Alghero Music Spotlight, oltre 500 iscritti: Cocco “chiama” gli artisti locali |video

ALGHERO – Sono circa 500 gli artisti emergenti (band e solisti) che si sono iscritti al contest dell’Alghero Music Spotlight, l’atteso evento in calendario dal 9 all’11 settembre all’Anfiteatro Ivan Graziani di Maria Pia. Un vero e proprio happening musicale che inizierà al tramonto ed accompagnerà per tre giorni il pubblico presente fin nella notte algherese che vedrà protagonisti FULMINACCIGAIA e MR.RAIN (9 settembre),  ARIETEVENERUS e ANGELINA MANGO (10 settembre), LA RAPPRESENTANTE DI LISTADITONELLAPIAGA e CAFFELLATTE (11 settembre). Ognuna delle tre serate di concerti sarà aperta proprio dall’esibizione di un artista emergente selezionato tramite il contest, al quale è possibile iscriversi gratuitamente fino al prossimo 31 luglio attraverso il seguente link: algheromusicspotlight.icompany.it. Per questo, visto l’imminente deadline, è importante che sempre più artisti emergenti locali si attivino per definire l’adesione e avere la possibilità di calcare il prestigioso palcoscenico dell’Alghero Music Spotlight. In tale senso sono le parole dell’assessore alla cultura del Comune di Alghero, Alessandro Cocco, che ha voluto fare un appello rivolto proprio alle realtà locali e regionali affinchè partecipino al contest.

Panorama Turismo, Alghero nella top ten in Italia: grande risultato

Il verdetto di Panorama turismo – Mare Italia dell’Osservatorio Jfc delle destinazioni balneari  in questa edizione dell’analisi premia Alghero con il decimo posto tra 116 luoghi di villeggiatura d’Italia nella classifica stilata prendendo in esame diversi trend, tra cui figurano gli aspetti “Green”, “rilassante”, “family”, “giovanili”, “trendy”, gli eventi di intrattenimento ed animazione. Tra le destinazioni italiane, inoltre, quella considerata la più green è Alghero, seguita da Sabaudia ed Eraclea. Ottavo posto tra le venti città più “giovanili”.

Alghero, 18 luglio 2022 – Un inizio di stagione di grande slancio segnato dal successo degli eventi che hanno fatto da vetrina promozionale unica per Alghero, dallo show delle frecce tricolori, al nuoto internazionale al mondiale Rally, ha preceduto una stagione estiva che si presenta di segno decisamente positivo rispetto alle precedenti. Sostenuta dal riavvio dei collegamenti low cost, che ha fatto registrare nell’aeroporto di Alghero, nei primi giorni giugno,  un aumento dei passeggeri che ha toccato quota  + 26,6% rispetto al dato  pre pandemia del 2019, l’estate della Riviera del Corallo coglie ulteriori traguardi a livello nazionale. Alghero si attesta tra le migliori destinazioni balneari d’Italia, posizionandosi al 10° posto nel ranking  top 20  delle destinazioni turistiche dello stivale. Lo studio effettuato dall’Osservatorio Italiano JFC delle destinazioni balneari “Panorama Turismo – Mare Italia”, pubblicato nei giorni scorsi nella pagina ViaggiArt di Ansa, prende in esame le migliori  116 località turistiche italiane e, tra quelle sarde, Alghero, Arzachena, Villasimius, Pula, Baja Sardinia, Porto Cervo, Porto Rotondo, San Teodoro, Cabras, Santa Teresa di Gallura, Tortolì, Orosei, Budoni, Stintino. Prima delle città sarde in classifica, Alghero è preceduta da centri quali Rimini, Capri, Gallipoli, e precede Viareggio, Cesenatico, Porto Cervo Villasimius. “Alghero mantiene alto il proprio ruolo di capitale delle vacanze in Sardegna e compie passi importanti nell’imporsi anche a livello nazionale con politiche attente di promozione e con scelte mirate in ambito ambientale” sottolinea il Sindaco Mario Conoci.  L’analisi svolta dal centro ricerca specializzato in Italia sugli studi di posizionamento delle destinazioni e analisi, valutazioni e sondaggi sui mercati, verifiche sulla qualità ospitale delle strutture ricettive, riguarda diverse sezioni. E tra le destinazioni balneari italiane, quella considerata la più “Green” è Alghero, seguita da Sabaudia ed Eraclea. La classifica in cui primeggia la città prende in esame i luoghi dove  vi è una accentuata sensibilità ambientale  nel panorama dei luoghi di villeggiatura.  L’Osservatorio nazionale ha visionato  diversi trend, tra cui, oltre al Green, figurano gli aspetti “rilassante”, “family”, “giovanili”, “trendy”, gli eventi di intrattenimento ed animazione. “L’analisi, svolta dal centro ricerca specializzato sugli studi di posizionamento delle destinazioni turistiche e nelle analisi di benchmarking, ha prodotto un risultato secondo cui, per i visitatori,  Alghero è la città più green, ma è anche l’ottava destinazione più giovanile. Un posizionamento che premia le scelte fatte dall’Amministrazione sulla programmazione di eventi, fondamentali per parlare a nuovi target e nuovi turisti, con uno sguardo al futuro”, commenta l’Assessore al Turismo e Cultura Alessandro Cocco.

