“Aerei, Franceschini vuole balzello”

ALGHERO – “Oggi sui quotidiani nazionali il ministro Franceschini, che tra le sue deleghe ha anche qualla al Turismo, afferma che l’aumento dell’addizionale sui diritti di imbarco, che penalizza i trasporti aerei e sta causando la fuga di Ryanair ‘non è un dramma’. E’ forse questo l’esito della fantomatica istruttoria del Governo sulla possibilità di derogare al balzello, annunciata da Pigliaru e Deiena?” Lo domanda Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

“Già parlare di istruttorie a due anni dall’approvazione della legge, votata da tutto il PD sardo, e a quasi cinque mesi dal decreto del Ministero dei Trasporti che attiva il balzello dimostra la prontezza di riflessi dei baroni della Giunta. Se poi l’esito corrispondesse all’orientamento espresso dal ministro, sarebbe un vero disastro. A dieci giorni dall’inizio della presunta istruttoria – ha concluso Tedde- chiediamo al presidente della Regione di battere un colpo”.

Nella foto Marco Tedde

Meta e Consorzio: parte promozione

ALGHERO – “Alghero con il suo territorio, le sue peculiarità ambientali, storiche e culturali sarà presente nelle più importanti rassegne fieristiche di promozione turistica d’ Europa.
Nel prossimo mese di Marzo la Fondazione Meta parteciperà al Mahana Tourisme di Lione, all’ITB di Berlino e al Salon Mondial Tourisme di Parigi; ad Aprile sarà invece al SITC di Barcellona; ad Ottobre al BMTA di Paestum per poi concludere l’anno fieristico nel mese di Novembre al Vacances di Ginevra e al TT di Varsavia”. Cosi fanno sapere dal Comune di Alghero.

“Inizia la stagione più intensa per le attività di promozione turistica, in cui la Fondazione Meta rappresenterà l’offerta della Città di Alghero e del suo territorio nelle più importanti manifestazioni in programma in diversi paesi. Grazie ad una rinnovata attenzione verso la promozione turistica attuata dall’Amministrazione, la città si propone con scelte mirate in diversi settori strategici, da quello d’arte a quello culturale, passando per quello dei grandi eventi, a complemento dell’offerta turistica tradizionale”.

“La filosofia generale che ha ispirato questa politica di promozione è stata quella dell’utilizzo di un sistema di co-marketing, che permetta di abbinare il momento della promozione istituzionale della città, del territorio e delle sue ricchezze a quello della commercializzazione, attività propria del privato.
Questa politica si è concretizzata, anche quest’anno, attraverso una stretta collaborazione con il Consorzio Turistico Riviera del Corallo sia nella fase di programmazione sia in quella della gestione della partecipazione vera e propria alle fiere. Relativamente al settore congressuale la Fondazione ha programmato la partecipazione nelle manifestazioni ritenute di maggiore interesse per Alghero (turismo d’arte e culturale, scolastico e sportivo) o in quelle di riferimento per il mercato europeo”.

Nella foto il presidente del Consorzio Riviera del Corallo Stefano Visconti

S.I.

La Regione “scopre” le Baleari

ALGHERO – Lo diciamo da anni: Baleari quasi 50milioni di turisti all’anno, la Sardegna intorno ai 4milioni. Una distanza siderale per due aree del Mediterraneo, divise da un tratto di mare esiguo, stesso clima, medesime radici linguistiche e in parte culturali, paesaggi non troppo diversi, eppure una terra richiama moltissimi più turisti rispetto all’altra. Eppure sarebbe bastato imitare la Spagna o comunque le aree virtuose e in generale “più vicine alla Sardegna”.

Anche ieri, lo stesso Salvini nell’incontro elettorale ad Alghero, ha ricordato questa profonda differenza rispetto al numero di visitatori richiamati. Dall’esterno è quasi impossibile comprenderne le motivazioni. Verrebbe facile subito accusare la classe politica. Ma alla fine chi governa sono sempre dei sardi. Certamente per anni, e oggi ancora di più, come diciamo da tempo, il Turismo (anzi, i turismi) non ha avuto quel sostegno che merita essendo la prima vera industria della Sardegna. A questa si collega a doppio filo l’altro cruciale tema: i trasporti. Due argomenti da cui dipende la sopravvivenza della Sardegna.

