SPETTACOLO
Grande ritorno dei Voivod a Cagliari: 7 dicembre al CuevaRock
CAGLIARI – Ritorno al Cuevarock di Cagliari per uno dei gruppi più importanti della scena del rock duro a livello mondiale: Voivod. La band del Quebec, nata nei primi anni ’80, suonerà in Sardegna mercoledi 7 dicembre (l’8 è la festa dell’Immacolata). La data rientra nel tour europeo e in quello italiano che prevede anche altre due date a Milano e Roma e poi, come detto, quella di Cagliari. I Voivod sono noti per avere creato un proprio sound e quasi anche un genere a se stante definibile in prog-metal o psychedelic metal. Infatti, dopo gli esordi più marcatamente trash e con influenze industrial, la band si è concentrata, grazie all’ecletticismo dei musicisti, in particolare del compianto chitarrista Denis “Piggy” D’Amour, su ambiti riferibili alla musica psichedelica e in particolare ai più grandi di tutti i tempi Pink Floyd. Da questa virata, di grande classe e visione musicale, ma certamente lontana dai bassi aneliti del mercato discografico, fu realizzata la straordinaria cover di Astronomi Domine, scritta dal genio Syd Barrett. Insomma è già grande l’attesa per il ritorno di un band seminale per la musica che non risparmia volume.
Tutto pronto per Alghero Music Spotlight
Laboratori urbani al Mamatita Festival
ALGHERO -Valorizzare spazio pubblico e pratiche partecipative attraverso l’attuazione di laboratori di circo-sociale urbani, liberi e aperti a tutti, con particolare attenzione a bambini e ragazzi: questo l’obiettivo inseguito (e poi centrato) sin dalla sua nascita dal Mamatita Festival. Laboratori condotti da professionisti di settore, impegnati nella formazione, nell’alta formazione e in attività ludico-didattiche inedite per il territorio di riferimento del festival.
Per questo, per la prima volta in Sardegna, Mamatita ha scelto di portare il circo-bus (laboratori e spettacoli) dell’Associazione piemontese L’Albero di Macramè ad Alghero. Dal 5 all’8 settembre 2022 l’Albero di Macramè contribuirà al processo di “rigenerazione urbana” del festival con laboratori gratuiti di monociclo, giocoleria, equilibrismo, tessuti aerei e arti circensi realizzati nello spazio pubblico della città, centro e periferia. Affiancherà Macramè l’Associazione “Circolare” di Porto Torres, che ha lo scopo di innescare relazioni positive attraverso attività ludico-circensi volte a stimolare la crescita positiva dell’individuo.
“Circolare non forma artisti, non è formata da artisti, facciamo educazione non formale attraverso il circo ed il gioco, abbiamo accettato l’invito a farne parte perché questo progetto prevede interventi nei quartieri di città, anche quelli periferici ed in paesi limitrofi alla città. Insomma insiste in attività proposte in luoghi marginali, su questo Circolare si sente affine, naturalmente empatica, per questo siamo felici di esserci”.
Macramé SNC è una società poliedrica nata nel 2006 che promuove laboratori espressivi e creativi nelle scuole materne, elementari e medie attraverso percorsi teatrali e arti circensi. Riconosciuta dal Coni e affiliata alla Uisp, ha sede a Mondovì in provincia di Cuneo presso la Cascina Macramé. Grazie alla collaborazione con L’Associazione Italiana Monociclo è nato il progetto Scuola Monociclo Sportivo, concretizzato attraverso l’apertura di scuole di monociclo sportivo (Freestyle, Flat, Trial e Muni ) sul territorio piemontese. Il team Macramé è stato campione mondiale nel 2014 e nel 2016 nelle categorie Junior, 15+ nella disciplina del Freestyle e nel 2017 con tre ori europei grazie ad alcuni giovani e talentuosi monociclisti.
Oggi alle ore 17 in Largo San Francesco è in programma l’appuntamento con CircoBus. Domani dalle ore 18 al Mamatita Village spazio a “Circolare”. Mercoledì 7 settembre ai giardini in via Don Gnocchi (h 17) tocca a Circola-T. Giovedì, sempre alle ore 17, A Sant’Agostino c’è “Incircolo”. Con le attività “urbane” proposte dal Mamatita si attuano obiettivi quali: la rigenerazione urbana, la formazione, lo sviluppo di pubblico, la valorizzazione del territorio e delle periferie etc.
Sul sito internet ufficiale. Il Mamatita Festival 2022 è finanziato da: MIC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Alghero, Camera di Commercio nord Sardegna – Salude & Trigu, Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea. Sostengono il festival il Comune di Alghero e Grimaldi Lines.
