“Turismo, Bruno-Sirena incapaci”

ALGHERO – “L’Amministrazione Bruno non perde il suo vizio genetico: attribuire ad altri la responsabilità di tutto ciò che di negativo avviene in città . Per quel poco che va bene invece la musica é diversa: tutto merito dell’operato incessante e infallibile di Bruno e compagni”. Cosi Marco Di Gangi, vice-coordinatore di Epi e presidente di Azione Alghero, che commenta le ultime dichiarazioni sul tema del Turismo diffuse dal sindaco Bruno e del direttore della Fondazione Alghero Paolo Sirena.

“Lo scenario non cambia anche quando ad intervenire é chi agisce in nome e per conto dell’Amministrazione e ne propaga la voce. La campagna mediatica pre elettorale concertata dai media amici dell’attuale maggioranza regionale e cittadina si caratterizza per un messaggio ben preciso: “la crisi, in particolare quella turistica, che oggi incombe sul nord ovest della Sardegna ha origini ben precise: l’incapacità del territorio e perciò dei suoi imprenditori turistici di valorizzare e rendere appetibile la destinazione.”

“Così si glissa su quello che ancora oggi é il problema dei problemi: un sistema dei trasporti incapace non solo di soddisfare le esigenze turistiche, ma ancor di più quelle dei residenti, se a cavallo delle feste si rendono necessari incrementi straordinari dei posti aerei per fronteggiare l’insufficienza di quelli ordinari. Come se questo fosse un dato imprevedibile e non preventivamente programmabile”.

“Con questo ritornello ripetuto e amplificato fino allo sfinimento e a più voci chi é il principale artefice dell’attuale situazione cerca ovviamente di scaricare su altri le proprie gravissime responsabilità. Il totale fallimento della Giunta Bruno nel governo del turismo nella promozione del territorio, nella programmazione e nella promozione degli eventi é un dato di fatto incontestabile. Il governo del turismo non può partire dagli operatori privati: siano essi i gestori di un grande hotel, di un piccolo B&B o di un’attività di noleggio di auto”.

“Senza una guida e una regia pubblica e senza la costituzione di un sistema di governo del turismo, capace di coinvolgere non solo a parole e responsabilizzare i privati, che pure devono fare la propria parte, si continuerà a navigare a vista. Suona perciò fuori luogo e decisamente stonata la recente dichiarazione del direttore della Fondazione Alghero che ricordiamo é la stessa che dopo aver cancellato un dignitoso portale turistico multilingue lo ha sostituito con un’altro non certo migliore, ma soprattutto monolingue. In perfetta sintonia con il sindaco Bruno si cerca infatti di far ricadere sugli operatori locali la mancanza di turisti. Cari Sindaco Bruno e direttore Sirena: accusare gli operatori di restare con le braccia conserte ad aspettare i turisti é un addebito ingeneroso che prima e più di tutto certifica il vostro fallimento e la vostra incapacità. Cambiate musica, se ne siete capaci, sarete più credibili!”.

Nella foto Marco Di Gangi

S.I.

“Bruno la smetta di pavoneggiarsi”

ALGHERO – “Come da consuetudine, quando viene chiamato in causa su qualunque tema, il sindaco Mario Bruno, con abilità sorprendenti irrompe sui media facendo intendere ai destinatari di avere già da tempo individuato ed adottato la miglior soluzione possibile per superare, d’un balzo, qualsivoglia criticità”. E’ il presidente di Azione Alghero e vice-coordinatore regionale di Epi, Marco Di Gangi, che commenta le dichiarazioni del sindaco Mario Bruno sul turismo apparse su un quotidiano regionale.

