Emicrania, una malattia di genere: Open day all’Aou di Sassari

SASSARI – Emicrania: riconoscerla per prendersene cura. È questo lo spirito con cui il Centro cefalee della Clinica neurologica dell’Aou di Sassari ha aderito alla prima edizione dell’(H) – Open Day dedicata all’emicrania e organizzata per il 31 gennaio dalla Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. In occasione della giornata, la Clinica ha dato l’adesione a un convegno aperto a tutti dal titolo “Emicrania. Quale trattamento? Incontro con gli esperti” che si svolgerà in videoconferenza dalle ore 15 alle 16.

«L’emicrania non è un semplice mal di testa, ma è una malattia neurologica cronica che comporta un altissimo costo umano e sociale, oltre che economico. È, inoltre, una patologia di genere perché riguarda soprattutto le donne in età giovane adulta. Le donne generalmente sviluppano forme più severe rispetto agli uomini e spesso manifestano più elevati livelli di disabilità», ha affermato il professor Paolo Solla, direttore della Clinica neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

Stanchezza, irritabilità, depressione, sbadigli sono alcuni dei sintomi che possono comparire 24 ore prima del dolore che poi sfocia nell’attacco vero e proprio che può durare dalle 4 alle 72 ore. Si possono avere attacchi di emicrania ricorrenti di intensità da moderata a severa, associati a dolore pulsante, nausea e ipersensibilità a luci, suoni e odori.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente che colpisce soprattutto il sesso femminile e la seconda più disabilitante del genere umano.

Anche l’Istituto superiore di sanità, centro di riferimento per la medicina di genere, la considera una patologia di genere che colpisce il 14% circa della popolazione adulta in tutto il mondo e predilige in maniera particolare il sesso femminile manifestando un rapporto donna/uomo pari a 3:1.

«Il nostro Centro, in cui operano il dottor Francesco Zoroddu e la dottoressa Marinella D‘Onofrio, due specialisti esperti nel trattamento specifico delle cefalee – ha sottolineato il professor Solla – ha predisposto percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. Il Centro ricopre un ruolo fondamentale per la corretta presa in carico di tutte le cefalee che necessitano di un inquadramento diagnostico-terapeutico».

In Italia, sei milioni di persone soffrono di emicrania e di queste quattro milioni sono donne. Il picco massimo in genere si ha tra i 40 e 50 anni, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale dell’individuo. La patologia si può manifestare precocemente, anche prima dei 18 anni. Se si considera il periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27% delle donne ne risulta affetto.

«L’emicrania segue l’andamento degli ormoni sessuali femminili e le fasi più acute si presentano spesso nei giorni delle mestruazioni e dell’ovulazione. L’emicrania talvolta non scompare con la menopausa, anzi in alcuni casi si manifesta un peggioramento. Attualmente seguiamo oltre 350 pazienti con un’età media inferiore ai 30 anni e circa l’80% sono donne» ha precisato il direttore della Clinica neurologica.

Per lungo tempo è stata considerata una malattia “invisibile”, spesso ignorata e non trattata adeguatamente. È una malattia socialmente disabilitante che porta ad impoverire le relazioni sociali perché può avere un impatto molto importante sulle attività quotidiane domestiche, scolastiche, lavorative e di svago, specialmente nella donna. Non è infrequente, inoltre, l’associazione con altre patologie croniche algiche, come la fibromialgia, la depressione, stati di prolungata tensione muscolare da distress, e altre patologie quali l’ipotiroidismo o altri disturbi neurologici, con la necessità di un approccio multidisciplinare.

Le persone che ne soffrono spesso vivono una pesante stigmatizzazione per la mancata comprensione da parte di colleghi e datori di lavoro per la tendenza comune a banalizzare la problematica e a sminuire gli effetti negativi che accompagnano la crisi di emicrania.

