ALGHERO – Ad Alghero in molti in questi giorni, a proposito di uno dei casi scoppiati di recente, si sono chiesti chi non avesse detto la verità riguardo la consegna di parte dell’ex-caserma ad alcuni “occupanti”: l’amministrazione Bruno o il direttore di Architettura Arnaldo Cecchini. Dal Comune, fanno sapere oggi, con nota ufficiale, a decidere di assegnare parte della struttura di via Simon sono stati i vertici del dipartimento, nella persone, evidentemente, del direttore. Questo va a cozzare con quanto detto nell’intervista (che vi riproponiamo) in cui lo stesso Cecchini (già deus-ex machina della lista Alghero Migliore sostegno dell’allora sindaco Lubrano indicato nel Pd dallo stesso Bruno) , nel novembre del 2015, avevo detto che non c’era stato nessun permesso
Dal Comune fanno sapere che “prosegue l’iter che porterà alla predisposizione e successiva pubblicazione nei prossimi trenta giorni del bando di concessione dei locali dell’ex caserma di via Simon, rivolto a tutte le associazioni no profit della città, da destinare a “distretto della creatività”, in linea con quanto deciso dal Consiglio Comunale nella seduta dell’8 settembre scorso e dalla giunta comunale in data 15 giugno 2015. Una destinazione già prevista dal documento unico di programmazione e da precedenti orientamenti comunali. L’immobile risulta attualmente nella disponibilità del Dipartimento di Architettura che dai prossimi giorni, così come comunicato all’Amministrazione in data 6 ottobre, avvierà le operazioni di rimozione e trasloco delle numerose attrezzature residue presenti, quali arredamenti, suppellettili e i vari utensili allocati nelle aule e solo successivamente provvederà alla riconsegna formale dei locali in uso dal 2007”.
“Parte dell’immobile è utilizzato dalla casa di autopromozione Malerbe, così come autorizzata con regolare nota a firma del direttore di Architettura in data 28 Aprile 2014 (Prot. 504), “nel quadro della politica di ospitalità che il Dipartimento ha deliberato per tutte le attività culturali non a scopo di lucro della città”. Autorizzazione legata allo svolgimento di attività culturali negli ambiti “del riciclo creativo, incisione, autoproduzione, laboratori d’illustrazione, pittura, fumetto, fotografia analogica, editoria e cinema”. Concessione che prevedeva il “nulla osta allo svolgimento delle attività fino alla permanenza in quel sito dello stesso dipartimento di Architettura”.
Nella foto il presidente Pigliaru con Bruno e Cecchini
Il video, successivo al nulla nosta che cita l’amministrazione Bruno, in cui l’allora direttore di Architettura, Arnaldo Cecchini, nega di aver concesso gli spazi alle associazioni: