Turismo in nero: lavoriamo per legge

ALGHERO – La polemica sulla “tassa di soggiorno”, mai sopita, è ritornata alla ribalta nei giorni scorsi con la conferenza stampa degli operatori del settore (tutti uniti) che hanno bocciato le scelte dell’amministrazione. Uno dei punti che ha creato maggiore distanza tra Sant’Anna e i privati riguarda la lotta al sommerso. Un compito arduo che, come hanno suggerito gli albergatori potrebbe essere attuato utilizzando i vari portali che ospitano tutte le strutture regolari e non (booking, expedia, etc), non ha prodotto i risultati sperati. “E dunque a pagare sono sempre i soliti, quelli che fanno le cose in regola”, hanno degli gli imprenditori.

Sul tema interviene il consigliere regionale Marco Tedde che annuncia la definizione di una legge ad hoc. “Su tre turisti che sbarcano in Sardegna due soggiornano in esercizi abusivi. Concorrenza sleale contro gli imprenditori che pagano le tasse e grave danno per la filiera dell’accoglienza, anche sotto il profilo della qualità dei servizi offerti e del conseguente scadimento dell’immagine del prodotto Sardegna. Occorre una legge che faccia emergere questo grigio fenomeno. Ci lavoriamo!”.

Nella foto i consiglieri regionali Zedda, Locci e Tedde

S.I.

Turismo, privati-Giunta: è rottura

ALGHERO – Negli scorsi giorni, come come annunciato da Algheronews.it, la presidente della terza commissione Monica Pulina ha convocato gli imprenditori del sistema ricettivo per discutere della famigerata “tassa di soggiorno”. Imposta, nonostante i diffusi pareri contrari, voluta dall’amministrazione del Sindaco Bruno e recentemente oggetto pure di un aumento. Nell’aula di via Columbano si sono presentanti i rappresentanti di tutti i rami del comparto, dunque, Stefano Visconti, Massimo Cadeddu, Marco Di Gangi, Minio Fonnesu, Antonello Macciotta, Lorenzo Carboni, Mario Piras, Lelle Coghene e Davide Simula.

Tutti uniti, come non mai, hanno ribadito in generale la non contrarietà alla “tassa di soggiorno”, ma la totale bocciatura rispetto all’applicazione da parte della Giunta Bruno e le scelte che ne sono derivate. Forti critiche per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati: lotta al sommerso, pulizia, decoro e soprattutto promozione turistica. “Niente di tutto questo è stato fatto, anzi ci troviamo con un città mai vista cosi sporca e con una promozione del territorio quasi totalmente inesistente”, hanno detto gli operatori.

Per l’amministrazione erano presenti gli assessori Lampis, Esposito e Tanchis. Le parole di quest’ultimo, riguardo alcuni introiti ancora non incassati dall’amministrazione, derivanti proprio dagli alergatori, hanno fatto infuriare ulteriormente i privati. “E’ inutile che si voglia sempre colpire chi già paga quando poi ci sono 30.000 posti letto in “nero””, hanno tuonato i privati. Ma l’amministrazione ha ribadito che su queste tematiche ha già intenzione di intevenire destinando ancora più risorse. Promesse che non hanno convinto gli impreditori, tanto che ad un certo punto, dopo che lo scontro si è fatto rovente, stavano per lasciare la commissione.

La presidente Pulina, col vice Piras, ha fatto il possibile per portare avanti i lavori con anche i privati e le minoranze che hanno fatto un plauso alla sua scelta di convocare questa commissione utile ad affrontare un tema che fino ad adesso, è stato detto, “aveva visto l’amministrazione scegliere senza alcuna condivisione e partecipazione”. Insomma il clima della commissione non ha fatto altro che palesare l’attuale crisi politica e la distanza abissale tra il mondo produttivo e l’attuale amministrazione. Condizione ribadita dagli stessi rappresentanti di categoria con parole chiare: “non parteciperemo più ad incontri della Consulta dello sviluppo e tanto meno a commissioni e riunioni organizzate dall’amministrazione”. La rottura tra Sant’Anna e la prima industria del territorio è definitiva.

