Appello dell’imprenditore Pensè al Sindaco: “No alle boe fuori dall’Area Marina Protetta” | video

ALGHERO – Continua a tenare banco la questione del “Campo boe”. In attesa che il confronto, soprattutto quello del Consiglio Comunale, sia catalizzato da provvedimenti atti a creare immediata e strutturata crescita e dunque lavoro e benessere, resta vivo il confronto su alcune tematiche che devono trovare una soluzione basata sul buon senso. In questo caso resta il solito, forse agognato, dilemma sul binomio da perseguire tra tutela ambientale e sviluppo.

L’idea del “Campo boe”, al netto di “non perdere il treno dei finanziamenti del Pnrr”, nasce dalle direttive sovraordinate di conservazione legate ai fondali e dunque alle specificità e unicità del nostro mare. Per questo è nata la Amp Capo Caccia Isola, altrimenti, la stessa non avrebbe senso., mentre ha trovato un importante crescita anche grazie all’azione delle varie governance e del direttore Mariani.

D’altra parte, come chiede a gran voce il comparto della nautica, viste le diffuse difficoltà che, da anni, attraversa l’economia cittadina, anche quelle connessa con le attività portuali, sarebbe opportuno arginare unicamente all’area marina protetta la presenza delle boe e non oltre.

Dunque “ormeggio libero”, ma sempre nel rispetto della normativa vigente in rispetto della natura circostante, a Punta Negra, “Rosso”, Ca Capo Galera, Lazzaretto, etc. Da qui nasce l’appello dell’imprenditore nautico algherese e consigliere nazionale di Assormeggi Italia Raffaele Pensè che, proprio di recente ha anche realizzato un investimento di grandissima portata acquistando e mettendo a disposizione dei servizi portuali un imponente “travel lift”. Negli scorsi giorni si sono svolti diversi incontri e commissioni coi presidenti della commissione Mulas e del Parco Orrù e del sindaco Cacciotto che hanno dimostrato massima disponibilità ad avvenire ad una soluzione che potrebbe passare anche dall’ordine del giorno che verrò definito e votato dal Consiglio Comunale questa settimana.

ECCO LE PAROLE DELL’IMPRENDITORE RAFFAELE PENSE’

Basket serie D, tre vittorie per la Pallacanestro Alghero

ALGHERO – Tripletta per la Costruzioni Valentino che nell’arco di una settimana ha portato a casa 3 straordinarie vittorie nella Division 1 di cui 2 fuori casa.

Si inizia sabato 15 in casa dove la Costruzioni Valentino si impone 83 a 79 contro il Genneruxi Cagliari. Si continua giovedì a Mogoro con una splendida e combattuta vittoria per 50 a 54

Il terribile trittico finisce sabato a Terralba dove i giovanissimi atleti della Costruzioni Valentino Pallacanestro Alghero chiudono la gara con un canestro allo scadere e si va a vincere per 66 a 68.

Un plauso a questi giovanissimi atleti per la crescita e i miglioramenti messi in mostra in queste 3 gare, un grande Grazie allo Staff tecnico e alla Dirigenza per gli sforzi fatti, e agli sponsor in primis al Main Sponsor Costruzioni Valentino. Molti di questi giovanissimi atleti giocano nel Campionato Under 17 Eccellenza imbattuti in Sardegna

Nomine Asl di Sassari, le parole di Bartolazzi e la spiegazione di Sensi

SASSARI – In merito alla delibera aziendale n. 214, del 20 marzo scorso, con la quale si attribuiscono nuovi incarichi di Direzione dei Dipartimenti della ASL 1 di Sassari da parte del Direttore Generale, Flavio Sensi, l’Assessorato regionale della Sanità ha rilevato un forte contrasto con i contenuti della Legge regionale di riordino della Sanità n. 8 dell’11 marzo 2025, a seguito della quale lo stesso Assessorato aveva diramato, in data 12 marzo 2025, un atto di indirizzo in cui si richiamavano le direzioni aziendali delle ASL “di non procedere con l’attribuzione di nuovi incarichi di qualsivoglia natura, salvo i casi di indispensabilità ed inderogabilità in relazione alla salvaguardia dell’assistenza sanitaria”. Condizioni specifiche e particolari che dalla lettura dell’atto deliberativo aziendale appaiono non sussistenti.