E il dei trasporti è stato tra gli argomenti principali nella giornata di lavoro del presidente Pigliaru, ieri a Bruxelles, per la seduta plenaria del Comitato delle Regioni nell’emiciclo del Parlamento europeo. Francesco Pigliaru ne ha parlato a lungo in riunione con la Presidente delle Baleari Francina Armengol, lavorando sui dossier centrati sulla questione insularità che Sardegna e Baleari stanno portando avanti insieme per cercare soluzioni comuni a problemi comuni. “Gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi”, ha detto Pigliaru al termine dell’incontro. “Al primo posto abbiamo messo i trasporti, poi l’energia e il turismo, ma anche l’autonomia e la specialità, con particolare attenzione alla fiscalità nei rapporti con i rispettivi governi centrali. Un patto tra isole che, su invito del governo delle Baleari, sigleremo da loro nei prossimi mesi. E sono tutti punti che affronteremo anche domani con il presidente della Corsica Simeoni”.

Sullo stesso argomento, il presidente Pigliaru è intervenuto nell’aula della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni. Illustrando la situazione che si è creata in questi mesi sul fronte dei voli low cost, in particolare per l’aeroporto di Alghero, Francesco Pigliaru ha spiegato come l’incertezza delle norme europee e la nuova tassa governativa “non saggia se applicata agli aeroporti di un’isola, che non si può lasciare né raggiungere in altro modo”, siano state occasione per alcuni operatori per fare pressioni enormi. Francesco Pigliaru, dopo aver sottolineato l’importanza di condividere informazioni e iniziative a tutti i livelli delle istituzioni europee, ha infine ringraziato la rappresentanza istituzionale italiana a Bruxelles (Soru, Cicu e Moi ndr), “che nel seguire la delicata vicenda all’esame della Commissione europea ha dato alla Sardegna un grande aiuto – ha detto – , soprattutto dal punto di vista tecnico.”

Nella foto il porto di Palma di Maiorca

S.I.

Turismo: Ccn, web e lunga estate

CAGLIARI – La Commissione “Attività Produttive”, presieduta da Luigi Lotto, ha sentito nel pomeriggio gli assessori al Turismo, Francesco Morandi e all’Industria, Maria Grazia Piras, sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2016-2018. L’assessore Morandi ha confermato alla Commissione la scelta della Giunta di procedere a una verifica complessiva delle risorse disponibili per l’attuazione delle scelte strategiche. «Dopo aver predisposto nel 2015 un bilancio per l’emergenza, quest’anno le risorse saranno orientate verso la ripresa – ha detto Morandi – fondi europei e fondi regionali diventeranno un unico strumento finanziario per il rilancio del sistema produttivo».

L’esponente della Giunta è poi entrato nello specifico dei settori di sua competenza. «Registriamo incoraggianti segnali di ripresa nel turismo che nel 2015, dopo anni di sofferenza, ha ripreso il trend positivo – ha sottolineato Morandi – segnali di crescita, anche se in forma meno marcata, arrivano dall’artigianato grazie alle risorse messe a disposizione per le opere immediatamente cantierabili e agli interventi finanziati con una parte del mutuo regionale. Più problematica, invece, la situazione del commercio che sconta ancora gli effetti negativi della crisi». Su questo fronte, l’assessore ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni per i centri commerciali naturali più virtuosi: «Obiettivo della Giunta e sostenere i piccoli esercizi in una Regione dove la grande distribuzione sta prendendo il sopravvento».

