Nasce la Pro Loco di Loceri, 32 soci

LOCERI – E’ destinata a diventare punto di riferimento per la promozione del territorio, la nuova Pro Loco di Loceri costituirà il primo passo per fare rinascere l’associazionismo del paese ogliastrino, rimettere in mostra l’offerta culturale del borgo diventato patria di murales, dei musei storici e dell’agricoltura. Ieri nella sede dell’Agenzia delle Entrate è stata ufficialmente ratificata la nascita dell’associazione composta da 32 soci per la rinascita del sodalizio che avrà come sede temporanea la palestra di Via Eleonora d’Arborea a Loceri.

I cittadini che ne fanno parte hanno avviato una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale all’insegna della creazione di nuovi eventi, della promozione del paese e della divulgazione di Loceri come meta turistica.

<<Vietato stare con le mani in mano. Potrebbe essere questo il motto dei soci che hanno detto sì alla rifondazione della Pro Loco che mancava a Loceri da oltre vent’anni – il sindaco Gianfranco Lecca ringrazia i cittadini per il loro senso civico all’indomani della fondazione – in tanti hanno deciso di ripartire dall’associazionismo con un nuovo progetto. Il gruppo ha scelto di rifondare un presidio storico di Loceri, il cui nome ufficiale non è stato ancora deciso>>.

Scopo primario dell’associazione sarà quello di creare un calendario eventi, sostenere Loceri e cogliere i frutti del lavoro di squadra. <<Il progetto della Pro Loco è ancora alla fase embrionale – dice Enrico Pistis assessore al turismo del Comune – ma l’idea ha già cominciato a prendere forma. Da parte nostra vi è l’intento di creare un punto di riferimento per gli eventi che storicamente hanno caratterizzato il nostro paese, dall’altro l’idea di unirsi in associazione per progettare nuove occasioni di promozione>>.

Per l’amministrazione comunale è importante fare tesoro dell’esperienza accumulata negli ultimi anni in cui Loceri ha creato evento di caratura regionale ed espresso un potenziale che può dare vita a nuove occasioni di ospitalità per mostrare come il paese è migliorato nel corso del tempo. Il lavoro di squadra e la voglia di fare dei cittadini non sono venuti meno nonostante il momento delicato.

Opinioni condivise da tutta la giunta comunale che avrà comunque un ruolo di sostegno e supporto all’associazione. Per gli amministratori è una volontà espressa quella di riavvicinare i cittadini alla vita sociale del paese sperando di riuscire, quando il progetto della Pro Loco e le sue cariche saranno definite più dettagliatamente, a coinvolgere più persone possibile

Parco Molentargius, nuovi cartelli dei percorsi

CAGLIARI – “La Regione punta con convinzione sull’enorme patrimonio naturale della Sardegna e anche gli itinerari ambientali, con un’adeguata segnaletica, all’interno delle aree e delle riserve naturali svolgono un ruolo importante. Nel caso del Parco di Molentargius si tratta della più importante area naturale nella zona più antropizzata della Sardegna, che in questo modo offre un servizio adeguato e completo a cittadini e turisti, inserendosi all’interno della rete escursionistica regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in occasione della presentazione e dell’inaugurazione della nuova segnaletica realizzata, in collaborazione con l’agenzia Forestas, nei cinque percorsi escursionistici del Parco naturale regionale Molentargius – Saline di Cagliari.

