Tassa di soggiorno, un’assurdità

SASSARI – “Preoccupa non poco la grottesca superficialità evidenziata dalla Giunta Comunale guidata dal Sindaco Nicola in merito alla decisione di applicare la tassa soggiorno a Sassari. Preoccupa ancor piu perche tale decisione giunge all’improvviso e, soprattutto viene annunciata senza seguire il corretto iter istituzionale di esame, discussione e confronto in Commissione Finanze e, soprattutto in Consiglio Comunale, ma dalle colonne dei quotidiani cittadini”. Cosi il Vice Presidente Commissione Urbanistica, Commissario Provinciale Forza Italia e consigliere comunale di Forza Italia, Manuel Alivesi sull’introduzione della Tassa di Soggiorno.

“L’Assessore ha infatti preferito, almeno cosi ha annunciato, “negoziare” tali proposte con le associazioni di categoria, Conf Commercio, Feder Alberghi e Conf Esercenti, snobbando cosi preliminarmente la massima assemblea cittadina. Apprendiamo che tale imposizione partirà, cosi ha deciso in perfetta autonomia l’Assessore al Bilancio, a partire dal 2019. Ci chiediamo se sia opportuno applicare una tassa di soggiorno che verrà imposta agli “ospiti” della Città, ovvero a quei turisti che si avventureranno in Città per cercare di esplorare i pochi monumenti accessibili. Riteniamo che ancor prima di parlare o addirittura “imporre” tassazioni ai turisti sia il caso che Giunta, Sindaco ed Assessore al Bilancio tentino di spiegare ciò che non son stati in grado di spiegare, programmare e realizzare nei quattro anni di mandato appena trascorsi”.

“Vorremmo che spiegassero alla Città perché l’Altare di Monte D’accoddi venga lasciato chiuso ed incustodito nei giorni di Pasqua, perché la celebre Fontana di Rosello resti chiusa, incustodita ed abbandonata anche dalle normali manutenzioni ordinarie per la maggior parte dell’anno, oppure perché all’interno della nostra altrettanto celebre Zona Blu la maggior parte dei suoi vicoli vengono abbandonati al degrado fisico ed umano, sporchi, maleodoranti e a dir poco scarsamente illuminati”.

“Insomma ci domandiamo chi mai la potrà pagare questa benedetta “tassa di soggiorno”? Ancor prima di pensare a “tariffe tassative” di permanenza in Città, quali sono le linee programmatorie dell’Amministrazione Democratica al fine di rendere accogliente e visitabile la nostra Sassari? Una Sassari che per noi Sassaresi è bellissima ma che, per gli ipotetici turisti destinatari della tassa, non per molto ancora si potrà riuscire ad occultare sporcizia, incuria, abbandono e degrado che la magistrale regia delle famose telecamere Rai di “Linea Verde” hanno saputo sapientemente nascondere”.

Nella foto il consigliere Alivesi

S.I.

Nuovi hotel in F4, bando a Sassari

SASSARI – Estendere la visione di Sassari come città turistica oltre i confini del centro urbano. Creare differenti opportunità di fruizione in fasce di territorio prevalentemente ad uso agricolo. Valorizzare la bellezza naturalistica e storica del territorio della rete metropolitana. Sono questi gli obiettivi che il Comune di Sassari si pone con il bando per le “Zone F4”, ovvero le aree del territorio comunale che possono accogliere nuovi insediamenti turistico-alberghieri. Cinque le zone individuate, la fascia periurbana, che si estende cioè in prossimità del centro abitato, Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l’Argentiera e Porto Palmas.

I dettagli del bando sono stati presentati oggi nella sede di Confindustria Centro Nord Sardegna, a Villa Mimosa, alla presenza del presidente Giuseppe Ruggiu, dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, dall’assessore alle politiche per la pianificazione territoriale Alessandro Boiano e dal dirigente del settore Pianificazione urbanistica e edilizia privata Claudio Castagna. Un momento di incontro voluto dall’amministrazione per costruire una relazione più ampia con gli operatori del settore.

