Vertice in Aeroporto. Impegni di Chessa

ALGHERO – Ritorna in primo piano l’Aeroporto. Dopo gli articoli di questi giorni di Algheronews sul tema e visti appuntamenti già fissati dall’Amministrazione Conoci, proprio questa mattina c’è stato un vertice proprio nell’infrastruttura dove si sono affrontati i vari argomenti più impor

Il Sindaco Mario Conoci ha incontrato l’Assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, con il direttore Generale della Sogeaal Alberto Perini. Attenzione incentrata sullo sviluppo dello scalo algherese, dopo l’incontro di alcuni giorni fa a Cagliari al quale il Sindaco ha partecipato insieme ai vertici delle società di gestione dei tre aeroporti sardi. Con l’Assessore e la dirigenza Sogeaal, Mario Conoci, insieme all’Assessore al Turismo Marco Di Gangi ha tenuto un incontro incentrato sulle prospettive di crescita dell’aeroporto.  L’obbiettivo è quello di mettere a sistema Alghero, Olbia e Cagliari per costituire un solido sistema aeroportuale che consenta alla Sardegna di promuoversi tutto l’anno.

“Il nostro intento è quello arrivare progressivamente a recuperare i livelli dei flussi del 2015, anno precedente all’abbandono di Ryanair – ha spiegato il Sindaco di Alghero – anche nell’ottica di sistema con gli aeroporti sardi, ma tenendo presente che Alghero necessita di avere un’attenzione più forte”. Il bando sulla destagionalizzazione è uno dei temi sui quali l’Assessore Chessa ha assicurato impegno per rilanciare il ruolo di Alghero all’interno del sistema turistico della Sardegna. “Con la società di gestione dell’aeroporto c’è massima collaborazione – spiega Mario Conoci – e stiamo lavorando insieme alla Regione per arrivare ai risultati auspicati per la città e il territorio”.

Nella foto l’assessore Chessa e il sindaco Conoci coi vertici Sogeaal

S.I.

Tour turisti aragonesi: tappa in Comune

ALGHERO – Visita a Palazzo Civico ieri da parte di una folta comitiva di turisti spagnoli impegnati in un tour culturale incentrato sulle città sarde dove più forte è stato il legame con il Regno di Aragona. Provenienti dalla capitale della regione di Aragona, Saragozza, il gruppo in visita ad Alghero è stato accolto nella casa comunale dal Vicesindaco Giovanna Caria e dall’Assessore alla Cultura Marco Di Gangi. Un saluto di benvenuto dall’Amministrazione, non solo per l’aspetto culturale di notevole importanza, ma anche per il risvolto turistico e promozionale legato all’iniziativa .

Il presidente dell’Associazione S.I.P.A. – sindacato di iniziativa e propaganda di Aragona – Pedro Hernandez, ha ringraziato per l’ospitalità il Comune di Alghero, sottolineando l’aspetto attrattivo dell’ambiente e dell’ accoglienza. Il gruppo di promozione nasce nel 1925 con l’obbiettivo di sviluppare il turismo culturale legato alla storia aragonese. Alghero sarà meta di ulteriori visite future, data l’ottima impressione lasciata nel corso della permanenza.

Nella foto i turisti e gli assessori Di Gangi e Caria

S.I.

Un mese de La Corallina: grande successo

ALGHERO – E’ trascorso un mese dalla cerimonia inaugurale del posizionamento della caratteristica vela latina “La Corallina” nel centro storico di Alghero. A pochi passi dal porto, nella piazzetta che ospita diversi ristoranti, la storica imbarcazione è divenuta nel giro di poche settimane una vera attrazione turistica. Rientrante anche nel percorso delle guide che informano sulle bellezze della Riviera del Corallo, oltre che palesare la bellezza e straordinarietà dell’arte dei maestri d’ascia, è divenuta dunque anche oggetto di divulgazione culturale rispetto a quella che era la principale attività della popolazione locale.

Un simbolo per il centro catalano in un periodo in cui è necessario rendere maggiormente attrattiva la nostra città e in generale offrire occasioni di interesse a chiunque transiti nelle vie e piazze del centro ancora di più se queste sono legate alla storia e tradizione. Una massiccia presenza di persone che quotidianamente si è avvicinata a “La Corallina” per scattare delle foto e ammirare la sua bellezza.

