Tassa di soggiorno per il low-cost

ALGHERO – Mario Conoci, già assessore al Turismo e vice-Sindaco, interviene sulla questione della tassa di soggiorno in relazione al taglio dei voli low-cost. Un tema molto caldo che vede la società sarda reagire ma in netto ritardo vista anche la quasi totale assenza di programmazione della Regione in tema di trasporti e soprattutto di turismo, unica vera industria della Sardegna. Di seguito la nota integrale di Mario Conoci in cui l’ex-assessore si rivolge all’amministazione Bruno.

“Destinare la tassa di soggiorno al sostegno del nostro aeroporto per i voli low cost, si può e si deve. Una cosa semplice da realizzare, concreta, che consentirebbe di far assumere alla politica un ruolo di esempio e di guida rispetto ad un dramma che sino ad oggi ha guardato con distacco come non riguardasse la vita della nostra gente e delle nostre imprese. Le modalità per realizzare questa scelta appaiono piuttosto semplici ed ogni “scusa tecnica” rispetto alla sua fattibilità servirebbe solo a mascherare la mancanza di volontà politica. Basterebbe, ad esempio, lasciare la tassa nella disponibilità delle imprese che finanzierebbero direttamente la società di gestione dell’aeroporto, senza, quindi, trasformarla in risorsa pubblica con i vincoli che ne deriverebbero, seppure anch’essi superabili. Potrebbe essere il Consiglio Comunale, nello svolgimento del proprio ruolo istituzionale, che analizza e risolve gli aspetti politici e tecnici e di questa scelta facendola propria e realizzandola col voto. La drammatica eccezionalità della situazione richiede interventi decisi che non lascino il campo a dubbi e sopratutto richiede non parole ma fatti concreti.
Parliamo del caso low cost, ovvero della sopravvivenza del nostro aeroporto, il più debole dei tre sardi, dell’economia del nostro territorio, di tante aziende che in questi anni sono cresciute o sono nate, hanno investito, hanno creato posti di lavoro dai quali molte famiglie traggono spesso l’unica fonte di reddito. Proviamo a farne il conto. Hotel, Case vacanza, residence, agriturismo, b&b, ristoranti, pubblici esercizi, discoteche, attività commerciali, attività artigianali, aziende agricole e agroalimentari, aziende di trasporto, noleggi di auto, moto, bici, gommoni e imbarcazioni, charter nautici, escursioni e diving, concessionari demaniali, sia portuali che dei litorali, società e cooperative di produzione gestione dei siti archeologici e dei beni culturali, operatori culturali e di spettacolo, artisti. Ed è facile aver dimenticando molti che operano al fianco delle attività sommariamente elencate. Inoltre, naturalmente, c’è l’apertura e la connessione con il mondo che i voli low cost hanno rappresentato per i nostri giovani e le nostre famiglie, una crescita sociale e culturale straordinaria. È evidente anche ai più sprovveduti che stiamo parlando della vita del nostro territorio in senso lato, nel quale Alghero svolge un ruolo di primo piano ma non certo esclusivo. Stiamo parlando della più grande leva economica e di crescita sociale che abbiamo attivato negli ultimi decenni. Di fronte a tutto questo ormai è drammaticamente evidente che il problema, questa volta, non sta né a Bruxelles né a Roma, ma sta a Cagliari, lo abbiamo in casa e governa la Regione. Si tratta del duo Pigliaru – Deiana. È anche vero che è stata una disgrazia l’abbandono nel 2010 del sistema del co-marketing, dichiarato legittimo dalla UE, per passare alla nefasta legge 10 voluta dalla giunta Cappellacci con l’Assessore Lorettu e i vertici dell’assessorato ai trasporti, e sulla quale pende oggi il giudizio comunitario. Tuttavia questo non giustifica l’immobilismo assurdo e sospetto della Regione che potrebbe tranquillamente ritornare a sostenere il sistema aeroportuale con il co-marketing senza correre alcun rischio di quelli paventati dall’assessore Deiana, il quale se non ha il coraggio di difendere la Sardegna dovrebbe almeno fare il gesto di dimettersi. Questo anche sulla spinta di ciò che ormai, buon ultimo, perfino il segretario del PD Soru ha dovuto ammettere, cioè che le linee low cost sono legittimamente sostenibili senza infrangere le regole europee. Di fronte a questo disastro annunciato ed all’immobilismo regionale c’è stata l’iniziativa importante delle imprese alle quali hanno aderito personalità e cittadini comuni, a testimonianza, se ce ne fosse stato bisogno, della distanza che esiste fra chi governa e il mondo reale. Dall’immobilismo regionale per la verità non si discosta molto quello comunale. L’amministrazione algherese non è andata oltre qualche protesta di maniera ed è stata scavalcata dal sindaco di Sassari nel convocare i sindaci del territorio, seppure senza alcun risultato concreto. Insomma l’unica iniziativa vera viene dal mondo “reale”, quello delle imprese e della gente comune senza che una sola istituzione pubblica abbia preso una iniziativa concreta. Anzi assistiamo alla reiterazione della tassa di soggiorno e a proposte di polizia fiscale sul controllo delle presenze di turisti, proprio ora che si rischia di non avere turisti da tassare o b&b da ispezionare. Esiste tuttavia questa possibilità di riscatto della amministrazione comunale, un segno che riavvicinerebbe politica e mondo reale, trasformando una tassa fino ad ora inutile e improduttiva in una soluzione utile e condivisa. Il sindaco e l’amministrazione hanno questa grande responsabilità: porsi davvero alla guida della città che amministrano, unendola e unendo le forze attorno ad una battaglia che riguarda il futuro stesso di Alghero e della Sardegna.

