Trivago: San Teodoro e Stintino al top

ALGHERO – “Jesolo, Porto Cesareo e Favignana. Sono le tre destinazioni italiane estive in maggior progresso, secondo l’Osservatorio Trivago, che ha monitorato le ricerche per l’estate effettuate negli ultimi 3 anni (dal 2013) attraverso il suo motore di ricerca hotel”. Cosi come riportato dal primo quotidiano nazionale che Repubblica. Tra le località sarde Alghero e le altre vengono scalzatate da San Teodoro e Stintino.

“Analizzando le ricerche effettuate durante il periodo estivo verso la meta veneta negli ultimi tre anni si nota una significativa crescita del 33%, un dato che porta Jesolo in testa alla classifica delle destinazioni con la maggiore crescita percentuale. Poco più in giù ottiene un prezioso secondo posto la salentina Porto Cesareo (31% di crescita) mentre chiude il podio la siciliana Favignana (28%). Scorrendo la graduatoria si incontra al quarto posto la sarda San Teodoro (27%) mentre per la quinta posizione si ritorna in Salento con Gallipoli (25%)”.

“In sesta piazza le acque cristalline di Stintino (18%) e in settima posizione la movida sfrenata di Milano Marittima (14%). Chiudono la graduatoria la marchigiana Numana (13%), Caorle (12%) e Polignano a Mare (11%). La Puglia vince la “gara a squadre”, con tre siti in top 10, Veneto e Sardegna ne piazzano due”.

Nella foto San Teodoro

S.I.

Addio low-cost, hotel sold-out

ALGHERO – Presentata l’attesa “Summer 2016”. Il programma dei collegamenti dall’aeroporto di Alghero. Nessuna rilevante novità se non che, dopo la miriade ed estenuate girandola di voci, la Ryanair non ritorna in forze. Persi 14 collegamenti del vettore irlandese, ne restano solo 7 e fino ad ottobre. Per l’anno prossimo si vedrà. Al suo posto l’Alitalia. Ma con i costi non certo low della compagnia di bandiera e soprattutto con gli scali su Roma per le tratte internazionali. E poi presenti anche Volotea, Jettime, Wizz e in aggiunta nei mesi di altissima stagione arriveranno gli attesi charter a salvare la stagione, dicono.

Sicuramente questi andranno a riempire gli hotel, mentre tutto il tessuto sociale ed economico nato in questi anni e legato ai flussi creati da Ryanair è vicino al collasso. Autonoleggi che registrano il 70% in meno, b&b vuoti, negozi deserti e altri servizi aggiuntivi alla canna del gas. Questa la drammatica situazione ad oggi ma, come detto, il mercato sta cambiando. Un ritorno al passato che, se gestito al meglio e con una guida politica locale avveduta a capace, potrebbe produrre anche dei benefici. Del resto le grandi strutture ricettive questa estate registreranno il tutto esaurito anche con il “vuoto per pieno” garantito dai grandi tour operator come la Tui.

Un importante e salutare boccata d’ossigeno per i grandi gruppi ricettivi, meno, come detto, per tutte quelle famiglie che avevano attrezzato stanze e abitazioni come b&b. Ma, ripetiamo, il mercato sta cambiando. Ritorniamo a metà anni 90. Potrebbe sembrare un incubo, ma potrebbe non esserlo. Per uscire dal pantano e anzi provare a rilanciare una nuova fase di sviluppo e crescita, legata magari alla creazione di nuove strutture alberghiere, come ad esempio si attende da anni a Maria Pia, ci vuole una politica locale capace e con grande visione cosa che oggi pare mancare, mentre la fase critica lo richiede.

Intanto sull’intera vicenda del percorso “salva Ryanair” pende ancora la raccolta dei soldi del “fondo di destinazione”. Ancora non è chiaro quanto sia stato raccolto dai privati guidati dal Consorzio Riviera del Corallo e Confcommercio. Un’iniziativa lodevole che però ancora non pare trovare sbocco e soprattutto sembra che alcuni stiano già chiedendo la restituzione della quota perchè non avrebbero visto del programma della “Summer 2016” alcuna positiva novità legata a nuove low-cost.

Nella foto la conferenza stampa di presentazione del programma estivo dei voli

S.I.