Presentata la nuova edizione del Mamatita Festival
ALGHERO – “Una comunità viaggiante quella del Mamatita che si ritrova in questo tempo incerto, per ridere, giocare, ballare, stupirsi e commuoversi, come riemersa dalle profondità del mare al cielo. C’è qualcosa di insolito nel vento.. state all’erta” dice la direttrice artistica Chiara Murru.
Mamatita, primo festival di nuovo circo riconosciuto in Sardegna, parte per la sesta volta nella sua breve intensa colorata e allegra storia domani (31 agosto) per proseguire il suo cammino denso e variegato sino al 23 settembre 2022. Tutto accadrà negli spazi di una città di Alghero che tornerà ad essere (tutta) teatro, e in alcuni dei piccoli centri dell’hinterland come Putifigari, Osilo e Usini.
Il programma è vastissimo (scandito giornata per giornata nei singoli appuntamenti, custodito dalle colorate brochure e sul sito internet dedicato mamatitafestival.com), declinato in varie forme nella proposta nel singolo giorno e nel suo insieme, ricco di spunti e sfumature, capaci di catturare lo sguardo e conquistare l’attenzione di un pubblico che va da 0 a 99 anni: 4 se non 5 generazioni da incantare, la missione è possibile. Arte, teatro, danza, musica, parole, espressione, facce, empatia, voglia di esserci, divertirsi, condividere.
Mamatita festival è presentato ufficialmente stamattina nel corso di una conferenza stampa ospitata nella sala all’ultimo piano di Lo Quarter, ovviamente ad Alghero. Al tavolo la direttrice artistica di Mamatita festival e Spazio T Chiara Murru, il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente della Fondazione Alghero – e ospitale padrone di casa – Andrea Delogu e l’assessore alla Cultura del Comune di Alghero Alessandro Cocco. Impossibilitato ad esserci Gustau Navarro, responsabile dell’ufficio di rappresentanza della Generalitat de Catalunya ad Alghero. Un video realizzato da Massimo Pinna (videomaker e fotografo ufficiale) ha aperto un mondo agli occhi dei presenti in platea, mostrando potenzialità importanti per ognuno dei singoli ospiti raccontati in video. Hanno portato la loro esperienza maturata in seno al festival e prossima a trovare spazio fra le trame del festival Maria Luisa Usai (referente della sezione “public” del festival) autrice e attrice del progetto “I’ll write you something new”, la regista Caterina Mochi della compagnia BlucinQue che presenterà lo spettacolo “Gelsomina Dreams” (in versione “extra” anche a Usini, Putifigari e Osilo), l’attrice e autrice di “Glossa” Eleonora Marzani; Marco Sanna della compagnia Meridiano Zero e Paolo Stratta, presidente ACCI – Associazione Nazionale Circo Contemporaneo e della Fondazione CirKo Vertigo. Plauso ad una manifestazione che dura nel tempo, cresce nel tempo e consente di allungare il tempo conferendo allo stesso una alta valenza qualitativa. Arte e turismo che si incontrano, volontà istituzionale e intuito del singolo che si incrociano, e poi tante esperienze e tante testimonianze, da non spoilerare per permettere a chiunque di viverle in piena faccia.
Sul sito internet ufficiale. Il Mamatita Festival 2022 è finanziato da: MIC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Alghero, Camera di Commercio nord Sardegna – Salude & Trigu, Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea. Sostengono il festival il Comune di Alghero e Grimaldi Lines.
Musica elettronica, Allee der Kosmonaunten: esce “The Synagogue” e live a Miniere Sonore
ALGHERO – Allee der Kosmonauten pubblicano un ep di 5 brani più due remix tratto dalla sonorizzazione della storia di un sinagoga vicino a Francoforte. Il duo di elettronica contemporanea sarà protagonista, sabato 27 agosto, del festival Miniere Sonore a Oristano. Nasce sull’asse Sardegna – Berlino il progetto culturale e musicale “Allee der Kosmonauten” nome che deriva dalla storica via, dell’estremo est di Berlino dove ha vissuto Stefano Idili, e che rappresenta molto nella storia del socialismo e della modernità della metropoli tedesca. Il duo composto da Idili e Massimiliano Achenza , musicisti con un passato da protagonisti nella scena new wave e rock con le band Autosuggestion e Morphia, dopo aver prodotto e diffuso i brani che hanno composto “Stellar”, ha dato vita all’ep “The Synagogue” derivante dal progetto culturale “Carry On” ideato dall’artista nata in Israele e con base tra New York e Berlino Sharon Paz. Un’iniziativa, di cui esiste anche un app scaricabile su tutti i cellulari, dedicata alle migrazioni dei popoli che per motivi diversi (guerra, economia, scelte etc) sono stati, e lo sono ancora, costretti a lasciare la propria casa per trovarne un’altra dove possibile.