Un insieme di caratteristiche che formano i giudizi generali, basati in particolare nella correlazione degli orientamenti analizzati con tema della sostenibilità, dove la destinazione sostenibile, green, in grado di porre attenzione ad un corretto sfruttamento del “bene ambiente”, non può limitarsi ad una semplice dichiarazione, quanto invece, deve essere in grado di far percepire agli ospiti una policy turistica che manifesti palesemente tali scelte.

Turismo, giugno da record in Sardegna: stagione del rilancio

CAGLIARI – “Dopo un lungo periodo di restrizioni, si avverte un forte bisogno di ritorno alla normalità e per questa stagione estiva ci aspettiamo numeri altamente positivi, verosimilmente addirittura superiori a quelli record registrati nel 2019. Un risultato che potrà contribuire decisamente alla ripresa dell’intero settore, con un’inevitabile ricaduta sui nostri livelli occupazionali”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato i primi dati degli arrivi negli scali portuali e aeroportuali nel mese di giugno.

Dal 1 al 10 giugno, nei porti sardi si sono registrati 103.225 arrivi (Olbia 68.153; Porto Torres 20.642; Golfo Aranci 11.791; Cagliari 2.639), con un incremento del 111,06% rispetto allo stesso periodo del 2021, che fu un anno di lenta ripresa del turismo dopo un disastroso 2020, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Un dato in crescita (+10,99%) anche rispetto al 2019, anno che registrò numeri record per la Sardegna. Nello stesso periodo, nei tre aeroporti isolani sono arrivati 180.769 passeggeri, tra voli di linea e non (Cagliari 82.582; Olbia 69.614; Alghero 28.573), con un incremento di oltre il 150% rispetto al 2021, ma superiore (circa il 5%) anche al 2019.

“Secondo l’Enit, l’Italia è al primo posto come destinazione europea preferita per questa estate e la Sardegna potrà conquistare una buona fetta di questo gradimento – ha aggiunto il presidente Solinas – Non solo si potranno consolidare i segnali confortanti che arrivano dal turismo interno, ma ci sarà anche una consistente ripresa del mercato estero, che si era indebolito, a causa dell’epidemia, nelle due estati precedenti. Si tratta di positive e confortanti indicazioni, che fanno ben sperare per un 2022 ricco di soddisfazioni. D’estate la Sardegna fa il pieno grazie alle sue bellezze ambientali e paesaggistiche, ma, forte di un ricco patrimonio di tradizioni, cultura e storia, l’Isola si può confermare tra le destinazioni turistiche più amate anche negli altri mesi dell’anno. La Giunta regionale sta realizzando investimenti per costruire una Sardegna sempre più competitiva in qualsiasi stagione, pronta a soddisfare una domanda sempre più variegata di turismo”.

“Dopo i primi segnali positivi, registrati per Pasqua, questi dati di giugno fanno immaginare un’estate record, tanto da mettere in archivio definitivamente i momenti difficili vissuti nei due anni trascorsi con l’incubo del virus, soprattutto il 2020 – ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Numeri che inducono all’ottimismo, nonostante dopo l’emergenza sanitaria abbiamo dovuto subire anche la grave situazione internazionale, che ha rischiato di condizionare pesantemente il mercato del turismo nell’Isola, soprattutto quello proveniente dall’estero. Questo sarà l’anno del rilancio e l’Isola è pronta per recitare un ruolo da protagonista con un’offerta e una programmazione di qualità”.