L’obiettivo del bando è quello di incrementare gli insediamenti turistici nei luoghi dove sono già presenti strutture alberghiere, e crearne di nuovi nelle aree che ad oggi risultano carenti di servizi. Un’offerta che sia ampia e diversificata per il territorio del Nord-ovest. Un territorio dalla forte vocazione turistica, del quale è importante esaltare non solo le aree costiere, ma anche la ricchezza dell’entroterra e la storia del territorio, la cintura olivetata, i borghi minerari. Sassari, inoltre, è tra i pochi comuni della Sardegna ad avere un piano urbanistico in vigore e compatibile con il piano paesaggistico e di assetto idrogeologico.

Quello perseguito dal Piano urbanistico comunale, di cui le “Zone F4” fanno parte, è un modello di sviluppo sostenibile, legato alla fruizione del territorio nel suo complesso, da articolare secondo un sistema che sia capace di mettere in relazione più realtà locali e di coinvolgere l’intera filiera e le imprese interessate, artigiane, agricole e di servizi (ristorazione, trasporti, cultura). Il Puc punta alla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e ambientale presente del nord ovest della Sardegna, mediante l’integrazione del turismo balneare, culturale e ambientale, al fine di creare un nuovo modello turistico destagionalizzato.

Intende promuovere, inoltre, politiche di tutela, conservazione e riqualificazione del territorio della Nurra e delle aree costiere, con azioni legate al turismo naturalistico ecosostenibile. Mira alla riqualificazione del tessuto urbano esistente attraverso politiche di conservazione e valorizzazione della città storica, con progetti legati al turismo culturale e alla riqualificazione della borgata dell’Argentiera. Sostiene strategie di sviluppo sostenibile, tra identità urbana e innovazione, con progetti legati al turismo costiero.

L’offerta turistica prevista è tesa a favorire l’allargamento della stagionalità, prevedendo la possibilità di trasformazione delle cosiddette “seconde case” in strutture ricettive, come per il Villaggio Nurra, ad esempio, o il trasferimento degli insediamenti esistenti lungo la fascia costiera di maggior impatto paesaggistico verso insediamenti preesistenti. La manifestazione d’interesse, pubblicata negli scorsi giorni, è rivolta a tutti gli operatori del settore e ai proprietari delle aree, le cui proposte dovranno essere presentate entro il 16 marzo 2018. Nelle aree individuate si potrà costruire per un totale di 249 mila metri cubi, con una possibilità di 5000 mila nuovi posti letto.

Le proposte saranno valutate in base alla qualità architettonica degli immobili, all’utilizzo di tecniche innovative di bioedilizia, alla rispondenza a principi di risparmio energetico ed eco-sostenibilità ambientale. Le proposte dovranno essere inserite nel contesto territoriale, dialogare con le aree interne e con le reti degli itinerari archeologici e naturalistici, che riescano a coniugare componenti ambientali e storico–culturali. Saranno, ovviamente, valutati l’indotto creato e la capacità di svolgere un ruolo di traino per la crescita economica, culturale e sociale del territorio. Un segnale concreto per il nord-ovest dell’isola, una procedura innovativa, perché le zone turistiche saranno determinate da un procedimento concorsuale, un bando trasparente che mette a confronto le migliori idee e le migliori progettualità.

Nella foto l’incontro a Villa Mimosa

S.I.

Turismo, fare sistema. No ai “talebani”

SASSARI – “Nel settore turistico è necessario fare sistema. Tutti i comparti devono lavorare per incrementare il numero di visitatori, italiani e stranieri, che scelgono la Sardegna come meta per le vacanze e destagionalizzare il flusso turistico. Per far questo è necessario diversificare lìofferta, migliorare ulteriormente le strutture ricettive come alberghi, campeggi, villaggi turistici etc, ed essere in grado di rispondere alle diverse esigenze e alle richieste di ogni ospite. Certamente non possiamo dialogare con chi ci definisce artefici della distruzione ambientale e ci accusa di squalificare la qualità dell’offerta della nostra isola”. È quanto afferma Lorenzo Carboni, Vicepresidente di Faita Sardegna.

