Gallura, nuovi hotel e tanto lavoro

CAGLIARI – Con 5 milioni di euro la Giunta, su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, cofinanzia il contratto di sviluppo nazionale proposto al Ministero per lo Sviluppo Economico dalle società Marina di Porto Rotondo e Hotel Sporting che prevede 4 interventi, con un investimento complessivo di 44 milioni di euro e la creazione di 54 nuovi posti di lavoro. L’Esecutivo ha infatti approvato l’Accordo di Programma tra Regione Sardegna, Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia che sarà ora fumato dalle parti.

A Porto Rotondo sono previsti la riconversione in un nuovo resort di un vecchio capannone già esistente e dismesso in zona urbana B6, la riqualificazione di un hotel già esistente e del porto turistico. Ad Arzachena si procederà alla riqualificazione di un albergo. Si tratta di interventi di sviluppo turistico che rientrano nelle normative previste dal piano paesaggistico regionale in vigore.

Un investimento complessivo di 44 milioni di euro dunque, con 25 milioni di cofinanziamento pubblico, di cui 20 a carico del Ministero per lo Sviluppo Economico e 5 a carico della Regione. Il finanziamento rientra nella collaborazione avviata a luglio 2017 fra Centro regionale di Programmazione e Ministero dello Sviluppo Economico per consentire il cofinanziamento regionale dei progetti che partecipano a procedure nazionali ma che hanno rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo sardo.

Nella foto lo Sporting Club

S.I.

Calo, ma trend positivo: le comiche

CAGLIARI – Quella del 2018 sembra verrà ricordata come una delle peggiori stagioni turistiche di sempre della Sardegna. Meno richieste, come confermato da Alpi Tour, pure per Alghero che da sempre aveva rappresentato il traino del settore. Sul tema arrivano le dichiarazioni dell’onorevole Tedde a commento delle dichiarazioni, alquanto bizzarre, dell’assessore regionale al Turismo Argiolas. “Dopo le “convergenze parallele” di Aldo Moro oggi abbiamo il “luglio in calo ma il trend positivo” dell’assessore regionale del turismo”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta le dichiarazioni “ossimoriche” dell’ assessore Argiolas che in evidente contraddizione ammette la decrescita del turismo sardo per il mese di luglio, ma non sapendo come giustificarlo dice laconicamente che “il trend è positivo”.

“Annunci paradossali, che però danno il senso dell’inadeguatezza della Giunta Regionale nelle politiche di sostegno al turismo -denuncia Tedde-” L’ex sindaco di Alghero coglie l’occasione per sottolineare i ritardi della Regione nell’attuazione della legge sul turismo, pubblicata il 1° agosto del 2017, che aveva come obbiettivo principale quello di stimolare e accrescere la competitività delle strutture ricettive sarde e potenziare il posizionamento strategico della Sardegna sui mercati turistici nazionali ed internazionali”.

“La colonna portante della legge -ricorda l’ex sindaco di Alghero- è il Piano strategico regionale del turismo che la Giunta avrebbe dovuto adottare entro gennaio del 2018, ma è di là da venire. E lo stesso dicasi per la Dmo (Sardegna destination management organization), della quale si è parlato tanto e non sempre a proposito, che non è stata ancora istituita ed è stata normata in modo incoerente con la norma nazionale sulle società partecipate. E non possiamo non evidenziare il nefasto contributo dato dalla Giunta Regionale al crollo dei flussi di traffico dell’aeroporto di Alghero che nel 2017 ha perso 349mila passeggeri. Chiediamo che la Giunta Regionale blocchi il flusso di annunci contradditori, cambi passo e si metta a lavorare seriamente una volta per tutte -chiude Tedde-.”

Nella foto (al centro) l’assessore Argiolas

S.I.

