Turismo, case e b&b: Alghero al collasso

“Dal comparto della ricettività extra alberghiera, costituita dagli affittacamere, dai B&B e dalle case vacanze arrivano dati di segno opposto e fortemente negativi rispetto a quelli forniti del settore alberghiero.” Sono queste le prime battute di Marco Di Gangi, presidente dell’Associazione Domos che mette insieme poco meno di una quarantina di strutture extra – alberghiere. Dai negativi che evidenziano le lacune nelle politiche turistiche delle amministrazioni pubbliche che detengono la guida del comparto (Comune e Regione). “I dati positivi del comparto alberghiero ci confortano: il ruolo dei grandi tour operator e dei voli charter è in questo determinante ed evidenzia anche che le esigenze dei turisti che si rivolgono alle strutture alberghiere sono diverse da quelle di coloro che scelgono quelle extra – alberghiere. Questo evidenzia anche che Alghero, nonostante tutto, continua ad essere scelta ed apprezzata dai turisti, anche se c’è ancora molto lavoro da fare per migliorarne le perfomance”

Continua Di Gangi: “Il forte ridimensionamento dei collegamenti low cost, il caro traghetti, una continuità territoriale sempre più inadeguata, rispetto anche alle stesse esigenze dei residenti, e un sistema di trasporto pubblico locale da terzo mondo, concorrono in maniera determinante al ritorno ad un passato nel quale la stagione turistica iniziava nella tarda primavera e finiva con l’estate. La domanda è oggi concentrata in tre mesi: giugno, luglio ed agosto. Le eccezionali annate che fino al 2015 hanno visto l’affermazione di una reale destagionalizzazione dei flussi con una crescita importante degli arrivi e delle presenze e effetti decisamente positivi e diffusi per l’economia locale, sono solo un pallido ricordo.”

“Oggi leggendo il campione dei dati forniti dai nostri associati”, continua Di Gangi “ si conferma la tendenza negativa del 2016 che ha visto a consuntivo un calo medio delle prenotazioni attorno al 25%, con punte negative che in alcuni casi sono arrivate ad un meno 40%. L’andamento negativo delle prenotazioni per il 2017 si attesta ad oggi su un meno 20/25 %, perciò, considerando quanto già perso lo scorso anno, si prospetta uno scenario decisamente catastrofico, con perdite che complessivamente nei due anni si attestano attorno al 50%.”

“Non giova a rasserenare gli animi degli operatori il silenzio da parte del gestore dell’aeroporto Riviera del Corallo circa l’attivazione di eventuali nuove tratte e , più in generale su collegamenti aerei per il 2017. Un’attesa carica di aspettative, che però, finora, sono rimaste deluse. Questa situazione genera tensioni e frustrazioni ancora più forti se si considera che si verifica in una fase di crescita importante dei flussi turistici in altre aree della Sardegna e nel resto d’Italia. Se non vogliamo che questa situazione continui anche negli anni a venire si impone un netto cambiamento di passo: lo sviluppo del sistema dei trasporti e il sostegno del turismo dovrebbero costituire una priorità assoluta nell’agenda politica.”

Nella foto un incontro di Domos

S.I.

“Turismo, vero fallimento di Bruno”

ALGHERO – “Sarà, anche se tardiva, sicuramente un’occasione che potrà favorire il mercato, a circuito chiuso, del ricettivo alberghiero che, diciamo la verità, aveva perso di consistenza negli anni in cui i voli Low cost la facevano da padrone. Ma resta comunque il fatto che questa tipologia di turismo si muove, a detta di molti specialisti del settore, all’interno di un sistema che lascia poco spazio alla libertà di movimento, alla decisione ed alla spesa dei visitatori”. E’ Andrea Montis, a nome del coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi, a commentare la situazione ad Alghero rispetto al vero temi dei temi: il Turismo. E di conseguenza le tante occasioni mancate di sviluppo e l’avvio della stagione 2017 nelle stesse, pessime, condizione come quella dell’anno passato.

