Ferrata Cabirol riaperta per tutti

ALGHERO – “La via ferrata del Cabirol chiusa da oltre un anno a causa di una serie di ostacoli burocratici dovrà essere riaperta e restituita alla collettività”. Lo ha dichiarato il candidato della coalizione di centro-destra sardista, autonomista e civica Mario Conoci.

“Si tratta di uno dei percorsi ferrati più suggestivi al mondo capace di attrarre ogni anno circa 12.000 appassionati italiani e stranieri. Un percorso su roccia nato circa 19 anni fa ed oggi riconosciuto come destinazione turistica sostenibile. Un luogo scelto da centinaia di persone per il suo fascino ed il panorama che è capace di offrire ad i suoi visitatori, che rischia di rimanere chiuso ancora per molto tempo. Alla burocrazia, – prosegue Conoci – che fino ad oggi ne ha impedito la riapertura, si sono aggiunti i danni causati di recente da ignoti con la recisione dei cavi metallici posti sulla via ferrata, complicando ulteriormente la situazione”.

“Occorre intervenire prima possibile per restituire alla collettività ed al territorio di Alghero un sito ambientale di inestimabile valore naturalistico. Sarà a tale riguardo di fondamentale importanza esaminare con tutti i soggetti pubblici coinvolti le motivazioni e le cause poste alla base della chiusura e della mancata riapertura. Il nostro obbiettivo – chiude Conoci – sarà rimuoverle e riaprire la via ferrata del Cabirol.”.     

Nella foto Mario Conoci

S.I.

Golf importante per Alghero

ALGHERO – “Quando si parla di realizzare occasioni per creare sviluppo ed economie tramite i vari tipi di turismi, compreso quello sportivo, Forza Italia Alghero ha, nel suo curriculum vitae politico, fatti non parole. Tra le tante questioni, una su tutte è quella del “Golf”. Cosi Gennaro Monte dirigente di Forza Italia Alghero che ricorda quanto sia importante ridare spazio, sostegno e vigore al Golf nella Riviera del Corallo.

“Quando ha governato il nostro partito con la coalizione di Centrodestra questo sport era una realtà. Embrionale, certo, visto il campo pratica dell’Arenosu, ma vi erano anche diverse progettualità in essere che, negli anni, si sarebbero dovute realizzare. Già la realtà presente tra Fertilia e le altre borgate era un luogo di grande richiamo, connessione con tutti i maggiori club regionali, e oltre, e soprattutto rappresentava una di quelle, oggi tanto agognate vista la drammatica condizione sociale di Alghero, soprattutto dei giovani, valvole di sfogo e sano intrattenimento e svago che avrebbe potuto e potrà contribuire a creare anche una tangibile alternativa in città”.

“Oltre questi importanti aspetti è arcinoto obiettivo raggiungibile col Golf è quello, tanto agognato e ad oggi ancora non raggiunto, dell’allungamento della stagione turistica. Questo perché il clima, sempre di più, permette di giocare tutto l’anno e, per essere chiari, un golfista non rinuncia a giocare neanche sotto la pioggia. Se un tempo il Golf era da considerarsi uno sport per determinati ceti sociali, anche questo falso mito è decaduto. Oramai, nel Mondo, sono milioni e milioni di appassionati che si dedicano a questo sport che, grazie anche al campione italiano Molinari, sta vivendo un nuovo periodo d’oro. Oltre il clima e la disponibilità dell’aeroporto, non bisogna dimenticare che Alghero è pure meta crocieristica. Dunque altri flussi di turisti che troverebbero ulteriori motivazioni per raggiungere la Riviera del Corallo”.

“Al raggiungimento del ritorno in grande stile di questo sport ad Alghero serve anche creare sinergia con i comuni circostanti come Oristano dove il gruppo Ivi sta realizzando un campo a Torregrande che, insieme ad Is Arenas, diventerà sito di forte richiamo. Positivo sarebbe se si sbloccasse anche il progetto Impregilo a Bosa. Questo per fare rete con gli altri club esistenti e aumentare la capacità di intercettare i flussi turistici di tale sport. Ma, per fare rete, manca un tassello: Alghero. Infatti se, come detto, col Centrodestra si erano fatti passi avanti, tutto è stato vanificato dalla mancanza di sostegno pubblico verso il club già esistente e soprattutto l’assenza di scelte dove indicare le aree all’interno del nostro Comune”.