Sassari, 22 marzo 2025 – In merito alle notizie di stampa relative agli incarichi assegnati dalla Asl di Sassari ai Direttori di Dipartimento, per un dovere di corretta informazione, si precisa quanto segue:

Non corrisponde assolutamente al vero che la Asl di Sassari abbia intrapreso una sfida politica contro la Giunta regionale. La Asl di Sassari non svolge attività politica in nessun ambito diretto e indiretto delle proprie attività.
Il Dipartimento e l’organizzazione dipartimentale sono un modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle Aziende sanitarie, come disposto dall’art. 17 bis del decreto legislativo n. 502/1992, sono pertanto indispensabili per il funzionamento ordinario dell’Azienda e per la garanzia obbligatoria dei Livelli essenziali di assistenza alla popolazione. Ai dipartimenti competono funzioni di coordinamento, orientamento, consulenza e supervisione finalizzare all’attuazione delle linee strategiche e di programmazione. Si tratta di incarichi presenti in Azienda da anni ma in regime temporaneo che se reiterato oltre il tempo strettamente necessario per la conclusione delle procedure ordinarie, avrebbero violato gli obblighi contrattuali disposti dai Contratti collettivi nazionali del lavoro, validi per la dirigenza nelle aziende sanitarie pubbliche. Pertanto il provvedimento adottato era necessario per regolarizzare gli incarichi esistenti.

In quest’ottica la Asl n. 1 aveva formalmente avviato le procedure obbligatorie di legge, dei CCNL per il conferimento degli incarichi di direttore di Dipartimento della Asl di Sassari nel mese di luglio 2024 che, a seguito ad interlocuzioni con l’assessorato e gli uffici regionali sono proseguite, così come da regolamento, con la complessa elezione dei Comitati di Dipartimento che, in seguito alla loro costituzione, hanno provveduto a comunicare alla Direzione aziendale la terna di candidati idonei a ricoprire l’incarico di Direttore di Dipartimento. La Direzione della Asl ha così individuato all’interno della terna indicata dai Comitati quelli che poi sono stati i Direttori designati tra quelli con maggiore esperienza professionale e che per la maggior parte già ricoprivano lo stesso ruolo da molti mesi o anni.

“Con la delibera di conclusione del procedimento, avviato da oltre otto mesi, si sono voluti regolarizzare gli obblighi contrattuali e di legge, ma e’ necessario precisare che si tratta incarichi distinti e totalmente indipendenti da attività politiche dirette o indirette anche dei professionisti nominati. Non da ultimo le direttive emanate dall’assessorato sono state applicate e previste nella delibera di conclusione del lungo procedimento di conferimento degli incarichi e condivise con lo stesso assessorato attraverso interlocuzioni costanti, anche odierne, e gli atti e i contratti dei direttori di Dipartimento della Asl n. 1 recepiscono integralmente gli indirizzi impartiti dall’assessore alla sanità e sono integralmente conformi alla legge regionale n. 8 dell’11 marzo del 2025 che rimanda a possibili future modifiche degli atti aziendali che, nel caso dovessero comportare una riduzione del numero di dipartimenti o anche una modifica della tipologia degli stessi, comporteranno una conseguente ridefinizione degli incarichi con nuovi contratti di lavoro, senza alcun vincolo o obbligo dell’Azienda nei confronti di chi e’ stato precedentemente incaricato in qualità di direttore di Dipartimento. La recente legge regionale n. 8 del 2025, per altro, prevede con certezza un aumento del numero di personale e di strutture assistenziali in capo alla Asl e ai propri Dipartimenti ospedalieri in quanto attribuisce il personale e i servizi dell’Azienda Ospedaliera di Sassari presenti ad oggi nello stabilimento Marino Regina Margherita di Alghero al presidio ospedaliero di Alghero della Asl di Sassari”. dichiara il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

“L’assessorato ha ritenuto comunque di approfondire le fasi del procedimento in questione con una richiesta di chiarimenti che sono in corso e sono relativi a maggiori dettagli di conformità rispetto agli indirizzi emanati dall’Assessorato. Sebbene nella certezza della conformità del procedimento rispetto agli indirizzi dell’assessorato nonché della recente legge regionale in materia di sanità ovvero delle norme e dei contratti nazionali, ho deciso di sospendere gli effetti della delibera nel rispetto delle verifiche ulteriori richieste ieri dall’assessore e dei tempi necessari alla loro conclusione. Condivideremo successivamente insieme ulteriori decisioni in merito in piena sintonia”, ha concluso Sensi.