“Ed ecco che senza smentirsi e con enfasi occupa la seconda pagina di un quotidiano regionale cercando ancora una volta di apparire colui il quale salva dal disastro un territorio. Dopo essersi arreso senza combattere, se non tardivamente e per costituirsi un alibi, nella partita del sostegno ai low cost, si ascrive il merito di aver iniziato a creare sin dal 2014 una destinazione turistica valida per tutto l’anno, perché il balneare non basta, e snocciola un elenco di iniziative che escluse quelle gestite da altri soggetti, come il mondiale di Rally e il Giro d’Italia, solo per citare le più importanti, si sono rivelate essere iniziative fini a se stesse, scarsamente o per nulla promosse nei tempi e nei luoghi adeguati, incapaci, di riflesso, di generare ricadute misurabili”.

“Nonostante la continua disponibilità messa in campo dalle organizzazioni del comparto turistico, che hanno sempre risposto alle chiamate dell’Amministrazione e che, tra le altre cose, hanno messo a disposizione del Comune anche un progetto per la promozione sul web della destinazione e un regolamento per la costituzione di una Consulta tecnica per il turismo, l’operato del sindaco e degli assessori di riferimento non è mai andato oltre le dichiarazioni d’intento, senza tradursi, se non marginalmente, tardivamente e in modo irrilevante, in azioni di sistema, tanto meno in azioni finalizzate a realizzare una strategia condivisa”.

“Il sindaco o l’assessore del turismo prendano da subito, con l’indispensabile e reale coinvolgimento di tutti gli operatori, l’iniziativa per costituire una Destination Management Organization di ultima generazione, che é ormai universalmente riconosciuto come lo strumento ideale per gestire una destinazione turistica. Non è sufficiente narrare le cose, annunciarle pubblicamente: vanno fatte le cose che servono, vanno fatte concretamente e vanno fatte bene!”

“Se qualcuno si prendesse poi la briga di leggere con cura le modifiche recentemente apportate allo statuto della Fondazione Alghero (ex META) capirebbe subito che la stessa é stata completamente snaturata, trasformandola di fatto da una fondazione di partecipazione in una fondazione “in house”, nella quale é stato svuotato il ruolo del Consiglio di amministrazione e ridotto all’ininfluenza il ruolo dei privati che dovessero aderire; e questo solo per rafforzare inappropiatamente il ruolo dell’Amministrazione. Altro che apertura ai privati!

“Su due cose il sindaco mi trova perfettamente d’accordo: l’impegno corale per incrementare i collegamenti aerei e i flussi di traffico e la realizzazione di nuove strutture alberghiere e la riqualificazione delle esistenti con standard qualitativi elevati e adeguati alla domanda. Scelte indispensabili se si vorrà offrire qualità e intercettare la domanda di posti letto di importanti tour operator.”

“Sul primo punto é imprescindibile un ruolo proattivo della Sogeaal, alla stregua di quanto avviene con le società di gestione degli altri scali sardi con l’indispensabile partecipazione degli enti locali e della collettività locale. Sul secondo punto, sará utile che la maggioranza al governo della Regione, approvi il prima possibile la nuova legge urbanistica, e la maggioranza in comune il Piano Urbanistico Comunale che consentano la realizzazione di questi progetti. L’invito finale é quello di smetterla di pavoneggiarsi, assumendo da subito ogni concreta iniziativa e misura utile a sovvertire la tendenza al declino che interessa tutto il nord ovest della Sardegna”.

Nella foto Marco Di Gangi

S.I.

Stintino, imposta di soggiorno

STINTINO – Il consiglio comunale dice sì all’istituzione dell’imposta di soggiorno e approva il regolamento comunale per la sua istituzione e disciplina. Nei giorni scorsi, l’assemblea civica ha così dato via libera alla giunta che entro gennaio, in occasione della presentazione del bilancio di previsione, dovrà individuare la misura dell’imposta distinta per tipologia di struttura ricettiva. La pratica è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza. A votare a favore anche la minoranza, con due voti sì e due astenuti. L’imposta di soggiorno sarà applicata per il pernottamento dal 1 maggio al 31 ottobre di ogni anno. Verrà versata da coloro che pernotteranno nelle strutture alberghiere, extra alberghiere come b&b, case vacanza o unità immobiliari non adibite ad abitazione principale e concesse in locazione con finalità turistiche quindi per aver pernottato in camping e in aree sosta caravan e autocaravan.