Nella foto Mario Conoci

S.I.

“Giunta Pigliaru contro il Turismo”

CAGLIARI – Negli ultimi anni, forse mai, si era visto un fronte cosi compatto in difesa delle politiche turistiche della Sardegna. Tutte le associazioni di categoria (finalmente) sbattono in faccia alla Giunta Regionale (in particolare gli assessori Morandi e Mura) e più in generale alle varie amministrazioni locali la totale assenza di scelte e azioni atte a sviluppare la principale industria dell’Isola. Cosi si arriva ad una nota congiunta firmata ConfcommercioSardegna Presidente Agostino Cicalò, Confindustria Sardegna Presidente Alberto Scanu, Confesercenti Sardegna Presidente Marco Sulis e Confapi Sardegna Presidente Gianfrancesco Lecca

Il 28 ottobre 2015 le associazioni di categoria Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confapi venivano convocate in Assessorato del Lavoro per discutere del rilancio del programma noto come Lunga Estate. “In quell’occasione finalmente si aprì un dialogo dove le associazioni portarono al tavolo le modifiche da fare per migliorare i problemi dei bandi degli anni precedenti. Al termine della riunione ci fu promesso dall’Assessore del Lavoro e dall’Assessore del Turismo che: La bozza del nuovo Bando ci sarebbe stata sottoposta entro metà novembre 2015; l’avviso del Bando pubblicato entro novembre 2015; la procedura di apertura delle richieste aperta entro metà gennaio 2016. Niente di tutto questo è accaduto. Il bando viene annunciato in conferenza stampa dagli assessori solo venerdì 15 gennaio 2016. Ad oggi nessuna bozza di bando è pervenuta e soprattutto la sua uscita è stata proclamata per un generico fine gennaio con il rischio che si pubblichi un bando che non tenga conto delle esigenze delle imprese. Precisiamo che per l’ennesima volta la Giunta si dimentica del Turismo e pensa che il tempo sia una variabile indifferente alle dinamiche di impresa”.

