Nuovi Ospedali, “Le risorse ci sono e si faranno”

CAGLIARI – “Il tema della realizzazione dei nuovi ospedali deve essere riportato in un perimetro di verità”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas è intervenuto questa mattina in Consiglio regionale. “Certamente la sanità è un sistema complesso, ci sono problemi e questioni molto difficili da affrontare, che non riguardano solo il livello locale. Con la delibera approvata stiamo dando attuazione a una legge regionale che affronta un segmento del problema, quello delle risorse strutturali e strumentali, e per la prima volta dopo cinquant’anni – il Brotzu è stato realizzato tra il 1970 e il 1971 – c’è una maggioranza, una Giunta e un Presidente, che hanno previsto quattro grandi nuovi ospedali, non con le chiacchiere, non per campagna elettorale, ricordo che il percorso parte dal primo giorno di legislatura, ma lasciando la copertura finanziaria per la realizzazione delle opere”.

Proprio sulle risorse il Presidente ha precisato il perché dell’assenza di qualsiasi riferimento nel provvedimento di Giunta: “La deliberazione riguarda esclusivamente la realizzazione dello studio di fattibilità da cui sarà possibile avere il corretto dimensionamento delle opere e in base a questo potranno essere indicate in modo puntuale le somme destinate per ciascun intervento. Ma a presidio dello stanziamento complessivo – sottolinea il Presidente – abbiamo il residuo dell’accordo da 900 milioni di euro siglato con lo Stato per il quale non è stato chiesto anticipo alla Cassa depositi e prestiti per il solo fatto che è inutile chiedere l’anticipazione di denari che verranno spesi in maniera pluriennale, con il rischio di fare lo stesso errore della passate legislatura con il muto dell’allora assessore ai Lavori Pubblici che ha dimostrato di essere assolutamente inefficace oltre a rappresentare un costo elevato per la Regione. A queste risorse andremo ad aggiungere l’applicazione dell’avanzo di amministrazione nei modi e nella misura necessari fino al raggiungimento dalla copertura di 1,5 miliardi di euro”.

“Le risorse ci sono, per la prima volta. Gli ospedali verranno realizzati e mi dispiace se questo potrà scontentare chi fino ad oggi ha fatto il tifo contro. I nuovi ospedali sono un investimento per il futuro e quando si parla di ritardo vorrei capire, in ritardo rispetto a cosa, agli ultimi cinquant’anni?”

In particolare sul nuovo ospedale di Cagliari il Presidente ha precisato: “Il Dea di secondo livello, in Sardegna, è il Brotzu con il Businco, centro di riferimento regionale per l’oncologia: se c’è una struttura, un presidio che ha bisogno di strumenti più forti e più moderni è proprio questo ed è da qui che si deve partire”.

Il Presidente ha risposto quindi alle polemiche sollevate sui tempi di realizzazione: “Il nuovo ospedale – ha detto – si farà ci vorrà il tempo necessario. Ventiquattro-trenta mesi sono i tempi di costruzione dell’ospedale, questo secondo le normali stime tecniche e ingegneristiche. L’ipotesi di complicazioni e ostacoli però non possono bloccare tutto perché diversamente è inspiegabile come mai ci sia stata una levata di scudi a favore della Piastra tecnologica del Brotzu, che sarà anch’essa realizzata. Ricordo che l’opera non ha ancora i permessi necessari alla sua realizzazione e quindi perché i lavori i lavori sulla Piastra dovrebbero durare pochi mesi mentre per l’ospedale i detrattori gli stimano in vent’anni? Sotto il profilo delle risorse strumentali e strutturali daremo ai sardi il meglio che si possa avere oggi a livello internazionale”

Infine il Presidente ha voluto fare un ulteriore chiarimento: “C’è un altro tema e riguarda Il terzo pilastro: il territorio. I nuovi presidi non interferiscono con la realizzazione delle Case della Comunità, non impattano sull’esigenza di una riforma della medicina del territorio che resta l’unica soluzione vincente se si vuole filtrare l’arrivo negli ospedali di un carico non più gestibile. Il tema della continuità assistenziale ospedale-territorio è una cerniera da costruire, ma se non c’è le ragioni vanno ricercate indietro nel tempo, abbondantemente prima di noi”.

“Questa maggioranza in attuazione della legge approvata dall’attuale Consiglio regionale ha portato avanti un progetto epocale di realizzazione di quattro ospedali. Vorrei ricordare, inoltre, che chi ha sbloccato i lavori dell’ospedale del Medio Campidano, che viene realizzato ora, dopo vent’anni d’attesa, è stata proprio questa maggioranza. In termini di accelerazione della spesa e di attenzione alle strutture credo non si possa eccepire nulla. Qualcuno taglierà il nastro di questi ospedali, ma noi abbiamo il dovere di mettere in cantiere opere che verranno realizzate nel tempo, avendo il senso della prospettiva”, ha concluso il Presidente.

Scadenza pagamento Tari ad Alghero, rinvio al 16 agosto

ALGHERO – I competenti uffici del Comune di Alghero, di concerto con la S.E.C.AL. S.P.A., considerato il ritardo con il quale sta avvenendo il recapito degli avvisi di scadenza della Ta. Ri. 2023, al fine di agevolare il puntuale assolvimento dell’obbligazione tributaria da parte dei contribuenti, ha disposto il differimento del termine di pagamento della prima o unica rata al 16 agosto 2023; restano invariate le scadenze delle rate successive.

Di seguito le nuove scadenze previste dalla Deliberazione di Giunta Comunale n. 236 del 14/07/2023: prima e seconda rata o rata unica: scadenza 16 agosto 2023; terza rata: scadenza 18 settembre 2023; quarta rata: 16 ottobre 2023. Restano invariate alla data del 17/07/2023 le scadenze previste per le richieste di riduzione del tributo.

Grande evento musicale a Sassari, arrivano i Placebo

SASSARI – I Placebo, a Sassari il 01 agosto 2023, h 21.30. Si rafforza la sinergia con la prestigiosa agenzia D’Alessandro e Galli, un legame forte e funzionale alla declinazione dell’idea al presente (Placebo) e alla realizzazione concreta di quelle future. Data zero di una idea che guarda lontano / progetto Stadio, da zero a infinito zero. Dicono di loro i grandi media musicali: “Giocano da sempre un campionato a parte”. “Never Let Me Go” è l’ottavo ed ultimo disco dei Placebo: una flotta da 13 tracce (17 nella versione deluxe) potente e imponente, lanciata alla conquista dei festival, degli stadi, dei grandi palasport, dei big events di livello planetario e capace di far saltare le platee del mondo intero con un repertorio ultra ventennale e la devastante hit “Bautiful James”

Dall’incrociarsi di due volontà nasce questa incredibile sfida griffata Insula Events. La società sassarese operante nel settore grandi eventi scommetteva su un’Isola e su un palcoscenico capace di ospitare le grandi star deflagrante musica italiana e internazionale. L’Amministrazione comunale puntava a riportare Sassari sulla mappa delle grandi manifestazioni, sulla rotta dei grandi concerti estivi, sulla scia di un passato ormai troppo lontano per non sfumare lontano all’orizzonte dell’estate 2023. Ed è in risposta a questa spiccata volontà manifesta che i Placebo porteranno il loro sound al “Vanni Sanna”, impianto che in considerazione dei lavori sulla tribuna coperta sarà testato a capienza ridotta (verranno utilizzate solo alcune porzioni dello stadio) ma nel rispetto dei canoni di un grande evento di caratura internazionale.

Quasi 20 anni dopo il Vanni Sanna ri-apre le sue porte al pubblico. Quasi 20 anni dopo un palco sarà lo sfondo sulla scena dello stadio sassarese. Per la prima volta nella storia i Placebo saranno catapultati dall’Europa e dall’America su Sassari.. nulla sarà più come prima. Vendite aperte sul circuito TicketOne e BoxOffice. Posto unico parterre 60 euro + prevendita; gradinata numerata 78 euro + prevendita. Saranno disponibili al pubblico 5mila biglietti.

Uno è nato in Belgio, l’altro in Svezia. Si sono conosciuti a scuola in Lussemburgo. Sono due quarantenni britannici di South London, Brian Molko e Stefan Olsdal. Nel 2024 saranno 30 anni che scatenano le folle fronte palco con un sound fluido, impattante, inimitabile e riconoscibile fra voci suadenti, testi ruvidi e ballad avvolgenti, chitarre meravigliosamente distorte e una pulizia del suono che mantenendo intatta la forza del live rasenta la perfezione del digitale. Eleganti e austeri, androgini, carismatici e disturbanti. Guardano al mondo e lo raccontano senza filtri in tutti i suoi errori e orrori, la bellezza della natura e la sua resilienza, la responsabilità e il futuro.

“Too Many Friends”, “Song to Say Goodbye”, “The Bitter End”, “Pure Morning”, “Special Needs”, “Special K”: canzoni da playlist dominatrici delle classifiche mondiali. In Sardegna i Placebo sono passati all’inizio della loro storia poi sono stati primi attori sulla scena di Glastonbury, Firenze Rock, Mad Cool (Madrid) e Collisioni. Ci sono tornati per girare un ormai epocale video clip fra Mamuthones e la spiaggia di Scivu. Ora tutto accadrà di nuovo.

Dichiara Brian Molko a una nota rivista musicale online: «..magari fra dieci anni mi ritroverete su un’isola con il mio pezzo di terreno, sarò il tizio che si fa la doccia con l’acqua piovana e che coltiva l’orto. Ecco come voglio diventare». Corsi e ricorsi.

Parlano a tre generazioni di fan, ma anche ai goth e ai millennial, agli amanti del rock inglese miscelato a new wave e post punk britannico, agli amanti del mood international di una band che ha calcato tutti i palchi più importanti del globo. Amano i Velvet Underground e David Bowie, PJ Harvey e Björk. Esplodono negli anni novanta, poi non escono più di scena. Condividono il palco – fra gli altri – con i Muse e gli Smashing Pumpkins. Sconvolgono l’Italia del festival di Sanremo

Scrive la popolarissima rivista di musica internazionale Rolling Stone nella sua versione UK: “Si sentivano come scimmie ammaestrate mandate in giro per il mondo a intrattenere il pubblico suonando sempre le stesse hit. Hanno fatto tabula rasa e ora cantano e parlano di un mondo che si sta autodistruggendo, di sorveglianza, del desiderio di scomparire”. Placebo a Sassari.. da ora in avanti nulla sarà più come prima. Data zero di una idea che guarda lontano / progetto Stadio, da zero a infinito zero

Festival della Canzone Algherese, vince Daniele Cambule con “Cor meu”

ALGHERO – Dopo 33 anni di assenza l’edizione n. 14 ha catalizzato l’attenzione di Alghero e degli algheresi che hanno certificato il loro affetto per l’evento che è sempre stato un “cult” nel panorama degli eventi locali. Un’edizione in grande spolvero che ha avuto la serata conclusiva domenica 2 luglio. Una giuria attenta e di grande valore, capitanata da Mariano Melis e che ha annoverato fra i suoi membri Salvatore Maltana Nicola Nieddu, Carla Valentino, Giulio Saverio Leone e Alberto Caria,
ai quali si sono aggiunti tre giudici popolari selezionati tra il pubblico presente, ha proclamato vincitore indiscusso della 14^ edizione del festival della Canzone Algherese Daniele Cambule, un bravissimo cantante che ha interpretato “Lo cor meu”, una splendida canzone, scritta e musicata da Franco Cano. E’ questo il brano che ha conquistato il pubblico e la giuria presente nel teatro del Lo Quarter. Il primo premio è stato consegnato dalla vice Sindaco Giovanna Caria, in sostituzione del Sindaco assente per impegni istituzionali. La seconda classificata è stata la talentuosa Michela Patrono con il brano “Foto de una illusio”, con testo e musica del cantautore Algherese Antonello Colledanchise. La performance di Michela è stata apprezzata per l’intensità e l’emozione che è riuscita a trasmettere. Il premio le è stato consegnato dal presidente del consiglio regionale Michele Pais. Al terzo posto, invece, si è piazzata la più giovane degli artisti in gara, la meravigliosa e bravissima Aurora Bassu con una canzone scritta da un autore che non è più tra noi da diversi anni, Vittorio Tedde. Il testo è stato magistralmente musicato da Francesco Chessa, che con Vittorio Tedde ha scritto pagine indimenticabili della canzone algherese. Il premio alla terza classificata è stato consegnato dal presidente della fondazione Alghero dr. Andrea Delogu.
Il premio alla migliore interpretazione è stato consegnato a Michela Patrono, mentre il premio per il miglior testo e stato consegnato all’artista Franco Mulas, veterano della canzone Algherese che ha partecipato a quasi tutte le precedenti edizioni dei festival. Con la sua voce potente e armoniosa ha cantato il brano “Fastaggiament” scritta da Carlo Ibba. E, per finire, il premio alla migliore musica è stato vinto da Liliana Cocco, che ha cantato in brano “Sigaras”, musicato da Franco Calvia, straordinario artista algherese che s’è distinto anche in una edizione del Festival di San Remo. Sono state anche consegnate 2 targhe offerte da Radio Onda Stereo, che ha voluto premiare l’interprete più giovane e il meno giovane, Aurora Bassu e Francesco Morittu.
La serata è stata caratterizzata da esibizioni di altissimo livello da parte degli ospiti presenti: il duo Animas, composto da Sabrina Sanna e Alessandro Melis; il cantautore Angelo Maresca che ha cantato uno dei più famosi brani algheresi “Al career de la Pretura”; il gruppo Sabor de flamenco capitanato da Luis Doppio, affiancato da due bravissime ballerine di flamenco che insieme hanno scaldato la serata con canti e balli della tradizione flamenca.
Insomma, ogni artista ha dato il meglio di se offrendo interpretazioni intense e coinvolgenti.
Tornando al vincitore Daniele Cambule, con la sua bellissima voce e la maestria con cui ha interpretato “Lo cor meu”, è riuscito a convincere pubblico e giuria.
Nonostante la competizione, la serata è stata anche l’occasione per celebrare la bellezza della musica algherese e per rendere omaggio ai talenti locali.