“Le nostre strutture ricettive, infatti, sono realizzate in completa armonia con il territorio. L’utilizzo delle case mobili – spiega Carboni – non può essere considerato una deturpazione nei confronti dell’ambiente circostante, tutt’altro. La mobil-home, sempre più utilizzata in Europa e nel resto d’Italia (nel limite di una capacità ricettiva del 45% di quella complessiva della struttura, a fronte della percentuale del 35% stabilita dalla legge sul Turismo 2017 della Regione Sardegna), rappresenta un’opportunità per attirare nuovi turisti stranieri, specialmente tedeschi, olandesi e svizzeri, che viaggiano nelle cosiddette stagioni di spalla e generano importanti ricadute economiche per il territorio circostante le strutture ricettive. Le case mobili, poi, sono strutture leggere che, in caso di cessazione d’attività, non solo lasciano il territorio esattamente identico a prima del loro posizionamento, ma nel frattempo ne sono diventati attenti e gelosi custodi”.

“I diversi comparti turistici – continua Carboni – certamente devono affrontare battaglie comuni per essere in grado di aumentare il numero di visitatori che viaggiano 365 giorni l’anno e sfruttando le specificità che naturalmente la nostra isola offre, sia sulla costa che nell’entroterra. Per lo sviluppo del turismo, ad esempio, è necessaria un’approvazione in tempi brevi dei regolamenti previsti che non penalizzino nessuna categoria e della nuova legge urbanistica tenendo conto della nostra proverbiale attenzione e cura per l’ambiente. Bisogna, inoltre, lavorare a un potenziamento dei collegamenti aerei sia sul fronte della CT1, sia sul fronte della CT2 e a un miglioramento dei collegamenti marittimi, eccessivamente costosi al punto che scoraggiano coloro che vorrebbero scegliere la Sardegna come meta per le proprie vacanze”, conclude Carboni.

Nella foto una riunione del Consorzio Turistico Riviera del Corallo e sulla destra Lorenzo Carboni

S.I

Continuità, operatori preoccupati

ALGHERO – Tutti a terra, dal 9 giugno niente più biglietti di Alitalia e Blue Air in vendita per le rotte di Cagliari e Alghero. La continua fase di incertezza legata allo stallo del bando e alla proroga della continuità territoriale, non ancora siglata, danneggia la stagione turistica che sta per partire, e gli operatori non nascondono la propria preoccupazione.

“Ancora una volta il turismo in quest’isola si trova ad affrontare disagi e a doversi scontrare con barriere all’ingresso che non dovrebbero nemmeno esistere”, commenta il presidente regionale di Federalberghi-Confcommercio, Paolo Manca. “Per mesi abbiamo ribadito che il fattore più importante è la certezza dei voli e la loro stabilità di collegamento negli anni, solo in un secondo momento si deve pensare ad aprire le rotte sui nuovi mercati. “Così si stanno azzerando le certezze sulle due rotte di maggior collegamento con l’isola”.

L’allarme riguarda in particolare i collegamenti con Roma e Milano, per i quali sarà possibile acquistare i biglietti solo fino al prossimo 8 giugno. “A essere penalizzato in particolare sarà il segmento turistico italiano, che rappresenta quasi la metà del mercato sardo – sottolinea il vice presidente di Federalberghi-Confcommercio, Mauro Murgia – le prenotazioni alberghiere per questa stagione segnano già oggi numeri in crescita, ma devono essere confermate, e senza la certezza di poter acquistare i voli aerei i turisti sono in stand by, è un grave danno”.

“Chi sta pianificando la propria vacanza in Sardegna non aspetterà in eterno, se questa fase di impasse non cessa in tempi rapidi rischiamo di vedere disdette molte prenotazioni nelle nostre strutture”, aggiunge il presidente di Federalberghi-Confcommercio Sassari, Stefano Visconti, preoccupato in particolare della situazione ancora più complicata che si è creata per l’aeroporto di Alghero, “dove Alitalia ha accettato i termini di proroga solo nella rotta di Milano, mentre per Roma si è resa necessaria una assegnazione d’urgenza a Blu Air”. “Una situazione – conclude Visconti – mitigata in parte dalle nuove rotte previste dal bando di destagionalizzazione voluto e messo in campo dall’assessorato regionale del Turismo, anche se non ancora definitivamente assegnate”.