A trarne giovamento anche le attività limitrofe oltre che ovviamente l’intera città e questo grazie, è d’uopo ricordarlo, al gesto di Franco Simula che ha deciso di donare ad Alghero questa splendida imbarcazione dove, tra l’altro, è pure posata una riproduzione dell’ingegno (o croce di Sant’Andrea), strumento usato dal dopoguerra fino ai primi anni ’80 per raccogliere il corallo a strascico. Dopo la cerimonia inaugurale, alla presenza del Sindaco Conoci, del presidente del Consiglio Salvatore, del Monsignor Cocco, e il notevole apprezzamento registrato in questo mese facendola divenire “la regina d’agosto” adesso è attesa anche l’accensione dell’illuminazione a led già posizionata, sempre per volere della famiglia Simula, sul “gran pavese” della stessa barca.

Questo per aumentare la bellezza dell’imbarcazione e renderla più attrattiva pure nelle ore serali. Per chiudere, talmente è stato il successo registrato, che si sta pensando anche di realizzare delle cartoline de “La Corallina” per far girare in tutto il Mondo questa straordinaria immagine. 

Nella foto La Corallina

S.I.

Turismo, estate nera. Costi alti, crollo italiani

ALGHERO – “Estate nera per il turismo in Sardegna con un calo degli arrivi stimato tra il 20% e il 30% rispetto al 2018 e dovuto soprattutto alle defezioni degli italiani. La stima dei vertici regionali del Sib, il Sindacato italiano balneari è che la presenza dei connazionali, concentrata soprattutto ad agosto, è in forte diminuzione e si attesta sul 30% del totale, mentre il restante 70% di vacanzieri è rappresentato da stranieri – soprattutto inglesi, russi, francesi, americani e cinesi – che, invece, scelgono di programmare le loro ferie nell’Isola tra giugno e settembre”.

Notizia, basata sui dai, diffusa in queste ore da La Stampa. Dunque non un giornaletto e neanche un blog qualsiasi. E ciò, oltre rappresentare la realtà, e anche un ennesimo duro colpo alla prima industria della Sardegna o meglio a quello che lo dovrebbe essere.

“Questa estate volevo andare in Sardegna, costo del traghetto prenotato con largo anticipo ben 700 euro per due persone. C’è una parte di Sardegna dalla quale vogliono proprio tenere lontani i turisti”. Commenti lapidari da parte dei lettori e dunque dai potenziali turisti che rappresentano al meglio quello che è il principale problema ovvero il costo dei trasporti e anche, forse, il paradosso (anche espresso da alcuni porzioni politiche, ma sempre più diffuso visto anche l’impoverimento generale) che alla fine non si voglia una reale crescita del turismo.

La palla è in mano, come sempre, della Regione che si spera affronti in maniera definitiva la questione. Per adesso non si vede la luce in fondo al tunnel e l’Isola resiste, ma visto il suo potenziale (basta pensare alla straordinaria peculiarità del sistema nuragico che in altri luoghi sarebbe stato un attrattore planetario) la condizione è a dir poco critica.

In attesa dei dati ufficiali sulle presenze, la Puglia si gode il primato di “meta turistica preferita dagli italiani per l’estate 2019” attribuitole da Codacons, essendo stata “scelta dal 21% delle famiglie, seguita da Sicilia, Toscana e Liguria”. Dalle famiglie, ciò sottolinea che neanche quel segmento, meno connesso alla cosi detta “movida” preferisce la Sardegna. Ottimo risultato per Liguria e Sicilia. Mentre per quanto riguardo la Puglia oramai stiamo parlando in una regione che registra numeri sempre più vicini alle Baleari grazie ad un offerta a 360° di estrema qualità e attualità.

Altre segnali dell’andamento non positivo della stagione, nello specifico del tipo di turismo, è stato l’assalto ai “supermarket”. Questa estate le grosse catene presenti ad Alghero hanno registrato numeri record con anche alcuni di esse che hanno deciso di tenere aperto addirittura fino alle 22. A questo si collega il ritorno delle case in affitto che, certamente, rappresenta una boccata d’ossigeno per chi le possiede e affitta. D’altra parte basta parlare con qualsiasi gestore di bar e ristoranti è verrà rappresentata una condizione generale di minore spesa da parte dei villeggianti. Dunque, altro che turismo d’élite, l’unica cosa connessa al mondo dei ricconi sono i costi dei trasporti per giungere in Sardegna.

Nella foto il quotidiano nazionale La Stampa

S.I.