“E’ dall’inizio del 2015 che abbiamo chiesto all’Assessore del Lavoro notizie sul programma Lunga Estate e dell’urgenza che il nuovo bando uscisse il prima possibile. Di fatto è tardi e le imprese del turismo, che ricordiamo stanno programmando la stagione 2016 in un clima di totale incertezza, non hanno la minima idea di quando si avrà la sicurezza di accedere alle facilitazioni di uno strumento che ha dimostrato al sua utilità, malgrado le procedure fortemente burocratiche. Deploriamo questo continuo atteggiamento della Giunta nei confronti del Turismo ed in questo caso dell’Assessorato del Lavoro che con totale non curanza percorre i suoi tempi e i suoi programmi in totale autoreferenzialità Continuiamo a chiedere un cambio di tendenza a questa giunta rispetto alle politiche del turismo che ancora stenta ad arrivare”.

Nella foto Agostino Cicalò

S.I.

App per la Destinaziona Sardegna

SASASRI – Oggi lunedì 18 gennaio in Confcommercio Nord Sardegna, si è tenuta una Conferenza Stampa di presentazione della web app appositamente creata per consentire ai privati cittadini di partecipare al Fondo Straordinario urgente esclusivamente dedicato al sostegno delle linee aeree dell’Aeroporto di Alghero, effettuando in maniera ancora più rapida le proprie donazioni col semplice utilizzo della carta di credito. In tal modo, si è voluta dare una risposta ad un’esigenza manifestata da un numero in continua crescita di cittadini che, affiancandosi allo sforzo delle Imprese, potranno partecipare all’iniziativa in maniera ancora più immediata e diretta.

Per questo è stata presentata la web app raggiungibile tramite PC, smartphone e tablet all’indirizzo destinazionesardegna.mycityup.com La scelta di creare una web app consente di non dover scaricare nessuna app dedicata, essendo la stessa raggiungibile direttamente tramite internet. Questa nuova modalità di partecipazione all’iniziativa, va ad aggiungersi a quella già attiva che consente (in particolare alle Imprese) di effettuare i propri versamenti tramite bonifico bancario sul codice Iban: IT 70 O 05676 17201 000070093337, tenuto presso la Banca di Sassari ed intestato a Confcommercio Nord Sardegna.

Alla conferenza erano presenti: Stefano Visconti, presidente Federalberghi Confcommercio provinciale di Sassari; Massimo Cadeddu, presidente Confcommercio territoriale di Alghero; Enrico Daga, presidente Fipe Confcommercio provinciale di Sassari; Gianluca Murgia, presidente Settore Affittacamere e B&B di Confcommercio Nord Sardegna; Gianni Russo, presidente Consorzio turistico Golfo dell’Asinara; Gian Luigi Tolu, direttore generale Confcommercio Nord Sardegna; Antonio De Murtas e Giuseppe Palmas, fondatori di Eclent, startup tecnologica, creatrice della piattaforma fornita gratuitamente, quale proprio contributo all’operazione messa in campo. Un ringraziamento particolare è stato attribuito anche a Claudio Simbula, responsabile della comunicazione sui social media. Si è quindi evidenziato come, in maniera spontanea, sia nato un fronte compatto Imprese/Cittadini, ad ulteriore dimostrazione della fortissima valenza di interesse generale che riveste l’operazione messa in campo.

Nella foto gli aerei

S.I.

Turismo: nuovo flop di Morandi

CAGLIARI – Confcommercio Sardegna, Confindustria Sardegna, Confesercenti Sardegna e Confapi Sardegna, pur esprimendo il loro apprezzamento per l’iniziativa “Sardinian Job Day Turismo 2016”, presentata dalla Regione e dall’Agenzia regionale per il lavoro, “che finalmente cerca di dare una risposta all’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore turistico”, non parteciperanno all’evento e non solleciteranno la partecipazione delle aziende associate. Lo scrivono presidenti delle organizzazioni, in una lettera inviata questa mattina al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, all’assessore del Lavoro, Virginia Mura, all’assessore del Turismo, Francesco Morandi, e al direttore dell’Agenzia Regionale del Lavoro, Massimo Temussi.