Turismo senza visione, è declino

ALGHERO – “È cronaca di questi giorni la notizia di un Fondo di investimento cinese che si dichiara interessato ad effettuare importanti investimenti turistici nella costa orientale dell’isola, che trainata inizialmente dal brand “ Costa Smeralda”, ha oggi importanti tassi di crescita. Cosi Maurizio Papa del Direttivo di Azione Alghero e di Energie per l’Italia riguardo il settore primario per la Riviera del Corallo ovvero il Turismo che dovrebbe essere il settore trainante l’economia cittadina.

“Nella costa Nord occidentale e ad Alghero in particolare cosa facciamo? Quali scelte strategiche si stanno facendo? Ci dovremmo porre una domanda: vogliamo che il turismo sia l’industria trainante della nostra economia oppure no? Essere o non essere questo è il dilemma. Alghero da qualche anno vive una crisi di identità profondissima, crisi alimentata dalla politica regionale e da quella cittadina: abbiamo molte più incertezze: non sappiamo più cosa siamo e quale futuro ci attende. Da apripista del turismo internazionale, “Porta D’oro” isolana, Alghero è stata per anni la regina incontrastata della Movida e ha fatto tendenza”.

“Nel passato abbiamo anche fatto alcune “non scelte” che pure caratterizzano il nostro presente. Tra quelle da ricordare quella di non avere consentito a Charles Forte (il creatore di Forte Village e di un impero fondato sul turismo) di investire ad Alghero, oltre a quella mitizzata, non abbiamo certezza sia fondata, di aver riservato sorte analoga a Karim Aga Khan nei tempi in cui decise poi di puntare sulla “Costa Smeralda”

“Alghero ha avuto il primato di aver aperto a Ryanair l’aeroporto rendendo così di fatto il territorio raggiungibile a costi contenuti. Purtroppo tutto è coniugato al passato: oggi rimangono solo briciole e ricordi, briciole di collegamenti, briciole di turisti, ricordi di calde e movimentate notte affollate di vacanzieri, ricordi di Festival e sfilate di moda. Mentre altre aree della Sardegna sono in crescita noi siamo al palo, immobili. Il turismo è cambiato: non bastano più il mare e il sole, la domanda è estremamente diversificata, la nostra offerta molto poco…”

“Dobbiamo una volta per tutte decidere cosa fare da grandi, continuando così, stando alla finestra, ma soprattutto subendo scelte altrui ci stiamo avviando verso il declino, china che impoverirebbe ancora di più il territorio. Quanti di noi vedono nel turismo la chiave di volta per rilanciare. Il nostro territorio? Per noi queste sono le scelte strategiche che attendono la prossima amministrazione comunale di Alghero”.

Nella foto Maurizio Papa

S.I.

Aeroporto, chiuso pure l’Infopoint

ALGHERO – “Ancora una volta il territorio del nord ovest della Sardegna viene pesantemente penalizzato dal Governo regionale che ancora una volta coglie la palla al balzo per segnare l’enorme distanza ed ostilità nei confronti del nostro territorio”. Parole di Michele Pais, leader dell’opposizione in Consiglio Comunale, vicino alla Lega di Salvini, che contesta la chiusura del punto informativo all’aeroporto di Alghero.

“Dopo gli interventi normativi ed amministrativi che stanno mettendo in ginocchio il territorio del sassarese e, in particolare, quelli che hanno di fatto boicottato la piena operatività dello scalo algherese – azzerando il sistema virtuoso costituito dalle low cost e svendendo la partecipazione azionaria di maggioranza a privati- l’ultimo ed eclatante atto è costituito dalla chiusura del punto informativo presente nell’ aeroporto di Alghero. Sembrerebbe infatti, e se questo fosse confermato sarebbe gravissimo, che tale chiusura sia determinata dalla mancata erogazione del relativi fondi regionali”.