«La sua istituzione – ha detto il primo cittadino Antonio Diana – ci consentirà di migliorare i servizi turistici perché i proventi saranno investiti nel settore. Il nostro obiettivo è quello di renderla operativa nei mesi di alta stagione, lasciando liberi quelli di minor affluenza turistica. Riteniamo, poi, che questo strumento consentirà anche di far emergere il mercato degli affitti sommersi. Una misura necessaria – ha concluso – perché è giusto che tutti contribuiscano a far crescere il settore». L’imposta, si legge nel regolamento, è determinata per persona e per numero di pernottamenti ed è articolata in maniera differenziata secondo la tipologia delle strutture ricettive.

«Il prelievo non colpisce il pensionato o il piccolo proprietario – ha aggiunto il vicesindaco Angelo Schiaffino – ma le organizzazioni che immettono sul mercato interi comparti usufruendo dei servizi offerti dal territorio e sfuggendo a qualsiasi tipo di contributo. Lo strumento potrebbe inoltre fornirci dati utili per una corretta imposizione della Tari». Il regolamento, inoltre, prevede esenzioni dal pagamento dell’imposta e consente al gestore la facoltà di trattenere sino al massimo del 3 per cento dell’imposta lorda riscossa direttamente, a titolo di parziale rimborso delle spese gestionali connesse alle attività di riscossione e rendicontazione. Il documento approvato dal consiglio, poi, regolamenta i versamenti, gli obblighi del gestore, i controlli, le sanzioni, la riscossione coattiva, i rimborsi e le compensazioni quindi i benefici. «Il soggetto passivo di imposta – recita il regolamento all’articolo 15 – esibendo la ricevuta di pagamento, avrà diritto di beneficiare di sconti sul biglietto di ingresso al Museo della Tonnara nonché di riduzioni per l’acquisto di beni e servizi presso le strutture convenzionate».

Alla dibattito è intervenuta anche l’assessora alla Cultura e Turismo Francesca Demontis secondo la quale l’imposta «non farà diminuire le presenze turistiche». Hanno mostrato perplessità i consiglieri di minoranza Vincenzo Vallebella e Mara Sanna che si sono astenuti. Un giudizio positivo quindi è stato espresso dagli altri due consiglieri di minoranza, Pietro Maddau ed Enrico Scano, che hanno votato per l’approvazione. A chiudere il dibattito in aula è stata la presidente del consiglio Marilena Gadau che ha sottolineato come l’imposta consentirà un incremento dei servizi e ha dato atto del parere favorevole del revisore dei conti.

Nella foto il Consiglio Comunale di Stintino

S.I.

Sogeaal, focus sulla destinazione

ALGHERO – Ieri mattina dalle 11.00 alle 13.00 Sogeaal ha ospitato un incontro promosso dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e dalla Camera di Commercio di Sassari e rivolto ad illustrare le nuove linee strategiche per il settore turistico. Presenti i rappresentanti di Sogeaal, il sindaco Mario Bruno, il presidente di Federalberghi Stefano Visconti, il presidente della Camera di Commercio Gavino Sini, l’assessore al Turismo Gabriella Esposito e anche alcuni tra attori privati del territorio.

L’Assessore Argiolas ha fatto il punto sullo stato dell’arte della nuova struttura Dmo (Destination Management Organization), strumento introdotto dalla nuova legge sul turismo con lo scopo di coordinare la promozione dell’offerta turistica e di diventare soggetto centrale rispetto all’intero settore. L’obiettivo è quello di arrivare alla costruzione di un’offerta comune che contenga e valorizzi le specificità territoriali di ciascuna realtà. L’Assessore ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento della rete aeroportuale della Sardegna quale elemento fondamentale della struttura DMO.