“L’impegno della Giunta regionale è dimostrato anche dagli importanti stanziamenti per garantire la conservazione, il recupero e la promozione delle aree naturali, così da poterle valorizzare e trasformare in opportunità di sviluppo economico. L’agenzia Forestas, che insieme al Corpo forestale ha il ruolo di presidio istituzionale nei diversi territori, svolge un lavoro importante per il raggiungimento di migliori traguardi anche in campo ambientale”, ha aggiunto l’assessore Lampis

“Latte, il Governo ascolti grido di dolore”

ROMA – “Il Governo risponda al grido di dolore lanciato dalle cooperative sarde del latte, insieme a tutte le associazioni di categoria per la profonda crisi sofferta dal settore”. E’ questo il senso dell’interrogazione presentata alla Camera dal deputato Ugo Cappellacci (FI), dopo l’allarme lanciato dalle cooperative di Arborea insieme a Coldiretti e Confagricoltura. “Occorre compensare l’incremento improvviso delle spese per la produzione, con particolare riguardo al costo dei mangimi e dell’energia.   Questi ultimi, arrivati fino al 120% pesano gravemente insieme all’incremento del gasolio agricolo per il 60% e dei concimi (130%). Il premio del 3% stabilito nel Protocollo d’Intesa del latte vaccino stipulato con il Ministero delle Politiche Agricole è una misura rilevante, ma deve essere rinforzata perché copre un periodo limitato e non tiene conto dei maggiori costi derivanti dalla condizione di insularità per le imprese sarde.  La profonda crisi sopra descritta coinvolte tutto il settore agricolo. Per questo – ha concluso Cappellacci- chiediamo ulteriori misure straordinarie ed urgenti per tutta la filiera”.

Resti umani a Vignola, sono della Gandola

SASSARI – IERI POMERIGGIO UN GRUPPO DI CACCIATORI CHE STAVA BATTENDO L’AREA INTORNO AL RIO VIGNOLA SI È INOLTRATO ALL’INTERNO DELLA FITTISSIMA MACCHIA CHE CARATTERIZZA QUELLA ZONA FINO AD IMBATTERSI IN UNA BORSA ED ALTRI OGGETTI ABBANDONATI. GUARDANDOSI INTORNO, I CACCIATORI HANNO ANCHE VISTO DEI RESTI UMANI, MOTIVO PER IL QUALE SI SONO SUBITO ALLONTANATI PER ANDARE AD AVVISARE I CARABINIERI.

SUL POSTO SI SONO RECATI I MILITARI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA E DEL NUCLEO INVESTIGATIVO, CHE HANNO PROCEDUTO AI RILIEVI SCIENTIFICI ED AL RECUPERO DEI RESTI; NELLA BORSA TROVATA VICINO SONO STATI RINVENUTI I DOCUMENTI DELLA SCOMPARSA, SOLDI IN CONTANTI ED ALTRI OGGETTI PERSONALI, CHE FANNO RITENERE PRESSOCHÈ CERTO CHE SI TRATTI DI SILVANA GANDOLA, LA TORINESE DI 82 ANNI SPARITA NEL MARZO SCORSO MENTRE PASSEGGIAVA NEI PRESSI DELLA SPIAGGIA DI TORRE VIGNOLA INSIEME AD UN’ALTRA SIGNORA. L LUOGO DEL RITROVAMENTO DISTA CIRCA 1 KM DAL LUOGO DELLA SCOMPARSA, MA È MOLTO IMPERVIO E CARATTERIZZATO DA ARBUSTI MOLTO FITTI.

POCHE ORE DOPO LA SEGNALAZIONE DI SCOMPARSA PARTÌ LA MACCHINA DELLE RICERCHE, COORDINATE DAI VIGILI DEL FUOCO SOTTO LA DIREZIONE DELLA PREFETTURA DI SASSARI, CHE AVEVANO VISTO LA PARTECIPAZIONE DI CENTINAIA TRA CARABINIERI, VIGILI DEL FUOCO, CROCE ROSSA E VOLONTARI DI VARIE ASSOCIAZIONI. ERANO STATI UTILIZZATI ANCHE L’ELICOTTERO DEI VIGILI DEL FUOCO E I DRONI, MA LA PARTICOLARE COMPATTEZZA DELLA FLORA EVIDENTEMENTE NON HA PERMESSO DI SCORGERE SEGNI DELLA PRESENZA DELLA DONNA.