Porto Torres, Spanu: “Strade troppo insicure, non sono circuiti da gara: urgono più controlli”

PORTO TORRES – “È con crescente preoccupazione che il Movimento “Porto Torres Avanti” denuncia il rischio crescente per la sicurezza dei cittadini derivante dall’uso delle strade cittadine come piste di Formula 1.

Il fenomeno di eccesso di velocità e gare automobilistiche/ motociclistiche che si verifica frequentemente su alcune strade cittadine in particolare: Viale delle Vigne, Viale Emilio Lussu e Via Pertini, sta mettendo in grave pericolo la sicurezza di pedoni, ciclisti e gli stessi automobilisti.

Nonostante le continue segnalazioni dei cittadini, le strade cittadine continuano ad essere
il terreno di giochi per automobilisti e motociclisti imprudenti, che mettono a rischio la sicurezza di tutti. Si tratta di strade ad alta densità di traffico, dove le velocità raggiunte sono ben superiori ai limiti consentiti e dove il rischio di incidenti è costantemente aumentato.
Il Gruppo Consiliare del Movimento PORTO TORRES AVANTI chiede con urgenza all’Amministrazione Comunale di intervenire prontamente per fermare questo fenomeno e tutelare la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare dei pedoni e dei ciclisti. Le azioni richieste includono:

1. Potenziare i controlli della Polizia Locale, per monitorare la velocità e contrastare le corse illegali.
2. Installazione di dispositivi di rallentamento, come dissuasori di velocità, per ridurre la velocità e garantire la sicurezza.
3. Inserire le Zone 30 in alcune aree urbane, in alternativa ai normali limiti di velocità nelle zone più a rischio: scuole, asili e nell’intero perimetro del centro storico cittadino. Le strade cittadine non sono piste automobilistiche”.

Bastianino Spanu
Capogruppo PORTO TORRES AVANTI

FC Alghero, buon pareggio a Porto Torres

ALGHERO – Si è conclusa con un pareggio per 0 – 0 la partita che ha visto protagonista la Fc Alghero sul campo del Porto Torres. Una partita giocata a visto aperto da entrambe le squadre con continui capovolgimenti di fronte. Per quanto riguarda la squadra giallorossa, assente lo squalificato Pilo e gli infortunati Raimondo Serra e Moretti, oltre ad alcuni giocatori non al top della forma fisica. Ad inizio secondo tempo Fc Alghero in dieci dopo 5 minuti a causa dell’espulsione del portiere Frau per proteste. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di mister Peana ha tenuto testa agli agguerriti avversari. Per la cronaca, buona occasione per il Porto Torres al 6’ con Ninaldeddu che, a tu per tu con Frau, colpisce la traversa. Palla che poi viene spedita in corner da Depalmas. Per vedere la prima vera occasione da rete a favore della Fc a Alghero bisogna attendere il 31’ quando Pintus, in contropiede, si è trovato a tu per tu con il portiere di casa che ha chiuso lo specchio della porta bloccando il tiro del capitano giallorosso. Al 37’ punizione di Andrea Peana per Zappino che, di testa, serve Porcu che calcia di poco fuori. Al 39’ Fc Alghero vicino al gol con un gran tiro di Pintus da fuori area che colpisce la traversa e il portiere di casa che devia la sfera in corner.

Nella ripresa, brividi in area algherese al 46’ per un tiro cross degli avanti turritani. Al 51’ Fc Alghero in inferiorità numerica per il cartellino rosso al portiere Frau per proteste. Porto Torres pericoloso al 63’ con Ninaldeddu che sfiora il palo sinistro. Ancora Porto Torres pericoloso al 73’ con Pistidda che, dalla trequarti, colpisce la traversa. Dall’80’ ristabilita la parità numerica con l’espulsione del turritano Serra. Si va all’86’ e la Fc Alghero sfiora nuovamente il vantaggio con Pintus, ben servito da Riccardo Peana, che entra in area e sfiora l’incrocio dei pali. Gran bella giocata di Pintus al 91’ che serve un bel pallone a Flavio Sasso che entra in area e fa partire un tiro che sfiora il palo opposto. Applausi per il giovane centrocampista. Forcing finale degli algheresi che cercano il gol insistentemente con il Porto Torres che si difende con ordine. Alla fine un pareggio senza gol al termine di una partita piacevole e combattuta. Domenica prossima la Fc Alghero sarà di scena in casa al “Pino Cuccureddu” contro il San Giorgio Perfugas.