Per le imprese artigiane, il bilancio regionale mira a mettere in sicurezza le piccole e medie imprese e, allo stesso tempo, a investire in innovazione per renderle competitive sui mercati. «Le azioni saranno finanziate soprattutto con fondi europei – ha spiegato Morandi – le risorse saranno messe a disposizione delle imprese attraverso bandi periodici a sportello». Confermato anche il sostegno all’artigianato artistico: la dotazione finanziaria sarà portata da 150 a 400mila euro. Al settore del turismo andranno 18 milioni di euro da spendere per la promozione, comunicazione e l’innovazione tecnologica. Risorse che serviranno a finanziare gli eventi sul territorio (6,5 milioni di euro per 200 manifestazioni), la comunicazione attraverso stampa e tv, i progetti per l’implementazione dei social network. Su quest’ultimo fronte, l’assessore Morandi ha annunciato che verrà rispolverato il vecchio progetto di un portale per la promo commercializzazione delle offerte turistiche e la creazione di un’agenzia web che si occupi di informazione digitale.

Confermati anche i finanziamenti (7 milioni nel triennio) per il bando “Lunga estate”. «Nel 2016 puntiamo a consolidare l’allungamento della stagione turistica nei mesi maggio-ottobre per arrivare a aprile-novembre nel 2017». L’assessore, sollecitato dai consiglieri Rubiu (Udc), Comandini (Pd) e Criponi (Riformatori) ha poi fornito un chiarimento sul dimezzamento dei fondi destinati alle Pro loco ( -750mila euro). «Quelle risorse sono state messe nel Fondo Unico degli enti locali, le Pro loco potranno riceverle dai comuni. Non sono comunque contrario a un ritorno alla situazione quo ante». Subito dopo è stato il turno dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che ha illustrato alla Commissione le voci della manovra dedicate al settore di sua competenza. «Una parte consistente del bilancio è destinata alle società partecipate della Regione – ha spiegato Piras – 18,5 milioni di euro andranno all’Igea per la manutenzione, sorveglianza e messa in sicurezza dei siti minerari dismessi; 29 milioni serviranno per attuare il piano di dismissioni della Carbosulcis che dovrà essere portato a termine nel 2018; 5,5 milioni saranno invece a disposizione per le attività di manutenzione e custodia della miniera di fluorite di Silius».

Nella manovra 2016-2018 sono poi previste altre due voci importanti per le bonifiche ambientali e gli interventi nelle aree di crisi. «Oltre 42 milioni di euro andranno alla riqualificazione di siti minerari – ha detto l’assessore all’Industria – di questi, circa la metà serviranno per finanziare le bonifiche dell’ex miniera d’oro di Furtei. Per i progetti nelle aree di crisi la dotazione finanziaria è di 22 milioni di euro, 11 dei quali saranno disponibili per il 2016». L’assessore, infine, ha parlato delle iniziative a sostegno del sistema produttivo. «Su questo fronte – ha rimarcato – tutti gli investimenti saranno a carico dei fondi Por. Quattro i settori di intervento: internazionalizzazione delle imprese, competitività e innovazione, attuazione del piano energetico regionale e venture capital».

Nella foto l’assessore Morandi

S.I.

Turismo allo sbando: manca regia

ALGHERO – Il futuro turistico di Alghero, come da titolo, è stato dibattuto nel convegno organizzato lo scorso sabato 6 febbraio dai Riformatori, dando seguito all’incontro di circa un anno fa in cui il movimento politico algherese si chiedeva: che turismo? Tra i relatori, professionisti del settore che hanno portato la propria visione ed esperienza ascoltati con attenzione dai rappresentanti dei Riformatori e dagli ospiti in sala. L’incontro è stato presentato da Alessandro Balzani che ha introdotto ricordando quanto sia importante il settore del turismo per lo sviluppo della città di Alghero.