Secondo Pais questo determina “un’ulteriore pietra tombale in questa parte di Sardegna martoriata da Pigliaru e dalla sua maggioranza di sinistra targata PD e Partito dei Sardi. Tale chiusura non solo manda a casa, privandoli di lavoro, i sei addetti che lavoravano nell’infopoint ma priva l’aeroporto di Alghero di un servizio importante, da oggi i turisti non potranno più ricevere alcun tipo di informazione al loro arrivo”. Per questo Pais chiede che “il Sindaco di Alghero insieme ai suoi colleghi di Sassari, di Porto Torres, di Bosa, di Castelsardo, di Valledoria, pongano in essere un’azione forte di contrasto a tutela di questo territorio bistrattato e martoriato dalla Giunta Pigliaru”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Legge Turismo inutile, gravi ritardi

CAGLIARI – Ieri, il Consiglio Regionale, ha iniziato la discussione della Proposta di legge n.508 (Lotto e più) in materia di turismo. Da subito è emersa la contrarietà ad un provvedimento giudicato negativo e inutile viste anche le recenti mutazioni del settore e soprattutto visti i gravi ritardi nei bandi per la destagionalizzazione e altri interventi per il comparto. Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha annunciato il ritiro della sua firma dalla proposta perché, ha spiegato, «sono venuti meno alcuni principi di riferimento».

Ritiro della firma anche da parte di Luigi Crisponi, dei Riformatori, che si è riservato di motivare il suo dissenso, del capogruppo del Psd’Az Gaetano Ledda, di Mariano Contu e Marco Tedde di Forza Italia. Il capogruppo di Art.1-Mdp Daniele Cocco, invece, ha aggiunto la sua firma alla proposta. Il consigliere del Pd Piero Comandini, sostenendo le ragioni del progetto di legge, ha affermato che «si tratta di dare gambe  alla legge regionale 16 sul turismo prevedendo un ruolo incisivo per i privati, peraltro richiesto dalle imprese di settore che rischiano risorse proprie». La nuova classificazione alberghiera molto discussa in conferenza Stato – Regioni, ha concluso, «può essere una risposta ulteriore alla domanda degli operatori turistici consentendo a realtà residenziali ed alberghiere di convivere in uno stesso Comune, per diversificare l’offerta».

Luigi Crisponi, dei Riformatori, ha dichiarato che il ritiro della sua firma è dovuto ad alcune parti non convincenti della legge, «che appare adatta a Regioni come Emilia Romagna, Veneto o Trentino Alto Adige, molto diverse dalla nostra; in pratica ogni destinazione alberghiera può venire a cadere aprendo la strada a speculazioni di seconde case occulte, con camere di hotel che si trasformano in quote condominiali, insomma in Sardegna c’è un rischio grave di distorsioni». Il consigliere di Fdi Gianni Lampis ha affermato che  i problemi della legge nascono «dal conflitto di competenze mai risolto fra Stato e Regioni in materia di turismo e sarebbe meglio arrivare ad una competenza concorrente, definendo la cornice a livello centrale e lasciando alla Regioni la normativa di dettaglio». Le preoccupazioni di Crisponi devono richiamare la nostra attenzione, ha aggiunto, «ma è pur vero che non bisogna cedere alla paura e che per certi aspetti la norma può aiutare le realtà più deboli migliorando l’esistente, recuperando porzioni dei centri storici e dando più liquidità ad imprenditori che potrebbero trovare opportunità di crescita e di posizionarsi sul mercato».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha sottolineato che la scelta di ritirare la firma nasce «dalla consapevolezza che una nuova struttura turistica potrebbe determinare contraccolpi negativi sulla realtà regionale e del resto non è una novità che ogni volta che la Sardegna legifera in materia di turismo e trasporti sbaglia, perché non si tratta di adeguarsi ad una evoluzione naturale della normativa nazionale di settore quanto di applicabilità, posto che i privati vanno coinvolti con procedure ad evidenza pubblica che però non possono essere attivate perchè mancano i provvedimenti attuativi, attesi da un anno e ancora non emanati dalla Giunta». Tedde si poi espresso in modo molto critico sul recente bando per la destagionalizzazione «per il quale si è partiti a luglio scorso per fare in fretta ma non è accaduto nulla ed il bando è sostanzialmente fermo mentre qualche compagnia comincia a minacciare l’abbandono e poco fa, ad Alghero, si è dimesso il direttore generale dell’aeroporto:  significa che il problema c’è eccome».

