CAGLIARI – “La morte a Girasole di un giovane operaio di 24 anni è una tragedia immane che ci lascia tutti sgomenti e per la quale esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia e la solidarietà della Cisl”. Lo afferma il segretario generale del sindacato, Pier Luigi Ledda. “In attesa di comprendere meglio quanto accaduto, questo ci sembra l’ennesimo tragico caso legato al problema della salute e della sicurezza dei lavoratori. Un’emergenza ormai – sostiene il leader della Cisl sarda – che va combattuta con la prevenzione e con azioni concrete e strutturali. La Cisl nazionale chiede da tempo più attenzione per l’aspetto della salute nei luoghi di lavoro, più ispezioni, controlli e un grande investimento in formazione ed informazione sul tema della sicurezza. Occorre intervenire anche in Sardegna, come abbiamo chiesto alla Presidente Todde, in modo forte e deciso per prevenire tragedie come quella di Girasole e fermare le morti sul lavoro di cui, tragicamente, raccontano le cronache ogni giorno nel nostro Paese”.
SARDEGNA
Entra nel vivo Time in Jazz
BERCHIDDA – Entra nel vivo la trentasettesima edizione di Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu, in programma fino a venerdì 16 agosto secondo la consueta formula itinerante tra il suo paese natale, Berchidda, e gli altri centri e località del nord Sardegna coinvolti quest’anno: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania e Viddalba.
Dopo la serata inaugurale (oggi, giovedì 8, in programma i concerti di Roberto Gatto a Puntaldia e di Chiara Civello a Porto Rotondo) la giornata di domani – venerdì 9 – si annuncia densa di impegni; il primo è un “classico” di ogni edizione di Time in Jazz: la traversata marittima in musica dal porto di Livorno, con partenza alle 8.30, a quello sardo di Golfo Aranci (arrivo alle 16.30) a bordo di un traghetto della Corsica Sardinia Ferries; un evento che si rinnova per il diciannovesimo anno consecutivo grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle. ad accompagnare con le sue note i passeggeri in viaggio sulle acque del Tirreno, ritorna la Rusty Brass, formazione a base di ottoni che spazia tra ritmi funk e rock, accenni alla tradizione classica, sonorità balcaniche ed esotiche: una proposta che anche il pubblico del festival presente a Berchidda potrà apprezzare nelle parate musicali in cui la band bresciana si produrrà nelle sere successive per le vie e le piazze del paese.
Mentre la Rusty Brass sarà in viaggio, a Berchidda si inaugurano a mezzogiorno le mostre allestite negli spazi de Sa Casara, la sede di Time in Jazz. Si intitola “Time to Time 2023” quella che espone le fotografie scattate l’anno scorso da Andrea Rotili e Paolo Soriani durante il festival: un racconto per immagini della passata edizione di Time in Jazz, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni. CasArt è invece l’esposizione permanente della Collezione di Arte contemporanea nata nel 1997 in seno al progetto PAV (Progetto Arti Visive), grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del festival. Ad accompagnare l’inaugurazione delle mostre, che resteranno aperte per tutta la durata del festival, un brindisi in collaborazione con la Cantina Sociale Giogantinu.
A tenere banco nella giornata di domani (venerdì 9) sarà, alle 18, un altro “classico” di Time in Jazz: il concerto in omaggio a Fabrizio De André proprio in quella che fu la sua residenza in Sardegna, a L’Agnata, nelle campagne intorno a Tempio Pausania; un evento attesissimo di ogni edizione del festival, e che ancora una volta ha raggiunto presto il tutto esaurito. A rendere tributo al grande cantautore genovese – ma in questa occasione anche a Bob Dylan, Leonard Cohen e Georges Brassens, artisti particolarmente amati da De André – sarà un cast composto ad hoc: ne fanno parte la violinista americana Scarlet Rivera, legata a Dylan da una fondamentale collaborazione, il batterista Rafael Bernardo Gayol, conosciuto in particolare per il suo lavoro con Leonard Cohen, Neri Marcorè, uno dei massimi interpreti di De André, cui ha dedicato diversi spettacoli di successo, il chitarrista Domenico Mariorenzi e la band Borderlobo: Andrea Parodi Zabala (chitarra e voce), Alex Kid Gariazzo (voce e chitarra), Riccardo Maccabruni (pianoforte) e Michele Guaglio (basso). Titolo del concerto (produzione originale Time in Jazz in collaborazione con BiBanca e Fondazione De André): “Sailing Faber, dalla Sardegna a Durango”.