Michele Cossa, segretario regionale del partito, ha aperto i lavori con un argomento di grande attualità, quello riguardante il futuro dell’aeroporto di Alghero in cui ha rimarcato l’urgenza, da parte della giunta regionale, di procedere con la privatizzazione dello scalo, unica soluzione concreta per far funzionare l’importante infrastruttura. Michele Solinas, coordinatore territoriale del sassarese, gli ha fatto eco ricordando quanto i Riformatori si siano battuti per sostenere questa tesi. Ma è con Patricia Petretto, operatrice turistica e componente del coordinamento algherese dei Riformatori, che si è entrati nel vivo dell’argomento; «nonostante l’importanza del settore turistico, che garantirebbe una consistente ricaduta economica sulla città, non esiste un ufficio o un ente dedicato allo sviluppo turistico». Illustrando quelli che sono i principali strumenti, le figure professionali e gli step necessari per predisporre dei piani strategici, Patricia Petretto ritiene «fondamentale un cambiamento radicale nello statuto e nella formula giuridica della Fondazione META, la quale attualmente non risponde alle esigenze delle imprese e del territorio».

Cristian Sanna, consulente di finanza d’impresa, è entrato nel tecnico spiegando che «oltre i tradizionali strumenti finanziari, sono disponibili per i prossimi anni dei fondi europei utili per la creazione di innovative formule dedicate all’offerta turistica». Una profonda riflessione sulla situazione turistica regionale è stata proposta da Paolo Manca che, in qualità di Presidente della Federalberghi Sardegna, ha spiegato quanto sia importante una politica di destagionalizzazione, mai realmente attuata a causa della mancanza di programmazione da parte degli enti preposti, oltre la formazione di figure professionali e la messa in atto di progetti di destinazione. Stefano Visconti, Presidente del Consorzio Imprese Turistiche Riviera del Corallo, ha raccontato i recenti accadimenti che vedono gli imprenditori impegnati nel salvare l’imminente stagione turistica, oggi a rischio a causa dell’abbandono del vettore Ryanair su Alghero. Visconti e colleghi, hanno recentemente istituito un fondo per cercare di mantenere quante più rotte possibili su Alghero.

Proveniente da Riva del Garda, località turistica del Trentino Alto Adige, Pio Nicolli, già presidente dell’Associazione Imprese Turistiche dell’Alto Garda, ha portato la testimonianza del modo di agire degli imprenditori operanti nel settore dell’industria turistica della sua regione. Nicolli ha raccontato come si siano create delle nuove opportunità di sviluppo turistico attraverso l’istituzione di una rete d’impresa che ha messo a sistema anche il settore agricolo tanto da riuscire a sconfiggere la stagionalità. A concludere il convegno Nicola Salvio, coordinatore cittadino dei Riformatori, che ha tradotto in termini di proposta politica quanto emerso dal convegno: «in sostituzione della Meta, che non ha mai prodotto effetti sensibili sull’auspicato incremento dei flussi turistici verso Alghero, la realizzazione di una cabina di regia di professionisti esperti ed attori del settore che si costituisca in management destination in grado di studiare, monitorare e rilanciare un segmento fondamentale per l’economia cittadina».

Nella foto il convegno sul turismo di sabato

S.I.

Tedde: 900 balneari a rischio

CAGLIARI – “La cosiddetta legge edilizia, contrabbandata dal centro-sinistra come un superamento del Piano Casa, sta dimostrando tutta la sua inutilità e, come già denunciato da Forza Italia, si sta rivelando dannosa anche per il settore dei balneari”. La denuncia è di Marco Tedde ed Ignazio Locci (Forza Italia).

“Fino allo scorso l’anno – spiegano i due azzurri- le ordinanze balneari della Regione, anche a seguito delle pressanti richieste avviate qualche anno fa dall’amministrazione comunale algherese di centrodestra, consentivano l’apertura degli stabilimenti per tutto l’anno. Oggi, a seguito dell’emanazione della legge regionale 8 del 2015, il posizionamento di strutture a servizio della balneazione è ammesso nei litorali definiti “urbani” senza limiti temporali, e nei mesi da aprile ad ottobre negli altri litorali. Ma in assenza di Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) la legge prevede che dal 1 gennaio 2017 l’utilizzo dei litorali a fini turistici sia consentito solo per 90 giorni. Ma i litorali “urbani” non sono ancora stati individuati dalla Giunta e quindi quest’anno anche per i comuni che hanno approvato il PUL sarà possibile il posizionamento di queste strutture solo da aprile ad ottobre. Inoltre, per i tanti comuni sprovvisti di PUL dal 2017 l’uso degli arenili sarà consentito solo per 90 giorni”.