Costantino si candida per la Meta

ALGHERO – Antonio Costantino, già assessore regionale, comunale, imprenditore turistico e tanto altro, si candida a guidare la Fondazione Meta. Ente che, almeno nelle intenzioni dei creatori, ovvero il sindaco Marco Tedde e il centrodestra, aveva tra i maggiori obiettivi proprio quello di prendere le eredità dell’Azienda Autonoma di Soggiorno. Ma negli ultimi tempi pare aver perso la sua mission. “Non vorrei scandalizzare alcuno, – scrive Antonio Costantino sui social – ma vista la situazione in cui versa Alghero faccio una proposta, Vediamo in quanti sapranno approvarla e sostenerla: mi candido alla Presidenza della Meta”.

“Senza compensi ma solo con la volontà di contribuire al rilancio di Alghero, la Meta perché ente che dovrebbe dedicarsi alla promozione ed allo sviluppo turistico del territorio possibilmente in autonomia senza interferenze della politica. Per chi non mi conoscesse posso sempre far avere un mio curriculum”. E siccome il suo curriculum lo conosciamo bene la sua candidatura non dovrebbe cadere nel vuoto, anzi, visto il panorama attuale, per Alghero, un ritorno in sella di Costantino potrebbe essere molto utile.

Nella foto Antonio Costantino

S.I.

“Deiana agisca o cambi mestiere”

“Non ci sono guerre da combattere. Da un lato la Sogeaal annuncia nuovi voli sulle destinazioni obiettivo su Germania, Francia e Spagna, dall’altra Pigliaru e Deiana incontrano l’amministratore di Alitalia che lancia la sfida pubblica a Ryanair. Noi non siamo per combattere nessuna guerra ma per lavorare e incrementare il turismo di questa regione. Siamo per capire cosa si può fare per migliorare l’economia dell’isola. Non ci interessa né ingrassare Alitalia, né favorire Ryanair. Dobbiamo capire cosa conviene alla nostra Sardegna e crediamo che chi ci rappresenta debba fare questo ragionamento in totale e assoluta libertà”. L’ha dichiarato Mario Bruno in occasione del Consiglio comunale aperto svoltosi ieri a Bosa e presieduto dal sindaco Luigi Mastino, alla presenza di tutti gli amministratori pubblici della Planargia e del Montiferru. “Con Ryanair sono stati quindici anni di successi – ha sottolineato il sindaco di Alghero – ma crediamo che per il futuro non sia giusto mantenere un monopolio. Oggi però Ryanair non è immediatamente sostituibile, perché gli altri vettori non hanno la stessa capacità di riempimento”.

In questo senso si aprono importanti margini di trattativa nell’incontro in programma il 5 maggio a Dublino, al quale tutti i sindaci del territorio chiedono, con un ordine del giorno approvato all’unanimità, la presenza della Regione Sardegna al fianco dei Primi cittadini di Sassari e Alghero. Una posizione fatta propria dal Presidente della IV Commissione del Consiglio regionale Antonio Solinas, presente a Bosa, che rivolgendosi all’assessore ai Trasporti Massimo Deiana lo ha pubblicamente invitato ad accompagnare la delegazione sarda in Irlanda.

“La regione deve garantire uguaglianza tra tutti i cittadini sardi. Vogliamo che ci dica perchè in questi due anni non ha agito pur potendolo fare. A chi volontariamente decide di accettare un ruolo quale quello di amministratore pubblico, chiedo coraggio e determinazione, assumendosi tutte le responsabilità che gli competono perché in gioco c’è il futuro di un territorio. Altrimenti può fare tranquillamente un altro mestiere” ha concluso il sindaco Mario Bruno.

Nella foto l’incontro ieri a Bosa

S.I.

“Quale turismo, siamo da 4° mondo”

ALGHERO – Altro che “Summer 2016”. Gli operatori turistici, quelli che sono vivono sul campo, lontani dalle stanze ovattate del potere, sono sul piede di guerra e molto arrabbiati per la condizione generale di Alghero e per il taglio dei voli Ryanair. Tutto questo nonostante le promesse e le ripetute notizie partigiane diffuse in questi mesi in cui si edulcorava la pillola. Ma si sapeva da mesi che il vettore irlandese non avrebbe volato questa estate da e per Alghero, forse, ma il tutto è legato alla volontà della Giunta Pigliaru, potrebbe ritornare la prossima estate.

