre- Pasquetta in musica per l’Asinara” che animerà il centro cittadino per l’intera giornata di lunedì 21 aprile 2025 con eventi musicali, mercatini, mostre e allestimenti artistici. I dettagli della manifestazione, giunta alla IV edizione, sono in fase di definizione e l’amministrazione comunale ha già svelato i nomi dei protagonisti del concertone di pasquetta dedicato alla promozione dell’isola parco e che ogni anno richiama in città migliaia di persone: a salire sul palco allestito nello spazio verde che circonda la Torre Aragonese sarà il cantautore e attore Max Gazzè, accompagnato dall’Orchestra Jazz della Sardegna.

«Anche quest’anno – ha dichiarato l’assessora alla cultura Maria Bastiana Cocco – puntiamo sulla qualità della proposta musicale con il rock d’autore di uno degli artisti più amati della scena musicale italiana e con la raffinatezza e l’energia di una formazione orchestrale storica, dal repertorio decisamente eterogeneo. Versatile, originale e coinvolgente Max Gazzè riesce ad abbracciare un pubblico vastissimo e l’OJS lo accompagnerà in un’esibizione di sicuro impatto. Confidiamo quindi sul fatto che la nostra città possa essere nuovamente invasa da migliaia di persone come nel corso delle precedenti edizioni dell’evento. Un successo dovuto anche al coinvolgimento e alla collaborazione di numerose associazioni, operatori commerciali e cittadini turritani. Oltre al concertone sono in programma numerose iniziative pensate per valorizzare appieno il patrimonio culturale, enogastronomico, archeologico e ambientale della città e dell’isola dell’Asinara, strategica per l’attrattività turistica del nostro territorio»

La manifestazione prenderà il via già dal mattino con l’apertura della grande area pedonale che dal Corso Vittorio Emanuele si estenderà fino a via Mare ospitando bancarelle, mercatini dell’artigianato e dell’ingegno e chioschi per la somministrazione di cibo e bevande. La giornata culminerà con il concerto dell’artista romano e della big band, in programma a partire dalle 17.

L’area verde di Piazza Colombo, inoltre, ospiterà per tutta la giornata gli stand degli operatori del Parco dell’Asinara che sarà promosso attraverso le installazioni artistiche realizzate dalla ditta Arcobaleno e dedicate al ricco e singolare patrimonio faunistico e floreale dell’isola. Intanto saranno proiettati su un maxischermo scatti fotografici e filmati delle sue bellezze naturalistiche messi a disposizione da Daniele Amato di ISOLA MEA.
Per il divertimento dei più piccoli saranno installati giochi gonfiabili in Piazza Eroi dell’Onda.

Anche quest’anno è prevista la partecipazione del Vespa Club Porto Torres che curerà una mostra statica nell’area tra la Piazza Umberto I e la Chiesa della Beata Vergine della Consolata. La proposta della pasquetta turritana sarà arricchita con altri appuntamenti e iniziative attualmente in fase di organizzazione

Il questore di Sassari in visita all’Azienda Universitaria Ospedaliera

SASSARI – “E’ innegabile che anche qui da noi si registrino alcuni problemi relativi alla sicurezza, con il Pronto soccorso sempre in prima linea. Da un anno e mezzo circa, con l’introduzione del servizio Info Point H24 al Pronto soccorso, molte problematiche si sono affievolite. Rimane, tuttavia, una problematica presente e comune a tanti altri ospedali del resto d’Italia. Ecco perché è importante il ruolo del posto di polizia, visto anche come deterrente contro azioni che talvolta possono creare rischio o pericolo”. Lo ha detto ieri il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano durante la visita del questore di Sassari, Filiberto Mastrapasqua.

Il tema della sicurezza all’interno degli ambienti ospedalieri è stato al centro dell’incontro di ieri tra la direzione strategica e il questore che si è recato in visita in Aou, prima nei locali della direzione strategica quindi successivamente in alcuni reparti ospedalieri.

All’incontro erano presenti, per l’Aou di Sassari, oltre al direttore generale Antonio Lorenzo Spano, anche la direttrice amministrativa Dolores Soddu, la direttrice sanitaria Lucia Anna Mameli, il direttore della direzione medica di presidio Paolo Castiglia, il direttore del Pronto soccorso Paolo Pinna Parpaglia e il direttore del Servizio prevenzione e protezione Marco Agostini. Per la questura erano presenti il dirigente della divisione Polizia anticrimine Roberto Piliu, quindi l’ispettore Nicola Tutore e il sovrintendente Giorgio Carboni entrambi del posto fisso di Polizia all’ospedale Santissima Annunziata.