“E’ un disastro annunciato a cui occorre urgentemente porre rimedio con una norma che elimini questi ostacoli normativi penalizzanti per novecento concessionari balneari sardi che, solo a titolo d’esempio, non potranno aprire per le festività di Pasqua che attirano molti visitatori, e sul turismo balneare in genere. La Giunta – hanno concluso Tedde e Locci- eviti di aspettare ancora una volta un domani che non arriva mai. E utilizzi meglio il suo tempo che oggi viene impegnato per aumentare Irpef e Irap, per prorogare le poltrone dei Commissari ASL e per fare conferenza stampa zeppe di annunci e prive di concretezza”.

Nella foto una spiaggia della Sardegna

S.I.

Aerei: raccolta fondi continua

ALGHERO – Il Presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Ovest Stefano Visconti accoglie con soddisfazione quanto dichiarato dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru in occasione dell’incontro tenutosi venerdi mattina presso l’aeroporto di Alghero alla presenza dell’Assessore ai Trasporti Massimo Deiana, del Sindaco di Alghero Mario Bruno, del Presidente e del Direttore della Sogeaal e di una nutrita delegazione dei sottoscrittori del fondo a sostegno delle rotte sull’aeroporto di Alghero.

Hanno partecipato all’incontro anche il Sindaco di Porto Torres e l’Assessore Monica Spanedda in rappresentanza del Comune di Sassari. Visconti ritiene doveroso sottolineare l’attenzione manifestata fin dall’inizio dalla Regione e dal Sindaco di Alghero verso l’iniziativa promossa da Federalberghi Confcommercio del nord ovest della Sardegna, considerata dal Presidente Pigliaru un nuovo modello organizzativo di riferimento a livello nazionale e come tale da supportare anche con forme di sostegno pubblico per la definizione di un prodotto d’area in grado di attrarre flussi turistici ben oltre il periodo estivo.

Particolarmente apprezzato, evidenzia Visconti, è stato l’impegno assunto dal Presidente Pigliaru e dall’Assessore Regionale Deiana – sollecitato anche dal Sindaco Bruno – a fornire risposte alle esigenze immediate rappresentate dalla drastica riduzione delle rotte da parte di Ryanair, per le quali sono state attivate – sempre in stretto raccordo con Sogeaal – azioni specifiche volte a trovare soluzioni “ponte” in vista di assetti in grado di garantire flussi costanti sul territorio.

Nel suo intervento Visconti oltre a ringraziare il Presidente Pigliaru per le parole di apprezzamento nei confronti delle imprese che si stanno adoperando per la costituzione del fondo, considera tali valutazioni un ulteriore stimolo per il mondo economico del nord ovest, chiamato a sostenere l’iniziativa il cui concreto apporto sarà apprezzabile nei prossimi mesi, proprio in relazione all’emergenza dei collegamenti estivi. Le dinamiche attuali consentono, a giudizio di Visconti, di proseguire nella raccolta dei fondi per tutto il mese di febbraio ma anche di strutturare il progetto pilota di destinazione ritenuto dal Presidente Pigliaru strategico, perché frutto di scelte e investimenti diretti provenienti dal territorio.

Nella foto un incontro degli imprenditori con Visconti

S.I.