Mirtò, festival delle eccellenze sarde

OLBIA – Partenza da Ollolai, arrivo ad Olbia. Una linea di continuità tra costa e interno della Sardegna, all’insegna della qualità e delle eccellenze nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia, della cultura e delle tradizioni. La vocazione di Mirtò, il festival internazionale del Mirto, arrivato alla sua quinta edizione, resta immutata ma si evolve, in un percorso che valorizza i prodotti della tradizione sarda. Questa mattina ad Olbia, davanti alla Ruota panoramica “La Maestosa”, è stata presentata l’anteprima di Mirtò, che anche quest’anno prenderà il via da Ollolai. Appuntamento per domani, sabato 10 agosto, nel centro della Barbagia, con un programma ricco di eventi sul tema “l’Isola della longevità”. 

IL PROGRAMMA DI OLLOLAI. Dalle 10 alle 18 escursioni guidate nel parco di San Basilio, con servizio navetta. Alle 11 inaugurazione e apertura degli stand. Alle 15 visita al planetario astronomico con lezione sulle costellazioni. Dalle 18 esibizione dei gruppi folk di Ollolai e Samugheo, insieme ai Tenores Monte Gonare Sarule. Dalle 19 degustazioni enogastronomiche con le ricette dei Centenari, in collaborazione con il Consorzio del Pecorino romano Dop, il Consorzio dell’Agnello di Sardegna Igp e la Pro Loco di Ollolai. Alle 22 chiuderà la giornata l’attesissimo concerto di Piero Marras.

OLBIA E PORTO ROTONDO. Dal 17 agosto Mirtò si sposterà tra Porto Rotondo ed Olbia, anche se il centro nevralgico del progetto di questa quinta edizione sarà il teatro Michelucci, all’esordio nella sua nuova veste di Expò dell’artigianato di qualità ed incubatore di eventi culturali. Una prima assoluta fortemente voluta dall’associazione Mirtò e dal Comune di Olbia. “Siamo entusiasti che Mirtò abbia scelto Olbia e il teatro Michelucci per i suoi eventi – ha sottolineato Sabrina Serra, assessore alla Cultura del Comune di Olbia -. Il Michelucci riaprirà alla città dopo i lavori di riqualificazione del progetto Iti. Anche la cultura avrà uno spazio molto importante”. L’anteprima di Mirtò ha scelto ancora una volta Ollolai come punto di partenza. “Con Mirtò siamo diventati dei compagni di viaggio – ha spiegato Efisio Arbau, sindaco di Ollolai -. Abbiamo iniziato l’anno scorso con un evento che comprendeva la finale del reality show olandese che si era svolto nel nostro paese, poi si è confermato questo connubio che crea una simbiosi tra mare e montagna. Con noi ci sono anche il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp e del Pecorino romano Dop. Un percorso di medio e lungo termine che prevede aggregazioni e idee condivise sul modello di Mirtò, che come capo di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura posso dire si sposi con il programma del governo regionale e la programmazione comunitaria”. “La sinergia con Ollolai nel segno di Mirtò è un grande traguardo, per presentarci ai turisti con ciò che rappresenta l’eccellenza dei nostri territori – ha detto Marco Balata, assessore al Turismo del Comune di Olbia -. Stiamo lavorando per creare un turismo alternativo al mare, facendo scoprire i sapori e le tradizioni di un territorio in cui tornare anche dopo l’estate”.

GRIMALDI LINES. Fiore all’occhiello di questa edizione la partnership con Grimaldi Lines. “I visitatori, presentando un biglietto della Grimaldi, avranno uno sconto del 10% sui menù delle degustazioni, più una degustazione gratuita di mirto – sottolinea Elena Bilardi di Grimaldi Lines -. Ai visitatori del festival, invece, Mirtò regalerà un voucher che darà diritto a uno sconto del 15% sul prezzo del biglietto per le prenotazioni effettuate dal 19 agosto al 30 settembre su tutte le partenze disponibili della Grimaldi. Il biglietto di Mirtò, in sostanza, sarà accompagnato da un codice sconto valido sulle navi della compagnia di navigazione per tutte le rotte da e per la Sardegna”. “Mirtò è importante per la ricaduta economica positiva che trasmette a tutto il territorio – ha confermato Pasquale Ambrosio, presidente di Confcommercio Gallura -. Quando cinque anni fa Mirtò ci propose il suo progetto ne fummo entusiasti, ora la qualità si è alzata moltissimo e la scommessa per Olbia si è rivelata vincente”.