Architetti su Bonus casa, “non si possono cambiare le regole”

SASSARI – Col decreto Sostegni-ter il Governo cambia di nuovo le regole per l’accesso ai bonus edilizi apportando delle modifiche al regime di cessione del credito con l’obiettivo di ridurre i margini di movimento dei truffatori: «Ben vengano tutte quelle disposizioni che arginano le frodi, siamo i primi a chiedere rigore e controlli, ma non è pensabile che su un tema così importante e delicato per il nostro territorio si possa procedere a suon di deroghe e modifiche in corso d’opera. L’incertezza dell’impianto normativo è il miglior modo per depotenziare un sistema di norme nato con le migliori intenzioni». È lo sfogo di Teresa De Montis, presidente della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Sardegna, dopo l’ennesima revisione da parte del Governo al sistema di utilizzo dei bonus casa: «Con questi continui cambi, di fatto, sta succedendo che noi liberi professionisti ci dobbiamo accollare il compito di tali verifiche, sottraendo tempo ed energie al nostro lavoro di progettazione. Non è pensabile che ricada su di noi l’onere di questi controlli, ma è quello che sta accadendo tra asseverazioni di congruità, visti di conformità, continui computi da modificare e rimodulare per i nuovi prezziari di riferimento, e tutta una serie di verifiche che niente hanno a che fare col nostro mestiere».

Negli ultimi 20 mesi ci sono stati 11 correttivi alla legge e tale incertezza delle regole sta scoraggiando gli architetti: «Stiamo lavorando malissimo, passiamo più tempo a confrontarci con i commercialisti e a rassicurare i nostri clienti che a fare progettazione e seguire i lavori in cantiere». Non solo, prosegue De Montis: «Queste continue modifiche ci costringono spesso a rivedere tutto il progetto iniziale nato sotto una certa normativa, ma poi rivelatosi inadatto alla luce di modifiche, quasi sempre retroattive. Progetti giunti alla fase definitiva sono rimessi in discussione dall’ennesima, mai ultima, revisione di legge. È una continua perdita di tempo che sta mortificando  la nostra attività e quella di tutti coloro che operano nel settore edilizio – prosegue -. Come abbiamo detto in altre occasioni, il sistema delle agevolazioni nato con scopi più che condivisibili (efficientamento energetico e ripresa del settore), con queste continue modifiche si sta rivelando per i tecnici liberi professionisti fallimentare sotto diversi punti di vista. Non ci spaventa  assumerci responsabilità nell’esercizio della professione, ma è  inaccettabile che gli errori delle norme e correttivi contorti (vedi quello del 12 novembre) stiano minando la nostra serenità. Non è giusto dover lavorare con un dispendio di energie enorme e con il terrore di commettere errori interpretativi che possano comportare un risarcimento ben superiore all’importo delle parcelle percepite, il tutto con tempi strettissimi che costringono ad una modalità di lavoro ad orario continuo e senza pausa settimanale. Sono certa che un maggiore coinvolgimento dei professionisti nella fase di predisposizione della norma sia l’unica soluzione possibile per non continuare ad alimentare leggi  destinate ad aprire contenziosi infiniti. D’altra parte già Louis Brandeis agli inizi del secolo scorso ammoniva “se vogliamo che una legge venga rispettata per prima cosa dobbiamo fare leggi rispettabili» conclude la presidente.