Aerei e turismo: imitare la Spagna

ALGHERO – In questi giorni, sul tema Ryanair, aeroporto e in generale trasporti, se ne sono sentite di tutti i colori. L’era dei social è anche questo. Un argomento talmente importante come quello dei trasporti ha visto una raffica di note, pareri, commenti, interviste, diverbi e tanto altro. La cronaca racconta che oggi ci sarà l’incontro del Cda e l’assemblea dei soci alla presenza anche del Presidente Pigliaru. Oggi scade il nuovo per termine per la vendita di Sogeaal. Sicura una nuova proroga in attesa del pronunciamento dell’Europa sugli aiuti di stato. E comunque i privati che arriveranno, si sappia, non hanno la bacchetta magica. Saranno dei gestori (finanziatori) che dovranno poi subito attivare tratte e varie azioni di marketing per risollevare lo scalo dallo stato precario in cui si trova.

In pochi, nonostante il continuo “al lupo, al lupo”, potevano credere che il baratro fosse veramente cosi vicino. Ma lo è. Ed è evidente che da quasi tutte le analisi manchi l’elemento cruciale su cui gira tutta la vicenda che si può racchiudere in una domanda: trattandosi di trasporti, perchè la gente viaggia? Per due ragioni: bisogni primari e, soprattutto vista la vocazione del nostro territorio, turismo. La prima voce è chiara. Dunque visite, lavoro, studio e altro. Quella successiva è altrettanto chiara e rappresenta un modello nato in europa nell’800 e decollato in Italia nel dopo-guerra, in particolare dalle fine degli anni ’50 in avanti. Tutti, o quasi, infatti dimenticano che stiamo parlando di trasporti. E, come una qualsiasi attività, se non esiste una sostenibilità economica, la stessa chiude. A meno che non ci siano dei sostegni “esterni” com’è accaduto col sistema low-cost e anche con la continuità territoriale da e per la Sardegna. Tra i tanti commenti c’è stato quello illuminante, e ovviamente interessato, del direttore commerciale di Ryanair David O’ Brein che centra il problema racchiuso in una parola: turismo.

“Con l’aumento della tassa municipale, che costerà complessivamente 165 milioni di euro ai passeggeri, l’Italia – sostiene O’Brien – perde un’occasione per crescere, mentre la Spagna, che ha cancellato tali balzelli fino al 2022, se la ride”. Facile, direbbe qualcuno, che il vettore spinga per un modello come quello iberico. Invece non è così. La Spagna, e in particolare la Catalogna, da anni hanno investito in maniera mostruosa sul turismo e in particolare sugli eventi che richiamo i visitatori. In questo modo quello che perdono con le imposte sui trasporti, lo recuperano con le vagonate di villeggianti che giungono nelle varie località. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che si tratta di trasporti e per esserci un ritorno adeguato gli aerei devono avere una sufficiente sostenibilità economica (load factor) e il territorio di riferimento un indice di fidelizzazione alto. Tutto il contrario di quello che da anni avviene su Alghero. Mentre il trend dei passeggeri che transitano nell’aeroporto è sempre (seppur lievemente) in crescita, l’indice di ritorno dei turisti è sotto lo zero (chi viene, non ritorna). E’ evidente che, al netto di battaglie nei cieli, scenari da film di spionaggio, lotte politiche e incapacità diffuse, questo non ha permesso alla compagnia di avere un ritorno economico utile per mantenere i voli. In sintesi: le Baleari fanno 40milioni di turisti all’anno, la Sardegna quasi 4. Questo dato, piuttosto noto, spiega tutto.

Se le persone che viaggiano sono poche, si tagliano i voli, chiedendo supporto agli enti pubblici, arrivano i ricorsi all’Europa, l’indecisione degli uffici e l’inerzia della politica. Risultato: addio Ryanair. Come mai la Spagna, dopo aver vissuto nel torpore, è diventata il faro del turismo mediterraneo (con la Croazia che sta crescendo e presto le potrebbe rubare lo scettro)? Creando attrattive. Ed a quelli che mal sopportano certi eventi, soddisfatti solo da qualche presentazione di libri, convegni scientifici e strimpellate per pochi intimi, segnaliamo che quest’anno Barcellona in solo un mese (giugno) proporrà tre festival musicali (Primavera Sound, Sonar e Metal festival) che da soli richiameranno (dati certi) quasi 300mila persone per un giro d’affari che supera i 150milioni di euro (tre volte il bilancio del Comune di Alghero, numeri ufficiali e senza considerare il “nero”). Amministrare, a qualsiasi livello, tassando e tartassando residenti e turisti è troppo facile. Avere una visione, idee, rischiare e creare delle attrattive è più complicato. Ma oggi chi governa deve avere queste caratteristiche, altrimenti l’uscita dal tunnel sarà impossibile. E in questo caso non devono sforzarsi neanche di inventare niente, basta imitare i nostri tanto decantati (spesso per motivi troppo futili) fratelli catalani.