«Poter interpretare le canzoni di Fabrizio De André nella sua casa a L’Agnata, nella quale ha scritto e composto capolavori indimenticabili, è per me una sorta di coronamento di un percorso cominciato anni fa, quando quasi per gioco ho iniziato a fare concerti. Un traguardo ma anche una ripartenza, perché la voglia di fare musica che fa bene non smetterà mai». Nelle parole di Neri Marcorè tutta l’emozione di poter partecipare da protagonista all’evento in programma a L’Agnata, impreziosito anche dalla partecipazione di Paolo Fresu e della “padrona di casa”, Dori Ghezzi, che ha dichiarato a sua volta: «Le opere di Dylan, Cohen e Fabrizio sono così ricche di bellezza che la sola idea di partecipare a un incontro dedicato a questi grandissimi artisti mi affascina ed entusiasma. Posso addirittura affermare di aver conosciuto artisticamente Dylan e Cohen prima di De André, e negli anni è stato poi splendido condividere con Fabrizio la passione verso questi due grandi della musica che Fabrizio ha molto amato e, come sappiamo, tradotto».
Fabrizio De André e anche Bob Dylan, dunque, «l’uomo che mi ha cambiato la vita», racconta Scarlet Rivera ricordando «un pomeriggio di giugno del 1975 sulla tredicesima strada nel Greenwich Village. Ero arrivata a New York da Chicago con un biglietto di sola andata, sapevo che qualcosa di grande sarebbe accaduto ma non sapevo cosa fino al momento in cui sono entrata in studio di registrazione con lui. Mi ha fatto suonare su tutte le canzoni del disco che stava registrando. Quel disco era “Desire” e uscì qualche settimana dopo col mio violino che prese il posto delle chitarre di Eric Clapton che aveva suonato prima di me. Probabilmente a Eric Clapton questo cambiò poco, per me invece fu l’inizio di tutto».
Quando a L’Agnata si sarà spenta l’ultima nota dell’omaggio a Fabrizio De André, a Berchidda andrà in scena il primo appuntamento del denso programma di Time to Children, la sezione del festival dedicata alla promozione e allo sviluppo della creatività di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, e alle loro famiglie. Dalle 20.30, a “Sa colte ‘e s’oltiju”, il giardino accanto a Sa Casara, Franco Lorenzoni e Roberta Passoni guideranno il pubblico nell’osservazione del cielo, le luci del tramonto, il lento entrare nell’ombra della terra e l’apparire delle prime stelle, con l’accompagnamento di narrazioni di miti. Maestro elementare per quarant’anni, Franco Lorenzoni ha fondato nel 1980 la Casa-laboratorio di Cenci, in Umbria, un luogo di ricerca educativa ed artistica che si occupa di tematiche ecologiche, interculturali e di inclusione.
Sempre a Berchidda, alle 21.30 al Muretto Lounge Cafe, nuovo appuntamento con il FestivalBar, la vetrina di solisti e gruppi ospitati ogni sera da un diverso bar del paese. Protagonista ancora il trio dell’armonicista e cantautore blues sardo WilliBoy Taxi, con Maso Spano al contrabbasso e Maurizio Marzo alla chitarra.
Siccità e caldo, stato di calamità a Sassari
SASSARI – La giunta comunale ha dichiarato lo stato di calamità naturale a causa delle avverse condizioni atmosferiche determinate da siccità e alte temperature che perdurano da diversi mesi sul territorio comunale. In attesa che la Giunta regionale definisca tempi e procedure per la concessione dei contributi, gli imprenditori che hanno subito danni per effetto della siccità possono segnalarli al servizio Protezione civile del Comune di Sassari usando i moduli pubblicati sul sito www.comune.sassari.it .
Le domande potranno essere trasmesse entro alle 12 del 9 settembre via pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.sassari.it o consegnate a mano agli uffici in via Diego Murgia 2, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, previo appuntamento telefonico allo 079279048. L’avviso integrale è pubblicato sul sito www.comune.sassari.it .