“Questi visitatori, infatti, nella maggior parte dei casi, saranno utili a riempire i grossi hotel capaci di offrire dei buoni pacchetti all- inclusive (pernottamento -colazione –pranzo- cena-spiaggia –ombrellone –mare-gita-animazione) e questo di sicuro è di per sé un significativo beneficio per l’economia cittadina. Si tratta però, a ben vedere, di benefici dimezzati in quanto, spesso e volentieri, nel caso degli Hotel maggiormente decentrati, i turisti che vi sono ospotati saranno generalmente poco inclini ad andare oltre ciò che già hanno pagato/pianificato, senza dunque allargare con altri giri di acquisti il circuito economico della loro presenza in città e nel territorio”.

Ne risentirà, ad esempio, ci chiediamo, quello straordinario veicolo di promozione che era il racconto dei luoghi da parte degli stessi visitatori ? Noi Riformatori pensiamo di si. Alghero, per sua conformazione storica, geografica e sociale, non si puo’ ridurre ad essere la Sharm El sheik della Sardegna, dove il turista, chiuso all’interno di una struttura recettiva, ignora completamente quale sia il contesto che lo circonda. Alghero merita di essere conosciuta per la sua storia, per la sua cultura, per la sua cucina etc e, perché no , magari, per quel luogo di “Movida caliente”, che fu la nostra fortuna un tempo ormai lontano inculcato nell’immaginario collettivo da Giuni Russo. E così non si puo’ non guardare con amarezza a tutto quel tessuto economico sociale e produttivo che negli ultimi anni è stato generato dall’arrivo dei turisti “Low coast”( B&b, case vacanze , affittacamere, nuove attività commerciali etc etc) e che oggi, senza delle politiche attive in materia di trasporti rischia di esser spazzato via.

“Se dunque oggi giustamente festeggiamo per il comparto alberghiero (grazie al ripristino dei Voli Charter) piangiamo per tutto il resto soprattutto a causa della mancanza di voli, capaci di dare ossigeno a quelle attività che bocheggiano ormai da tempo, verso le quali l’Amministrazione Comunale in carica non è riuscita a creare nessun tipo di diversivo o alternative quali quelle, magari, legate, ad esempio, nei periodi cosiddetti di spalla, ai mercati turistici interni che sino a pochi anni fa ci facevano apprezzare e perciò visitare da tutta una tipologia di turisti che oggi si riversano in luoghi con maggiori capacità organizzative ed attrattive”.

“Ed allora, a mo’ d’esempi: s’inventi la sagra dell’agliata, del Mangiar Blanc; se ne faccia una vera per il Bogamarì, una delle patate a Natale, il palio dei cavalli in Piazza Columbano, il lancio del Buric in Via Mazzini, Primavera in riviera e via seguendo con mille altre cose che si potrebbero fare anche a costi contenuti ma dai risvolti economici che potrebbero essere significativi e sorprendenti, tali comunque da offrire qualche opportunità in più ad un mercato e ad un’economia cittadina che languono e piangono”.

Nella foto Andrea Montis

S.I.

Stima per Morandi: assurdo

ALGHERO – “Sono esterrefatto per gli attestati di stima che l’ormai ex assessore Morandi, sta ricevendo sui social network, relativamente alla sua azione politica; ma ciò che mi lascia basito è che alcuni, anche attraverso semplici ma indicativi “mi piace”, provengano da cittadini algheresi e del nord-ovest della Sardegna, e ancora peggio da “rappresentanti istituzionali” che dovrebbero invece difendere le “ragioni” del territorio”. Cosi Emiliano Piras consigliere comunale di centrodestra che commenta la fine dell’esperienza assessoriale di Francesco Morandi.

“La verità è che l’assessore Morandi potrà essere ricordato per la “brillante” idea di finanziare con diversi milioni di euro una campagna pubblicitaria della nostra bella isola negli aeroporti, ma udite udite, in quelli della Sardegna; è quello che gioisce sui dati confortanti degli arrivi degli aeroporti di Olbia e Cagliari, “fregandomene altamente” del disastro dell’aeroporto di Alghero, avallando la scelta di non concedere i contributi a Ryanair, e permettendo pure di bacchettare il nostro sistema turistico”.

