Pd: sistema aereo da salvare

SASSARI – IL Circolo Trasporti del PD, Padre Pino Puglisi, ritiene opportuno esprimere urgenti valutazioni in merito alle criticità dei collegamenti garantiti dalle compagnie Low Cost, anche alla luce del recente e parziale disimpegno della compagnia Ryanair, che rischia di vanificare i positivi risultati della politica di incremento dei flussi di passeggeri che in questi ultimi 15 anni ha determinato una fondamentale e importante ricaduta economica nel nostro territorio, resa possibile prevalentemente da corposi miglioramenti infrastrutturali. Oggi, in particolare, nel nord-ovest della Sardegna, non si può più prescindere dal positivo valore aggiunto dato dalla presenza dell’infrastruttura aeroportuale e dalla redistribuzione della ricchezza da esso creata, ma è oltremodo necessario mettere in campo tutte le migliori forze e idee per mantenere ed incrementare quanto fino ad oggi è stato conseguito.

Quanto detto si ritiene che possa essere confermato da alcuni dati che di seguito si elencano: l ’Aeroporto di Alghero, presumibilmente, chiuderà l’anno in corso con un traffico passeggeri compreso tra 1.600.000 e 1.700.000, dei quali ¼ sono residenti nel territorio e circa 600.000 permangono mediamente 3 giorni e spendono, procapite, circa 300 euro. E’ quindi possibile affermare, con assoluta certezza, che l’ammontare di risorse economiche riversate sul nostro territorio è pari a circa 180 milioni di € l’anno e giustificano l’investimento delle risorse economiche, pari a circa 7 milioni di € l’anno, potendo quindi ampiamente giustificare l’investimento che è da considerarsi oltremodo redditizio. Pur comprendendo i problemi ereditati dalla precedente Amministrazione Regionale, non ci si vuole esimere dal sollecitare l’attuale Giunta e l’Assessore ai Trasporti, alla ricerca di tutte le soluzioni possibili al fine di evitare una catastrofica implosione del sistema economico costruito nel corso degli anni ed imperniato sulla infrastruttura aeroportuale.

Quest’ultima esigenza dovrà riconsiderare il ruolo di supplenza svolto egregiamente dalla Società di gestione laddove, nel corso degli anni, ha dovuto esercitare ruolo di programmazione, prevalentemente turistica del nostro territorio, che invece va riconsegnato alla politica e alle amministrazioni locali.
Magari con l’istituzione, in tempi brevi, di una società pubblico/privata dedicata al mantenimento, alla promozione ed all’apertura di nuovi flussi turistici. Questo anche ipotizzando, a tal fine, la creazione di una figura altamente professione quale il “Destination Manager”, che dovrà assumere il ruolo di trade-union tra le Società di gestione Aeroportuali, i Comuni, l’Amministrazione Regionale e le Associazioni imprenditoriali di settore. Secondo il circolo è assolutamente cruciale che anche le Associazioni imprenditoriali, Enti di promozioni e privati in genere sappiano fare sistema, per il tramite delle figure all’uopo finalizzate, sostenendo azioni che ancor di più possano promuovere la conoscenza della nostra terra, dei suoi prodotti, le sue bellezze storiche, naturali ed ambientali e le sue millenarie tradizioni, prevedendo a tale scopo che l’Aeroporto e la Società che lo gestisce, nel suo complesso, dovrà sempre essere adeguata a fornire i propri servizi al territorio.

Nello specifico e per ottemperare all’esigenza di una sana e corretta conduzione dell’attività gestionale dell’aeroporto, appare giusto, data l’elevata ed articolata complessità, si debba prevedere la giusta e corretta remunerazione economica della società di gestione. In conclusione, il Circolo Trasporti Puglisi, condividendo le linee guida del Piano Nazionale degli Aeroporti, considera urgenti idonee iniziative politico-istituzionali utili a sollecitare concrete decisioni amministrative che valorizzino il trasporto aereo quale volano fondamentale per l’espansione turistica del nostro territorio.

Nella foto un volo Ryanair

S.I.

Sistema aereo: grato ai privati

ALGHERO – “Sono grato agli imprenditori che si sono fatti promotori dell’iniziativa concreta a favore del low cost nello scalo algherese”. Cosi il sindaco di Alghero Mario Bruno sulla sintesi fatta dai privati riguardo il sostegno al sistema aereo dei collegamenti su Alghero.