Gli ambulatori del Centro ricevono tutti i giorni, escluso il sabato e i giorni festivi, dalle ore 8 alle ore 14. Per informazioni si può telefonare al numero 079 228233 o inviare una mail a clinica.neurologica@aouss.it Per tutti coloro che hanno interesse ad approfondire le tematiche di questa patologia possono seguire il convegno e collegarsi in videoconferenza il 31 gennaio dalle ore 15 alle ore 16 al seguente link: https://meet.google.com/cem-oppx-hew

Congedo parentale, Carabinieri ancora discriminati

“ROMA – Le pari opportunità nell’Arma sono ancora un miraggio e lo dimostra un
fatto gravissimo in Sardegna” – così così Antonio Nicolosi, segretario
generale di Unarma, associazione sindacale carabinieri –“I militari del
Comando Legione Carabinieri Sardegna che intendono accedere all’iter
procedurale per i trasferimenti a domanda con il c.d. ‘mini getra’ sono
stati discriminati per criteri che Unarma ritiene assurdi in una società
moderna. Secondo le testimonianze pervenute all’associazione, tra i
criteri che riducono il punteggio necessario per accedere ai
trasferimenti, risulterebbe anche l’aver usufruito o meno del congedo
parentale, aver in carico un’adozione o un affidamento, lo stato di
malattia di un figlio e lo stato di gravidanza della richiedente. È
assurdo che il Comando della Sardegna anziché aiutare il personale e
incentivare la maternità, la ostacoli con ragionamenti retrogradi, così
come ostacola le pari opportunità e una società a misura dei diritti
delle persone” – prosegue Nicolosi –“Unarma chiede al Ministero per la
famiglia, la natalità e le pari opportunità di fare opportune verifiche
che possano tutelare i nostri colleghi e la loro serenità, in famiglia
come sul posto di lavoro”.

Covid, al via il richiamo per i bambini dai 5 agli 11 anni

CAGLIARI  – Via al richiamo della vaccinazione anti-Covid-19 (terza dose) per tutti i bambini nella fascia d’età dai 5 agli 11 anni. Il Ministero della Salute, con la circolare del 13 gennaio, ha esteso la campagna di vaccinazione ai più piccoli raccomandando la somministrazione della formulazione bivalente (ceppo originale e variante Omicron) ai soggetti che presentino condizioni di fragilità tali da esporli allo sviluppo delle forme più severe di infezione.

In Sardegna le vaccinazioni saranno somministrate presso gli hub vaccinali ancora attivi, presso i Servizi di igiene e sanità pubblica e dai pediatri di libera scelta che hanno aderito all’accordo regionale. I pazienti fragili potranno essere vaccinati presso le strutture aziendali che li hanno in carico.

Da mercoledì 25 gennaio saranno attive le prenotazioni, secondo le modalità già note: on line dal sito dedicato, attraverso gli Atm degli uffici postali, tramite il Call Center 800 009966 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20) e tramite i portalettere.

La procedura di prenotazione consente di scegliere il punto di vaccinazione tra quelli disponibili. Ciascuna Asl potrà prevedere l’accesso alla vaccinazione previa prenotazione, ma la somministrazione del vaccino sarà comunque assicurata a tutte le persone che si recheranno al centro vaccinale anche senza prenotazione.

Asl Ogliastra, riparte da Tortolì “Una goccia per l’Ogliastra”

LANUSEI – Si era chiusa lo scorso 13 dicembre con oltre 60 sacche di sangue raccolte, a testimonianza della grande solidarietà degli studenti ogliastrini sul problema della donazione del sangue in Sardegna. Ora “Una goccia per l’Ogliastra” inizia la sua seconda fase nel 2023, partendo il prossimo 24 gennaio dall’Istituto tecnico industriale di Tortolì. L’iniziativa è organizzata dal Centro trasfusionale dell’Asl Ogliastra, diretto dalla dottoressa Giusy Cabiddu, con il supporto dell’Avis provinciale e delle Avis comunali.

