Cap d’Any di Bruno, un quadro antico

ALGHERO – Sabato scorso il Sindaco Bruno, l’assessore Esposito e il presidente della Fondazione Meta Alfonso hanno presentato gli appuntamenti del capodanno algherese. Come già annunciato nei giorni precedenti, la band che accompagnerà il countdown verso il 2016 è Elio e le Storie Tese (anche se ad oggi da parte della band non c’è alcuna comunicazione ufficiale sulla conferma della data). Diverse le polemiche riguardo questa scelta. Ovviamente non per la qualità della band, ma per un format che, già da qualche anno, ha segnato il suo tempo e diventa solo una “gara” coi comuni limitrofi su chi “porta più gente in piazza il 31”. Mentre, com’è noto, il Cap d’Any è nato per attirare principalmente flussi turistici esteri e non unicamente riempire una porizione del porto con giovani dei paesi del circondario e poco più. Sul tema interviene il consigliere comunale del Partito Democratico di Alghero Enrico Daga. Che, attraverso una sorta di “lettera aperta-sfogo”, azzarda un paragone che fotografa al meglio l’attuale situazione.

“Mi sia consentita una riflessione sui trionfalismi di questi giorni in occasione della presentazione degli eventi di Capodanno 2016. Mi si passi la metafora, ma è come osservare la goffaggine di chi avanti negli anni non rinuncia alle scollature da teenager per ingannare il tempo che passa. Quanti se ne incontrano così, gente senza malizia. Ma si sa, è l’apparenza quello che conta. Veniamo ai nostri: petto in fuori, piglio deciso, la concorrenza è sbaragliata. In anticipo su tutti, si è scelto “da professionisti”, dal catalogo dagli agenti che propongono artisti per tutti i gusti. Il dovere è compiuto, gli impegni sono stati rispettati: “ecco il programma di Capodanno”. Poco importa se è solo forma, la sostanza può attendere. Il trucco funziona, in linea con il solito agire dell’amministrazione del sindaco Bruno, anche col Capodanno siamo alle solite. Un quadro Antico o, meglio, un usato sicuro, rimaneggiato qua e la, coperte le ruggini con vernici sgargianti per farci credere di essere al passo coi tempi. “La nomination” è ricaduta su Elio e le Storie Tese, dei bravi artisti. Si dirà: Elio è un volto da X Factor!
Il punto non è contestare Elio, e nemmeno farci una bella festa di Capodanno, quanto gestire le poche risorse di cui disponiamo per lanciare un’altra stagione per l’accoglienza di turisti. L’imperativo è rilanciare la destinazione, non battere Castelsardo sulle presenze in piazza il 31. Non ci interessa ergerci a critici musicali, ma ci preme evidenziare che la sfida dovrebbe essere quella di lanciare un’altra stagione turistica per mettere in moto nuova e stabile economia. Siamo lontani anni luce dagli obiettivi che una città come Alghero dovrebbe porsi. Si sta sacrificando un vero progetto di rilancio per strizzare l’occhio ad una comunità esanime. Si percorre la strada più facile, quella dove il coraggio e la capacità sfidante non servono. Meglio copiare da chi l’ha fatto quasi vent’anni prima.
Fa comunque piacere che nel cartellone di Capodanno (siamo ben oltre l’ Epifania), siano stati inseriti gli Internazionali di Motocross, evento che inseguiamo all’incirca da due anni, che, se ben gestito potrà aprire le porte alla realizzazione di una tappa del campionato del mondo della stessa disciplina sportiva ad Alghero. È giusto dire che coloro che oggi annunciano trionfanti questo risultato, con un po’ di impegno in più, ci avrebbero aiutati ad anticipare le cose di un anno. Parliamo di un evento sportivo inizialmente sottovalutato e perfino da alcuni ambienti della maggioranza perfino osteggiato: “il Motocross al parco mai!”, dicevano. Siano comunque felici di tanto entusiasmo.
Ovviamente, non appartenendo a noi il sentimento della rivalsa e dell’invidia, siamo contenti e felici, in primis per gli appassionati, organizzatori e turisti, che Alghero ospiti questo evento.
Siamo felici che anche i solerti ambientalisti che a suo tempo fecero le barricate per impedire che questo evento giungesse in Riviera, oggi restino in silenzio, che abbiamo superato le resistenze dato che, quasi fuori tempo massimo, è giunto il segnale dall’alto che la gara si potrà fare al Lazzaretto. E’ un quadro antico, pieno di trucchi, dicevamo. Questo anche nella comunicazione. Il media di riferimento, sempre solerte, azzarda un paragone sacrilego con la nascita del Cap d’Any targato Azienda Autonoma di Soggiorno, e in particolare del grande direttore Franco Serio che, insieme all’allora assessore Costanino, diedero il via a questo tipo di format. Ciò a cui assistiamo oggi è lontano anni luce da quel mondo, si scordino di poter essere, anche solo per un attimo messi vicino a quel modello. Un po’ di pudore, suvvia!

