La Regione dà gambe al “Comparto unico”: il plauso di Sartore

ALGHERO – “Dopo 18 anni la Regione dà, finalmente, gambe al Comparto Unico.
Come annunciato dalla Presidente Todde, infatti, nella giunta di sabato, su proposta dell’Assessore Spanedda, sono stati stanziati 10 milioni di euro per l’anno 2024, in modo da consentire agli enti locali di erogare gli importi ai loro dipendenti entro i primi mesi del 2025.
Nell’’oramai lontano giugno 2006 con l’approvazione della legge regionale n. 9, che conferiva funzioni e compiti agli enti locali era stato istituito il “Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali”, ma alla legge, fino alla decisione di ieri, nei fatti non era mai stato dato seguito.
Oggi grazie all’azione della giunta regionale di centrosinistra si pone il primo tassello per raggiungere l’obiettivo di rendere inter-operativo il personale della regione e degli enti locali e di garantire una parificazione del trattamento giuridico ed economico.
È una notizia molto importante perchè, oltre a dare risposta a una giusta rivendicazione di tutti i dipendenti degli enti locali, rappresenta per gli stessi comuni una opportunità di motivare il personale in organico. Il passaggio successivo all’adeguamento economico-retributivo sarà poi avere il coraggio di dare corpo a una riforma strutturale complessiva del pubblico impiego regionale.
Con il trasferimento alle amministrazioni dei 10 milioni per l’annualità 2024, in sostanza, si è data una prima risposta alle più che legittime richieste delle organizzazioni sindacali e dei comitati che da anni richiedono l’attuazione del comparto unico, ma ora si deve proseguire questo percorso, conferendogli ulteriore sostanza. Resta, comunque, agli atti che, grazie alla scelta della giunta regionale, il percorso avviato è un percorso virtuoso, al cui avvio non si può che plaudere”.

Pietro Sartore, consigliere comunale PD e presidente della VI commissione (bilancio e finanze) del comune di Alghero.

Sassari, Natale Insieme 2024: un mese di appuntamenti. Accordo tra Comune e Camera di Commercio

SASSARI – Una città vestita a festa, per scrollarsi di dosso il malumore prodotto da una crisi che si trascina da tempo e affrontare col sorriso, la fiducia e l’entusiasmo la sfida di un cambiamento atteso da anni. Dal 6 dicembre – San Nicola, patrono della città – a Capodanno, culmine di un programma ricco e vario, Sassari va incontro al 2025 col suo abito migliore. Dalla pista di ghiaccio alle giostrine, dal villaggio di Babbo Natale ai mercatini natalizi, lungo il tragitto indicato da luminarie, vetrine addobbate e dal grande albero di Natale, per una festa animata da elfi e altri personaggi, da marching band e musica in filodiffusione: il centro cittadino indossa il vestito più luccicante per accogliere tutte e tutti, per assaporare il clima di festa e restituire alla città vecchia la centralità che nei decenni è andata persa. Senza dimenticare borgate e quartieri periferici, coinvolti nell’intento di portare serenità e ottimismo dappertutto.

L’organizzazione
Quello del Comune di Sassari è uno sforzo senza precedenti. Uno sforzo economico considerevole, nella speranza di generare un indotto maggiore e sostenere l’economia locale. Ma anche un notevole sforzo organizzativo, con protagonista l’intera macchina amministrativa e in particolare i settori Cultura e Attività produttive, la direzione generale e gli uffici a supporto diretto del sindaco. Senza dimenticare il supporto di oltre 70 realtà tra istituzioni, associazioni culturali e organizzazioni di categoria. Senza trascurare la partnership logistica di Saba Italia, società che gestisce i parcheggi a pagamento a Sassari, che propone agevolazioni per favorire il ritorno in centro delle sassaresi e dei sassaresi. Ultimo, ma non per importanza, senza mancare di celebrare l’avvio di una nuova stagione di collaborazione tra Comune e Camera di Commercio, sancita da un accordo quadro per progetti cofinanziati in grado di innescare virtuosi processi di rigenerazione del tessuto sociale ed economico.
Il programma
Per l’edizione 2024 di Sassari Natale Insieme è stato scelto lo slogan L’atmosfera di Natale arriva a Sassari, una sorta di manifesto programmatico che sintetizza un cartellone di oltre 130 iniziative tra installazioni, attività commerciali a tema, iniziative di promozione enogastronomica, spettacoli, musica, giochi, luci e molto altro ancora. Le più importanti piazze cittadine ospiteranno i mercatini dedicati all’artigianato e all’enogastronomia. Non mancherà Babbo Natale, pronto ad accogliere le letterine dei bambini nella sua casetta. È possibile andare alla scoperta di tutte le iniziative e di ogni dettaglio visitando i siti www.comune.sassari.it e www.turismosassari.it.

L’inaugurazione
Venerdì 6 dicembre alle 17 in piazza d’Italia via alla festa con l’inaugurazione del villaggio di Babbo Natale. E alle 17.30 in piazza Castello sarà acceso l’albero di Natale.
Le novità
Le novità più significative consistono nell’allestimento diffuso dei mercatini e nell’area dedicata a Babbo Natale e agli elfi, un villaggio nel quale immergersi per vivere un’esperienza nuova senza muoversi dal centro urbano. Piazza d’Italia e piazza Castello si trasformeranno nel Villaggio di Natale, con luci, colori e iniziative varie. Nel villaggio saranno allestite la casa di Babbo Natale – una baita in legno con all’interno tantissimi oggetti e arredi che evocheranno l’immagine tradizionale della sua residenza al Polo Nord – e la casa degli elfi, instancabili assistenti di Babbo Natale. Non mancheranno la slitta, la renna e due casette dedicate a dolci e giocattoli. Completeranno la scenografia altri elementi che ricreeranno un’atmosfera fiabesca, con la possibilità di immortalarla e raccontarla.