Dissesto idrogeologico, 100milioni dalla Regione

CAGLIARI Oltre 100 milioni di euro investiti dall’inizio della Legislatura in opere di difesa del territorio. È la cifra che in tre anni di governo è stata impiegata dalla Regione in interventi di mitigazione del rischio idrogeologico finanziati a valere su risorse regionali e fondi nazionali (assegnati direttamente al Commissario di Governo). Ai 52 milioni di euro di fondi regionali si aggiungono infatti 52 milioni di risorse ministeriali, di cui 16 milioni stanziate nel 2019, 11 milioni nel 2020 e 26 milioni assegnate per il 2022. “Nel corso di questi tre anni abbiamo affrontato le debolezze e la vulnerabilità dei territori con una robusta azione di prevenzione del rischio, finanziando gli interventi nelle aree più fragili e marginali e sostenendo gli Enti locali nel fondamentale lavoro di messa in sicurezza dei territori di competenza, salvaguardando la sicurezza dei cittadini sardi, dei beni e delle attività produttive”. ha spiegato il Presidente della Regione e Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, Christian Solinas. “All’impegno nell’importante azione di prevenzione e contrasto abbiamo affiancato quello diretto a gestire gli stati di crisi, affrontando con celerità e decisione le difficoltà generate da quegli eventi meteorologici di elevata intensità che sfortunatamente hanno interessato anche la nostra Isola, determinando situazioni di pericolo e danni ingenti alle popolazioni”. Tra le opere programmate figurano opere di difesa idraulica e da rischio idrogeologico, interventi di mitigazione in aree perimetrate PAI, interventi previsti dal Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto idrogeologico (manutenzioni ordinarie e straordinarie finalizzate a mantenere in efficienza il reticolo idrografico), lavori di ripristino di opere danneggiate in seguito ad avversità atmosferiche, contributi agli Enti locali per la realizzazione di interventi per la manutenzione dei corsi d’acqua (dal calcolo dei 100 milioni  sono esclusi i fondi stanziati per l’abitato di Bitti a cui è stata data attenzione e rilevanza differenti). Grande attenzione è stata infatti riservata ai territori, con misure volte a garantire supporto alle Amministrazioni locali nella manutenzione degli alvei dei fiumi, per i quali figurano oltre 7 milioni di euro ancora da programmare per il 2022 e 8 milioni per il 2023 (a cui si aggiungeranno le nuove risorse che arriveranno con l’ultima legge Finanziaria). Prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico, presupposto per la messa in sicurezza dei territori, sono quindi le linee guida della Regione. “L’obiettivo perseguito nel corso di questi anni e valido per l’anno in corso, e per la programmazione sul 2024, è destinare le risorse alla realizzazione di opere in aree identificate come particolarmente vulnerabili e per questo necessarie di attenzione –  ha evidenziato l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris – Siamo concentrati in particolare su tutti quegli interventi legati alle varie casistiche di dissesto, prevedendo interventi su corsi d’acqua, infrastrutture stradali minacciate da fenomeni di caduta massi, messa in sicurezza delle dighe e in generale dei territori comunali colpiti da fenomeni atmosferici avversi. La sicurezza era e resta al primo posto”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Anti-incendi, 6milioni di euro a Forestas

CAGLIARI – “Oltre 6 milioni di euro a Forestas nell’ambito della lotta agli incendi: 2 milioni saranno destinati al potenziamento della dotazione dei mezzi antincendio boschivo, i restanti fondi per interventi urgenti di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate e per interventi rivolti alla mitigazione del rischio connesso al dissesto idrogeologico nelle aree interessate dagli incendi dello scorso mese di luglio”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in riferimento alle due convenzioni di finanziamento, per un totale di 6.163.900, firmate nei giorni scorsi tra la Protezione civile regionale e l’agenzia Forestas.

“Gli interventi riguardano i complessi forestali Monte Arci e Montiferru, nelle aree interessate dagli incendi verificatisi dal 23 al 30 luglio – ha aggiunto l’assessore Lampis – Precisamente nei presidi forestali di Pabarile (Santulussurgiu), Tresnuraghes e Usellus, dove sono previsti interventi di ricostituzione boschiva, il ripristino di capannoni e fabbricati e della viabilità principale e secondaria, la regimazione delle acque meteoriche a prevenzione dei fenomeni di dilavamento, le recinzioni, il ripristino dei punti d’acqua per la fauna, della cartellonistica dei sentieri e delle aree di sosta, la manutenzione dei viali parafuoco

“Conoscere Grazia Deledda”, laboratori didattici a Nuoro

NUORO – “Conoscere Grazia Deledda” è il titolo dei laboratori didattici che la Provincia di Nuoro, capofila del comitato istituzionale delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del premio Nobel, promuove in tutte le scuole superiori del territorio. Al via nelle prossime settimane, i laboratori saranno complessivamente 34 così suddivisi: 2 in 15 istituti scolastici e 4 nel Liceo Scientifico e Linguistico di Nuoro. Oltre il capoluogo barbaricino, saranno coinvolte le scuole superiori di Jerzu, Tortolì, Sorgono, Lanusei, Macomer e Siniscola. Ogni laboratorio ha una durata di 4 ore.

