Asl Gallura, a La Maddalena l’infermiere di famiglia, sentinella per pazienti fragili

LA MADDALENA – Un progetto di attenzione ai bisogni primari dei pazienti più fragili, fortemente voluto dalla Direzione Generale della Asl Gallura e nato grazie alla collaborazione che si è sviluppata sull’isola-parco nel periodo Covid tra l’equipe dell’Usca, i medici di medicina generale, le associazioni e le istituzioni. È una buona prassi di medicina territoriale quella strutturata attraverso il programma “Infermiere di famiglia”, che da quattro mesi consente di fornire assistenza immediata a più di duecento persone, rendendo agevoli le cure e l’accesso alle visite specialistiche.

«Dall’esperienza dell’Usca in periodo di pandemia, che ci ha consentito di far lavorare insieme più figure professionali, nasce l’infermiere di famiglia che è una figura riconosciuta anche dalle disposizioni di legge che istituiscono le future Case della Comunità – spiega la Direttrice del Distretto, Anna Maria Sanna – le quali hanno proprio l’obiettivo di concentrare all’interno di una stessa struttura diverse professionalità in grado di operare in squadra, dando risposte assistenziali programmate e più complete. A La Maddalena – prosegue la dottoressa Sanna – il progetto viene portato avanti attraverso il lavoro dell’infermiera Arianna Carola e dell’infermiere Pier Paolo Cicconi, che sono in costante contatto con i medici dei pazienti, con gli specialisti e con l’Adi. Questo ci consente di calendarizzare gli interventi domiciliari, entrare nelle case delle persone, prevenire eventuali complicazioni dello stato di salute e far diventare gli infermieri delle figure di riferimento per le famiglie e per gli stessi medici. Da parte dell’infermiere di famiglia è necessario che si crei un’empatia con i nuclei familiari, così come è avvenuto fino ad oggi, che ci sia uno spirito d’iniziativa e si crei una capacità d’interagire immediatamente con tutte le istituzioni che operano nel territorio».

I pazienti assistiti hanno generalmente più di 65 anni e sono affetti da patologie croniche gravi che necessitano di un monitoraggio continuo delle terapie. Oltre al costante contatto con i medici di medicina generale e gli specialisti, gli infermieri di famiglia dialogano anche con i Servizi Sociali comunali: da questa collaborazione scaturiscono i piani personalizzati che consentono di costruire percorsi di assistenza per evitare il peggioramento e il trasporto dei malati cronici nelle strutture sanitarie al di fuori dell’isola.

«L’esperienza di La Maddalena – sottolinea il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – ha diversi aspetti positivi. In prima battuta è un ottimo esempio di come la medicina territoriale sia fondamentale per risolvere tempestivamente i problemi dell’utenza. Il secondo aspetto è quello relativo all’alleggerimento delle strutture ospedaliere, perché il monitoraggio costante dei pazienti consente di limitare l’accesso in pronto soccorso e la degenza. Un altro tema è quello del contenimento dei costi di occupazione dei posti letto: i risparmi che derivano grazie al progetto dell’infermiere di famiglia possono essere investiti nei settori in cui c’è più carenza di risorse. È un progetto che richiede la massima interazione fra i professionisti – conclude il Direttore Generale – ma che se riesce a prendere piede nelle diverse comunità può dare importanti benefici ai pazienti e ottimizzare il lavoro quotidiano di medici e infermieri».

Idonei concorso Rai 2019, graduatorie Tgr: “In Sardegna un solo scorrimento”

CAGLIARI – Utilizzare le graduatorie della Testata giornalistica regionale e prorogarne la validità: è questa la richiesta del “Comitato idonei selezione Rai 2019” all’azienda di viale Mazzini. Un’istanza che nasce dalla lentezza con la quale la maggior parte delle 16 graduatorie regionali stanno scorrendo, nonostante redazioni sotto organico e giornalisti ad un passo dal trasferimento o prossimi al pensionamento. In Sardegna, a distanza di un anno e mezzo dal concorso, sono stati occupati i posti dei 5 idonei vincitori: 4 dai vincitori effettivi e 1 da una risorsa ripescata dalla graduatoria degli idonei, a causa di una rinuncia. Soltanto nello scorso giugno c’è stata la chiamata di un altro giornalista idoneo, andato a sostituire una collega trasferita in altra sede. Di fatto l’unico vero movimento nelle dinamiche di una graduatoria tutt’altro che fluida e che conta 6 giornalisti in attesa di una chiamata da parte dell’Azienda. 