Per condividere sui social le immagini più belle l’hashtag è #natalesassari2024
Ad accogliere i bambini saranno Babbo Natale e gli elfi.
Come in ogni villaggio natalizio che si rispetti, non manca la pista di ghiaccio. Operativa già da un paio di settimane, ha registrato un indice di gradimento elevatissimo ed è stata promossa a pieni voti anche da Elisabetta Canalis, che attraverso i suoi social l’ha resa popolare a livello planetario. Grande 400 metri quadrati, resterà in piazza d’Italia sino al 26 gennaio.

Il villaggio sarà visitabile dal 6 al 24 dicembre: fino al 13 dicembre dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. Dal 14 al 24 dicembre il villaggio di Babbo Natale sarà aperto anche la mattina tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 (il sabato alle 20).
Laboratori e spazi ludici
In piazza Fiume sorgerà un grande giardino d’inverno, una struttura che ospiterà numerose attività ludiche e laboratori. Grazie alla collaborazione con i Centri commerciali naturali, questo spazio rappresenterà una delle principali attrazioni e opportunità di intrattenimento per famiglie e bambini. In particolare, al suo interno troverà spazio il laboratorio dei Lego, i mitici mattoncini che hanno stimolato la creatività di intere generazioni di bambini in tutto il mondo. La piazza sarà anche il capolinea di Oreste, il pulmino scoperto che attraverserà le vie del centro città e si trasformerà in un baby parking mobile gestito in collaborazione con la Uisp.

Le iniziative
Diverse le iniziative programmate per animare la città e incrementare le presenze nei negozi di Sassari. Laboratori, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, performance itineranti, mostre, esposizioni, arte di strada, concerti, esposizioni e approfondimenti culturali. Le iniziative interesseranno anche Monte Rosello, Latte Dolce, Li Punti, Palmadula e l’Argentiera.

I mercatini
Le baite del mercatino di Natale quest’anno saranno presenti in piazza d’Italia e in piazza Castello, passando dalle 19 casette in legno dello scorso anno alle 38 di quest’anno. Le casette ospiteranno una serie di operatori che venderanno gioielli, prodotti artigianali, accessori realizzati con materiali di recupero, presepi in legno e addobbi, oltre alle postazioni del settore alimentare e gastronomico. Un’occasione per passare piacevolmente il tempo libero nel cuore della città, per socializzare e fare acquisti negli stand e nelle numerose attività commerciali del centro.
Il mercatino di piazza d’Italia sarà visitabile dal 6 al 24 dicembre, mentre quello di piazza Castello sarà aperto fino al 31 dicembre compreso, nei seguenti orari: il lunedì dalle 15.30 alle 20, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 21 e infine la domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20.

Le altre piazze
L’intesa con i Centri commerciali naturali consentirà di estendere la festa anche ad altre piazze e ad altre vie del centro. Dal 6 dicembre al 6 gennaio si potrà assistere all’allestimento di mercatini natalizi e attività commerciali itineranti, attività di intrattenimento per le famiglie, spettacoli di giocoleria, magia e artisti di strada. In particolare piazza Tola, piazza Santa Caterina e l’emiciclo Garibaldi ospiteranno appuntamenti musicali acustici e attività commerciali, mentre l’arte di strada troverà casa in largo Brigata Sassari, vicino alla fontana disegnata dall’artista Angelo Maggi.
A Santa Caterina torna anche Poliss in piazza, iniziativa dei Centri in rete del Plus di Sassari. Una rete da pallavolo mobile, due calcio balilla e due canestri da basket trasformeranno piazza Santa Caterina, in date stabilite in base al meteo, in una gioiosa palestra a cielo aperto.
Avrà casa all’emiciclo Garibaldi il mercatino natalizio degli hobbisti proposto dall’associazione culturale Kirghisia. Dal 5 dicembre al 6 gennaio, dalle 10 alle 21 esclusi i sabato mattina – per consentire l’installazione del mercato Campagna Amica di Coldiretti – il 25 e il 26 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025, l’idea è di offrire un’alternativa di acquisto a chi ama fare scelte consapevoli, non massificate, con ricadute positive sul tessuto sociale locale.

Le luminarie
Le luminarie saranno allestite in largo Cavallotti, piazza Tola, via Brigata Sassari, via Cagliari, emiciclo Garibaldi e via Roma. Torna Luci in Miniera, la manifestazione nata nel 2019 e che ogni anno dal 4 al 31 dicembre illumina l’ex borgo minerario dell’Argentiera, uno dei maggiori esempi di archeologia industriale del Nord Sardegna, in uno scenario suggestivo di luci, installazioni artistiche, e tour esperienziali. Per info: www.mar-argentiera.org

La filodiffusione
Il centro cittadino sarà allietato da una selezione di musiche a tema natalizio, dai temi tradizionali ai successi internazionali degli ultimi anni, che saranno trasmesse da un impianto di diffusione costituito da circa 75 diffusori. Le persone saranno così accompagnate da una piacevole musica di sottofondo durante le loro passeggiate e i loro acquisti, nel rispetto dei residenti e dei lavoratori.

I giochi
Non mancheranno le giostrine, l’autoscontro e altre attrazioni: gli storici operatori del comparto hanno accettato la sfida lanciata dall’amministrazione comunale e hanno scelto di lasciare piazza d’Italia e piazza Castello per trasferirsi nella parte più alta dei giardini pubblici, tra corso Berlinguer e l’emiciclo Garibaldi. Una scelta che per il Comune rappresenta la possibilità di estendere l’area interessata dagli eventi natalizi e promuovere una sorta di ricucitura tra il centro cittadino, i giardini e viale Italia, altra tradizionale via dello shopping.

Il contest
Rientra nell’ambito della partnership tra Comune e Camera di Commercio e del supporto operativo dei Ccn anche l’indizione di Viviamo il centro, un contest fotografico dedicato all’atmosfera del Natale a Sassari. Al concorso si abbinerà una lotteria alla quale potranno partecipare solo i possessori degli scontrini effettuati nei negozi del centro che aderiscono all’iniziativa. Il primo premio in palio è un buono viaggio da mille euro.