“La Sardegna sta consolidando un proficuo sistema di collegamenti e può contare su 197 destinazioni (123 internazionali e 74 nazionali), da sommare a quelle del trasporto marittimo. L’impegno della Giunta regionale nell’attività promozionale è costante, non solo con la partecipazione alle migliori fiere internazionali di settore (Madrid, Parigi, Tel Aviv, Francoforte e ovviamente Bit di Milano) che hanno contribuito alla visibilità internazionale della Sardegna, ma anche con un ricco calendario di eventi sportivi di livello mondiale, che, oltre alle migliaia di presenze tra atleti e accompagnatori, hanno catturato l’attenzione dei media internazionali. Per completare l’offerta, stiamo puntando anche su appuntamenti culturali e identitari, sul turismo religioso, gastronomico, esperienziale e congressuale. Il sogno di un’Isola che vive tutto l’anno di turismo si può avverare perché la Sardegna è in grado di offrire unicità e qualità”, ha concluso l’assessore Chessa.

“Tassa soggiorno e Turismo, Di Gangi è confuso”

ALGHERO – “Mentre Conoci è impegnato nella attività in cui riesce meglio, lanciare la lenza e prendere tempo, scopriamo dal comunicato dell’ex assessore congelato Marco Di Gangi che gli operatori non sono contrari al raddoppio della Tassa di Soggiorno. A noi in realtà erano giunte voci diverse, ma immaginiamo che Di Gangi lo dica perché la cosa è stata dibattuta in uno dei tavoli e tavolini da lui proposti quando era in Giunta, a cominciare da quell’entità oramai mitologica della Consulta del turismo. Altro che Sistema Integrato dell’Ospitalità che cerca buffamente di intestarsi, ma per il quale non ha nessun merito.
Ci spiega poi il Di Gangi che “il direttivo di Domos è già intervenuto con una propria lettera indirizzata a Sindaco e Giunta per evidenziare le perplessità degli operatori associati rispetto alla delibera assunta dall’Amministrazione”, che tradotto per i meno informati vuol dire il direttivo di Domos cioè la creatura di DiGangi è perplesso sull’atto votato  dall’Assessore di Fratelli d’Italia il partito di cui è segretario lo stesso DiGangi. Nella migliore delle ipotesi il nostro Marco vive, dunque, una sorta di sdoppiamento: un giorno fa il coordinatore di FDI (che evidentemente nulla conta in giunta…), un altro giorno, il presidente di Domos (che critica la delibera votata dal suo assessore, peraltro con delega al turismo).
Una confusione forse dovuta al freddo preso nel periodo in cui Conoci lo aveva messo in freezer. Si metta subito al caldo piuttosto, recuperi un po’ di lucidità e dica al suo Sindaco e al suo Assessore di ritirare subito questa delibera che raddoppia la Tassa di Soggiorno”.
Gabriella Esposito
Pietro Sartore
Raimondo Cacciotto  
Beniamino Pirisi
Mario Bruno
Ornella Piras  
Valdo Di Nolfo

“La minoranza in Consiglio Comunale ha la memoria corta o è solo disonesta intellettualmente?”

ALGHERO – “Nell’ultimo comunicato stampa, l’opposizione si dimostra capziosa e lunare. Cercano di colpirmi, arrivando a parlare di camicie nere. Mario Bruno & Co, senza argomenti, dimostrano la propria totale inadeguatezza nello svolgere il ruolo di opposizione seria. Da qui l’ovvio interrogativo, se si tratti di memoria corta o di disonesta intellettuale. Ricordo agli allora-amministratori che oggi raccontano una storia distorta, che nel 2015 tutto il comparto turistico ricettivo, nessun operatore escluso, si oppose all’introduzione dell’imposta di soggiorno in una fase assai delicata del turismo cittadino.

Una volta preso atto della scelta dell’allora amministrazione di sinistra, Domos e i suoi referenti, incluso il sottoscritto, cooperammo – o cercammo di cooperare – con gli allora assessori attraverso alcune proposte per la definizione del regolamento e delle sue modalità applicative, suggerendo anche soluzioni tecniche per la gestione delle registrazioni, della emissione delle ricevute e degli adempimenti a carico degli operatori. Un contributo responsabile di chi, anche davanti a scelte non condivise, si adoperò per contribuire a rendere sostenibili e equi gli adempimenti a carico dei gestori e far funzionare al meglio il sistema.