La Rai ha selezionato 90 giornalisti professionisti nel 2021, per l’assunzione alla Tgr, con un concorso bandito nel 2019. Una selezione lunga e onerosa, con prove per verificare la capacità di realizzare servizi radio e tv, condurre in diretta, usare strategicamente i social media e comunicare efficacemente in inglese o altre lingue straniere. La selezione ha portato alla creazione di una “lista d’attesa”, ad oggi, di circa 110 giornalisti idonei.

Un patrimonio di professionalità che senza una proroga delle 16 graduatorie regionali prossime alla scadenza (della durata di appena due anni, inferiore a quella del precedente concorso) rischierebbe di restare in buona parte inutilizzato, comportando un dispendio di risorse umane e finanziarie inspiegabile in tempi di spending review.

L’obiettivo del Comitato, come per la maggior parte delle selezioni pubbliche,  è arrivare ad almeno 36 mesi di validità ed all’effettivo utilizzo delle graduatorie, al loro scorrimento e all’assorbimento degli idonei: per questo è stata inviata una richiesta ufficiale ai vertici della Rai, all’Unione sindacale giornalisti Rai (USIGRai), ai Comitati di redazione (Cdr), alla Federazione nazionale stampa italiana (FNSI) e all’Ordine dei Giornalisti (OdG).

Il Comitato riunisce i giornalisti risultati idonei – avendo superato le soglie minime di punteggio previste dall’Azienda per attribuire l’idoneità – che in caso di scorrimento delle graduatorie saranno assunti dalla Rai, ma non sono stati ancora chiamati a prendere servizio nelle redazioni regionali della Tgr. Redazioni storicamente sotto organico e in via di ulteriore riduzione, in seguito a pensionamenti e trasferimenti.

«La qualità del Servizio pubblico passa anche da selezioni trasparenti in grado di valorizzare le professionalità – sostengono i membri del “Comitato idonei selezione Rai 2019” – e l’informazione locale, la più vicina alle persone, ha oggi ancora più bisogno di forze fresche, in grado di innovare i linguaggi. Auspichiamo, inoltre, che sia massimizzato il ritorno sugli investimenti sostenuti dall’Azienda per lo svolgimento di una selezione così complessa in momenti di grave emergenza sanitaria e che si ottimizzino le risorse a disposizione, prima di indire ulteriori selezioni per la Tgr e altre testate, visto l’esistente bacino di idonei già selezionati». 

La selezione di giornalisti professionisti per la Tgr Rai è stata bandita nell’agosto 2019, a distanza di ben 5 anni dalla precedente, con l’obiettivo di assumere al più presto 90 giornalisti e lasciando espressamente le graduatorie aperte per consentire l’assunzione di altri professionisti, riconosciuti idonei dalla Commissione designata dall’Azienda. La prima prova preselettiva si è tenuta nell’ottobre 2020 con circa 3.700 candidati. La seconda fase delle prove, per le singole regioni, si è svolta da febbraio a maggio 2021, con 271 ammessi. A fronte di 90 vincitori risultano, ad oggi, circa 120 idonei non vincitori suddivisi in 16 graduatorie regionali che fanno parte del Comitato. Le varie graduatorie regionali potrebbero già scadere tra il 14 febbraio e il 12 maggio 2023, a seconda della data di pubblicazione, e solo una minoranza dei professionisti in attesa ha ricevuto la chiamata.

«Come comitato chiediamo quindi che la Rai estenda la validità temporale delle graduatorie regionali almeno fino a 36 mesi – concludono i giornalisti idonei – e che si renda disponibile a dar luogo all’effettiva utilizzazione e allo scorrimento totale delle stesse graduatorie fino all’esaurimento degli idonei disponibili, prima di bandire ulteriori selezioni di personale giornalistico».