“Proprio per l’importanza dell’evento occorreva, in fase di programmazione dello stesso, coinvolgere le scriventi associazioni, rappresentative del mondo del turismo nell’Isola – si legge nella missiva firmata da Agostino Cicalò (Confcommercio), Alberto Scanu (Confindustria), Marco Sulis (Confesercenti) e Gianfrancesco Lecca (Confapi) – Riteniamo questa grave disattenzione accentuata dalle date scelte per la realizzazione dell’evento, ovvero il 12-13 febbraio, concomitanti con la BIT – Borsa Internazionale del Turismo di Milano, alla quale parteciperanno gran parte delle strutture ricettive ed imprese del turismo dell’Isola, oltre alla Regione Sardegna con un suo stand”.

Secondo le associazioni di categoria il “Sardinian Job Day Turismo 2016” dovrebbe vedere protagonisti “i giovani che cercano di realizzarsi in questo settore e le imprese che offrono lavoro, invece rischia di trasformarsi in una passerella di sottosegretari e ministri”.

Nella foto la Sardegna alla Bit di Milano

S.I.

Fondo Ryanair copre pessima politica

ALGHERO – “L’iniziativa del “fondo straordinario a sostegno delle linee aeree dell’Aeroporto di Alghero”, affrontata dagli imprenditori locali, oltre ad essere un gesto lodevole e ammirevole, sembra destinata a nascondere quelle che sono, e sono state, le mancanze della politica regionale”. E’ Pier Paolo Carta dei Riformatori Sardi a cantare fuori dal coro e ricordare quelle che sono le responsabilità della politica a prescindere dall’azione portata avanti dai privati guidati da Stefano Visconti. Del resto come evidenziato in questi giorni dai tecnici anche l’eventuale milione raccolto a poco servirebbe se non come gesto simbolico.

“Gli imprenditori, con mille difficoltà e già abbondantemente vessati dalle problematiche del settore e dalla stessa politica, anziché lavorare nel particolare per le proprie aziende, si trovano a dover fronteggiare, in emergenza, quella che si prospetta possa diventare una situazione drammatica per l’intero territorio. Un’impresa difficile ma determinata, perché legata alla fortissima preoccupazione di vedere svanire il riferimento certo per le loro attività e dal rischio di mettere in discussione aziende costruite in decenni con sacrificio e dedizione totale”.

“Con l’auspicio di essere evidentemente smentiti, il raggiungimento dell’obiettivo, 1 milione di euro per tentare di mantenere alcune delle rotte Ryanair, una goccia rispetto al necessario, pare sia comunque molto difficile a causa della crisi che molte aziende stanno ancora attraversando e delle difficoltà oggettive nelle quali si trovano. Riteniamo che questa partita sia stata giocata in maniera pessima dall’Assessore ai Trasporti Deiana e oggi emerge con maggior risalto in quanto, il segretario regionale del Partito Democratico, Renato Soru lo evidenzia attraverso le sue affermazioni”.

“Soru, che sulla stampa dichiara siano ammissibili gli aiuti agli aeroporti secondo la legislazione europea, e altrettanto ammissibili siano gli accordi tra aeroporti e compagnie aeree, non venga oggi osannato come un eroe, ma bensì come colui che, in estremo ritardo e richiamato al dovere dall’azione in extremis portata avanti dagli imprenditori, sta correndo ai ripari. Quella del fenomeno low cost , se dovesse concludersi per l’incapacità della politica, sarebbe una mazzata epocale le cui dimensioni non sono ancora quantificabili. Un autentico disastro, soprattutto per il Nord Ovest della Sardegna, a cominciare da Alghero, che evidentemente non è rappresentato in maniera adeguata.

“C’è un altro timore, non secondario: queste vicissitudini, come appunto la perdita del traffico low cost, stanno facendo perdere importanti quote di mercato, e quindi di valore, alla società di gestione dell’aeroporto (So.Ge.A.Al.) proprio ora che la Regione ne ha deciso la vendita attraverso la privatizzazione della maggioranza del pacchetto azionario. Nel momento in cui lo scalo algherese venisse ridimensionato nei volumi di traffico, a causa di questa scellerata azione politica della giunta Pigliaru, ci sarebbe anche il fortissimo rischio di un analogo ridimensionamento dei livelli occupazionali della società aeroportuale. Un’altro disastro. Sia fatta dunque una profonda riflessione in tal senso, soprattutto da parte di chi è al governo, affinché comprenda se possa essere, o meno, all’altezza di ricoprire un incarico che determina il futuro dei sardi e della Sardegna”.

Nella foto Pier Paolo Carta

S.I.

Ryanair: si può fare, si deve fare

ALGHERO – “La recente decisione del vettore irlandese di cancellare 22 tratte sulla Sardegna, 14 su Alghero e 8 su Cagliari ha enfatizzato il non-sense della politica dei trasporti della Regione Sardegna. In particolare da diverse settimane è “on-line” una vera e propria soap-opera che appassiona, sgomenta, fa sperare, fa irritare e tiene sulle spine i sardi”. Cosi dal movimento Patto Civico guidato dall’ex-sindaco Stefano Lubrano.

“Un vero e proprio kolossal, con attori protagonisti, non protagonisti, comparse di lusso e comparse sconosciute, addirittura il lancio di una colletta fra privati, il capo di sopra che coinvolge il capo di sotto, tutti con il comune obiettivo di spingere la Regione Sardegna nella persona dell’assessore regionale ai trasporti a proseguire nel sostegno alle low cost, ed in particolare a ripristinare le rotte oramai cancellate da Ryanair su Alghero e Cagliari”.

“Tutti gli addetti ai lavori sanno bene che dall’ottobre 2014 l’Unione Europea considera ammissibili le pratiche di co-marketing ai vettori low-cost; nei giorni scorsi l’on. Marco Tedde ha richiamato questo pronunciamento evidenziando come “Sogeaal e la Regione siano da considerarsi come un’ unica entità paragonabile ad un privato che investe sul mercato.” Per capire bene che tipo di partita si stia realmente giocando oggi sulla pelle dei sardi, ed in particolar modo sui sardi del nord-ovest riteniamo sia importante soffermarsi sul legame Sogeaal e Regione; sono considerati, ai sensi del pronunciamento UE come un’unica entità perchè la Regione è proprietaria al 100% della Sogeaal”.

“Stando così le cose nulla osta a rendere disponibili le risorse per sostenere le rotte low-cost su Alghero, occorre presentare un piano che evidenzi quali siano i ricavi incrementali rispetto ai costi incrementali, cioè quali siano i benefici economici a fronte dei costi generati da questo investimento. Questo perchè la Sogeaal è di proprietà della Regione; il problema per l’assessore Deiana è un altro: la proprietà degli aeroporti di Olbia e Cagliari non è della Regione ma di privati e ai sensi di quanto stabilito dall’UE la Regione non avrebbe modo di sostenere i low-cost in questi aeroporti con le stesse modalità che può utilizzare per Alghero. Risultato Alghero perde 14 rotte”.

“In tutto questo desta perplessità l’atteggiamento del management della Sogeaal che anzichè chieder con forza l’impegno della Regione si preoccupa di spingere i privati ad una colletta che coprirebbe, se va bene e solo per il 2016, poco più del 6% della cifra necessaria a far rientrare Ryanair. Ci chiediamo quale sia la motivazione, anche perchè in questi giorni, ai privati, stanno pervenendo notizie che parlano sempre meno di Ryanair e sempre più di altri vettori, ed in questo intravediamo il disegno di voler in realtà utilizzare questi fondi per altri vettori che dubitiamo possano dare lo stesso riscontro del vettore irlandese. Crediamo sia profondamente ingiusto aver costretto i privati ad attivare questa colletta, che certamente può far ben capire alla Regione la determinazione dei privati a voler mantenere i low cost ad Alghero, ma che non risolve affatto il problema”.