Nella foto gli imprenditori del turismo nell’aula di via Columbano

S.I.

Continuità: ottima notizia per i sardi

CAGLIARI – “Un’ottima notizia per la Sardegna che non soddisfa in pieno le esigenze dei cittadini dell’isola, ma che segna finalmente un concreto punto a favore per risolvere lo squilibrio esistente tra questa parte d’Italia e il resto del Paese”. Lo afferma il senatore del Pd Silvio Lai che ha commentato così la notizia dello stanziamento deciso dal governo per la continuità territoriale aerea.

“Dal governo Renzi – aggiunge Lai – è giunto un segnale forte, che segna un approccio nuovo dopo anni di frustranti attese. E a questo risultato hanno contribuito in maniera determinante il Presidente della regione Pigliaru e l’Assessore ai trasporti Massimo Deiana che non hanno mai arretrato di un passo nel confronto con il governo. Resta ora da sciogliere il nodo complessivo del problema, quello dei trasporti da e verso l’isola, delle compagnie aeree e di navigazione, del numero dei voli e dei traghetti, e soprattutto il costo dei relativi biglietti. Oggi registriamo un progresso reale che consentirà di innovare la continuità territoriale 1, aumentando il numero di voli, abbassando le tariffe sia per i sardi che per i non residenti. Per questo motivo non si può negare un grande plauso all’esecutivo”.

Nella foto Silvio Lai

S.I.

Tassa soggiorno: Pulina convoca i privati

ALGHERO – La tassa di soggiorno è ancora un tema molto caldo. Negli scorsi giorni ci sono state tante polemiche con la presa di posizione degli gli imprenditori che hanno bocciato l’imposta, o meglio la sua applicazione e utilizzo, e soprattutto la consulta per lo sviluppo. Rabbia anche per l’aumento rispetto a quelli che sono gli effetti mancati di questi mesi soprattutto in tema di decoro e cura del verde.

Adesso per provare a fare sintesi e riavvicinare le posizioni (anche se gli operatori hanno chiaramente manifestato la loro contrarietà per la mancanza di partecipazione nelle scelte dell’attuale amministrazione), la presidente della terza Commissione Monica Pulina ha convocato per venerdi alle ore 12 presso sala del consiglio comunale di via Columbano i rappresentanti di categoria, in particolare il consorzio Riviera del Corallo, Confcommercio, Confartigianato, Domos, Faita e gli affitta camere. Vedremo se una volta sentite le posizioni dei privati, grazie anche all’interessamento della stessa Pulina, ci sarà un passo indietro dell’amministrazione Bruno riguardo le dinamiche della tassa.

Nella foto il Municipio

S.I.

Selfie montani: Alghero bella e vuota

ALGHERO – Domenica 8 novembre. Caldo, sole, mare come una tavola. E’ l’estate di San Martino. Un periodo in cui ogni anno si apre una finestra di clima perfetto per godersi le località costiere e anche le spiagge. E’ noto, tutti lo sanno. Quando arriva, largamente anticipata dalle previsioni che oramai hanno una percentuale di precisione notevole, ritorna per qualche giorno la stagione del “solleone”. Per una città come Alghero questo dovrebbe essere sinonimo di invasione turistica. Un assalto dei villeggianti che potrebbe permettere di regalare una boccata d’ossigeno in bassa stagione al fine di allungare la stessa come tanto decantato dagli amministratori che si sono succeduti negli anni a Sant’Anna, compresi questi ultimi.

Eppure niente. Totale deserto. Mare caldo cristallino e spiagge bianchissime totalmente vuote. Pochi stabilimenti aperti, ma soprattutto una totale e completa desolazione e nessuna manifestazione organizzata dal Comune. Questo non solo lungo la fascia costiera, ma perfino nel centro storico. Qualcosa c’è stato nelle borgate, ma poca roba. Solamente pochi algheresi e niente più. E questa sarebbe la città che ha inventato il turismo in Sardegna e una delle prime in Italia e Europa? Oggi molto difficile da credere. Oramai senza quei pochi voli Ryanair rimasti, la crisi del Nord-Africa, qualche evento sporadico, questo territorio sembra incapace di creare “appeal” e momenti di richiamo consolidati e fruttuosi per l’economia cittadina che, tradotto, significano posti di lavoro.