Fu su invito dei rappresentanti del comparto, Domos inclusa, che si diede vita al Sistema Integrato di Ospitalità per far emergere il sommerso e l’abusivismo. Dopo circa sette anni dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, tutti i referenti del comparto hanno ammesso che l’onere a carico dei turisti non ha influito negativamente sugli arrivi e sulle presenze in città. Per questa ragione non si sono dichiarati contrari a portare le tariffe allo stesso livello delle altre località turistiche sarde.

Tornando all’oggi, il direttivo di Domos è già intervenuto con una propria lettera indirizzata a Sindaco e Giunta per evidenziare le perplessità degli operatori associati rispetto alla delibera assunta dall’Amministrazione.  Le richieste avanzate dal comparto riguardano la possibilità di evitare l’introduzione degli incrementi in piena stagione e rivedere la destinazione delle risorse, riservandone una parte agli interventi in materia turistica, così come prevede la norma nazionale istitutiva dell’imposta e il programma amministrativo dell’attuale maggioranza. Dispiace dover leggere attacchi privi di fondamento. Da rappresentante del comparto extralberghiero ho sempre saputo scindere questo ruolo da quello politico. A sinistra invece c’è chi, ancora oggi, ha evidente difficoltà a capire quale debba essere il proprio”.

 

Marco Di Gangi, coordinatore cittadino di Alghero di FDI

Tassa soggiorno, critiche alla Giunta Conoci

ALGHERO – C’è voluta la loro faccia tosta a raddoppiare ad Alghero la tariffa della tassa di soggiorno. Con un blitz che ha spiazzato tutti, l’assessora Caria sostenuta evidentemente dal Sindaco e dall’assessore Cocco ha deciso a fine maggio di portare in Giunta, a stagione avviata, il raddoppio delle tariffe.
Infischiandosene di contatti, contratti e prenotazione avvenute, senza concordarlo con nessuno e a spregio degli impegni presi in campagna elettorale: “via la tassa di soggiorno”.
Proprio lui, Mario Conoci, aveva dichiarato nel maggio del 2019 il suo convincimento e la sua promessa: “la tassa di soggiorno la aboliremo, è un danno per il turismo” salvo poi lasciarla e raddoppiarla una volta conquistata la poltrona.
E Marco Di Gangi, il leader del partito dei fratelli d’Italia che detiene l’assessorato al turismo? Fece una crociata per la sua entrata in vigore, tra libri bianchi, camicie nere e proteste al limite dell’incatenamento nei suoi b&b. E ora il suo Cocco, invece, la raddoppia, incurante di una città che in questi anni ha comunque avuto assicurati gli introiti dai turisti e dal governo, a compensazione. E forse incurante anche ormai dei consigli dell’ex Di Gangi.
Ma dove sono andate a finire queste risorse della tassa di soggiorno in questi anni? Mai un resoconto pubblico. Vediamo invece una città lasciata allo sbando, sempre più sporca, con le strade completamente dissestate, erbacce dovunque, e dove, per scelta dell’Amministrazione Conoci, vige una completa deregulation. Una vergogna per cittadini e ospiti.
Durante il soggiorno in un Comune diverso da quello di residenza, ogni cittadino dovrebbe usufruire di servizi pubblici e determinare, dunque, un aumento di costi per le infrastrutture pubbliche. La tassa di scopo serve proprio per finanziare interventi di manutenzione e fruizione dei beni e dei servizi della città. Ma in questi anni ad Alghero, dal 2019 in poi per cosa è stata usata? Probabilmente è finita nel calderone del bilancio del comune e delle sue partecipate, senza vedere risultati di nessun tipo.
Nel frattempo, commercianti, organizzazioni di categoria e associazioni del comparto mercantile, un tempo molto combattive, ora attendono l’incontro col Sindaco prima di prendere posizione; speriamo solo che anche loro non restino vittime della ormai famigerata tecnica Conociana della lenza morta”
Mario Bruno
Gabriella Esposito
Pietro Sartore
Raimondo Cacciotto  
Ornella Piras  
Valdo Di Nolfo 
Beniamino Pirisi

Aumento “Tassa di soggiorno”, Sindaco e Assessore lontani anni luce dal Turismo

Dalla stampa locale apprendo, con sgomento, che la Giunta del Comune di Alghero ha deciso, a stagione già avviata, di raddoppiare l’importo dell’imposta di soggiorno da applicare ai turisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive della Rivera del Corallo. Vi sono diverse ragioni per considerare fuori luogo, per non dire di peggio, tale scelta. In primo luogo, la tempistica: incrementare a fine maggio gli importi dell’imposta di soggiorno con la stagione oramai avviata è la dimostrazione che il Sindaco e l’Assessore competente sono lontani anni luce dalle dinamiche del Turismo, settore che essi stessi definiscono primario per la Città che governano.