“Un progetto lungimirante e ambizioso che deve vedere finalmente uniti pubblico e privato. Orgoglioso per la pronta risposta del nostro sistema imprenditoriale che ho voluto immediatamente chiamare a raccolta tutta la classe dirigente del territorio e fronteggiare così la situazione venutasi a creare con l’annuncio di Ryanair di diminuire la presenza estiva sul nostro territorio. L’obiettivo è chiaro: mantenere i voli a basso costo, spingere Ryanair a porre in vendita le rotte consolidate col nostro scalo e se possibile incrementare le destinazioni. Ma ora anche il pubblico, la Regione in primis, deve uscire dall’attendismo con un nuovo sistema d’incentivi in linea con gli orientamenti europei”.

“Il Comune farà la propria parte con interventi di promozione del territorio e di sostegno concreto alle imprese che vivono la loro responsabilità civile e sociale in questo modo straordinario. Presto un tavolo di lavoro per un progetto strategico e un intervento sistematico, non occasionale, per mantenere e consolidare le rotte. Mi giungono nel frattempo anche segnali di impegno concreto anche dal nuorese e altre zone della Sardegna tese a garantire e rafforzare la presenza di Ryanair”.

Nella foto il sindaco Bruno

M.S.R.

“Da capitale del turismo alle sagre”

ALGHERO – “Alghero è passata dall’essere il palcoscenico di festival internazionali ad importare sagre di paese, ma, nonostante le tante lamentele che si sentono in giro, i nostri amministratori, democraticamente al governo, sono soddisfatti, bon dia!”. E’ Alessandro Balzani, esponente dei Riformatori Sardi, a puntare i riflettori sull’unica vera industria del territorio. Un comparto, però, che pare completamente abbandonato a se stesso. E questo mentre la crisi economica e la perdita di tanti presidi e servizi stanno devastando il centro catalano e il suo territorio di riferimento.

Questo accade nonostante anche Alghero, cosi come la Sardegna, abbia il suo petrolio: il turismo. “Il turismo non può essere considerato un fenomeno settoriale di limitato valore economico, soprattutto in Sardegna, perché esso si lega unitariamente al processo di sviluppo economico e sociale già in corso nell’Isola da oltre un decennio. Si tratta, in definitiva, di un processo di inserimento dell’economia sarda nell’economia e nella cultura continentale, sia essa italiana che europea. Preistoria, arte, canti, costumi, paesaggi, carattere, fanno della nostra gente una sorprendente ragione di richiamo, una ricchezza da difendere con energia e, al tempo stesso, una comunità da assistere con profondo amore”.

“Con queste parole, nel 1959, – spiega Balzani – l’onorevole Anselmo Contu in qualità di Assessore al Turismo della Regione Sardegna, in una conferenza stampa svoltasi ad Alghero, descriveva ai giornalisti dell’epoca quello che sarebbe dovuto essere il turismo per la nostra Isola. Mi sembra evidente che l’attuale classe dirigente abbia regredito rispetto al passato. Purtroppo oggi, sia agli amministratori locali che a quelli regionali, manca una “visione” ed un “progetto” di sviluppo del settore turistico”.

Il cine-giornale dell’epoca che racconta quella che era Alghero ovvero la capitale del turismo:

Nella foto Alessandro Balzani

S.I.

Gli albergatori rompono con Pigliaru

CAGLIARI – Federalberghi e le aziende ricettive aderenti non parteciperanno questa sera alla riunione convocata dalla Regione per firmare la proposta di accordo sui contributi per la legge 9 del 1998, aiuti bocciati dall’Europa alla quale l’amministrazione regionale non aveva notificato alcuni atti. Una legge beffa per la quale oggi Bruxelles, tramite la Regione, chiede la restituzione dei fondi concessi.

“Grazie all’intermediazione di Federalberghi siamo riusciti a supportare buona parte delle aziende le quali hanno intenzione di pagare in tempi brevissimi, anche minori di quelli previsti nella proposta della Regione – osserva il presidente dell’associazione degli albergatori, Paolo Manca – Le stesse aziende, però, ritengono inaccettabile che la Regione chieda di rinunciare ad un loro diritto, cioè potersi rivalere nei confronti di chi ha prodotto il danno. Le aziende non sono disposte a ritirare i ricorsi nelle cause civili che oggi sono al secondo grado di giudizio – aggiunge – Anche se cosi facendo probabilmente perderanno l’unica facilitazione economica proposta dalla Regione, oltre alla dilazione del pagamento, cioè lo sgravio degli oneri di Equitalia che rappresentano oneri accessori per circa l’8%”.