Nella foto i consiglieri regionale Zedda e Tedde

S.I.

Stagione turistica tra luci e ombre

ALGHERO – “Più che un’analisi del contesto territoriale quello che sta succedendo nel nord ovest della Sardegna in ambito turistico e dei trasporti, è assimilabile ad un vero e proprio bollettino di guerra, un’elencazione di fallimenti, di danni, di perdite con uno scenario futuro per niente rassicurante, caratterizzato da nere nubi che si profilano minacciose all’orizzonte.

Una stagione estiva, questa del 2018, fatta da molte ombre e poche luci, contrariamente a quanto avviene in altri territori della Sardegna, cui è riservata attualmente una sorte e prospettive decisamente migliori. Da parte di operatori locali arrivano voci secondo le quali la TUI, che veicola ad Alghero buona parte dei turisti che arrivano con i voli charter, stia segnando per la stagione 2018 un calo significativo degli arrivi e delle presenze nella città catalana a vantaggio di altre destinazioni anche regionali.

La riacquistata tranquillità di paesi quali l’Egitto e la Tunisia, oltre che la crescita di paesi emergenti nel mercato turistico come ad esempio il Montenegro, insieme ai loro prezzi concorrenziali, stanno determinando lo spostamento di importanti flussi turistici, orientati negli ultimi anni verso Alghero, verso quelle destinazioni. Il meteo capriccioso, ha giocato la sua parte: maggio e giugno hanno preluso ad un’estate anomala, caratterizzata da tempo instabile, proprio più dei mesi autunnali che estivi. Questa situazione ha portato ad una minore frequentazione delle spiagge e probabilmente ha contribuito a far avvertire meno il problema legato alla presenza incombente di montagne di posidonia spiaggiata sugli arenili.

Singolare il ruolo dell’Amministrazione algherese che dopo 4 anni ancora fa confusione tra il concetto di “promozione turistica” e “ intrattenimento” e continua ostinatamente a sviluppare iniziative indirizzate più ad intrattenere i cittadini e , nella migliore delle ipotesi, gli altri sardi, piuttosto che promuovere adeguatamente la città ed il territorio nei mercati ove attingere gli ospiti, come sarebbe più opportuno e più volte sollecitato dal comparto. Il dilagare del fenomeno dell’abusivismonelle sue varie forme, non debitamente contrastato, concorre anch’esso a caratterizzare il nostro territorio e danneggia gravemente con una insostenibile concorrenza sleale tutti gli operatori rispettosi delle regole.

Poi abbiamo un aeroporto, il “Riviera del Corallo” che, dopo la vendita al buio della maggioranza della società di gestione, fatta dalla Regione senza che si valutasse il progetto e le intenzioni degli acquirenti rispetto al futuro dello scalo algherese e dopo la scelta di interrompere il sostegno ai voli low-cost, vive da circa due anni una fase difficile della sua storia caratterizzata prima da un crollo dei passeggeri, poi dalle incertezze occupazionali per molti dipendenti ma, soprattutto, dalla mancanza di chiare scelte e indicazioni su quello che dovrà essere il suo futuro, almeno fino ad oggi.

Bisogna solo confidare nel fatto che l’azionista di maggioranza della Sogeaal, il colosso F2i, creda nel rilancio dello scalo algherese e magari lo attui concretamente con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori territoriali, pubblici e privati, con la Regione e i Comuni in testa.