Ma non solo Alghero ha perso “appeal” non sa più intercettare quei flussi interni che per decenni hanno caratterizzato (e salvato) giornate come queste dove, ad esempio, solo il “bogamarì” richiamava migliaia di persone. Un trend che vedeva i cugini sassaresi spostarsi dal sabato, passare i pomeriggi a fare shopping, la sera del sabato uscire per bar e discoteche e poi l’indomani, domenica, godersi, magari in qualche ristorante oppure con una semplice scampagnata i panorami mozzafiato della Riviera del Corallo. Ed invece niente, dove sono finiti tutti questi visitatori, algheresi compresi? A Mamoiada. O comunque in generale a frequentare gli appuntamenti che settimanalmente vengono organizzati nei centri montani dell’Isola. Ciò che però ulteriormente meraviglia (o forse, visto il periodo inedito e marziano, non lo dovrebbe fare) è che a recarsi in questi luoghi sono anche tanti amministratori. Entusiasti postano le loro foto e commenti da questi centri.

Mentre Alghero grazie ad clima quasi estivo, brilla e splende della sua straordinaria bellezza, allo stesso tempo è vuota. Desolante. Chiusa per lutto. Novembre è il mese dei morti, ma una città non può soccombere ai selfie tra porcetti e abiti sardi di chi non ha mezza idea su cosa fare per il turismo. Invitas a Cagliari insegna. Una sorta di mini Expò nella fiera dei centri periferici del sud Sardegna che hanno esposto le loro tradizioni e bontà nel capoluogo: oltre 60.000 ingressi. Questo è fare turismo. Alghero può e deve ritornare ad essere anche punto di riferimento per l’intero territorio fin’anche dei paesi montani. Una straordinaria vetrina da sempre aprezzata anche da visitatori regionali che oggi, invece, pare retrocedere e arrendersi in balia degli eventi (catastrofici) esterni.

Nella foto un (unico) bagnante nella spiaggia di Maria Pia ieri alle 11 del mattino

S.I.

Cagliari: in 60mila per Invitas

CAGLIARI – A cancelli ancora aperti, si stimano circa 60mila visitatori che si sono immersi nell’atmosfera del Sulcis Iglesiente nella due gironi in Invitas 2015, alla Fiera di Cagliari. L’evento organizzato dall’Associazione Primavera Sulcitana e patrocinato dalla Confcommercio Sud Sardegna e dalla Fiera Internazionale della Sardegna ha colto nel segno richiamando tantissime persone per degustare i prodotti tipici, imparare a preparare i dolci, il pane e la pasta fatta a mano e ammirare le bellezze del territorio del Sud ovest dell’Isola. Solo nella giornata di sabato i visitatori sono stati 25mila e sono stati distribuiti 2.700 pasti.

Nelle otto le postazioni food in cui si sono svolte le “mini sagre” dedicate al Cous Cous carlofortino, il Pilau Calasettano, le pietanze a base di funghi, il pesce fritto e quello arrosto, il maialetto arrosto, le lumache e i ravioli fritti si sono assiepati migliaia di visitatori che poi, negli stand degli espositori e delle istituzioni, hanno anche acquistato e semplicemente preso informazioni su prodotti enogastronomici, turistici, artigianali e ambientali del Sulcis. Molto apprezzate anche anche le esibizioni degli sbandieratori e dei figuranti medievali di Iglesias, dei balestrieri e le ricostruzioni sulla vita ai tempi dei fenici e lo sport praticato dai nuragici, nonché i bambini di Gonnesa vestiti con abiti tradizionali che hanno inscenato “Is Giogus Antigus”.

“Non ci aspettavamo numeri così importanti che ricordano i migliori fasti della Fiera Campionaria e non di un’esposizione di settore – commenta il presidente della Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti – Possiamo dire che è un esperimento riuscito benissimo, da confermare e da replicare non solo per il Sulcis Iglesiente, ma anche per altre realtà territoriali. E’ un modello in cui la Confcommercio crede e, come associazione – aggiunge – siamo pronti a strutturare eventi di questo tipo ricoprendo, insieme alla Fiera e in collaborazione con la Camera di Commercio e l’aeroporto, un ruolo da protagonisti per lo sviluppo del territorio guardando anche ai mercati internazionali”.