Manca apprezzando la disponibilità avuta fin oggi dal Capo di gabinetto della presidenza, chiede che si abbia la adeguata sensibilità di tutte le parti coinvolte nel trovare una soluzione alla delicata situazione, Regione in primis ricordando che lo sforzo maggiore lo fanno le aziende, che recuperano risorse per saldare un errore attribuibile alla macchina regionale.

Nella foto la hall dell’Hotel Carlos V di Alghero

M.S.R.

Tagli Ryanair: da crisi a opportunità

ALGHERO – “La questione Ryanair, più che un problema, può finalmente essere inquadrata come una grande opportunità di nuovo approccio culturale per mezzo del quale l’intero sistema, e non solo la Regione, arrivi finalmente ad una soluzione strutturale e duratura della annosa questione dei trasporti aerei da/per la Sardegna”. Lo sostiene il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, che, in un documento, evidenzia le proposte dell’associazione sul tema.

Innanzitutto occorre la “messa a sistema degli aeroporti sardi. Esiste oggi una consapevolezza, ormai diffusa tra tutti gli attori che partecipano al governo del territorio, del fatto che l’unico modo per affrancarci dal ricatto delle compagnie aeree sia sottrarre ad una – tipicamente sarda – concorrenza tra loro i tre maggiori aeroporti dell’isola. Elmas, Fertilia e Costa Smeralda dovrebbero essere posti a sistema sotto una unica regia, assolutamente non pubblica, attraverso un processo di privatizzazione in favore di un soggetto imprenditore specializzato piuttosto che di qualche fondo di investimenti con mere finalità di speculazione finanziaria o peggio ancora di occupazione di poltrone. Solo questo passo consentirebbe al sistema aeroportuale sardo una capacità di contrattazione forte sul mercato delle rotte e l’affrancamento da pericolose situazioni sostanzialmente di monopolio, come quello di Ryanair è stato finora, soprattutto nelle cosiddette winter links esercitate dalle compagnie low-cost. Un processo però di tale valenza politica da non poter esser governato, nel caso di Cagliari – aggiunge – da un ruolo commissariale”.

“Per abbandonare il modello ‘aiuti di stato’ – prosegue Bertolotti – bisogna dare forte impulso alle politiche che, da una parte, rendono sempre più attrattiva la destinazione Sardegna per flussi turistici ed investitori e, dall’altra, a veri processi di internazionalizzazione in favore delle nostre imprese. D’altra parte ancora, forte impulso deve essere dato anche a politiche di promozione concrete e misurabili e ad azioni di marketing territoriale mirate ed efficaci”. Confcommercio quindi ribadisce che “il turismo è e deve essere sempre più il driver dello sviluppo economico dei nostri territori, in grado di rilanciare commercio, servizi e le nostre eccellenze, enogastronomia, artigianato, export agroalimentare. Alcuni luoghi sono attraenti per se stessi ma le rendite su cui noi Sardi ci siamo adagiati si sono esaurite”.

La Regione può subito mettere in campo alcune azioni efficaci: “annullare gli oneri fiscali regionali, locali, e il costo dei lavoratori nei mesi di bassa stagione e puntare sul modello della qualità della vita e sull’isola dello sport e del turismo attivo all’aria aperta per 300 giorni l’anno”. Altro punto è l’attrattività del mercato Sardegna per gli investitori: “in Sardegna non si investe perché qui le tasse si pagano altre 3 volte: in inefficienza, in carenza infrastrutturale, in burocrazia, che è il cancro del nostro sistema economico e il killer di ogni iniziativa”. Occorre anche attuare processi di internazionalizzazione per le imprese sarde “da dirigere esclusivamente verso mercati ricchi” e politiche di promozione concrete e misurabili.