Tutti gli artisti coinvolti hanno dimostrato uno spiccato talento e grande personalità, e hanno coinvolto un pubblico attento e competente. “Un grosso abbraccio va al maestro Raimondo Dore che ha fatto miracoli per portare a compimento questo straordinario impegno, riuscendo a musicare tutti i brani in gara accompagnato da grandi musicisti del calibro di Pietro D’ore (Sax e Viola), Antonio Fortunato (Chitarre), Gianluca Porcu (Basso), Sergio Intelisano (batteria).
Cogliamo l’occasione – proseguono gli organizzatori – per fare un grande ringraziamento al Comune di Alghero, alla Fondazione Alghero, ma soprattutto al nostro Sponsor ufficiale “Rumpura” di Alessandro Loi che con il suo contributo ha fatto sì che l’ organizzazione affrontasse con più serenità i notevoli impegni economici per la realizzazione dell’evento musicale. Un ringraziamento non può mancare a Davide Simula de La Corallina, che ha offerto i primi tre premi, a Rita Corveddu Fiorista che ha addobbato il palco con grande stile e professionalità, a Eleonora Baldino “Elenoir” per trucco e parrucco che ha contribuito a rendere ancor più belle le nostre ragazze. Un ringraziamento particolare va ai nostri amatissimi presentatori delle due serate, Pinuccia Sechi e Pierpaolo Sanna, che hanno fatto un lavoro straordinario curato nei minimi dettagli con serietà, simpatia e grande grande professionalità, coadiuvate sul palco da due giovanissime assistenti, le bellissime Eloise Corda e Linda Carta Mantiglia, denominate simpaticamente dai cantanti le Algheresine. Un ringraziamento doveroso al Service luci e suono di Alberto Erre, Kiko SOLINAS e Patrizia Maltana per le riprese televisive, e a Catalan TV nella persona di Roberto Lampis che è stato fondamentale nella parte pubblicitaria dell’evento, a Giuseppe Niolu di Radio Onda Stereo per le due dirette radiofoniche, e a tutti gli sponsor che nel loro piccolo hanno contribuito per la realizzazione dell’evento musicale. Un grazie di cuore allo staff incominciando da Carlo, Ignazio, Giancarlo, Angelo e Mirko. Le due serate della 14 ^ edizione del festival della Canzone Algherese sono state un grande successo e hanno confermato ancora una volta il talento e la passione dei musicisti, autori e cantanti della nostra meravigliosa città. E l’affetto degli algheresi per la nostra lingua. Siamo popolo con una grande lingua che dobbiamo coccolare perché è parte integrante della nostra identità. Ma anche perché costituisce un innegabile “asset” promozionale per Alghero e il suo territorio. Arrivederci alla quindicesima edizione del Festival della canzone algherese – chiudono gli organizzatori”, cosi Gianni Loi, Antonello Udda e tutta l’Associazione Culturale Festival della Canzone Algherese APS.

Dromos Festival, una line-up eccentrica e di grande qualità

ORISTANO – Ritorna dal 28 luglio al 14 agosto l’appuntamento con Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale, che quest’anno saluta la sua venticinquesima edizione con la consueta formula itinerante tra vari centri e località della provincia di Oristano: dallo stesso capoluogo alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Fordongianus a Morgongiori, da Neoneli a Cabras, a Ortueri (in provincia di Nuoro), e con l’importante ritorno, in coda al calendario, a Nureci, per salutare al meglio il primo quarto di secolo del festival.

Dromos svolgerà il suo programma spaziando, come sempre, tra stili e linguaggi musicali differenti, con la presenza di artisti di livello internazionale, senza trascurare le eccellenze nazionali e locali, proponendo un cartellone senza steccati tra generi e generazioni. I primi due protagonisti sono già stati annunciati nelle scorse settimane: i Manhattan Transfer, che saranno in concerto il 29 luglio a Oristano, e Stefano Bollani, atteso in piano solo il 10 agosto a Neoneli. Ma sono tanti gli altri nomi di spicco nel cast di Dromos numero venticinque: i pianisti Abdullah Ibrahim, Tigran Hamasyan e Chano Domínguez, le cantanti Lady Blackbird e Cécile McLorin Salvant, The Original Blues Brothers Band, Alfa Mist, The Comet is Coming, Big Daddy Wilson, Gianluca Petrella in versione dj; e poi i sardi: Marino De Rosas con Denise Gueye, Francesco Piu col suo trio, Francesca Corrias e Daniela Pes che uniranno le loro voci a quella della napoletana Maria Pia De Vito, accompagnate dall’Orchestra Jazz della Sardegna in una produzione originale dedicata al jazz al femminile.

Dunque tanta musica (ma non solo) per un’edizione di Dromos che si presenta sotto il titolo “People”, con un riferimento al tema del ripopolamento culturale; perché, come scrive la critica d’arte Anna Rita Punzo, «Dromos 25 non è la mera autocelebrazione di un festival che guarda a se stesso, ma la nuova tappa di un cammino comunitario pluriennale che coniuga espressioni e linguaggi artistici multietnici, sostenibilità ambientale e inclusione sociale, al fine di stimolare processi di cooperazione e partecipazione attiva che agiscano come forze centripete per il ripopolamento socio-culturale dei territori marginali. (…) People dunque non è un banale slogan, una semplice scelta tematica ma un manifesto, una visione lungimirante, l’imperativo etico perseguito da chi, venticinque anni fa, ha scelto di porre la comunità al centro di un progetto a più voci che, come in una articolata composizione polifonica, confluiscono in un’unica e armoniosa sinfonia.»
I concerti
La musica di Dromos prenderà il via sabato 29 luglio nella bella cornice di piazza Duomo a Oristano: alle 22 riflettori puntati sui Manhattan Transfer (biglietto a 25 euro più prevendita), in arrivo nell’isola sull’onda del nuovo disco “Fifty”, pubblicato l’anno scorso (su etichetta Concord); una raccolta di intramontabili successi dell’ensemble vocale statunitense ripresi da album ormai storici come “Brasil”, “The Junction”, “Extensions”, “Coming Out”, “The Offbeat of Avenues” e “Pastiche”, affiancati da brani inediti. Un disco, registrato con il sontuoso apporto dell’orchestra WDR Funkhausorchester, che celebra il mezzo secolo di storia musicale dei Manhattan Transfer: una storia costellata di riconoscimenti, come l’inserimento nella Vocal Group Hall of Fame e la conquista di ben otto Grammy Awards, e che prosegue anche dopo la scomparsa, nel 2014, del fondatore del quartetto, Tim Hauser, attraverso le voci di Janis Siegel, Alan Paul (entrambi titolari dagli esordi del gruppo nel 1972), Cheryl Bentyne (dal 1979) e Trist Curless (dal 2014).

Il compito di inaugurare i concerti di agosto, martedì 1, spetterà ad Abdullah Ibrahim, in concerto nella piazza Centrale di San Giovanni di Sinis (Or) alle 22 (ingresso a 20 euro più prevendita). Nato a Città del Capo nel 1934, e diventato conosciuto col nome Dollar Brand, il pianista sudafricano appartiene alla preziosa categoria dei giganti del jazz ancora in vita. Tra i protagonisti della scena newyorkese degli anni ’60 (emigrò negli Stati Uniti a causa dell’apartheid), si convertì poco dopo all’Islam assumendo il nome Abdullah Ibrahim. Il suo tocco percussivo, la sua intensità, la complessità ritmica e dinamica richiamano un melting pot di influenze culturali: dalla musica tradizionale africana agli inni cristiani, dal gospel e dallo spiritual al jazz americano fino alla musica classica. Tra le sue importanti collaborazioni, Abdullah Ibrahim vanta quelle con musicisti del calibro di Don Cherry, Ornette Coleman, John Coltrane, Carlos Ward, Billy Higgins, con la Ellington Orchestra e le tournée con il quartetto di Elvin Jones. In Sardegna si muoverà tra le sue più note composizioni, incise e reinterpretate nella dimensione del piano solo, incise nel suo ultimo disco “Solotude” (Gearbox Records, 2021).

La sera dopo, mercoledì 2 agosto, il pianoforte sarà ancora protagonista nella piazza Centrale di San Giovanni di Sinis: alle 22 (biglietto a 20 euro più prevendita) a muovere le dita tra i tasti di ebano e avorio sarà l’armeno Tigran Hamasyan, classe 1987, riconosciuto dalla scena jazzistica internazionale per il suo stile originale, caratterizzato da un profondo legame con la musica tradizionale della sua terra. A Dromos il pianista nativo di Guayaquil presenterà la sua ultima fatica discografica, l’album “StandArt”, pubblicato per l’etichetta Nonesuch nel 2022, nel quale rielabora con il suo inconfondibile stile nove grandi classici della tradizione musicale americana, con la partecipazione di Mark Turner, Joshua Redman e Ambrose Akinmusire, tra gli altri. Ad affiancarlo in Sardegna, ci saranno Jasper Hoiby al basso e Arman Mnatsakanyan alla batteria.

I concerti di Abdullah Ibrahim e Tigran Hamasyan in programma a San Giovanni di Sinis, sono presentati in collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama e l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e rientrano anche nel programma de L’Isola dei Giganti – Festival Internazionale dell’Archeologia; previsto un mini abbonamento per seguire entrambe le serate al prezzo di 30 euro (più diritti di prevendita). I due concerti saranno preceduti, alle 19.30, da altrettante presentazioni editoriali: martedì 1 agosto quella del recentissimo “Sì, lo voglio. Storie di unioni civili in Italia” di Giovanni Follesa, edito da People; mercoledì 2 quella de “La scrittrice obesa” di Marisa Salabelle, uscito lo scorso ottobre per i tipi di Arkadia.

Giovedì 3 agosto Dromos fa tappa a Donigala Fenughedu, frazione di Oristano, dove il Ros’e Mari Farm & Green House ospita un altro piano-trio, quello di Chano Domínguez (biglietto a 15 euro più prevendita), uno dei più celebrati jazzisti “reclutati” dal flamenco. Nome di spicco della scena musicale spagnola di qualsiasi genere, il pianista vanta al suo attivo collaborazioni con artisti del calibro di Enrique Morente, Estrella Morente, Martirio, Marta Valdés, Gonzalo Rubalcaba, Ana Belén, Jorge Pardo, Carles Benavent, Paco de Lucía, Joe Lovano, Herbie Hancock, Jack DeJohnette e Wynton Marsalis. Nel 2022 ha pubblicato il disco “Chabem”, con Hamilton de Holanda al bandolim e Rubem Dentes al cajon, e la partecipazione del leader degli Snarky Puppy Michael League e della cantante spagnola Sílvia Pérez Cruz. Sul palco di Dromos, Chano Domínguez sarà affiancato dal bailador Daniel Navarro e dal figlio Pablo Dominguez al cajon.

Il 4 agosto, a Cabras, un pezzo di storia della musica calerà sul palco della piazza Stagno: alle 22 riflettori puntati su The Original Blues Brothers Band (biglietto a 15 euro più prevendita), la formazione il cui nucleo fu scelto personalmente da John Belushi e Dan Aykroyd per il celeberrimo film del 1980 di John Landis, che ha tracciato una rotta importante per tutto l’universo blues, contribuendo in maniera determinante alla diffusione capillare del genere musicale. Tanti i prestigiosi palcoscenici calcati negli anni dall’ensemble, come l’Olympia di Parigi, dove, per la prima volta nella sua storia, sono state rimosse le sedie per far ballare gli spettatori. The Original Blues Brothers Band è capitanata dal sassofonista “Blue Lou” Marini, musicista del leggendario Saturday Night Live, il programma di varietà in onda il sabato sera sulla NBC, dove nel 1975 John Belushi, all’epoca attore dello show, l’aveva notato suonare nella sezione fiati con Joe Cocker, Ray Charles e Aretha Franklin; con lui, a Dromos, ci saranno Leon “The Lion” Pendarvis alle tastiere, Tommy “Pipes” McDonnell, Bobby “Sweet Soul” Harden ai cori, Rob “Sweet Soul” Paparozzi ai cori e armonica, Steve “Catfish” Howard alla tromba, Larry “Trombonius Maximus” Farrell al trombone, Steve “The Colonel” Cropper alla chitarra, James “Hags” Haggerty al basso e Lee “Funkytime” Finkelstein alla batteria. Tra i membri che non facevano parte del nucleo originario ci sarà John Tropea, chitarrista che vanta prestigiose collaborazioni con Van Morrison e Billy Cobham e una carriera solista di rispetto. Dall’anno in cui si è riformata, il 1988, la band ha inciso dischi con Dan Aykroyd, alias “Elwood Blues”, B.B. King, Eric Clapton, James Brown e molti altri, ma è dal vivo che sa esprimere al massimo la sua coinvolgente energia.

Tengono banco gli artisti sardi nei due appuntamenti in programma il 5 agosto nei pressi del tempio ipogeico di Sa Scaba ‘e Cresia a Morgongiori. Aprono, alle 21.30, il chitarrista Marino De Rosas, volto noto e di lunga esperienza sulla scena musicale isolana, e la cantante, corista e autrice, Denise Gueye. Autodidatta, l’olbiese Marino De Rosas ha iniziato a suonare la chitarra elettrica a quattordici anni prima di dedicarsi, dai primi anni ’80, allo strumento acustico componendo brani originali ispirati alla musica popolare dell’area mediterranea e sarda in particolare, usando tecniche di flamenco, classiche e fingerpicking. Dopo un primo lavoro discografico nel 1990, “Kiterras”, nel 1999 ha realizzato “Meridies”, prodotto da Andrea Parodi, seguito nel 2007 da “Femina ‘e mare”, e, nel 2018 da “Intrinada”. Classe 1989, Denise Gueye conta importanti collaborazioni che hanno arricchito il suo curriculum artistico; fra i tanti Bruno Tommaso, Antonella Ruggiero, Mario Biondi & Pino Jodice, Accordi Disaccordi, Mudras, Francesco Piu, Train to Roots. Voce solista e autrice in “Cuentos” dei Barrio Sud (2016), “Be yourself” di Mudras (2017), e il suo ultimo disco dedicato a Federico Garcia Lorca “Denise Gueye & Marco Carta “Velas Blancas y Ramas Verdes” (2022).

Secondo atto della serata del 5 agosto, una produzione originale firmata Dromos e Teatro e/o Musica di Sassari: il progetto “Nunca Más Canaries” (biglietto a 5 euro più prevendita) della cantante Maria Pia De Vito che rende omaggio alle voci femminili del jazz, figure storiche, monumentali, che nel corso dei vari decenni hanno contribuito a scrivere la grande storia del genere di matrice afroamericana, come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nina Simone e Miriam Makeba. Le Canaries, i canarini, era infatti il nomignolo con cui venivano definite le cantanti jazz negli anni ’20, sottolineandone il ruolo secondario, da attrattore del pubblico, alla stregua di un uccellino in gabbia. La loro forte personalità artistica le affrancò da questo ruolo, aprendo la strada a un modello più libertario e consapevole. Ad affiancare Maria Pia De Vito ci saranno le sarde Francesca Corrias e Daniela Pes, tra le voci più interessanti nel panorama nazionale, e l’Orchestra Jazz della Sardegna diretta da Gavino Mele.

Lunedì 7 agosto Dromos tornerà a Oristano per una serata in cui lo stile e l’intensità emotiva di un’altra cantante, la statunitense Lady Blackbird, saranno protagonisti dalle 22 in piazza Duomo (biglietto a 20 euro più prevendita). Pur avendo influenze dalla provenienza più disparata, da Billie Holiday a Gladys Knight, Tina Turner e Chaka Khan, Marley Munroe (questo il suo nome di battesimo) arriva da Los Angeles con uno stile e un’intensità emotiva impareggiabili. Il suo debut album del 2021, “Black Acid Soul”, presenta un nuovo approccio al tipico idioma jazz vocale da parte di una cantante dalla voce audace e inconfondibile. Pubblicata l’anno scorso, la deluxe edition di “Black Acid Soul” include undici brani aggiuntivi con materiale nuovo, compresa una versione di “I Am What I Am” di Shirley Bassey, e dei remix commissionati da artisti dell’elettronica, del jazz e del funk come Emma-Jean Thackray, Colleen “Cosmo” Murphy e Greg Foat.

Mercoledì 9 agosto sarà nuovamente la bella cornice della piazza Duomo di Oristano a ospitare ancora una voce femminile tra le più importanti del panorama jazz internazionale: sul palco, alle 22, la compositrice, cantante e artista visiva Cécile McLorin Salvant (biglietto a 20 euro più prevendita), artista eclettica che ha sviluppato una passione per la narrazione, per le connessioni tra vaudeville, blues, jazz, musica barocca, per il teatro e le tradizioni folk di tutto il mondo, e per la scoperta di canzoni raramente registrate e dimenticate. Nata e cresciuta a Miami, in Florida, da madre francese e padre haitiano, Cécile McLorin Salvant ha pubblicato lo scorso marzo l’album “Mélusine”, uno scrigno che racchiude quattordici brani attraverso i quali viene raccontata la storia della leggenda popolare europea Mélusine. Il suo precedente album “Ghost Song” ha ricevuto 2 nomination ai Grammy ed è stato inserito tra i migliori album del 2022 da NPR, New York Times e Jazzwise.

Per i concerti di Lady Blackbird e Cécile McLorin Salvant sarà possibile acquistare un mini abbonamento valido per entrambe le serate, al costo di 30 euro più diritti di prevendita. Si ringrazia l’Arcidiocesi di Oristano per la concessione degli spazi.

Il viaggio di Dromos proseguirà giovedì 10 agosto a Neoneli: grande protagonista della serata, con inizio alle 22, Stefano Bollani (biglietto a 25 euro), recentemente insignito del David di Donatello come miglior compositore (per il film di Francesco Lagi “Il pataffio”), in Sardegna per presentare il suo ultimo lavoro discografico, l’album di inediti “Blooming”, pubblicato per la Sony lo scorso aprile. Sul palco di Dromos, il pianista (classe 1972, milanese di nascita ma fiorentino d’adozione) proporrà il suo concerto in solo, un one man show che è un vero e proprio viaggio tra i tasti del suo strumento, capace di fondere sapientemente i generi musicali e di nutrirsi di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che Bollani ha incontrato sui palchi di tutto il mondo. Una sorta di laboratorio creativo, dunque, portato in scena seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone, fino ai brani inediti, appunto, alcuni dei quali sono stati anticipati durante la trasmissione cult di Bollani e Valentina Cenni “Via Dei Matti numero Zero”, che tanto ha entusiasmato pubblico e critica.

Venerdì 11 e sabato 12 agosto Dromos pianterà le tende a Fordongianus per una due giorni sotto l’insegna del Terme Romane Festival, con chiaro riferimento all’antico sito sul fiume Tirso in cui andrà in scena: alle 22 riflettori e amplificatori accesi per The Comet is Coming (biglietto a 20 euro più prevendita), uno dei nomi più attesi di questa venticinquesima edizione. Capitanato dal musicista Shabaka Hutchings (al sax e shakuhachi) il progetto si caratterizza per l’approccio profetico a quella che potrebbe essere la musica di un nuovo mondo, alla costante ricerca di una radice primordiale del suono. The Comet is Coming si è affermato definitivamente sulla scena internazionale con “Trust In The Lifeforce Of The Deep Mystery”, considerato dalla critica il miglior album del 2019. Il disco traccia impalpabili linee di connessione spazio-temporali, in un loop musicale incontrollabile che intreccia il jazz, la psichedelia, il funk e l’elettronica. Uscito lo scorso settembre, l’ultimo disco del trio, che oltre Hutchings, annovera Danalogue al synth e Betamax alla batteria, si intitola “Hyper-Dimensional Expansion Beam” (2022): un lavoro nel quale The Comet is Coming apre un portale verso nuovi universi e altre dimensioni.

La sera dopo (sabato 12), sempre alle 22, Dromos riabbraccerà il produttore e compositore londinese Alfa Mist (biglietto a 20 euro più prevendita), già ospite della manifestazione nell’estate del 2019. Salito agli onori della critica con il disco “Structuralism”, l’artista inglese si caratterizza per suoni urbani ispirati dal jazz, da lui stesso prodotti e composti, che hanno sorpreso positivamente pubblico e critica. Nel suo percorso di crescita, un ruolo fondamentale è stato ricoperto da produttori legati al mondo hip-hop come Hi-tek, Madlib e J Dilla, da lui sapientemente rielaborati e ricampionati. Sono proprio loro ad aver permesso al suo stile di prendere forma, con ritmi incalzanti combinati con l’immediatezza dell’improvvisazione e un penetrante senso della melodia. È dello scorso aprile il suo quinto album in studio, “Variables”, che attraverso le sue dieci tracce ne ribadisce l’eclettismo e la costante vocazione verso la ricerca e l’innovazione.

Anche per le due serate di Fordongianus è previsto un mini abbonamento al costo di 30 euro più prevendita.

Sia il 10 agosto a Neoneli, sia l’11 e il 12 a Fordongianus, le serate avranno un eccezionale proseguimento dopoconcerto con i dj set del musicista e produttore Gianluca Petrella, star del trombone internazionale, questa volta a Dromos in veste di dj. L’eclettico artista barese, salito agli onori della critica per aver ricevuto per ben due volte il premio come miglior musicista emergente indetto dal magazine Downbeat, in questo caso spazierà tra la migliore deep house del momento, passando per le più crude Chicago Trax e aggiungendo una quarta dimensione ai groove di Detroit.

Domenica 13 agosto il festival farà tappa a Ortueri, per il consueto “sconfinamento” nel paese del Mandrolisai realizzato in collaborazione con la Cantina Bingiateris e l’Associazione Viva Mandrolisai : alle 22 (ingresso libero) a far surriscaldare le valvole degli amplificatori ci penserà il trio del bluesman Francesco Piu, definito dalla rivista Guitar Club “una vera e propria forza della natura!”. Con vent’anni di attività musicale alle spalle, otto album e migliaia di concerti tra festival, teatri e club in Italia, Europa e puntate oltreoceano in Canada e USA dove ha rappresentato l’Italia all’International Blues Challenge di Memphis, il chitarrista sardo salirà sul palcoscenico affiancato da Gavino Riva al basso e Paolo Succu alla batteria, percussioni ed elettronica.

Dopo la pausa forzata causata dalla recente pandemia, Dromos chiuderà in bellezza la sua venticinquesima edizione lunedì 14 agosto con un appuntamento a Nureci che sancisce l’importante ritorno di Mamma Blues, il festival nel festival dedicato alla ruvida e polverosa musica del diavolo. Alle 22, nella storica Arena Mamma Blues, salirà Big Daddy Wilson (voce, chitarra e percussioni) con la sua musica capace di intrecciare sapientemente blues, spiritual, roots, soul e reggae. Vincitore di un prestigioso Grammy Award, il bluesman americano si caratterizza per l’inconfondibile voce baritonale, calda e intensa, nonché per le sue doti ritmiche e di chitarrista. Affiancato da The Goosebumps Bros, ovvero Cesare “Big C” Nolli (chitarra e voce), Paolo Legramandi (basso e voce) e Nik Taccori (batteria e voce), presenterà il suo coinvolgente progetto elettro-acustico: un viaggio dal Delta Blues delle radici fino a quello urbano contemporaneo, interpretato con grande gusto ed eleganza in un intelligente equilibrio tra tecnica e passione. Il biglietto per il concerto di Big Daddy Wilson a Nureci costa 10 euro più prevendita.
Cinema
Tanta musica e tanti ospiti provenienti da tutto il mondo, dunque, nel cartellone di Dromos, ma non solo. Tra gli altri eventi previsti, uno spazio di rilievo riveste la consueta minirassegna cinematografica promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, in linea con il tema di questa edizione del festival: “People: la musica per far fiorire relazioni”.

Per tre serate (con inizio alle 21 e ingresso libero) il proiettore e lo schermo allestito nel Giardino dell’UNLA, in via Carpaccio, 9, ospiteranno altrettante pellicole appositamente selezionate per approfondire e riflettere sul tema dominante di questa venticinquesima edizione. Primo appuntamento venerdì 28 luglio con “L’ospite inatteso”, film drammatico del 2007 diretto da Tom McCarthy, in cui dominano le tematiche dell’amicizia e dell’immigrazione nell’America post 11 settembre. Lunedì 31 luglio si proseguirà con “La mélodie”, commovente film del 2017 ambientato a Parigi, con la regia di Rachid Hami, che narra la storia e l’evoluzione di un violinista disilluso, in grado di ritrovare l’amore e la gioia della musica grazie all’incontro con uno studente entusiasta e brillante. Ultimo appuntamento martedì 1 agosto con “La Banda”, film di Eran Kolirin, uscito nel 2007: racconta le vicende dei componenti di una banda musicale egiziana, giunta in Israele per un concerto, che per errore si ritrovano in un paese sperduto e vengono ospitati da una famiglia locale.
Suonoverde
Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale, vede Dromos impegnato anche in questa edizione con il progetto Suonoverde: in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, si punta a conseguire l’obiettivo primario della riduzione dei rifiuti attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e di alimenti a chilometro zero, il potenziamento della raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili.

Il festival si pone inoltre l’obiettivo di essere a impatto zero, cioè di abbattere le proprie emissioni di C02. Per questo ha scelto di diventare partner di Treedom, azienda italiana che consente di piantare alberi in diversi paesi del mondo e che ne monitora costantemente la crescita. Il bosco di Dromos è attualmente costituito da 145 alberi, che permetteranno di abbattere nei primi dieci anni di vita 70,30 tonnellate di CO2.
People Have the Power
Dromos in collaborazione con l’associazione di promozione Intramadu propone quest’anno il progetto People Have the Power: un’iniziativa all’insegna della natura e dell’educazione al rispetto del mare. Filo conduttore della venticinquesima edizione di Dromos è “People”, il tema che lo caratterizza, a cui si lega naturalmente il titolo del progetto che si ispira alla celebre, omonima canzone di Patti Smith. L’organizzazione è, infatti, fermamente convinta del fatto che siano le persone ad avere davvero il potere di cambiare il mondo in cui vivono, cosciente che non c’è più tempo e che questo è il momento di agire, con la fiducia che con l’impegno di tutti si possa riuscire a migliorare le condizioni del pianeta Terra.

Ma perché focalizzare l’attenzione sul mare? Perché il genere umano dipende dal pianeta blu: l’oceano rappresenta il polmone della Terra, più del 50% dell’ossigeno che respiriamo proviene proprio dal mare che assorbe anche un terzo dell’anidride carbonica, ma tra tutti gli ecosistemi è quello più sfruttato, più malato, quasi al collasso. L’oceano è vita, è bellezza immensa, è forza allo stato puro e da esso dipendono miliardi di persone. Ma la sua capacità di rigenerarsi è più lenta dell’uso che l’uomo fa delle sue risorse. Perciò è fondamentale imparare a trattarlo bene, prendendo consapevolezza dei suoi limiti e dello stato in cui versa.

Martedì 1 agosto presso la spiaggia di San Giovanni di Sinis verranno messe in atto delle importanti azioni, come lo snorkeling “salva la pinna”: con un biologo marino si andrà alla ricerca della Pinna Nobilis, comunemente nota come nacchera, andando alla scoperta delle buone pratiche che ne possono agevolare il ripopolamento. Nel corso della giornata si proseguirà con attività di pulizia dell’arenile da plastiche, mozziconi e rifiuti di svariata natura e si terrà un importante workshop dedicato all’importanza dell’ecosistema mare per la vita dell’intero pianeta. In serata, poi, seguirà un appuntamento dedicato alla meditazione notturna a cura di Alchimia della Jana.

Il giorno dopo (mercoledì 2) le attività proseguiranno con la gita “Coast to Coast” in sup o kayak da Mare Morto a La Caletta: con una guida ambientale si andrà alla scoperta delle bellezze della costa del Sinis. A San Giovanni si terrà il laboratorio “Per mille balene” dedicato ai più piccoli, a cura dell’associazione Punti di Vista, che coinvolgerà i partecipanti con momenti di ballo, movimento, suoni e rumori dell’acqua, consistenze di sabbia e conchiglie. Con i materiali raccolti nella spiaggia, si procederà alla creazione di strumenti e oggetti musicali. Gli adulti, invece, avranno la possibilità di partecipare al Trekking a Capo San Marco, andando a scoprire il verde della penisola del Sinis, esplorandone la ricca biodiversità e scoprendo come preservarla.

Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo mail intramadu@gmail.com, visitare il sito internet www.intramadu.it o la pagina Instagram @intramaduaps.
Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare
Con il festival ritorna Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare, una proposta turistica di otto giorni attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell’Oristanese, a cura dell’associazione Mariposas de Sardinia con ViaggieMiraggi. Per maggiori informazioni scrivere una e-mail all’indirizzo: italia@viaggiemiraggi.org.
Info
I biglietti per i concerti si possono acquistare online sul sito di Dromos.

Dal 31 gennaio e fino al 31 ottobre 2023 i nativi del 2004 possono registrarsi con SPID o CIE sul sito 18app.italia.it e ottenere il Bonus Cultura di 500 euro per acquistare i biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali e anche per gli spettacoli del festival Dromos. Anche i docenti di ruolo possono ottenere il bonus di 500 euro che il MIUR mette a disposizione sul sito cartadeldocente.istruzione.it utilizzabile per acquistare i biglietti del festival. I cittadini italiani ed europei residenti in Italia, di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti, in possesso della Carta Giovani potranno usufruire di speciali promozioni.

La venticinquesima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Banco di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli e Nureci, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, Fondazione Oristano, Ros’e Mari Farm & Green House, Cantina Bingiateris di Ortueri, Arcidiocesi di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Antiquarium Arborense, Scuola Civica di Musica di Oristano, Music Academy Isili, Cooperativa Teatro e/o Musica, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Terme Romane Festival di Fordongianus, Mamma Blues e Sardinia Coast to Coast.

Per informazioni, si può contattare la segreteria del festival al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.

Rinasce la Pro Loco e ritornano i Focs de Sant Joan: programma

ALGHERO – Dopo 3 anni di pausa, la Proloco Alghero – Riviera del Corallo, presenta una edizione dedicata alla rinascita e al rinnovamento, dei legami di amicizia e non; l’evento festivo si rinnova nella sua struttura.
Lo spettacolo è un omaggio alla luce dopo il buio, alla guarigione. La fiamma del Canigò rafforza il legame di Alghero con la Catalogna e lo fa con la partecipazione dei “maestri del fuoco” i Corre Focs Malefica de Coll di Barcellona. Gruppo folk tipico della Catalogna, i Corre Focs “corrono” con il fuoco esibendosi in uno spettacolo pirotecnico (a distanza di sicurezza) che esalterà il potere del fuoco e del grande falò di San Giovanni.
Lo spettacolo curato da Chiara Murru – in ogni sua parte – ha una drammaturgia che segue ed esalta il sole e il FOC in quella che è la giornata più lunga dell’anno (solstizio). Elementi ricorrenti come da tradizione il sole e la luna, il solstizio, la luce, le erbe curative e altri momenti fondamentali del rito, prima dell’atteso salto del fuoco.
Lo spettacolo strutturato tra sacro e profano segue il calare del sole e il giungere della notte e si divide “naturalmente” in 2 momenti – prima e dopo il tramonto – prima e dopo il buio. La prima parte si svolgerà tra l’acqua e la spiaggia e coinvolgerà i candidati e le candidate in alcuni momenti emozionanti e commoventi, avvolti dalle voci di 2 cori, quello maschile di Santu Lussurgiu e quello femminile di Dorgali che partecipano per la prima volta a un evento festivo di questo tipo, in veste non solo di “colonna sonora”, ma di attori. Il sole e la luna. Il maschile e il femminile. Nella prima parte dello spettacolo anche la Vela Latina sarà protagonista insieme a numerosi figuranti, appartenenti alla comunità scolastica della città e non solo. Lo spettacolo prevede tra gli altri un momento dedicato alla memoria del mare, ai migranti che perdono la vita in quel viaggio della speranza attraverso il Mediterraneo, il Mare Nostrum.
In maniera fluida e naturale si arriverà così al momento tanto atteso dell’accensione del fuoco durante il quale i 15 “demoni” catalani, giocando e correndo con il fuoco, renderanno il momento prima del salto del fuoco…spettacolare!
Lo spettacolo del 23 Giugno 2023 a cura di SpazioT / regia Chiara Murru con la partecipazione di CorreFocs Malèfica de Coll (Barcellona) – Su Cuncordu e’ Santa Rughe (Coro dell’Arciconfraternita di Santa Croce) Santu Lussurgiu – Coro Ilune diretto da Alessandro Catte (Dorgali) – Vela Latina / Lega Navale Alghero – Banda Dalerci.
Dal porto i candidati e le candidate, preceduti dalla Banda Dalerci, raggiungono il Lido di San Giovanni. Così inizia l’evento festivo nella versione rinnovata dei Fuochi di San Giovanni / Focs di Sant Joan 2023.