“Invitiamo pertanto l’assessore Deiana a dimostrare il suo “forte impegno” come ha avuto occasione di dichiarare nel corso della propria visita ad Alghero a dicembre, e a far correre le somme che occorrono per recuperare Ryanair; i soldi ci sono, l’UE dice che si può fare, i sardi del Nord Ovest lo chiedono a gran forza, dimostri agilità amministrativa e se deve temporeggiare lo faccia nel trovare una soluzione per Cagliari ed Olbia, e lasci Alghero libera di operare”.

Nella foto Stefano Lubrano

S.I.

Ryanair: Sassari scalza Alghero

SASSARI – Dovrà essere l’occasione per discutere le azioni e le attività da intraprendere per la tutela degli interessi alla mobilità delle comunità del Nord Sardegna. È la finalità della riunione convocata dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, in coordinamento con i sindaci dell’area vasta, per giovedì 14 gennaio alle 11, nella sala del consiglio comunale a Palazzo Ducale.

Una riunione di attualità, anche alla luce dell’evolversi degli eventi sulla questione dei voli low cost.
Per il primo cittadino è fondamentale, infatti, «concordare da subito le iniziative e le attività di sostegno alla promozione turistica e del territorio, oltreché alla continuità territoriale internazionale».

A essere stati invitati sono i 66 sindaci dell’area vasta del nordovest, la Camera di commercio del Nord Sardegna in rappresentanza del mondo economico e imprenditoriale, il rettore dell’Università di Sassari e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. «Il territorio – dice ancora il sindaco Nicola Sanna – deve rivendicare la possibilità che anche nella nuova stagione sia garantito il servizio di continuità sia di linea che low cost.

Nella foto il sindaco Sanna

S.I.

Salva Ryanair ok, ma andiamo oltre

CAGLIARI – “Osservo in questi giorni con estremo interesse l’iniziativa della raccolta fondi “salva-rotte” assunta dagli amici e colleghi della Confcommercio Nord Sardegna. Approvo l’iniziativa ed intendo rilanciare proponendo un intervento strutturato anche nel lungo termine e non legato solo a questa fase di emergenza. Già per domani quindi ho inserito l’argomento all’approvazione della Giunta Confcommercio da me guidata nel forte e convinto intento di unire le forze di tutto il sistema economico, politico e sociale dell’intera nostra Regione. L’obbiettivo deve essere infatti quello di trasformare l’iniziativa da una sottoscrizione volontaria ad un vero e proprio progetto di governance di sviluppo regionale”. Cosi si apre la proposta del presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti.

“Con i vettori low-cost (che a “basso costo” non sono mai stati, bensì low-fare, cioè ad una bassa tariffa consentita però solo grazie all’intervento della mano pubblica e quindi – comunque – con i soldi – mal spesi – di imprese e cittadini) in Sardegna siamo riusciti a rendere assistito anche il turismo! Dobbiamo invece finalmente sentire il dovere di abbattere per sempre questa logica che ha ampiamente dimostrato, ad ogni chiaro di luna, come in questo caso e proprio nel momento di nuovi ed evidenti segnali di rilancio del turismo in Sardegna, di essere fallimentare. Abbiamo invece altrettanto dovere di far si che sia tutta l’offerta del territorio e l’iniziativa delle imprese, in funzione di logiche di mercato molto più efficaci e con l’intervento privato, ad indirizzare e guidare un sostegno pubblico perfettamente mirato. Solo con questo spirito di autodeterminazione ci renderemmo artefici del nostro destino e getteremmo finalmente le basi per una prosperità stabile e strutturale, salvando aziende, posti di lavoro, indotto, economia, trasferendo benefici su tutto il territorio e garantendo un futuro sereno ai nostri figli. Pertanto occorre produrre un ulteriore sforzo!”