La comunicazione
Per il 2024 è stata studiata una nuova idea grafica che ritrae un tipico villaggio natalizio animato dai passanti. Lo slogan L’atmosfera del Natale arriva a Sassari coglie in pieno lo spirito delle festività. La campagna di comunicazione prevede l’affissione di manifesti nell’area urbana e di poster con il calendario delle iniziative nelle bacheche del Comune in piazza Azuni e a Palazzo di Città. Per informazioni sulle attività in programma è possibile contattare l’Ufficio informazioni turistiche InfoSassari di via Sebastiano Satta, a Palazzo di Città, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.30, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 18 (infosassari@comune.sassari.it – +39079279977). Attivo anche l’Infopoint mobile multimediale in piazza Castello, da martedì a domenica dalle 10 alle 14.

La goliardia
Torna anche la Festa delle matricole fissata per il 14 dicembre in piazza Università. L’Associazione Goliardica Turritana compie 40 anni e celebra la quarantesima Discesa dei carruzzi in viale Trento, in programma l’8 dicembre dalle 9 alle 13.

L’accordo
Il programma è frutto anche del contributo da 200mila euro dell’assessorato regionale del Turismo, Ma la grande scommessa è l’accordo tra Comune di Sassari e Camera di Commercio di Sassari, rispetto al quale la collaborazione per il cartellone natalizio è un primo banco di prova.
Comune di Sassari e Camera di Commercio sigleranno un Accordo quadro di Cooperazione per attività congiunte di marketing urbano. I due enti convengono sulla necessità di collaborare per definire iniziative e azioni strategiche, tese a rivitalizzare e animare la città e il tessuto produttivo, unica leva a disposizione delle istituzioni per fronteggiare la crisi economica e occupazionale. L’accordo di cooperazione prevede l’elaborazione comune e il cofinanziamento di iniziative in grado di insistere in particolare sui processi che i due enti portano già avanti nell’ambito della rigenerazione urbana, sia sul piano sociale che economico.

La partnership
Positivo anche l’accordo stretto con Saba Italia, la società che gestisce i parcheggi a pagamento in città, partner logistico della manifestazione grazie a una serie di pacchetti per invogliare le persone a vivere il clima di festa e a privilegiare il centro per i propri acquisti. Tanto per fare degli esempi, dal 6 dicembre al 6 gennaio e dalle 16 alle 20 parcheggiare all’Emiciclo o in piazza Fiume costerà 2 euro. Per sostenere la ristorazione, sono previsti dei Lunch Pass e dei Dinner Pass da 1 euro dalle 12 alle 16 e dalle 19 alle 24, mentre lo shopping time sarà caratterizzato da una tariffa da 1 euro dalle 15 alle 20. Per chi prenota nelle strutture ricettive cittadine, infine, 24 ore di parcheggio costano 6 euro.

Il primo appuntamento
Tra gli obiettivi dell’attuale amministrazione c’è la rivitalizzazione del centro storico di Sassari, che passa dalla riconquista delle sue funzioni più tipiche e dalla programmazione di manifestazioni che consentano alla comunità di riscoprire la città vecchia e di viverla. Va in questo senso l’appuntamento del primo fine settimana di Sassari Natale Insieme. Il 6 dicembre aprirà i battenti la diciassettesima edizione di Weekend dei gusti, il format dell’associazione Taribari per porre al centro Sassari e il suo patrimonio enogastronomico, culturale, associativo e artistico-creativo. Sabato 7 dicembre saranno 4 gli itinerari e 32 i punti di degustazione dedicati ai piatti più rappresentativi della cucina del territorio. Da segnalare un itinerario speciale realizzato con l’Associazione Abbì e dedicato alle lumache, protagoniste della tradizione culinaria cittadina.

Capodanno a tutto rock
Sarà Gianna Nannini la protagonista dell’attesissimo concerto di Capodanno a Sassari. La più grande rocker italiana di sempre è stata scelta dall’amministrazione comunale – grazie all’intermediazione della cooperativa Le Ragazze Terribili – per regalare alla città un evento di altissimo livello con cui salutare il 2024 e accogliere il prossimo anno con un carico di energia, di classe e di entusiasmo.
Gianna Nannini è una star indiscussa del panorama musicale nazionale e tra le poche espressioni del rock nostrano a godere di fama e seguito a livello internazionale. Musicista, cantante e autrice dei suoi brani, la sua voce unica e inimitabile e la sua presenza scenica – che unisce dolcezza melodica e trascinante energia rock – dal 1979 ne fanno un’icona della musica europea. Amata da pubblico e critica, continua instancabilmente a cercare nuove sonorità e nuovi produttori per le sue canzoni, in un cammino che oggi prosegue tra Londra e Milano ma che la porta ancora in giro per l’Europa. E che a San Silvestro la porterà a Sassari, in piazza d’Italia, per un Capodanno da incorniciare.

La conferenza
Sassari Natale Insieme 2024 è stato presentato oggi nella sala consiliare di Palazzo Ducale dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, dall’assessora comunale alla Cultura, Nicoletta Puggioni, dall’assessore comunale alle Attività produttive, Lello Panu, dal presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna, Stefano Visconti, da Giusy Mura in rappresentanza dei centri commerciali naturali, dall’amministratore delegato di Saba Italia, Alessandro Crescenzi, dalla presidente dell’associazione Taribari, Federica Capobianco, e dalla presidente della cooperative Le Ragazze Terribili, Barbara Vargiu.

Le dichiarazioni
«In cinque mesi non avete sentito da questa amministrazione una sola considerazione negativa rispetto al passato, siamo consapevoli che la città ha bisogno di rivolgere lo sguardo in avanti, di lasciarsi alle spalle l’attitudine a contorcersi attorno ai problemi, di propendere all’ottimismo e al sorriso», ha detto Giuseppe Mascia. «Sappiamo anche che nessuno può farcela se non si agisce tutti insieme nella stessa direzione ed è per questo che abbiamo deciso di intraprendere un nuovo percorso di collaborazione stabile, duratura e lungimirante con le altre istituzioni – ha aggiunto – non stiamo solo dando a Sassari il Natale e il Capodanno che si merita, ma stiamo proiettandoci verso la definizione di un nuovo modello di città, nella consapevolezza che il cambiamento ha tempi lenti e richiede pazienza e volontà».