Nel frattempo la Riviera del Corallo, oltre ad essere vuota e senza turisti nei mesi di aprile e maggio, come mai era accaduto prima, si trova in condizioni pessime come denunciano ogni giorno le opposizioni e soprattutto tutti i cittadini. Non ultimo lo storico concessionario balneare Bruno Pais. “Ma di cosa parliamo, venga il Sindaco a vedere come sono ridotte le spiagge, sporche e senza ancora al 28 aprile che nessuno si sia presentato a pulirle come avevano detto nella riunione in piazza Porto Terra”, e ancora l’imprenditore che ha uno stabilimento al lido, davanti l’Hotel San Marco “ma quale città turistica, strade sporche, cassonetti sporchi e puzzolenti, buche ovunque servizi pubblici da quarto mondo, ma andate in giro per il mondo a vedere come si fa turismo: vergogna”.

Nella foto il tratto di arenile ancora ricoperto di posidonia nella zona del Lido

S.I.

Combustibile, hotel a rischio: assurdo

ALGHERO – “Alberghi, campeggi e agriturismo rischiano la chiusura immediata, in piena estate, in caso di errata modalità di gestione del materiale combustibile, vegetale e non, nelle aree periferiche o intercluse nel tessuto urbano. Questo significa che basta una rimanenza di sfalcio d’erba o una catasta di legno dimenticata in un angolo, magari da un manutentore, per incorrere in questa assurda sanzione accessoria che avrebbe solo l’effetto di far scappare i turisti dall’Isola”. Lo denuncia il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, in merito all’articolo 24 della Legge Forestale in discussione oggi in Consiglio regionale.

“Infatti al comma 5 dell’articolo le strutture ricettive che verranno trovate con materiale combustibile e non, oltre alla sanzioni ‘è disposta, dall’autorità competente, la sospensione della licenza, dell’autorizzazione o del provvedimento amministrativo che consente l’esercizio dell’attività, con efficacia decorrente fino al termine dell’accertata ottemperanza ai precetti medesimi’ – aggiunge – Siamo le strutture con maggiori prescrizioni antincendio e con i maggiori controlli in tema di sicurezza e non siamo contro le giuste e proporzionate sanzioni. Garantiamo migliaia di posti di lavoro e per una norma incosciente rischiamo di trovarci la struttura chiusa dall’oggi al domani. E’ una pura follia – conclude – Speriamo che i consiglieri regionali capiscano questa aberrazione e provvedano a cancellare questa norma con un emendamento. Noi non stremo a guardare”.

Nella foto un incontro con al centro il presidente Paolo Manca

S.I.

Una Primavera lontani dalla Riviera

ALGHERO – Spesso si comprende il vero valore delle cose e persone quando non ci sono più. Alghero in questo è maestra. Un luogo dove critica e invidia pullulano e, pur trovandosi oltre la periferia dell’Impero, la competizione è ben oltre quella che si può vivere in grosse metropoli. Inoltre oramai pare essere entrati nel tunnel della desolazione e apatia. Sentimenti ancora meno positivi di quelli alla base delle frizioni sempre presenti nella comunità catalana che, comunque, servono per affilare le unghie e aumentare magari le potenzialità dell’offerta culturale e turistica del territorio.

Primavera in Riviera era (anche) il frutto di queste idee sfidanti. Nessuno avrebbe creduto, qualche anno fa, che si potesse veramente, e non a parole, come invece si continua a blaterare da anni, creare un vero e tangibile allungamento della stagione turistica. Per essere chiari, a parte le questioni europee, regionali e gestionali, questo è uno dei motivi alla base della mancata fidelizzazione dei turisti e dunque pure della fuga di Ryanair. Anni fa in un convegno fu proprio l’allora direttore della Sogeaal Umberto Borlotti che denunciò un indice di ritorno dei turisti praticamente uguale allo zero.

Ma per cambiare questo trend poco o niente si è fatto e anzi, come nel caso di Primavera in Riviera, invece di crederci e investirci in maniera decisa e convita addirittura si è cercato in ogni modo di mettere i bastoni fra le ruote fino ad arrivare a cancellarlo con l’attuale amministrazione Bruno. Un format che garantiva la copertura di circa 5 weekend dedicati a sport, musica (weekend dance à l’Alguer), bambini, arte, enogastronomia (notte e giorno al mercato) e altro, con un crescente flusso di villeggianti che ritornavano ad Alghero, finito in cantina per nessun plausibile e spiegabile motivo. Senza considerare l’assurdità di cancellare un “brand” oramai affermato come quello e riprenderne un altro (Festivalguer) legato al passato e che rappresentava tutt’altro con un calendaerio di concerti di livello internazionale. Inutile dare le colpe alla Regione per il mancato finanziamento dei Centri Commerciali Naturali. Infatti negli anni AlgheroInCentro, il Ccn locale che avviò tale progetto, non ha mai ottenuto dal Comune di Alghero come contributo una cifra neanche avvicinabile a quanto erogato negli ultimi anni per il concerto di Pasquetta e qualche altro appuntamento.