Nella foto il tavolo di ieri

S.I.

Dati Turismo, c’è poco da brindare

ALGHERO – “In base ai dati raccolti e aggregati da Federalberghi “si è potuto determinare che l’indice di occupazione medio maggio – settembre 2017 risulta invariato rispetto al 68.61% registrato nello stesso periodo del 2016. E’ stata poi realizzata una specifica analisi che ha riguardato solamente le sottoaree turisticamente più rilevanti del nord ovest: Riviera del Corallo e Golfo dell’Asinara. In entrambe si è registrato un lieve incremento, comunque molto lontano rispetto alle previsioni di coloro i quali si sono spinti a farle mentre la stagione correva”. Eppure sarebbe così semplice apprendere e verificare i numeri e, se non basta, leggere le parole dei rappresentanti degli albergatori della Provincia di Sassari che, attraverso una conferenza stampa, hanno messo fine al turbinio di panzane sulle cifre delle presenze turistiche”. Cosi i consiglieri comunali di Forza Italia-Alghero, Michele Pais, Nunzio Camerada e Michele Pais, sulle cifre riguardo le presenze turistiche del 2017 divulgate da Federalberghi. [Leggi]

“Nostro malgrado, anche in questo caso, dobbiamo dire che avevamo ragione: Alghero regge, ma resta il grave problema della bassa stagione. Un aspetto non da poco che influenza, in maniera diretta, anche l’attivazione di nuovi collegamenti aerei. Ma del resto tutti i media, a parte il solito giornaletto on-line del “c’aggia fa pe campa”, del sindaco, hanno sottolineato, ognuno a modo suo, le presenze esigue di mesi come aprile, maggio e poi ottobre. Visto il clima estremamente caldo di quasi tutto il 2017 e soprattutto i noti problemi di altre mete, a partire da quelle del Nord-Africa per i vari conflitti, è piuttosto assurdo che non si sia riuscito a creare dei motivi (spettacoli, eventi artistici e sportivi, manifestazioni di enogastronomia, etc) per attirare turisti anche nei cosi detti “mesi spalla”. Ma del resto siamo parlando di coloro che hanno cancellato un format vincente e finalizzato a richiamare visitatori proprio in questi mesi qual’era “Primavera in Riviera”. Ed è cosi che i risultati i politiche scellerate e senza un’accorta regia in ambito turistico hanno condotto la Riviera del Corallo dentro un tunnel da cui non sarà semplice farla uscire”.

“Del resto apprendere che il coefficiente di riempimento degli hotel a maggio è solo del 47% e soprattutto che nei mesi di altissima stagione l’aeroporto di Olbia registra circa 1.400.000 passeggeri in più rispetto ad Alghero, c’è ben poco da festeggiare e niente da brindare. Invece c’è molto da fare e lavorare e, in linea con quanto detto dagli albergatori, è soprattutto la Regione che deve approvare al più presto un nuova legge Urbanistica utile a creare nuove strutture e servizi moderni e deve rendere attivo il bando di destagionalizzazione in modo da far decollare nuove tratte proprio nei mesi di “bassa stagione” vero problema di una politica, quella facente capo al Centrosinistra, totalmente cieca e avulsa dai dettami imposti dai talebani dall’ambientalismo radicale”.

Nella foto un incontro di Forza Italia

S.I.

Ecco Sio, grande affluenza e applausi

ALGHERO – “Affiorare dal sommerso e concorrere alla costruzione della qualità e della competitività del comparto turistico-ricettivo. Diventare interpreti di un progetto di integrazione dell’extra-alberghiero che mette sul piatto tante opportunità per i possessori delle cosiddette seconde case”. Cosi dall’amministrazione Bruno riguardo la presentazione del progetto riguardante la caccia agli abusivi nel campo delle strutture ricettive.