L’assessora Puggioni ha sottolineato «lo sforzo immane, economico e organizzativo, frutto del lavoro di squadra e della collaborazione della Regione, che ha finanziato il 50% dei 400mila euro investiti sul Natale, la Camera di Commercio, che sostiene l’intervento per il 20%, e il Comune, che ha messo il restante 30%». Rinviando ai vari strumenti disponibili per la scoperta di un programma ricco e articolato, la titolare della Cultura ha rimarcato che «la volontà è quella di rivitalizzare la città, invogliando le persone a frequentarla e a riappropriarsene». Dello sforzo congiunto e della necessità di interventi mirati ha parlato anche l’assessore Panu. «Abbiamo iniziato a parlare di Natale in settembre – ha rivelato – e ci siamo subito trovati in sintonia con il sistema produttivo rispetto alla necessità di lavorare insieme per supportare il rilancio del commercio e di tutte le attività che producono economia, occupazione, sviluppo e benessere».

Uno dei punti qualificanti e innovativi del lavoro impostato è l’accordo tra Comune e Camera di Commercio. «Si tratta davvero di una buona notizia, è fondamentale che due enti così diversi e autonomi come sono i nostri inizino a dialogare a partire da materie un po’ più semplici per poi magari concentrarsi su questioni più di dettaglio come la rigenerazione», ha detto Stefano Visconti, ricordando che l’ente camerale «è ormai dal 2022 che stanzia cifre cospicue, all’incirca 200mila euro, a beneficio delle attività di rigenerazione e di animazione dei centri urbani durante il periodo natalizio, attraverso voucher mirati alla realizzazione di azioni di marketing urbano e commerciale». Soddisfatti anche i Centri commerciali naturali. «Questo progetto vede correttamente coinvolti tutti gli attori economici e istituzionali, credo che il risultato sia ben visibile nelle tante novità di un programma importante», ha affermato Giusy Mura a nome di tutti.

Il primo appuntamento di richiamo è per il 7 dicembre con il Weekend dei gusti. «Siamo alla diciassettesima edizione e ci sentiamo nel posto giusto perché esprimiamo di fatto la filosofia di questo cartellone, tra voglia di stare insieme, di rivitalizzare il centro storico e di valorizzare le peculiarità di Sassari, anche quelle alimentari», ha detto Federica Capobianco. All’obiettivo concorre anche Saba Italia con una serie di proposte per favorire il parcheggio a costi sostenibili. «Abbiamo volentieri ragionato con l’amministrazione perché crediamo che sia fondamentale che le persone tornino a vivere il centro, speriamo che il nostro contributo sia sostanziale e possa essere apprezzato», ha detto l’ad Alessandro Crescenzi.
Prima della chiosa finale del sindaco, che ha voluto ringraziare «la Regione Sardegna per il significativo contributo, ma anche la Fondazione di Sardegna e tutti quei soggetti che lavorano in una direzione tesa a favorire la ripresa della città», è toccato a Barbara Vargiu spiegare la scelta fatta per Capodanno. «Abbiamo accolto l’invito dell’amministrazione a fare una nostra proposta, siamo una cooperativa di donne e siamo cresciute con la musica di Gianna Nannini – ha dichiarato – ci è sembrata la scelta giusta per un Capodanno liberatorio, nel segno dell’energia e della fiducia».

Accordo di coesione tra Governo Meloni e Regione, arrivano in Sardegna 3,55 miliardi

CAGLIARI – La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha sottoscritto oggi, a Palazzo Regio, a Cagliari, l’accordo per lo Sviluppo e la Coesione per la Sardegna insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presenza del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

L’intesa prevede l’assegnazione alla Sardegna di risorse complessive pari a circa 3,55 miliardi di euro, tra Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 e altri fondi statali ed europei. Questi finanziamenti, destinati a 294 interventi strategici, rappresentano un passo decisivo per promuovere lo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale dell’isola.

“La Regione – ha dichiarato la presidente Alessandra Todde – ha definito un programma di interventi articolato su cinque priorità fondamentali: acqua, edilizia pubblica, viabilità, sanità e istruzione. Questo investimento rappresenta un’opportunità unica per migliorare la qualità della vita dei cittadini sardi, rafforzando le basi per uno sviluppo sostenibile ed equo del nostro territorio”.

Dettagli dell’accordo. L’Accordo siglato oggi porta a compimento il processo di programmazione delle risorse FSC 2021-2027 attribuite alla Sardegna, pari a circa 2,4 miliardi di euro, inclusi 156,8 milioni già anticipati nel 2021. A queste si sommano ulteriori 653 milioni di euro provenienti da cofinanziamenti regionali, comunali e da altri fondi nazionali ed europei.

L’intesa, prevista dal “Decreto Sud”, stabilisce obiettivi e interventi specifici per coordinare al meglio le diverse fonti di finanziamento, ottimizzandone l’impatto.

Le cinque priorità del piano di interventi

1. Ambiente e risorse idriche:

Stanziati 735 milioni di euro per migliorare l’approvvigionamento idrico e riqualificare le reti acquedottistiche.

2.Infrastrutture di trasporto:

Investiti 449 milioni di euro per potenziare la viabilità e i trasporti. Tra i principali interventi:

• Metrotranvia di Sassari, tratto Sant’Orsola-Li Punti (58 milioni di euro).

• Messa in sicurezza della viabilità provinciale (182 milioni di euro).

3.Riqualificazione urbana ed edilizia pubblica:

Destinati 230 milioni di euro per interventi nell’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di incrementare la disponibilità di alloggi di qualità per le fasce più deboli della popolazione.

4.Sanità:

Allocati 78,5 milioni di euro per il completamento del Complesso Ospedaliero di Sassari e 58 milioni di euro per la Piastra Tecnologica d’Urgenza dell’Ospedale San Michele di Cagliari.

5.Istruzione, scuola e università:

Stanziati oltre 187 milioni di euro per interventi nell’edilizia scolastica, a cui si aggiungono circa 104 milioni per la ricerca e l’infrastrutturazione universitaria.

