ALGHERO – Non può che far sorridere (amaramente) il tifo di queste ore per la Puglia. Tutti ad esultare per l’eventuale scelta della Ryanair di attivare oltre 30 rotte. Il web si è scatenato. Oramai, del resto, basta qualche titolo e, anche senza leggere i contenuti di articoli e approfondimenti, parte il parapiglia. In primis bisogna ricordare che anche nella regione del sud è stata avviata un’inchiesta e il governatore Emiliano ha bloccato l’iter di assegnazione dei fondi al vettore. Infatti le stringenti leggi europee valgono per la Sardegna cosi come per le altre zone del Vecchio Continente.
Ma, come spesso accade, quasi tutti a guardare il dito e non la Luna. Il punto non è esclusivamente la mannaia degli eventuali aiuti di stato, ma la scelta della compagnia irlandese di fare armi e bagagli e dirottare i propri investimenti verso la Puglia. Chi gioise, magari coloro che lottano per bloccare ogni iniziativa in Sardegna, dimentica che la stessa Puglia è anni che attua delle politiche totalmente di supporto all’intrattenimento, cultura, musica e arte. L’opposto di quello che si è fatto e si continua a fare in Sardegna, Alghero in primis, dove non si definisce una chiara scelta di destinazione turistica.
Da secoli sappiamo (visto anche uno studio dell’osservatorio sul turismo dell’università di Architettura) che il turista Ryanair mette al primo posto, tra le sue richieste, la parola “leisure” ovvero tempo libero, intrattamenimento. E cosa abbiamo fatto per andare incontro a queste richieste: assolutamente niente, anzi. Basta vedere le chiusure dei locali e le fasulle lotte contro i decibel dell’estate scorsa. Salvo poi oggi presentarci col cappello in mano pregando lo stesso vettore perchè non tagli i voli. Incapacità amministrativa allo stato puro e totale mancanza di lungimiranza.
Mentre, ritornando in Puglia, Gallipoli è considerata oramai l’Ibiza d’Italia e Lecce, da anni, è una fucina di espressioni culturali e artistiche di altissimo livello. Da ricordare cos’ha fatto la Regione in questi anni con l’organismo “Puglia Sound” (preso come ispirazione da Piemonte Groove) dove l’ente pubblico ha sostenuto in maniera totale le realtà musicali (e in generale artistiche) di quei luoghi trasformandoli in modelli attrattivi, situazioni produttive e soprattutto occasioni di intrattenimento e richiamo per i turisti che orami riempiono in massa le località pugliesi, villeggianti italiani in primis. Senza dimenticare le tipicità dei luoghi e le prelibatezze culinarie. Una cosa è certa: la Ryanair, a prescindere da tutto, andrà a ballare in Puglia.
Nella foto una delle tante feste in spiaggia a Gallipoli
S.I.