Asl Gallura, bilancio del servizio di Dialisi riservato ai pazienti in vacanza

OLBIA –  Processo d’inclusione dei pazienti in trattamento dialitico passa anche per i servizi offerti nel periodo estivo dall’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Asl Gallura. Nella stagione delle vacanze sono stati quasi settanta coloro che hanno potuto usufruirne: l’equipe guidata dalla Direttrice facente funzioni, Lucia Burrai, ha garantito le cure ai pazienti che hanno scelto di trascorrere le vacanze con le loro famiglie nel Nord Est della Sardegna.

Il progetto ideato quasi quindici anni fa dall’ex Direttore del Servizio, Gian Franco Fundoni, non ha mai subito interruzioni anche se ha dovuto fare spesso i conti con le difficoltà di reperimento dei fondi e del personale. In una delle principali zone in Sardegna per impatto turistico, il servizio è diventato praticamente essenziale sia sotto il profilo della tutela dei diritti alla salute, sia per l’immagine stessa dell’Isola, consentendo ai pazienti di superare una delle principali difficoltà logistiche legate alla patologia, quella degli spostamenti nel periodo delle vacanze, e di aggiungere un ulteriore tassello al personale percorso di inclusione sociale.

«I trattamenti – sottolinea la Direttrice facente funzioni del Servizio, Lucia Burrai – sono proseguiti anche durante il difficile periodo dovuto al Covid, perché abbiamo dato la disponibilità ad effettuarli nei turni di routine insieme ai nostri assistiti. Quest’anno, attraverso dei fondi messi a disposizione dall’Assessorato regionale alla Sanità, è stato messo a punto un progetto ad hoc elaborato dal Dottor Fundoni e dalla Dottoressa Elvira Solinas, grazie al quale abbiamo potuto organizzare tre turni settimanali per i pazienti in vacanza dal primo giugno al 30 settembre. Questo ci ha consentito di trattare nei presidi di Olbia e La Maddalena settanta persone, per un totale di circa trecentoventi prestazioni dialitiche erogate». Le persone che si sono presentate nelle strutture ospedaliere Giovanni Paolo II di Olbia e Paolo Merlo di La Maddalena sono arrivate principalmente dal Nord Italia, ma non sono mancati gli utenti stranieri, in particolare dalla Germania, dalla Spagna e dal Regno Unito. La media dell’età dei pazienti assistiti si aggira attorno ai cinquant’anni.

«È un esperienza importante dal punto di vista umano: i pazienti sono soddisfatti e ci ringraziano, perché attraverso questo servizio possono continuare a godere del piacere di venire in vacanza nella nostra splendida Isola insieme alle loro famiglie. Un ringraziamento speciale – conclude la Dottoressa Burrai – va alla Direzione della Asl Gallura, ai medici e agli infermieri che hanno collaborato con abnegazione e ammirevole disponibilità per la riuscita del progetto». L’accesso alla dialisi in vacanza è stato definito negli anni attraverso una procedura: gli utenti interessati devono comunicare alla Asl Gallura dal primo gennaio al 15 aprile la volontà di usufruire del servizio (protocollo@pec.aslgallura.it). Sulla base delle richieste la struttura ospedaliera propone il progetto per il quale, dopo l’approvazione dell’azienda, viene determinata la durata in base ai fondi a disposizione.

Circo Paniko sbarca in Gallura

BUDONI – Il CiRcO PaNiKo torna in Sardegna dopo due lunghi anni di assenza. Dopo i grandi successi di Alghero nel 2017, Sassari (2018), San Sperate (2019) e Cagliari (2020) il più importante collettivo italiano di circo contemporaneo sceglie finalmente la Gallura con “Apocalippo”.
 