Sardegna zero nascite, in 10 anni ci sarà quasi il 40% in meno di bambini: è un dramma

SASSARI – “Il rapporto Svimez 2024 racconta di un Paese che punta tutto sul PNRR per ridare slancio ad una ripresa che dopo la crisi Covid si manifesta a macchia di leopardo con un mezzogiorno che è appeso ad un filo: dopo la buona performance 2019-23 il sud rallenta inesorabilmente.
Nel mentre il Governo si propone con una legge di bilancio antisud, con norme e iniziative che sono inutili se non dannose per il mezzogiorno.A partire dal fallimento della tanto proclamata ZES unica, dal ritardo che si registra nel mezzogiorno sull’avanzamento del PNRR, dalla crisi automotive che innerva il tessuto industriale del mezzogiorno.” Lo afferma Silvio Lai, deputato PD della commissione bilancio della Camera dei Deputati.

Ma è soprattutto l’universo giovanile a mandare i messaggi più drammatici che rivelano i danni del Governo: su tutte un drammatico degiovanimento (o invecchiamento) che pesa su mezzogiorno e centro Italia nel prossimi 10 anni, frutto non solo dei cambiamenti demografici ma anche di scelte politiche. Svimez sottolinea la crescita dell’emigrazione giovanile e intellettuale sud nord, stimolata anche da interventi sulla finanziaria 2025, e la sparizione di decontribuzione sud a cui si aggiungono gli effetti dei tagli sul fondo unico universitario che nelle università del mezzogiorno bloccherà la totalità delle assunzioni e l’abbandono al loro destino di migliaia di ricercatori anche assunti con il PNRR che dovranno spostarsi al nord o all’estero.” Prosegue il deputato dem.

“Per la Sardegna il quadro definito da Svimez coincide in parte con le altre regioni del mezzogiorno con tre distinzioni: in termini di aumento del PIL reale l’isola è terzultima: hanno fatto tutte meglio salvo la Basilicata e la Calabria. In secondo luogo le sarde sono quelle più a rischio nella desertificazione universitaria come è più fragile anche il tessuto industriale per il maggiore costo energetico e logistico. Infine il dato più eclatante è quello della crisi demografica che prevede che nell’arco di un decennio, al 2035, la popolazione di bambini si riduce del 22% medio in Italia e del 36% in Sardegna con effetti estremi sul sistema scolastico e universitario, oltre che sui costi sociali.

In tutte questi fattori di crisi l’insularità costituisce un aggravante, se non la causa, ed è per questo che al Governo va chiesto un tavolo straordinario che individui una strategia e degli impegni per colmare questo divario non solo in termini economici, con risorse di spesa corrente che non producono cambiamento ma con un progetto complessivo di scelte e opere complessive strategiche che i sardi devono mettere in campo. Se con il PNRR ci siamo proposti con 220 progetti invisibili, non possiamo sprecare l’occasione che ci viene data con le risorse europee e quelle provenienti dalla presente e futura vertenza entrate.” Conclude Silvio Lai.

Posidonia, contributi ai comuni costieri: “Alghero penalizzata, la Giunta Todde modifichi i criteri”

ALGHERO – “La giunta regionale , con delibera 40/49 del 16.10.2024 ha stabilito le nuove modalità di accesso ai contributi per i Comuni costieri che affrontano la problematica della Posidonia spiaggiata penalizzando ,di fatto, Alghero. Nelle modalità di attribuzione del contributo infatti è stata aggiunta ( rispetto agli anni passati) un importante specificazione…
La Regione ha deciso che i contributi andranno prima ai Comuni che riposizionano la Posidonia in spiaggia e solo secondariamente a chi decide di disfarsene presso un impianto, proprio come Alghero è costretta a fare per la straordinarietà dei depositi. Ad Alghero riposizionando in poco avremmo dei muri di posidonia alti diversi metri non più nei soli punti di stoccaggio ma in tutte le spiagge.
Si tratta di fondi, ormai strutturali dal 2021, ( 500.000 euro all’anno) da spalmare tra i Comuni che, avendo necessità di gestire la posidonia spiaggiata, ne facciano richiesta.
Un’azione di giusto sostegno alle Amministrazioni comunali costiere per fronteggiare la ricorrente problematica stagionale di accumulo dei depositi di posidonia e che frequentemente, coinvolgono spiagge urbane e periurbane, dove l’ingente quantità di accumuli è tale da impedire o compromettere la regolare fruizione durante la stagione estiva.
Grazie a quelle risorse Alghero solo nel mese di Febbraio 2024 ricevette circa 370.000 euro ( di quei 500.000 stanziati per tutta la sardegna) per poter svolgere le operazioni di rimozione e invio a trattamento della posidonia. Proprio grazie a quel finanziamento sino a qualche settimana fa si è dato proseguo alla rimozione dei cumuli storici di San Giovanni e Punta Negra, poi interrottisi per carenza di ulteriori fondi che evidentemente è necessario reperire con urgenza.
La scelta della Giunta Todde va contro tutte le attività portate avanti dal Comune di Alghero negli ultimi 6 anni , ci fa fare un tuffo nel passato e dimostra quanta poca sensibilità vi sia verso la problematica di Alghero e delle sue specificità.Son passati 6 ANNI da quando il Comune di Alghero, per primo in tutta Italia, iniziò a sperimentare l’utilizzo di un apposito impianto per il trattamento della posidonia spiaggiata. Una scelta obbligata quella di disfarsene per via della straordinarietà degli spiaggiamenti.
A seguito del primo anno di sperimentazione,con l’allora amministrazione Bruno,negli ultimi 5 anni non solo si sono ottenute ingenti risorse per poter inviare presso appositi impianti la posidonia stoccata ( dando priorità a quella che si trovava depositata fuori dagli arenili che per norma andava rimossa prioritariamente) e portando quasi a zero i depositi (al netto di quanto ancora presente presso San giovanni e Punta negra) ma si sono ottenuti anche importanti finanziamenti per la costruzione di un impianto di trattamento nella zona industriale di San marco ( 5 milioni ottenuti con IL PNRR) e annesso sito di messa a riserva ( deposito che permetterà in futuro di evitare gli accumuli nelle spiagge) per ulteriori 2 milioni ottenuti sempre dalla Regione nell’anno 2023.
A questo punto auspichiamo che l’amministrazione comunale proceda subito, anche attraverso i suoi riferimenti in Regione a richiedere ed ottenere uno stanziamento straordinario per Alghero ( estromessa da quelli ordinari) al fine di concludere l’importante lavoro di rimozione dei siti storici portato avanti in questi anni.
Su questa battaglia che è una battaglia di continuità delle buone pratiche portate avanti negli anni, c’è la necessità di concentrarsi con maggiore attenzione”.