PORTO TORRES – FC ALGHERO: 0 – 0

PORTO TORRES: Vassallo, Bassanetti, Sabino, Pistidda (29′ st Deriu), Libi, Mognato (22′ st Galante), Ninaldeddu (22′ st Serra), Fois (30′ st Pisano), Borra, Carrozzi (30′ st D’Antonio), Trenta.
A disposizione: Francesconi, Occhetti, Cossu, Depalmas.
Allenatore: Casali
FC ALGHERO: Frau, Depalmas, Peana A., Correddu, Peana R., Gnani, Zanda (37′ st Nuoto), Delias (18’pt Ardu e dal 21′ st Sasso), Zappino (45′ st Cherchi), Pintus, Porcu (6′ st Serra F.).
A disposizione: Cingotti, Marrosu, Merella, Sanna.
Allenatore: Peana
ARBITRO: Baldin di Olbia

Calcio, Eccellenza: l’Alghero acciuffa in extremis un punto

ALGHERO – Stavolta è l’Alghero ad acciuffare il pareggio in extremis. Contro il Carbonia al “Pino Cuccureddu” finisce 1-1 ed è un punto che non permette ai giallorossi di fare l’auspicato passo avanti in classifica.

La prima occasione del match è per gli ospiti al 7’ con una conclusione di Ricci dal limite dell’area che sorvola la traversa. Al 22’ pericoloso l’Alghero con Mula che, appena dentro l’area di rigore, prova a piazzarla col destro ma trova la risposta del portiere che manda in angolo. Intorno alla mezzora arriva il vantaggio del Carbonia dopo una bella azione corale conclusa con un sinistro preciso di Moreno quasi all’altezza del dischetto. Al 39’ si rivedono i giallorossi: punizione verso il secondo palo di Spanu, Manunta di testa cerca la deviazione in porta ma trova la presa sicura del portiere del Carbonia.

A inizio ripresa ottima occasione per l’Alghero con un diagonale di Mula che sfiora il palo. Al 25’ azione insistita dell’Alghero, conclusa poi con un destro potente dalla distanza di Mereu respinto dal portiere del Carbonia. Ottima occasione alla mezzora anche per gli ospiti con Ricci che, dentro l’area, calcia a botta sicura trovando però sulla sua strada Gobbi. La squadra di mister Fadda spinge alla ricerca del pareggio e lo trova nel primo dei cinque minuti di recupero in maniera un po’ rocambolesca sugli sviluppi di un calcio d’angolo: è Kamana con un tap-in vincente sottoporta a regalare un punto quasi insperato.

L’Alghero è ancora vivo, pur restando in piena zona play-out. Ora gli ultimi 270’ minuti della stagione dove i giallorossi dovranno cercare di conquistare il massimo dei punti. A iniziare da domenica prossima a Ghilarza.

TABELLINO

ALGHERO: Gobbi, Manunta (18’ st Marras), Kamana, Sini, Spanu, Pinna, Mereu, Mula (32’ st Mari), Scanu (26’ st Delizos), Scognamillo, M. Carboni (18’ st Baraye). In panchina: Piga, Brboric, Cassano, Fois, M. Sanna. Allenatore: Mario Fadda
CARBONIA: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Ricci, Pavone (16’ pt Caffaro), Isaia, Mastino (43’ st D. Cocco), Moreno (38’ st Lambroni), Abbruzzi (27’ st Tocco), Mancini (34’ st F. Doneddu). In panchina: D. Doneddu, Carboni, G. Cocco, Corsini. Allenatore: Diego Mingioni
ARBITRO: Lorenzo Armenia di Ragusa
RETI: 29’ pt Moreno, 46’ st Kamana
NOTE: ammoniti Scanu, Manunta per l’Alghero, Tocco e Isaia per il Carbonia

Campo boe, Fratelli d’Italia unisce tutti per una soluzione: incontro molto utile

ALGHERO – Sala conferenze del Polisoccorso gremita e dibattito partecipato per l’incontro pubblico “Oltre la superficie”, promosso da Fratelli d’Italia Alghero per approfondire il progetto del Campo Boe del Parco di Porto Conte e confrontarsi con cittadini, operatori e istituzioni su possibili soluzioni che tutelino sia la fruizione del mare sia le attività economiche collegate.