AGNELLO SARDO E COZZE DI OLBIA. “Siamo orgogliosi di presentare qui il progetto di destagionalizzazione dell’agnello sardo – ha spiegato Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp -. Olbia è il luogo ideale per promuovere il nostro messaggio: che l’agnello sardo è un prodotto che si può consumare anche d’estate”. Durante gli eventi di Mirtò a Olbia sarà presente anche il Consorzio dei mitilicoltori di Olbia, che racconterà, in una sorta di percorso etnografico, la storia della cozza di Olbia, accompagnandolo a menù degustazione.

Nella foto la conferenza stampa di presentazione

S.I.

Turismo sul web, Sardegna maglia nera

ALGHERO – La Sardegna manca l’appuntamento con la promozione social e web finendo in fondo alla classifica delle regioni italiane stilata nel Regional Tourism Reputation Index per il 2019 realizzato in esclusiva da Demoskopika per analizzare gli orientamenti dei turisti reali e potenziali sul web. Il Trentino Alto Adige (con 112,5 punti) è in testa alle 20 regioni, mentre la Sardegna, con 93,3 punti, segna il passo finendo 18/a, davanti solo a Calabria (92,5) e Molise (91,7).

Nel dettaglio l’isola è 15/a per la reputazione social (Instagram, Facebook, Twitter) e addirittura ultima per la valutazione del sistema ricettivo (Booking, Expedia, Tripadvisor). Non va meglio neanche sulla ricerca nel web utilizzando la chiave “vacanze Sardegna 2019”: 11/a con un punteggio del 97,5 anche se risale la china, al settimo posto, se si va a vedere la “popolarità della destinazione” attraverso Google Trends. Male anche sui social. Il portale istituzionale Sardegnaturismo.it è 17/o per il cosiddetto “social appeal” su Instagram, 15/o su Facebook, ma sale di qualche posizione su Twitter: 9/o.
 

Non va meglio con la reputazione su Booking ed Expedia (rapporto tra le strutture valutate dagli ospiti sul totale di quelle trovate sui due siti, in base al social rating ‘buono’): 19/o posto in entrambi i casi. Su Tripdadvor, conteggiando il numero di recensioni per ciascuna regione, la Sardegna è invece 12/ o.

Nella foto la Bit

S.I.

Tutela mare e spiagge

ALGHERO – “Il vero patrimonio di cui tutti ci dobbiamo prendere cura, soprattutto perché non è nostro e abbiamo il dovere di lasciarlo quanto più intatto possibile ai nostri discendenti, è quello ambientale: terrestre e marino; conseguentemente in questa direzione   dobbiamo fare il possibile, sia direttamente con i nostri comportamenti responsabili, sia anche indirettamente, trasferendo questi corretti comportamenti a chi trascorre le proprie vacanze da noi.” Sintetizzano Elisa a Fonnesu e Marco Di Gangi per spiegare in poche parole lo spirito dell’iniziativa.

Il progetto ideato congiuntamente dal Consorzio turistico Riviera del Corallo e dall’associazione Domos e patrocinato dal Comune di Alghero, ha lo scopo di sensibilizzare i turisti alla tutela del nostro mare e delle spiagge. “La sensibilizzazione sui temi dell’ambiente deve coinvolgere tutti – ha detto il Sindaco Mario Conoci oggi nel corso della presentazione –  e grazie a questo tipo di iniziativa, che andrà estesa fino a coinvolgere   gli operatori turistici,  si potranno  fare grandi  passi avanti nel trasmettere la cultura del rispetto ambientale e della conservazione di uno dei nostri patrimoni più preziosi”.  

A tal fine sono stati prodotti dei pannelli e dei poster che da subito saranno collocati in tutte le strutture aderenti, in alcuni luoghi pubblici, oltre che negli stabilimenti balneari che parteciperanno all’iniziativa. 

Tali supporti contengono brevi ma chiare informazioni in lingua italiana e in lingua inglese che suggeriscono agli ospiti i comportamenti corretti per rispettare l’ambiente naturale ed in particolare il mare, le spiagge e i sistemi dunali.

L’evento è stato presentato presso il Cavalluccio Marino summer camp impegnato da dodici anni nel rispetto dell’ambiente attraverso azioni di divulgazione e tutela dell’ambiente rivolte alle giovani generazioni e che grazie all’impegno dei suoi giovani iscritti effettua ogni lunedì la pulizia del fondale marino del litorale antistante il proprio campo, sviluppo del senso di appartenenza al territorio e del rispetto per esso fin dai primi anni di vita.