Strade, la Todde assegna poteri commissariali all’assessore Piu
CAGLIARI – La presidente della Regione, Alessandra Todde, con propria ordinanza, procederà nei prossimi giorni a nominare l’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, quale delegato all’esercizio dei poteri commissariali al fine di porre in essere, con la massima tempestività, tutte le azioni e gli atti utili per la realizzazione delle opere di infrastrutturazione viaria della Regione, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 22 novembre 2021. Successivamente l’assessore Piu provvederà, con propria ordinanza, entro il mese di settembre, ad individuare la struttura tecnico amministrativa di supporto alle attività per l’esercizio dei poteri commissariali come previsto dalla normativa vigente.
“Il primo atto da porre in essere al fine di imprimere finalmente una accelerata alla realizzazione delle opere – ha dichiarato l’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, sarà quello di convocare tutti i rappresentanti istituzionali e le rappresentanze dei cittadini delle comunità interessate, al fine di affrontare le criticità e le problematiche esistenti ed attivare un percorso condiviso e di confronto continuo”.
Il Commissario straordinario sovraintenderà alla programmazione, progettazione, affidamento esecuzione degli interventi infrastrutturali sulla rete stradale sarda con particolare riferimento alle problematiche della strada statale130 “Inglesiente”, come evidenziato dai rappresentanti istituzionali dei comuni coinvolti. Nel dettaglio riguarda la realizzazione dei lavori per l’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu, compresi gli interventi di completamento e adeguamento degli svincoli – già inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 22 novembre 2021- per i quali la sindaca di Decimomannu ha chiesto che il Commissario straordinario proceda ad una suddivisione in lotti, al fine di superare il parere negativo emesso dal Comune di Elmas. Sulla base dei dati e delle informazioni a disposizione degli uffici della Regione, l’intervento è stato inserito nel Contratto di Programma 2021-2025 per complessivi 295,58 milioni di euro, di cui 176,77 milioni sull’intervento CA316 e 118,8 su CA351. Il progetto definitivo, sebbene individuato sotto due codici differenti, rappresenta un unico intervento per la messa in sicurezza dell’arteria stradale tra Cagliari e Decimomannu. Pertanto, come previsto dalla normativa vigente, è stato presentato all’esame della Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA). Solo dopo l’acquisizione della VIA sull’intera opera si potrà attivare una eventuale suddivisione in lotti dell’intervento mediante stralci funzionali.
Per quanto riguarda, invece, la richiesta della sindaca di Decimomannu sulla riduzione dei limiti di velocita in corrispondenza dell’incrocio della S.S. 130 con la via San Sperate (direzione Cagliari) e l’installazione di un autovelox, l’Anas, nel corso delle riunioni tenutesi nella sede della Prefettura di Cagliari lo scorso mese di giungo, aveva già dato ampia disponibilità a rivedere i limiti di velocità nel tratto interessato, nonché a rilasciare il parere tecnico per l’installazione dell’autovelox in corrispondenza del predetto incrocio. Trattandosi di una installazione in deroga, il Comune ha avviato la richiesta delle autorizzazioni al Prefetto. In attesa del rilascio dell’autorizzazione prefettizia, l’Anas sta predisponendo la nuova cartellonistica ed è in corso di emissione l’ordinanza per la riduzione dei limiti di velocità nel tratto di strada interessato.
Sanità, Cisl: “E’ emergenza in Sardegna”. Chiesto incontro con Bartolazzi
CAGLIARI – Abbattimento delle liste d’attesa, investimenti in attrezzature moderne e infrastrutture sanitarie, rivisitazione delle convenzioni con gli erogatori privati, riorganizzazione del sistema sanitario regionale attorno al territorio. Sono alcuni dei punti di un articolato documento della Cisl sarda, sul quale il sindacato sollecita l’apertura di un confronto con l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, e con la presidente della Regione, Alessandra Todde.
“La Cisl – spiega il segretario generale Pier Luigi Ledda – avanza diverse proposte operative per migliorare il sistema sanitario e il welfare in Sardegna, affrontando criticità e promuovendo un modello di governance innovativo e inclusivo. Tra i punti centrali, chiediamo di verificare e rivedere l’intesa del 2005 sul costo istituzionale della sanità sarda, superando i vincoli esistenti per ottenere maggiore flessibilità e risorse aggiuntive”.