“Abbiamo dato voce a chi ogni giorno vive il mare – ha dichiarato Pino Cardi, coordinatore cittadino e moderatore dell’incontro. Abbiamo ascoltato, discusso e avanzato proposte concrete. Ora è il momento della responsabilità: tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, devono anteporre l’interesse della città a logiche di schieramento. Il confronto di oggi dimostra che esistono margini per una rimodulazione equilibrata del progetto. Serve il coraggio di fare scelte nell’interesse della collettività, senza strumentalizzazioni.”

Anche il capogruppo in Consiglio comunale, Alessandro Cocco, ha sottolineato l’importanza di un approccio pragmatico: “Il dialogo con chi lavora ogni giorno sul mare è stato serio e costruttivo. Le proposte emerse non possono restare parole: Fratelli d’Italia si farà portavoce di queste istanze in Commissione, affinché il progetto venga rivisto in modo equilibrato. Chiediamo che la politica tutta si assuma le proprie responsabilità: servono soluzioni, non contrapposizioni sterili.”

Per arrivare alla soluzione migliore è necessario approfondire l’esame di alcuni aspetti della procedura per garantire la massima chiarezza davanti alla città.

L’incontro ha visto una partecipazione ampia e trasversale, coinvolgendo il comparto nautico, la piccola pesca e le associazioni di settore. Hanno dato il loro contributo al dibattito, tra gli altri, Francesco Marinaro, Vicesindaco; Marco Di Gangi, già coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia; Emiliano Orrù, Presidente del Parco di Porto Conte; Giancarlo Piras, Presidente del Consorzio del Porto; Roberto Barbieri, per l’associazione ambientalista Italia Nostra; Franco Masu; Giovanni Contini, per il comparto dei pescatori; oltre agli ex sindaci Mario Conoci e Stefano Lubrano. Presenti in sala anche rappresentanti di Assormeggi Italia, Yacht Club Alghero, Lega Navale, numerosi operatori del settore e cittadini.

Fratelli d’Italia si impegna a trasformare il confronto in un’azione concreta nelle sedi istituzionali, a partire dalla Commissione consiliare competente. Il futuro del mare di Alghero si costruisce con il contributo di tutti, senza pregiudizi e senza chiusure ideologiche.

Campo boe, verso una risoluzione del Consiglio Comunale per rimodulare il progetto

ALGHERO – Un ordine del Giorno da presentare in Consiglio Comunale con il quale si impegna il Cda del Parco di Porto Conte a mettere in campo ogni azione possibile per rimodulare il progetto di realizzazione dei campi ormeggio nell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana. È questo l’esito dei lavori della Commissione Consiliare V svoltasi giovedì scorso, convocata dal Presidente Christian Mulas alla presenza del Vicesindaco Francesco Marinaro, del Presidente del Consiglio Comunale Beniamino Pirisi, del Presidente e del Direttore del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù e Mariano Mariani, delle associazioni ambientaliste, dei comitati e delle rappresentanze del settore della nautica da diporto. Su proposta del Presidente Mulas, in accordo con l’Amministrazione, l’ordine del giorno sarà presentato subito in Commissione per poi essere discusso nel prossimo Consiglio Comunale.

“Il progetto avviato dall’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, con finanziamento PNRR, originariamente previsto con 125 punti di ormeggio e successivamente ridotto a 63 dopo la nota a seguito delle prescrizioni della Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) della Regione Sardegna – spiega il Presidente della Commissione Mulas – pur perseguendo finalità ambientali condivisibili, presenta ad oggi numerosi profili di criticità, evidenziati nel corso di un’analisi approfondita svolta anche in sede istituzionale. Chiederemo quindi al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte di mettere in campo tutte le attività e verifiche necessarie che portino a una rimodulazione del progetto di posizionamento delle boe”. Il tema riguardante l’intera comunità ha fatto registrare unità di intenti chiare espresse da parte dell’Amministrazione nell’intervento del Vicesindaco Francesco Marinaro che chiede il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e degli enti coinvolti ( Città Metropolitana, Servizio Demanio della Regione, Parco e Comune) “per rimodulare il progetto e giungere ad un equilibrato soddisfacimento delle aspettative di tutela degli habitat della posidonia, di quelle del settore della nautica, degli operatori economici coinvolti a vario titolo, delle imprese e delle famiglie che traggono il loro reddito dalle attività di supporto allo sviluppo del porto di Alghero”.