Si tratta di un modello che ha fatto scuola, ma che oramai deve essere innovato, che già da 10 anni è finito in un binario morto. Tutti siamo consci che serve modificarlo, rimodularlo, legarlo ai tempi moderni. Tutti, tranne l’amministrazione! Ancora una volta si è presa la strada opposta, si ribadisce un cliché che nel frattempo vede altre mete del circondario e oltre, riproporlo identico e con più budget di Alghero. Ci dovremmo accontentare dunque di un quadro antico, taroccato, in cui si spaccia il concerto di una band (apprezzabilissima s’intende!) che nelle estati sarde gira nelle piazze dei vari paesi del circondario, in appuntamenti che le nostre ottime e associazioni avrebbero proposto in altri periodi dell’anno senza attendere il capodanno dove, tra l’altro, il cachet degli artisti raddoppia (ci troveremo a sborsare 80.000 euro circa per il solo il concerto?). Ma la cosa che sconvolge maggiormente è l’annuncio a mezzo stampa dei giorni scorsi del sindaco che parla di concertazione con gli operatori (albergatori e ristoratori) per allungare la stagione. Peccato lo faccia un secondo dopo aver progettato in solitudine le banalità di questo capodanno che non porterà un turista, se non gruppi di giovani del circondario, dopo aver ritoccato al rialzo la tassa di soggiorno senza darne comunicazione preventiva, il tutto a margine di una stagione in cui centinaia di operatori grazie al disastro dei suoli pubblici hanno lavorato nell’angoscia. È veramente troppo.

Per chiudere: questi sono trucchi che come detto, forse incantano qualcuno, ma il mondo è andato molto avanti rispetto alla staticità a cui ci stanno condannando. Alghero, purtroppo, con questa amministrazione è sprofondata in un declino sociale ed economico mai visto”.

Nella foto Enrico Daga

S.I.

Ufficiale: Bruno alza la tassa di soggiorno

ALGHERO – “Deliberate nella giornata odierna (ma a quanto ci risulta almeno lo schema di delibera è stato fornito ieri agli assessori, come riportato puntualmente dal nostro articolo di ieri) in giunta comunale, come previsto dal regolamento approvato in Consiglio nel 2014, le nuove tariffe applicabili dal 2016 per l’Imposta di Soggiorno in vigore sperimentalmente nella città di Alghero dal 1 gennaio 2015 con risultati decisamente soddisfacenti. Si tratta di una modesta rimodulazione, compresa tra 0,50 e 0,20 cent., che riguarderà tutti i turisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive della Riviera del Corallo”. Cosi dal Comune di Alghero con una comunicazione che conferma quanto anticipato ieri da Algheronews.it