“Non solo quindi le aziende, tutte le aziende e non solo quelle del comparto turismo (perché, molto semplicemente, i denari portati dal turismo sono un volano macroeconomico per tutti ed alimentano direttamente indotto e consumi interni) devono essere chiamate a contribuire al nuovo progetto di “destinazione Sardegna”, non solo la Regione che certamente potrebbe lecitamente sostenere finanziariamente progetti di internazionalizzazione, scambio e promozione (come, per esempio, quello da noi recentemente proposto dei voucher vacanza), non solo gli aeroporti, con gli ammessi interventi di co-marketing, ma anche i semplici cittadini e tutti i sardi che hanno il diritto alla mobilità secondo le proprie esigenze: tutti abbiamo il dovere di essere partecipi nella difesa e rilancio del nostro sistema, inteso nella sua globalità”.

“Un approccio innovativo al quale chiaramente non potranno sottrarsi le Camere di Commercio nè, con il loro contributo in operatività, le associazioni di categoria e quelle dei consumatori. A dispetto del parere dei corvi, critici di professione, pavidi ed esperti solo nel tirare il freno a mano, saremo noi, insieme a Regione e vertici degli aeroporti sardi, a sederci – col portafoglio pieno e le idee chiare – al tavolo delle compagnie aeree per trattare costi e condizioni con vettori che potremo finalmente scegliere, annullando la nostra ciclica dipendenza dai monopolisti di turno, al pari delle rotte dalle destinazioni ricche di denari e cultura, quelle soltanto dalle quali saremo in grado di portare in Sardegna tutto l’anno un turismo big-spending, l’unico che vogliamo. Destinazioni che, bene rimarcarlo, al contempo potranno aprire nuovi scenari ed opportunità internazionali per le nostre aziende ed i nostri giovani che vogliano investire ed impegnarsi all’estero. Svizzera, Germania, Russia, Paesi Scandinavi, Regno Unito, i mercati ricchi sulle medie tratte saranno quindi certamente da privilegiare e mai più quelli che producono come unico effetto il riempimento degli affittacamere abusivi senza lasciare alcuna rilevante traccia economica del loro passaggio”.

Nella foto un volo Ryanair

S.I.

Salva Ryanair: Tedde indica la rotta

ALGHERO – “La soluzione per salvare i voli low cost per Alghero è a portata di mano, ma il presidente Pigliaru finge di non vederla”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “Nel 2014 – ricorda Tedde- la Commissione UE ha approvato il terzo pacchetto di direttive sul low cost. Tali nuove regole sono state applicate ad altra procedura di infrazione relativa agli anni 2000-2010, avviata dalla Commissione per presunti aiuti di Stato non compatibili con la normativa comunitaria in vigore fino al 2014.Nell’ottobre del 2014 la Commissione ha deciso che gli aiuti al funzionamento erano “eurocompatibili” e che gli aiuti alla Ryanair e ad altri vettori non costituivano aiuti di stato. La positiva valutazione sul comportamento di Sogeaal è stata fatta applicando rigorosamente sia le vecchie norme che quelle nuove emanate nell’aprile 2014 che delineano un chiaro quadro di condizioni di compatibilità degli aiuti”.

“Per quanto riguarda il sostegno co-marketing la Commissione è partita dal presupposto che Sogeaal e la Regione siano da considerarsi come un’ unica entità paragonabile ad un privato che investe sul mercato (MEOP). In applicazione di tale principio, che prevede che i ricavi incrementali nel periodo della contribuzione devono superare i costi incrementali, la SOGEAAL è stata “assolta”. Tale decisione assolutoria è stata assunta sulla base dei nuovi orientamenti 2014, cioè quelli attualmente in vigore, in quanto il traffico indotto dai vettori aveva migliorata la situazione finanziaria della gestione aeroportuale algherese. In definitiva, per il solo fatto che la proprietà del capitale Sogeaal è totalmente in capo alla Regione è prevista la possibilità che quest’ultima continui ad erogare il co-marketing sulla base di un piano finanziario c.d “ex-ante” e verificando che al termine del periodo di erogazione il delta tra ricavi e costi sia positivo. Anche lo “status” di “regione remota” della Sardegna ci aiuta a superare agevolmente le barriere comunitarie”.