L’autoemoteca dell’Asl sarà dalle ore 8.00 alle ore 12.00 negli spazi davanti all’Iti, per raccogliere il sangue dei ragazzi maggiorenni che vorranno donare e risulteranno idonei. L’iniziativa andrà avanti anche nei giorni successivi e coinvolgerà tutte le scuole secondarie di secondo grado di Tortolì, per poi spostarsi negli istituti scolastici di Lanusei.

Strade rurali, riaperti i termini per presentare progetti

CAGLIARI – L’assessore dell’Agricoltura della Regione, Valeria Satta, ha firmato oggi un decreto che autorizza la concessione di un nuovo termine ai Comuni per la presentazione dei progetti esecutivi sulla manutenzione delle strade rurali.

“Andiamo incontro alle esigenze delle amministrazioni che negli ultimi mesi stanno producendo un grande sforzo per la progettazione di numerosi interventi – spiega l’assessore Satta. Molti comuni erano rimasti esclusi dai finanziamenti sulle strade rurali, in quanto non erano riusciti a presentare le domande entro i termini previsti dal bando. In questo modo scongiuriamo la perdita di importanti risorse”.

“Nel contempo – aggiunge l’assessore dell’Agricoltura –  rafforziamo l’azione della Regione nell’attuazione del Piano Straordinario di Infrastrutturazione Rurale, così come previsto dal Piano Regionale di Sviluppo. Inoltre – conclude – grazie allo stanziamento di quasi 5 milioni di euro autorizzato dall’ultima variazione di bilancio, si potrà completare lo scorrimento di tutta la graduatoria sui contributi alla viabilità rurale, così da soddisfare tutte le istanze pervenute”.

Asl Ogliastra, a Lanusei 3 nuovi ventilatori per anestesia |foto

LANUSEI – Due sono già in funzione, il terzo lo sarà prestissimo. Si tratta di 3 ventilatori meccanici per anestesia di ultimissima generazione che sono recentemente arrivati all’ospedale N.S. della Mercede di Lanusei. I nuovi macchinari andranno a migliorare notevolmente la qualità e la sicurezza degli interventi chirurgici del reparto di Anestesia del presidio ospedaliero ogliastrino.

«Stiamo parlando di 3 workstation di anestesia, tra i modelli più recenti e avanzati presenti sul mercato – spiega Francesco Loddo, direttore della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale lanuseino – in particolare servono a monitorare ed erogare l’anestesia nei pazienti durante gli interventi chirurgici». I 3 nuovi arrivi aiuteranno ad alzare notevolmente la qualità degli interventi chirurgici, anche in termini di sicurezza. «I precedenti modelli – continua Loddo – avevano i controlli dei parametri anestesiologici di tipo manuale, mentre questi sono completamente elettronici. Inoltre, queste workstation dispongono di tutte le modalità ventilatorie possibili. L’insieme di queste caratteristiche li rendono enormemente più precisi e affidabili».

L’arrivo dei tre ventilatori è un ulteriore step nel processo di ammodernamento del parco tecnologico del Nostra Signora della Mercede che negli ultimi tempi ha visto arrivare nuovi strumenti in diversi reparti.

«A seguito dell’avanzare di nostre richieste di sostituzione di apparecchiature, nelle ultime settimane sono arrivati tanti nuovi macchinari – spiega Gabriella Ferrai, referente dell’Asl Ogliastra per l’Ingegneria clinica – queste tre workstation sono comprese nel piano biennale degli acquisti di forniture e servizi di Ares per l’ammodernamento tecnologico. Come Asl – continua Ferrai – ci teniamo molto a mantenere sempre in efficienza il nostro parco macchine al fine di non lasciare sguarniti i reparti, assicurando così tutti i criteri richiesti per l’accreditamento delle strutture sanitarie». Per il prossimo futuro ci sono altre buone notizie: al Nostra Signora della Mercede arriverà una nuova Tac destinata al reparto di Radiologia.