Nella foto uno stand di Invitas

M.S.R.

Turismo, Azione Alghero: anno zero

ALGHERO – “L’ospite è sacro. E il turista, ospite pagante, lo è anche di più soprattutto per una città come Alghero che nel turismo ripone tante speranze per arginare la forte disoccupazione che affligge la sua popolazione”. Azione Alghero, associazione politica algherese interviene sul dibattito della tassa di soggiorno e in generale sulla gestione del comparto ricettivo.

Per l’associazione sul tema “poco e male si è fatto con iniziative frettolose e, da quanto emerge negli ultimi giorni, neppure condivise all’interno della compagine che governa la città, di certo non concordate con gli operatori del settore e mal elaborate. La tassa di soggiorno che da quest’anno grava sui turisti appare un balzello vuoto di significato e anche, per certi versi, ingannevoleLe città che applicano la tassa di soggiorno la giustificano con i maggiori costi di manutenzione che l’afflusso turistico comporta. Ma quale manutenzione è stata fatta ad Alghero? La città, dal centro alla periferia, è sporca e trascurata, per i residenti e per i turisti, tutto l’anno. Così come lo è stato il mare, tra le principali attrattive del territorio. E’ stato difficile per gli imprenditori turistici algheresi, che comunque già pagano le loro tasse per la città, chiedere ai loro clienti la tassa di soggiorno giustificandola come un contributo per il decoro quando divieti di balneazione sorgevano di continuo sulle spiagge e sporcizia e degrado erano ovunque. I turisti che hanno pagato quest’anno la tassa di soggiorno si saranno chiesti: “ma quale decoro?”.

“Forse andrà meglio a quelli del prossimo anno che, grazie agli introiti della tassa di soggiorno 2015, potranno avere una città più pulita. Ma non è certo che sia così perché la destinazione dei ricavi della tassa di soggiorno non appare affatto chiara. E anche questo la dice lunga sulla programmazione, o meglio sulla assenza di programmazione, in un settore, quello turistico, che dovrebbe essere trainante per il territorio. Altri ostacoli al lavoro degli operatori del settore sono stati posti da chi amministra la città con la riorganizzazione, anche questa frettolosa e mal calibrata, della concessione degli spazi pubblici. Chi mette le regole e anche stringenti, deve essere in grado di gestire la situazione con apparati pronti a recepire il cambiamento e snelli nell’eseguire le pratiche, visto che si ha a che fare con il lavoro e quindi con la vita di tante persone e famiglie”.

“Le regole poi devono essere uguali per tutti ed invece controlli pressoché nulli hanno permesso il proliferare del commercio abusivo tanto da impedire il passaggio delle persone in quel prezioso suolo pubblico che tanto si sarebbe voluto tutelare. Da un canto si restringono i posti per gli operatori economici in regola, dall’altro si tollera chi in regola non è. I distinguo di questi giorni di una consistente parte della maggioranza proprio su questi temi fanno ben sperare in prese di posizione e in scelte più chiare, più equilibrate, più giuste per Alghero, per chi ci vive e anche per chi sceglie di soggiornarvi.

Rugby, Amatori contro Lecco

ALGHERO . Anticipo nella quarta giornata di campionato per l’Amatori Rugby Alghero sabato a Maria Pia(h. 15.30) ospiterà il Rugby Lecco. Il XV catalano scenderà in campo indossando la nuova maglia. L’Amatori Rugby Alghero si prepara ad affrontare l’impegno della quarta giornata del campionato nazionale di Serie B.

La gara che metterà di fronte la compagine algherese e il Rugby Lecco, si giocherà domani in anticipo alle 15.30 a Maria Pia. Prosegue anche in questo secondo anno il progetto targato Amatori per risalire presto in Serie A con l’utilizzo di giocatori algheresi e soprattutto giovani. In quest’ottica domani ci sarà una novità in formazione ovvero la presenza del talentuoso diciasettenne Roberto Bombagi, apertura/estremo dell’Under 18 Amatori. Mancherà invece Hogert Paco, uomo di mischia, impegnato in nazionale Italian Classic dalla quale è stato convocato per partecipare ai Mondiali “Over 40” in programma alle Bermuda da oggi e fino al prossimo 14 Novembre.