“2,50 euro a pernottamento per persona nelle strutture alberghiere 4 stelle o superiori; 1,50 nelle strutture alberghiere fino a 3 stelle; 0,50 nelle strutture ricettive all’aria aperta, 1 euro a pernottamento a persona per le strutture ricettive extra-alberghiere (per tutti, fino ad un massimo di sette giorni). Confermata l’esenzione totale per i minori sotto i 12 anni di età e per gli assistenti ai ricoveri presso i nosocomi cittadini, oltre alla riduzione del 50% in bassa stagione (dal 1 ottobre al 30 aprile). La delibera di giunta, a seguito di dettagliata analisi del presumibile gettito in entrata, ha determinato la ripartizione delle risorse da allocarsi in via previsionale nel predisponendo bilancio 2016 e nelle annualità successive. Previsto il sostegno alle attività ricettive, mediante un’efficace lotta all’abusivismo attraverso l’impiego di personale destinato ai controlli ed accertamenti; interventi in materia di turismo, attraverso la costituzione di un sistema integrato di ospitalità (progetto già deliberato); la copertura delle spese per la gestione dell’Imposta; spese relative alla manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali; l’accantonamento del 10% del presunto gettito sul Fondo Crediti di dubbia esigibilità”.

“Si tratta di una rimodulazione minima in linea con le tariffe applicate dalle maggiori località turistiche italiane. Si parla di una tassa di scopo non a carico degli imprenditori turistici locali, pagata totalmente ed esclusivamente dai vacanzieri, che avrà un ritorno incalcolabile in termini d’immagine per la Riviera del Corallo. I dati di applicazione dell’imposta, da diversi anni in vigore in numerose località turistiche e da un anno sperimentalmente ad Alghero, hanno confermato di non aver impatto negativo sulle prenotazioni, aprendo al contrario grandi prospettive di rilancio della destinazione in termini di decoro e abbellimento del territorio. I frutti derivanti dal versamento del terzo trimestre 2015, il più sostanzioso in termini economici, potranno essere apprezzati a partire dai primi mesi del 2016, perché utilizzabili solo dopo l’incasso” ha sottolineato il sindaco Mario Bruno.

Nella foto il sindaco Mario Bruno

S.I.

Turismo: Forza Italia ascolta gli operatori

ALGHERO – La settimana della tassa di soggiorno si chiude con un incontro che forse aiuterà a capire qualcosa di più riguardo la condizione del comparto. Venerdi’ 30 ottobre, alle ore 17.30, nella sede di Forza Italia Alghero, presso il Centro commerciale Ferroni, si terra’ un assemblea di Forza Italia, aperta a tutti gli imprenditori della filiera turistica e a tutte le forze politiche, avente per tema “Alghero: accoglienza, decoro, promozione, abusivismo, tassa di soggiorno… Quali azioni?”

Questo il titolo dell’incontro che segue le polemiche di questi giorni sul balzello che, alla luce dei dati illustrati dall’ammninistrazione, va a colpire (87%) le strutture alberghiere. “Poco o niente”, tuonano gli impreditori, “è stato fatto per la lotta al sommerso per non parlare della sistemazione del decoro e della pulizia della cità”. Se ne parlerà questo venerdi ad Alghero.

Nella foto Alghero

S.I.

Frecce Tricolori: Alghero candidata

ALGHERO – Alghero si candida città ospite dello spettacolo delle Frecce Tricolori, la manifestazione di acrobazia aerea della Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare, tra i più significativi simboli dell’Italia nel mondo. L’Amministrazione con la delibera di giunta approvata oggi ha deciso di avanzare la candidatura per dare vita all’evento in occasione dei festeggiamenti di Sant Miquel 2016.

Lo show aereo potrebbe colorare la Riviera del Corallo contando su alcune opportunità favorevoli, tra le quali il supporto del Comando dell’Aeronautica Militare di Alghero in collaborazione con gli aero club federati. Il percorso di supporto e sostegno alla riuscita dell’iniziativa di forte valenza promozionale è demandato alla Fondazione Meta. L’esibizione della Pattuglia Acrobatica in ogni appuntamento raduna sempre grandi folle di spettatori per lo straordinario spettacolo offerto, ed è diventata negli anni una delle eccellenze italiane.

Nella foto le frecce tricolori

S.I.