Nella foto una serie di boeing Ryanair all’aeroporto di Ibiza

S.I.

Il futuro turistico di Alghero

ALGHERO – Sabato 6 febbraio alle ore 16:00 presso la sala convegni della Confraternita della Misericordia (Via Giovanni XXIII n.66) si terrà il Convegno sul Turismo dal titolo “Il futuro turistico di Alghero – Analisi, nuove tendenze e modelli di sviluppo” organizzato dai Riformatori Sardi di Alghero.

Intervengono Michele Cossa, segretario regionale del Partito; Michele Solinas coordinatore territoriale di Sassari; Patricia Petretto, componente del coordinamento algherese dei Riformatori ed esperta di Destination Management; Cristian Sanna, consulente di finanza d’impresa già presidente della Fondazione META; Paolo Manca, Presidente della Federalberghi Sardegna; Stefano Visconti, Presidente del Consorzio Imprese Turistiche Riviera del Corallo; Pio Nicolli, albergatore di Riva del Garda già Presidente della Federalberghi Alto Garda che porta, come testimonianza, l’esperienza dell’industria turistica trentina. Modera gli interventi Alessandro Balzani, componente del coordinamento algherese del Partito, chiude i lavori il coordinatore cittadino Nicola Salvio.

Nella foto turisti nei bastioni di Alghero

S.I.

Ryanair: goodbye to Alghero?

ALGHERO – La notizia, se confermata, rappresenterebbe la definitiva mazzata per il territorio. Almeno rispetto i collegamenti aerei da e per Alghero che rappresentano allo stesso tempo il diritto alla mobilità degli isolani e anche l’unico, o quasi, sostentamento economico derivante dai turisti che giungono dalle varie mete.

La Ryanair pare possa andare via da Alghero. Non si parla della diminuzione di rotte, ma proprio del definitivo addio. La notizia arriva dagli ambienti della compagnia irlandese e gli indizi non mancano. Nello scalo della Riviera del Corallo “dorme” un solo aereo. E soprattutto quasi tutto il personale sta facendo le valigie. Hostess e steward che in queste settimane hanno compilato il form sulle destinazioni preferite. E’ evidente, come emerso anche in questi giorni, che ci sono diverse compagnie pronte ad attivare nuovi voli, ma è inutile nascondersi dietro un dito, perdere la Ryanair è un pessimo segnale. Ciò vista anche la devastante crisi che attraversa tutti i comparti.

A ciò si aggiunge la possibilità che la compagnia irlandese vada ad investire ad Olbia. Su tutto pesa come un macigno l’assenza di scelte da parte della Regione (anche in relazione alla querelle sugli aiuti di Stato), oltre che la mancata risposta del territorio riguardo il flusso dei villeggianti giunto in questi anni con Ryanair (su tutto, inutile ripeterlo, un’offerta di intrattenimento quasi inesistente). Ed è così che anche la privatizzazione della Sogeaal sta slittando di mese in mese (il 5 febbraio la prossima deadline)fino ad avvicinarsi sempre di più ad un eventuale e problematico fallimento societario con il declassamento e commissariamento dello scalo. Dunque oltre il danno la beffa. Ma del resto sono anni che viene paventato il disegno di svuotare Alghero a favore degli altri scali. E adesso l’incubo sembra diventare realtà.

Nella foto il boss di Ryanair Michael o’ Leary

S.I.