‘Mater Olbia, la Regione e l’Ats devono verificare le attività svolte”

CAGLIARI – “Più volte mi sono trovata, in questi anni, ad interrogarmi sul funzionamento del Mater Olbia Hospital. Serve chiarezza e trasparenza per capire se vengono rispettate tutte le convenzioni e le attività di ricerca medica che la Regione ha deliberato e contrattualizzato con la struttura ”.  La consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, segretaria della commissione sanità, ha interrogato il Presidente della regione e l’assessore dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza sociale, per sapere se l’ATS abbia vigilato sulle prestazioni svolte e se si è a conoscenza delle ricerche scientifiche finora attuate dal Mater Olbia.

“Già il 25/11/2022, la sottoscritta interrogava l’Assessore della sanità sull’attuale situazione del Mater Olbia, interrogazione rimasta, finora, priva di riscontro alcuno”. “L’interrogazione mira a far chiarezza sulle reali attività svolte, dato che nei contratti vengono definite le caratteristiche e i volumi delle prestazioni erogabili per livelli e per le discipline, i tetti di spesa definiti dall’ATS. Contratti che sono stati prorogati anche per il 2023.” “Mi auguro che l’assessore dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza sociale ed il Presidente della regione, rispondano quanto prima, mettendo in luce il lavoro svolto dalla struttura privata, sia nell’ambito delle prestazioni sanitarie che nell’ambito della ricerca medico scientifica.”

Sassari, Pinna Parpaglia direttore del Pronto Soccorso

SASSARI – È Paolo Pinna Parpaglia il nuovo direttore della struttura complessa di Pronto soccorso Obi e Medicina d’urgenza dell’Aou di Sassari. Questo pomeriggio lo ha nominato la direzione strategica dell’Azienda di viale San Pietro. Il dirigente medico, con una lunga esperienza all’interno del Pronto soccorso e della Medicina d’urgenza del Santissima Annunziata, prenderà servizio nella struttura a partire da domani. L’incarico, conferito con deliberazione numero 40, avrà la durata di 5 anni.

Sino al 9 gennaio scorso, il Pronto soccorso era stato diretto dal dottor Stefano Sau che, proprio in quella data, aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico.

Paolo Pinna Parpaglia, sassarese 59 anni appena compiuti, specializzato in Cardiologia, ha una lunga esperienza nel Pronto soccorso dell’ospedale di Sassari. Negli anni della sua carriera, iniziata a Sassari nel 1998, è stato prima responsabile dell’Obi, l’Osservazione breve intensiva, quindi dal 2009 ha diretto la struttura semplice di Medicina d’urgenza.

Pinna Parpaglia è, inoltre, componente del consiglio direttivo nazionale della Simeu, la Società italiana di Medicina dell’emergenza e dell’urgenza e componente del direttivo dell’Ordine dei medici della provincia di Sassari. La direzione strategica, nel rivolgere gli auguri di buon lavoro al nuovo direttore della struttura, esprime un ringraziamento alla dottoressa Maria Piera Ruggiu. È stata lei, infatti, dopo il pensionamento del dottor Mario Oppes, e durante la pandemia da Covid-19, a prendere le redini della struttura che, nonostante le difficoltà e le criticità del periodo, non ha mai chiuso e ha sempre accolto pazienti che arrivavano da ogni parte dell’Isola. A lei è spettato anche il ruolo di vicedirettore della struttura, ricoperto sia da ottobre con il dottor Sau sia nell’ultima settimana.

Comunità energetiche, seminario a Vallermosa

VALLERMOSA – Si è svolto questa mattina a Vallermosa, nella Sala Teatro in Piazza Don Aldo Piga, il Seminario Regionale “Le Comunità Energetiche Rinnovabili: il ruolo degli Enti Locali”, organizzato dall’Assessorato dell’Industria, l’Anci Sardegna e il CAL Sardegna.