Elio e le Storie Tese al Cap d’Any

ALGHERO – “Il Cap d’Any compie vent’anni, un traguardo che presenta la manifestazione in grande spolvero per celebrare l’evento tra gli eventi di fine anno”. Annuncio della confereza stampa da parte dell’amministrazione riguardo il capodanno algherese. “Con un ulteriore margine di anticipo rispetto alla scorsa edizione, il calendario 2015-2016 sarà presentato sabato prossimo, 31 Ottobre, alle 10,30, nella sala della Fondazione Meta”.

Ma come oramai accade negli ultimi anni, l’attesa illustrazione degli appuntamenti è connessa quasi unicamente al nome della band che si esibirà la notte di San Silvestro. Ancora una volta, del resto il corto-circuito comunicativo locale è oramai cosa nota, il nome è stato già diffuso: Elio e le Storie Tese allieteranno la fine del 2015 ad Alghero.

Dunque, dopo Caparezza, continua questo “nuovo” trend (molto diffuso anni fa, un ritorno al passato potremmo dire) di dare spazio a gruppi musicali italiani legati ad un chiaro e ben definito mondo culturale che certamente esula dalla volontà primaria del Cap d’Any, almeno come ideato dall’allora assessore Costantino, dall’azienda autonoma di Serio e dalle Giunte Tedde, di aprirsi all’estero e in particolare alle mete straniere con cui l’aeroporto di Alghero è collegato. Ma tant’è, queste sono le scelte dell’amministrazione Bruno insieme all’attuale Fondazione Meta.

Nella foto la band a Sanremo

S.I.

Tassa soggiorno? No, imposta sugli hotel

ALGHERO – Non si placano le polemiche sulla tassa di soggiorno. All’indomani dell’annuncio della sua introduzione, subito dopo la vittoria elettorale, il sindaco Bruno fu oggetto di numerose critiche. Molte di queste rientrarono subito visto un diffuso parere favorevole riguardo il suo inserimento. Ma, a posteriori, i pareri contrari sono riemersi. Nessuno si sarebbe aspettato di non vedere alcun radicale effetto benefico nel 2015. Come molte iniziative e progetti dell’amministrazione Bruno, tutto pare rinviato all’anno prossimo. Situazione che penalizza ulteriormente un territorio oramai già da quasi cinque anni paia aver perso la bussola.

Sulla tassa di soggiorno, questo lunedì, c’è stata l’attesa assemblea pubblica dell’amministrazione: gli assessori Tanchis, Esposito, Cacciotto, Lampis e il sindaco Bruno hanno illustrato i dati dell’anno in corso e le idee in merito all’imposta. Alcune dichiarazioni ribadite nella nota ufficiale dello staff del Primo Cittadino hanno fatto saltare sulla sedia imprenditori e rappresentanti politici. “Circa l’87% degli incassi deriva dagli alberghi, mentre sono praticamente ininfluenti gli incassi da immobili in locazione turistica”. Minio Fonnesu, direttore dell’hotel Domo Mea e della casa appartamento vacanze Sa Domo, oltre che in attività con altre imprese del settore, scrive un laconico “no comment”, salvo poi confermare il suo totale disappunto e contrarietà per la gestione delle somme derivanti dalla tassa, “la lotta al sommerso promessa non è mai esistita”, e la volontà, a quanto pare, di aumentare ancora il balzello.

Ciò che gli albergatori fuori dai microfoni trovano assurdo è che la quasi totalità dell’importo recuperato, come da comunicazione di Sant’Anna, derivi dalle strutture regolari e ufficiali, mentre il sommerso continua a non pagare, oltre le tasse già presenti, anche quella sul soggiorno. Insomma “nonostante gli annunci, il sommerso continua a dilagare e ad evadere”. In totale sarebbero oltre 50 le realtà ricettive “non censite” per un totale di 40.000 posti letto al contrario dei 12.000 posti letto riconosciuti, derivanti da totale di circa 12 realtà imprendoriali. Dunque, come evidenziato, “un minoranza regolare paga per tutti anche per i fuori legge”, dicono con rassegnazione. “Le cose al contrario: hanno avuto bisogno di penalizzare chi lavora seriamente anziché prima disporre una seria politica per l’emersione del nero e poi successivamente, ma solo se fosse stato necessario (ne dubito), applicare a tutti la tassa di soggiorno, che lo ricordiamo è una tassa di scopo”, cosi commenta l’esponente del Partito Democratico Enrico Daga sintetizzando al meglio l’inedita e particolare situazione.