Insomma con minori spese per l’ente locale e Meta si riusciva a fare molto di più, questa la fotografia che emerge anche nei commenti di questi giorni che vedono dalle persone comuni ai protagonisti domandarsi del perché di questa scelta in seno all’attuale compagine governativa. E a margine della pubblicazione di un video sui social scrive uno degli organizzatori e oggi consigliere comunale Nunzio Camerada, “quanto impegno e quanto lavoro per poter realizzare “Primavera In Riviera”, una manifestazione ricca di eventi per tutti, a costo zero per i partecipanti, che costava all’Amministrazione pochissimo, veramente 4 spiccioli… un vero peccato averla persa, ma ritornerà, ve lo assicuro”. E poi Emiliano Piras, allora presidente di AlgheroInCentro, oggi anche lui consigliere comunale “penso che questa amministrazione abbia commesso uno stupido errore a “bruciare” Primavera in Riviera. Ci hanno addirittura detto (nello specifico la Meta e assessore Esposito) che ad Alghero non c’era mai stata, per la Primavera, una programmazione così intensa: quale sarebbe? Hanno speso più di 30.000 euro per 4 cose, affidandosi addirittura quasi esclusivamente ad una associazione di Cagliari; come se ad Alghero non esistessero le competenze per organizzare eventi”. Per adesso, in attesa dell’estate, i turisti, soprattutto regionali che apprezzavano sempre di qui quei weekend, passeranno una Primavera lontani dalla Riviera.

Nella foto un momento di Primavera in Riviera nel weekend dello sport in pieno centro storico

S.I.

Sud Sardegna punta a Russia ed est

CAGLIARI – Nel 2015 oltre 570mila turisti Est Europa, orfani mete storiche. Puntare sul mercato russo e dell’Est Europa che, in questo momento, offre opportunità importanti per il mercato turistico italiano e ancor più quello del Sud Sardegna. E’ una delle linee strategiche e programmatiche di Federalberghi Sud Sardegna che nei giorni scorsi a Cagliari, nella sede di Confcommercio, ha riunito diversi operatori del settore alberghiero per analizzarne le prospettive future, a partire dell’imminente stagione estiva. Nel 2015 su 11.362.839 di presenze in Sardegna, solo il 5% (570.434) arriva dall’Europa orientale, su un totale di 47% (5.316.299) di stranieri, ma ci sono margini di crescita importanti. Si tratta di turisti che in massima scelgono una ricettività di tipo alberghiero (7%) e meno di tipo extralberghiero (3%). In Provincia di Cagliari le presenze dei turisti dell’Est Europa arriva al 7%: 188.225 su 2.719.127 presenze totali.

Dai dati della Sogaer emerge che nel 2015 il maggior numero di passeggeri nei collegamenti con l’Europa dell’Est è stato quello registrato nella tratta da e per Kaunas, in Lituania (19.143 pax), seguito da quella da e per Mosca 8.126. Riguardo l’aviazione generale, sempre nel 2015, la società di gestione dello scalo di Cagliari ha assistito 844 passeggeri provenienti dalla Russia. Secondo Mauro Murgia, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, “si profila una situazione in cui i turisti provenienti da quei Paesi, in particolare la Russia, si sono improvvisamente ritrovati orfani, per ragioni politiche, delle loro mete storiche di villeggiatura, ovvero la Turchia e l’Egitto, che si avvicinano molto al clima della Sardegna. Si tratta quindi – sottolinea Murgia – di cogliere questa opportunità nell’immediato, sfruttando appieno le prossime occasioni di promozione dell’immagine della nostra isola a partire dalla prossima edizione dell’Expo, prevista a Astana in Kazakistan nel 2017”. Tesi confermata da Alessandro Casula, fondatore e amministratore di Russkiy Kliuch, il sistema di valutazione degli standard adottato dagli alberghi Russian Friendly.

I dati dei flussi turistici verso la Sardegna dalla Russia e dai Paesi Baltici, illustrati da Martino Di Martino, presidente del Consorzio Sardegna Costa Sud e di Visit South Sardinia, attestano che un 50% di turisti ha una notevole vivacità e si avvale di operatori turistici organizzati ma anche che l’altro 50% organizza in proprio le vacanze attraverso internet. “Bisogna lavorare – ha spiegato – perché le bellezze e le immagini della Sardegna siano immediatamente a portata di mouse anche per questa grossa fetta di turisti fai da te”. Massima collaborazione in questo senso è stata garantita da Enzo Marongiu, primo segretario dell’ambasciata italiana in Russia, in collegamento su Skype da Mosca, che ha rilevato come sia molto più semplice, oggi, ottenere dei visti di ingresso e ricordando la recente realizzazione di un portale ufficiale da parte dell’Ambasciata italiana in Russia (www.latuaitalia.ru).