“L’ex Assessore Morandi è quello che, sempre insieme agli ex amici Pigliaru e Deiana, con il grave e complice silenzio-assenso dei consiglieri regionali di maggioranza del sassarese, aveva promesso l’ormai fantomatico “progetto di destagionalizzazione”, con il cofinanziamento dei quattrini del fondo raccolto dagli imprenditori del nord-ovest della Sardegna. Facendo un passaggio sulla sua delega al commercio, non mi sembra abbia lasciato una minima traccia: ma era a conoscenza del fatto che esiste una legge, la 5/2006, e che su quella avrebbe dovuto lavorare, ed eventualmente modificare, in base alle esigenze dei nostri giorni?”

“L’unica cosa che ha ben pensato di fare, e che era un “punto di forza” della legge sul commercio, e unica fonte di sostentamento per rivitalizzare i centri urbani e dare linfa agli “esercizi di vicinato”, è stato quella di svuotare il capitolato dei finanziamenti ai centri commerciali naturali. Ecco, questo è quello che si può ricordare della sua azione Politica; e la speranza è che finisca al più presto anche l’esperienza della Giunta Regionale tutta”.

Nella foto Emiliano Piras

S.I.

“Aerei e Turismo, Bruno marziano”

ALGHERO – “La notizia apparsa negli ultimi giorni sui quotidiani online che lo scalo di Alghero si è classificato il peggiore d’Italia tra gli aeroporti d’interesse nazionale, avendo realizzato -29% di movimento passeggeri a Gennaio 2017 rispetto al 2016, non può essere considerato un fulmine a ciel sereno”. Cosi Giovanni Soggiu, per Forza Italia Alghero, che continua “è semmai il frutto della pervicace politica di annientamento di questo scalo posta in atto dalla Regione Sardegna tramite il proprio Assessore ai Trasporti, degnamente sostenuto dal Presidente della Giunta Regionale e dalla maggioranza in Consiglio Regionale, visto che una mozione di sfiducia presentata dalla minoranza nei confronti dello stesso Assessore è stata a suo tempo respinta”.

“In qualità di registi dell’operazione, saranno in diversi coloro che gioiranno nel conoscere questo dato. Uno di questi sarà senza dubbio l’Assessore regionale al Turismo, perché vedrà ulteriormente realizzato il sogno di verificare il vistoso incremento dell’aeroporto di Olbia, ottenuto grazie all’ingessatura ed al congelamento dell’aeroporto di Alghero. In questo contesto non si vede alcuna reazione del Sindaco di Alghero Mario Bruno, ma è già un buon risultato che lo stesso non abbia individuato nella politica tariffaria posta in atto dal comparto ricettivo locale la causa della crisi dell’aeroporto di Alghero. Già, perché secondo lui, gli alberghi raddoppiano inopinatamente le loro tariffe al fine di procurarsi illeciti introiti in occasione degli eventi che l’Ente pubblico organizza per dilatare la stagione turistica”.

“Affermazioni che, anche se tempestivamente corrette, denotano due interpretazione palesemente errate: la prima è che gli albergatori possano incrementare a proprio piacimento le tariffe, ignorando che le tariffe, da presentarsi entro il 01 Ottobre di ogni anno a valere per l’anno successivo, sono vincolanti come tetto massimo e non possono essere incrementate senza la preventiva autorizzazione dell’Ente preposto al controllo, se non ponendo in atto un illecito facilmente perseguibile. La seconda è che, anziché una dilatazione, è in atto una contrazione della stagione turistica locale, visto che in precedenza Alghero era famosa per le stagionalità di almeno sei mesi, ed ora, invece, le stagionalità proposte dalle politiche di trasporto aereo applicate sull’aeroporto di Alghero, tendono a ridurre questa stagionalità sino a due mesi, senza che le Amministrazioni interessate muovano un dito”.