Nella foto Alghero dall’alto

S.I.

Tassa soggiorno: 90% dagli alberghi

ALGHERO – “Sono 968.476 le presenze ufficiali nelle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere della Riviera del Corallo da gennaio al 31 settembre 2015. Superato il milione di euro nella previsione d’incassi dell’imposta di soggiorno in vigore per il primo anno sperimentalmente ad Alghero, con 97.838 pernottamenti esentati (99% minori di 12 anni)”. Cosi inizia il report dell’incontro della Giunta Bruno al Lo Quarter riguardo la tanto contestata tassa di soggiorno. “L’analisi del gettito di entrata, evidenzia come rispetto alle previsioni elaborate sui dati ufficiali della Provincia di Sassari ai fini Istat riferiti all’anno 2014, si è andati oltre le più rosee aspettative, con un incremento netto di pernottamenti nei primi nove mesi del 21% (erano 799.688 nel 2014), distribuiti in maniera uniforme nel corso dell’anno: +30% nel primo trimestre, +24% tra aprile e giugno, +11% nel terzo trimestre”.

“Sono i dati più interessanti del primo rapporto sul turismo e l’applicazione dell’imposta di soggiorno presentati ufficialmente lunedì sera in occasione della riunione con le associazioni e realtà imprenditoriali aderenti alla Consulta per lo Sviluppo Economico e il Lavoro della città di Alghero, alla presenza del sindaco Mario Bruno e della giunta. Le strutture – Il 41% degli ospiti ha scelto strutture alberghiere a 4 stelle o superiori, il 12% hotel a 2 stelle, l’8% casa vacanze, 10% camping (bungalow e piazzole), il 4,5% bed & breakfast. La permanenza media dei turisti in città è stata di 3 giorni (come in passato), con punte di 4,7 giorni negli alberghi a 2 stelle e 2 giorni in ostello. Circa l’87% degli incassi deriva dagli alberghi, mentre sono praticamente ininfluenti gli incassi da immobili in locazione turistica”.

“Utilizzo – Parallelamente la dettagliata presentazione del report ha riguardato le esigue somme già utilizzate (quelle riguardanti i primi 6 mesi): Servizio di pulizia delle spiagge affidato alla società Alghero in house per 182mila euro; manutenzione beni immobili destinati a servizi culturali della città (38mila euro); Manutenzione del verde e sfalcio (da giugno a dicembre 2015) affidato alla società Alghero in house per 122mila euro; Appalto servizio smaltimento rifiuti vegetali (28mila euro); 188mila euro per la potatura, messa in sicurezza e abbattimento su 170 alberi e i trattamenti sulle palme. Progetti specifici che riguarderanno tutti gli introiti incassati e finalizzati alla realizzazione di interventi per il verde pubblico, il decoro e la manutenzione degli spazi urbani. 200mila euro saranno invece destinati alla lotta all’abusivismo di settore e i controlli sul sommerso, spendibili dai prossimi mesi in linea con i progetti di dettaglio in attivazione dal 2016. Entro il 31 ottobre di ogni anno spetta alla Giunta comunale determinare le tariffe di applicazione (con le relative scontistiche) per l’anno successivo”.

Nella foto l’incontro di ieri sulla tassa di soggiorno

M.S.R.

Aeroporto chiuso. Sogeaal in vendita

ALGHERO – Da questa mattina alle 9.00 l’aeroporto chiude fino alle 19 del 6 novembre. Questo per il noto rifacimento della pista. La Sogeaal ha programmato un intervento strutturale al fine di riqualificare un tratto di 600 metri. Al fine di attenuare al massimo i disagi, Sogeaal e Enac si sono accordate con la società privata di trasporti Sun Lines per l’istituzione di un servizio navetta che collegherà lo scalo, Sassari e Alghero con l’aeroporto e il porto di Olbia.