Noi Riformiamo Alghero

Aree idonee, plauso dei 5 Stelle Alghero alla Todde: “Ddl tutela la Sardegna”

Alghero 26 novembre 2024 – La Sardegna si trova in un momento cruciale della sua storia energetica. Il disegno di legge presentato dalla Giunta Todde rappresenta un passo decisivo verso una transizione energetica equilibrata, che tutela il territorio sardo contrastando al contempo i fenomeni speculativi.

Il ddl si distingue per un approccio sistematico e tecnicamente dettagliato, che definisce con precisione le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti rinnovabili, classificando gli impianti per tipologia e dimensione. La proposta prevede inoltre un consistente fondo di 678 milioni di euro per il periodo 2025-2030, destinato a incentivare l’autoconsumo e le comunità energetiche, dimostrando una chiara volontà di democratizzare l’accesso all’energia pulita.

Parallelamente, la proposta di legge Pratobello, nata come iniziativa popolare e sostenuta da migliaia di firme, nasce da legittime preoccupazioni dei cittadini riguardo alla speculazione energetica. Tuttavia, pur condividendo gli stessi obiettivi di fondo del ddl Todde – protezione del territorio e contrasto alla speculazione – è stata in parte strumentalizzata dall’opposizione per finalità politiche.

È importante sottolineare come il ddl Todde già incorpori le principali istanze di tutela ambientale e paesaggistica espresse dai cittadini. La proposta della Giunta, infatti, prevede rigide limitazioni nelle aree di pregio ambientale e paesaggistico, una particolare attenzione alle zone agricole e forestali, con priorità all’utilizzo di aree già compromesse o industriali e, infine, il sostegno concreto alle comunità energetiche e all’autoconsumo.

Il vero punto di forza del ddl Todde risiede nel suo equilibrio: da un lato garantisce la necessaria tutela del territorio sardo, dall’altro non ostacola il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, cruciali per il futuro dell’isola. La proposta offre un quadro normativo chiaro e tecnicamente solido, che può guidare efficacemente la transizione energetica della Sardegna.

Le preoccupazioni espresse attraverso la proposta Pratobello trovano quindi già ampia risposta nel ddl della Giunta, che si configura come uno strumento più maturo e completo per governare la transizione energetica dell’isola, proteggendola dalla speculazione ma senza rinunciare alle opportunità di sviluppo sostenibile.

Il ddl Todde rappresenta una risposta concreta alle legittime preoccupazioni dei cittadini sardi”, commenta Giusy Piccone del Movimento 5 Stelle Alghero. “Come gruppo M5S sosteniamo pienamente questa proposta che mette finalmente ordine nella normativa sulle rinnovabili, tutelando il nostro territorio dalla speculazione selvaggia. Il testo presentato dalla Giunta offre garanzie concrete per la protezione del paesaggio e dell’agricoltura, senza rinunciare a una transizione energetica che deve essere giusta e partecipata. I 678 milioni di euro destinati alle comunità energetiche dimostrano la volontà di mettere i cittadini al centro di questo processo di cambiamento.

La sfida ora è procedere rapidamente con l’approvazione e l’attuazione del ddl, per dare alla Sardegna gli strumenti necessari a gestire questa fase cruciale della sua storia energetica, coniugando tutela del territorio e innovazione, nell’interesse di tutti i sardi”.

Giusy Piccone, consigliera comunale 5 Stelle

Sassari, l’Amministrazione Mascia in prima linea contro la “Violenza di genere”

SASSARI – Un bollino viola per indicare un luogo sicuro, in cui sentirsi protette ed essere supportate nella richiesta di assistenza ai centri antiviolenza. Così assume ulteriore concretezza l’impegno del Comune di Sassari nella lotta alla violenza di genere. L’amministrazione si fa promotrice di un accordo con farmacisti, medici di base e commercianti per raccogliere le adesioni volontarie e trasformare farmacie, ambulatori e negozi in Punti viola. Il progetto è stato presentato oggi dalla consigliera comunale Vannina Masia, presidente della commissione Politiche sociali, durante il consiglio comunale convocato in seduta solenne per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. «Coi punti viola vogliamo rafforzare la rete di supporto alle vittime di violenza di genere – ha spiegato Masia – saranno un rifugio in cui sostare e ottenere primo supporto». I presidi contrassegnati dal bollino viola saranno affiancati dal Progetto Aurora, il centro antiviolenza e casa di accoglienza per donne e minori del Comune di Sassari, così da acquisire le competenze necessarie per aiutare chi vuole emanciparsi da abusi, maltrattamenti e violenza. «Il viola è il colore dei lividi e della violenza fisica – ha proseguito – ma è anche il colore della giustizia che va resa e del rispetto che va restituito a ciascuna vittima». Quanto alla parola punto, «indica un’interruzione, un inizio, la presa di coscienza che ci si può liberare».
La consigliera Melania Delogu ha promosso un ordine del giorno, sottoscritto da tutta l’aula, per aderire alla campagna Posto Occupato. «La sua potenza simbolica consiste nel riservare un posto vuoto in uno spazio pubblico, per ricordare a tutti l’assenza delle donne vittime di violenza di genere, cui è stato negato di ambire a occupare quel posto», ha dichiarato Delogu. «Quell’assenza così visibile – è la convinzione – richiama a interrogarsi sulle cause del fenomeno e a sentire di dover fare la propria parte». A Palazzo Ducale i posti occupati saranno due, uno all’ingresso e l’altro in sala consiliare.
«Certe battaglie devono vederci tutti dalla stessa parte», ha detto la consigliera Alessandra Corda a conclusione dei lavori. «La violenza di genere esiste nonostante la tendenziale maturazione culturale e l’acquisizione di più consapevolezza», riflette. «Oggi la violenza è più sottile e subdola, spesso si fatica a vederla – è la chiosa – abbiamo la responsabilità di guidare il cambio culturale e di educazione».
Secondo il presidente del consiglio comunale, Mario Pingerna, «questa occasione deve servire per ribadire l’alleanza tra forze dell’ordine, operatori sociali, soggetti istituzionali e singole persone impegnate ogni giorno a contrastare quella che ormai è una piaga». Per il presidente «quanto più l’impegno sarà quotidiano, tanto più le istituzioni sapranno supportare la lotta alla violenza di genere».
Partendo dall’esempio di un archeologo che confuse una cacciatrice di nove mila anni fa ritrovata in uno scavo sulle Ande peruviane con un cacciatore – indotto in errore dal modello di riferimento secondo cui solo un uomo all’epoca poteva cacciare – il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha rilevato che «la conoscenza riproduce solo ciò che riconosce», e che «su questo schema si modellano processi di esclusione, discriminazione, sopraffazione e prevaricazione che sono l’inizio di ogni violenza». Secondo il sindaco, «snobbare l’importanza di ciò che pensiamo o non pensiamo, di ciò che diciamo o non diciamo, di ciò che facciamo o non facciamo, tiene in vita uno schema culturale che le istituzioni devono correggere, superare e cambiare, iniziando ad agire dalla educazione».