“Alla luce del sole diventa più conveniente: ad Alghero esiste una capacità ricettiva nelle strutture non riconosciute nettamente prevalente rispetto a quella ufficiale; i dati sulle presenze turistiche pertanto, specialmente in alta stagione, non rispecchiano la reale entità della fabbrica dell’ospitalità. L’altra ricettività, quella che anch’essa contribuisce all’accoglienza e alla fidelizzazione, ha accolto con estremo favore il progetto dell’Amministrazione denominato SIO ( Sistema Integrato dell’Ospitalità ). Una affluenza oltre ogni previsione ha comprovato la qualità dell’iniziativa presentata martedì sera nella Sala Mosaico del Quarter dalle Assessore alle Attività Produttive e al Turismo, Gabriella Esposito e Ornella Piras, insieme al referente del progetto Vanni Martinez. Tantissimi proprietari di immobili pronti a prendere parte al progetto che promuove l’integrazione dell’offerta turistica”.

In questo senso, in seguito all’introduzione della Tassa di Soggiorno, il Sio infatti contribuisce al governo razionale ed efficace dell’uso occasionale degli immobili ai fini ricettivi. Gli obiettivi sono la classificazione/certificazione degli immobili non formalmente adibiti, ma adoperati, anche occasionalmente, ai fini ricettivi; la progressiva riqualificazione e aumento della qualità del patrimonio immobiliare adibito ad uso ricettivo; emersione delle modalità informali e sommerse della ricettività e coordinamento con azioni di contrasto all’illegalità; sviluppo e aumento della competitività del comparto ricettivo-turistico, attraverso forme di sostegno, promozione, coordinamento e di fidelizzazione degli ospiti; conferimento di benefici agli ospiti delle strutture ricettive ufficiali e di quelle aderenti al circuito Sio, come accompagnamento alla Tassa di Soggiorno. Il Sistema realizzato dall’Amministrazione vuole aumentare la competitività del sistema ricettivo nel panorama complessivo dell’offerta turistica, coinvolgendo il mondo imprenditoriale e i cittadini in un innovativo modello di sviluppo locale che valorizza tutti gli attori dell’offerta, pubblici e privati, presenti sul territorio”.

“Il beneficio per il territorio sarà quello di diminuire la percentuale di sommerso, dando a molti la possibilità di integrare il reddito con benefici anche da un punto di vista occupazionale attraverso la creazione di nuove opportunità di impiego per i giovani. Il progetto rappresenta il risultato finale di un lavoro condotto dal Gruppo di Progetto sul Sistema Integrato di Ospitalità, istituito presso la Consulta Comunale per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro, composto da Confcommercio, Confartigianato, Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Associazione regionale dei B&B e Affittacamere,Consorzio Agriturismo Alghero e territorio, Associazione Domos”.

Nella foto la presentazione del Sistema Sio

S.I.

Dati Turismo, bugie e dura realtà

ALGHERO – Per fortuna, come si usa dire, le bugie hanno le gambe corte. Ed è così che, nonostante l’imponente macchina della propaganda regionale e locale abbia spinto per farci credere che quella appena trascorsa sia stata una stagione record, sono arrivati i numeri, con i quali c’è poco da sbagliare. Come nel famoso film “Ritorno al Futuro” la verità delle cose fa fare un salto indietro ai protagonisti andando a cancellare titoli, foto e anche altri testi che narravano tutt’altro riuscendo perfino a far “abboccare” qualcuno che ha quasi creduto a queste favole. Narrazione costruita ad hoc per raggiungere l’obiettivo agognato e prefissato da tempo di debellare il secondo nemico: il turismo. Dopo, ovviamente, aver già cancellato il primo ovvero l’edilizia.