Il piano formativo è stato illustrato in un incontro al quale hanno partecipato dirigenti scolastici e insegnanti.

I laboratori, condotti mediante l’applicazione della metodologia del creative learning, offrono agli studenti un’esperienza di apprendimento coinvolgente e pratica. Attraverso il percorso formativo si intende riconfigurare il momento dell’insegnamento e dell’apprendimento della letteratura in un contesto sociale caratterizzato dalla pervasività delle narrazioni crossmediali, dall’espansione dell’industria dei contenuti, dal cambiamento delle abitudini dei lettori, dall’insorgenza di nuove forme di scrittura e di “socializzazione”, dalla nascita di nuove forme testuali tra cui spiccano i testi videoludici (i videogiochi), che consentono di simulare, e quindi fare, esperienze analoghe a quelle consentite solo dai testi letterari.

L’obiettivo dei laboratori è riscoprire e diffondere fra i giovani studenti la figura iconica e le opere di Grazia Deledda e contestualizzarle per trasmettere ai ragazzi competenze chiave.

Tre le tipologie dei laboratori che saranno proposti agli studenti:

1)     Laboratorio Letteratura Digitale – si propone di esplorare l’uso del digitale nell’arte, partendo dalla scoperta dell’alfabeto e del linguaggio di Grazia Deledda e di come, se fosse ancora presente oggi, userebbe le tecnologie moderne per sperimentare nuovi linguaggi. Al termine del laboratorio gli studenti saranno in grado di approcciarsi a nuove piattaforme digitali per l’interpretazione e lo studio di opere letterarie;

2)     Laboratorio Narrazione Creativa – si propone di far interagire gli studenti con le opere di Grazia Deledda, facendo creare a loro stessi la storia in autonomia. Partendo da un passaggio di un’opera dell’autrice nuorese si creano dei gruppi a cui viene assegnato uno o una serie di personaggi. Lo scopo è suscitare l’immaginazione e la creatività degli studenti chiedendo loro di immaginare il prosieguo della storia anche grazie all’utilizzo di strumenti come Google Maps che permette di visualizzare e navigare attraverso i luoghi dove si svolgono effettivamente le opere. Al termine del laboratorio di narrazione creativa gli studenti saranno in grado di avere una maggiore padronanza degli strumenti e dei meccanismi del moderno storytelling;

3)     Laboratorio Gamification – si propone di fondere la narrazione e il coding, facendo in modo che una tecnologia innovativa sia messa a disposizione del patrimonio letterario, portando così ad una maggiore connessione tra gli studenti e le opere di Grazia Deledda, al fine di sviluppare il pensiero computazionale nei ragazzi.

Enti Locali, governo rinuncia a ricorso

CAGLIARI – La Corte Costituzionale ha preso atto della decisione assunta dal Consiglio dei Ministri che rinuncia al ricorso intentato contro la Giunta Regionale per illegittimità costituzionale, dell’articolo 1 della Legge Regionale recante disposizioni in materia di Enti Locali. Pertanto è venuto meno l’interesse da parte del Governo nazionale di coltivare il ricorso in quanto ad oggi, non esiste alcuna connessione causale tra la lesione dei principi costituzionali che si pensavano violati e la norma regionale stessa. La norma riguarda la possibilità da parte della Giunta Solinas di rimuovere i Commissari o meglio gli Amministratori Straordinari in carica e poterli così sostituire.