“Posto che ritengo essere un buon conoscitore delle politiche gestionali poste in atto dalle imprese del ricettivo, mi trovo nella condizione di assicurare che l’equilibrio auspicato dal Sindaco Mario Bruno è ben presente nelle imprese del ricettivo, che sono assolutamente consapevoli della necessità di coniugare una politica di offerta turistica (qualità delle strutture e dei servizi) ad una politica tariffaria equilibrata, soprattutto quando si tratta di sopravvivere e non di produrre utili. Nel caso specifico tirato in ballo dal Sindaco Mario Bruno, la partenza del Giro d’Italia, in programma per i primi di Maggio, anziché ergersi a difensore della politica di contenimento delle tariffe, bene farebbe il Sindaco ad informarsi del perché alcuni albergatori hanno rifiutato di chiudere accordi con l’Organizzazione del Giro d’Italia, che ha proposto contratti “capestro”, tipo la condizione che prevedeva il diritto di cancellare sino al 100% delle prenotazioni a ridosso dell’evento, senza alcuna forma di risarcimento per la struttura impegnata contrattualmente – invece – a garantire sino all’ultimo la disponibilità delle camere, peraltro a tariffe insufficienti a coprire gli oneri di gestione”.

“E magari informarsi su quali investimenti in cultura dell’accoglienza e abbellimenti delle strutture stiano mettendo in essere gli operatori del ricettivo, dagli albergatori ai piccoli operatori dei B&B, con risorse proprie e non come fa il sindaco, sfruttando impropriamente risorse pubbliche, quali quelle dell’imposta di soggiorno per dare una mano di bianco alla città, nascondendo la polvere sotto i tappeti e non comprendendo le reali esigenze di attività e cittadini come provenisse da Marte.”

Nella foto Giovanni Soggiu

S.I.

“Alberghi sbeffeggiati da Bruno”

ALGHERO – “La recente polemica innescata da alcune incaute dichiarazioni di Mario Bruno in merito ai prezzi praticati dalle strutture ricettive in occasione della prossima partenza del giro d’Italia da Alghero ci porta ad esporre alcune osservazioni”. Cosi Patto Civico, Ncd e Psd’Az riguardo uno dei tanti temi che sta sollevando polemiche in connessione all’amministrazione Brno e in particolare all’attesa per gli attesi interventi in ambito turistico. [Leggi]

“In primo luogo desideriamo ricordare che solo l’organizzazione del Giro ha la necessità di circa 800 camere; per questa esigenza sono stati siglati contratti con quelle strutture che avessero, oltre alla disponibilità di camere, anche del servizio ristorante e di un ampio parcheggio. Per questo motivo le camere ancora in vendita ad Alghero sono bene poche, e sono di quelle strutture che non hanno voluto chiudere accordi con l’organizzazione del Giro o più semplicemente non avevano i requisiti strutturali sopra citati. Ricordiamo che le strutture ricettive tutte, alberghi, campeggi, bed&breakfast classificati, agriturismi e attività extra alberghiere che hanno disponibilità di camere per le date del giro operano in economia di mercato, così come avviene in tutto il mondo. E’ bene segnalare che queste sono obbligate a comunicare agli uffici competenti le proprie tariffe, minime e massime, da un anno all’altro, e laddove la domanda superi l’offerta è evidente che il prezzo applicato sia quello massimo. Succede ad Alghero, come a Milano, come a Londra e New York”.

In periodi di fiere, di grandi eventi (es.: Expo Milano) infatti le strutture ricettive applicano il prezzo massimo consentito. Non esiste quindi modo, per le strutture classificate, che pagano le tasse, di giocare al rialzo infinito del prezzo, proprio perchè obbligate a comunicare in anticipo le proprie tariffe, le stesse che vengono appese dietro porte delle proprie camere. Chi si può permettere di fare il gioco al rialzo sono invece tutti coloro i quali operano in maniera abusiva ad Alghero; si stimano che tra b&b, affitta camere, appartamenti ecc.. vi siano ad Alghero 650 attività, per non meno di 2.500 posti letto abusivi. Queste attività non hanno alcun controllo, non pagano tasse di alcun genere, praticano prezzi a proprio piacimento e non versano la tassa di soggiorno.