LISTE D’ATTESA
Il sindacato propone l’istituzione di un tavolo regionale e di tavoli territoriali per la verifica e il monitoraggio. “Occorre affrontare urgentemente il problema, attraverso il potenziamento degli organici, migliorando le condizioni di lavoro e le retribuzioni, così da incentivare la permanenza e l’attrattività delle professioni sanitarie in Sardegna”. Ancora, sostiene la Cisl, “si aumentino gli investimenti in attrezzature moderne e infrastrutture sanitarie, prevedendo la costruzione di nuove strutture e la ristrutturazione di quelle esistenti per garantire ambienti sicuri e funzionali sia per i pazienti che per il personale”. Vanno poi riviste le convenzioni esistenti con il settore privato, “per garantire che siano in linea con gli obiettivi del SSR e che contribuiscano efficacemente alla riduzione delle liste d’attesa”.
REVISIONE DELLA GOVERNACE
Serve una governance policentrica delle decisioni strategiche, un modello integrato tra territorio e ospedale, con una road-map chiara e credibile sullo sviluppo delle nuove strutture sanitarie, i tempi di realizzazione, le politiche degli organici necessari e le dotazioni tecnico- sanitarie adeguate. Anche il modello hub e spoke va rivisto, “per decongestionare le strutture specialistiche centralizzate (Hub) e potenziare i servizi offerti dalle strutture periferiche (Spoke). E’ poi importante – sottolinea il leader Cisl – coinvolgere attivamente gli operatori sanitari e le organizzazioni sociali nella gestione delle aziende ospedaliere universitarie e degli istituti di ricovero e cura, con una governance più inclusiva e partecipativa.
ARES
In questo quadro si inserisce il ruolo dell’Ares, l’azienda regionale della Salute, “che, di fatto, ricomprende e replica troppe storture dell’Ats, dell’azienda unica. Per noi è corretto, in termini di governo unico, centralizzare gli acquisti e altre attività, ma non è opportuno gestire in maniera centralizzata altre funzioni, come ad esempio le assunzioni. Non basta – sottolinea Ledda – aver rimesso in piedi le Asl, se poi attorno non si costruisce il resto dello schema, cioè le strutture sanitarie Territoriali, le cure domiciliari”.
IL TERRITORIO
Per la Cisl il baricentro strategico decisionale deve essere il territorio: “i servizi sanitari – spiega il leader del sindacato – vanno adattati alle specificità locali. Ogni area della Sardegna presenta caratteristiche uniche, con esigenze sanitarie diverse a seconda della popolazione, delle condizioni socioeconomiche e delle peculiarità geografiche. Tenere conto di queste variabili permette di sviluppare un sistema sanitario più vicino alle persone, capace di rispondere prontamente alle loro necessità”.
ACCORDO STATO-REGIONE
“L’accordo del 2005 tra la Regione e Stato, relativo ai costi della sanità, va ricontrattato, perché impone vincoli stringenti alla gestione delle risorse. La Giunta deve attivare un confronto urgente con il Governo nazionale -sollecita il segretario generale-, per ottenere una maggiore flessibilità e risorse aggiuntive, adeguate alle esigenze specifiche della sanità sarda”.
PIANO REGIONALE SERVIZI ALLA PERSONA
Nel documento, che sarà sottoposto alla Giunta, la Cisl propone anche di aggiornare il Piano regionale dei servizi alla persona, incrementare le risorse destinate agli anziani, alle famiglie e all’inclusione sociale, e rivedere il Reddito di cittadinanza con un focus su politiche attive e formative per combattere la povertà. “Queste misure – spiega Ledda – sono essenziali per creare un sistema sanitario e di welfare più equo, efficiente e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze della popolazione sarda”.
L’ascesa dei vini sardi: qualità, innovazione e riconoscimenti internazionali
CAGLIARI – Negli ultimi anni, i vini della Sardegna hanno consolidato la loro reputazione nel panorama enologico internazionale, grazie a un costante impegno verso l’eccellenza, l’innovazione e la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Questo successo si riflette nei numerosi riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, che testimoniano la qualità straordinaria dei vini sardi.
L’innovazione ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione delle nostre produzioni che vengono guardate con crescente attenzione dagli esperti del settore. Le cantine hanno investito significativamente in nuove tecnologie di vinificazione, che hanno permesso di migliorare la qualità dei prodotti finali. L’utilizzo di tecniche avanzate di gestione del vigneto, come l’irrigazione di precisione e la gestione integrata dei parassiti, giusto per fare un esempio, ha contribuito a ottenere uve di qualità superiore, nonostante le sfide poste dai cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici rappresentano una sfida significativa per la viticoltura in tutto il mondo e la Sardegna non fa eccezione. Tuttavia, i viticoltori sardi hanno saputo adattarsi rapidamente, adottando pratiche sostenibili che riducono l’impatto ambientale e migliorano la resilienza delle vigne. La scelta di vitigni autoctoni, naturalmente più resistenti alle variazioni climatiche, ha permesso di mantenere elevati standard qualitativi anche in annate difficili.