Finita ad Alghero l’era Ryanair, lo stesso dinamismo che riguardò fino al 2015 la nostra città e il territorio del centro e del nord ovest dell’isola, si manifesta oggi a sud, grazie alle attenzioni che la compagnia irlandese riserva all’aeroporto di Cagliari verso il quale ha diretto quasi tutti i vecchi collegamenti con Alghero, oltre a un rilevante numero di nuove tratte.

Il risultato: il sud e il nord est crescono, la nostra città e il territorio servito dall’aeroporto algherese decrescono. Ad aggravare la situazione la mancata attivazione dei collegamenti previsti dal bando dell’assessore regionale da 10 milioni di euro finalizzato alla destagionalizzazionedel turismo e ad aumentare la mobilità dei sardi tramite i 3 aeroporti isolani. I ritardi che si trascinano dal 2017 hanno finora impedito che i collegamenti previsti siano operativi e si ignora se lo saranno nel prossimo autunno.

La proroga per la “Continuità Territoriale 1 “con gli scali di Roma e Milano e gli aeroporti sardi, resasi necessaria in seguito alle obiezioni sollevate dalla Commissione Europea al relativo bando regionale, scadrà il prossimo 27 di ottobre e da quella data in poi non è possibile prenotare i voli Blue Air e Alitalia da Alghero e Cagliari per Roma e Milano. Si naviga al buio! La “Continuità territoriale 2” , quella che garantiva i collegamenti tra gli scali sardi e gli scali aeroporti minori è letteralmente scomparsa dal radar dei cieli sardi.

Quella che venne definita la “Porta d’oro” del turismo isolano si difende strenuamente e lo fa solo grazie all’impegno e alla resilienza di molti operatori che, tra mille difficoltà e nonostante tutto, tirano dritti ma, grazie anche al patrimonio paesaggistico, naturalistico, storico, archeologico e culturale il cui valore incommensurabile, la cui unicità costituisce oggi la principale arma con cui competere nel mercato globale del turismo.

Ma tutto questo oggi non è più sufficiente: dobbiamo purtroppo prendere atto che le scelte politiche fatte dalla Regione e dal Comune hanno contribuito a generare un arretramento che, emerge sempre più chiaramente, nonostante la sistematica azione di disinformazione mediatica. Non possiamo vivere di ricordi nostalgici, ancor meno di rimpianti e meno che meno di rassegnazione. E’ indispensabile cambiare paradigma. Si avverte sempre più forte l’esigenza di riscatto, di rilancio, di mettere finalmente a frutto tutto ciò che potremmo offrire per 12 mesi l’anno, ma che riusciamo a mala pena e con difficoltà a fare per 3/4 mesi.

Se altre regioni molto simili alla nostra come le Baleari traggono dal turismo l’80 % della propria ricchezza , del proprio PIL e noi, a mala pena, arriviamo all’8 % , questo significa che i nostri margini di crescita nel comparto turistico e nella filiera lunga ad esso connessa che si estende all’agricoltura, all’agroalimentare, all’artigianato ed ai servizi sono enormi.

Nessuno vuole emulare un modello fondato sulla cementificazione delle coste e sul saccheggio del territorio, sarebbe perdente perché comporterebbe la svendita del nostro patrimonio, ma su una crescita sostenibile che ci consenta però di competere con le altre destinazioni e sia capace, di generare reale incremento della ricchezza, del benessere diffuso e dell’occupazione. Oggi e in prospettiva il turismo è l’unica “industria” in grado di rilanciare la stanca e lenta economia isolana.

E’ indispensabile solo fare le scelte giuste sia in ambito politico, sia in ambito imprenditoriale e armonizzarle tra loro. Non è il libro dei sogni quello che dobbiamo scrivere e sfogliare, ma, finalmente un serio, credibile e sostenibile progetto di sviluppo. Sono obiettivi a portata di mano, sono quasi tangibili: deve esserci la volontà di conseguirli. Pretendiamo da chi ci dovrà amministrare sia in Regione, sia nei Comuni precisi e vincolanti impegni su questo fronte. Basta il consenso a scatola chiusa, basta dare carta bianca: abbiamo ancora poche chance da giocare e i tempi sono ampiamente maturi”.