“La Regione a ottobre ha offerto alle tre compagnie impegnate negli aeroporti dell’Isola (Alitalia a Cagliari e Alghero, Meridiana a Olbia e Blue Air ad Alghero) una proroga degli attuali contratti “sine die” – ricorda il presidente di Federalberghi-Confcommercio Paolo Manca – in attesa che le compagnie diano riscontri immediati e tangibili delle loro intenzioni, nel nostro continuo confronto con l’amministrazione regionale, ribadiamo che è necessario accelerare le trattative con l’Ue per la nuova continuità, in modo da passare da un regime di proroga continuo, giuridicamente insostenibile, alla certezza di collegamenti stabili, duraturi e affidabili”.

“Nonostante questi ostacoli – conclude Manca – il turismo è sempre un pilastro fondamentale per l’economia della Sardegna, perché può contare sugli immensi sforzi che gli operatori fanno quotidianamente”. “I numeri che abbiamo di fronte per i prossimi mesi sono confortanti e ci fanno cominciare la stagione con grandi aspettative, ma serve una spinta forte perché si abbattano tutte le barriere che impediscono o rendono complicato l’accesso all’isola”.

Nella foto un velivolo Blue Air

S.I.

Aerei-Turismo, disastro Pd-Sinistra

ALGHERO – “Ma ancora sono convinti che crediamo alle loro fandonie? Partito Democratico, Sinistra e Partito dei Sardi governano la Sardegna, oltre che le principali città, a parte Olbia (guidata da Forza Italia ed infatti sta conoscendo un nuovo periodo di prosperità), da oltre 5 anni. Ebbene i risultati sono sotto gli occhi di tutti: pessimi”. Forza Italia-Alghero, tramite il gruppo consigliare composto da Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi e Michele Pais, commenta le ultime dichiarazioni e uscite sul turismo e trasporti da parte del Centrosinistra.

“Neanche i media di riferimento riescono a nascondere tali fallimenti, tanto è vero che, sempre più spesso, nel medesimo quotidiano si leggono titoli e articoli contrastanti a descrizione della realtà che, purtroppo, è nera. Ma la propaganda, in vista degli appuntamenti elettorali, impone di sparare panzane a più non posso. E dunque ad un tratto il tema dei temi ovvero il Turismo che ritrova spazio sulle prime pagine con ampie sviolinate e tante ciarle giusto per cercare far dimenticare il recente passato. Troppo facile e anche offensivo, dopo anni di politiche restrittive e talebane (basta pensare al Ppr di Soru), oggi (re)inventarsi, con un colpo di maquillage, dei paladini dello sviluppo sparando articoloni sulla necessità di fare sistema (ancora?!), costruire alberghi a 5 stelle, nuovi servizi, promozione e poi il solito refrain dela cabina di regia unica degli aeroporti. Basta! Siamo stufi, come tutti i sardi e in particolare quelli del Nord-Ovest, di sentire delle parole lontane anni luce dalla realtà”.

“L’elettorato, a suo tempo, ha deciso (in parte) di darvi fiducia, ma voi, Partito Democratico, Sinistra, Partito dei Sardi e sigle varie comuniste, l’avete tradita affondando la nostra Isola e riportandola indietro di diverse decine d’anni. Basta pensare al traffico passeggeri dell’aeroporto di Alghero che è ritornato ai numeri di metà anni 2000. In pratica hanno riportato le lancette dell’orologio di Alghero, e suo territorio ovvero ex-Provincia di Sassari, di almeno 15 anni indietro. Un disastro. E ciliegina sulla torta ancora oggi, ovvero 22 gennaio, la Giunta Pigliaru, non ha ancora definito la Continuità Territoriale principale e neanche per le rotte minori. Per questo neanche voi stessi ci credete più alle menzogne che, quasi quotidianamente, ci propinate attraverso l’ampia gamma di media di riferimento”.