Niente animali, niente cattività, niente tradizionalismo puro. Ricerca, surrealismo circense, arte acrobatica, visione teatrale e musica dal vivo questo – e tanto altro – è il mondo del CiRcO PaNiKo e questo è “Apocalippo”. Lo spettacolo andrà in scena, sotto l’immancabile chapiteau giallo e blu, da sabato 17 a domenica 25 settembre a Budoni, negli spazi del Villaggio Camping Pedra e Cupa in via Nazionale.
Il CiRcO PaNiKo è una delle prime e delle più numerose compagnie di circo contemporaneo in Italia, nasce nel 2009 in Emilia Romagna. Un collettivo internazionale di artisti circensi e musicisti. Una compagnia di felliniana atmosfera che gioca con i limiti del circo contemporaneo e crea un tessuto d’avanguardia tra tradizionale e ricerca artistica.
 
Lo chapiteau del CiRcO PaNiKo solo ad osservarlo da lontano racconta di emozioni e sperimentazioni. Una volta varcata la soglia, invece, ti rapisce al primo istante. Uno spazio unico nel suo genere, perfettamente attrezzato per le produzioni con tanto di quinte, graticcia, impianto audio e luci e le sedute per gli spettatori. Un teatro viaggiante che dal lontano 2009 porta la propria magia in lungo e in largo per l’Europa.
 
“Apocalippo” è l’ultima delle tredici produzioni a firma CiRcO PaNiKo, ha debuttato a maggio in Austria e ora arriva nel nord-est della Sardegna. Uno spettacolo nuovo di zecca in cui, senza morale e con disarmante ironia, il PaNiKo accoglie la preoccupazione di questo tempo, gioca a confondere punti di vista per disorientare e perdersi, l’unica condizione per potersi ritrovare.
Come in ogni spettacolo firmato dal collettivo si mescolano ironia e acrobatica, musica dal vivo e surrealismo circense: i musicisti entrano ed escono dalla scena, interagiscono con attori, acrobati e performer e dipingono per ogni scena un paesaggio sonoro diverso. Un’ora e un quarto di emozioni, risate e applausi per uno spettacolo adatto a tutte e tutti, adulti, bambini e famiglie.  
 
Sono ben undici gli spettacoli previsti sotto lo chapiteau montato a Budoni in via Nazionale, negli spazi Villaggio Camping Pedra e Cupa, dal 17 al 25 settembre. Le repliche andranno in scena tutti i giorni – tranne la pausa di lunedì 19:00 – alle 21:30. Il 18, il 23 e il 24 è previsto il doppio spettacolo – ore 19 e ore 21.30 – mentre l’ultima replica è domenica 25 alle ore 19:00. Per prenotare il proprio posto sotto il tendone è attivo, solo tramite chiamata, il numero  333 6298118.
 
Nel mondo del CiRcO PaNiKo il biglietto dello spettacolo non è una barriera. Nel mondo del CiRcO PaNiKo l’ingresso è libero e l’uscita ad offerta. Nel mondo del CiRcO PaNiKo è la propria consapevolezza a dare un valore all’esperienza vissuta sotto il tendone. È lo spettatore a decidere se e quanto vale lo spettacolo: un mondo rivoluzionario rispetto all’imposizione consumista in cui finalmente è il pubblico a decidere il valore monetario delle proprie emozioni.
Qui il circo non si fa per cognome, non ci sono animali esotici da ammaestrare e sfruttare. Qui c’è solo studio, dedizione, passione, ricerca, arte e talento. Qui c’è il circo contemporaneo. A Budoni c’è il PaNiKo.

Presidenti Consiglio d’Istituto, auguri a tutti gli studenti

CAGLIARI – “Oggi in Sardegna suona ufficialmente la campanella che segna l’inizio dell’anno scolastico 2022/23. Un anno scolastico molto atteso da studentesse e studenti, alunne e alunni, docenti, dirigenti, personale ATA e genitori, perché è il primo in cui, finalmente, ci si potrà rivedere in viso. Il Coordinamento dei Presidenti di Circolo e d’Istituto della Regione Sardegna vuole augurare a tutti un anno pieno di sorrisi e di normalità; quella normalità che è mancata negli ultimi due anni. Il ritorno al confronto “de visus”, il poter nuovamente tornare a far educazione motoria in palestra, il contatto tra pari, è il miglior augurio che potessimo desiderare. Buon anno scolastico a tutti coloro che sanno che la scuola è il futuro del nostro paese”.

Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna

Avvio scuola, “Finalmente in presenza”. Progetti contro la dispersione

CAGLIARI – Tutti sono uguali, tutti sono contenti, tutti sono finalmente in presenza. Con queste parole l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, saluta la ripartenza per il nuovo anno scolastico. “Finalmente – sottolinea Biancareddu – si riparte liberi dai troppi vincoli che hanno caratterizzato gli scorsi anni, causati dalla pandemia. Si torna alla normalità pre-Covid dunque dove i nostri ragazzi potranno riprendere le normali attività scolastiche, mettendo da parte paure e difficoltà. La nostra speranza è che quelle situazioni siano superate e che quest’anno scolastico possa tornare a essere vissuto in maniera più tradizionale. Gli ultimi anni non sono stati semplici da affrontare tra emergenza sanitaria, didattica a distanza, quarantene, isolamenti. Certamente ci sono stati momenti di grande difficoltà anche organizzativa, che ci hanno messo tutti alla prova. Un beneaugurante ritorno al vecchio sistema che consenta a tutti, personale dirigente, docenti, collaboratori scolastici a qualunque titolo, famiglie e, soprattutto, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, di vivere le proprie giornate in un ambiente sereno, esercitando ciascuno nella maniera migliore il proprio ruolo.” “Vorrei sottolineare l’impegno costante della Regione Sardegna per la scuola e per le problematiche che gravitano attorno ad essa. In particolare, mi preme ricordare che, anche per l’anno scolastico 2022/2023, in continuità con gli anni precedenti, resta fermo l’obiettivo della Regione di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, promuovendo azioni attuate in maniera integrata e continuativa.“

“Auguro a tutti un buon anno scolastico, ricco di sapere e di emozioni – sottolinea ancora Biancareddu. Oggi, più che mai, c’è bisogno di conoscenza, di sapere, di voglia di apprendere, ma, soprattutto, di guardare più serenamente al domani e la scuola rappresenta uno dei luoghi in cui si possono allargare i propri orizzonti, recuperando inoltre in voglia e la capacità di tornare a stare insieme e di socializzare, sviluppando nuovamente un senso civico e critico che è venuto meno con le lezioni in Dad.”

In Sardegna le Autonomie scolastiche per l’anno scolastico 2022/2023 sono 273: 66 nella Città Metropolitana di Cagliari, 58 nel Sud Sardegna, 24 Oristano, 48 Nuoro e 77 Sassari. La popolazione scolastica quest’anno è di 187.176 unitàcon un decremento rispetto allo scorso anno scolastico, della popolazione scolastica pari al -2,69%. La Regione Sardegna ha registrato negli ultimi anni un forte decremento della popolazione scolastica, dovuto anche al trend negativo delle nascite, in linea con il dato a livello nazionale. Dall’anno scolastico 2018/2019 al 2022/2023 la Sardegna ha perso oltre 15.000 alunni, riduzione che ha avuto percentuali maggiori nella scuola dell’infanzia (-13.83%) e nella scuola primaria (-12.03%).

Per quanto concerne la scuola secondaria di secondo grado, si registra un decremento rispetto allo scorso anno del 2,20% degli iscritti al secondo ciclo. Gli studenti sardi confermano anche per il 2022/2023 la scelta verso il percorso liceale, seguito dalle iscrizioni presso gli Istituti tecnici e dai Professionali.

 

“Ricordo le azioni già avviate con il programma “Tutti a Iscola” con l’obiettivo di rafforzare il sistema scolastico e migliorare le competenze di base degli studenti, italiano e matematica, attraverso l’immissione nelle scuole di “nuovi” docenti a supporto degli ordinari, e l’utilizzo di una nuova didattica con tecnologia applicata e l, l’intervento “Si torna Tutti a Iscola” che agisce in continuità con l’esperienza consolidata di “Tutti a Iscola”, attraverso la linea di azione “Didattica” con 153 progetti  e “la linea ascolto e supporto” con 138 progetti completati , quest’ultima finalizzata al miglioramento dell’inclusione scolastica attraverso il ricorso ad azioni di sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale, a favore di studenti che si trovano in condizione di svantaggio, che possono avere effetti negativi sulle capacità di apprendimento.