I numeri, dicevamo. Proprio quelli che certificano l’opposto rispetto a quanto narrato negli scorsi mesi. Come accade dalla notte dei tempi, così ha registrato Federalberghi e diffuso ieri il suo presidente Stefano Visconti, i mesi di alta stagione registrano un buon coefficiente di riempimento. Dall’80% di Luglio fino al 70% circa di settembre passando per il culmine di agosto che supera l’85%. Risultati scontati e comunque positivi che però, nonostante gli strombazzamenti, anche in questo caso non raggiungono alcun “sold-out”. Dunque, tradotto, zero pienone neanche nell’altissimo stagione, ma certamente un mantenimento delle posizioni storiche.

Ma i dolori (altro che stagione record!) arrivano dai cosi detti “mesi spalla”. Proprio quelli che dovrebbero vedere concentrate le maggiori energie di chi governa Alghero, il territorio e la Regione. Il vero problema è proprio la “bassa stagione” che per la Sardegna bassa non lo dovrebbe essere. Le temperature tropicali di questa estate e quelle estive o comunque primaverili di quasi tutto l’anno, avrebbero dovuto essere l’humus adatto per piantare e far crescere un’offerta turistica utile anche ad attivare (senza l’emergenziale bando di destagionalizzazione) nuovi collegamenti aerei da e per Alghero.

Invece, anche in questo caso, parlano le cifre. L’indice di riempimento degli alberghi a maggio (ovvero il dato incrociato di arrivi e presenze) è nella zona dell’Asinara del 24%, nell’intera Provincia di Sassari del 38% e ad Alghero arriva, si far per modo di dire, al 47%. Neanche la metà dei posti letto a disposizione sono stati occupati. Ripetiamo, altro che stagione record, siamo veramente (ancora) all’anno zero. E tutto questo, dunque politiche talebane contro tutti e tutto, legge urbanistica al palo, zero nuovi hotel e servizi (che servono per modernizzare l’offerta e non solo per aumentare i posti letto), sistema museale fantasma, intrattenimento messo all’angolo dalla caccia alle streghe della lotta ai decibel, guerre ai suoli pubblici e continue limitazioni per bar e ristoranti, grandi eventi sempre più rari e promossi con colpevole ritardo, programmazione degli spettacoli assente, grosse manifestazioni sportive inesistenti e cosi via.

Tutto questo, è palese, influisce negativamente sul turismo e lo specchio sono i dati registrati nell’arco temporale, unico che garantisce appena di ossigeno ad aziende e famiglie, tra maggio e settembre nei due aereoporti del territorio: Olbia passa da 2.020.861 a 2.206.801, Alghero da 765.860 a 813.164. Entrambi crescono, ma, purtroppo per il Nord-Ovest della Sardegna e in particolare per la Riviera del Corallo, al Costa Smeralda sono arrivati 1milione e 400mila persone in più. E ribadiamo, altro che stagione record, c’è da rimboccarsi le maniche e cambiare rotta immediatamente nella gestione delle politiche del territorio in primis quelle turistiche, culturali, urbanistiche e in generale dei trasporti, altrimenti non ci sarà altro che da recitare tutti insieme il requiem per il nostro territorio.

Nella foto la spiaggia del Lido ad Alghero nella giornata del 2 settembre

S.I.

DATI DI FEDERALBERGHI SULLA STAGIONE 2017:
PPT Conferenza Stampa_Novembre 2017

“Ma quale stagione record, è crisi”

CAGLIARI – “I dati sull’occupazione di letti forniti da Federalberghi -Confcommercio confermano che nella provincia di Sassari non abbiamo avuto un’estate da record, nonostante le crisi che fanno scappare i turisti dal nord Africa e dalla Turchia e nonostante la propaganda di qualche sindaco. Ma confermano anche, se mai vi fosse bisogno, i danni dei ritardi della Regione nell’approvazione della legge urbanistica e dei tempi lunghi del bando per la destagionalizzazione del turismo pubblicato a settembre.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta la conferenza stampa in cui Federalberghi –Confcommercio ha dato conto di un indice di occupazione medio maggio – settembre 2017 del 68,61%, invariato rispetto allo stesso periodo del 2016, con un lievissimo incremento in alcune aree più significative turisticamente.