“Tutto questo nell’assordante silenzio dei principali sindaci del territorio: Alghero, Sassari e Porto Torres. Una volta triangolo virtuoso dalle enormi potenzialità (che fine ha fatto la Chimica Verde’), oggi una delle zone più depresse d’Europa. E tutto questo, nonostante Alghero, grazie alle sue bellezze e storia, riesca a garantire ancora dei flussi importanti di turisti, anche se (oramai) solo nei mesi di altissima stagione”.

“I sardi, pentiti di aver dato fiducia al Centrosinistra e lo stesso vale per i 5 Stelle (nei comuni dove dovrebbero governare), sanno riconoscere i “patacca” dagli “originali”. I primi parlano a vanvera, i secondi hanno dimostrato di sapere fare. E, ad oggi, se avesse governato il centro-destra, Alghero avrebbe già realizzato quelle opere pubbliche e private (tra cui il Puc approvato e l’area turistica di Maria Pia decollata) che oggi, dopo diversi anni di governi targati Pd e sinistra sono ancora solo tra gli annunci e slogan”.

Nella foto i tre consiglieri di Forza Italia-Alghero e il portavoce Delogu

S.I.

Bando Turismo, rotte assegnate

ALGHERO – La Regione ha dato il via libera al band per la destagionalizzazione del turismo. EasyJet, Iberia, Klm, Meridiana Fly, Volotea e Vueling sono queste le compagnie aeree che hanno presentato offerte per il bando da 10 milioni di euro finanziato per portare turisti e aumentare la mobilità dei sardi (tramite i tre aeroporti) anche nei mesi di “bassa stagione”. Certo i ritardi che hanno portato ad arrivare fino ad oggi, hanno impedito di poter usufruire di queste tratte già nel 2017. Ma, ma ora ci siamo. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire.

Una gara suddivisa in 17 lotti sulla base dei mercati di riferimento. L’8 novembre ci fu l’apertura delle buste nella sede della centrale di committenza regionale all’interno dell’assessorato degli Enti locali [Leggi] ed oggi finalmente l’assegnazione delle rotte che per Alghero sono le seguenti: Volotea per Madrid, Napoli e Venezia, Vueling per Barcellona (che comunque era stato già annunciato da Sogeaal) e poi EasyJet Venezia, mentre per il Londra si stanno ancora esaminando le carte.

Adesso, l’avvio di questi voli, con l’esatta data di partenza di ognuno, che sarà comunicata dalla Sogeaal a breve,
resta l’attesa per la definizione della Continuità Territoriale 1 e 2 al fine di garantire una normale mobilità ai residenti, ma anche poter attivare le adeguate promozione da parte delle strutture ricettive utilizzando i collegamenti con Milano e Roma e per le altre rotte definite “minori”.

Nella foto il velivolo Easyjet all’aeroporto di Alghero

S.I.

Stintino, incontro tassa soggiorno

STINTINO – Venerdì 19 Gennaio 2018 a lle ore 18,00 presso l’Oratorio della Parrocchia di Stintino si terrà la riunione assemblea di Operatori Turistici Stintinesi e privati cittadini che affittano appartamenti ai turisti. Tema dell’incontro: Tassa di Soggiorno. Ordine del Giorno: proposte di Correzione del rispettivo Regolamento Comunale. Proposte di Determinazione delle Tariffe. Proposte di allocazione dovuti dagli introiti. 4) Varie ed eventuali. Il documento resoconto delle proposte verrà inviato all’Assessorato al Turismo ed alla competente Commissione Comunale. L’invito è rivolto anche ai privati cittadini che affittano ai turisti per spiegazioni dettagliate.

Nella foto Stintino

S.I.