“Ricordiamo che per la tassa di soggiorno, dalla sua istituzione nel 2015, sono stati raccolti più di 2 milioni di euro, versati per il 95% dagli alberghi. Oltre al danno di dover ottemperare a questa tassa, gli alberghi si vedono sbeffeggiare da Mario Bruno, che li ha apostrofati per i “prezzi triplicati” e che, anzichè ringraziare, resta inerte non dando riscontri sulla caccia all’evasione ed all’abusivismo come promesso, istituendo una vera task force con una parte dei proventi derivati dalla tassa di soggiorno. Ci auguriamo che Mario Bruno, con serenità, mantenga almeno una delle innumerevoli promesse fatte e si concentri a fare il lavoro per cui ha chiesto ed ottenuto il voto dagli algheresi”.

Nella foto Lubrano, Conoci e Piras

S.I.

Turismo: legge bocciata e critiche

CAGLIARI – Confcommercio e Federalberghi Sardegna bocciano la proposta di legge sul Turismo, in dirittura d’arrivo in Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, nella sua ultima stesura che fa sintesi delle 14 proposte di legge presentate. L’associazione dei commercianti sostiene che il passaggio nel parlamentino consiliare sia stato solo un “inutile maquillage” che ha reso il testo “addirittura inemendabile, tanto dannoso risulta essere per il sistema turistico sardo e quindi per l’intero sistema economico della nostra Regione”. Per gli albergatori la legge rischia di presentarsi come uno “strumento incapace di incidere sulle dinamiche del settore in Sardegna, oggi unico comparto in crescita”.

Confcommercio, con il presidente Alberto Bertolotti, e Federalberghi, con il presidente Paolo Manca, sollecitano un ultimo ripensamento sul testo, dando un giudizio negativo sull’esito confronto avuto con l’organismo guidato da Luigi Lotto (Pd). “Avanziamo il dubbio che interloquire ed essere propositivi con la Presidenza e la V Commissione si sia dimostrato nella pratica inutile visto che nessuna delle nostre proposte è stata tenuta in considerazione – spiega Manca – Abbiamo sempre avuto una linea di civile confronto nel rispetto dei ruoli e di attenzione verso l’Istituzione, ma l’inutile lavoro da noi svolto sinora è da ritenersi tempo perso e porterà all’interno della nostra categoria a riflessioni molto profonde”. “Mesi di appelli, note tecniche, audizioni, conferenze stampa – aggiunge Bertolotti – Tutto inutile! Il testo del Pl Turismo tornato all’esame della V Commissione, risulta pressoché identico al precedente. Non credo sia necessario aggiungere ulteriori osservazioni ma invece esprimere l’augurio che davvero la Commissione, in uno sforzo di umile consapevolezza, rinunci all’intento di portare la legge alla discussione dell’Aula e, se malauguratamente ciò dovesse accadere, che l’intero Consiglio regionale non si assuma la responsabilità di produrre un così grave danno e di così lungo periodo al sistema economico della nostra Isola e lo respinga. Piuttosto che una legge così, meglio niente”.

Nel frattempo la Giunta di Federalberghi, con una lettera inviata ai componenti della Commissione (allegata), ha ribadito cinque fondamentali direttrici: Governance del Sistema e livelli di Governo nel territorio; Creazione del Prodotto Turistico; Rafforzamento del sistema delle imprese esistenti; Professionalità del sistema delle imprese e degli operatori; Legalità nel Sistema con la lotta all’abusivismo. “Prendiamo atto che il provvedimento non andrà a modificare alcunché nelle politiche turistiche dell’Isola e la sua effettiva organizzazione – si legge nella lettera – Non tiene conto dei cambiamenti epocali avvenuti nel settore, ad esempio non viene citata una sola volta la parola innovazione, ed il mondo turistico viaggia su questa onda per il 70% delle sue attività. Non affronta il problema delle imprese esistenti e sulla loro riqualificazione ai nuovi trend di mercato. Non parla di qualificazione e professionalità del sistema. Noi abbiamo proposto tutto questo e non è stato tenuto conto. Ci dispiace dirlo ma in sintesi: Abbiamo perso tempo”.