Nella foto Cagliari

S.I.

Turismo: nasce Boutique Sardinia

ALGHERO – Dalla passione per la storia, la tradizione e la cultura della Sardegna nasce Boutique Sardinia, una rete di autentica ospitalità che mette insieme piccoli alberghi diversi per caratteristiche architettoniche, paesaggi, storie ed esperienze di uomini e luoghi che rendono ogni hotel inconfondibile e inimitabile.

Un itinerario naturale di esperienze autentiche che, come in un puzzle, mette insieme il piacere della scoperta, dell’avventura e della ricerca dei viaggiatori con la professionalità, la cultura all’accoglienza, l’entusiasmo e la consapevolezza dell’essere parte integrante di un viaggio in Sardegna degli albergatori. Boutique Sardinia vuol dire “stare insieme”, condividere una filosofia del fare impresa che mette al centro l’ospite. Un nuovo modo di raccontare la Sardegna che passa tra diverse identità narrative unite da una comunicazione partecipativa, innovativa ed inclusiva. Ogni hotel è una tappa; è un’esperienza, è conoscenza.

Boutique Sardinia è un itinerario multi – motivazionale: è un itinerario del gusto, caratterizzato da tradizioni ed esperienze eno-gastronomiche che si esplicano tra piatti tipici e vini locali; è un itinerario di paesaggi che mutano dal sud al nord della Sardegna, da est a ovest, dalla costa all’interno. È un susseguirsi di colline e vallate, di spiagge e anfratti rocciosi; è un itinerario storico, tra borghi medievali, città regie, e piccoli paesi; è un itinerario culturale; è un itinerario relazionale, dove il rapporto umano tra ospite ed ospitante è il centro nevralgico dell’esperienza, è il punto di contatto tra i territori, è parte integrante di un’esperienza di viaggio che diventa racconto, che diventa esperienza memorabile. Alghero, Arzachena, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Gergei, Mandas, Riola Sardo, Tempio, Villasimius unite da piccole strutture ricettive che si caratterizzano per charme, qualità del servizio, cultura dell’accoglienza, da imprenditori consapevoli ambasciatori dei propri territori, della propria isola: la Sardegna.

Nella foto Bosa Marina

S.I.

Stintino punta sul Centro Commerciale

STINTINO – L’idea è quella di un rilancio delle attività per dare così nuovo slancio all’associazione che, dopo una lunga pausa, adesso vuole riprendere con maggiore forza e un coinvolgimento maggiore dei suoi soci. Il centro commerciale naturale di Stintino riprende la sua attività e mercoledì 13 aprile si riunirà nel palazzo comunale di via Torre Falcone.

Sei gli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro che prenderà il via alle 15,30. I soci discuteranno dell’aggiornamento sullo stato del centro commerciale naturale quindi dell’approvazione del rendiconto annuale. Particolare attenzione sarà data al progetto di rilancio dell’associazione, si parlerà quindi dell’elezione del consiglio direttivo e dell’approvazione nuovi associati. «Dopo una lunga pausa riprendiamo i contatti – afferma l’assessore al Commercio Angelo Moschella – e possiamo rimettere nuove sinergie per migliorare e valorizzare al massimo il centro commerciale naturale di Stintino. Sono necessarie iniziative nuove e sinergie più forti che vedano coinvolto gli assessorati al Commercio, al Turismo, la Pro loco, l’associazione “Centro commerciale naturale”, gli operatori e tutto il sistema turistico, commerciale e imprenditoriale del nostro paese».

La riunione di mercoledì, convocata dal presidente uscente Franco Dettori, vuole anche essere l’occasione per discutere nuove ipotesi di attività che richiedono una condivisione e una conferma da parte di tutti gli associati. Sarà importante anche l’ingresso di nuovi soci, nuova linfa, per dare più forza e rappresentatività al nuovo organo amministrativo e operativo quindi dare inizio a una serie di progetti condivisi. Sarà eletto il nuovo organo direttivo che dovrà ricercare una maggiore condivisione e collaborazione con il Comune e Pro loco.

Nella foto il Comune di Stintino

S.I.