Per le forze dell’ordine presenti (il questore di Sassari, Filiberto Mastrapasqua, il comandante provinciale dei Carabinieri di Sassari, colonnello Massimiliano Pricchiazzi, il capitano Marco Straziota in rappresentanza del comando provinciale della Guardia di finanza, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Antonio Giordano, le agenti Federica Carta e Monica Ghisu per il comando della Polizia locale), ha parlato la prefetta di Sassari, Grazia La Fauci. «Nel 2023 in provincia ci sono stati 32 arresti per reati contro il codice rosso, 45 nel 2024 – ha detto – il dato può dipendere dall’incremento delle denunce o dall’aumento dei casi». Ecco perché «sono determinanti la prevenzione e l’educazione – ha concluso – occorre educare al ripudio della violenza nei comportamenti e nel linguaggio come strumento per gestire i rapporti». Eleonora Sanna del progetto Aurora ha parlato di oltre 150 segnalazioni arrivate dal Comune e prese in carico da gennaio a oggi, compresi i casi di 11 donne con figli minori, mentre Annarosa Negri, direttrice dei servizi socio-sanitari dell’Asl di Sassari, ha riproposto come prioritarie la collaborazione tra istituzioni, la prevenzione e il rafforzamento dei servizi sanitari territoriali.

Per l’assessora alle Politiche sociali, Lalla Careddu, «occorre smantellare il patriarcato, che esige il sacrificio di sangue delle donne e degli orfani da femminicidio». Non solo, perché il patriarcato impoverisce anche gli uomini, imponendo modelli distorti e un’idea distorta del potere». L’appello è affinché «suggelliamo un patto per superare un modello culturale e un sistema sociale che impone la gerarchia tra generi».
Ad aprire la giornata è stato il preludio musicale a cura del quartetto d’archi del Liceo coreutico Azuni composto da Chiara Casula (primo violino), Maria Campus (secondo violino), Viola Chiavetta (viola) e Andrea Mulas (violoncello), accompagnati nell’occasione dal professore, Gioele Lumbau. Hanno partecipato ai lavori anche il magnifico rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Anna Maria Massenti.
Oggi la facciata della sede istituzionale del Comune si tingerà di viola. E sempre a partire da oggi sino al 7 dicembre sarà possibile visitare la mostra fotografica sul tema della violenza di genere curata da Roberto Pintus, ospitata in sala Duce. Durerà invece un mese l’apertura al pubblico della installazione collettiva a opera di Maior Scuola d’arte e cultura, curata da Filomena Carboni, visitabile nella sala Rina Sanna, sempre a Palazzo Ducale.

PalaManchia: arriva il parquet, avanti coi lavori. Ma è ancora scontro tra Daga e Tedde

ALGHERO – Enrico Daga (Assessore agli Impianti Sportivi). “È arrivato il tanto atteso Parquet. Il problema era non vedere la luce, siamo arrivati a luglio che era una disperazione. Ora c’è la luce, anche se con qualche giorno di ritardo. Come sapete, dopo anni di attesa, il Palamanchia è oggetto di una importante riqualificazione voluta fortemente dalla nostra amministrazione. Questa prevede l’allargamento del campo per consentire alla Futsal Alghero (calcio a 5) che disputa il campionato di serie B, di giocare davanti al suo pubblico anziché in comuni limitrofi, il rifacimento del parquet ( in molti punti la palla non rimbalzava più), il ripristino dei lucernari (pioveva dentro), la sostituzione delle porte d’ingresso che non erano più a norma, l’installazione di canestri nuovi appesi al soffitto. Insomma un’opera pubblica che permetterà alla nostra città di avere un’impianto ancora più performante. Naturalmente restiamo in attesa delle prefiche con la bava alla bocca e dal calendario facile che, con le loro grida di dolore che virano sul patetico, tentano di fermare il vento con le mani”.

Marco Tedde (consigliere comunale FI). È veramente surreale. Ad agosto le società sportive già attive nella struttura, ma anche quelle che dovrebbero utilizzarla in futuro, erano state rassicurate dall’assessore all’impiantistica sportiva sulla fine dei lavori del Palamanchia, prevista per metà ottobre. È trascorso ottobre e siamo alla fine di novembre, e la Giunta Cacciotto rumina “peana di vittoria” per l’arrivo del parquet. Hanno inventato la “sublimazione inversa”, con partenza dallo stato “aeriforme” e permanenza in questo stato. Attendiamo la conferenza stampa per la rappresentazione del grande evento. Un minimo di sobrietà, per favore! Lo sport algherese merita ben altro

Dal mare alla tavola: l’acquacoltura sarda può crescere. Il Porto Conte Ricerche sostiene la filiera

ALGHERO – In occasione della Giornata Mondiale della Pesca e dell’Acquacoltura, istituita per sensibilizzare sull’importanza strategica del settore ittico a livello globale, Porto Conte Ricerche ha organizzato il convegno dal titolo “Dal mare alla tavola: la qualità dell’acquacoltura in Sardegna”.