L’ex sindaco di Alghero ricorda che nel suo programma Pigliaru diceva che “una manutenzione del PPR è, dopo 7 anni, necessaria. Ancor più importante è approvare una nuova legge urbanistica…” “Ebbene, sono trascorsi oltre tre anni dall’inizio della legislatura, -denuncia Tedde- ma della manutenzione del PPR, che tanti danni ha causato alla Sardegna, e della nuova legge urbanistica non c’è traccia. Così come è in forte ritardo la definizione del bando per la destagionalizzazione da 40,8 milioni di euro che avrebbe dovuto iniziare a produrre i suoi effetti da settembre”.

“Agli inescusabili ritardi che hanno portato alla fissazione del termine per le domande di partecipazione al 24 di ottobre hanno fatto seguito motivazioni bizzarre che hanno fatto ancora slittare i tempi e porteranno a vedere le prime azioni concrete alla fine del 2018. Nel frattempo l’aeroporto di Alghero, nel silenzio della maggioranza di centrosinistra, -denuncia Tedde- nel 2016 ha perso 340 mila passeggeri. Con danni difficilmente riparabili per le imprese e le famiglie del sassarese. Per l’ennesima volta –chiude Tedde- chiediamo a Pigliaru di mantenere le promesse elettorali sull’urbanistica e di prendere in mano le redini delle politiche trasportistiche della sua Giunta.”

Nella foto l’onorevole di Forza Italia, Marco Tedde

S.I.

Dati Turismo, è flop bassa stagione

ALGHERO – “La stagione 2017 è in archivio. Il Centro Studi Federalberghi-Confcommercio provincia di Sassari rende note le sue elaborazioni campionarie, che si sublimano nell’individuazione dell’indice di occupazione letti, dato omogeneo che permette di analizzare l’andamento della stagione turistica dal punto di vista del comparto ricettivo alberghiero”. Cosi Stefano Visconti, Presidente Federalberghi Confcommercio per l’area provinciale di Sassari, sui dati del turismo dell’anno in corso. Una conferenza stampa, quella di stamattina a Sassari, utile anche per sgombrare il campo dagli equivoci e dalle cifre “sparate” in queste ore da blog e siti vari e che creano solo confusione.

“Su base provinciale (intera area nord ovest Sardegna), aggregando i dati messi a disposizione dagli Hotel associati (una media di 32 alberghi su 94 iscritti, sui 110 operanti in totale in provincia) si è potuto determinare che l’indice di occupazione medio maggio – settembre 2017 risulta invariato rispetto al 68.61% registrato nello stesso periodo del 2016. E’ stata poi realizzata una specifica analisi che ha riguardato solamente le sottoaree turisticamente più rilevanti del nord ovest: Riviera del Corallo e Golfo dell’Asinara. In entrambe si è registrato un lieve incremento, comunque molto lontano rispetto alle previsioni – non certo dell’Associazione – di coloro i quali si sono spinti a farle mentre la stagione correva”.

“Sul Golfo dell’Asinara (l’analisi ha riguardato l’arco costiero che va da Stintino a Valledoria, inclusa la città di Sassari) i posti letto campionati maggio-settembre sono stati 241.348, hanno prodotto 18.055 arrivi nazionali per 75.072 presenze e 20.786 arrivi internazionali per 80.978 presenze. Di conseguenza, l’indice di occupazione maggio-settembre 2017 sale a 64.66 % rispetto al 63.36% del 2016. Le occupazioni record di luglio permettono di recuperare diffuse ma contenute perdite degli altri mesi”.