“La scelta della destinazione Sardegna sarebbe immediatamente più attrattiva agendo sul prezzo della vacanza, attraverso un voucher che il viaggiatore – ipotizza Bertolotti – una volta acquistato il titolo di viaggio, scaricherebbe online e che potrebbe essere utilizzato per usufruire di uno sconto (20, 30, 50 euro a persona) di cui usufruire negli alberghi, strutture ricettive in genere, ristoranti, stabilimenti balneari, aziende in genere del sistema turistico e comunque perfettamente regolari ed iscritte alle associazioni datoriali di categoria che, a loro volta, li presenterebbero all’incasso in Regione. Infine servirebbe finanziare cospicuamente le politiche di marketing territoriale e – conclude – coordinarle con quelle sui trasporti (abbastanza inutile promuoverci per esempio a Shangai se le rotte ce le abbiamo da/per Ginevra ecc.), favorendo anche una intensa attività di scambi culturali”.

Nella foto Bertolotti

S.I.

Turismo, FI: legge contro gli abusivi

ALGHERO – “Negli ultimi anni in Sardegna c’è stata una esponenziale proliferazione di attività extralberghiere senza regolare licenza di esercizio. I turisti non registrati sono circa il 65% di chi arriva in Sardegna ed è come se non avessero mai messo piede nell’isola. Il mercato dell’ospitalità sommersa rappresenta quindi 2/3 di tutto il sistema dell’accoglienza in Sardegna. Sono dati inaccettabili, che fanno comprendere che occorre intervenire e legiferare velocemente in tema di riclassificazione e per censire queste attività abusive. Sono strutture che esercitano una vera e propria concorrenza sleale, che evadono tributi in quantità di straordinaria rilevanza, generano “lavoro nero” e riducono la sicurezza sociale.” Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia e primo firmatario insieme all’on. Fasolino della proposta di legge presentata stamane in conferenza stampa dal gruppo Forza Italia in Consiglio regionale.

“Sui portali che pubblicano le inserzioni e le offerte si assiste ad una crescita esponenziale del loro numero, a cui non è associata una significativa variazione del numero di attività ufficialmente autorizzate. Si sta strutturando sempre più un abusivismo commerciale che si eleva al rango di sistema della “locazione in nero” di seconde case e rischia di radicarsi danneggiando la destinazione Sardegna e coloro che esercitano attività in modo regolare assolvendo agli oneri tributari e occupando forza lavoro all’interno del quadro normativo. Nelle more di una legge organica di riclassificazione, occorre prevedere nell’immediato un controllo informatico con software automatici in grado di confrontare la banca dati dei Comuni sulle Licenze di Esercizio rilasciate e il totale delle strutture che si vendono nei Portali on Line consentendo così l’attivazione dei controlli con apposite convenzioni con le autorità competenti in accordo con la prefettura”.

“E’ anche prevista la gestione non imprenditoriale delle C.A.V. che dovrà però sottostare alla medesima disciplina di quelle a gestione imprenditoriale. In norma viene anche delineato un trattamento di favore per le strutture che incrementano l’accessibilità e migliorano l’accoglienza per le persone con disabilità motorie, sensoriali ed intellettive. Al fine di istituire idonee barriere di deterrenza si propone anche di adeguare le sanzioni previste dalla norma che si propone di modificare, che oggi appaiono quantitativamente inidonee ad assolvere alla loro funzione. Per tale motivo si propone anche una previsione normativa che punisce fattispecie di recidiva. Si prevede, inoltre, che i proventi delle sanzioni siano interamente devoluti ai Comuni al solo scopo di finanziare interventi in materia di promozione del turismo e di sostegno delle strutture ricettive”.

“Nella proposta di modifica della legge regionale 12 agosto 1998, n. 27 è previsto che il Comune, di concerto con gli Enti e le Autorità competenti per combattere l’abusivismo, una volta riscontrato che dal confronto tra le strutture che si vendono nei portali on line e quelli con regolare autorizzazione ci siano delle differenze, possa attivare le autorità competenti in materia per i controlli necessari. Con proprio regolamento da adottarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge la Giunta Regionale disciplina nel dettaglio le attività relative alla vigilanza, sicurezza, controllo e accessibilità”.

Nella foto al conferenza stampa di ieri in cui Forza Italia ha presentato la propsota

S.I.

Ryanair: 500mila turisti in meno

CAGLIARI – Federalberghi Sardegna, aderente a Confcommercio, replica alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulla “fuga” di Ryanair dagli aeroporti dell’Isola. L’assessore ha suggerito come “rimedio” un impegno diretto da parte degli albergatori, degli esercenti turistici e degli esercenti della ristorazione, perché “beneficiano in maniera rilevate dell’aumento dell’arrivo dei turisti”.