Vice coordinatore regionale di Energie per l’Italia, Presidente di Azione Alghero
Marco Di Gangi

Porto Cervo lancia stagione top

ARZACHENA – Il lancio della nuova Porto Cervo è stato segnato da “The New Costa Smeralda Experience”, dedicato dal management di Marriott Costa Smeralda a ospiti, giornalisti, blogger e influencer. Il “Caffè Sole”, in piazzetta, da venerdì di sera è il ristorante “Nuna”: lo chef Rafael Rodriguez fonde la sua identità e quella sarda. Cambia location il ristorante “La Pergola”, che nella veranda dell’hotel Cervo addobbata dal flower designer Tonino Serra diventa “La Pergola in giardino”.

Sbarca in Costa il “due stelle Michelin” Tonino Mellino, chef del “Quattro passi” di Nerano, nella Costiera Amalfitana. Il ristorante “Il Pescatore”, sul lungomare, sotto la sua regia diventa “Quattro passi al Pescatore”. E a proposito di astri nascenti della cucina internazionale, lo chef Lorenzo Malgeri, 32 anni, è stato protagonista all’inaugurazione del nuovo Beach Club del Cala di Volpe, reso magico dalla suggestiva performance del “White Circus”, tra dj set e pole dance. Indimenticabile l’approdo di Novikov in Sardegna. Il più esclusivo marchio di cucina fusion asiatica ha preso alla Pergola, in piazzetta. La sua apertura è stata segnata dallo show per il taglio del tonno e piatti di qualità eccellente. Ma soprattutto, è stata impreziosita dal concerto di Albano, protagonista del weekend con una parata di personaggi famosi, da Renato Zero a Mario Biondi, da Malika Ayane a Jo Squillo, da Diletta Leotta a Bruno Vespa, per citare i volti più noti.

Taglio del nastro anche per “Spa my blend by Clarins”, nuovo centro benessere del Romazzino. Clarins sceglie la Costa Smeralda per la sua ottava spa al mondo. Varo cinque nuove suite al Cala di Volpe. L’architetto francese Bruno Moinard, dopo sopralluoghi e studi approfonditi, ha scelto l’essenziale e i richiami identitari per una svolta significativa. Ma non è finita. Venerdì apre i battenti “Waterfront”, nel lungomare di Porto Cervo, con i migliori brand internazionali, e a seguire toccherà al Nikki Beach.

Nella foto Porto Cervo

S.I.

Turismo, inizio stagione pessimo

ALGHERO – “Non ho mai visto Alghero ridotta in questo stato in degrado tra spiaggia e strade è una vergogna”. Così una turista sarda presente nel fine settimana nel centro catalano. È bastato il ritorno del caldo, dopo la “finestra” di fine aprile, per riproporre quello che avevamo già visto. Tra spiagge ricoperte di alghe e disservizi nel ritiro dei rifiuti, quello del 2018 è l’avvio di stagione turistica peggiore degli ultimi anni anni.

Ovviamente ha influito anche il maltempo e l’abbondante pioggia, ma, nonostante dati diffusi senza alcuna attendibilità, la coda della primavera, da sempre partenza della macchina turistica, è stata a due poco pessima. E i problemi paiono non essere ancora ritolti nonostante sia arrivato giugno inoltrato. Resta la posidonia sul litorale a coprire quello che era una volta l’oro bianco fino ai diffusi problemi nel decoro urbano e ritiro dell’immondizia passando per una mancanza di programmazione di manifestazioni ed eventi e promozione del territorio nelle mete collegate dall’aeroporto e pure nella stessa Sardegna.