Il progetto è aperto a tutti gli operatori, che possono chiedere informazioni per ottenere il materiale con un piccolo contributo spese al Consorzio Turistico Riviera del Corallo.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Alghero Mario Conoci, l’assessore all’Ambiente Andrea Montis e, nella plurima veste di Assessore al Turismo ed ex presidente sia del “ Riviera del Corallo”, sia di Domos, Marco Di Gangi.

Turismo, giugno da brividi: è crisi

ALGHERO – “Un giugno difficile quello appena messo in archivio, a conferma dei timori manifestati dal comparto alberghiero mentre i numeri passavano da previsionali a consuntivi. Un giugno reso meno drammatico dalla performance algherese (che è comunque molto negativa ndr), che attutisce una caduta che sarebbe stata più rovinosa. Soffre particolarmente l’area sottesa dal Golfo dell’Asinara, dove maggiormente ha inciso il minor impegno camere da parte dei principali, e fino ad oggi consolidati, Tour Operator”. Cosi Federalberghi, tramite il presidente Stefano Visconti, che, anche per suo modello comunicativo, non aggrava nelle parole quella che è una situazione, in effetti, a dir poco disastrosa. Ciò, ovviamente, considerando le potenzialità del nostro territorio che, dati alla mano, è piombato nuovamente nei periodi di crisi.

“Nel dettaglio, la rilevazione ha interessato 36 alberghi su 95 iscritti alla Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari, e su 110 operanti in area di Rete Metropolitana. In provincia, tra Alghero, Castelsardo, Porto Torres,  Sassari, Stintino, Valledoria e Sorso (per stare alle principali località turistiche) sono stati campionati tra gli alberghi che hanno partecipato alla rilevazione statistica quotidianamente 4.362 posti letto, per un totale su base mensile di 130.860, gli arrivi nazionali sono stati 10.022 mentre quelli d’oltralpe 13.331. Le presenze straniere fissano il dato al 66,08% del totale, quindi il restante 33,92% va ad appannaggio di connazionali e mercato interno sardo”.

“Ciò che leva il sonno agli albergatori è l’indice di occupazione letti, che nel mese appena trascorso di giugno si ferma al 54,05%, contro il 64,12% del 2018 e il 59,89% del 2017. Meno 10,05% di occupazione che inevitabilmente lasceranno strascichi nei bilanci delle imprese del settore. Meno peggio Alghero del resto dell’area, che perde 7,04 punti percentuali di occupazione passando dal 68,06% di occupazione del 2018 al 61,02% del giugno appena trascorso. Il Golfo dell’Asinara segna una pesantissima battuta d’arresto, perdendo 17,30% di occupazione quindi fermando le occupazioni dei propri letti 41,91% contro il 59,21% dell’omologo mese 2018.

“Una battuta d’arresto attesa – inizia il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari– come verso, ma non certo nell’entità numerica, soprattutto perché arriva dopo stagioni turistiche soddisfacenti per il comparto che rappresento”. Mentre si approfondiscono le motivazioni di questa frenata cosi brusca, vale ciò che agli iscritti in Associazione è già tristemente noto. “La zavorra al nostro prodotto turistico, costituita dal prezzo dei trasporti e dallo stato della viabilità interna all’isola non ha ridotto il proprio peso – continua il Presidente Visconti- , i mercati nostri concorrenti (Nord Africa e Sud Est Europa su tutti) hanno ripreso vigore, l’indice di vetustà medio dei nostri fabbricati alberghieri è elevato e quindi fa percepire una minor qualità nel rapporto qualità prezzo come spesso i nostri clienti ci fanno notare”. Fino ad oggi, solo la buona pratica del Tax Credit (il recupero di parte degli investimenti in ammodernamento e ristrutturazione dei fabbricati alberghieri alle imprese in regola con l’Erario, detraendoli dal versamento delle imposte) può essere considerato un validissimo aiuto alle strutture ricettive che volessero ammodernarsi, col limite di essere comunque una manovra occasionale legata a click day e agli umori del Governo di turno, e non strutturale, come dovrebbe essere se sul settore turistico si credesse davvero.

“In Albania, le imprese che aprono attività alberghiere di livello quattro o cinque stelle non pagano imposte per 10 anni e conseguentemente – prosegue Visconti-  possono permettersi di mettere sul mercato le loro camere superlusso a 50,00 euro al giorno per persona. In Turchia, il Governo sgrava interamente il costo del trasporto aereo al Tour Operator che suggerisse la destinazione ai propri clienti e intermediari. Nel Nord Africa, si può soggiornare per una settimana in Hotel di livello superiore al costo per persona, trasporti compresi, di 350,00 euro.”