“Tutto il comparto ha dato la massima disponibilità per prendere una posizione attiva sulla questione – spiega il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca – ma allo stesso tempo ci poniamo delle domande importanti. Dobbiamo sostituire noi la Regione quando si tratta di un problema di accessibilità del territorio dell’isola? Ricordiamo che l’accessibilità indispensabile per fare accoglienza è un diritto di ogni sardo e non solo dei turisti”.

Federalberghi Sardegna, come già evidenziato più volte, deve però fare i conti con l’abusivismo che di fatto assorbe oltre il 60 per cento degli arrivi dei turisti. “La richiesta del nostro intervento sarebbe giustissima nel caso in cui tutto il turismo confluisse in aziende legali – dice ancora il Presidente – ma come più volte denunciato, oltre due terzi degli arrivi viene assorbito dagli abusivi. Un problema per il quale attendiamo ancora la legge regionale. Vorremmo evitare la beffa di contribuire ad un iniziativa che per 2/3 agevola i nostri concorrenti abusivi”.

Infine Federalberghi Sardegna si interroga su quanto fatto negli ultimi anni per gestire al meglio i trasporti regionali. “È possibile che in dieci anni di continuità di gestione della politica dei trasporti pubblici – sottolinea Manca – non sia stato messo a punto un piano preciso per l’organizzazione dei low cost e dell’accessibilità in genere?”. “Questo taglio dei voli – conclude il presidente – porterà sulla sola Alghero un calo di oltre 500mila presenze. Una riduzione del 10 per cento delle presenze di tutto il nord ovest della Sardegna”.

Nella foto i voli Ryanair

S.I.

Ryanair rassicura. Sogeaal cruciale

ALGHERO – “La programmazione Ryanair per l’estate 2016 è attualmente in vendita. Non abbiamo intenzione di lasciare la Sardegna e non interveniamo su voci e speculazioni”. Poche parole, ma chiare e senza necessità di alcuna interpretazione. Dichiarazioni rilasciata all’agenzia Ansa e riprese da tutti i mezzi di informazione. “Nessuna intenzione di andare via dall’Isola. Una risposta in qualche modo ai rumor di questi giorni che avevano coperto il cielo del futuro low cost sopra Cagliari e Alghero di nuvole grigie”.

E allora, se i vertici Ryanair dicono questo, chi è che ha interesse a continuare a diffondere (forse) inutili allarmi? Questo non è chiaro, certamente, come come avevamo anticipato su Algheronews.it tutti sanno, anche i bambini, che l’attuale momento di programmazione degli slot e vendita conseguente dei voli da parti dei vettori fuori dalla continuità territoriale, dunque è il caso di Ryanair, è legato alla privatizzazione della Sogeaal e dunque alle scelte della Giunta Pigliaru.

Il vettore irlandese, senza più sostegni pubblici (visto il paventato nuovo ricorso dell’UE contro la legge 10, anche se nuove direttive europee permetterebero il sostegno dei collegamenti), dovrà necessariamente verificare quali sono i piani della Regione in relazione ai suoi tre aeroporti e in particolare su quello della Riviera del Corallo dove è in atto un cruciale passaggio di vendita delle quote maggioritarie ai privati. Dunque, nessun allarme, se non la solita paura che la compagnia di Michael O’ Leary lascia lo scalo a fronte di un dato di carico (load factor), da e per Alghero, sempre più inferiore e soprattutto di un indice di fidalizzazione dei viaggiatori sotto lo zero.

Dunque invece di gridare tardivi “al lupo, al lupo” su eventuali tagli dei voli, forse bisognerebbe chiedersi perchè Alghero (e la Sardegna in generale, rispetto alle altre mete del Mediterraneo) è sempre meno attrattiva. Perchè la stagione turistica è sempre più corta e condizioni affinchè il turista ritorni e resti ad Alghero sono sempre meno esistenti. Tutto questo, nonostante l’utile studio dell’Università di Architettura che, già da qualche anno, spiegò come il viaggiatore ritorna solo se ha dei motivi di attrazione, altrimenti addio. Dunque cambia poco il mezzo usato, l’obiettivo è richiamare i turisti, non trattenere i vettori che fanno, giustamente, business. E la Ryanair senza conferma dei fondi e con un traffico irrisorio sulla Sardegna (la nostra Isola 4milioni di turisti, le Baleari, con Ibiza, 40milioni) è ovvio che possa lasciare. Ma tutto, ribadiamo, è legato a doppio filo alle privatizazzione. Iter che sta subendo dei rallentamenti. Nuova deadline per la presentazione delle offerte: 20 dicembre 2015.