“Non ci interessa ora partecipare al “toto-terreni” dove realizzare il golf. Alghero ha una moltitudine di possibilità tra l’altro già inserite nel Puc prodotto dalle Giunte Tedde. L’ora delle chiacchiere, anche in questo caso, è finita, non appena ritorneremo al Governo della nostra amata città, agiremo immediatamente per riportare il Golf al centro della vita sportiva e sociale cittadina”.

Nella foto Gennaro Monte (Forza Italia Alghero)

Turismo, soldi buttati dalla finestra

ALGHERO – “Un fiume di soldi quello che Mario Bruno e la sua amministrazione sostenuta dal Pd e Sinistra hanno speso un questi anni. Ancora di più negli ultimi mesi. Siamo quasi al mezzo milione di euro tra Capodanno, Pasquetta, brochure, archistar, pubblicità, consulenze, manifestazioni e tanto altro”.  Cosi il partito di Forza Italia Alghero che precisa da subito che “non saremo mai avversi all’investire i denari pubblici se finalizzati al benessere della nostra città, ma quando questi vengono usati in maniera indiscriminata e soprattutto senza un ritorno diretto di economie per il territorio, allora emerge la nostra contrarietà oltre che rabbia e preoccupazione per la salute delle nostre casse comunali e in particolare quella della Fondazione Meta”.

“Da sempre abbiamo denunciato la trasformazione di questo ente strumentale dell’amministrazione oggi divenuto centrale nelle “operazioni di cassa” dell’amministrazione bruniana. Tutto questo, come detto, senza alcun palese beneficio per l’intera comunità a parte qualche titolo e selfie riconducibile al “cerchio magico” del Sindaco. D’altra parte che senso avrebbe spendere delle cifre cosi importanti quando non ci sono collegamenti aerei, e dunque manca una strategia turistica alla base di questo investimento, e soprattutto la città, come dimostrano le spiagge, non è assolutamente pronta per accogliere quei pochi, timidi turisti che ci onorano della loro presenza?”

“Da una parte si spende e spande, dall’altra Alghero è come una “città fantasma” con evidenti criticità a partire sociale. Nonostante il mandato oramai sia alla fine, il Borgomastro continua, come un ossesso, a coniugare i verbi al futuro, a fare annunci, promesse e perfino velate reprimende sul futuro della città. Se ne faccia una ragione, il suo tempo e quello del suo Centrosinistra, grazie a Dio, è finito. Si metta l’anima in pace e sopratutto la smetta di giocare a Monopoli con i soldi degli algheresi”.

Nella foto un recente incontro di Forza Italia Alghero

S.I.

Turismo, basta navigare a vista

ALGHERO – Patricia Petretto di Azione Alghero individua e definisce gli obiettivi delle politiche di sviluppo turistico cui dovrebbe tendere la nostra città. In qualità di manager turistica impegnata in prima linea anche sul fronte politico  lancia una nuova sfida, un cambiamento significativo negli obiettivi da raggiungere nella Riviera del Corallo.

“Il turismo è economia e come per tutti i comparti economici ciò che conta sono i numeri. Il reddito di quasi un terzo dei nostri concittadini occupati  deriva dalle attività economiche legate direttamente o indirettamente al turismo. La tenuta del comparto e le sue prospettive di crescita dipenderanno molto dalle scelte che le  prossime amministrazioni comunale  e regionale saranno chiamate a fare. Il nostro auspicio è che anche ad Alghero si affermi una nuova amministrazione che sia politicamente in sintonia con quella regionale”.

“ La nostra proposta è creare terreno fertile per le imprese: una città in cui convenga investire e fare impresa. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla perdita del valore economico delle imprese ed alla riduzione del numero di occupati, prevalentemente stagionali. Le economie digitali sono ancora deboli e manca una offerta formativa adeguata alle attuali esigenze del settore ma, soprattutto,  manca una precisa strategia,  efficace per invertire la tendenza.

“Per rilanciare la Riviera del Corallo stiamo lavorando da tempo ad  una proposta che metta al centro lo sviluppo territoriale e la maggior redditività delle imprese del comparto turistico”   – evidenzia il coordinamento cittadino di Azione Alghero – “ la nostra proposta, frutto di analisi territoriali e Focus Group con i vari attori,  individua le alternative al turismo balneare, alla attuale  pianificazione territoriale, un utilizzo coerente della tassa di soggiorno, sgravi sulle imposte locali, una efficace e condivisa programmazione di eventi e di azioni formative per far crescere la qualità delle risorse umane; insomma un insieme di azioni  indispensabili per far riacquisire competitività alla stanca economia cittadina”.