Aerei e Turismo, stagione a rischio

ALGHERO – Anche gli albergatori, com’è (purtroppo) giusto che sia, si uniscono al coro di proteste contro lo stop della Continuità Territoriale. Dall’8 giugno, come evidenziato in questi giorni dall’onorevole Marco Tedde di Forza Italia e anche denunciato da altri partiti e da una parte della stampa, non si può, fino ad oggi, prenotare dei voli, in regime di Continuità, da e per Linate e Fiumicino ovvero le due rotte primarie e principali del mercato turistico del Nord-Ovest, ma non solo. Perchè il problema, grave, è che questi disagi toccano sia la principale industria della Sardegna (il Turismo), ma vanno anche ad inficiare la mobilità dei sardi.

Un vero e proprio pasticcio legato ad una sorta di prudenza, molto poco politica e lontana anni luce dalle reali urgenze dei sardi, da parte dei governanti regionali, forse, troppo allineati rispetto ai dettami Europei. C’è stata una revoca del bando della Ct1 e di conseguenza una riassegnazione delle rotte ad Alitalia (Milano) e Blue Air (Roma), ma fino a che non verrà fissata la data di un nuovo bando (è questo il vero problema), non si potrà procedere ad un ulteriore proroga che parta dal 9 giugno fino almeno a fine anno. E poi, finalmente, produrre una nuova Continuità e si spera non solo sulle rotte principali, ma anche su quelle minori (oggi, totalmente assente).

Come evidenziato da Stefano Visconti, presidente dei Federalberghi, visti anche i conflitti in Nord-Africa e soprattutto l’interesse dei tour operator verso le grandi strutture ricettive, “le premesse per una stagione in crescita ci sono tutte, ma le incertezze in ambito dei trasporti (compresi gli alti costi dei collegamenti navali), stanno andando ad inficiare tale possibilità”. Da non dimenticare l’annunciato (da mesi) bando per la destagionalizzazione che doveva servire a dare ossigeno durante i mesi di “bassa stagione”. Oramai tale periodo sta per finire, ma pare che entro gennaio (finalmente) la Giunta Pigliaru darà il via a questi collegamenti (tra cui, su proposta della Sogeaal, l’Alghero-Barcellona con Volotea) su che saranno disponibili per un totale di 24 mesi da spalmare, presumibilmente, in 4 (basse) stagioni. Come diciamo spesso, la principale questione che devono risolvere i nostri governanti (locali, regionali e nazionali) è quella dei Trasporti. Ma niente, negli ultimi anni tale risoluzione sembra veramente pura utopia.

Nella foto la zona del Lido di Alghero nel maggio 2016

S.I.

“Cap d’Any, tanti soldi e pochi turisti”

ALGHERO – “Con i festeggiamenti del Capodanno é praticamente giunto a conclusione un mese di eventi artistici, culturali e di intrattenimento finanziati con risorse pubbliche: sarebbe perciò utile fare un primo sommario rendiconto. Prima di poter definire “il capodanno” un grande evento turistico e glorificarne gli effetti si dovrebbero leggere i risultati in termini di dati e numeri a conferma del successo o meno, della manifestazione”. Cosi Patricia Petretto responsabile turismo direttivo regionale Energie per l’Italia / Azione Alghero e Maurizio Papa componente del direttivo regionale di Energia per l’Italia / Azione Alghero sulle manifestazioni di fine anno e in particolare del Natale e Capodanno.

“Il Capodanno algherese, purtroppo, non è più un evento di richiamo internazionale per gli evidenti problemi collegati alla mancanza di collegamenti aerei ed alla mancanza di adeguate azioni di marketing. Arranca e fa fatica ad affermarsi anche regionalmente per le contemporanee iniziative realizzate in altre località sarde con cartelloni e nomi di prestigio. Leggere perciò le dichiarazioni della “riscaldata” assessora al turismo che glorifica ed enfatizza l’eccellenza degli spettacoli del “Mes que un mes” e attacca a testa bassa le opposizioni che osano criticarla , lascia perplessi”.

“Da cittadini attenti a ciò che ci avviene attorno e a come si spendono i nostri soldi ci saremmo posti una domanda: il costo delle iniziative realizzate é giustificato dai benefici ricavati? Ovviamente in prima battuta non siamo in grado di rispondere, innanzitutto non sappiamo quanto sia costato tutto ciò: sarebbe perciò utile che mettendo da parte le fanfare e il trionfalismo autocelebrativo l’assessora facesse conoscere con il maggior dettaglio, ai cittadini algheresi quali siano state le spese sostenute per finanziare “Mes que un Mes”. Dovremmo provare poi a fare due conti sulle ricadute nel tessuto economico cittadino delle stesse iniziative”.