“Su Alghero, la campionatura ha riguardato 349.928 posti letto quindi 22.506 arrivi nazionali per 71.243 presenze e 42.215 arrivi internazionali per 181.972 presenze. Diversamente dal resto della provincia, su Alghero le crescite hanno riguardato diversi mesi oggetto della rilevazione. L’indice occupazione letti passa quindi dal 71,33% del 2016 al 72.36% del 2017. L’analisi delle occupazioni porta a rilevare che, per Alghero, i mesi di alta stagione sono giugno, luglio, agosto e settembre, con occupazioni quasi sempre sopra il 70% e con punte che si avvicinano al 90%. I mesi di spalla sono aprile, maggio e ottobre. In particolare, aprile e ottobre sono ancora scarsamente occupati, con indici che non superano il 40%”.

“Sul resto della Costa, che a differenza di Alghero non può contare su un centro urbano di 43.000 abitanti operativo tutto l’anno, i mesi clou sono luglio e agosto, mentre gli altri mesi sono caratterizzati da occupazioni largamente insufficienti. Ecco perché, oltre al prodotto marino balneare, che deve essere consolidato ulteriormente, è necessario investire su altri tipi di turismo. A questo proposito, un primo segnale lo ha dato l’Assessorato regionale al Turismo con i bandi di destagionalizzazione aeroportuale, rivolto ai Vettori che trasporteranno flussi turistici nei mesi spalla ed invernali, attraverso l’incentivazione alle compagnie aeree che faranno promozione del territorio sardo misurate sui passeggeri trasportati”.

“La Federalberghi-Confcommercio provincia di Sassari prova a fare la sua parte, proponendo al territorio un progetto pilota per il Nord Ovest, che punta sul segmento del turismo attivo e sportivo. Le imprese sono pronte a cofinanziarlo, nel caso un partner istituzionale credesse e abbracciasse l’iniziativa. In un partecipatissimo convegno tematico a Castelsardo il progetto è stato presentato agli operatori, che hanno risposto con favore riempiendo la sala in ogni ordine di posti”.

“L’attrattivita’ del territorio è il primo catalizzatore di presenze turistiche. Volano diverso darebbe al territorio una Legge Urbanistica che consentisse alle strutture ricettive incrementi volumetrici volti all’adeguamento dei propri servizi e standard qualitativi oggi preclusi, come i mercati richiedono da tempo. Ciò consentirebbe quella massa critica di posti letto che i Tour Operator necessitano nei mesi clou della stagione, e al contempo i servizi collaterali utili nelle strutture ricettive e alternativi al balneare”. E infine, “le componenti sul territorio sono plurali, tutte egualmente importanti per lo sviluppo del settore. L’impresa può fare solo una parte del percorso, per il resto gli interlocutori sono le Pubbliche Amministrazioni”.

Nella foto una precedente conferenza stampa di Federalberghi con anche il presidente Visconti

S.I.

Eventi, musei e arte: parla Tocci |video

ALGHERO – Mentre alcuni comuni hanno già annunciato o comunque fatto trapelare quelli che saranno gli spettacoli di fine anno (con Olbia che, ancora una volta spicca, con il nome di J-Ax), ad Alghero, località tra le prime a livello nazionale a proporre il “Capodanno in piazza”, ancora tutto tace. E questo non può gravare sugli annosi e arcinoti problemi legati al richiamo di turisti. La Riviera del Corallo è conosciuta e a fine anno riempie sempre, ma l’obiettivo, come si ripete sempre, è quello di ampliare le presenze e gli arrivi, e dunque le giornate di permanenza, per evitare il più classico, e poco virtuoso, Capodanno “mordi e fuggi”. E dunque sold-out per una notte e basta.

Sulla mancata definizione e promozione del cartellone del mese di dicembre e fine anno e su altri importanti temi legati al Turismo Culturale, ovvero il mancato decollo del sistema museale e la necessità di creare una vera “Casa degli artisti”, come anche centro di aggregazione culturale, abbiamo intervistato il docente di Legislazione dei Beni Culturali, dell’Università di Sassari, e rappresentante del Circolo Terrestri, l’avvocato Mario Tocci.

Nella foto e video il professore Mario Tocci

S.I.