Ritornando alla gara di domani, non sarà un impegno semplice per il XV algherese che scenderà in campo con la nuova maglia ufficiale, presentata in settimana. Guardando in casa degli avversari, il Rugby Lecco è una delle squadre più esperte di questo campionato e che nella passata stagione ha chiuso ai vertici della classifica. Anversa e compagni questo lo sanno bene e in settimana si sono preparati alla sfida che li attende. Dunque tutto è pronto, l’appuntamento è per domani alle 15.30 a Maria Pia arbitrerà il sig. Manuel Bottino.

Nella foto la nuova maglia

Turismo, Bruno difende tasse e consulta

ALGHERO – “Alghero avrà più servizi e decoro anche grazie ai turisti, senza gravare ulteriormente su cittadini e imprese e con l’imposta di soggiorno la Riviera del Corallo va nella direzione intrapresa dalla maggior parte dei comuni a vocazione turistica: garantire a tutti, cittadini e vacanzieri, benefici con servizi efficienti e più qualità”. Cosi da Sant’Anna si apre la risposta alla bocciatura di consulta e tasse e in generale alle politiche turistiche da parte dell’intero comparto. Critiche illustrate ieri tramite conferenza stampa alla presenza dei rappresentanti di tutte le categorie.

“”Non ci sarà alcun danno per il comparto turistico della città. E nessuna posizione “contro” la categoria, tutt’altro. I comuni che applicano la tassa di soggiorno in Italia rappresentano il 50% dei posti letto del panorama nazionale. Comuni dove l’applicazione dell’imposta non ha indebolito la competitività delle imprese. E Alghero ha tariffe al di sotto della media nazionale” sottolinea l’assessore al Turismo. Il D.L. 23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno deve “essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”. E’ quello che in maniera trasparente ha deciso di fare il Comune di Alghero, destinando le risorse al decoro urbano e alla lotta all’abusivismo nel settore.

“Così i frutti derivanti dal versamento del terzo trimestre 2015, il più sostanzioso in termini economici, potranno essere apprezzati a partire dai primi mesi del 2016, perché utilizzabili solo dopo l’incasso” ricorda Mario Bruno. Oggi purtroppo non è più possibile pianificare sulla base dei trasferimenti di fondi dallo Stato e dalla Regione: sono sempre meno e i tagli si susseguono sul quel poco che ci viene trasferito. La scelta è quindi dettata da esigenze di bilancio e dallo stato indecoroso del verde urbano. Col 2015 spariscono i finanziamenti per i cantieri lavoro, risorse che consentivano di avviare manutenzioni e riqualificazioni delle aree pubbliche. “Abbiamo avuto il coraggio di fare scelte di campo nette, ma con lo sguardo rivolto al bene della città. Verranno a mancare risorse fondamentali e non possiamo permetterci di farci trovare impreparati” precisa l’assessore all’Ambiente. Parallelamente si avvia una seria lotta all’evasione: “sono impegni assunti nella fase di concertazione che mettiamo in atto” puntualizza il sindaco. Proseguono i controlli della Guardia di Finanza grazie al protocollo recentemente firmato a Sant’Anna, con sanzioni già comminate in alcune strutture ricettive, e inizia una fase di verifica congiunta con la Polizia Locale che nel corso delle settimane e dei mesi diverra sitematica. Si attiva anche il Sistema Integrato dell’Ospitalità: “l’obbiettivo è far emergere il sommerso, con uno sforzo comune che mira a facilitare, a render più conveniente il rispetto delle norme in materia. Le unità abitative non adibite ad abitazioni principali, infatti, se gestite in maniera trasparente, possono rappresentare una formidabile risorsa per la città a sostegno dell’intera filiera turistica” sottolinea l’assessore alle Attività Produttive. Il progetto, articolato in più fasi operative in collaborazione tra assessorato allo Sviluppo Economico e Turismo, è finalizzato a sostenere gli operatori del comparto ricettivo cittadino, incentivare la conversione delle seconde case in ricettività classificata, con un’offerta unica e coordinata”.