Intanto a breve, i primi di novembre, ci sarà, salvo ulteriori dilazioni, l’apertura delle buste per la privatizzazione della Sogeaal. Un progetto atteso da alcuni lustri e richiesto da numerosi politici locali al fine di dare nuova linfa vitale alla principale industria del territorio. Secondo indiscrizioni, ovviamente non confermate, le offerte giunte a Nuraghe Biancu sarebbero tre. Sembra che ci siano delle buone proposte derivanti anche da riferimenti regionali in accordo con grosse società estere.

Sul tavolo, ovviamente, ci sono alcune incognite a partire dalla Ryanair. Nonostante agli albori (anno 2000) ci fu chi osteggiò l’arrivo della compagnia low cost (perfino taluni che ricoprivano ruoli fondamentali per il turismo e il sistema ricettivo ad Alghero), la compagnia irlandese, con i suoi numeri record, è diventata la ciambella di salvataggio per il Nord-Ovest dell’Isola e per lo stesso scalo. Però, come tutti sanno, questa sua presenza è molto onerosa per le casse pubbliche, all’incirca 11milioni all’anno. Il vettore con sede a Dublino lo ribadisce ad ogni scadenza contrattuale: o confermate i soldi a passeggero oppure andiamo via. Questo non per un atteggiamento irriverente, ma perchè l’indice di fidelizzazione del viaggiatore su Alghero è sempre molto basso. Già anni fa era quasi a zero: chi viene, non ritorna. Questo in sintesi. E ciò non garantisce alla Ryanair di avere una certezza imprenditoriale sui voli da e per la Riviera del Corallo.

Anche in questo caso, cosi come nell’enorme mole delle assunzioni in Sogeaal, siamo davanti ad una sorta di “ancora di salvataggio sociale”. Bisognerà vedere se il privato che arriverà vorrà ancora fare il benefattore oppure, com’è più probabile, se gli verrà data possibilità, chiederà di poter investire sul territorio per poter garantire anche i notevole e importanti esborsi utili a tenere Ryanair ad Alghero e tante persone a libro paga.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

La tassa di soggiorno vada al turismo

ALGHERO – “Finita la stagione turistica è tempo di bilanci e di programmazione per il futuro e soprattutto quest’anno, rappresentando essa una novità, la discussione verte sugli effetti e la destinazione della tassa di soggiorno introdotta nel nostro ambito territoriale”. L’imposta prevista dal Sindaco Bruno continua a far discutere. Non tanto per il suo inserimento, che comunque ha visto in principio il parere contrario della categoria, ma per il suo utilizzo. Essendo una “tassa di scopo” dovrebbe essere utilizzata per il medesimo comparto da cui deriva e dunque il turismo. All’inizio, giustamente, si parlò di un uso sia per il decoro ma anche per la promozione turistica. Invece pare che l’intera somma sarà messa a disposizione del verde. C’è poco da fare sembra che dalla Giunta Regionale a quella locale, a differenza di quanto (giustamente) avviene in altre parti dell’Isola, ci sia una certa insofferenza per il turismo, principale fonte di reddito e dunque di speranza per la Sardegna e i sardi.

Ed è cosi che anche il consigliere comunale di opposizione Emiliano Piras evidenzia questo aspetto “ci sono da fare dei rilievi per quanto concerne la destinazione di tale somma, già oggetto di nostre osservazioni in fase di discussione in consiglio comunale nel momento dell’approvazione del regolamento”.
Piras ricorda che “l’articolo 4 del Decreto legislativo n. 23 del 2011 enuncia chiaramente che il gettito dell’imposta di soggiorno dovrebbe essere destinato principalmente a finanziare interventi in materia di turismo, organizzazione di eventi e manifestazioni, promozione, manutenzione di musei e monumenti; e solo in maniera residuale al verde pubblico (4,8 % la media nazionale rilevata dall’osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno)”. E questo “già si evinceva dalla delibera approvata, nonostante le richieste che provenivano anche dalle associazioni di categoria e dal Consorzio turistico Riviera del Corallo, e alla luce delle dichiarazioni del Sindaco degli ultimi giorni, l’amministrazione intende destinare tali risorse principalmente alla cura del verde”.