Gli albergatori sanno che in Italia certe pratiche, in altri Paesi ordinarie e che aumentano a dismisura la competitività del prodotto, non sono applicabili. “Il nostro sistema fiscale – conclude il Presidente Visconti- è simile a quello dei Paesi più evoluti, anche se con aliquote più pesante” Ecco perché snellire l’attività dell’impresa virtuosa che volesse investire in sé stessa, che volesse rinnovarsi, che avesse necessità di crescere anche in termini di volumetria per garantire standard qualitativi in linea con quelli richiesti dal mercato sarebbe un buon inizio per mantenere concorrenziale anche l’offerta alberghiera sarda.

Nella foto la spiaggia delle Bombarde

S.I.

Turismo e movida, stop caccia alle streghe

ALGHERO – Sono tanti i segnali che Alghero in questi ultimi anni è cambiata. In particolare riguardo il rispetto di chi fa impresa e attività legate al turismo e in particolare all’intrattenimento. “Mi ricordo quando la Riviera del Corallo esplodeva di gente e c’era tanta musica nei locali fino pure a tardi anche noi sentivamo voci e baccano, ma eravamo consci di dover sopportare questa situazione per qualche situazione per il bene della nostra città“, commenta un residente la cui casa si affaccia sulla passeggiata”.

E’ evidente, a chi conosce Alghero, che negli anni passati, forse, c’era anche troppo caos. In particolare nel centro storico. Ma si è passati, a quanto pare, da un eccesso all’altro. Prima, addirittura, vi erano locali che in piena “Alguer Vella” facevano suonare gruppi rock, punk, metal e selezionare musica ai dj senza che nessun vicino chiamasse subito la Polizia.

Da qualche anno il trend è cambiato. E su questo incide, ovviamente, la “regia pubblica” della città che ha voluto un modello di città che poi si è rivelato insoddisfacente per indigeni e turisti. Oltre la ristorazione e la classica cena, c’è poco o niente. Senza considerare la condizione, alquanto pessima, di parte dei litorali e in generale del decoro, si aggiunge anche la nota “caccia alle streghe” del volume. Che sia vociare o musica oramai la telefonata scatta immediatamente e pure il pronto intervento.

Chi conosce Alghero, perchè ci vive o la frequenta da tempo, sa che fino qualche anno fa non era così. C’era maggiore, potremmo dire, sopportazione. A porre questo problema è anche il ristoratore Raffaele della pizzeria e trattoria “Del Vicolo” che si rivolge direttamente al neo-sindaco Conoci. “So dei tuoi gravosi impegni e dei tuoi grattacapi, ti scrivo per dirti che la stagione turistica di Alghero  si è ridotta ormai a 40 giorni di lavoro o poco più, se a questa ristrettezza di tempi vogliamo aggiungere quelle persone che hanno trovato un nuovo passatempo e cioè chiamare la polizia o i carabinieri quando sentono solamente uno spostare di sedie,  beh,  ti dico caro Mario che così non puó andare assolutamente bene”. E continua il ristoratore algherese ricordando un concetto fondamentale: “Il riposo si può recuperare, il lavoro perso no”.

“Come si possono rimettere apposto i conti e dico metterli apposto,  non guadagnare, in soli 40 giorni di lavoro? Se vogliamo dare a questa città un’impronta turistica è necessaria un’inversione di tendenza diversamente andando avanti così i problemi si sommeranno e sarà sempre più difficile risorgere. Pensiamoci, siamo ancora in tempo”. Parole che inquadrano al meglio il cambiamento (non certo in meglio) di Alghero in questi anni.

Nella foto un ristorante del centro storico di Alghero

S.I.

L’Agua de Mar riparte: grande festa

ALGHERO – “Eccoci qua dopo 7 lunghissimi mesi di lavoro, di fatica, di rinunce, di imprevisti e di pochissime ore di sonno, ritardi e disguidi, finalmente ci siamo.. abbiamo cercato di dare il massimo per la realizzazione di quello che nella nostra mente è la vera essenza di club! non sveleremo altri dettagli perchè sarete voi ad immergervi nel nostro nuovo progetto fronte mare”, così commenta la riapertura del mitico Agua de Mar, Marco Cassitta proprietario col fratello Claudio dello storico locale del Lungomare Dante. Da questa sera, dunque, sabato 6 luglio la Riviera del Corallo ha di nuovo un riferimento di grande livello e attrazione per la movida e turismo.