La Regione Sardegna inoltre, consapevole dell’importanza della conoscenza delle lingue straniere, in particolare della lingua inglese, perseguendo sempre l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde nelle lingue straniere, a partire dall’anno scolastico 2022-2023, intende promuovere un intervento basato sulla formula dei laboratori extra-curriculari da proporre in modo strutturato ai bambini e ai ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado

Il Sindaco di Stintino nel direttivo della Comunità del Parco dell’Asinara

STINTINO  – Il 6 Settembre è stata istituita formalmente la Comunità del Parco nazionale dell’Asinara, organo di programmazione e indirizzo del quale fanno parte il Presidente della Regione, Christian Solinas, l’Amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, e il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas. Durante l’istituzione dell’organo sono stati designati i rappresentanti del Parco che fanno capo alla Regione nel Consiglio direttivo: ricopriranno la carica Rita L. Vallebella, Giancarlo Acciaro, Patrizia Madeddu e Massimo Mulas.

“Sono felice ed orgogliosa di poter rappresentare la comunità di Stintino nel consiglio direttivo – dichiara il Sindaco di Stintino Rita L. Vallebella -. Fin da subito ci siamo impegnati attivamente per il Parco nazionale dell’Isola dell’Asinara, in un’ottica virtuosa di rete e sinergia con le altre realtà presenti sul territorio. Un’adeguata pianificazione per la gestione e la promozione del territorio sarà per noi un’azione essenziale, e a partire da ora avremo l’opportunità di portare idee e progetti all’interno del direttivo della Comunità del Parco nazionale dell’Asinara con impegno ed tanto entusiasmo.”

Cagliari capitale internazionale del Beach soccer

CAGLIARI – Dopo le Final eight del Campionato italiano che si sono giocate lo scorso agosto proprio all’Arena Beach dell’Ippodromo del Poetto, arrivano in città altri due eventi di altissimo livello, organizzati dal Beach soccer worldwide e supportati localmente dal Comitato regionale Sardegna Figc LND, con il patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari.

Si parte giovedì 8 con il Campionato europeo “Euro beach soccer league” maschile e femminile, in programma fino all’11 settembre. E sarà proprio lunedì 11 la sfida finale che incoronerà i nuovi Campioni europei.

In apertura della conferenza stampa, questo pomeriggio di mercoledì 7 settembre 2022 al Lazzaretto, dopo i saluti del presidente regionale della FIGC, il sindaco Paolo Truzzu ha dato il benvenuto agli atleti. “La città di Cagliari è pronta ad ospitare grandi eventi sportivi internazionali. Un ritorno di immagine importante che significa promozione per il nostro territorio e per il suo sviluppo turistico”, ha rimarcato ringraziando poi l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, per il suo intuito nello scommettere sulle manifestazioni sportive come attrazione turistica. “Una scommessa – ha concluso il primo cittadino – che si è rivelata vincente”.

“Abbiamo investito risorse su un’area del Poetto che inutilizzata da circa 20 anni. Il risultato ottenuto è superiore alle aspettative e difficile da immaginare soltanto sei mesi fa”, ha spiegato l’assessore Andrea Floris. “Saranno momenti di sport e di grandi emozioni. Ci aspettiamo grande partecipazione”, ha aggiiunto con evidente soddisfazione l’esponente dell’Esecutivo cittadino titolare dello Sport.

Saranno 16 le Nazionali in gara, 10 maschili e 6 femminili, tra cui le Azzurre e gli Azzurri che saranno impegnati nel pomeriggio di giovedì, rispettivamente alle 16,15 e alle 17,30. Venerdì spazio alle qualificazioni per la finale dell’11 del mattino. Al termine degli europei partirà il mondiale per club, la “World winners cup 2022”, con due tabelloni, dal 13 al 18 settembre, sempre all’Arena Beach. Infine, in chiusura di conferenza, i saluti del presidente della Commissione comunale Turismo, Marcello Polastri.