Un racconto che, purtroppo, trova riscontro anche nei giorni nostri in quello che, ad esempio, sta accadendo in Ucraina. Per questo è stata utilizzata anche come simbolo una sinagoga di Francoforte che nei decenni è stata anche un officina, un dispaccio (in epoca nazista) e una mensa. Ogni parete della struttura ha visto creare dei suoni da parte di Allee der Kosmonauten che poi sono stati trasformati in “canzoni”. Ognuna con dei suoni, veri, reali, che ricordano quello che è stata la Sinagoga. E dunque dei rimandi alla religiosità ebraica, alla mescita di cibo e bevande e alla presenza di avventori, all’oppressione del regime nazista, ai lavori come officina e poi un brano per le ombre, appunto le anime che vagano e emigrano/trasmigrano: “Shadows”, per cui è stato prodotto una sorta di video che accompagnerà le prossime esibizioni e anche la diffusione nei canali web. Non solo, infatti, l’ep, già presente su tutte le piattaforme digitali, ha anche due remix dei brani Kitchen e Garage realizzati da due ottimi dj / produttori di Berlino (Gigiotto Von Alt ed Elektrobob). Remix che mettono in luce alcune delle peculiarità della musica realizzata da Achenza e Idili basata su un’esperienza pluriennale di conoscenze e influenze musicali (che coprono tutti i generi compresa la musica classica e contemporanea e le colonne sonore) e personali sintetizzate in un format che può essere considerato “musica contemporanea elettronica”. Non tutto, però, è creato usando le macchine, ma sussistono diverse partiture che rivendono imbracciare gli strumenti d’origine (basso, tastiere e chitarre) ai due musicisti. Solitamente la creazione dei brani avviene tramite uno scambio di idee e spunti che poi si trasformano in loop i quali poi vengono strutturati in forma “canzone” o in una forma che viene ritenuta valida anche perchè entrambi sono consci della proposta non convenzionale di Allee der Kosmonauten.
“Fin dal principio, da quando abbiamo iniziato a fare musica insieme, con Autosuggestion e Morphia, da fine anni ’80, abbiamo cercato di proporre la nostra musica, vanno bene le cover, ma abbiamo subito creato e suonato nostre canzoni oppure di rivisitare le canzoni d’altri come facemmo con “Late Night” di Syd Barrett ripresa dai This Mortal Coil, questo correndo il rischio di proporre delle cose non facili ma per noi, con tutto rispetto per il pubblico, ha sempre più interessato quelli che potevano essere i limiti di ogni genere da noi realizzato, anche quello più pop, e oggi ancora di più che, come Allee der Kosmonauten, abbiamo deciso di creare qualcosa di oggettivamente molto più di nicchia, ma che era da tempo nelle nostre corde e che da tempo avremmo voluto produrre, suonare e proporre”, commentano il duo Allee der Kosmonauten.
Grandi eventi ad Alghero, partnership tra Fondazione e Sella & Mosca
Oggi con Rkomi, sul palco l’algherese Giulio | intervista e video
ALGHERO – è in programma per la giornata di oggi – sabato 20 agosto, dalle ore 21, l’attesissimo show di Rkomi sul palco dell’anfiteatro “Ivan Graziani”. Il concerto, che rientra nel programma #Algheroexperience predisposto dalla Fondazione Alghero insieme ai partner Shining Production e Ragazze Terribili, sarà aperto da un giovane artista algherese: Giulio Salvatori, in arte Giulio. Al cantante e produttore, che sarà accompagnato sul palco da Dj Martan, abbiamo fatto alcune domande per farlo conoscere al pubblico in vista del debutto.
1) Giulio, sei pronto per salire sul grande palco dell’anfiteatro Ivan Graziani?
Ciao! Essendo la prima volta che porto le mie canzoni su un palco, devo dire che sono molto emozionato ma al tempo stesso impaziente di vedere come andrà… a giudicare dalle prove sono fiducioso.
2) Quanti brani andrai a eseguire e quale genere proponi?
La scaletta che ho pensato è composta da 5 brani che vanno a coprire più generi: dalla disco music, al rap (genere che mi ha dato i mezzi per maturare molto la mia scrittura e canalizzare la mia creatività), per arrivare a un pezzo che suonerò con la chitarra.