Il direttore generale ha voluto da subito ricordare il progetto Info Point H24 del Pronto soccorso, un progetto pilota avviato circa 2 anni fa e tra i pochi presenti in Italia, con personale a supporto degli operatori del Pronto soccorso, che risponde alle richieste dei familiari. Un servizio che consente di mediare tra le richieste di notizie e il lavoro, talvolta anche frenetico, dei medici e degli infermieri dell’area emergenza-urgenza.

A ricordare le aggressioni avvenute all’interno dell’azienda è stato il responsabile della sicurezza sul posto di lavoro, Marco Agostini che ha fatto una fotografia delle aggressioni – prevalentemente verbali – registrate nell’Aou dal 2020 a oggi. “In questi primi mesi del 2025 – ha detto – abbiamo avuto una sola aggressione fisica mentre, tornando indietro negli anni, si registrano 16 aggressioni verbali nel 2024, 14 nel 2023 e soltanto 6 nel 2022”. Ancora di meno negli 2021 (5) e nel 2020 (5) in considerazione anche del fatto che si trattava del periodo Covid, durante il quale in pochi si recavano nelle strutture sanitarie. In questi anni sono stati interessati da questo tipo di aggressioni, il Pronto soccorso, la Neuropsichiatria infantile, la Medicina interna, la sala parto, la Pediatria, la Medicina d’urgenza, la Dermatologia, la Pneumologia e il presidio ospedaliero Marino di Alghero. “Nei reparti ospedalieri diversi dal Pronto soccorso – ha aggiunto Paolo Castiglia – alcune aggressioni verbali si verificano, soprattutto, quando si registrano limitazioni agli accessi. C’è molta aggressività – ha detto ancora – che viene gestita da medici e infermieri, ma c’è anche molta sofferenza da parte degli stessi operatori”.
A illustrare la situazione del pronto soccorso che soltanto nel 2024 ha fatto registrare 52.600 accessi è stato il direttore della struttura “Il nostro reparto è il più bersagliato – ha detto Paolo Pinna Parpaglia – dove si registra la maggior parte delle aggressione, per il momento solo di tipo verbale. La presenza recente degli operatori di sala ha contribuito a ridurre la conflittualità. E’ anche vero che la presenza del posto fisso di polizia ha permesso di risolvere alcune situazioni critiche”.

“Il nostro obiettivo – ha detto il questore Mastrapasqua – è quello di stare il più possibile vicini e presenti nel nostro posto fisso di Polizia, nonostante le difficoltà organizzative nell’ambito delle risorse umane a disposizione, e di essere presenti anche in altri plessi e in altre città. Io spero che la nostra presenza vi sia di aiuto, e non soltanto in occasione di vicende come le aggressioni. Un intervento di ausilio per qualsiasi cosa abbiate bisogno. Ci piace molto l’idea della prevenzione, perché anche questa è la nostra mission. E questa è anche la logica della nostra presenza qui”. Il questore, infine, ha rimarcato come la sinergia tra le istituzioni sia sempre un elemento di positività.

I vertici aziendali con il questore quindi hanno fatto un breve sopralluogo in ospedale, passando prima dalla Cardiologia, Utic e sale di emodinamica – accompagnati dal direttore della struttura Gavino Casu – quindi al Pronto soccorso, alla presenza del direttore Paolo Pinna Parpaglia, e infine al posto fisso di Polizia nella vecchia ala del Pronto soccorso

PPR, Regione: al via aggiornamento delle norme

CAGLIARI – Il 4 marzo scorso si è riunito il Comitato tecnico istituito nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato nel 2018 tra la Regione Sardegna e l’allora ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per riavviare l’iter di aggiornamento del Piano paesaggistico regionale (Ppr). La riunione, a cui hanno preso parte l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda, i rappresentanti del Segretariato e delle Soprintendenze e i tecnici della Direzione generale dell’Urbanistica, rappresenta la prima, imprescindibile, tappa di un percorso articolato di co-pianificazione che consentirà di revisionare il Ppr, la cui redazione risale al 2006.