I Focs de Sant Joan sono organizzati dalla Proloco Alghero Riviera del Corallo – che ha recentemente rinnovato le sue cariche sociali con Ennio Asuni presidente, Massimo Pintus vicepresidente, Antonio Fois tesoriere e Alberto Sechi segretario – con la collaborazione di SpazioT e il contributo della Fondazione Alghero, della Fondazione di Sardegna e il Patrocinio del Comune di Alghero.
Dal 22 al 25 giugno Lungomare Barcellona “Mostra dell’Artigianato di Sant Joan” – Il programma
A far da cornice al tradizionale rito del comparatico quattro giorni di festa, musica e spettacoli con DJ set, mercatini e street food con prodotti tipici del territorio
Per l’allestimento degli spazi è in corso una manifestazione d’interesse – la documentazione è disponibile sul sito https://www.focsdesantjoan.it/ – dove, per le aziende del settore artigianato e alimentare, è possibile candidarsi per esporre i propri prodotti.
giovedì 22 – domenica 25 giugno | Lungomare Barcellona (Fronte spiaggia di San Giovanni)
Mostra dell’Artigianato di Sant Joan
venerdì 23 giugno
ore 18:30- 19.00 | Banchina Dogana
Ritrovo dei candidati e partenza verso il Lido di San Giovanni
ore 19:30 – 20.00 | Lungomare Barcellona / Fronte spiaggia di San Giovanni
Celebrazioni dei Focs de Sant Joan sulla spiaggia con accensione falò e rito del comparatico.
ore 22.00 – Lungomare Barcellona / Fronte spiaggia di San Giovanni
Concerto “Abbadream”
sabato 24 giugno | Lungomare Barcellona / Fronte spiaggia di San Giovanni
ore 21.00 – Concerto “Volo Libero”
ore 22.00 – Concerto “Pauz&Friends” ore 23 dj set

Nella foto Ennio Asuni presidente della Pro Loco

Bus elettrici, Alghero prima in Sardegna: “Ora fermate e pensiline adeguate”

ALGHERO – “Migliora l’efficienza dei servizi con un’attenzione particolare ai temi ambientali. E’ un nuovo, importante, passo verso una mobilità sostenibile. Dopo aver rinnovato il parco auto comunale, anche l’azienda pubblica regionale che gestisce il servizio si dota di autobus totalmente elettrici, di dimensioni idonee alla circolazione urbana. Al rinnovo dei mezzi adesso deve necessariamente seguire l’immediato adeguamento dell’infrastrutturazione, con nuove paline intelligenti, fermate e pensiline adeguate all’importanza che la città di Alghero ricopre in Sardegna”. Lo ha detto il sindaco Mario Conoci, rivolgendosi direttamente all’assessato regionale ai Trasporti, chiedendo con determinazione un impegno deciso, con investimenti mirati al miglioramento di un’infrastruttura attualmente inadeguata alle esigenze della città di Alghero.

Questa mattina, nel piazzale del Quarter, la presentazione dei nuovi autobus Karsan dell’Arst, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Antonio Moro, del presidente del Consiglio regionale Sardo Michele Pais e dei vertici dell’Azienda Regionale Sarda Trasporti, rappresentata dall’Amministratore unico, Roberto Neroni, e dal direttore Carlo Poledrini. Si tratta di 4 mezzi e-ATAK Classe I, il cui percorso d’acquisto è iniziato circa quattro anni fa. Mezzi forniti dalla società turca Karsan, progettati per garantire il massimo comfort dei passeggeri e del personale conducente dell’azienda, grazie alle diverse soluzioni tecnologiche adottate nella loro realizzazione. Inoltre, gli ambienti spaziosi e il piano di accesso ad altezza ridotta consentono di salire e scendere facilmente dai mezzi, favorendo l’accessibilità delle persone a mobilità ridotta, anziani e genitori con passeggini.

“Per Alghero oggi è un giorno da ricordare – ha concluso Mario Conoci – questi sono eventi dai risvolti tangibili sulla qualità urbana e della vita per tutti i cittadini. Parallelamente proseguono le interlocuzioni con l’Arst per l’ambizioso progetto, ancora in fase preliminare, di riqualificazione generale della stazione centrale alla Pietraia”. Anche per l’assessore alla Mobilità urbana “è importante adesso proseguire spediti con l’ammodernamento generale del servizio, così da migliorare anche il rapporti con l’utenza. Nuove pensiline su tutto il tracciato urbano ed extra-urbano, paline informative che riportino con puntualità gli orari di transito dei mezzi e fermate facilmente riconoscibili” conferma Emiliano Piras.

Surigheddu, Buona Politica: “Subito un tavolo per creare un polo agri-turistico”

ALGHERO – Un adagio tra gli addetti lavori dice che “non è campagna elettorale se non si parla di Surigheddu e Mamuntanas”. Ed è ecco che a rompere gli indugi è il “Gruppo Buona Politica” che, tramite una nota, riporta all’attenzione una delle tante grandi e ataviche incompiute del territorio. Ovviamente trattandosi di una realtà politica extra-consiliare, è anche piuttosto normale che “morda il freno” e voglia accelerare sull’avvio di una campagna elettorale che precederà 3 forse 4 elezioni di grande rilevanza per Alghero e non solo. Entrando nel merito Buona Politica propone qualcosa che in realtà si sarebbe giù dovuto realizzare da anni ma che, purtroppo, ancora non è stato fatto con ettari e ettari di prezioso terreno lasciati al pascolo.