Musica, Balentia dal vivo nel fine settimana

ORISTANO – Fine settimana intenso per i Balentia. Il duo rap originario di Mogoro formato da Su Maistu e Lepa sarà di scena, nel corso del weekend, domani, venerdì 2 settembre al “Bar il Pino” di Marrubiu, a partire dalle 22.00 circa, e sabato 3 settembre a Siamaggiore, ospite di “Rock4life”, concerto benefico, a partire dalle 21.30 circa, in compagnia di Reverendo Jones. In ambedue le serate la band mogorese sarà accompagnata alla consolle da Dj Zep, storico dj della formazione, e proporrà brani storici alternati a canzoni più recenti e all’immancabile freestyle, che da sempre contraddistingue le sue esibizioni.

I Balentia, pionieri del rap in Sardegna sono una delle band più attive e longeve dell’isola, con un rap cantato in sardo e italiano, che definiscono “sociale”. Hanno all’attivo 4 album, un EP e diversi singoli, collaborazioni con artisti nazionali dello stesso genere e oltre 600 concerti in Sardegna, in Italia e all’estero, in 27 anni di attività. La band ha vinto l’edizione 2013 del Suns (Festival Internazionale in lingua minoritaria) a Moena di Fassa (TN) e ha partecipato al Liet Festival (Festival Europeo in lingua minoritaria) a Oldenburg (Germania) nel 2014. Nell’aprile 2022 il gruppo ha ricevuto, da parte dell’amministrazione comunale di Mogoro, il premio alla carriera.

Nei giorni scorsi il duo è stato inserito (unica tra le band sarde) tra gli otto finalisti della quindicesima edizione del prestigioso Premio Andrea Parodi, assieme a Beija Flor (Sicilia), Escarteen Sisters (Catalogna), Folkatomik (Piemonte), Raquel Kurpershoek (Olanda/Spagna), Walter Laureti (Lazio), Antonio Smiriglia (Sicilia), Ual·la! (Catalogna), in programma dal 13 al 15 ottobre al teatro auditorium del Conservatorio di Cagliari, con l’organizzazione della Fondazione Andrea Parodi e la direzione artistica di Elena Ledda. A selezionare i finalisti, una commissione artistica scelta dalla Fondazione, che li ha scelti fra circa 250 iscritti, quasi metà dei quali stranieri, a testimoniare il rilievo internazionale raggiunto ormai dal Premio, uno dei più importanti contest europei di world music. Per l’occasione, Su Maistu e Lepa saranno accompagnati da Marta Murgia alla voce melodica, Gabriele Loddo al basso, Andrea Cocco alle tastiere e Gianrico Manca alla batteria.

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Regione, 2milioni per sistema idrico e Zes Sardegna

CAGLIARI – Oltre 2 milioni e mezzo per comparto idrico e Zes Sardegna, parte delle risorse stanziate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili con l’ultimo decreto. “La Regione ha saputo coniugare urgenza e capacità di programmazione avviando una fruttuosa interlocuzione con il Governo in seguito alla quale sono state previste risorse che consentiranno la realizzazione di alcuni interventi che riteniamo strategici. Le ulteriori risorse stanziate dal Ministero sono il frutto di un intenso lavoro per far fronte alle necessità delle regioni più deficitarie dal punto di vista infrastrutturale e dell’approvvigionamento idrico come la Sardegna”, spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris a proposito del decreto appena firmato dal Ministro Enrico Giovannini, con cui vengono ripartiti 27 milioni di euro a livello nazionale per la realizzazione di infrastrutture idriche di particolare rilevanza e per dare nuovo impulso allo sviluppo infrastrutturale delle Zone Economiche Speciali (Zes). Nel dettaglio, per l’Autorità di bacino sono state stanziate risorse pari a 1.634.428 mentre per la Zes è stato previsto 1.000.000 di euro. (ez)