La Sardegna vanta una ricca varietà di vitigni autoctoni, come la Vernaccia, il Cannonau, il Vermentino, la Malvasia, il Carignano del Sulcis, il Bovale, l’Arvesionadu, la Granatza e il Nuragus. Questi vitigni, coltivati da generazioni, sono stati riscoperti e valorizzati grazie a un rinnovato interesse per le tradizioni locali e alla ricerca di autenticità. La biodiversità vinicola dell’isola rappresenta un patrimonio inestimabile, che le cantine sarde hanno saputo trasformare in un elemento distintivo e di grande valore sul mercato internazionale. Un discorso a parte merita il Vermentino, che risulta essere uno dei vini più apprezzati dai consumatori anche nelle classifiche delle vendite, a partire dalla grande distribuzione. Nella TOP 5 dei vini più venduti in Italia nel 2023, il Vermentino prodotto in Sardegna occupa la stragrande maggioranza delle 13 milioni di bottiglie acquistate dai consumatori nell’arco dello scorso anno.
Il successo dei vini sardi è stato inoltre amplificato da strategie di marketing mirate, che hanno puntato sulla promozione della qualità e della storia dei vitigni autoctoni. Collaborazioni con professionisti rinomati, partecipazioni a fiere internazionali e campagne di comunicazione innovative hanno contribuito a far conoscere i vini sardi a un pubblico sempre più vasto e appassionato. Il riconoscimento della qualità dei vini sardi è evidenziato dai premi ottenuti in prestigiosi concorsi internazionali, come il Concours Mondial de Bruxelles, il Decanter World Wine Awards, il Vinitaly e il Wine Spectator. Questi riconoscimenti attestano l’eccellenza di produzioni che si distinguono per complessità, eleganza e unicità.
L’affermazione dei vini sardi sul palcoscenico internazionale è il risultato di un impegno costante verso l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle tradizioni locali. La capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici, l’investimento in tecnologie avanzate e strategie di marketing efficaci hanno permesso alla Sardegna di emergere come una delle regioni vinicole più dinamiche e apprezzate al mondo.
Sassari – Olbia, Piu: aperti altri 17 km, fine opera entro il 2024
SASSARI – Aperto al traffico a partire da oggi il lotto 2 della Sassari-Olbia: “la riapertura dei 12 chilometri tra Ardara e Ozieri è la conferma che stiamo rispettando il cronoprogramma che ci siamo dati con Anas nell’ultimo sopralluogo lo scorso giugno – così l’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu commenta la riapertura del lotto 2 – l’attenzione del mio assessorato sui cantieri stradali aperti è massima”. Assieme ai 12 chilometri del lotto 2 si aggiunge l’apertura al traffico di circa 5 chilometri del lotto 4, tra Berchidda e Oschiri (che comprendono anche lo svincolo di Oschiri). Per completare i lavori della statale che collega Sassari con Olbia, manca l’ultimazione del ponte Rio Mannu, l’opera principale e più complessa dell’intero tracciato, che una volta aperto consentirà la percorribilità dei totali 80 chilometri della statale 729. “In questi ultimi giorni si è parlato a più voci di allungamento dei tempi della chiusura dei cantieri della Sassari-Olbia, mi sembra l’occasione giusta per chiarire che non c’è nessuna ragione per ipotizzare un prolungamento – precisa Piu – e confermo che l’apertura della statale 729 Sassari-Olbia sarà completata entro dicembre 2024 secondo il cronoprogramma fissato con Anas, la cui apertura del tratto di oggi è solo la riprova che gli impegni presi vengono rispettati. Sarà mia cura inoltre, come già annunciato, programmare un nuovo sopralluogo nel mese di novembre per verificare personalmente lo stato dei lavori”. L’assessore Piu, per motivi di salute, non potrà partecipare con il ministro delle Infrastrutture alla visita sul ponte Diana, riaperto lo scorso 16 luglio, prevista per questo pomeriggio.
Fondi Ue, 166 milioni per le due priorità Step
CAGLIARI – La Giunta Regionale ha approvato oggi la riprogrammazione dell’intero importo di flessibilità disponibile, 166 milioni di euro, del Programma Sardegna FESR 2021-2027, con l’istituzione di due nuove priorità: Priorità 8 – Tecnologie deep tech, digitali e biotecnologie; Priorità 9 – Tecnologie pulite.