Sant’Elia, progetto di riqualificazione del quartiere

CAGLIARI – Tra aprile e maggio gli interventi sui sottoservizi (impianti fognari, idrici e di illuminazione) e sulle aree pubbliche, con piazze e spazi verdi attrezzati nelle aree del Favero e delle Lame, in autunno il completamento del Parco degli Anelli. A seguire, gli interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici di proprietà di Area, l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa. Ancora, il porticciolo per la piccola pesca, l’abbattimento del viadotto di via Ferrara, la metropolitana leggera, gli interventi per far crescere le due piccole spiagge già esistenti davanti al Lazzaretto e alla Diga. Lo stadio e il palazzetto dello Sport, senza dimenticare gli interventi per la vita quotidiana delle abitanti e degli abitanti del quartiere, a iniziare dalla Casa della salute nell’ex asilo di proprietà comunale e del Centro di quartiere.

Il progetto per la ripartenza del quartiere di Sant’Elia a Cagliari è realtà. Ci sono le risorse (fondi regionali, del Pnrr e del Pn Metro Plus), ci sono i progetti, Soprattutto c’è la volontà politica e la sinergia tra istituzioni, Regione Sardegna e Comune di Cagliari: “Ringraziamo la presidente Alessandra Todde e l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu”, ha sottolineato il sindaco Massimo Zedda durante la presentazione dei progetti agli abitanti del quartiere che si è svolta questa mattina negli spazi del Lazzaretto, “perché a poco più di un anno dal loro insediamento hanno rispettato gli impegni presi. Da parte nostra, siamo al lavoro da luglio, riprendiamo un percorso interrotto cinque anni fa per restituire al quartiere di Sant’Elia una riqualificazione degli spazi, dei sottoservizi e dei servizi attesa dalle residenti e dai residenti da decenni. Ci sono decine di milioni di euro che rischiavano di essere perduti, ma la sinergia tra la Regione e il Comune, il lavoro politico e quello tecnico degli uffici regionali e comunali dimostrano la volontà di impegnarsi per il quartiere. Possiamo impiegare oltre 100 milioni in un quartiere strategico e che troppo a lungo ha sofferto di tanti disservizi. Un tempo si diceva che era necessario ricongiungere Sant’Elia alla città: cambia la prospettiva, ora sarà la città a voler frequentare questa sua parte bellissima”.

In una sala gremita di abitanti del quartiere, è stata Anna Puddu, assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini, profonda conoscitrice del quartiere e delle sue dinamiche, a ripercorre il lavoro svolto sino a qui: “Il quartiere di Sant’ Elia ha sempre sofferto una condizione di grave marginalità, determinata non solo da un isolamento di natura urbanistica, con una prevalenza di insediamenti di edilizia residenziale pubblica, ma anche dall’assenza di servizi indispensabili per la qualità dell’abitare. Nonostante ci siano stati finanziamenti per recuperare i complessi del Favero, le Lame e gli Anelli, nulla è stato fatto negli anni scorsi. Sono stati persi oltre 38 milioni di euro del famoso accordo di programma e a distanza di anni la situazione è rimasta tale e quale se non peggiorata. Aree cortilizie colme di rifiuti urbani e non, fogne a cielo aperto, ascensori non funzionanti, abitanti lasciati da soli senza alcun sostegno”, ha ricordato. Con una nuova prospettiva, spiega: “Grazie all’attuale raccordo costante con la Regione, il quartiere riuscirà ad avere una risposta, con un progetto di riqualificazione reale che cerca di risolvere le criticità che si sono protratte per anni. Tra gli interventi, sono in programma quelli sui sottoservizi con la realizzazione dell’impianto idrico-fognario, l’illuminazione pubblica, la riqualificazione delle parti comuni e l’insediamento di servizi connessi alla residenza. Una nuova qualità di vita per un quartiere composto da tante famiglie con un’elevata percentuale di minori che merita rinnovate e dignitose condizioni di vita”. Con un annuncio importante: “Sarà presto realtà la Casa della salute negli spazi dell’ex asilo, anche questa in accordo con la Regione e con il distretto socio-sanitario. E’ importante che, al di là delle competenze, si stia facendo un lavoro comune”.