Nella foto Michael O’ Leary

S.I.

Ryanair, 5 Stelle: politica incapace

ALGHERO – “C’è una regola certa che caratterizza il mondo imprenditoriale Anglosassone che viene riassunta in “Business is Business”: Business is Business significa, in parole povere, che “Gli affari sono affari” e tende a sottolineare, in maniera molto cruda, quanto nel mondo degli affari niente possa condizionare una contrattazione, neanche il rapporto umano che lega le parti, che siano essi sconosciuti, amici o addirittura parenti non fa nessuna differenza”. Cosi il Movimento 5 Stelle sulla questione Ryanair.

“Ci stupisce dunque leggere che qualcuno sostiene di aver risolto la questione Ryanair, anni fa, solamente andando a Dublino… a meno che lo stesso non abbia portato una valigia piena di soldi. O’Leary infatti, come molti dei nostri albergatori d’altronde che chiudono in bassa stagione, fa dei semplici calcoli contabili e punta a ridurre quei voli che rischiano di portare perdite o, al massimo, pareggio alla propria azienda. E’ importante sottolineare infatti che i voli per la Sardegna non partono solo il mese di Agosto ma coprono tutta la stagione estiva (Aprile/Ottobre). Sarebbe interessante allora capire se, a parti inverse, i nostri albergatori, con la promessa di dieci voli in più durante la stagione invernale, sarebbero disposti ad aprire tutto l’anno su richiesta del Direttore Generale Ryanair. Analizzando poi gli eventi odierni, non possiamo che rimanere basiti dal fatto che ancora oggi ci sia qualcuno, come il nostro attuale Sindaco, che è convinto che le sorti delle rotte possano cambiare attraverso un dialogo con la Regione, Sfirs, Enac, Governo e Commissione europea”.

“Ci piacerebbe a questo punto capire su quale base si instaurerà questo dialogo visto che Ryanair ad oggi cerca finanziamenti. La realtà, purtroppo, è che Alghero è si in estremo ritardo, ma non per le operazioni di convincimento verso la Regione o la compagnia aerea Irlandese, ma verso politiche di promozione del nostro territorio a breve, medio e lungo termine, politiche che negli anni si sono dimostrate assolutamente disastrose. Alghero infatti, e nonostante abbia da anni una Fondazione (Fondazione META) che si dovrebbe occupare anche di promozione Turistica, e per farlo ha a disposizione oltre 1.800.000 Euro l’anno di proventi provenienti dall’incasso delle grotte di Nettuno da investire, invece di programmare una promozione seria continua a sperperare questi soldi con piccole iniziative, qualche concerto e i soliti fuochi d’artificio che riassumono in maniera eccezionale l’unica capacità reale dei politici nostrani che è quella di mandare in “fumo” i soldi pubblici. Nessuna operazione di marketing mirata a pubblicizzare il Brand (Marchio) “Alghero” infatti nell’ultimo secolo se non la partecipazione a qualche fiera Europea dove Alghero è presente con altre diecimila città del mondo e che puntano ad un mercato che non è assolutamente quello di attrarre i clienti delle low cost. Nelle maggiori fiere internazionali infatti si ha la possibilità di incontrare diversi Tour Operator che però non hanno nessuna possibilità di creare pacchetti vacanze appoggiandosi sulla Ryanair, compagnia aerea che ha un portafoglio clienti basato su un turismo “fai da te” con prenotazioni di voli, Hotel e Macchine a Noleggio direttamente online”.