“Non sono disponibili dati ufficiali, ma dalle informazioni di pubblico dominio sembrerebbe che nel periodo a cavallo di Capodanno si siano raggiunte percentuali di occupazione dei 1.000 posti letto alberghieri e di un numero imprecisato in strutture extra alberghiere ufficialmente disponibili del 95%; tale occupazione si é limitata a soggiorni molto brevi da 1 a 3 notti. Perciò nella notte di Capodanno a volere essere ottimisti si possono provare a stimare non più di 2000/3000 presenze nelle strutture ricettive locali. Allora viene naturale arrivare alla conclusione che il resto del pubblico che ha assistito al concerto e allo spettacolo pirotecnico fosse costituito in larga parte dagli stessi algheresi e dagli abitanti dei comuni vicini. I ristoranti, i bar e gli altri esercizi aperti hanno lavorato quasi esclusivamente nella notte di Capodanno”.

“In sintesi, la folla che ha animato il Capodanno 2018 era costituita da residenti algheresi e dei comuni vicini, mentre la presenza di “turisti” ha avuto una incidenza irrilevante. La manifestazione perciò da un punto di vista turistico è stato un flop, un flop che questa amministrazione tenta di trasformare, con un grande bluff mediatico, in un successo, in quello che viene definito dallo stesso sindaco come il “ Capodanno della Sardegna”.

“Anche se prevediamo sia la nostra una richiesta che resterà inascoltata, chiediamo all’amministrazione, smessi i toni trionfalistici, di riflettere e valutare se la spesa di importanti somme del bilancio comunale/ Fondazione Alghero per format di eventi quale quello in questione abbia ancora senso. Se perciò non sia più utile fare tesoro anche di quest’ultima esperienza per ripensare radicalmente la propria strategia di sviluppo turistico della città”.

Nella foto Patricia Petretto

S.I.

Museo Castelsardo: 150mila presenze

ALGHERO – Vedere realtà che hanno investito sul Turismo Culturale crescere a vista d’occhio in pochi anni non può che far piacere. E soprattutto certifica che dalle parole si può passare ai fatti. Ovvero è possibile fare economia, anche in Sardegna e pure in un momento difficile come questo, anche con musei, concerti e in generale arte e cultura. Castelsardo in un lasso di tempo relativamente breve, lo ha dimostrato. Ovviamente questo dipende dalle scelte degli amministratori e in particolare del sindaco Franco Cuccureddu che ha avviato un percorso virtuoso non osteggiando, ad esempio, neanche l’incremento, o meglio, il ritorno dell’intrattenimento notturno.

Tutto fa brodo, si potrebbe dire e, del resto, nonostante diminuzioni di voli, costi su nave alle stelle e altri problemi, il sistema museale del comune doriano ha fatto registrare dei numeri record. Ed è lo stesso Primo Cittadino a diffonderli e commentarli. “Anno boom per il Turismo a Castelsardo. Si è chiuso in bellezza, con Elio e le Storie Tese protagonisti della 17ª edizione del Capodanno a Castelsardo, un 2017 davvero eccezionale per il turismo a Castelsardo, che straccia i record del 2016 e del 2015″.

E Poi ancora. “Il Mim, all’interno del Castello dei Doria, ha fatto registrare 143.926 paganti (erano 131.161 nel 2016 e 105.895 nel 2014). Presenze che superano le 150 mila (esattamente 150.721) considerando anche le gratuità (bambini, portatori handicap e loro accompagnatori, guide turistiche, ecc.). Infine Cuccureddu non nasconde la sua soddisfazione ed evidenzia che è “un record forse irripetibile, ma del quale andare orgogliosi e che fa di Castelsardo uno dei principali punti di forza del turismo culturale in Sardegna”.

Nella foto Castelsardo

S.I.