Nella foto il sindaco Bruno

S.I.

Turismo, tasse e consulta: un fallimento

ALGHERO – A prescindere da simpatie, antipatie, estrazioni politiche e sociali, una città come Alghero, per motivi arcinoti, dovrebbe, non solo tutelare gli imprenditori turistici, ma sostenerli e soprattutto ascoltarli. Categoria che, già da tempo, raccoglie i comparti più disparati: dal commercio all’enogastronomia passando per l’arte fino all’agricoltura. Tutto oggi è marketing, dunque turismo. “Secondo voi, perchè la Coca Cola, pur essendo un colosso mondiale delle bibite, continua ad investire miliardi in pubblicità?”. E’ la domanda che ieri il presidente del Consorzio Riviera del Corallo Stefano Visconti, realtà che raccoglie il 60% delle strutture cittadine, ha posto durante la conferenza stampa riguardante la “tassa di soggiorno” ideata e applicata dal sindaco Mario Bruno e i suoi (mancati) effetti sul territorio e in particolare proprio sul settore di provenienza. La risposta: “i mercati dimenticano in fretta e Alghero, se non farà le azioni dovute, sarà dimenticata”.

Marketing, dunque. E proprio su questo fondamentale aspetto l’attuale amministrazione ha investito solo 10mila euro (in co-partercipazione con la Meta dopo la creazione di un progetto del Consorzio), è stato detto dagli albergatori. Una pazzia, nel 2015, anzi un suicidio. Quando la concorrenza è sempre più accanita e proprio la pubblicità è veramente, in questo caso, l’anima del commercio. Eppure niente. Ma non solo. Come evidenziato dagli operatori, che ricordiamo ieri erano presenti in massa, in rappresentanza di tutte, ma proprio tutte le categorie, dunque Stefano Visconti, Massimo Cadeddu, Mario Piras, Antonello Murgia, Marco Di Gangi, Lorenzo Carboni, Michele Simula e Fabio Tronchetti e tutti, ma proprio tutti, fortemente critici contro l’amministrazione Bruno. Oltre la gravissima lacuna in ambito promozionale, i presenti hanno denunciato una totale mancanza di condivisione relativamente ii proventi dell’imposta, un altrettanto mancato utilizzo rispetto ad una città in evidente sofferenza in ambito di pulizia e decoro e soprattutto la quasi totale lotta al “nero”.

“Ma io dico – ha commentato Marco Di Gangi di Domos – ci vuole molto a consultare siti internet come booking.com, da subito si vedrà che le strutture non sono una sessantina, ma 600 e di queste quante hanno pagato la tassa e soprattutto sono regolari?” Domanda retorica, risposta non pervenuta. Il diffuso malumore è sfociato in una presa di posizione che vede una definitiva rottura con l’amministrazione Bruno: da oggi non parteciperemo più a nessuno incontro della cosi detta Consulta dello Sviluppo. Organismo con a capo l’assessore Lampis. “Che per quando ci riguarda – hanno tuonato Visconti e Cadeddu – è stato un completo fallimento”. Insomma un quadro desolante che non fa sperare in niente di buono.

Tra gli altri elementi è stato Carboni (responsabile regionale di Faita) a ricordare, ad esempio, in tema di regole, leggi e tasse, “vorremmo capire perchè, ad esempio, tutti i campeggi abusivi lungo la fascia di Porto Conte e la prestigiosa Baia delle Ninfe possono continuare ad operare fuori legge senza alcun controllo e, soprattutto, con colpevole silenzio delle associazioni ambientaliste e anche dell’azienda Parco”. Una considerazione conclusiva che palesa quanto sia stata iniqua l’applicazione della tassa di soggiorno o meglio, come qualcuno ha detto, “imposta sugli onesti”. E soprattutto quanto sia la distanza, oggi, tra Sant’Anna e la colonna portante dell’economia cittadina.

Nella foto l’incontro degli imprenditori nell’Hotel Catalunya

S.I.