“Il navigare a vista o, ancor peggio  l’esitazione e la mancanza di idee chiare  non hanno mai portato risultati tangibili – sottolinea Patricia Petretto – abbiamo idee chiare, le competenze necessarie e la determinazione per proporre e realizzare una nuova visione del futuro per i nostri concittadini.”

Nella foto Patricia Petretto ad un incontro

S.I.

Pasqua incerta, calo prenotazioni

ALGHERO – “Abbiamo scelto di aprire dai primi di maggio a seguito di richieste non sufficienti per il weekend di Pasqua fine Aprile utili per farci affrontare i costi di apertura della nostra struttura”, commenta un albergatore. Mentre un altro collega è ancora più chiaro. “Oggi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, abbiamo circa il 60% in meno delle prenotazioni”. Un dato che non può non allarmare. “Un crollo inatteso ma che non ci fa disperare in quanto siamo ottimisti sul fatto che ci potranno essere molte prenotazioni last-minute”. Magra consolazione, però, quella di sperare nell’ultimo momento, ma tant’è.

Il timore di un weekend di Pasqua “flop” è diffuso anche in altre zone della Sardegna e questo non è buon segno dopo mesi e anni di tavoli, incontri e sopratutto bandi con cui si doveva riuscire a raggiungere il primario obiettivo per il settore turistico: allungare la stagione. Invece, ad oggi, ancora niente. Come sempre la stagione, partirà con l’estate. Del resto è evidente che è quasi inutile chiedere e ottenere più voli nei “mesi di spalla” quando, poi, tra l’altro, la città non è pronta ed è teatro di quei pochi turisti spaesati che fanno un giro in centro e poco più.

“Per cambiare rotta è necessario attuare degli interventi, anche minimi, come aumentare la promozione, programmare per tempo le varie manifestazioni e proporre anche nei mesi non caldi degli appuntamenti di valore che possano essere seguiti anche col maltempo grazie alla creazione di strutture al chiuso”, commenta un imprenditore turistico ribadendo “l’abc” del comparto che, nostro malgrado, è rimasto anche sui “quaderni”.

Nella foto centro storico Alghero

S.I.

Tassa Soggiorno per il Turismo

ALGHERO – “Il successo di una destinazione turistica passa anche dalla ponderata scelta della gestione delle risorse ad essa indirizzate, e Alghero continua a destinare le ingenti somme della tassa di soggiorno principalmente alla cura del verde. Scelta quantomeno discutibile, considerato che, nella maggior parte dei comuni d’Italia, la cura del verde è considerata ordinaria amministrazione”. E’ Emiliano Piras, consigliere comunale e leader cittadino del movimento civico “Noi con l’Italia” che ritorna su una delle tante questioni che, nonostante gli annunci dell’amministrazione Bruno e la sua idea iniziale, non ha prodotto quanto atteso, anzi

“Aggiungerei, inoltre, che Alghero non eccelle e non è certo considerata un orto botanico di lusso! Ritengo, invece, che gli introiti della tassa di soggiorno vadano destinati in gran parte nella promozione della “destinazione Alghero”, nell’organizzazione di eventi di richiamo, negli arredi urbani – non certo nella potatura degli alberi. Quasi un milione di euro sono tanti, e il loro utilizzo avrebbe dovuto lasciare un segno tangibile in tutta la città e i risultati sono davvero inconsistenti. In tutte le discussioni sul bilancio ho sempre proposto emendamenti che mirassero alla modifica della ripartizione degli incassi della tassa di soggiorno a favore di una reale politica turistica, senza mai ricevere risposte dalla maggioranza”.

“L’auspicio è che la nuova amministrazione, e anche per questo mi impegnerò, inverta tale scelta con un impegno reale nell’investire le risorse per la filiera del Turismo che, insieme al commercio, costituisce l’ossatura del nostro tessuto economico-sociale”.

Nella foto Emiliano Piras di Noi con l’Italia

S.I.

Regione, Palacongressi sia priorità

ALGHERO – “Da cattedrale nel deserto a simbolo del rilancio. – Riteniamo sia arrivato il momento di fare una scelta definitiva sul cosiddetto “Palazzo dei Congressi” di Alghero. Deve essere il simbolo del rilancio turistico del nord ovest della Sardegna”. Questa è la netta  presa di posizione del direttivo del Consorzio Turistico “ Riviera del Corallo”, presieduto da Marco Di Gangi, che interviene a proposito di quello che costituisce un esempio negativo di impiego delle risorse pubbliche. “Non è certamente nostro compito attribuire promozioni o bocciature a chicchessia, volgiamo lo sguardo avanti per superare gli errori e le indecisioni del passato”.