“Oltre alle puntuali osservazioni ripetute ancora da Federalberghi – aggiunge Bertolotti – è opportuno ripeterne anche altre: la legge proposta risulta in molte parti pleonastica, moltiplica i luoghi di programmazione e decisione, rallenta notevolmente il processo decisionale, istituisce addirittura i distretti turistici, che già sono istituiti dalle norme nazionali, incatena, e non si può certo sapere per quanto tempo, la programmazione ai ‘tematismi’, conferisce alle Province le funzioni in materia di agenzie di viaggi, mentre la legge di riforma degli Enti locali le attribuisce alle Unioni dei comuni. E soprattutto, dal momento che tutte le altre funzioni in materia turistica sono state trasferite alla Regione, tanto vale riportare anche queste”.

Nella foto Bertolotti

S.I.

L’Hotel Angedras si tinge di rosa

ALGHERO – A meno di due mesi dal Giro d’Italia iniziano a registrarsi le prime iniziative volte a colorare Alghero di rosa. Ed in particolare c’è da segnalare la scelta dei titolari dell’Hotel Angedras [Entra nel sito dell’hotel]. Già da qualche giorno, infatti, gli imprenditori del settore ricettivo e anche della ristorazione, Marco e Francesco Coronzu, hanno deciso di caratterizzare il sito del loro albergo ubicato in via Frank ad Alghero.

“Abbiamo pensato di colorare la skin del nostro sito di rosa, il colore ufficiale del Giro d’Italia 2017, inoltre abbiamo posizionato nel footer, ovvero nella parte bassa del sito, un banner che pubblicizza la manifestazione ciclista”, spiega Marco Coronzu. Un’idea, come possono essere tante altre, che può tipicizzare e brandizzare diverse attività, o i loro siti, in vista della partenza dalla Riviera del Corallo dell’evento sportivo e che dovrebbe trovare sponda anche in tutte le altre strutture ricettive algheresi. Del resto gli ingressi nei rispettivi siti internet sono sempre molto alti e possono far crescere l’attesa per il Giro (partenza da Alghero il 5 maggio 2017) e, perchè no, aumentare le presenze e gli arrivi (aerei permettendo) in città.

Nella foto l’home page dell’Hotel Angedras

S.I.

Turismo, Sardegna a Monaco

CAGLIARI – A Monaco di Baviera va in scena il terzo appuntamento della campagna promozionale della Sardegna in Germania, il mercato internazionale principale dell’isola che nel 2016 ha prodotto numeri da record. Da gennaio a ottobre sono stati registrati 323.532 arrivi che, con una permanenza media di 5,4 giorni, hanno generato 1.735.894 presenze nelle strutture ricettive isolane, più 12 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015. Da oggi e sino a sabato venti operatori sardi accreditati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in rappresentanza di hotel e catene alberghiere, camping, residence e albergo diffuso, tour operator e associazioni turistiche (compresa la Faita, che rappresenta le strutture all’aria aperta), proporranno la loro offerta all’interno dello spazio ‘Sardegna Endless Island’ nel ‘Munich Trade Fair Centre’.

Si tratta della 48esima edizione della F.re.e, la fiera tedesca di settore più importante della Germania meridionale, specializzata in vacanza in camper e caravan, cicloturismo, sport acquatici e wellness. Saranno presenti quasi 1200 espositori provenienti da 60 Paesi, che accoglieranno circa 120mila visitatori. L’evento bavarese è stato preceduto nella serata di ieri da un’importante iniziativa promozionale: l’Adac, l’automobile club tedesco, ha illustrato alla stampa il numero di marzo-aprile della propria rivista tutto dedicato alla Sardegna, alla presenza dell’assessore Francesco Morandi.