“ Noi continuiamo a difendere la nostra autonomia e non intendiamo fare passi indietro su questo aspetto pur continuando ad essere rispettosi delle Istituzioni e del rapporto di leale collaborazione che abbiamo da parte nostra nei confronti dello Stato e del Governo, però intendiamo farlo in piedi, non certamente in ginocchio.” Questo il primo commento dell’Assessore regionale degli Enti Locali, Quirico Sanna alla notizia.

“Finalmente – prosegue l’Assessore Sanna – dopo continue impugnazioni c’è un ripensamento da parte del Governo che riconosce che non ci siano più i presupposti per l’impugnazione. A questo punto spero che sia l’inizio di un nuovo rapporto di leale collaborazione  e con rispetto dell’Autonomia che ci è data dalla Statuto.

Chiaramente adesso prenderemo le giuste misure per continuare sulla linea tracciata dalla Giunta Solinas. speriamo che ci sia anche un ripensamento sulla riforma degli Enti Locali per cui cerchiamo di tenere sempre saldo il contatto e le interlocuzioni che, nonostante le posizioni ancora negative, confidiamo nel dialogo e nel confronto per arrivare ad una soluzione positiva della questione relativa alla legge sugli Enti Locali.”

“Le Vele” a Sant’Antioco, spettacolare opera di Giorgio Casu

SANT’ANTIOCO – Sono state issate questa mattina nel Lungomare Cristoforo Colombo, fronte MuMa – Museo del Mare e dei Maestri d’ascia, “Le Vele” dell’artista Giorgio Casu, ultimo tassello del più ampio progetto “I Custodi della bellezza” realizzato dal Ceas – Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità di Sant’Antioco, con la collaborazione del Comune di Sant’Antioco. “Le Vele” rappresentano un omaggio ai maestri d’ascia antiochensi, artigiani simbolo di identità e tradizione, dei quali si cerca di preservare il retaggio culturale, compreso uno degli aspetti che più li rappresenta: la produzione delle barche a vela latina. Nello specifico l’opera è costruita in materiale acciaio corten e si compone di due vele, una alta cinque metri e l’altra tre, arricchite da decorazioni traforate che gli conferiscono un aspetto contemporaneo.

 

“Le Vele” sono anche un tributo alla vita sul Lungomare, conosciuto come “Sa Marina”, cuore pulsante del progetto “I custodi della bellezza”, finanziato nell’ambito del Piano triennale INFEAS (informazione, formazione ed educazione all’ambiente e alla sostenibilità) 2019/2021, per lo sviluppo di azioni innovative di educazione alla sostenibilità ambientale destinate al Sistema Regionale INFEAS, sulla tematica dell’adozione e cura dei beni comuni.

“I custodi della bellezza”, infatti, partiva dal presupposto che i luoghi hanno come protagonisti le persone che li vivono e li valorizzano con le loro storie e con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, e nel suo complesso prevedeva una serie di azioni destinate alla cura e alla tutela de “Sa Marina”. Ecco perché l’azione conclusiva di questo straordinario progetto è un’opera artistica che richiama la vela latina posizionata, a imperitura memoria, proprio nel lungomare cittadino, “Sa Marina”.

«Questa è la prima opera scultorea che realizzo – commenta l’artista Giorgio Casu – e sono molto felice che parli di mare e di vento, a me molto cari, e che possa rappresentare un omaggio alla tradizione dei maestri d’ascia. Le vele sono ricche di simboli che, oltre al mare, richiamano alla tradizione tessile e al contesto circostante. E al di là del legame con i maestri d’ascia e il mare, l’opera si inserisce anche nell’ambito del progetto di “Street Art e riqualificazione urbana”, che ha già visto la realizzazione di tre murales nel contesto urbano cittadino».

«Chiudiamo il progetto di valorizzazione de Sa Marina e della tradizione marinaresca antiochense nel migliore dei modi – commenta il Sindaco Ignazio Locci – con un’opera di Giorgio Casu, che con la sua creatività sta arricchendo la nostra città. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita del progetto».