L’evento si è rivelato un’importante occasione di dibattito e approfondimento sul ruolo dell’acquacoltura in Sardegna, soprattutto in considerazione dell’ultimo “Rapporto FAO”, che evidenzia come la produzione di animali acquatici tramite acquacoltura abbia superato quella derivante dalla pesca di cattura.

Nel corso della mattinata sono stati illustrati anche i vari aspetti che caratterizzano il comparto da un punto di vista qualitativo: dalle qualità nelle produzioni locali e negli alimenti somministrati, alle qualità nelle nuove produzioni, fino all’organizzazione del comparto ed al gusto del prodotto dal mare alla tavola.

Sul fronte della ricerca, di assoluta rilevanza lo studio e l’analisi del prodotto oltre all’organizzazione stessa della filiera di produzione: “Studiamo e analizziamo i meccanismi che portano il pesce a crescere in allevamento e, tra gli altri, il mangime compresi gli aspetti che lo legano al metabolismo dei pesci stessi. Elemento che rappresenta una parte fondamentale sia del costo di gestione dell’acquacoltura ma anche un elemento che determina la qualità finale del prodotto che arriva al consumatore- è intervenuto il ricercatore di biotecnologie applicate del Porto Conte Ricerche, Roberto Anedda- e che determina anche il benessere del pesce nella stessa fase dell’allevamento. Oggi c’è una grandissima attenzione per far generare un impatto significativo sui livelli di produzione.”

Produzione che potrebbe essere superiore, in Italia, ma anche e soprattutto in Sardegna dove operano sette aziende, che allevano orate, spigole e ombrine. Per una filiera dagli ampi margini di sviluppo:”L’acquacoltura è un settore importante per l’economia isolana ed anche per l’economia nazionale. E’ un settore che potrebbe avere un’enorme possibilità di sviluppo attualmente in Sardegna si producono circa 2000 tonnellate di specie pregiate e Italia la produzione è di circa 15.000 tonnellate.- ha spiegato Roberto Cappelli, ricercatore del Porto Conte Ricerche- Ma è poco se consideriamo che numerosi paesi sono cresciuti nelle loro produzioni, uno di questi la Turchia che tra il 2002 al 2024 è passata da 50.000 oltre 500.000 tonnellate, si capisce quale sia il potenziale di sviluppo di questo settore nel bacino del Mediterraneo.”

La ricerca e lo sviluppo restano l’elemento cardine a Tramariglio, in grado di legare innovazione e trasferimento tecnologico per arricchire il tessuto imprenditoriale. Su numerosi temi, tutti estremamente attuali e di prospetto.
“Si tratta dell’ultimo dei convegni per quest’anno all’interno di un progetto molto più grande legato alla formazione aziendale. E’ il terzo appuntamento dopo quello dedicato alle filiere della birra e della pasta. – ha tenuto ad evidenziare Tonina Roggio, responsabile del settore ricerche del Pcr- tre filiere che approfondiamo a sostegno delle imprese che si rivolgono a noi circa i percorsi che tracciamo con lo sviluppo sperimentale. Per un vero e proprio trasferimento tecnologico a beneficio delle imprese.”

“Campo boe, plauso al nuovo direttivo del Parco in particolare a Luca Pais”

ALGHERO – “I consiglieri comunali della lista civica Futuro Comune, Marco Colledanchise e Beatrice Podda, esprimono piena soddisfazione per il risultato raggiunto dal nuovo direttivo del Parco, in merito al ridimensionamento del progetto relativo al “campo boe”.

Un traguardo tutt’altro che scontato, considerato lo stato avanzato del progetto ereditato e i tempi limitati per intervenire.

Sin dal suo insediamento, il nuovo direttivo ha lavorato con grande attenzione, analizzando le ricadute ambientali e sociali del progetto.

Grazie a un approccio serio e responsabile, è riuscito a individuare la strada migliore per coniugare lo sviluppo sostenibile con la tutela del territorio.

Il ridimensionamento del campo boe, accompagnato dalle stringenti prescrizioni stabilite dalla VIncA (Valutazione di Incidenza Ambientale) dell’Assessorato Regionale all’Ambiente della Regione Sardegna, rappresenta il risultato di un lavoro rigoroso e partecipato.

Un impegno che ha visto il direttivo, guidato dal presidente Orrù, tessere una rete di relazioni e collaborazioni con la comunità locale, le associazioni, i comitati cittadini e gli uffici regionali preposti.

Questo percorso virtuoso è stato reso possibile anche grazie alla stretta sinergia tra il direttivo del Parco, il sindaco, i consiglieri regionali, le associazioni ambientaliste, i pescatori, il settore della nautica e i cittadini.
Tutti hanno fatto squadra, dimostrando che la tutela del territorio è un obiettivo collettivo, da perseguire sempre con unità di intenti.

Guardando al futuro, è fondamentale che progetti di tale rilevanza siano affrontati attraverso un concreto e preventivo coinvolgimento dell’assemblea, della consulta, del comitato scientifico – presto da eleggere – e del ricco tessuto associativo cittadino.

Un particolare riconoscimento va a Luca Pais, componente del nuovo direttivo ed espressione della lista civica Futuro Comune, per il suo lavoro instancabile e il contributo determinante nel raggiungimento di questo importante risultato.

Si può affermare con chiarezza che il Parco Regionale di Porto Conte e l’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana stanno vivendo un vero e proprio cambio di passo nella loro gestione”.

I consiglieri comunali della lista civica Futuro Comune Alghero
Marco Colledanchise
Beatrice Podda