“Passano gli anni, i mesi e se li conti anche i minuti” citava in un suo testo De André, per Surigheddu ad essere passato non è solo il tempo ma troppi Sindaci e troppe giunte regionali. Alghero in un momento di assoluta preminenza del prodotto italiano di qualità come volano economico, dispone di circa 1200 Ha tra Surigheddu e Mamuntanas, che sfrontatamente vengono lasciati in una criminosa inerzia da decenni. Sin dalle Giunte Cappellacci e Soru l’intendimento della Regione (senza praticamente interpellare Alghero, ricordiamolo) era quello dell’alienazione del compendio terriero con vincolo di indivisibilità nella cessione del bene. In buona sostanza se qualcuno doveva comprare le aziende lo doveva fare per intero. Da allora hanno fatto seguito proposte periodiche di campi da golf e beauty farm, dimenticando il pregio agricolo di quei terreni che non più di 50 anni fa producevano ottimo grano ed altro. Troppe campagne elettorali hanno visto usare le due ex aziende senza far seguire seri provvedimenti. L’inclusione negli anni ’80 nel monte pascoli della Sardegna ha salvato le terre dalla liquidazione coatta, ma non dalla rapida invasione delle stesse da parte di soggetti non autorizzati al loro uso (questione solo parzialmente affrontata). C’è da chiedersi perché in tempi di risorse limitate, di mancanza di posti di lavoro, di incertezza economica del territorio, l’abbandono di Surigheddu e Mamuntanas possa essere tollerato? Il movimento La Buona Politica crede che tutto questo debba finire e che le due aziende possano diventare un Eldorado occupazionale alla portata di mano. Riteniamo auspicabile la salvaguardia della vocazione agricola del patrimonio terriero ma senza escludere l’abbinamento di attività ricettive/ricreative/sportive. Proprio lo sfruttamento ad ampio spettro dei 1200 Ha potrà garantire non meno di 1000 di posti di lavoro e il coinvolgimento di decine di aziende locali, con un indotto significativo e che può fare la differenza per Alghero. La Buona Politica propone ai cittadini volenterosi e non rassegnati allo sperpero delle opportunità , agli amministratori in carica ed ex, nonché alle figure politico/professionali del territorio l’apertura di un tavolo con rappresentanti degli industriali, dei commercianti, degli operatori del turismo, del mondo dell’imprenditoria in generale e del settore sportivo per creare un laboratorio di progettazione che diventi produttivo in breve tempo. L’utilizzo proficuo delle due aziende, secondo i criteri esposti, rappresenta l’unico PROGETTO in grado di cambiare il volto della Città. Alghero è un territorio con risorse immense che continua a farle giacere nell’inerzia. Purtroppo il tempo perso è molto e sarebbe il caso di non sprecare altro, a tal proposito il gruppo La buona Politica istituirà una raccolta di firme online, per dare voce popolare al progetto, indipendentemente dagli interessi politici, proponendo, prossimamente, un decalogo che illustrerà dieci punti dai quali partire per la rinascita di Alghero, fra i quali il rilancio di Surigheddu e Mamuntanas.

Gruppo Buona Politica Alghero

Nuovi traguardi dopo il tumore: Pink Flamingos al Civile di Alghero

SASSARI – Tappa ad Alghero per le Pink Flamingos, Il gruppo di cicliste che hanno fronteggiato il cancro e intendono percorrere la Sardegna in lungo e largo a bordo di una bicicletta per sostenere le donne che hanno vissuto un percorso di malattia e di cura oncologica, stimolandole a raggiungere nuovi traguardi. Sono 16 le donne del progetto “Pink Flamingos” che, partite dall’ospedale oncologico “Businco” di Cagliari ieri (domenica 28 maggio) hanno raggiunto Oristano, e oggi, dopo aver percorso 109 chilometri, sono arrivate questo pomeriggio all’ospedale Civile di Alghero.

Ad accoglierle in città c’erano il Direttore Sanitario della Asl di Sassari, Vito La Spina, oltre agli operatori dell’Oncologia Ospedaliera del “Civile”, e numerosi rappresentanti dei reparti dell’ospedale algherese.un nutrito gruppo che ha accolto le cicliste con un lungo applauso: “Tutti noi dobbiamo imparare a godere delle cose belle della vita, e voi oggi state lanciando un importante messaggio”, ha detto il Ds La Spina.

“Con il nuovo atto aziendale abbiamo voluto ridare una nuova veste ai nostri ospedali e stiamo lavorando per realizzare quanto contenuto nel documento programmatori. In quest’ottica sosteniamo queste occasioni di sensibilizzazione che tengono alta l’attenzione su un argomento quale le malattie oncologiche. In risposta alle esigenze della nostra popolazione stiamo creando ad Alghero una equipe multidisciplinare, che possa lavorare in rete con l’ospedale di Ozieri e con le altre strutture del territorio, come anche con l’Aou, e possa realizzare dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), di chirurgia oncologica a bassa- media intensità di cura, come il percorso senologico, o anche la chirurgia addominale per via laparoscopica”, ha detto il Direttore sanitario della Asl di Sassari, Vito la Spina.

“Vogliamo dimostrare alle altre donne che si trovano a percorrere il nostro stesso percorso che si può reagire alla malattia, perche’ noi siamo lanciate verso una modalità nuova di vita, ma vogliamo precisare che i guerrieri siete voi operatori sanitari a cui noi ci affidiamo in maniera completa. L’idea di poter restare nei nostri territori e avere le stesse opportunità di cura vicino a casa, ci fa be sperare ”, ha detto Cristina Concas, presidente dell’associazione Pink Flamingos.

La pedalata proseguirà domani per Sassari (30 maggio), per poi toccare La Maddalena (31 maggio), Olbia (primo giugno), Nuoro (2 giugno), Lanusei (3 giugno), per concludersi a Cagliari il 4 giugno al Parco delle Emozioni. La Asl di Sassari ringrazia i volontari e i privati che hanno reso possibile la manifestazione.

Alghero e Regione, verso il voto: mesi di fuoco tra previsioni e mezze certezze

ALGHERO – Se mai ce ne fosse bisogno, anche questo turno di Amministrative certifica un fatto (piuttosto noto): se il Centrodestra si presenta unito, vince. La riprova arriva da Iglesias e Assemini. Nel primo caso, tale divisione, premia Usai (che sicuramente ha raccolto anche il buon lavoro svolto), mentre nel secondo caso i due al ballottaggio, tra cui l’assurdità dell’uscente Puddu, ex grillino, supportato anche dall’area centrista, che conferma il suddetto adagio.

Altra certezza, ad oggi, è che il vento di Centrodestra soffia ancora forte. Sarà ancora così fra qualche mese? Chissà. Forse si. D’altra parte, per focalizzarci sulla Sardegna, lo scivolamento all’ultimo posto nella classifica del gradimento dei Governatori, da parte del sardista Solinas, ne incrina la possibile ricandidatura. L’attuale schema governativo ha sicuramente altre frecce al proprio arco (Settimo Nizzi, Paolo Truzzi, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis, ad esempio, oltre che qualche nome dalla “società civile”, in particolare dall’area del settore produttivo), ma è evidente che, sia per la “legge dell’alternanza” sia per una generale insofferenza, il Centrosinistra vede la possibilità di riconquistare Villa Devoto. I nome? Non è un segreto che si parla del sassarese, attuale deputato, Silvio Lai, del sindaco di Quartu Graziano Milia e non è escluso pure il clamoroso ritorno di Renato Soru.

Si vedrà. Intanto, proprio fra un anno esatto si sarà già votato per le Comunali. Cagliari, Sassari e Alghero, tra i Comuni al voto. Tre centri di estrema importanza, per diversi motivi, per cui l’indicazione, vista la vicinanza con le Regionali (l’anno prossimo si voterà anche in Toscana e Umbria), potrebbe ricadere nel cosi detto “tavolo nazionale”. Anche in questo caso, gli uscenti sono i primi nomi sul tavolo, dunque Campus, Truzzu e Conoci. Nel primo caso, pare non esserci la volontà, nel secondo invece si (se non ci sarà il cambio rotta verso la Regione), cosi come nel terzo, dove ad Alghero, Conoci è il naturale ricandidato. Certo in questo caso potrebbe pesare le spaccature in seno al Psd’Az e anche la mancata riconferma di Solinas, ragion per cui l’attuale sindaco di Alghero potrebbe, anch’esso, scegliere di correre per un posto nella massima assise isolana.

Anche in questo caso, a parte il nome dell’attuale Primo Cittadino, i partiti e gruppi di essi, “affilano le armi” e cominciano, anche se non in maniera apparente, a tessere le fila, iniziando a testare e preparare qualche nome, in vista di un voto che, per molti motivi, sarà di grandissima importanza per il presente e futuro di Alghero e del suo territorio. La partita è aperta.