“Se è vero che il decoro della nostra città non è un bel biglietto da visita per i nostri ospiti, e che quindi una parte degli introiti della tassa di soggiorno può essere destinata a renderla più accogliente e pulita; dall’altra non possiamo sottovalutare l’importanza della promozione del territorio e dell’organizzazione di manifestazioni di richiamo internazionale che attirino flussi, che quest’anno soprattutto per le contingenze a tutti noi conosciute (delicata situazione del Nord Africa e della Grecia),sono state superiori alla media degli anni scorsi, e che invece da questa amministrazione sono state completamente messe nel “dimenticatoio”.

“Un altro elemento che ci preoccupa sono i “rumors” che trapelano da S. Anna, dove sembra si abbia l’idea di un aumento dell’ imposta per il prossimo anno, che non riteniamo utile, oltre che perchè rappresenterebbe un ulteriore aumento delle risorse da destinare alle vacanze per i turisti; anche e soprattutto perchè tali aumenti dovrebbero essere giustificati da una serie di servizi legati appunto all’ offerta di manifestazioni importanti, all’ efficienza dei trasporti e alla pulizia della città, che in questo momento Alghero non è in grado di offrire”.

Nella foto Alghero

S.I.

Agenda Meta: bando per il direttore

ALGHERO – Unn direttore generale alla Meta? Un’idea non nuova, già emersa in passato e confermata ad inizio mandato dal Sindaco Bruno e assessore Esposito con quest’ultima, che tra le tante deleghe, gestisce anche turismo, e cultura e proprio i rapporti con la fondazione. Un organismo che, come detto da molti, è da anni “ingessato” e non produce per quanto potrebbe ciò viste anche le notevoli somme che incamera ogni anno dalle Grotte di Nettuno. Oramai, e quasi ci siamo convinti, si parla da troppo tempo di Alghero come di un comune povero, non lo è. D’altra parte per attuare progetti e metterli a regime, e renderli produttivi, ci vogliono idee, legami e soprattutto una visione d’insieme.

Ma ritornando al ruolo del direttore generale per la Meta, è il consigliere d’opposizione Michele Pais che ha “rubato” un’immagine della lavagna della struttura di Piazza Porta Terra su cui, tra i vari appunti, appare chiara la scritta “bando selezione direttore generale”. E lo stesso Pais commenta: “mentre il Comune di Alghero nn riesce a rinnovare i contratti ai precari, ai giardinieri e finanziare qualche cantiere lavoro per disoccupati, la Fondazione Meta pare che sia alla ricerca di un “Direttore Generale”. Chissà se anche in questo caso lo starà facendo all’insaputa del Comune come per l’acquisto del terreno. Quanto a dirigenti l’Amministrazione Bruno non vuole essere seconda a nessuno”.

Da ricordare che per accordi per-elettorali la Meta spetterebbe all’Udc, anche se il gruppo di Curedda non nasconderebbe la volontà di esprimre un nome. Ma oramai, passato quasi un anno e mezzo dall’insediamento, con un cda ancora targato Lubrano, non è chiaro se veramente ci sia la volontà dello Scudo Crociato di andare a gestire questo fondamentale organsismo che dovrebbe occuparsi anche di promozione del territorio, programmazione degli eventi e soprattutto dei rapporti tra privato e pubblico nell’ottica di far crescere l’economia che ruota intorno alla cultura. Possibile che dall’Udc esca il nome, nella persona di Antonello Usai, per ricoprire il ruolo di presidente e poi il direttore, come da lavagna, venga fuori da un bando pubblico. Vedremo. Per adesso, siamo a metà ottobre 2015, e Capodanno, cosi come gli altri appuntamenti, è dietro l’angolo.

nella foto la lavagna con i vari appunti tra cui quello del bando

S.I.