“Il nostro intervento vuole costituire un contributo  per chi, oggi,   si accinge a governare la Regione,  affinché si individui concretamente quale debba essere il destino della struttura in stato di abbandono a Maria Pia. La Regione destina  90 milioni di euro per la “Riqualificazione” della Fiera internazionale della Sardegna di Cagliari, con l’obiettivo di ridefinire gli spazi ormai datati del complesso cagliaritano destinandoli a eventi sportivi, congressi, innovazione tecnologica, un albergo da 130 camere, spazi per concerti e spettacoli nei quali l’attività fieristica sarà solo una delle vocazioni e probabilmente nemmeno la principale”.

“Una notizia come questa non può che fare piacere, soprattutto perché ridarà nuove prospettive all’area che attualmente ospita strutture fieristiche superate e darà al nostro capoluogo di Regione e alla città metropolitana una struttura polivalente moderna e funzionale. Altrettanta attenzione e analoga prospettiva ci aspettiamo venga riservata a questa parte di Sardegna e al complesso di Maria Pia, realizzato dalla stessa Regione, oggi inidoneo a svolgere le funzioni per cui venne progettato e realizzato”.

“Accogliamo con estremo interesse la recente idea (proposta dal consigliere regionale Michele Pais della Lega ndr) di far diventare il complesso algherese sede del DMO – Destination Management Organization – il futuro organismo regionale di gestione del turismo sardo, che servirà a riportare equilibrio nella distribuzione tra i vari territori regionali degli stessi organi di Governo. Non solo “Palazzo del Turismo” però, siamo, infatti, convinti che tali spazi possano ancora adempiere ad una pluralità di funzioni che ne rendano conveniente il recupero”.

“Il “Palazzo dei congressi” ripensato e riqualificato e con una gestione dinamica,  moderna e sostenibile potrà essere il luogo ove poter realizzare spazi dedicati allo sport, alle esposizioni, alla valorizzazione delle produzioni locali, ai concerti, agli spettacoli e a tutte quelle attività, anche commerciali , compatibili, uno spazio multifunzionale che serva da motore al rilancio turistico di Alghero e del territorio del nord ovest. Ovviamente dovrà essere fatta salva anche l’originale vocazione, quella congressuale. Basti pensare che a causa della mancanza di spazi adeguati per i congressisti, Alghero, che pure era la destinazione scelta per prima, non potrà ospitare il prossimo congresso nazionale degli ordini professionali degli ingegneri che avrebbe portato a settembre in città qualche migliaio di ospiti”.

“In conclusione, chiediamo a nome del comparto turistico una forte azione dei nostri rappresentanti perché riescano finalmente a far destinare risorse adeguate per ridare un senso ed un futuro ad un opera che altrimenti resterebbe, nello stato di attuale abbandono, un simbolo di degrado e del declino. Una scelta ormai indispensabile, che garantirebbe inoltre un equilibrio nella distribuzione delle risorse regionali consentendo finalmente ad Alghero e a tutto il nord ovest della Sardegna di rafforzare il ruolo che gli compete in ambito turistico”.

Nella foto Marco Di Gangi

S.I.

Fondazione, gestione flop |video

ALGHERO – Riguardando le sue materie di insegnamento, oltre che il suo percorso professionale, docente all’Università di Sassari, scrittore oltre che esperto di sport, è normale, nonché normale, che il professore Mario Tocci, da tempo, segua con attenzione, tra le altre cose del comune catalano, in particolare la Fondazione Meta-Alghero. Un ente nato con la Giunta Tedde di Centrodestra, all’inizio molto criticato dalla sinistra, ma poi, secondo gli attuali oppositori di Bruno, usato in maniera maldestra e non congrua rispetto a quella che era la “mission” iniziale in particolare indirizzata a promuovere Alghero e il suo territorio, richiamare sempre più turisti e far crescere eventi di valore tanto da diventare appuntamenti di richiamo pure internazionale.

Tutto questo passando per il patrimonio culturale, storico, tradizionale, naturalistico e linguistico della Riviera del Corallo, come ricorda bene lo stesso Tocci, che è piuttosto critico sulla gestione dell’attuale amministrazione evidenziando che, uno dei tanti obiettivi ovvero riportare degli importanti flussi in bassa stagione, non si è potuto portare a compimento come invece era da previsione e annunci visto anche il paventato ingresso del comparto commerciale che, al netto delle sigle, ricorda Tocci, non ha portato i benefici attesi.