Ed è così che sui social, oramai luogo in cui, a parte qualche media, emerge la realtà dei fatti, ecco che è esplosa la rabbia per la presenza di montagne di rifiuti a ridosso delle spiagge a Maria Pia. Senza considerare le strade ridotte colabrodo e, come detto, la questione spiagge con i concessionari ridotti a lavorare in situazioni di difficoltà mai viste. Per chiudere la ciliegina della sempre più totale assenza di intrattenimento, diurno e notturno, a parte qualche iniziativa privata sempre meno accattivante e finalizzata quasi unicamente al pubblico locale per giri d’affari limitati. Tutto questo mentre altre mete stanno già registrando numeri si rilievo.

Nella foto la pessima condizione della raccolta dei rifiuti a ridosso di Maria Pia

S.I.

Crisi Turismo, incontro dei 5S

ALGHERO – All’incontro parteciperanno la deputata algherese Paola Deiana, il deputato di Olbia Nardo Marino, ambedue portavoce del Movimento 5 stelle in Parlamento. Il professor Michele Maria Comenale Pinto, ordinario di Diritto della Navigazione che analizzerà uno dei problemi principali, ovvero quello della continuità in prosecuzione, elemento necessario per lo sviluppo turistico delle aree limitrofe agli aeroporti.

I docenti in Diritto della Navigazione: Giovanni Pruneddu che farà un’analisi delle norme Ue poste a tutela della mobilità da e verso le aree decentrate e insulari e della politica Ue in materia di aiuti di Stato alle compagnie aeree; e Massimiliano Musi che tratterà gli accordi tra compagnie aeree. I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Graziano Porcu e Roberto Ferrara che affronteranno gli argomenti di turismo e trasporti in chiave locale. Si darà spazio anche all’ex parlamentare Nicola Bianchi che, come membro della Commissione trasporti uscente, racconterà i suoi cinque anni di esperienza. A seguire si aprirà il dibattito.

Nella foto la zona portuale di Alghero

S.I.

Turismo, bocciati: urge ripartire |video

ALGHERO – Turismo anno zero, si potrebbe dire. Il clima, è oggettivo, incide. Ma, dopo anni e soprattutto ultimi mesi in cui il tema della “destagionalizzazione” è divenuto il pane quotidiano di tutti i discernimenti legati a tale ambito, l’obiettivo è stato fallito. Pare che il grigiore del cielo si rispecchi nella gestione di questo comparto che, insieme all’Aeroporto e dunque al sistema dei trasporti, rappresenta l’asse principale dell’economia del territorio connessa poi agli altri settori produttivi come artigianato, commercio, agricoltura, cultura e via dicendo. Però, senza Turismo, dunque senza quei mesi che rappresentano una boccata d’ossigeno il tessuto sociale soffoca. Come in queste settimane.

Eppure, si sarebbe dovuti arrivare ad oggi con un offerta e delle condizioni che non legassero unicamente il Turismo al binomio “sole e mare”, invece è ancora è cosi. Ma non solo. Infatti, ma si era vista un’impossibilità di fruire degli arenili, soprattutto la lunga e più frequentata, lascia cittadina del litorale, come quest’anno. Sul tema abbiamo intervistato Marco Di Gangi. Già assessore provinciale al Turismo, imprenditore, rappresentate delle strutture ricettive di Domos e presidente del movimento politico Azione Alghero. In pochi minuti una sua fotografia sull’attuale momento che, oggettivamente, è critico. Anche se il “prodotto Alghero” c’è e non tramonterà mai, grazie soprattutto alle sue bellezze e peculiarità, ciò che sta mancando è quel “quid” che fa la differenza tra la sopravvivenza e il benessere. Ecco la Riviera del Corallo deve recuperare quel margine utile, a conti fatti, a creare sviluppo, occupazione e dunque maggiore benessere per imprese e famiglie.

Nella foto e video Marco Di Gangi

S.I.