“Dopo quasi un ventennio, aggiornare il Piano non è solo una necessità operativa. In questo periodo di tempo molto è cambiato. Si pensi alle nuove forme di speculazione su alcune parti del territorio, come quelle interessate da impianti per l’energia rinnovabile o i mutamenti indotti dal cambiamento climatico e dai fenomeni di spopolamento”, commenta l’assessore Spanedda.

La revisione del Piano richiederà una fase di riesame di 130 decreti ministeriali di vincolo, che si sommano ai 40 decreti già validati. Vincoli che riguardano gruppi montuosi, edifici storici, beni identitari e aree d’interesse naturalistico e pubblico, come il castello di Las Plassas, il complesso di Monte Arcosu, Porto Ferro, Argentiera e la Giara, solo per citare qualche esempio.

“L’avvio dei lavori risponde anche all’esigenza di tenere fede agli impegni assunti dalla presidente Todde e dalla coalizione di maggioranza. L’aggiornamento del Ppr è infatti in cima alla lista di azioni previste dal quinto Asse programmatico per il governo del territorio, con la definizione degli ambiti di paesaggio non costieri e una nuova disciplina dei rapporti tra paesaggio e urbanistica. Il Piano è volto anche ad avviare un processo di affiancamento degli enti locali, soprattutto dei centri di minori dimensioni, che governano territori oggi isolati e fragili. Tra gli obiettivi di medio termine c’è anche il rafforzamento delle loro strutture tecniche”, conclude l’assessore Spanedda.

Niedditas a rischio per colpa delle burocrazia regionale, allarme di Coldiretti

CAGLIARI . Un duro colpo alla mitilicoltura in Sardegna. A causa delle lungaggini burocratiche si rischia di creare gravi danni alla produzione di Nieddittas, una delle aziende leader del settore, a causa dell’accumulo di sedimenti lungo il canale di alimentazione dell’acqua nei pressi dello stabilimento. Il blocco del regolare afflusso d’acqua necessario al funzionamento degli impianti sta compromettendo la produzione e, senza un intervento immediato, l’attività rischia di fermarsi con conseguenze drammatiche per l’intero comparto produttivo con gravi conseguenze su mancata produzione, occupazione e rischi per l’ecosistema del compendio ittico.

A lanciare l’allarme sono Nieddittas e Coldiretti che, attraverso una lettera inviata agli assessorati competenti, rilanciano sulla necessità di un intervento immediato, tramite un sopralluogo, che possa sbloccare la situazione.

NIEDDITTAS. Secondo l’azienda, senza un intervento sarebbero davvero gravi le conseguenze attese: “Se la produzione dovesse fermarsi ci sarebbero danni importanti per la mancata produzione, mettendo a rischio numerosi posti di lavoro – sottolinea Caterina Murgia, amministratore delegato dell’azienda – la mitilicoltura è un settore strategico per l’economia sarda e un’interruzione della filiera avrebbe ripercussioni gravissime per tutta la regione – conclude – non ultimi i rischi per la tutela dell’ecosistema marino di tutta l’area”.

IL DANNO. Il problema principale è legato all’accumulo di sedimenti lungo il canale di alimentazione dell’acqua che serve gli impianti di Nieddittas. Questo ostacola il flusso regolare di acqua necessaria al processo produttivo, compromettendo la produzione. Il rischio concreto è che un intervento tardivo possa portare a una paralisi del settore nello stabilimento, con ripercussioni che non riguardano solo l’azienda ma anche tutto l’indotto e il territorio: dai trasportatori ai rivenditori, fino ai ristoratori che lavorano con il prodotto sardo.

BUROCRAZIA. Sebbene siano già stati presi impegni istituzionali per il dragaggio del canale, i tempi lunghi previsti rendono indispensabile l’individuazione di misure alternative e immediate che consentano di ripristinare la regolare attività produttiva ecco perchè, secondo Coldiretti, questo nuovo caso di ritardi burocratici rischia di rallentare ogni intervento.

Serve intervenire con urgenza per non compromettere il lavoro in un settore così importante per il territorio – precisa Coldiretti Sardegna – il settore dell’allevamento a mare sta diventando sempre più importante per la nostra economia. È impensabile che una realtà produttiva di eccellenza venga messa in ginocchio dall’inerzia burocratica. Servono soluzioni rapide per evitare danni irreparabili”. Per Coldiretti “non ci si può permettere che una situazione del genere comprometta il futuro di un intero comparto. Chiediamo agli assessorati regionali competenti di attivarsi immediatamente per individuare soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e tutelino l’occupazione nel settore e l’ecosistema del compendio ittico”.