“La realtà dunque ci dice chiaramente che per colpa di tutti questi politici incapaci che oggi si ergono a statisti del settore aereo e che pensano che fare turismo sia “pagare una compagnia aerea per atterrare nella nostra città”, Alghero, oggi come allora, continua a rimanere alla finestra schiava dei vettori aerei e navali. Ancora oggi manca, all’interno di questa fondazione, un Direttore specializzato nella promozione Turistica in grado di analizzare i segmenti di mercato presenti ad Alghero, i flussi turistici inerenti a questi mercati che, attraverso la commercializzazione di un Brand Riconosciuto, sia in grado di penetrarli con campagne pubblicitarie mirate fattibili a bassissimo costo se solo, appunto, si conoscesse il mercato. Questo si renderebbe il nome Alghero riconoscibile, appetibile e richiesto sia dai possibili turisti che, inevitabilmente dai vettori aerei che punterebbero ad aggiungere una meta richiesta al loto portfolio. Ed invece, come per una delle regole base del Marketing che sostiene che con l’assenza di un marchio/prodotto riconosciuto a vincere è sempre e comunque il prezzo più basso, Alghero oggi vale quanto una qualsiasi altra meta di “Mare” presente sul sito Ryanair e cioè, se analizzassimo per esempio Dusseldorf, che è una delle destinazioni che Alghero potrebbe perdere, una qualsiasi “Thessaloniki, Chania e Faro”. Se poi, a queste mete sconosciute aggiungessimo che dallo stesso aeroporto la Ryanair porta i cittadini tedeschi anche in località rinomate o sicuramente più conosciute di Alghero come Barcellona, Corfu, Ibiza, Malta, Malaga, Mallorca, Porto, Valencia, Alicante, Lanzarote, Fuerteventura, Tenerife, Gran Canaria, Faro e Agadir in Marocco, i giochi sono praticamente fatti. Perchè, se è vero che per un viaggiatore una città sconosciuta vale l’altra, così non è per chi da questi viaggiatori deve creare un utile vendendo, in più, biglietti a bassissimo costo e dunque mirando a tenere i costi fissi più bassi possibile, costi fissi che per una compagnia aerea comprendono il servizio a terra, il costo della permanenza dell’aeromobile all’interno dell’aeroporto se è per l’intera notte, delle tasse che sono racchiuse all’interno del costo del Biglietto, tutti costi che in Italia sono inevitabilmente più cari del resto d’Europa”.

“Se poi, a tutto questo aggiungessimo il fatto che attraverso una attenta analisi fatta da professionisti (Parola sconosciuta ai politici nostrani) la Ryanair è in grado di sapere il numero di passeggeri per volo che ad Alghero, per i voli cancellati risulta su per giù il 90% (Questa è la percentuale che Alghero perderebbe con un totale di circa 110.000 passeggeri) , e che questi passeggeri, venendo a mancare la nostra destinazione nel calendario estivo, si potrebbe spostare su altri voli Ryanair garantendo il 100% di passeggeri e dunque massimizzando i profitti per volo a disposizione, il direttore generale ryanair avrebbe fatto in maniera eccellente il suo lavoro. Come detto inizialmentei infatti, Business is Business (Gli affari sono affari), ed il compito di un grande uomo d’affari come O’Leary è quello di Massimizzare i profitti per la propria compagnia così come, quello di un qualsiasi Sindaco, dovrebbe essere quello di garantire, attraverso tutti i mezzi possibili a disposizione, i posti occupazionali all’interno del proprio comune garantendo presenze turistiche e dunque i posti di lavoro creati da questo settore turistico in maniera diretta, indiretta ed indotta, attraverso la ricerca di professionisti che siano in grado di rilanciare il prodotto Alghero. Ed invece, purtroppo, a differenza del Direttore generale di Ryanair che il suo lavoro lo fa estremamente bene, qui da noi si continua, sempre e comunque, a spartire per garantirsi una poltrona invece di cercare il meglio per il bene comune”.

Nella foto aerei Ryanair ad Alghero

S.I.

Addio Ryanair? Sindaci a raccolta

ALGHERO – In programma ad Alghero per la giornata di venerdì 27 novembre (ore 11,30) il tavolo-operativo sugli incentivi low-cost e le iniziative del territorio. Il sindaco Mario Bruno ha invitato a partecipare ai lavori che si terranno nella Casa comunale di via Sant’Anna, i Sindaci del territorio, Consiglieri regionali e referenti Provinciali delle associazioni di categoria in campo turistico.

“Sarà l’occasione – fanno sapere da Sant’Anna – per condividere con operatori e rappresentanti istituzionali strategie e percorsi comuni d’incentivazione e sostegno al trasporto aereo low cost, che evidenti benefici ha generato sul territorio regionale non solo in termini economici e turistici. Il sindaco di Alghero incontrerà nella giornata di giovedì a Cagliari l’Assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, al Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, e Raffaele Paci, Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con i quali ha avviato una stretta interlocuzione per capire insieme quali attività s’intende supportare a sostegno del trasporto aereo low cost, che negli anni ha consolidato la destinazione Sardegna”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.