Oltre a quelle tradizionali di turismo marino-balneare, provengono dalla Baviera richieste di turismo natura e attivo, ossia due degli asset tematici su cui si basa il piano strategico di azioni promozionali 2017-19 della Regione, teso in particolare all’ampliamento del periodo di attività delle imprese e a un coinvolgimento di tutti i territori come destinazione dei flussi in entrata. “L’isola sta consolidando il suo posizionamento sui mercati internazionali con una chiara visione strategica, la sua straordinaria qualità di vita – spiega Morandi -. Attorno ad essa sta strutturando un’offerta che, accanto al prodotto ‘mare’, include aspetti legati ad ambiente e natura, con la valorizzazione degli itinerari in parchi e aree protette, a cultura, benessere e buon cibo, con una serie di percorsi enogastronomici, a cammini storico-religiosi e ad attività sportive, con la definizione di un cartellone di eventi tra cui spicca a inizio maggio la Grande Partenza della centesima edizione del Giro d’Italia”, conclude l’assessore.

La F.re.e di Monaco segue altri due eventi fieristici, Cmt di Stoccarda e Boot di Dusseldorf, e anticipa la 51esima edizione della prestigiosa Borsa internazionale di Berlino (ITB) di metà marzo e la Imex di Francoforte sul turismo congressuale, a maggio. Ad esse vanno aggiunte la partecipazione alla Fespo di Zurigo e tre eventi promozionali in grandi città tedesche e svizzere. La promozione fieristica è accompagnata da una campagna di comunicazione 2017 mirata su media tradizionali – pubblicazioni su riviste e inflight di bordo – e potenziata rispetto al 2016 con investimenti che raddoppieranno da 400 a 800 mila euro.

Nella foto una fiera

S.I.

Prezzi Hotel: polemiche e sviolinate

ALGHERO – Le dichiarazioni del sindaco di Alghero riportate questa mattina dalla stampa hanno fatto saltare sulla sedia più di un imprenditore del settore ricettivo. “Da quel che mi ri­sul­ta gli al­ber­ghi stan­no rad­dop­pian­do le pro­prie ta­rif­fe per i gior­ni del Giro d’I­ta­lia, ma gli ope­ra­to­ri do­vreb­be­ro ca­pi­re che i tu­ri­sti ri­tor­na­no solo nei posti in cui ven­go­no trat­ta­ti bene e si sen­to­no ben ac­col­ti”. Tirata d’orecchie, è stata definita dal giornale, ma per i destinatari dell’accusa non è proprio così, ma molto peggio. “Altro che raddoppiare i prezzi, dovremmo triplicarli”, commenta un imprenditore titolare di B&b e anche altre attività rientranti nel “Fondo di Destinazione” e Consorzio Riviera del Corallo e continua “ad Alghero, a parte i grossi alberghi, ma solo per periodi ristretti in alta stagione, tutte le altre attività stanno soffrendo come mai prima, forse è la più grossa crisi economica dal dopo-guerra ad oggi, eppure dobbiamo subire pure la reprimenda del Primo Cittadino, allora le dico che i prezzi non dovremmo solo raddoppiarli, ma triplicarli, visto che oramai tra tagli dei voli e politiche turistiche da studenti universitari, non ci vede più un turista coi binocoli”. Ma, a parte qualche iscritto, sono attese (oramai da tempo, forse troppo) le prese di posizione anche da supporto alla classe politica da parte delle associazioni di categorie in particolare Confcommercio e Federalberghi.

E sul tema, da Sant’Anna è stato ribadito il pensiero anche una nota stampa a firma da Bruno diffusa nel pomeriggio che appare quasi come una rettifica rispetto a quanto diffusa questa mattina dal quotidiano regionale. “Si consolida il rapporto con gli albergatori e il sistema ricettivo locale, nell’ottica di impreziosire di eventi e manifestazioni internazionali la Riviera del corallo così da allungare la stagione estiva e intercettare importanti flussi turistici oltre l’estate. Perché ciò avvenga lavoriamo e promuoviamo Alghero tutto l’anno, ma sono indispensabili strutture aperte e prezzi competitivi”. E ancora continua la sviolinata. “Il comparto ha dato prova di grande professionalità e maturità ad iniziare dalla forte richiesta di ospitalità in previsione della Grande Partenza del Giro d’Italia, proponendo le migliori tariffe e mostrando grande disponibilità con gli organizzatori, fin dalle prime fasi. Alcuni importanti campeggi anticipano l’apertura, così come hotel ed extralberghiero. E’ probabile anche che più ci si avvicina al 5 maggio, più la disponibilità residua delle stanze sia limitata, tuttavia questa regola del mercato può e deve essere gestita da tutti con equilibrio, buon senso e lungimiranza, anche per fidelizzare le presenze. Sono certo che ciò avverrà nell’interesse di tutti e della città di Alghero in particolare”. Tirate d’orecchie, reprimende e polemiche a parte resta il fatto che Alghero, o meglio la sua economia, non può certo rinascere solo da un paio di appuntamenti che, seppur di rilievo, non garantiscono grossi e solidi flussi turistici. La Riviera del Corallo ha bisogno d’altro.