Oltre quello che doveva essere il sostentamento nella “bassa stagione”, visto che nei mesi caldi, da sempre, Alghero funziona e pure bene (anche se meno di qualche anno fa), resta indispensabile, come indicato anche dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo e altri attori privati, ritornare a promuovere in maniera prorompente Alghero, ritornando anche nelle fiere, professionalizzando la comunicazione e organizzando manifestazioni che “rendano attrattiva Alghero tutto l’anno, veramente e non a parole e slogan”, chiosa Tocci.

Nella foto e video il professor Mario Tocci

S.I.

Balneari (giustamente) sul chi va là

ALGHERO – “L’Associazione Imprese del Mare di Alghero, in relazione alle notizie riportate dai media locali sulle problematiche che riguardano il litorale di Alghero, tiene a precisare che ad oggi non ha partecipato ad alcun incontro per la definizione condivisa delle modalità tecnico-operative che sono in discussione con riguardo agli interventi annunciati dall’Amministrazione comunale”. In realtà, ancora una volta, si fa di “tutta un’erba un fascio”. Infatti queste notizie sono state riportate da alcuni media a seguito della nota stampa dell’Amministrazione Bruno. Dunque, anche in questo caso, la fonte è Porta Terra e non “semplici” media. Per questo l’alt dei balneari ha ancora più valore.

Del resto, giù da sempre e giustamente, non si sono fatti strumentalizzare e come gruppo d’azione “spiagge pulite sempre” hanno portato in alto la bandiera di Alghero al fine di avere il litorale pulito e fruibile tutto l’anno e non solo “da Pasqua” come, ancora una volta, divulgato dall’Ente Pubblico Locale. Basta guardare il calendario, Pasqua è quasi a maggio, mentre obiettivo della Riviera del Corallo è rendere produttivi i litorali anche nei mesi meno caldi. Traguardo su cui dovrà lavorare la nuova amministrazione che sarà in carica da questo giugno.

Intanto ricordiamo che Imprema., che rappresenta il maggior numero di aziende locali del settore, intende essere parte attiva nelle scelte riguardanti le modalità di gestione della posidonia spiaggiata, le operazioni di vagliatura oggi in essere e la progettazione del Pul (strumento che non dovrebbe essere neanche considerato in Seconda Convocazione e non di certo ad un mese dalla fine del mandato). “A tal fine auspica la massima concertazione con l’Amministrazione comunale e con gli Enti coinvolti a vario titolo nella trattazione di argomenti da cui dipende il buon esito della prossima stagione turistica e più in generale il futuro di molte aziende e di molte famiglie”, cosi chiudono da Imprema.

Nella foto Giovanni Monti presidente di Imprema

S.I.

Spiagge, attività sempre aperte: c’è l’ok

ALGHERO – “Con una norma proposta dal Sottosegretario Lucia Borgonzoni, introdotta al comma 246 della Legge 145 del 30/12/2018 (finanziaria 2019) si dà la possibilità ai titolari di concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo, che utilizzano manufatti amovibili di cui alla lettera e.5) comma 1 art. 3 DPR 380/2001, di mantenere installati gli stessi fino al 31 dicembre 2020 nelle more di riordino della materia.” Cosi Michele Pais, consigliere comunale e prossimo rappresentante in Consiglio Regionale della Lega.

“Questa disposizione consente di superare i vincoli, introdotti dalla Regione volti ad introdurre l’obbligo di smontaggio delle strutture amovibili degli stabilimenti, al termine della stagione balneare. Si supera così, un annoso problema grazie ad una battaglia giusta degli imprenditori balneari disposti ad offrire servizi tutto l’anno e che oggi trova soluzione. Gli stessi Uffici regionali, alla luce della novella normativa, hanno emesso un parere che supera ogni tipo di limitazione preesistente in tal senso”.

“Meno vincoli e burocrazia e più libertà di impresa a sostegno della nostra economia, azioni utili da un lato ad offrire maggiori servizi alla collettività e dall’altro a creare nuove possibilità di lavoro in un’isola martoriata dalla disoccupazione. Una filosofia che caratterizzerà il futuro governo regionale, che sarà impegnato a liberare le energie dei sardi, oggi martoriati da burocrazia e vincoli assurdi in tutti i settori economici. Ancora una volta, grazie alla Lega si passa dalle parole ai fatti”.

Nella foto Michele Pais e Lucia Bergonzoni

S.I.