In secondo luogo, gli importi: raddoppiare l’imposta denuncia una palese necessità di cassa, a prescindere dall’elenco specifico degli impegni di spesa che segue, in teoria, le indicazioni stabilite dalla norma. Infine, le voci con cui il Sindaco indica, in delibera di Giunta, la spesa prevista nella previsione di bilancio 2022/2024. Spicca la somma di € 1.718.000,00 per “spese relative alla manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali”. Non è dato sapere quali siano i beni, le manutenzioni, le fruizioni che il Comune ha in mente; un provvedimento serio, in tal senso, dovrebbe riportare a fianco di questi importi un elenco specifico di questi beni, con un cronoprogramma definito. È plausibile pensare che in realtà queste cifre verranno utilizzate per coprire altre voci di bilancio, rendendo ben chiara l’incapacità di programmare spese ed investimenti.

I turisti, già dal 2015 si chiedevano il senso di un’imposta di soggiorno guardando al degrado di una località dove le strade, il decoro, l’organizzazione, i servizi sono disastrati. Oggi si chiede addirittura il doppio e questo è intollerabile. Le strutture ricettive non sono più disposte a farsi carico di “riscuotere” un’imposta che compensi l’incapacità di governare la spesa pubblica del Comune e, nonostante siano dotate di grande fantasia, non hanno più argomenti per spiegare questa ulteriore follia ai propri clienti. Diranno la verità, che ad Alghero si scrive albergo ma si legge bancomat”.

Stefano Lubrano, già Sindaco di Alghero

 

Regione, presentato il nuovo logo Isola

Cagliari, 12 maggio 2022 – “L’artigianato artistico e tradizionale è un’eccellenza del patrimonio culturale e identitario della Sardegna e rappresenta un segmento strategico all’interno dell’intero comparto artigianale, anche, nell’ambito delle attività di promozione del territorio regionale, come componente di qualità del prodotto turistico isolano. Perciò, la Regione è fortemente impegnata nel sostegno di un settore che merita maggiore visibilità”. Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, questa mattina, nella sala riunioni dell’aeroporto di Cagliari, in occasione della presentazione della nuova veste del marchio di origine e qualità dei prodotti dell’artigianato tipico della Sardegna, costituito dalla dicitura ‘Isola’, e delle iniziative per la sua promozione e valorizzazione.

“Il marchio ‘Isola’ – ha spiegato l’assessore Chessa – è stato ridefinito per offrire un messaggio univoco e rappresentativo dell’Isola con l’immagine grafica del cavallino stilizzato in due modalità: un’elaborazione principale composta dalla denominazione ‘Sardegna isola dell’artigianato’ e una alternativa con la denominazione ‘Isola artigianato di Sardegna’. Un’altra tappa del percorso di sostegno agli artigiani nelle politiche produttive, commerciali e di marketing, avviato da marzo 2021, giunto al perfezionamento con la conversione da ‘marchio collettivo’ a ‘marchio di certificazione’, come previsto per tutti quelli depositati in Italia nel settore dell’artigianato. Anche grazie a questa novità, intendiamo valorizzare, tutelare e consolidare una nuova e più efficace immagine unitaria e coordinata che, rispettando il connubio tradizione e innovazione, sia espressione del patrimonio identitario isolano. In questo percorso di valorizzazione dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale nasce la rivisitazione dello storico marchio, il cavallino stilizzato che per decenni ha contraddistinto le produzioni dell’artigianato isolano. La nuova veste rappresenta un’opportunità per definire in maniera univoca le modalità di utilizzo dell’immagine nelle attività di comunicazione e promozione istituzionale e turistica, mediante l’approvazione di un manuale d’uso, così da evitare che il marchio sia utilizzato in maniera impropria, a beneficio di una comunicazione unitaria e qualificata di supporto all’artigianato artistico e tradizionale e, in generale, dell’immagine della Sardegna. Il nuovo marchio potrà essere utilizzato da tutti gli operatori, economici e non, localizzati oppure operanti in Sardegna, previa concessione d’uso da parte dell’Assessorato regionale”.