“Altre condizioni da soddisfare sono l’introduzione di nuove rotte e la condivisione col vettore di un piano industriale della durata di sei anni, di cui tre incentivati. Insomma, il low cost sull’aeroporto di Alghero può essere agevolmente sostenuto finanziariamente dalla Regione. Insomma – ha concluso Tedde- mentre la Giunta regionale continua a trincerarsi dietro presunti “no” dell’Europa e si limita ad applaudire i sostenitori della sottoscrizione privata pro low cost, non fa il suo dovere. E’ una questione di volontà politica: La Giunta – ha concluso Tedde- vuole salvare i low cost e garantire alle imprese sarde i benefici dei collegamenti aerei o no?”

Nella foto Marco Tedde

S.I.

Emigrati: low-cost da salvare

SASSARI – Il progetto “Destinazione nord Sardegna” per mantenere le rotte low cost dell’Aeroporto di Alghero incassa altri inviti a continuare per raggiungere l’obiettivo. Così hanno deciso di intervenire in appoggio al progetto, Domenico Scala, vice Presidente Vicario Consulta dell’ Emigrazione sarda nel mondo e la Presidente dei Circoli sardi in Italia, Serafina Mascia. Due persone che vivono da vicino le problematiche legate ai trasporti da e verso la nostra Isola.

“Noi emigrati sardi nel mondo siamo stati i primi a capire più di quanti altri sono rimasti in Sardegna, che i sardi hanno bisogno di muoversi di andare e tornare con tutta facilità.- è il punto di vista di Domenico Scala – Pensate che in Sardegna non esisteva sino al 1977 l’ assessorato ai Trasporti, quantunque vivessimo in un’isola e l’insularità fosse il primo handicap della nostra regione. Il mondo dell’ emigrazione sarda organizzata è in fermento perché sono pienamente convinti che i voli low cost da e per la Sardegna devono essere salvati senza perdere altro tempo. La perdita delle low cost dalla Sardegna sarebbe una vera sciagura. Dobbiamo scongiurare in ogni modo che si verifichi uno scenario come questo. La mobilità, aereo e nave, non può essere un privilegio di pochi, deve essere proposta ad un costo accessibile sia per i residenti che per i non residenti, senza discriminazioni per ragioni economiche. E il territorio deve poter dire la sua.”

Sulla stessa lunghezza d’onda e non potrebbe essere altrimenti, anche in virtù della tante battaglie condotte insieme per i trasporti in ambito nazionale ed europeo, la Presidente dei Circoli sardi in Italia, Serafina Mascia:” Un nuovo modo di relazionarsi con le compagnie low cost può rappresentare una svolta anche sotto il profilo della ridefinizione di una continuità territoriale più ampia – spiega – ecco perchè anche noi che rappresentiamo tutti i settanta circoli sparsi per l’Italia non possiamo non essere vicini ad un inziativa che consentirebbe di avviare un modello locale che potrebbe essere un valido supporto per tutti i sardi che non vogliono perdere il loro legame con la Sardegna. Oltre, ma questo è scontato, al mantenimento di risorse importanti sull’isola che diversamente sarebbero destinate altrove.”

Il Progetto “Destinazione nord Sardegna” è un’azione condivisa di sviluppo territoriale che riguarda tutta la Sardegna e punta alla sottoscrizione volontaria (codice IBAN IT 70 O 05676 17201 000070093337) di un milione di euro. “Destinazione nord Sardegna” punta alla condivisione strategica degli obiettivi e nasce per tutelare il territorio che rischia la cancellazione di ben 14 rotte per la prossima estate sull’Aeroporto di Alghero. Rotte sui cui si muovono circa 700.000 passeggeri l’anno, e che generano, tra economie dirette e indotte, quasi 400 milioni di euro.