“Con l’individuazione di nuove priorità rafforziamo la competitività e miglioriamo il posizionamento del sistema produttivo delle nuove tecnologie. Estendiamo a tutte le imprese la possibilità di investire in settori strategici, con il totale finanziamento di risorse europee. Grazie al supporto degli uffici del Centro regionale di programmazione e di tutti i partner, lavoriamo, seppur in tempi strettissimi, per non perdere questa opportunità, in linea con la nostra azione politica di cogliere tutte le occasioni per migliorare il sistema economico regionale e la vita di tutti i sardi”, dichiara Giuseppe Meloni, vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
La Commissione Europea ha introdotto anche per il FESR la riprogrammazione “STEP – Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa” allo scopo di valorizzare investimenti per sviluppare tecnologie emergenti, rilevanti per la transizione verde e digitale e per favorire la sovranità strategica della UE.
La Delibera arriva dopo un percorso condiviso con il Partenariato regionale allargato, incontrato il 28 giugno, e con la formalizzazione nel Comitato di Sorveglianza tenutosi il 22 luglio u.s., presieduto dall’assessore Giuseppe Meloni, con l’Autorità di Gestione del Programma, Elisabetta Neroni del Centro regionale di programmazione, e con il contributo delle rappresentanti della DG Regio della Commissione Europea competenti per il Programma regionale, del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del presidente della III Commissione del Consiglio regionale Alessandro Solinas e di numerosi partecipanti.
Giunta Regionale, ecco le principali delibere adottate
CAGLIARI – Convocata dalla presidente Alessandra Todde, si è riunita oggi a Cagliari la Giunta regionale. Di seguito le principali delibere adottate.
Su proposta della presidente Todde, la Giunta ha disposto di dare mandato al dott. Gianpiero Scanu, attuale delegato della presidente della Regione nella Commissione Paritetica istituita in virtù dell’accordo stipulato fra la Regione e la Qatar Foundation Endowment, per la sottoscrizione di talune integrazioni all’accordo stesso. In particolare l’Esecutivo propone che sia prevista l’istituzione di un Comitato Scientifico (steering commitee) al quale siano attribuite le funzioni di coordinamento tra le diverse linee di ricerca attive o programmate sul territorio regionale, con quelle che si svolgeranno presso il Mater Olbia, nonché tra i rispettivi canali di finanziamento. Nello specifico, il Comitato Scientifico sarà chiamato a definire gli indirizzi strategici in campo scientifico e approvare i programmi annuali e pluriennali relativi all’attività scientifica e verificare l’attuazione e l’implementazione dei medesimi; definire gli indirizzi strategici in materia scientifica e di ricerca nelle discipline di riferimento e in quelle complementari, secondo i principi di integrazione con le attività di ricerca condotte in Regione e di reciproca valorizzazione dei risultati; proporre iniziative e misure per assicurare la coerenza tra la programmazione aziendale e la programmazione scientifica; esprimere parere preventivo su provvedimenti anche di tipo organizzativo che abbiano caratterizzazione scientifica e in materia di eventuale programmazione poliennale degli investimenti e di aggiornamento dei medesimi; esprimere parere preventivo su provvedimenti di costituzione o partecipazione a società, consorzi con altri enti o associazioni; pianificare le funzioni di monitoraggio dell’attività scientifica e dei risultati raggiunti rispetto agli indirizzi e agli obiettivi scientifici prefissati.
Su proposta dell’assessora della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Ilaria Portas, la Giunta ha deliberato in via definitiva, dopo il parere favorevole espresso dalla Seconda Commissione consiliare, la programmazione delle risorse destinate alla promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile in ambito scolastico e di ogni altro mezzo finalizzato all’abbattimento delle barriere alla comunicazione.
Sempre su proposta dell’assessora Portas, è stato approvato il protocollo d’intesa per garantire l’adesione al Catalogo del Patrimonio Culturale della Regione Sardegna da parte di soggetti pubblici che ne facciano richiesta. L’archivio – ha spiegato la Portas – consta di un enorme schedario di valore scientifico, storico, culturale che ha finalità di ricerca, studio e anche di promozione dell’isola. L’apertura ad altri soggetti pubblici arricchisce quindi la catalogazione e dunque la conoscenza del vasto patrimonio identitario della Sardegna.