L’evento, che segue la firma del protocollo di intesa mirato all’aggiornamento del Piano Energetico e Ambientale Regionale della Sardegna (PEARS), sottoscritto dall’Assessorato dell’Industria insieme all’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Anci, Cal e alle Università di Cagliari e Sassari lo scorso 20 dicembre, fa da apripista ad una serie di iniziative, dedicate ai temi della transizione energetica,  promosse dall’Assessorato dell’Industria della Regione.

“Il seminario di oggi – afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili – inaugura una serie di incontri sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che verrà seguito da altri incontri informativi, rivolti agli alunni delle scuole elementari e medie, dedicati a diffondere e promuovere la cultura della sostenibilità e dell’autonomia energetica. Le Comunità rappresentano un tassello fondamentale della transizione energetica, che è a sua volta un percorso da intraprendere in maniera sistemica per consentire alle nostre  comunità di coglierne tutte le opportunità”.

Le comunità energetiche rappresentano oggi uno strumento indispensabile per permettere ai comuni di dotarsi autonomamente di energia autoprodotta e metterla a disposizione del proprio territorio, delle attività produttive e dei cittadini. “La Regione – ricorda l’assessore dell’Industria – ha già investito e metterà in campo nuove risorse per questo strumento che sta già dando notevoli risultati e che rappresenta un’opportunità importante anche in termini di sviluppo futuro”.

Al seminario, cui sono intervenuti il Sindaco di Vallermosa Francesco Spiga, il Presidente di Anci Emiliano Deiana, la Presidente del Cal Paola Secci, insieme ai rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici –GSE SpA, sono stati affrontati tutti i temi relativi alla pianificazione e programmazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), dagli aspetti cogenti alla specificità delle comunità. È stata inoltre discussa la centralità degli enti locali per la nascita delle comunità energetiche e sono stati indagati i possibili strumenti di finanziamento e incentivi.

“Le Comunità Energetiche Rinnovabili – spiega ancora l’assessore Pili – sono lo strumento che permette di produrre, consumare e condividere energia da fonte rinnovabile. A livello nazionale il recepimento della Direttiva europea 2018/2001 e l’introduzione di un sistema incentivante, oggetto di decreti attuativi, aprono la strada a un rapido sviluppo di queste configurazioni. La CER attua quindi un modello virtuoso di gestione dell’energia che, come abbiamo sempre sottolineato,  non può tuttavia prescindere da un processo di valorizzazione del territorio, attraverso il perseguimento di opportuni obiettivi condivisi dai partecipanti alla Comunità. In questo contesto i Comuni dotati di adeguata progettualità possono accedere ai fondi del PNRR e/o intercettare allo stesso tempo risorse dai Fondi Regionali”.

“Il processo di costituzione di una comunità energetica – prosegue l’assessore dell’Industria – rappresenta un’importante opportunità sotto differenti profili e per i soggetti che andranno a costruirla. Dall’altro lato si tratta di un processo complesso e articolato in cui le amministrazioni locali giocano un ruolo fondamentale, che si esplicita in azioni che afferiscono alla sfera tecnica, sociale ed economica. L’incontro di oggi – conclude – è stato dedicato a fornire ai Comuni della Sardegna una visione sul tema delle CER e sul ruolo centrale che gli Enti locali ricoprono proprio nella costituzione e nella gestione delle stesse comunità”. (mm)

 

Cagliari cambia: presentazione Progetti europei per il 2023

CAGLIARI – Venerdì 13 gennaio alle ore 10.30 al 1° piano della MEM Mediateca del Mediterraneo in via Mameli, il sindaco Paolo Truzzu illustrerà i progetti europei programmati per il 2023 che saranno realizzati con i fondi Pon Metro, PNRR e ReactEU nella città di Cagliari. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione su tutti i progetti del 2023. Sarà presente, insieme al primo cittadino, l’assessore alla Pianificazione strategica e allo Sviluppo urbanistico e Verde pubblico Giorgio Angius.