“La realizzazione del nuovo marchio fa seguito a un percorso di attività a sostegno della valorizzazione delle imprese artigiane e delle loro creazioni. Finora, tra le azioni strategiche, il progetto ‘Vetrina virtuale dell’artigianato artistico’ avviato nel 2016 con lo sviluppo della piattaforma www.sardegnaartigianato.com per alcune creazioni (ceramiche, coltello, ferro battuto, gioiello, intreccio, tessitura, filigrana e intaglio), la partecipazione alle principali fiere nazionali ed internazionali di settore, il consolidamento e l’apertura di aree espositive, come quella nello stadio ‘UnipolDomus’, nell’ambito della collaborazione con il Cagliari calcio e la collaborazione con le società di gestione degli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero per favorire azioni di comunicazione in sinergia col sistema aeroportuale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Butterfly House Sardegna, weekend da record

ALGHERO – Quello scorso, per la Butterfly House Sardegna, è stato un weekend da record. Per il fine settimana lungo di Pasqua, un fiume di persone, tra cui numerosi turisti, ha preso d’assalto la struttura ubicata tra Alghero e Olmedo. Famiglie con bambini e diversi gruppi che hanno visitato la nostra straordinaria biosfera, ammirato l’unicità delle farfalle e vegetazione tropicale, oltre che gustare la nostra cucina a base di pietanze tipiche. Grande apprezzamento per la cura degli spazi e del verde che fanno da corredo alle aree ristoro, giochi per  e alle piscine che, ovviamente, col clima più caldo saranno le protagoniste delle giornate nella Casa delle Farfalle. Questo weekend l’apertura sarà da sabato fino a lunedi (25 aprile) compreso, un fine settimana lungo che si preannuncia ancora una volta con un numero importante di visitatori.

Weekend pasquale, 110mila arrivi: la Sardegna riparte

CAGLIARI – “I dati dei flussi turistici verso la Sardegna in occasione delle festività pasquali rappresentano un segnale incoraggiante per la ripresa di uno dei settori vitali dell’economia isolana. Nonostante le tante difficoltà, è tornata la voglia di viaggiare e l’Isola è stata protagonista nelle scelte di coloro che hanno deciso di fare una vacanza, seppur breve, nel fine settimana appena trascorso. La conferma del mercato interno e la sicura ripresa del turismo internazionale, dopo la scorsa estate condizionata dalle restrizioni anti-Covid, fanno confidare in un risultato sicuramente migliore rispetto al 2021, ma addirittura vicino agli ottimi numeri registrati nel 2019 “. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i numeri degli arrivi nell’Isola, in particolare quelli forniti dai tre scali aeroportuali isolani, che hanno sommato oltre 110.000 arrivi tra Cagliari, Olbia e Alghero. “Grazie ai progetti e agli investimenti della Giunta regionale – ha aggiunto il presidente Solinas – l’offerta turistica sarda si può proporre in maniera sempre più competitiva, completando una proposta complessiva che, andando oltre il ricco patrimonio paesaggistico e ambientale, sia caratterizzata anche da segmenti turistici che propongono tradizioni, cultura, storia, archeologia, enogastronomia. L’Isola deve valorizzare le sue peculiarità identitarie e rafforzare il suo forte richiamo nei confronti dei vacanzieri, affermandosi non più come meta preferita soprattutto per il mare, ma anche come luogo ideale per le vacanze fuori stagione. Solo così il turismo potrà diventare definitivamente un pilastro fondamentale della nostra economia”.

“Le vacanze pasquali sono state le prove generali in vista dell’imminente stagione estiva – ha evidenziato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Sono fiducioso perché le azioni promozionali fin qui intraprese dalla Regione, comprese le presenze ad alcune fiere dove abbiamo messo in vetrina le nostre offerte, confermano la Sardegna in cima alle preferenze dei turisti, italiani innanzitutto. Sono certo, però, che grazie ai numerosi collegamenti aerei dall’estero, oltre 100 su un totale di quasi 200 rotte dai tre scali sardi, nel 2022, il mercato internazionale sarà una fetta importante del flusso turistico verso l’Isola. Anche perché siamo sempre più competitivi anche nel turismo che non è esclusivamente balneare”.