3) Quali sono i tuoi principali riferimenti musicali e in generale artistici.
Devi sapere che è da quando sono al mondo che sono spinto da una forte curiosità, soprattutto sul campo artistico, la quale in tutti questi anni mi ha costretto ad approfondire e scoprire molti artisti tra di loro molto diversi, ma che mi hanno tutti insegnato qualcosa… provo a fare qualche nome: Michael Jackson, Lucio Battisti, Jovanotti, i Queen, i Beatles, Adriano Celentano, Marracash, Guè, Kanye West… Pensandoci bene aggiungerei anche i classici Disney alla lista delle opere che mi han cresciuto e formato a livello artistico.
4) Hai dei particolari auspici o sogni riguardo il tuo percorso musicale?
Per me creare musica, scrivere, ideare sono ormai tra i bisogni più preponderanti della mia quotidianità, e sarebbe un sogno per me trasformare questa mia necessità in un lavoro. Quello che mi piace della musica è che è il modo più sublime per toccare le corde emotive della gente, e questo non ha prezzo… per quanto riguarda i miei obbiettivi non mi va di esplicitarli in pubblico, credo per una questione di scaramanzia… basti sapere che sono enormi.
5) Per chiudere, hai qualcosa da dire al pubblico che attende con trepidazione il concerto?
Beh penso di potermi autoproclamare uno di quelli che attende maggiormente quel concerto per ovvi motivi, e sono sicuro che sarà una serata magica… d’altronde, essendoci bella musica, come potrebbe non esserlo?
Una volta presa coscienza di questo, iniziai a registrare in casa le mie prime canzoni, e nel 2020 pubblicai il mio primo ep: CESARE. (https://open.spotify.com/
MIDORI (bum bum): https://open.spotify.com/
SUL MIO LETTO: https://www.youtube.com/watch?
MORIRÒ DA SOGNATORE: https://www.youtube.com/watch?
Fabri Fibra (il Vasco del Rap), un’esplosione di musica e parole: super show ad Alghero
ALGHERO – Fabri Fibra è il Vasco Rossi del rap. E non solo per la citazione di “Vita spericolata” contenuta nel brano, intitolato non a caso, “Come Vasco” dall’album “Squallor”, ma per la sua storia (musicale e personale), per la sua musica e per il modo di stare sul palco, il ferreo anticonformismo, per una vera gavetta e soprattutto la volontà di abbattere a colpi di testi scritti con grande maestria la diffusa italica ipocrisia. In casi come questi, rari in Italia, soprattutto oggi, il genere di appartenenza viene sgretolato dalla potenza delle parole e della musica. Nel primo caso, come detto, siamo davanti ad un vero “Maestro del verso”, un poeta moderno, che ricorda, la grande scuola romana di Colle der Fomento e soprattutto Onda Rossa Posse e dunque Militant A degli immensi Assalti Frontali e anche quella del nord con in testa Bologna e i Sangue Misto. Un “flow” diretto, mai scontato e dalla scrittura mai banale e scontata. A questo si aggiunge la musica con uno show che si rifà alla proposta basica ma devastante di alcuni tra i più grandi di sempre come Beastie Boys e Run Dmc ovvero “one mic, or more, e one dj” (in questo caso il dj Double S). L’essenziale che, però, nei casi dei più bravi basta e avanza. Ed è cosi anche per il rapper di Senigallia che, tramite le sua scaletta, ripercorre la storia anche dei 2mila presenti e festanti al concerto di Alghero. Un live, rientrante nella programmazione predisposta dalla Fonadzione Alghero e in questo caso Shining Production potente, esplosivo che ha fatto saltare, cantare e ballare tutti, giovani e meno che si sono ritrovati, ancora una volta, alla grande cerimonia in onore della buona musica e, perchè no, del divertimento.
Nelle foto di MAURO MADAU le immagini del concerto di ieri ad Alghero
- Intro (cielo)
- GoodFellas / Brutto Figlio Di / Sulla Giostra
- Cronico
- La pula bussò (Tradimento reloaded)
- Fenomeno
- Demo nello stereo
- Propaganda
- Stelle
- Pamplona
- Rap In Guerra
- Applausi Per Fibra
- Rap in vena
- Non crollo
- Non fare la puttan*
- Come Vasco
- Bugiardo
- Cocaine
- Verso altri lidi
- Yoshi
- Caos
- Fotografia
- Calipso
- Vip In Trip
- La soluzione
- Panico
- Stavo pensando a te
- Luna piena
- Tranne te
- Dalla A Alla Z