“Abbiamo mantenuto la parola data”, ha sottolineato la presidente Todde: “Di solito si parla di questi temi quando si è in campagna elettorale per poi non parlarne più quando si tratta di fare concretamente. Credo che questo sia un primo passo. È un percorso lungo, ma l’importante è la determinazione nel raggiungimento del risultato. La riqualificazione di Sant’Elia non è solo un intervento strutturale, ma un progetto di crescita, di opportunità e di dignità per l’intera comunità, con un unico principio che ci guida, secondo cui i progetti vanno fatti per le persone. Non basta stanziare risorse, occorrono i progetti che servono ai cittadini e alle cittadine ”.

Fondamentale la collaborazione con l’assessorato regionale ai lavori pubblici: “Da luglio del 2024”, ha ricordato l’assessore Antonio Piu si sono tenute diverse riunioni tecniche e politiche, finalizzate ad individuare soluzioni operative che consentissero di avviare al più presto gli interventi di rifacimento del sistema idrico fognario e di tutti i sottoservizi. In pochi mesi abbiamo risolto un problema che ci trasciniamo da 20 anni. I lavori sui complessi de Le Lame, Le Torri, Gli Anelli e Il Favero sono lavori importanti, perché oltre alla riqualificazione urbana è necessario restituire dignità a chi abita in quegli edifici, così da far corrispondere ad un quartiere riqualificato negli spazi esterni anche una riqualificazione delle abitazioni. I lavori inizieranno già nel giro di pochi mesi: è già stato inserito un intervento di 4 milioni la cui procedura di affidamento è prevista nel corso dell’anno”.

Ecobox per rifiuti, sanzioni e rimozioni per le inosservanze del regolamento

ALGHERO – Si intensificano i controlli sulle condizioni dei suoli pubblici in particolare quelli dedicati agli ecobox, le strutture di mascheramento dei contenitori dei rifiuti delle attività di pubblico esercizio. Gli agenti del Comandante Masala stanno mettendo in atto tutta una serie di verifiche con ispezioni sulle strutture posizionate in particolare nel centro storico. Una trentina gli ecobox al centro delle visite effettuate tra metà febbraio e inizio marzo, nell’ambito di un programma di interventi articolati anche sul rispetto delle prescrizioni relative alle concessioni di suolo pubblico per tavolini di bar e ristoranti. In alcuni casi, le ispezioni degli agenti hanno rilevato anomalie anche gravi, per le quali è stata intimata la rimozione dell’ecobox.

Ad altre attività è stato inviato il verbale con la prescrizione del ripristino delle condizioni strutturali previste dal regolamento. Tra le regole in vigore nell’apposito regolamento per la tenuta degli ecobox, figura infatti che essi devono avere nella parte superiore obbligatoriamente piante ornamentali o fiori al fine da tenere in buona manutenzione al fine di impedire l’abbandono dei rifiuti. In ogni ecobox inoltre, deve esser posta una targa ben visibile con l’indicazione del nome dell’attività o del condominio titolare della struttura. Nel caso in cui nell’arco di 12 mesi vengano accertate 3 violazioni al regolamento, l’amministrazione può, con provvedimento motivato, revocare l’autorizzazione rilasciata.

“Nonostante la stragrande maggioranza dei concessionari ne faccia un uso corretto, alcune situazioni mettono in cattiva luce l’immagine della città”, spiega l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva. “Le concessioni di suolo per ecobox – specifica – non significano libertà di generare problematiche all’ambiente, al decoro e alla pulizia di parti pregiate della città”. In particolare, viene ricordato ai concessionari l’osservanza degli articoli 7, 8 e 9 del regolamento, in ordine alle misure per assicurare la tutela igienico sanitaria in tutte le fasi delle gestione dell’ecobox, compresi i periodi in cui le attività chiudono per ferie. “C’è da auspicarsi una maggior considerazione del rispetto nei confronti della città da parte di chi occupa spazi di suolo pubblico”, afferma ancora Selva.