Nella foto un tavolo a Sant’Anna tra albergatori e Sindaco

S.I.

Aerei: Olbia vola. Sinergia scali

OLBIA – “L’aeroporto di Olbia sta facendo un lavoro fondamentale per il territorio e per l’intera Sardegna, ha dato un notevole contributo ai quasi tre milioni di arrivi nell’isola nel 2016 e sta ripagando l’investimento importante che l’assessorato ha fatto per il biennio 2016/2017. L’intenzione della Regione è rinnovare il progetto di comunicazione avviato con il sistema aeroportuale e con Geasar in particolare, con un accordo di respiro triennale”. Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi stamane alla Art port gallery dello scalo gallurese durante la presentazione del programma ‘Network Summer 2017’, i voli da marzo a ottobre, da parte della società di gestione Geasar. Saranno attivi novanta collegamenti, dei quali 16 nuovi, con 18 Paesi, operati da oltre 40 compagnie. L’offerta è di circa 300 mila posti in più (+10%) rispetto all’anno scorso.

Olbia è l’aeroporto italiano che nel 2016 ha fatto registrare la crescita maggiore (+14%), contribuendo con il suo traffico passeggeri in entrata al record assoluto di presenze (oltre 13 milioni e mezzo) nelle strutture ricettive isolane. Ora si riparte con prospettive addirittura migliori: “Si aprirà ad aprile la stagione turistica più interessante e lunga di sempre per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore Morandi – che, grazie al lavoro di aeroporto, porto, operatori e comunità locali, permetterà di offrire ai nostri potenziali visitatori collegamenti, presentati opportunamente con largo anticipo, servizi, motivazioni di viaggio e temi di vacanza durante un ampio periodo dell’anno. In questa favorevole dinamica temporale – ha proseguito – l’assessorato è intervenuto con la programmazione di grandi eventi internazionali, primo tra tutti la centesima edizione del Giro d’Italia, in grado di generare flussi e di amplificare la notorietà della destinazione, e attraverso il progetto di destagionalizzazione finanziato con due milioni di euro che mette i sistemi territoriali in condizione di strutturare l’offerta costruendo un prodotto turistico”.

La collaborazione con i tre principali scali isolani presenta da tre anni una destinazione Sardegna fortemente riconoscibile che si sta posizionando con un brand impattante e un’immagine coordinata. L’interesse dei mercati internazionali è cresciuto in maniera esponenziale: l’obiettivo è consentire che nei prossimi anni i flussi stranieri – attualmente rappresentano il 46 per cento – superino quelli nazionali, ovviamente senza che i passeggeri in arrivo dalla Penisola subiscano alcun decremento. “L’assessorato sta strutturando un sistema regionale di organizzazione della destinazione che fa perno attorno alle grandi infrastrutture di trasporti, aeroporti e porti isolani che, insieme alla Regione, sono in grado di catalizzare l’offerta e di creare servizi indispensabili per essere più competitivi sui mercati. Attività e scelte condivise derivano da incontri cadenzati con gli operatori per aggiornare strategia, programmare interventi, costruire network di generazione d’offerta, individuare i canali di promocommercializzazione del prodotto turistico regionale”.

Nella foto l’aeroporto di Olbia

S.I.