Via libera anche alla nomina del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sardegna Film Commission, ringraziando il CdA uscente per il lavoro svolto. La scelta è ricaduta su profili tecnici e di garanzia che, con il loro lavoro, riporteranno la Fondazione a una situazione ordinaria e al superamento delle criticità che si sono manifestate negli ultimi mesi. La Sardegna Film Commission rappresenta per la Regione e per tutto il settore cinematografico e audiovisivo un importantissimo punto di riferimento per sostenere e incentivare questo universo artistico vitale per la nostra isola, sia per la formazione di nuove figure professionali sempre più richieste nel mercato del lavoro, sia come catalizzatore di turismo culturale che ha portato la terra di Sardegna nel mondo e il resto del mondo a desiderare di visitare la Sardegna.
Su proposta dell’assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo, la Giunta ha deliberato un atto d’indirizzo riguardante lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi nel sistema Regione. In particolare, nelle more di una rimodulazione del PIAO 2024-2026 che sarà adottato con una successiva deliberazione, è stato autorizzato lo scorrimento per un contingente complessivo di 7 unità nella categoria D e di 4 unità nella categoria C.
Su proposta dell’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, sono state approvate alcune variazioni di bilancio. L’Esecutivo, ha poi deliberato, sempre su proposta dell’assessore Meloni, ha una riprogrammazione del PR Sardegna FESR 2021-2027.
Su proposta dell’assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica, Francesco Spanedda, l’Esecutivo, ha disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Oniferi, a seguito del decesso del sindaco Muledda. Il Consiglio e la Giunta rimarranno comunque in carica fino a nuova elezione e il vicesindaco svolgerà le funzioni del Sindaco, fino a rinnovo.
Su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, la Giunta ha infine dato il via libera all’immediata esecutività della deliberazione adottata dall’Amministratore Unico dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS) di approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 e bilancio di previsione di cassa 2024.
Su proposta dell’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, la Giunta ha deciso di approvare il Piano di Valorizzazione e recupero delle terre civiche del Comune di Orotelli.
Porto Torres, riapertura di via Ponte Romano chiusa dal 2020
PORTO TORRES – La Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro ha accolto positivamente la richiesta del Comune di Porto Torres di ripristinare la piena viabilità nel tratto della via Ponte Romano, chiuso dall’estate del 2020 a seguito del rinvenimento di un antico mosaico di età imperiale durante i lavori di scavo della rete del gas.
Nel corso dei recenti incontri con la Soprintendente Isabella Fera e con i referenti dell’istituzione il sindaco Massimo Mulas ha ribadito la posizione dell’amministrazione comunale che fin dal suo insediamento, quando la strada era già chiusa da diversi mesi, si è attivata in accordo con la stessa Soprintendenza e la Regione per trovare la soluzione più idonea che consentisse la riapertura di via Ponte romano e che bilanciasse le esigenze veicolari con la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Dalle interlocuzioni è emersa l’impossibilità di limitare la percorrenza dell’arteria viaria a un solo senso di marcia e la Soprintendenza, valutando con attenzione e sensibilità le istanze del Comune, ne ha evidenziato la validità e ha dato riscontro positivo all’intenzione di chiudere lo scavo di Via Ponte Romano e di ripristinare la viabilità dell’arteria nei due sensi di marcia.
La Soprintendenza ha sottolineato, infatti, le difficoltà di contemperare una corretta fruizione della domus con il mantenimento della circolazione automobilistica e, vista la posizione esterna dell’area archeologica, di garantire un adeguato livello di sorveglianza e manutenzione del sito. Pertanto la soluzione concordata come la più efficace è quella di mettere in sicurezza nel più breve tempo possibile lo scavo, attraverso la chiusura che preservi le ricerche scientifiche già effettuate, e di ripristinare la piena viabilità. Al contempo, d’intesa con la Soprintendenza e con la Regione, si procederà a elaborare una soluzione progettuale finalizzata a rimodulare l’utilizzo del finanziamento da 500 mila euro predisposto in funzione della risoluzione della problematica legata alla viabilità e della valorizzazione dei beni archeologici. L’obiettivo è indirizzarlo per lo studio e il restauro di ulteriori reperti della stessa via Ponte Romano più prossimi all’Area archeologica principale di Turris Libisonis.
Il Comune e la Soprintendenza hanno assicurato la piena collaborazione in tutte le fasi dell’iter progettuale.